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phoenix

CorSport: "Diritti tv del calcio: in arrivo la riforma di Lotti. Maggiori risorse ai club medio-piccoli e criteri oggettivi per dare valore alla A"

Post in rilievo

come sempre in italia vince la mediocrità. Chi si distingue per meriti deve venire affossato dal branco perchè è così che deve andare in italia. non puoi essere più bravo degli altri altrimenti gli altri dovrbbero impegnarsi di più. a questo punto come al solito interviene los tato a garantire la sopravvivenza del mediocre. che tristezza, questo stato mi fa sempre più schifo.

L'articolo dice che sia in Premier che in Liga funziona già così.

 

Saranno mediocri anche da quelle parti.

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purtroppo sui dati oggettivi puoi rivolgerti solo all'affuenza allos tadio perchè da molti anni oramai tutte le pay tv hanno i pacchetti che comprendono tutto il campionato e non più una singola squadra. a questo punto non puoi fare riferimento a quei dati per avere un quadro dell'importanza della società facendo affidamento sui dati relativi agli abbonamenti delle pay tv. Puoi rivolgerti ai dati sull'affluenza allo stadio o sul numero di abbonamenti venduti, ed in entrambe i casi con lo stadio piccolo rischi di avere un dato falsato che va a favorire squadre che hanno un minor numero reale di suporters ma che hanno una struttura più capiente che ne permette un maggior numero di abbonati.

QUesto credo sia solo un trucco abbastanza maldestro per favorire altre squadre sfavorendo principalmente la Juventus che si vedrebbe notevolmente ridimensionati gli introiti da diritti tv.

 

 

con la nuova normativa descritta in questo articolo si vuole ipotizzare il bacino di utenza dando maggiore risalto all'affluenza allo stadio piuttosto che ai sondaggi certificati. è questo il punto della situazione.

 

per le tv ogni tanto escono dati sull'audience delle varie squadre e la Juve triplica le più vicine...

 

per quanto riguarda il criterio "affluenza stadio" è una porcata che non capisco come possa equilibrare la ripartizione visto che le piccole hanno affluenze ridicole...

a meno che non si consideri la percentuale di riempimento stadio....

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purtroppo sui dati oggettivi puoi rivolgerti solo all'affuenza allos tadio perchè da molti anni oramai tutte le pay tv hanno i pacchetti che comprendono tutto il campionato e non più una singola squadra. a questo punto non puoi fare riferimento a quei dati per avere un quadro dell'importanza della società facendo affidamento sui dati relativi agli abbonamenti delle pay tv. Puoi rivolgerti ai dati sull'affluenza allo stadio o sul numero di abbonamenti venduti, ed in entrambe i casi con lo stadio piccolo rischi di avere un dato falsato che va a favorire squadre che hanno un minor numero reale di suporters ma che hanno una struttura più capiente che ne permette un maggior numero di abbonati.

QUesto credo sia solo un trucco abbastanza maldestro per favorire altre squadre sfavorendo principalmente la Juventus che si vedrebbe notevolmente ridimensionati gli introiti da diritti tv.

 

 

con la nuova normativa descritta in questo articolo si vuole ipotizzare il bacino di utenza dando maggiore risalto all'affluenza allo stadio piuttosto che ai sondaggi certificati. è questo il punto della situazione.

 

Tutte le settimane la lega diffonde i dati di audience delle singole partite. Molto più significativo degli ingressi allo stadio

 

 

http://www.legaseriea.it/it/sala-stampa/documentazione?categoria=dati-statistici-su-spettatori&year=&month=&qs=

 

Come farà un ministro, inquisito ed inadeguato,di un governo dimissionario ed illegittimo, a fare una riforma? Ci-Lotti di ashish

 

Vedi te... stanno facendo la riforma elettorale

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L'articolo dice che sia in Premier che in Liga funziona già così.

 

Saranno mediocri anche da quelle parti.

hanno 10 volte gli introiti che abbiamo noi (Italia). Noi (juve) percepiamo di diritti televisivi quanto l'Aston Villa in Inghilterra

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L'articolo dice che sia in Premier che in Liga funziona già così.

 

Saranno mediocri anche da quelle parti.

 

in Liga no di sicuro perchè le società discutono i diritti televisivi personalmente e non come lega. inoltre sia in Premier che in Liga ogni società ha il suo stadio di proprietà costruito in base al proprio bacino di utenza e alle proprie possibilità economiche.

 

ora riportiamo questa cosa in italia, il Napoli potrebbe permettersi ad oggi uno stadio da 70/80 mila posti come il san paolo? non credo proprio. La roma potrebbe permettersi ad oggi uno stadio da 90 mila posti come l' olimpico? anche li la vedo difficile. oppure inter e milan 90 mila posti come san siro? anche li non credo.

 

come vedi ci sono delle notevoli differenze di ambiente e strutture ad oggi.

 

Tutte le settimane la lega diffonde i dati di audience delle singole partite. Molto più significativo degli ingressi allo stadio

 

 

http://www.legaserie...ear=&month=&qs=

 

 

ok questo non lo sapevo allroa alzo le mani...

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hanno 10 volte gli introiti che abbiamo noi (Italia). Noi (juve) percepiamo di diritti televisivi quanto l'Aston Villa in Inghilterra

Quindi gli altri devono avere le briciole perchè qua ci sono meno introiti e noi abbiamo comunque bisogno di un sacco di soldi per rimanere competitivi in Europa?

 

A me non sembra tanto giusto, la ripartizione deve essere equa a prescindere dal "montepremi" totale. Se il nostro campionato non ha appeal non è colpa della Juve, ma nemmeno del Chievo o del Bologna.

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Le serie A deve diventare sempre più elitaria.

 

Per quanto mi riguarda, visto lo stato attuale delle cose, pure 18 squadre son troppe.

 

16 is the magic number

 

Sarebbe una manna anche per la Champions, meno partite in campionato ovviamente permetterebbero meno dispendio e il potersi concentrare di più sull'Europa.

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Quindi gli altri devono avere le briciole perchè qua ci sono meno introiti e noi abbiamo comunque bisogno di un sacco di soldi per rimanere competitivi in Europa?

 

A me non sembra tanto giusto, la ripartizione deve essere equa a prescindere dal "montepremi" totale. Se il nostro campionato non ha appeal non è colpa della Juve, ma nemmeno del Chievo o del Bologna.

 

Avere una distribuzione dei diritti meritocratica spinge le squadre a organizzarsi in maniera più competitiva, così come ridurre a 18 le partecipanti al campionato, perché così ci saranno l'Udinese e i Genoa di turno che acquistano sconosciuti per due lire, e si salvano in virtù della presenza di competitor ancora più scarsi di essi, dando luogo così ad una competizione livellata in difetto.

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Quindi gli altri devono avere le briciole perchè qua ci sono meno introiti e noi abbiamo comunque bisogno di un sacco di soldi per rimanere competitivi in Europa?

 

A me non sembra tanto giusto, la ripartizione deve essere equa a prescindere dal "montepremi" totale. Se il nostro campionato non ha appeal non è colpa della Juve, ma nemmeno del Chievo o del Bologna.

 

la ripartizione deve essere struturata in base anche e soprattutto la quelle che sono le caratteristiche socio-economiche del paese dove si svolge il campionato in questione. non si può pretendere di ripartire gli introiti in maniera equa in un campionato dove su 20 squadre partecipanti solo 3 hanno stadi di proprietà che rispettano in pieno le dormative sulla sicureza degli impianti.

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Avere una distribuzione dei diritti meritocratica spinge le squadre a organizzarsi in maniera più competitiva, così come ridurre a 18 le partecipanti al campionato, perché così ci saranno l'Udinese e i Genoa di turno che acquistano sconosciuti per due lire, e si salvano in virtù della presenza di competitor ancora più scarsi di essi, dando luogo così ad una competizione livellata in difetto.

E' un gatto che si morde la coda.

 

Senza soldi le squadre non riusciranno mai a organizzarsi in maniera più competitiva. E, che piaccia o meno, il grosso dei soldi arriva dagli introiti dei diritti TV, è così in tutti i paesi.

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la ripartizione deve essere struturata in base anche e soprattutto la quelle che sono le caratteristiche socio-economiche del paese dove si svolge il campionato in questione. non si può pretendere di ripartire gli introiti in maniera equa in un campionato dove su 20 squadre partecipanti solo 3 hanno stadi di proprietà che rispettano in pieno le dormative sulla sicureza degli impianti.

Lo stadio di proprietà ha un costo devastante, costo che il 90% delle squadre medio-piccole non si può permettere. Mi pare che lo Stadium sia costato 155 milioni o giù di lì. Anche volendone fare uno con metà della capienza, il costo è comunque enorme, l'Udinese per ristrutturare (non fare da zero, ristrutturare) il Friuli (25 mila spettatori) ha speso tipo 30 milioni di euro.

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Lo stadio di proprietà ha un costo devastante, costo che il 90% delle squadre medio-piccole non si può permettere. Mi pare che lo Stadium sia costato 155 milioni o giù di lì. Anche volendone fare uno con metà della capienza, il costo è comunque enorme, l'Udinese per ristrutturare (non fare da zero, ristrutturare) il Friuli (25 mila spettatori) ha speso tipo 30 milioni di euro.

gran parte finanziati dagli sponsor. E' un discorso di mentalità

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E' un gatto che si morde la coda.

 

Senza soldi le squadre non riusciranno mai a organizzarsi in maniera più competitiva. E, che piaccia o meno, il grosso dei soldi arriva dagli introiti dei diritti TV, è così in tutti i paesi.

 

Ci sono fior fior di imprenditori in serie A, come Cairo e Preziosi, che potrebbero investire per accrescere la visibilità dei propri club, e di conseguenza ottenere maggiori introiti. È una crescita graduale e ottenuta mediante la competenza e gli investimenti, così come fa la Juventus per competere in Europa!

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La legge Melandri nascque come una porcata clamorosa per favorire le due romane...

 

Qualsiasi modifica forse è cosa buona anche se in tutto questo tempo potevano stracciare tutto e riscriverla da zero visto che a leggere queste due righe cambia molto.

 

Quanto alla ridistribuzione delle risorse verso le piccole ci andrei molto cauto, si riaffacceranno in A imprenditori che saranno i nuovi Preziosi, Lotito, ecc del futuro...

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gran parte finanziati dagli sponsor. E' un discorso di mentalità

Sponsor che non vedono l'ora di investire milioni su Benevento, Crotone e compagnia cantante. .sisi

 

Dai su, se farsi lo stadio fosse un esborso economicamente risibile ce l'avrebbero pure le squadre di Serie D.

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quando gli ingressi allo stadio e i dati delle pay tv permettono di calcolare in modo più preciso il peso di un club

 

Quindi l'inperd ha più "peso" di noi? bah

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Ci sono fior fior di imprenditori in serie A, come Cairo e Preziosi, che potrebbero investire per accrescere la visibilità dei propri club, e di conseguenza ottenere maggiori introiti. È una crescita graduale e ottenuta mediante la competenza e gli investimenti, così come fa la Juventus per competere in Europa!

non è tanto discorso di imprenditori. Exor quanto avrà messo per lo stadio? un 20-30%? E non mi venite a dire che è un problema trovare gli sponsor perché in UK o in Spagna non è che gli stadi di proprietà ce l'hanno solo United Chelsea e City o Real e Barcellona. Ce l'hanno anche un Aston Villa e un Southampton qualsiasi. E' un discorso di mentalità come quello di insistere su Pellissier invece che investire su un giovane, per dire una cavolata, ma rende l'idea. In Italia c'è la mentalità che "la Juve rubba" quindi...

In Germania il Borussia investe, non va a dire "il Bayern rubba"

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Sponsor che non vedono l'ora di investire milioni su Benevento, Crotone e compagnia cantante. .sisi

 

Dai su, se farsi lo stadio fosse un esborso economicamente risibile ce l'avrebbero pure le squadre di Serie D.

 

La Dacia ha investito nell'Udinese, che ha un basso bacino d'utenza, il problema rimane il basso livello della serie A.

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Sponsor che non vedono l'ora di investire milioni su Benevento, Crotone e compagnia cantante. .sisi

 

Dai su, se farsi lo stadio fosse un esborso economicamente risibile ce l'avrebbero pure le squadre di Serie D.

invece muoiono dalla voglia per Aston Villa e Southampton...

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Se i presidenti dei club piccoli vogliono più soldi vanno obbligati a reinvestire nell'azienda quindi sul mercato una percentuale fissa degli introiti come fanno di propria sponte i club medio grandi e grandi. Se la redistribuzione non è attuata in maniera ideologica (la solita nenia comunista di dare soldi poveri) ma tendente ad un miglioramento concreto ciò favorirebbe tutto il movimento, anche i club grandi e medio grandi che si ritroverebbero a partecipare ad un campionato di maggiore valore e più vendibile.

 

Distribuire soldi ad ogni avventuriero senza assicurarsi di avere in cambio garanzie significherebbe attuare una riforma Melandri bis, dando il colpo di grazia ad un sistema che sembra in ripresa.

 

In Italia c'è una ricca storiografia di presidenti di piccole o medio piccoli club che fanno i presidenti di calcio per lavoro, cambiando anche squadre, arricchendo solo le loro tasche anche tramite operazioni spericolate, spolpando fino all'osso le aziende, godendo da qualche anno pure del paracadute. Presidenti di calcio per mestiere come Zamparini, Corioni, Cellino e alcuni altri hanno accumulato enormi ricchezze in questa maniera, utilizzando il movimento del calcio italiano soltanto per diventare nababbi e non restituendo nulla in cambio, eccetto le macerie che hanno lasciato intorno a loro.

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Per me va anche bene redistribuire, ma con l'obbligo di destinare il 50% delle risorse in infrastrutture e stadi di proprietà. Altrimenti si arriva al caso in cui lo Zamparini di turno ehm un presidente poco onesto potrebbe spingere per far retrocedere la propria squadra e ritrovarsi quindi con una marea di milioni (quelli dei diritti tv + il paracadute) e usarli per farsi abbondantemente i caxxi propri e non per il sistema-calcio.

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Se i presidenti dei club piccoli vogliono più soldi vanno obbligati a reinvestire nell'azienda quindi sul mercato una percentuale fissa degli introiti come fanno di propria sponte i club medio grandi e grandi. Se la redistribuzione non è attuata in maniera ideologica (la solita nenia comunista di dare soldi poveri) ma tendente ad un miglioramento concreto ciò favorirebbe tutto il movimento, anche i club grandi e medio grandi che si ritroverebbero a partecipare ad un campionato di maggiore valore e più vendibile.

 

Distribuire soldi ad ogni avventuriero senza assicurarsi di avere in cambio garanzie significherebbe attuare una riforma Melandri bis, dando il colpo di grazia ad un sistema che sembra in ripresa.

 

In Italia c'è una ricca storiografia di presidenti di piccole o medio piccoli club che fanno i presidenti di calcio per lavoro, cambiando anche squadre, arricchendo solo le loro tasche anche tramite operazioni spericolate, spolpando fino all'osso le aziende, godendo da qualche anno pure del paracadute. Presidenti di calcio per mestiere come Zamparini, Corioni, Cellino e alcuni altri hanno accumulato enormi ricchezze in questa maniera, utilizzando il movimento del calcio italiano soltanto per diventare nababbi e non restituendo nulla in cambio, eccetto le macerie che hanno lasciato intorno a loro.

esatto!!

 

Evidentemente sì.

va beh, siamo in tanti a spiegartelo ma non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. Adios

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