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29 MAGGIO 1985

Meteore juventine e non. Presunte "stelle" che non hanno mai brillato come si auspicava, o che si illuminavano a corrente assai alternata

Post in rilievo

18 minuti fa, robbiegobbo ha scritto:

zavarov e il "centrocampo che russa"... che tempi, era la mia adolescenza! 

Anche con Aleinikov non si scherzava!

Tuttavia di lui ho un ricordo po' più dolce rispetto a Zavarov. Si era ambientato meglio e Zoff lo utilizzava spesso, anche in mezzo alla difesa...

E pensare che la nazionale sovietica nell' europeo 88 era stata fortissima, grande organizzazione di gioco e ottimi giocatori!

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E di Renato Buso che mi dite?Ci fece persino gol a Torino nell'andata della finale di Coppa UEFA, che non servì ad un tubazzo di niente visto che vincemmo 3-1(ero allo stadio) e poi ad Avellino portammo a casa la coppa facendo 0-0.

 

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Su Cassano io credo che ormai sia diventato un luogo comune per molti dire che "ah se avesse avuto la testa...", in realtà in diverse stagioni la testa ce l'ha avuta eccome, per esempio a Roma nel 2003-2004 oppure nell'anno bellissimo che fece alla Samp, il problema è che neanche in quegli anni in cui si è espresso al meglio alla fine ha fatto vedere chissa che cosa....

Io credo che se avesse avuto più serietà lo avremmo visto come lo abbiamo visto con la Samp ma per molte più stagioni, quindi avrebbe avuto una carriera migliore dal punto di vista della quantità ma non della qualità....secondo me non sarebbe mai stato al livello di un Baggio o di un Ronaldinho.

Balotelli invece non ha mai fatto una stagione seria dall'inizio alla fine, però si può tranquillamente dire che abbia meno talento di Cassano.

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1 ora fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

mi ricordo che ogni tanto faceva i cross pure con l'esterno del piede sinistro, tipi una trivela

Si ricordo anche io,anche per queste sue “doti” ero convinto avrebbe fatto tanta strada con noi

invece come tanti suoi compatrioti l’europa non l’ha mai digerita

17 minuti fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

nell'intervista fa capire chiaramente che moggi ostacolò il suo rientro in italia e quindi la sua carriera

 

almeno io l'ho capita cosi

Anche io l’ho intesa allo stesso modo,e dispiace dirlo,la vedo molto verosimile come situazione

Luciano era un padre padrone...

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Bella l'idea di questo tipo che permette di ripercorrere a ritroso la storia del calcio attraverso le gesta di mancati campioni che per un motivo o per l'altro non hanno raggiunto il pieno successo.

Secondo me ci poteva stare anche Domenico Marocchino che in quanto a "testa matta" aveva pochi rivali...Nei suoi anni alla Juve era chiuso da Causio ma qualche soddisfazione se la prese...ricordo in particolare una grande partita nella finale di ritorno di Coppa Italia 82/83 al vecchio Comunale e che,se non ricordo male,fu anche il suo ultimo ballo con la Vecchia Signora

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55 minuti fa, Tarmako78 ha scritto:

Si ricordo anche io,anche per queste sue “doti” ero convinto avrebbe fatto tanta strada con noi

invece come tanti suoi compatrioti l’europa non l’ha mai digerita

Anche io l’ho intesa allo stesso modo,e dispiace dirlo,la vedo molto verosimile come situazione

Luciano era un padre padrone...

diciamo che può essere.. o anche no perchè alla fine la versione che sentiamo è la sua e ci sta che la racconti in modo che conviene a lui

 

però .. fa strano che proprio nessuno lo abbia voluto

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58 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Su Cassano io credo che ormai sia diventato un luogo comune per molti dire che "ah se avesse avuto la testa...", in realtà in diverse stagioni la testa ce l'ha avuta eccome, per esempio a Roma nel 2003-2004 oppure nell'anno bellissimo che fece alla Samp, il problema è che neanche in quegli anni in cui si è espresso al meglio alla fine ha fatto vedere chissa che cosa....

Io credo che se avesse avuto più serietà lo avremmo visto come lo abbiamo visto con la Samp ma per molte più stagioni, quindi avrebbe avuto una carriera migliore dal punto di vista della quantità ma non della qualità....secondo me non sarebbe mai stato al livello di un Baggio o di un Ronaldinho.

Balotelli invece non ha mai fatto una stagione seria dall'inizio alla fine, però si può tranquillamente dire che abbia meno talento di Cassano.

secondo me aveva un enorme talento .. un piede degno di tanti campioni del passato

 

non dimenticarti che la testa già non l'aveva quando era al bari, poi si montò pure la testa per i tanti elogi ricevuti

non ha mai fatto una vita d'atleta

 

poi il fatto di aver cambiato tante squadra, di aver litigato con tutti, allenatori, dirigenti compagni di squadra

boh secondo me si è autolimitato di brutto, e già cosi comunque era un bel giocatore.. 

 

 

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1 minuto fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

 

non ha mai fatto una vita d'atleta

 

Per me il punto è proprio questo : in alcune stagioni la vita da atleta invece l'ha fatta eccome altrimenti non avrebbe mai potuto rendere quello che ha reso alla Samp, anche dal punto di vista fisico in quegli anni era in forma eccellente bastava osservarlo, a volte poi ci si dimentica che se non ci si allena con un certo metodo il rischio infortuni è elevatissimo.

Credo che molti ci abbiano giocato con la sua mitizzazione e lui stesso si è a sua volta nascosto dietro questo alibi del "genio e sregolatezza" che personalmente ritengo più appropriato per gente come Garrincha e Ronaldinho che sono stati fuoriclasse epocali nonostante avessero più vizi di Cassano.

Posso anche farti l'esempio di Ronaldo il fenomeno che ha giocato diverse stagioni al Real in sovrappeso per evidenti problemi di salute (al mondiale del 2006 pesava 95Kg !!) eppure anche in quelle condizioni ha giocato ottime stagioni e segnato tantissimi gol dall'alto della sua classe immensa.

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4 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Per me il punto è proprio questo : in alcune stagioni la vita da atleta invece l'ha fatta eccome altrimenti non avrebbe mai potuto rendere quello che ha reso alla Samp, anche dal punto di vista fisico in quegli anni era in forma eccellente bastava osservarlo, a volte poi ci si dimentica che se non ci si allena con un certo metodo il rischio infortuni è elevatissimo.

Credo che molti ci abbiano giocato con la sua mitizzazione e lui stesso si è a sua volta nascosto dietro questo alibi del "genio e sregolatezza" che personalmente ritengo più appropriato per gente come Garrincha e Ronaldinho che sono stati fuoriclasse epocali nonostante avessero più vizi di Cassano.

Posso anche farti l'esempio di Ronaldo il fenomeno che ha giocato diverse stagioni al Real in sovrappeso per evidenti problemi di salute (al mondiale del 2006 pesava 95Kg !!) eppure anche in quelle condizioni ha giocato ottime stagioni e segnato tantissimi gol dall'alto della sua classe immensa.

certo capisco il tuo punto di vista però c'è da dire che la cosa è molto soggettiva, cioè io potrei bere e fumare e non riuscire a correre, tu magari fai lo stesso e corri il doppio ( ho visto alcuni miei compagni di calcetto.. con tutte le dovute proporzioni) dipende molto anche dalla predisposizione naturale 

poi parliamo degli esempi che hai fatto: ronaldihno e ronaldo si sono realizzati davvero al massimo? ok nel caso del secondo c'è stato il doppio infortunio, però molti atleti si riprendono e secondo me entrambi potevano fare molto meglio..

e aggiungo che cmq parliamo di due dei più grandi talenti di sempre, imho, cioè roba da olimpo del calcio, cassano aveva talento ma non cosi tanto.

 

boh per me nel caso di cassano oltre che i vizi pure il carattere eh, cioè questo litigava in primis con se stesso poi con tutto il mondo, sceneggiate in campo come le ho viste fare a lui non le ho mai viste fare a best ronaldihno ecc

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6 minuti fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

 

boh per me nel caso di cassano oltre che i vizi pure il carattere eh, cioè questo litigava in primis con se stesso poi con tutto il mondo, sceneggiate in campo come le ho viste fare a lui non le ho mai viste fare a best ronaldihno ecc

Ecco, sul carattere si può essere d'accordo perché a volte dava proprio l'idea di essere "di fuori" come nessun altro, sulla vita d'atleta invece sono convinto che per diverso tempo l'abbia fatta del resto un gol come quello all'esordio in A ai prescritti non puoi farlo se non sei al top fisicamente, perché oltre alla tecnica in quella circostanza mise in evidenza doti fisiche e di corsa veramente notevoli che non puoi raggiungere se non ti alleni quotidianamente e con serietà.

 

Che Ronaldo e Ronaldinho potessero durare di più è evidente, ma difficilmente avrebbero mai fatto meglio rispettivamente del 1998 e del 2005 dove furono degli alieni e toccarono vette di qualità immense che il pur ottimo Cassano mai e poi mai avrebbe toccato, contrariamente a quello che continuano a dirci i giornalai nostrani innamorati di lui.

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2 ore fa, Dallas Cawboys ha scritto:

Stefano ..sei un grande !!!  Sono stati già citati tanti giocatori....meteore o fuochi di paglia che hanno più o meno sorvolato l'universo bianconero....io che ho iniziato a seguire la nostra verso la fine degli anni 60 aggiungo, per chi lo ricorda ...Gianluigi Savoldi 2°  detto "Titti" (fratello del più famoso Beppe) che collezionò una trentina di presenze nella juve dei primi '70  giocatore molto innamorato del dribbling,  un pò anarchico non riuscì ad imporsi ad alti livelli nonostante il talento e le aspettative...fini comunque una onesta carriera tra Cesena, Vicenza e Sampdoria  

Grazie, troppo gentile .... ed anche un po' ... Cabrini ... .ghgh ( battutaccia, lo  .imb    so, ma, ti giuro, tento di stemperare un po' la tensione che si vive e si respira dalle mie parti a causa dello " stramaledetto virus " : di questi quotidiani " bollettini di guerra " ... non se ne può veramente più ...  .uffa  )

 

 

Bravissimo ad aver citato .......  Giuseppe Savoldi - Wikiwand   .......  GIANLUIGI  SAVOLDI  II 

 

qui in compagnia del più celebre fratello  GIUSEPPE SAVOLDI  !  Gianluigi proveniva dall'Atalanta : rimase alla JUVE dal 1970 al 1973 .. a cui seguirono 2 stagioni in prestito ( Cesena e Vicenza ) .. e tornò a Torino nel 1975/76 .. per essere poi definitivamente ceduto alla Sampdoria ove rimase per 3 anni ! Centrocampista di più che discreta qualità, alla Juve trovò poco spazio, anche perchè, a turno, dovette confrontarsi con giocatori del calibro di Capello .. Cuccureddu .. Tardelli !

 

 

E quel tuo " II "  ( 2° )  mi ha fatto tornare alla mente   ...........   .ehm  

 

 

RIVISTA HURRA' JUVENTUS ANNO 2° N° 5 DEL 1964 SILVANO E GIANCARLO ...   a sx .. SILVINO BERCELLINO II .. a dx .. il più celebre e validissimo stopper GIANCARLO BERCELLINO . detto .. BERCEROCCIA !

 

 

 

a mio opinabile parere .... il seguente " profilo " di BERCELLINO II , tratto da " IL PALLONE RACCONTA ",  merita in tutto e per tutto d'essere ... .giornale letto .... .ehm 

Silvino BERCELLINO

 
 
 
bercellino%2Bsilvino%2B1966%2Broma%2B1-1.jpg
 


«Dove lo mandiamo Bercellino II quest’anno - si chiede Vladimiro Caminiti – l’allenatore lo ritiene superfluo per la rosa. E Bercellino numero due viaggiava. Mantova, Palermo, Potenza, dovunque segnando goal col sinistro, che risolvevano la partita ma non l’avvenire del giocatore. Nemmeno le mani Accadue lo avevano sciolto. Silvino amava giochicchiare, occupato a spartire l’ora e mezzo con lo stopper di turno, se la prendeva comoda. Bambino grassottello, non si scalmanò mai. Voleva divertirsi. Era lento ma soprattutto non aveva la perfidia di chi vuol far carriera. Non aveva nemmeno la tenacia del fratello. Qualche volta buon vino mente».
Nato a Gattinara, in provincia di Vercelli, il 31 gennaio 1946, Silvino Bercellino muove i primi passi nel settore giovanile bianconero, ripercorrendo fedelmente le orme del più celebre fratello, Giancarlo, di cinque anni più vecchio e, per ben otto stagioni, pilastro difensivo della Juventus degli anni Sessanta. Dotato di un discreto fisico e di un’ottima tecnica, schierato da mezza punta, Silvino disputa due stagioni in prima squadra, nel 1963-64 e nel 1965-66, totalizzando sedici presenze e otto goal; nonostante non sia un vero centravanti, mette in luce quella vena realizzativi che lo contraddistinguerà durante tutta la carriera. Realizzerà, infatti, con le maglie del Potenza, del Palermo, del Mantova e del Monza, oltre settanta goal fra Serie A e Serie B.
«Traspedini, è forte – dice il giorno del raduno dell’estate 1965 – ed è animato dalle mie stesse ambizioni; spero comunque di riuscire a trovare anch’io un posto in prima squadra. È il mio grande sogno da quando ho incominciato a seguire le orme di mio padre e di mio fratello giocando al football. Sarà l’allenatore a decidere e chi sarà più in forma giocherà. La concorrenza con Traspedini servirà a tutti e due per spingerci a fare sempre meglio. Sono certo che essa non si trasformerà in rivalità. Siamo troppo giovani per pensare alle polemiche, ma soltanto servirà di incitamento. Personalmente ho fiducia, una stagione nel duro torneo di Serie B, contro avversari decisi, mi ha consentito di fare un’interessante esperienza e di eliminare molte ingenuità nel mio modo di giocare. Cosa questa che non avrei potuto ottenere rimanendo nella squadra giovanile della Juventus. Ricordo con affetto e gratitudine i tecnici che mi hanno avviato nei primi passi; si tratta del signor Pedrale, l’istruttore del NAGC bianconero, e del signor Rabitti che mi ha seguito nelle squadre minori e nella De Martino».
Purtroppo per lui, non è facile trovare posto in quella Juventus, i campioni abbondano, soprattutto a centrocampo; Leoncini, Del Sol, Stacchini e Cinesinho, sono giocatori di caratura internazionale e, logicamente, lasciano pochissimo spazio ai rincalzi. C’è da tenere anche conto che, a quei tempi, non sono consentite le sostituzioni, per cui le occasioni di scendere in campo sono davvero contate.
Silvino è il fiore all’occhiello del vivaio bianconero, ma manca di quella grinta e quella voglia di lottare su ogni pallone che gli permetterebbero di sfondare. Gioca, da campione, venti minuti su novanta; il tempo restante lo trascorre passeggiando per il campo e, quando fa caldo, all’ombra proiettata dalla tribuna.
Questo comportamento gli vale l’appellativo di Torero Camomillo; quando, però, decide che è il momento di giocare, sono dolori per tutti. Sandro Ciotti che lo vide giocare in una partita contro il Cagliari di Riva, disse in radiocronaca: «Oggi ho visto un giocatore da Nazionale: Silvino Bercellino».

 

 

IL TRASPEDINI A CUI FA ACCENNO E' COSTUI ........   .ehm  image.jpeg.e659f06f68389d6b4668e87cf07aa49b.jpeg .......  RIMASE ALLA JUVE SOLO PER UNA STAGIONE : 1965/66 !

 

TRASPEDINI  SI TOLSE LA SODDISFAZIONE DI SEGNARE 2 GOL AL " REAL MADRID " NEL LORO SANTUARIO ...  " BERNABEU " !  QUANDO  DEL SOL  PASSO' ALLA JUVE VENNE ANCHE STABILITO CHE LE DUE SQUADRE AVREBBERO DOVUTO DISPUTARE 2 PARTITE IN CUI ERA IN BALLO IL " TROFEO AMISTAD "! IL PRIMO MATCH SI GIOCO' A TORINO IL GIORNO 8 MAGGIO DEL 1963 ED IL REAL PREVALSE PER 1- 3 ( 2 gol di PUSKAS - 1 di DI STEFANO - 1 del nostro ZIGONI )  .  IL MATCH DI RITORNO VENNE GIOCATO IL 7 NOVEMBRE DEL 1965 ! AL TERMINE DEI 90 MINUTI REGOLAMENTARI LA JUVE PREVALSE PER  0 - 2  ( gol di TRASPEDINI  e  DA COSTA ) -  AL TERMINE DEI CALCI DI RIGORE LA JUVENTUS PREVALSE PER 4-5 ED UNO DEI pENALTIES MESSI A SEGNO DAI BIANCONERI FU REALIZZATO DA TRASPEDINI ! INSOMMA, FARE 2 GOL AL " BERNABEU " NON E' PROPRIO COSA DA TUTTI !


BEPPE BARLETTI INTERVISTA EDMONDO FABBRI, COMMISSARIO TECNICO DELLA NAZIONALE, “HURRÀ JUVENTUS” APRILE 1966
Fabbri aveva il cappotto leggero, sotto un pallido sole che sapeva di primavera. Conversava nell’atrio che immette alla tribuna d’onore con l’avvocato Agnelli e con l’ing. Catella. La partita aveva esaurito la sua prima tornata, le squadre erano ficcate nel chiuso degli spogliatoi. Giornalisti in frotta attendevano che il commissario nazionale tendesse loro una mano, in senso metaforico si intende. Lo volevano intervistare, l’occasione di averlo a portata di voce era ghiotta, con i Mondiali che stanno per arrivare. Fabbri, a dire il vero, non si fece attendere. Salutò con aperta cordialità e attese. Le domande, una dopo l’altra, lo travolsero, quasi. Fabbri però ha assorbito una buona dose di abilità diplomatica in questi suoi duri anni di commissariato e le sue repliche, pacate e ponderate, fecero giusta eco all’accavallarsi degli interrogativi. Gli parlai, di botto, del ragazzo juventino che dopo lunga sosta ritornava alla luce della prima squadra: Silvino Bercellino: «Sono venuto anche per lui», rispose Fabbri.
Spingemmo a fondo la questione: lo chiamerà in azzurro? «Non c’è fretta, per ora. Altra gente ha fatto anticamera per anni. Il giovanotto è fresco come l’erba appena spuntata. Credo comunque in lui. L’ho dimostrato, penso, qualche anno fa chiamandolo alla guida del quintetto azzurro della squadra calcistica ai Giochi del Mediterraneo».
Quale la dote migliore del Bercellino più giovane? «La calma di cui ha dato mostra aspettando senza scalpitare che arrivasse il suo momento. Per questo il suo nome è adesso sottolineato in rosso nel mio taccuino. Le sue caratteristiche tecniche, grosso modo, mi erano già note. Silvino è uno di quei giocatori che paiono nati apposta per segnare. Non importa come. È un autentico match-winner, l’uomo che risolve di getto con una spigliatezza che incanta, con una naturalezza che ammalia, una gara rognosa. Sotto il profilo tecnico quindi, c’eravamo già. Sotto quello agonistico lo avevo visto (anzi lo avevo fatto vedere) durante la sua permanenza in Serie B. Si comportò egregiamente. Subisce colpi duri senza scomporsi, senza abbandonarsi a gesti teatrali. E, quel più conta, ogni qualvolta può, rende pulitamente la botta al cattivo che prima lo ha bollato, quasi a fargli intendere che non ha spirito di vendetta ma coraggio e fisico adatti per farsi largo anche con la forza. L’unico punto oscuro, su di lui, era il carattere, la veste psicologica. Heriberto Herrera in questo mi ha dato una mano; ha messo alla prova il giovanotto. Lo ha torchiato in allenamenti spietati, lo ha tolto dal piedestallo dove, sia pure involontariamente, qualcuno l’aveva collocato dopo i goal a ripetizione segnati in Serie B. Poi, nell’attimo cruciale, lo ha richiamato in gioco. Come fanno i fantini di gran classe con i cavalli di sangue purissimo. Silvino Bercellino ha risposto con prontezza, senza una pausa. È partito di slancio e ora è in piena corsa».
Con tutto questo la convocazione di Bercellino II nel Club Italia non è ancora venuta. L’attesa potrebbe nuocergli, non le pare? «Niente affatto. Da lui ora i suoi dirigenti, il suo allenatore, io stesso stiamo attendendo un ultimo tocco: che mantenga in pieno le promesse. Ha diciannove anni, non dimentichiamolo. Tra poco avrà il servizio militare. Per i Mondiali di Londra altri più anziani di lui resteranno al palo. L’attesa non gli nuoce, Heriberto lo ha abituato a prepararsi senza smaniare. Io gli chiedo altrettanto. Mentre gli confermo tutta la mia fiducia !

 

 

 

 

Buona giornata, e grazie per aver lasciato il tuo prezioso e gradito contributo !   

 

.salveStefano

 

 

 

 

 

 

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37 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Ecco, sul carattere si può essere d'accordo perché a volte dava proprio l'idea di essere "di fuori" come nessun altro, sulla vita d'atleta invece sono convinto che per diverso tempo l'abbia fatta del resto un gol come quello all'esordio in A ai prescritti non puoi farlo se non sei al top fisicamente, perché oltre alla tecnica in quella circostanza mise in evidenza doti fisiche e di corsa veramente notevoli che non puoi raggiungere se non ti alleni quotidianamente e con serietà.

 

Che Ronaldo e Ronaldinho potessero durare di più è evidente, ma difficilmente avrebbero mai fatto meglio rispettivamente del 1998 e del 2005 dove furono degli alieni e toccarono vette di qualità immense che il pur ottimo Cassano mai e poi mai avrebbe toccato, contrariamente a quello che continuano a dirci i giornalai nostrani innamorati di lui.

oh ma questo poco ma sicuro. talentuoso forse; ma come ronaldo e dihno mai nella vita, neanche se rinasce 1000 volte

 

sui due brasiliani diciamo che avrebbero potuto mantenersi a quei livelli più a lungo, su cassano dico che al bari ancora ancora i primi anni alla roma ma già nella capitale si rovinò con le sue stesse mani

cmq aggiungo solo su cassano: da personaggio squallido e ignorante qual'è sono proprio contento che la sua carriera sia stata una nuvola di fumo e niente più

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Tra  i tanti che mi vengono in mente tra quelli invisi dai tifosi ma investiti dal "vi stupira'" di rito dal dirigente di turno, come non menzionare De Sciglio, anche il suo sostituto Danilo e' a un passo dall'entrare in quella categoria, se fosse un'operazione di mercato direi che stiamo limando gli ultimi dettagli.

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2 ore fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

diciamo che può essere.. o anche no perchè alla fine la versione che sentiamo è la sua e ci sta che la racconti in modo che conviene a lui

 

però .. fa strano che proprio nessuno lo abbia voluto

Probabile abbia accusato oltremodo la disavventura Juventina,anche questo traspare dalle sue parole

 

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10 ore fa, scream for me ha scritto:

pancev.jpg

 

A parte gli sfottò....anche il Cobra all'epoca era una macchina da gol e uno degli attaccanti più prolifici ma poi in Italia si perse completamente....

Federico Buffa racconta che ai tifosi prescritti che lo fischiavano disse: "Voi fischiate? Io guido Ferrari. Voi fischiate ancora? Io guido altra Ferrari..." sefz

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3 ore fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

secondo me aveva un enorme talento .. un piede degno di tanti campioni del passato

 

non dimenticarti che la testa già non l'aveva quando era al bari, poi si montò pure la testa per i tanti elogi ricevuti

non ha mai fatto una vita d'atleta

 

poi il fatto di aver cambiato tante squadra, di aver litigato con tutti, allenatori, dirigenti compagni di squadra

boh secondo me si è autolimitato di brutto, e già cosi comunque era un bel giocatore.. 

 

 

Concordo su tutto, secondo te, potremmo fare un discorso analogo o perlomeno parallelo tra Cassano e G.Rossi?

Mi spiego, il primo aveva i piedi, fisico (relativamente) ma non aveva "testa", il secondo invece era un buonissimo talento, dedizione ma non il fisico, nel senso chiaramente di integrità per giocare ad alti livelli.

Grazie 😊

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49 minuti fa, Malakay ha scritto:

Tra  i tanti che mi vengono in mente tra quelli invisi dai tifosi ma investiti dal "vi stupira'" di rito dal dirigente di turno, come non menzionare De Sciglio, anche il suo sostituto Danilo e' a un passo dall'entrare in quella categoria, se fosse un'operazione di mercato direi che stiamo limando gli ultimi dettagli.

🤦🏻‍♂️

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22 minuti fa, Winston Wolf ha scritto:

Federico Buffa racconta che ai tifosi prescritti che lo fischiavano disse: "Voi fischiate? Io guido Ferrari. Voi fischiate ancora? Io guido altra Ferrari..." sefz

🤣🤣

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4 ore fa, Caruso Paskoskj ha scritto:

Da cobra a pantegana 

😂😂 per.la.Gialappa era "il ramarro Pancev" , la.pantegana(bionda) era Jurgen Klinsmann

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39 minuti fa, Tarmako78 ha scritto:

🤦🏻‍♂️

 

37 minuti fa, Tarmako78 ha scritto:

🤣🤣

vai maestro, insegnaci tu cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato

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13 minuti fa, Malakay ha scritto:

 

vai maestro, insegnaci tu cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato

Non ho tempo da perdere

Se hai voglia rileggiti il tuo post e cerca le risposte da solo

Ti do un’indizio...qui si parla di meteore,tu citi due dei nostri in piena attività...giusto per smerdare qualcuno che ti sta antipatico...

geniale

👍
 

Non ho nemmeno capito perchè hai citato il post dove ridevo per le gesta di Pancev...

ma va bene,non ha importanza...

 

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