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Sergione

Chiellini: "La Juventus per me è una seconda famiglia. La BBC viene ricordata ancora oggi. CR7 il compagno da cui ho imparato di più"

Post in rilievo

Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus e della Nazionale, e attuale dirigente del club bianconero, nel giorno del suo 41esimo compleanno si racconta in un'intervista a Vivo Azzurro.

 

"La passione per il calcio è sbocciata fin da quando ero un bambino - spiega Chiellini, come riporta TuttoJuve -. Allo stesso tempo, assecondando i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori, l’altra priorità è stata lo studio, che non ho mai trascurato. E devo dire che, quando mi sono laureato in Economia e Commercio, la gioia vissuta in famiglia è stata più o meno pari a quella provata in occasione di qualche grande successo sportivo. Ho giocato praticamente in tutte le Nazionali giovanili seguendo un percorso formativo fondamentale. Da ragazzo già mi sembrava un sogno vestire le maglie dell’Under 15 o dell’Under 16".

 

"La Juve la considero una sorta di seconda famiglia, Torino è diventata la mia città. A questo club ho dato tanto: ho sacrificato in parte la mia vita privata, ma sono stato ripagato da successi sportivi straordinari e dall’affetto di milioni di tifosi".

 

"Il più difficile da affrontare per me era Zlatan Ibrahimovic, con cui ho anche giocato insieme quando è arrivato in Italia: una personalità importante. Il compagno che mi ha insegnato di più è stato Cristiano Ronaldo".

 

"Se mi guardo indietro ripenso a qualche errore di gioventù, ad alcune intemperanze di inizio carriera. L’icona del ‘guerriero’ fa un po’ parte di me, ma in quegli anni era come se avessi bisogno di un nemico. Ho lavorato su questo aspetto: erano solo energie sprecate. Aggiungo che la nascita della mia prima figlia ha contribuito a compiere questo processo di maturazione".

 

"I Mondiali mi sono andati tutti male: nei due a cui ho partecipato, nel 2010 e nel 2014, non abbiamo superato il primo turno. Alle due edizioni successive non ci siamo nemmeno qualificati. Quando nel 2017 perdemmo il playoff con la Svezia non ho dormito per più notti".

 

"Di quell’esperienza conservo ricordi incancellabili. Una soddisfazione pazzesca, condivisa con tutti i miei compagni. La ‘BBC’, Barzagli-Bonucci-Chiellini è una sigla che viene ricordata ancora oggi. È stata la difesa azzurra più forte della storia? No, anche se non c’è dubbio che, con gli amici Andrea e Leo, a cui aggiungo Buffon, abbiamo segnato un periodo del calcio italiano. Però, se penso a Baresi, Maldini, Nesta, Cannavaro… Beh, non mi ritengo certo più forte di loro"

 

"Guardando all’oggi, posso dire che, per esempio, Bastoni è fortissimo. E poi ci sono Calafiori, Buongiorno, che è giusto facciano il loro percorso senza troppe pressioni. Dico che i nostri ragazzi si ‘devono’ qualificare per dare questa gioia ai tanti bambini che ancora non hanno nemmeno visto l’Italia partecipare. Sogno una finale tra l’Italia e il Brasile allenato da Ancelotti, con cui tra l’altro mi dispiace di non aver mai lavorato. Sarebbe una partita storica".

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per me Giorgio è stato un giocatore epocale nel suo ruolo.

ha avuto la sfiga di essere bruttarello e sgraziato...ma per me è tra i 5 difensori italiani piu forti di sempre...senza fare una classifica.

 

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3 minuti fa, Sergione ha scritto:

. Il compagno che mi ha insegnato di più è stato Cristiano Ronaldo

Mi piacerebbe sapere cosa.

Fashion? Style? Hair? Addominals?

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6 minuti fa, Roger Keith Barret ha scritto:

Mi piacerebbe sapere cosa.

Fashion? Style? Hair? Addominals?

Io penso che potrebbe avergli insegnato qualcosa tipo cibo corretto e allenamenti in palestra corretti per limitare il rischio infortuni, penso che in italia per gli atleti siamo il paese forse peggiore del mondo.

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8 minuti fa, Roger Keith Barret ha scritto:

Mi piacerebbe sapere cosa.

Fashion? Style? Hair? Addominals?

CR7 mi è sempre stato antipatico, e reputo il suo acquisto il punto di non ritorno (in negativo) della gestione Agnelli.

 

Detto ciò, il portoghese potrebbe insegnare al 99,9% dei giocatori in attività cosa sia l'abnegazione, la cultura del lavoro, il sacrificio, l'ossessione per la vittoria. In poche parole: atleta e professionista eccezionale 

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Voglio bene a Giorgio ma non condivido per nulla la sua filosofia sportiva.

Nel mio piccolo spero inculchi nell’ambiente la cultura del lavoro, aspetto che lo ha sempre contraddistinto in positivo, e lasci perdere interpretazioni di calcio ormai vetuste e ottuse.

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26 minuti fa, Roger Keith Barret ha scritto:

Mi piacerebbe sapere cosa.

Fashion? Style? Hair? Addominals?

Beh, penso che l'abnegazione e la cultura del lavoro di Ronaldo sia fuori discussione.

Oltre che da prendere ad esempio.

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1 minuto fa, Maxxo74 ha scritto:

La BBC verrà ricordata per sempre come vengono ricordati ancora oggi Zoff Cabrini Gentile Scirea

Purtroppo sono un gradino sotto perchè gli è mancato un successo internazionale....

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6 minuti fa, Manne ha scritto:

Purtroppo sono un gradino sotto perchè gli è mancato un successo internazionale....

Lo so ma c'è davvero andata vicino... Però ha comunque segnato un'epoca coi suoi 9 scudetti e coppe Italia consecutive (chi più chi meno). La difesa della Juve anni 80 è sicuramente ineguagliabile coi suoi titoli internazionali a cui va anche aggiunto il mondiale 82 

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51 minuti fa, Sergione ha scritto:

L’icona del ‘guerriero’ fa un po’ parte di me, ma in quegli anni era come se avessi bisogno di un nemico. Ho lavorato su questo aspetto: erano solo energie sprecate.

Credo sia stata la sua forza, invece. Emblematiche la tirata di capelli a cavani o il morso di suarez. 

 

Siamo uomini di challenge diceva Pogba. 

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17 minuti fa, Maxxo74 ha scritto:

Lo so ma c'è davvero andata vicino... Però ha comunque segnato un'epoca coi suoi 9 scudetti e coppe Italia consecutive (chi più chi meno). La difesa della Juve anni 80 è sicuramente ineguagliabile coi suoi titoli internazionali a cui va anche aggiunto il mondiale 82 

Li metterei dietro ancha a Peruzzi, Ferrara, Viercowood, Torricelli, Pessotto....anche a Ferrara-Montero anni 96-99.... a livello internazionale hanno vinto molto di più....

 

Poi che discorsi tanto di cappello, 9 scudetti non sono pochi però bisogna essere onesti il livello del calcio italiano era molto più basso di quello degli anni 90.....infatti in Europa non l'abbiamo spuntata....

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43 minuti fa, Gandagana ha scritto:

Voglio bene a Giorgio ma non condivido per nulla la sua filosofia sportiva.

Nel mio piccolo spero inculchi nell’ambiente la cultura del lavoro, aspetto che lo ha sempre contraddistinto in positivo, e lasci perdere interpretazioni di calcio ormai vetuste e ottuse.

Ma quali sarebbero queste interpretazioni vetuste e ottuse?

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Grande Chiello, ho voluto celebrare in avatar il momento in cui ha intortato Jordi Alba, prima dei rigori con la Spagna all’europeo. Avercene di difensori cosi intelligenti e smaliziati…. 

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1 ora fa, Roger Keith Barret ha scritto:

Ma quali sarebbero queste interpretazioni vetuste e ottuse?

Sono diverse. Ma quelle principali, e che purtroppo vanno a braccetto, sono che la storia determina il presente e che la fase più importante del calcio è quella difensiva.

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2 ore fa, Manne ha scritto:

Purtroppo sono un gradino sotto perchè gli è mancato un successo internazionale....

E poi Gentile, Cabrini e Scirea erano più forti della BBC. Buffon invece per me meglio di Zoff.

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... senza voler mancare di rispetto a nessuno ... per quel che mi concerne ... la cosiddetta " B.B.C. " ... 

sempre e comunque è stata .. e continuerà ad essere

 

Gianluigi Buffon trova squadra: è arrivato l'annuncio ufficiale  BUFFON    Barzagli: «Con il Milan grandi motivazioni» - Juventus  BARZAGLI   Chiellini saluta: «La Juve è stata tutto, il viaggio non ...  CHIELLINI   

 

16 MAGGIO 2022 - GIORGIO CHIELLINI  " IPSE DIXIT "

 

 "È arrivato il giorno". Inizia così la lunga lettera pubblicata sui social da Giorgio Chiellini nel giorno del suo addio alla Juventus. Contro la Lazio (diretta ore 20.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW), il difensore giocherà la sua ultima partita all'Allianz Stadium con la maglia bianconera. Un match che chiuderà una parentesi lunga 17 anni, fatta di 559 partite giocate e 19 trofei vinti: "La Juve per me è stata tutto - scrive Chiellini - La mia giovinezza, l'esperienza, la maturità. La voglia di vincere, la gioia del trionfo, l'accettazione della sconfitta. L'ebrezza della sfida, il duello in campo, la mia testa sempre fasciata. E poi i campioni dentro e fuori dal prato verde, gli allenatori, i dirigenti, tutte le persone dello staff. Uomini che sono passati lasciandomi sempre qualcosa. Qualcosa che ho avuto cura di raccogliere, conservare e custodire". 

 

"Provo gioia, serenità e gratitudine"

Gioia, serenità e gratitudine. Sono le tre (come il suo numero di maglia) sensazioni provate da Chiellini nel ripercorrere gli anni alla Juventus: "Gioia, per un'avventura finita così, per aver realizzato ogni sogno, immaginabile e non, e di rimanere per sempre nella storia di questo grande club. Serenità, di scegliere il momento giusto per salutare, di lasciare ancora a un livello consono rispetto a quello che sono stato, di aver condiviso tanti valori ed emozioni che nessuno potrà mai cancellare. Gratitudine, per tutta la Juventus, per la famiglia Agnelli che mi ha adottato in questi anni, per i miei affetti più cari e per tutte le persone a cui voglio bene, senza le quali non sarei la persona che sono adesso, perché loro sono stati una fonte inesauribile di supporto ed energia e mi hanno accompagnato sempre in questo lungo viaggio".

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37 minuti fa, Gandagana ha scritto:

Sono diverse. Ma quelle principali, e che purtroppo vanno a braccetto, sono che la storia determina il presente e che la fase più importante del calcio è quella difensiva.

Vorrei tanto sapere come nasce sta favola che chiellini è il simbolo del difensivismo e del cortomusismo

Ma si sa che che le bugie ripetute tante volte diventano verità 

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