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Davide5maggio

Ha senso combattere il razzismo con la responsabilità oggettiva? La Juve aveva una proposta ma come al solito...

Post in rilievo

Oggi....si sente tutto uno strillare...indignarsi...contro i cori..contro i buu...contro il razzismo negli stadi...

 

Questori che invocano la chiusura di curve per 5 giornate....vietano trasferte....

 

ma ha senso?...si combatte realmente il razzismo chiudendo settori e multando le società di calcio?

 

La Juve aveva proposto di eliminare una volta per tutte la responsabilità oggettiva in questi casi e cominciare a parlare di responsabilità INDIVIDUALE...e dove possibile ( come allo stadium) individuare i responsabili di questi cori grazie ai sistemi interni di telecamere....e dasparli...o squalificarli a vita...

 

il risultato mediatico è stato il solito delirio antijuventino....come se la Juve volesse ogni volta non rispettare le regole...fare la "furba" per non pagare...

 

bene

 

oggi se il SISTEMA CALCIO ITALIANO avesse dato retta alla Juve 2 mesi fa molto probabilmente S.Siro poteva individuare i 20/30/50 * che fanno partire o strillano quei maledetti "buuu" e sarebbero presi e daspati....

 

invece no...

 

Andare sempre e comunque la Juventus in questo paese è diventato ormai il mantra........con risultati pessimi che vediamo tutti.....NOI andiamo avanti cresciamo...riusciamo a comrpare  CR7.....il resto del movimento pensa a Mazzoleni...Banti di Livorno la Fiat...il potere....la sudditanza....ecc ecc.

 

 

provo disgusto...

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Giustissimo.

 

E giusto per ricordare fatti che sennò nessuno ricorda:

https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/07-01-2018/matuidi-denuncia-cori-razzisti-cagliari-si-scusa-sei-esempio-240748220846.shtml

 

Mi sa che ai nostri avversari non interessa risolvere i problemi...a loro interessa solo avere alibi per giustificare le proprie sconfitte.

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No. Non ha senso.

 

Anzi... hai l'effetto contrario...cioè dare più potere a quella gentaglia che in realtà dovresti combattere.

 

Ma come si vede... non  si vuol far nulla in tal senso.

 

Occorrerebbero stadi moderni con sistemi di sorveglianza moderni... apriti cielo.

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2 minuti fa, furia-bianconera ha scritto:

Finché è la Juve a proporre non verrà mai ascoltata..nono

Ed è anche giusto che sia così, del resto non siamo assolutamente un modello di eccellenza al quale aspirare

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3 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

si, per me ha senso la responsabilità oggettiva. 

il risultato qual'è?

 

società sotto ricatto degli ultras che gli fanno pagare multe

settori interi chiusi coinvolgendo anche persone che non hanno mai detto "buu" neanche per gioco

gli stessi che urlano "buu" dopo 2 giornate di stop sono nuovamente in curva

 

 

ha senso?

 

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Per me la responsabilità oggettiva non ha mai avuto senso. Si è dimostrato che viene usata come arma di ricatto dalle tifoserie verso le società, che poi si trovano a dover pagare senza avere particolari colpe e senza avere strumenti di prevenzione/repressione... 

Da togliere immediatamente...

Tanto la chiusura delle curve non è un  deterrente, si è visto.

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2 minuti fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

quindi per i cori razzisti verso kulibaly di ieri, chi è responsabile?

Marotta, Ausliio, Zanetti, etc.?

Se tuoi figlio fa il fesso e spacca una bomboniera da 100 euro in un negozio, tu da padre sganci i 100 euro e poi gli fai quattro palmi di *.

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14 minuti fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

Mi piacerebbe che la Juve oggi rifacesse un comunicato

Meglio di no che poi chiudono la curva .doh

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4 minuti fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

quindi per i cori razzisti verso kulibaly di ieri, chi è responsabile?

Marotta, Ausliio, Zanetti, etc.?

sì, assolutamente. è il principio della responsabilità oggettiva.

ma si estende a tantissimi settori.

uno stralcio del perchè e per come:

 

La Suprema Corte, nella citata sentenza, sottolinea come l’organizzatore della manifestazione sportiva sia tenuto ad attribuire al pubblico, quale corrispettivo del biglietto d’ingresso, anche la garanzia di condizioni minime di agibilità del luogo e di protezione dell’incolumità personale, quanto meno rispetto ai rischi più gravi di violenze e vandalismi, trattandosi di eventi divenuti frequenti e prevedibili. Onde l’obbligo di adottare le misure idonee a prevenire tali rischi, mercé adeguati controlli all’ingresso e altre misure che, se omesse, giustificano l’addebito di responsabilità sia titolo contrattuale (art. 1228 c.c.) che extracontrattuale (art. 2049 c.c.).

Inevitabile lo spunto comparativo con la giustizia belga che s’è pronunciata sulla responsabilità per <omessa prevenzione> condannando a tale titolo l’Uefa, la Federcalcio belga, il Governo belga, la municipalità, la gendarmeria e i responsabili del servizio d’ordine dell’Heysel all’esito del processo scaturito dalla celebre tragedia del 29 maggio 1985, quando poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool crollò un settore dello stadio (il settore Z) occupato dai tifosi italiani, anche e soprattutto per effetto delle cariche dei tifosi inglesi. Morirono 39 persone, tra cui 32 italiani e ne rimasero ferite oltre seicento.

Di recente, la giurisprudenza di merito è tornata sull’argomento, con una sentenza che presenta spunti interessanti. Il Tribunale di Nocera Inferiore (sentenza n. 416/2015, inedita, Giudice d’appello la dott.ssa Crespi) ha riformato la decisione del Giudice di Pace con cui veniva rigettata la domanda di un giornalista freelance che, recatosi a Pagani per assistere ad un incontro di campionato, era stato aggredito dagli ultras della squadra di casa mentre era in fila al botteghino per ritirare il cd. “accredito”, il biglietto omaggio riservato alla stampa.

La sentenza si segnala all’attenzione del lettore innanzitutto per l’assoluta novità della questione. I precedenti, infatti, riguardano casi di infortuni a spettatori paganti, con le ricadute del caso per quel che concerne la responsabilità contrattuale della società organizzatrice. Essa si basa tanto sul concetto di responsabilità oggettiva associato alle società sportive, quanto sulla riconducibilità della fattispecie nell’alveo delle attività pericolose ex art. 2050 c.c.. L’estensore, oltre a richiamare il DM 25-8-1989, dà conto del definitivo superamento della tesi restrittiva, secondo cui potevano considerarsi pericolose solo le attività qualificate come tali dalle leggi di pubblica sicurezza o da altre normative speciali, in favore dell’opinione secondo cui l’art. 2050 c.c. rappresenta una norma a “struttura aperta”, in cui rientrano attività che per la loro stessa natura o per le caratteristiche dei mezzi adoperati, comportino una rilevante possibilità del verificarsi di un danno, per la loro spiccata potenzialità offensiva (cfr Franzoni, La responsabilità civile, p. 922 e ss.; Sferrazza, La responsabilità oggettiva delle società di calcio in Resp. Civ. Prev. 2008, p. 2154 e ss, par. 5).

 

 

l'articolo lo trovate qui https://www.altalex.com/documents/news/2018/02/15/responsabilita-oggettiva-da-architrave-della-giustizia-sportiva-a-principio-generale

 

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La responsabilità oggettiva è assolutamente insensata, perché nessuna società può impedire a chi entra nello stadio di fischiare o fare cori razzisti, a meno di chiudere lo stadio. E oltre a essere insensata è anche dannosa, perché di fatto permette ai gruppi organizzati di poter ricattare le società, dato che basta poco per far chiudere le curve e beccarsi in una stagione centinaia di migliaia di euro in multe.

1 minuto fa, Palaxius85 ha scritto:

Se tuoi figlio fa il fesso e spacca una bomboniera da 100 euro in un negozio, tu da padre sganci i 100 euro e poi gli fai quattro palmi di *.

Ah, quindi le società sarebbero i "genitori" dei tifosi? Ma che * di visione parapaternalista è?

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1 minuto fa, Palaxius85 ha scritto:

Se tuoi figlio fa il fesso e spacca una bomboniera da 100 euro in un negozio, tu da padre sganci i 100 euro e poi gli fai quattro palmi di *.

appunto , punisci il figlio che spacca la bomboniera e non pure ai fratelli che non hanno fatto niente.

 

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4 minuti fa, Desmond_ ha scritto:

 

Ah, quindi le società sarebbero i "genitori" dei tifosi? Ma che * di visione parapaternalista è?

sono responsabili, assolutamente. è il principio di legge. "pater familias" a tutti gli effetti.

non tutte le responsabilità sono individuali, esistono responsabilità oggettive, e fin dal diritto romano.

 

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3 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

sì, assolutamente. è il principio della responsabilità oggettiva.

ma si estende a tantissimi settori.

 

 

La Suprema Corte, nella citata sentenza, sottolinea come l’organizzatore della manifestazione sportiva sia tenuto ad attribuire al pubblico, quale corrispettivo del biglietto d’ingresso, anche la garanzia di condizioni minime di agibilità del luogo e di protezione dell’incolumità personale, quanto meno rispetto ai rischi più gravi di violenze e vandalismi, trattandosi di eventi divenuti frequenti e prevedibili. Onde l’obbligo di adottare le misure idonee a prevenire tali rischi, mercé adeguati controlli all’ingresso e altre misure che, se omesse, giustificano l’addebito di responsabilità sia titolo contrattuale (art. 1228 c.c.) che extracontrattuale (art. 2049 c.c.).

Inevitabile lo spunto comparativo con la giustizia belga che s’è pronunciata sulla responsabilità per <omessa prevenzione> condannando a tale titolo l’Uefa, la Federcalcio belga, il Governo belga, la municipalità, la gendarmeria e i responsabili del servizio d’ordine dell’Heysel all’esito del processo scaturito dalla celebre tragedia del 29 maggio 1985, quando poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool crollò un settore dello stadio (il settore Z) occupato dai tifosi italiani, anche e soprattutto per effetto delle cariche dei tifosi inglesi. Morirono 39 persone, tra cui 32 italiani e ne rimasero ferite oltre seicento.

Di recente, la giurisprudenza di merito è tornata sull’argomento, con una sentenza che presenta spunti interessanti. Il Tribunale di Nocera Inferiore (sentenza n. 416/2015, inedita, Giudice d’appello la dott.ssa Crespi) ha riformato la decisione del Giudice di Pace con cui veniva rigettata la domanda di un giornalista freelance che, recatosi a Pagani per assistere ad un incontro di campionato, era stato aggredito dagli ultras della squadra di casa mentre era in fila al botteghino per ritirare il cd. “accredito”, il biglietto omaggio riservato alla stampa.

La sentenza si segnala all’attenzione del lettore innanzitutto per l’assoluta novità della questione. I precedenti, infatti, riguardano casi di infortuni a spettatori paganti, con le ricadute del caso per quel che concerne la responsabilità contrattuale della società organizzatrice. Essa si basa tanto sul concetto di responsabilità oggettiva associato alle società sportive, quanto sulla riconducibilità della fattispecie nell’alveo delle attività pericolose ex art. 2050 c.c.. L’estensore, oltre a richiamare il DM 25-8-1989, dà conto del definitivo superamento della tesi restrittiva, secondo cui potevano considerarsi pericolose solo le attività qualificate come tali dalle leggi di pubblica sicurezza o da altre normative speciali, in favore dell’opinione secondo cui l’art. 2050 c.c. rappresenta una norma a “struttura aperta”, in cui rientrano attività che per la loro stessa natura o per le caratteristiche dei mezzi adoperati, comportino una rilevante possibilità del verificarsi di un danno, per la loro spiccata potenzialità offensiva (cfr Franzoni, La responsabilità civile, p. 922 e ss.; Sferrazza, La responsabilità oggettiva delle società di calcio in Resp. Civ. Prev. 2008, p. 2154 e ss, par. 5).

 

uno stralcio.

l'aricolo lo trovate qui https://www.altalex.com/documents/news/2018/02/15/responsabilita-oggettiva-da-architrave-della-giustizia-sportiva-a-principio-generale

 

entriamo in un campo giuridico che non è di mio competenza, ma un conto è assicurare l'incolumità in un luogo pubblico, un conto è pagare perchè una parte fa commenti razzisti.

 

Si devono dare i mezzi alle società per punire i reposnabili

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Quanta ipocrisia...NON è razzismo ma solo voler colpire la società che probabilmente non scende a patti con gli ultras. Inter ha in squadra asamoah e keita che sono di colore eppure non fanno versi o ululati contro di loro.il razzismo non ha colori di maglia 

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1 minuto fa, anatradigomma ha scritto:

sono responsabili, assolutamente. è il principio di legge.

non tutte le responsabilità sono individuali, esistono responsabilità oggettive dal diritto romano.

 

l'Inter  giocherà 2 giornate a porte chiuse...TUTTO lo stadio...per 50 cojon.i che urlano buu altri 50.000 non potranno andare allo stadio...

 

 

questo è il risultato della responsabilità oggettiva...

 

 

ha molto senso in effetti....

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4 minuti fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

entriamo in un campo giuridico che non è di mio competenza, ma un conto è assicurare l'incolumità in un luogo pubblico, un conto è pagare perchè una parte fa commenti razzisti.

 

Si devono dare i mezzi alle società per punire i reposnabili

quello che capita fuori dallo stadio è controverso, non è del tutto lecito parlare di responsabilità oggettiva.

ma dentro lo stadio la società ha il dovere di identificare gli elementi pericolosi. è assolutamente un pilastro.

per me i buu razzisti sono pericolosi.

 

ps. intanto 2 turni a stadio chiuso per l'inter e un terzo a curva chiusa.

2 minuti fa, Davide5maggio ha scritto:

l'Inter  giocherà 2 giornate a porte chiuse...TUTTO lo stadio...per 50 cojon.i che urlano buu altri 50.000 non potranno andare allo stadio...

 

 

questo è il risultato della responsabilità oggettiva...

 

 

ha molto senso in effetti....

sì, perchè nuoce alla società punendola, togliendo due incassi.

la società è responsabile e va punita, ma contemporaneamente garantendo la sicurezza.

la società ha il dovere di escludere chi si rende colpevole di buu razzisti. come qualsiasi altra discriminazione.

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Il razzismo negli stadi come tutti i cori sono l'ultimo dei nostri problemi.

Addetti ai lavori, in primis Presidenti che fomentano il dubbio e quindi la violenza nelle tante menti malate.

Giornalai da 4 soldi che alimentano i sospetti.

Così fuori dagli stadi ci si accoltella e si muore.

Dentro si da importanza al coro razzista quale peggiore dei mali.

Responsabilà soggettiva. I capi ultrà si conoscono. Se il settore inizia con striscioni, cori razzisti o offensivi fuori dai limiti, inibizione ai capi per mesi e mesi. Il problema verrebbe risolto in breve, senza fare pubblicità o eco a tanti inetti, e non mettendo le società sotto scacco. 

Italia POVERETTA!!!

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3 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

sono responsabili, assolutamente. è il principio di legge. "pater familias" a tutti gli effetti.

non tutte le responsabilità sono individuali, esistono responsabilità oggettive, e fin dal diritto romano.

 

Tu hai parlato di garantire l'incolumità dei partecipanti all'evento pubblico, che è cosa diversa da prevedere la responsabilità oggettiva per cori razzisti, che infatti fino a pochi anni fa non esisteva e che non discende dalla legge. Se la Lega volesse modificare il suo Codice di Giustizia eliminandola potrebbe farlo benissimo.

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6 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

si, per me ha senso la responsabilità oggettiva. 

Aveva ragion d'essere come misura emergenziale per andare oltre le 'curve sponsorizzate' ... oggi dimostra di non superare la prova del tempo tanto sotto il profilo della prevenzione che della repressione !

 

Una foglia di fico ... tutti responsabili nessuno responsabile, in primis dirigenti e tesserati !

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24 minuti fa, Davide5maggio ha scritto:

La Juve aveva proposto di eliminare una volta per tutte la responsabilità oggettiva in questi casi e cominciare a parlare di responsabilità INDIVIDUALE...e dove possibile ( come allo stadium) individuare i responsabili di questi cori grazie ai sistemi interni di telecamere....e dasparli...o squalificarli a vita...

 

Non è semplice condannare qualcuno  basandosi solo sulla lettura del labiale.

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