Servizio, dritto, potenza (nella parte superiore del corpo, meno nelle gambe) e tanta tanta TESTA, che nel tennis (come nella vita) conta parecchio.
A ben vedere non è affatto poco, sono quattro armi importanti, e su queste sta fondando la sua carriera.
Non c’è niente di miracoloso nella sua classifica, né di casuale o fortunoso.
Anche se capisco cosa intendi e in parte - la parte che si riferisci all’incompletezza del bagaglio tecnico - condivido.
Il fatto è che Berrettini compensa le lacune tecniche con punte di eccellenza; il servizio è micidiale; il dritto, oltre che potentissimo e pesante come un mattone, è il più arrotato del circuito dopo quello di Nadal. E poi - ripeto - c’è una TESTA da campione.