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SonnyCaulonia

Lippi: ”La Juve tornerà a vincere. Quando? Con i grandi giocatori“

Post in rilievo

24 minuti fa, Ste88 ha scritto:

Ma infatti, qui si parla solo della mediocrità della Juve (oggettiva), dimenticandosi che tutto il campionato italiano è sceso di 6-7 categorie rispetto a 20 anni fa e come facciamo più schifo noi, fanno molto più schifo anche le altre 19, soprattutto le ultime 10 della classifica son quasi squadre da 50 punti fissi a campionato se non si fanno cappelle come quelle collezionate da noi negli ultimi periodi.

Questa Juve è oscena rispetto alle grandi Juventus, ma in questa Serie A è tranquillamente sul podio come rosa, quindi poche balle, si deve far meglio e non c'è nessun miracolo in atto.

La juve ha una delle migliori tre rose del campionato,  dietro all'inter e se la gioca col Milan. Il resto sono chiacchiere del fanclub 

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È ovvio che per vincere servono i grandi giocatori. Com’è vero che servono anche i grandi allenatori e i grandi dirigenti.

Attualmente nella Juventus sono presenti queste tre fondamentali componenti?

 

Premetto che non nutro alcun tipo di livore verso l’attuale allenatore della Juventus, anzi lo ringrazio per il suo lungo ciclo vincente. Tuttavia leggo molto spesso che, anche nel momento attuale, lo stesso mister sia la chiave di volta di una squadra composta essenzialmente da brocchi; i quali navigherebbero sì e no a metà classifica senza il coach livornese.

 

Analizziamo la rosa più e più volte definita come “scadente” (limitando il lavoro esclusivamente a 11 possibili titolari; sarebbe interessante estenderlo all’intero organigramma, ma per motivi di tempo non mi è stato possibile).

 

Wojciech Szczęsny: 402 presenze nei campionati di massima divisione, 23 presenze nelle coppe nazionali, 83 presenze nelle coppe europee, 8 presenze in Under 21, 79 presenze nella nazionale polacca (31° ranking FIFA) di cui 5 agli europei e 5 ai mondiali; palmares: 2 FA Cup, 1 Community Shield, 3 Scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 volta miglior portiere della Premier, 1 volta miglior portiere della Serie A.

 

Danilo Luiz da Silva: 391 presenze nei campionati di massima divisione con 33 gol, 60 presenze nelle coppe nazionali con 1 gol, 93 presenze nelle coppe continentali con 5 gol, 4 presenze alle Olimpiadi, 54 presenze nella nazionale brasiliana (5° ranking FIFA) con 1 gol, di cui 4 ai mondiali e 7 in Coppa America; palmares: 2 Primiera Liga, 2 Supercoppe di Portogallo, 1 Liga, 2 Premier, 2 Coppe di Lega, 1 FA Cup, 1 Community Shield, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Libertadores, 2 Champions, 1 Supercoppa UEFA, 1 mondiale per club, 1 Argento Coppa America, 1 Argento olimpico.

 

Gleison Bremer: 178 presenze nei campionati di massima divisione con 18 gol, 14 presenze nelle coppe nazionali con 3 gol, 19 presenze nelle coppe continentali, 3 presenze nella nazionale brasiliana di cui 2 ai mondiali; palmares: 1 Mineirao, 1 volta miglior difensore della Serie A, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Daniele Rugani: 168 presenze nei campionati di massima divisione con 16 gol, 16 presenze in Coppa Italia con 2 gol, 17 presenze nelle coppe europee con 1 gol, 19 presenze in Under 21 con 2 gol, 7 presenze nella nazionale italiana (9° ranking FIFA); palmares: 6 Scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Andrea Cambiaso: 78 presenze in Serie A con 2 gol, 8 presenze in Coppa Italia con 1 gol, 8 presenze in Under 21.

 

Weston McKennie: 189 presenze nei campionati di massima divisione con 13 gol, 18 presenze nelle coppe nazionali, 24 presenze nelle coppe europee con 4 gol, 2 presenze in Supercoppa italiana con 1 gol, 49 presenze nella nazionale statunitense (12° ranking FIFA) con 11 gol, di cui 5 in Gold Cup con 2 gol e 4 presenze ai mondiali; palmares: 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 2 CONCACAF Nations League, 1 Argento Gold Cup, 1 U.S. Soccer Athlete of the Year, 1 volta Miglior giocatore della CONCACAF Nations League.

 

Manuel Locatelli: 232 presenze in Serie A con 12 gol, 18 presenze in Coppa Italia con 1 gol, 29 presenze nelle coppe europee, 23 presenze in under 21 con 2 gol, 26 presenze nella nazionale italiana con 3 gol, di cui 5 agli europei con 2 gol; palmares: 1 Supercoppa italiana, 1 Campionato europeo, 1 Bronzo Europeo Under 21, 1 Bronzo UEFA Nations League, 1 premio Bulgarelli Number 8.

 

Adrien Rabiot: 311 presenze nei campionati di massima divisione con 31 gol, 56 presenze nelle coppe nazionali con 6 gol, 68 presenze nelle coppe europee con 8 gol, 5 presenze nelle supercoppe con 1 gol, 17 presenze in Under 21 con 1 gol, 42 presenze nella nazionale francese (2° ranking FIFA) con 4 gol, di cui 4 agli europei e 6 ai mondiali con 1 gol; palmares: 6 Ligue 1, 4 Coppe di Francia, 6 supercoppe e 5 Coppe di Lega francesi, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 UEFA Nations League, 1 Argento Mondiale.

 

Filip Kostić: 381 presenze nei campionati di massima divisione con 52 gol, 22 presenze nelle coppe nazionali con 4 gol, 55 presenze nelle coppe europee con 12 gol, 8 presenze in Under 21 con 2 gol, 60 presenze nella nazionale serba (29° ranking FIFA) con 3 gol, di cui 5 ai mondiali; palmares: 1 Europa League, 2 volte calciatore della Squadra della stagione della UEFA Europa League, 1 volta Calciatore della stagione della UEFA Europa League.

 

Dušan Vlahović: 184 presenze nei campionati di massima divisione con 77 gol, 23 presenze nelle coppe nazionali con 8 gol, 16 presenze nelle coppe europee con 5 gol, 3 presenze in Under 21, 25 presenze nella nazionale serba con 13 gol, di cui 2 ai mondiali con 1 gol; palmares: 1 campionato serbo e 2 Coppe di Serbia, 1 miglior giovane Serie A, 1 capocannoniere della Coppa Italia, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Federico Chiesa: 223 presenze in Serie A con 44 gol, 20 presenze in Coppa Italia con 10 gol, 25 presenze nelle coppe europee con 8 gol, 12 presenze in Under 21 con 6 gol, 44 presenze nella nazionale italiana con 7 gol, di cui 7 agli europei con 2 gol; palmares: 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Campionato europeo, 2 Bronzi Nations League, 1 Bronzo Europeo Under 21, 1 premio Andrea Fortunato, 1 XI All Star Team campionato d’Europa, 1 Pallone Azzurro, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Se non ho sbagliato i conti, in totale fanno 2.737 presenze nei campionati di massima divisione (per una media di 248,81 a testa) con 298 gol, 429 presenze nelle coppe continentali (39 a testa) con 43 gol, 389 presenze nelle nazionali maggiori, 6 top 10 ranking FIFA, (35,36 a testa) con 42 gol (di cui 61 presenze nelle fasi finali dei campionati continentali o mondiali con 8 gol).

 

Ci sono 23 vittorie nei campionati e 44 nelle varie coppe e supercoppe nazionali, 6 vittorie nelle coppe internazionali.

Tra i nazionali, che non di rado hanno indossato la fascia di capitano, ci sono 2 ori continentali con 1 argento, 3 ori nelle Nations League con 3 bronzi, 1 argento olimpico.

I principali premi individuali sono 14, tra nazionali e internazionali.

 

Alla luce di questi dati ritengo di poter collocare questi calciatori senza troppa difficoltà entro le prime 2, massimo 3 forze del campionato. Il vero limite di questa squadra forse è la media gol, che a occhio non mi pare altissima. Per questo motivo le carenze individuali, specialmente quelle offensive, potrebbero essere compensate dalla coordinazione collettiva della squadra.

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2 ore fa, Ste88 ha scritto:

Eheheh mica come gli altri club, come facciamo noi con Locatelli, McKennie e Rabiot a giocarcela contro club zeppi di campioni come Shevchenko, Cafu, Maldini, Kakà, Vieri, Batistuta, Crespo, Veron, Stankovic, Totti, Adriano, Stam, Rui Costa, Inzaghi  .uah

un momento, quelli sono dietro. Giocartela, te la devi giocare con quelli davanti. Per migliorare un secondo posto, devi arrivare primo. Con tutto che sia nel milan attuale, sia per esempio nella roma che è adesso quinta, ci sono giocatori chiaramente più forti dei nostri. Non saranno grandi campioni, ma più forti sì. Nel Napoli anche. Poi oh, se secondo voi la Jive di Lippi aveva lo stesso livello della rosa attuale siete liberi di pensarlo. Io le ho viste e per me, mio modesto e inutile parere , non c'è nemmeno lontanamente paragone. Ma siamo proprio a livello bestemmia diciamo. Ma nemmeno con quella del Trap prima di Lippi che comunque aveva costruito sul mercato la coppia Vialli Baggio, che non so, è come se adesso ti andassi a prendere Lautaro e fai tu un altro nome al posto di Baggio. A livello di forza sul mercato. 

Per me questa è di sicuro una delle rose più scarse che ricordo e, sempre per me, se arriva seconda fa tantissimo e più di qualcuno di quelli che arrivano dietro dovrà, eventualmente, riflettere. Ma questo a prescindere dall'allenatore, non è che se arriva Motta o cho vuoi e in campo rimaniamo con questi, mi metto a pensarla diversamente. Anzi, se fosse, in bocca al lupo perchè replicare i risultati di quest anno non sarà facile.

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Ad inizio stagione pensavo ad una lotta con l'Inter per lo scudetto. I nerazzurri con una rosa più lunga e noi con il vantaggio di fare una partita a settimana. Poi è saltato Fagioli e questo ha spostato di poco la mia previsione mentre la mancanza di Pogba l'avevo data per certa visto le sue condizioni fisiche negli ultimi 3 anni

 

Il campionato italiano si è ridimensionato negli ultimi anni e continuerà a farlo anche nei prossimi. Tuttavia le nostre squadre hanno affrontato il calo qualitativo della rosa con una esasperazione del tatticismo. Questo ci regala partite quasi inguardabili ma poi vincere è diventato complicato quasi (ribadisco il quasi) come negli anni d'oro del calcio italiano. Pure in Europa le nostre squadre si fanno rispettare nonostante budget e rose fortemente inferiori a molti altri club europei

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3 ore fa, gianmarcocapecci ha scritto:

È ovvio che per vincere servono i grandi giocatori. Com’è vero che servono anche i grandi allenatori e i grandi dirigenti.

Attualmente nella Juventus sono presenti queste tre fondamentali componenti?

 

Premetto che non nutro alcun tipo di livore verso l’attuale allenatore della Juventus, anzi lo ringrazio per il suo lungo ciclo vincente. Tuttavia leggo molto spesso che, anche nel momento attuale, lo stesso mister sia la chiave di volta di una squadra composta essenzialmente da brocchi; i quali navigherebbero sì e no a metà classifica senza il coach livornese.

 

Analizziamo la rosa più e più volte definita come “scadente” (limitando il lavoro esclusivamente a 11 possibili titolari; sarebbe interessante estenderlo all’intero organigramma, ma per motivi di tempo non mi è stato possibile).

 

Wojciech Szczęsny: 402 presenze nei campionati di massima divisione, 23 presenze nelle coppe nazionali, 83 presenze nelle coppe europee, 8 presenze in Under 21, 79 presenze nella nazionale polacca (31° ranking FIFA) di cui 5 agli europei e 5 ai mondiali; palmares: 2 FA Cup, 1 Community Shield, 3 Scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 volta miglior portiere della Premier, 1 volta miglior portiere della Serie A.

 

Danilo Luiz da Silva: 391 presenze nei campionati di massima divisione con 33 gol, 60 presenze nelle coppe nazionali con 1 gol, 93 presenze nelle coppe continentali con 5 gol, 4 presenze alle Olimpiadi, 54 presenze nella nazionale brasiliana (5° ranking FIFA) con 1 gol, di cui 4 ai mondiali e 7 in Coppa America; palmares: 2 Primiera Liga, 2 Supercoppe di Portogallo, 1 Liga, 2 Premier, 2 Coppe di Lega, 1 FA Cup, 1 Community Shield, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Libertadores, 2 Champions, 1 Supercoppa UEFA, 1 mondiale per club, 1 Argento Coppa America, 1 Argento olimpico.

 

Gleison Bremer: 178 presenze nei campionati di massima divisione con 18 gol, 14 presenze nelle coppe nazionali con 3 gol, 19 presenze nelle coppe continentali, 3 presenze nella nazionale brasiliana di cui 2 ai mondiali; palmares: 1 Mineirao, 1 volta miglior difensore della Serie A, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Daniele Rugani: 168 presenze nei campionati di massima divisione con 16 gol, 16 presenze in Coppa Italia con 2 gol, 17 presenze nelle coppe europee con 1 gol, 19 presenze in Under 21 con 2 gol, 7 presenze nella nazionale italiana (9° ranking FIFA); palmares: 6 Scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Andrea Cambiaso: 78 presenze in Serie A con 2 gol, 8 presenze in Coppa Italia con 1 gol, 8 presenze in Under 21.

 

Weston McKennie: 189 presenze nei campionati di massima divisione con 13 gol, 18 presenze nelle coppe nazionali, 24 presenze nelle coppe europee con 4 gol, 2 presenze in Supercoppa italiana con 1 gol, 49 presenze nella nazionale statunitense (12° ranking FIFA) con 11 gol, di cui 5 in Gold Cup con 2 gol e 4 presenze ai mondiali; palmares: 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 2 CONCACAF Nations League, 1 Argento Gold Cup, 1 U.S. Soccer Athlete of the Year, 1 volta Miglior giocatore della CONCACAF Nations League.

 

Manuel Locatelli: 232 presenze in Serie A con 12 gol, 18 presenze in Coppa Italia con 1 gol, 29 presenze nelle coppe europee, 23 presenze in under 21 con 2 gol, 26 presenze nella nazionale italiana con 3 gol, di cui 5 agli europei con 2 gol; palmares: 1 Supercoppa italiana, 1 Campionato europeo, 1 Bronzo Europeo Under 21, 1 Bronzo UEFA Nations League, 1 premio Bulgarelli Number 8.

 

Adrien Rabiot: 311 presenze nei campionati di massima divisione con 31 gol, 56 presenze nelle coppe nazionali con 6 gol, 68 presenze nelle coppe europee con 8 gol, 5 presenze nelle supercoppe con 1 gol, 17 presenze in Under 21 con 1 gol, 42 presenze nella nazionale francese (2° ranking FIFA) con 4 gol, di cui 4 agli europei e 6 ai mondiali con 1 gol; palmares: 6 Ligue 1, 4 Coppe di Francia, 6 supercoppe e 5 Coppe di Lega francesi, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 UEFA Nations League, 1 Argento Mondiale.

 

Filip Kostić: 381 presenze nei campionati di massima divisione con 52 gol, 22 presenze nelle coppe nazionali con 4 gol, 55 presenze nelle coppe europee con 12 gol, 8 presenze in Under 21 con 2 gol, 60 presenze nella nazionale serba (29° ranking FIFA) con 3 gol, di cui 5 ai mondiali; palmares: 1 Europa League, 2 volte calciatore della Squadra della stagione della UEFA Europa League, 1 volta Calciatore della stagione della UEFA Europa League.

 

Dušan Vlahović: 184 presenze nei campionati di massima divisione con 77 gol, 23 presenze nelle coppe nazionali con 8 gol, 16 presenze nelle coppe europee con 5 gol, 3 presenze in Under 21, 25 presenze nella nazionale serba con 13 gol, di cui 2 ai mondiali con 1 gol; palmares: 1 campionato serbo e 2 Coppe di Serbia, 1 miglior giovane Serie A, 1 capocannoniere della Coppa Italia, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Federico Chiesa: 223 presenze in Serie A con 44 gol, 20 presenze in Coppa Italia con 10 gol, 25 presenze nelle coppe europee con 8 gol, 12 presenze in Under 21 con 6 gol, 44 presenze nella nazionale italiana con 7 gol, di cui 7 agli europei con 2 gol; palmares: 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Campionato europeo, 2 Bronzi Nations League, 1 Bronzo Europeo Under 21, 1 premio Andrea Fortunato, 1 XI All Star Team campionato d’Europa, 1 Pallone Azzurro, 1 volta calciatore della Squadra dell’anno AIC.

 

Se non ho sbagliato i conti, in totale fanno 2.737 presenze nei campionati di massima divisione (per una media di 248,81 a testa) con 298 gol, 429 presenze nelle coppe continentali (39 a testa) con 43 gol, 389 presenze nelle nazionali maggiori, 6 top 10 ranking FIFA, (35,36 a testa) con 42 gol (di cui 61 presenze nelle fasi finali dei campionati continentali o mondiali con 8 gol).

 

Ci sono 23 vittorie nei campionati e 44 nelle varie coppe e supercoppe nazionali, 6 vittorie nelle coppe internazionali.

Tra i nazionali, che non di rado hanno indossato la fascia di capitano, ci sono 2 ori continentali con 1 argento, 3 ori nelle Nations League con 3 bronzi, 1 argento olimpico.

I principali premi individuali sono 14, tra nazionali e internazionali.

 

Alla luce di questi dati ritengo di poter collocare questi calciatori senza troppa difficoltà entro le prime 2, massimo 3 forze del campionato. Il vero limite di questa squadra forse è la media gol, che a occhio non mi pare altissima. Per questo motivo le carenze individuali, specialmente quelle offensive, potrebbero essere compensate dalla coordinazione collettiva della squadra.

Che questa Juve sia una squadra da quinto posto, come sostengono alcuni, è una *. Secondo me chi lo dice manco sa chi gioca nelle altre squadre.

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No caro Lippi, la juventus ritornerà a vincere quando arriverà un grande allenatore che faccia giocare a calcio la squadra. 

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Il 29/2/2024 Alle 09:48, Trezegol96 ha scritto:

Sono andato a vedere la rosa della Juventus nella prima stagione di Trapattoni. 

Zoff, Gentile, Scirea, Cuccureddu, Cabrini, Benetti, Causio, Tardelli, Furino, Boninsegna, Bettega. 

E, la Juventus nel 1976 quando arrivò Trapattoni veniva dalle gestioni Vycpàlek e Parola che avevano vinto lo scudetto nel 71/72, 72/73, 74/75. Parliamo di una rosa fortissima, già vincente con altri allenatori, che Trapattoni ha ereditato e portato avanti. Senza poi dimenticare che, negli anni a seguire, la Juventus fece arrivare gente del calibro di Brady, Platini, Boniek, Paolo Rossi e non sempre si vinse nonostante rose forti per davvero. 

 

Anzi, sono sicuro che, fosse esistito il forum nel 79/80, sai quanti #TrapOut avremmo visto quando a metà campionato eravamo nella parte bassa della classifica. Oppure quando nel 82/83 un appena arrivato Platini aveva continui problemi fisici (chissà se c'era all'epoca Folletti). Oppure nella sconfitta di Atene contro l'Amburgo.

Da tifoso di vecchia data non riesco a dimenticare che nel marzo '76 i bovini erano cinque punti sotto di noi e che in tre giornate dilapidammo il vantaggio accumulato dopo essere stati rimontati in trasferta dal Cesena rivelazione (1-2) il derby perso prima sul campo (comunque due autoreti per i bovini e Bobby gol per noi) e poi per verdetto del giudice sportivo (petardo a Castellini) e la sconfitta a San Siro subita dai non ancora cartonati con il grandissimo Gaetano spostato da libero a mezzala da Carletto Parola in totale confusione,  per non parlare di Pietruzzu messo fuori squadra. 

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Leggerla oggi questa intervista ha piu senso 

Essere la terza forza del campionato a qualcuno potrà anche star bene 

Ma per me rimane un fallimento che dura da 4 anni 

E visto l'andazzo il sole per noi sorgerà ma chissà quando....

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Il 1/3/2024 Alle 16:55, Dani9995 ha scritto:



Se vogliamo ragionare in termini di "valore della rosa", bè ti comunico che la nostra rosa è la QUARTA per valore dei giocatori in serie A. Dietro a inter napoli e milan (fonte:transfermarkt)
 

Transfermarkt, sito con moderatori con la bandiera dell'Inter e valutazioni fatte a votazione pubblica.... affidabilità pari allo zero se si parla di valutazioni.

 

Transfermarkt va utilizzato per altro.

 

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25 minuti fa, Soldout ha scritto:

Transfermarkt, sito con moderatori con la bandiera dell'Inter e valutazioni fatte a votazione pubblica.... affidabilità pari allo zero se si parla di valutazioni.

 

Transfermarkt va utilizzato per altro.

 

Menomale che qualcuno lo dice. È davvero imbarazzante. 

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12 minuti fa, Rick Sanchez ha scritto:

Menomale che qualcuno lo dice. È davvero imbarazzante. 

Ogni volta che vado a vedere ci sta il moderatore con la bandiera dell'Inter o del Napoli in bella mostra che propone di alzare o abbassare le valutazioni come fa comodo a loro e poi vai a capire chi va a votare ste cavolate...... faranno un passaparola su qualche gruppetto social...

 

Le valutazioni di Transfermarkt andrebbero bannate da regolamento da tanto che sono inutili.

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Il livello del campionato è bassissimo. Quest'anno non ci sono alibi, inoltre abbiamo avuto un solo impegno a settimana 

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Il 28/2/2024 Alle 13:06, AngriJuve ha scritto:

Marcello caro di finali di champions con te ne abbiamo fatte 4

E ne abbiamo vinta una * di quella

maiala 😂

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Marcello, io ti amo letteralmente, ma sta affermazione avrei potuto farla pure io. 

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