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Daniele B.

Il Problema Curva Sud

Post in rilievo

1 ora fa, alpinista ha scritto:

ho fatto una domanda. 

di quale storiella parli?

Striscioni, bandieroni, coreografie, ecc… a quanto si dice sono foglie di fico per mascherare mancanze meno nobili 

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15 minuti fa, alpinista ha scritto:

lo stadium è un luogo privato aperto al pubblico

in cui valgono le leggi dei luohji aperti al pubblico

di questo sono certo

e poi c'è appunto l'esempio del settore ospiti

Allora forse hai ragione. Giuridicamente qualche appiglio ci potrebbe essere. 

Però resta il fatto che la Società non si fa nessun problema a dare 171 daspo di 2 anni+5 anni di daspo interno dallo Stadium come codice di gradimento. A gente normale. Non Ultras. È una cosa fuori dal mondo. 

È un po come la lotta alla superlega. Vanno avanti fregandosene di tutto e di tutti. Comandano loro fine

  • Triste 1

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Buongiorno a tutti, ho letto con attenzione ogni intervento in questa discussione (anche quelli parsi oltre le righe). Non vorrei essere 'autocelebrativo', però mi permetto di ripostare la mia disamina di qualche giorno fa scritta in un'altra discussione molto simile a questa. Il tentativo era quello di un'esposizione tecnica dei fatti (tranne il finale, da tifoso) ed ho deciso di riproporla proprio perchè ho letto diversi interventi poco centrati  sulle reali condizioni in cui vivacchiano tifoseria, squadra e società in questo periodo dal punto di vista dell'apporto e dell'appeal. Spero possa essere apprezzato, soprattutto da chi domanda riproponendo questioni già abbondantemente snocciolate e note.

"Una disamina sulle motivazioni che hanno portato agli eventi, ai cali ed alla situazione attuale:
Il tifo negli stadi, possa piacere o meno, in tutto il mondo lo fanno gli ultras. Ho vissuto il fenomeno da vicino, oggi me ne occupo solo per motivi lavorativi e propongo un'analisi che lasci da parte simpatie e antipatie.
Esistono studi che dimostrano come questo incida anche sulle prestazioni della squadra, ma lasciamo da parte questo dato, più complesso e che può distrarre dagli altri concetti.
L'operazione che ha coinvolto la curva dello stadio torinese ha precedenti solamente nelle piazze di Real Madrid e Barcellona, modelli molto diversi per quel che riguarda iltifo, la città, le squadre e le tradizioni. Modelli improponibili per la città e la tifoseria bianconera anche solo per logistiche di carattere economico. Peggio ancora l'ispirazione al "modello" inglese, possibile solo con una configurazione economia come quella britannica e assolutamente
non scevro da violenze. Tra l'altro, le società inglesi hanno iniziative per favorire l'accesso all'impianto anche dal punto di vista economico: un'attenzione al cliente non solo di facciata, in realtà molto concreta.
D'altra parte il modello bianconero 'per le famiglie', ad oggi, rappresenta un ibrido fra i modelli spagnoli e inglesi non andando da nessuna parte: repressione indiscriminata del tifo organizzato, zero incentivi e prezzi folli.
La chimera di uno stadio 'di cartelloni e di famiglie' cozza con quello che ci si aspetta da una tifoseria di un impianto per una partita di calcio, ovvero:
- sostegno alla squadra con tifo coordinato: cori anche di scherno sono l'amalgama dei gruppi e creano coesione dal basso. L'esempio dei napoletani che citano cori contro sè stessi è l'emblema di quanto l'insulto sia simbolicamente correlato a 'dinamiche da stadio' lontano da presunte 'discriminazioni territoriali' ;
- coreografie ideate e coordinate dagli ultras: è impensabile farle senza. Gli appartenenti ai gruppi organizzati coordinano, al meglio delle proprie possibilità e con la collaborazione degli astanti, con richiami e direttive sul momento e ancora più importanti collaborazioni in settimana.
C'è un lavoro coordinato di ragazzi e ragazze che si occupano di questi passaggi. C'è un lavoro gruppale che riverbera sul resto della tifoseria.
Non è solo un QRcode, non si può 'comprare gente che tifa'.Si guardino i risultati fantozziani con un recente tentativo coreografico
in tribuna, solo per  citare uno degli esempi più recenti.
- possibilità di lasciare che le persone si organizzino: i famosi delinquenti erano una minoranza anche nell'inchiesta Last Banner, ma sono stati invischiate anche persone estranee (poi assolte). Non si può reprimere un intero movimento perchè 'potenzialmente' può delinquere: sarebbe come
arrestare un politico solo dal ruolo perchè potenzialmente potrebbe rubare. Esiste già un normale lavoro di questura per punire i delinquenti quando delinquono, non quando indossano una sciarpa e potenzialmente potrebbero aggregarsi in un'attività criminosa: quello è regime, oltre che una sconveniente manovra per abbassare il livello dello spettacolo (dal vivo o televisivo).

La società Juventus necessiterebbe di uno psicologo sociale che studi con analisi di contesto adeguate la realtà juventina e di Torino per comprendere dinamiche simili, non di 'tentativi' di apprendere imitando altre società con storie e realtà sociodemografiche differenti.
Sappiamo del momento difficile, si spera tengano conto di queste dinamiche per il futuro.
La questura, da quanto ho capito, ha carta bianca dalla società per reprimere in generale non solo i violenti.
Sembra avere carta bianca per strozzare tentativi di organizzarsi e questo è anacronistico rispetto ai modelli di tifo che coinvolgono tutto il resto d'Europa.
Solamente quando sarà data la possibilità di tifare lo stadium tornerà ad essere uno stadio, oggi è un esperimento sociale disorganizzato.
Da tifoso, invece, dico: per il momento rimangono da guardare, piangendo, le coreografie delle curve milanesi e di tutto il resto d'Europa.
Perdonate la lunghezza dell'intervento."

 

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  • Grazie 2

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2 minuti fa, jotun ha scritto:

Qualcuno sostiene che il settore ospiti sia di "competenza" della pubblica sicurezza della città del club ospite, mentre per gli altri risponde la digos di Torino; a me sinceramente pare alquanto inverosimile, per non usare altri termini.

La risposta che mi sono dato è che vada bene cosi alla Juventus FC

Anch'io mi do quella risposta, d'altra parte lo stadio è tutto di proprietà della Juventus, settore ospiti compreso, per cui è la Juventus che decide cosa si possa fare e cosa no. 

Ma la domanda rimane: perché alla Juventus fc va bene così? A me questa cosa fa impazzire. 

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5 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

È un po come la lotta alla superlega. Vanno avanti fregandosene di tutto e di tutti. Comandano loro fine

Solo che questa volta, invece di prendersela con il padre di famiglia o il ragazzino, hanno trovato qualcuno ben piu rognoso di loro, e hanno perso rovinosamente.

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Ma chissene frega.

Siamo senza squadra, senza Società e con un allenatore di stra melma.

Voi pensate ai cori. 

Ma quali cori.

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10 minuti fa, Pawn Heart ha scritto:

Anch'io mi do quella risposta, d'altra parte lo stadio è tutto di proprietà della Juventus, settore ospiti compreso, per cui è la Juventus che decide cosa si possa fare e cosa no. 

Ma la domanda rimane: perché alla Juventus fc va bene così? A me questa cosa fa impazzire. 

Atteggiamento sabaudo. Gli ospiti non sono di competenza nostra. Educhiamo solo i nostri clienti per fare vedere la differenza. È l unica risposta che mi do alla tua domanda.

Risultato. Ospiti padroni dello stadio con i nostri ragazzi che vuoi o non vuoi, pippë o non pippë, acciughina o non acciughina, ne risentono.

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13 minuti fa, Speruma Bin ha scritto:

Buongiorno a tutti, ho letto con attenzione ogni intervento in questa discussione (anche quelli parsi oltre le righe). Non vorrei essere 'autocelebrativo', però mi permetto di ripostare la mia disamina di qualche giorno fa scritta in un'altra discussione molto simile a questa. Il tentativo era quello di un'esposizione tecnica dei fatti (tranne il finale, da tifoso) ed ho deciso di riproporla proprio perchè ho letto diversi interventi poco centrati  sulle reali condizioni in cui vivacchiano tifoseria, squadra e società in questo periodo dal punto di vista dell'apporto e dell'appeal. Spero possa essere apprezzato, soprattutto da chi domanda riproponendo questioni già abbondantemente snocciolate e note.

"Una disamina sulle motivazioni che hanno portato agli eventi, ai cali ed alla situazione attuale:
Il tifo negli stadi, possa piacere o meno, in tutto il mondo lo fanno gli ultras. Ho vissuto il fenomeno da vicino, oggi me ne occupo solo per motivi lavorativi e propongo un'analisi che lasci da parte simpatie e antipatie.
Esistono studi che dimostrano come questo incida anche sulle prestazioni della squadra, ma lasciamo da parte questo dato, più complesso e che può distrarre dagli altri concetti.
L'operazione che ha coinvolto la curva dello stadio torinese ha precedenti solamente nelle piazze di Real Madrid e Barcellona, modelli molto diversi per quel che riguarda iltifo, la città, le squadre e le tradizioni. Modelli improponibili per la città e la tifoseria bianconera anche solo per logistiche di carattere economico. Peggio ancora l'ispirazione al "modello" inglese, possibile solo con una configurazione economia come quella britannica e assolutamente
non scevro da violenze. Tra l'altro, le società inglesi hanno iniziative per favorire l'accesso all'impianto anche dal punto di vista economico: un'attenzione al cliente non solo di facciata, in realtà molto concreta.
D'altra parte il modello bianconero 'per le famiglie', ad oggi, rappresenta un ibrido fra i modelli spagnoli e inglesi non andando da nessuna parte: repressione indiscriminata del tifo organizzato, zero incentivi e prezzi folli.
La chimera di uno stadio 'di cartelloni e di famiglie' cozza con quello che ci si aspetta da una tifoseria di un impianto per una partita di calcio, ovvero:
- sostegno alla squadra con tifo coordinato: cori anche di scherno sono l'amalgama dei gruppi e creano coesione dal basso. L'esempio dei napoletani che citano cori contro sè stessi è l'emblema di quanto l'insulto sia simbolicamente correlato a 'dinamiche da stadio' lontano da presunte 'discriminazioni territoriali' ;
- coreografie ideate e coordinate dagli ultras: è impensabile farle senza. Gli appartenenti ai gruppi organizzati coordinano, al meglio delle proprie possibilità e con la collaborazione degli astanti, con richiami e direttive sul momento e ancora più importanti collaborazioni in settimana.
C'è un lavoro coordinato di ragazzi e ragazze che si occupano di questi passaggi. C'è un lavoro gruppale che riverbera sul resto della tifoseria.
Non è solo un QRcode, non si può 'comprare gente che tifa'.Si guardino i risultati fantozziani con un recente tentativo coreografico
in tribuna, solo per  citare uno degli esempi più recenti.
- possibilità di lasciare che le persone si organizzino: i famosi delinquenti erano una minoranza anche nell'inchiesta Last Banner, ma sono stati invischiate anche persone estranee (poi assolte). Non si può reprimere un intero movimento perchè 'potenzialmente' può delinquere: sarebbe come
arrestare un politico solo dal ruolo perchè potenzialmente potrebbe rubare. Esiste già un normale lavoro di questura per punire i delinquenti quando delinquono, non quando indossano una sciarpa e potenzialmente potrebbero aggregarsi in un'attività criminosa: quello è regime, oltre che una sconveniente manovra per abbassare il livello dello spettacolo (dal vivo o televisivo).

La società Juventus necessiterebbe di uno psicologo sociale che studi con analisi di contesto adeguate la realtà juventina e di Torino per comprendere dinamiche simili, non di 'tentativi' di apprendere imitando altre società con storie e realtà sociodemografiche differenti.
Sappiamo del momento difficile, si spera tengano conto di queste dinamiche per il futuro.
La questura, da quanto ho capito, ha carta bianca dalla società per reprimere in generale non solo i violenti.
Sembra avere carta bianca per strozzare tentativi di organizzarsi e questo è anacronistico rispetto ai modelli di tifo che coinvolgono tutto il resto d'Europa.
Solamente quando sarà data la possibilità di tifare lo stadium tornerà ad essere uno stadio, oggi è un esperimento sociale disorganizzato.
Da tifoso, invece, dico: per il momento rimangono da guardare, piangendo, le coreografie delle curve milanesi e di tutto il resto d'Europa.
Perdonate la lunghezza dell'intervento."

 

Ottima disamina.

Non so se lo step successivo che si era prefigurato AA fosse quello di creare un settore di scimmie ammaestrate e pagate come hanno fatto real e barca, ma il fatto che si sia con loro alleato in quella scomposta e disastrosa avventura della SL mi fa sorgere qualche sospetto.

 

 

 

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1 ora fa, Doktor Flake ha scritto:

Certo vedere quel che son riusciti a fare a Milano sia all'andata che al ritorno e poi vedere lo Stadium è davvero avvilente

 

Avvilente a dir poco… scelta societaria fallimentare sotto ogni punto di vista… 38000 spettatori silenti per una semifinale di coppa sono numeri da Fiorentina, non  da top team.

Temo che la più nostra più grande “disgrazia” sia quella di non avere un’identità forte come accade al resto d’Italia.

Prendo l’esempio della città in cui vivo, Milano.

A prescindere dalla qualità della rosa, raramente si viaggia sotto i 55/60 k (media spettatori).

Altro punto, a parer mio terribile, è l’entusiasmo legato ad uno spettacolo di calcio all’interno di uno stadio, i giovanotti ( amici di mio figlio)  con il quale mi interfaccio sono tutti abbinati in curva sud/nord con i rispettivi genitori spesso seduti in tribuna arancio/ rossa. 
Ricapitolando: genitori, non collusi, no pregiudicati, no delinquenti, concepiscono lo stadio in tribuna rossa con tutti i suoi confort e contestualmente apprezzano la curva, i suoi colori e la sua voce. 
Tutto ciò mi ha sempre fatto riflettere… solo da noi esistono le fazioni tra tribuna e curva.

Vi giuro, ed è il più grande rammarico, constatare attraverso questo forum quanto ci sia una spaccatura atavica all’intento del nostro stesso mondo. 
La Juventus è la sua gloriosa storia, a parer mio, avrebbe meritato una tifoseria più fedele, fiera e appassionata…

 

 

 

 

  • Grazie 1

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Per me sono liberissimi di odiare Agnelli o la proprietà, ma il comportamento indecente a ridosso della nuova farsa in questi mesi non glielo perdonerò mai. Possono sotterrarsi, per quanto mi riguarda.

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Il 14/5/2023 Alle 22:26, Carciofo ha scritto:

Problema finalmente risolto.

 

Ed era ora

Giustamente ognuno ha la propria visione della cosa .. personalmente non andrò più allo stadio finché non torneranno i gruppi organizzati. Al momento meglio per te , trovi  più posto allo stadio 😉👍🏻

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23 minuti fa, Remulus ha scritto:

Per me sono liberissimi di odiare Agnelli o la proprietà, ma il comportamento indecente a ridosso della nuova farsa in questi mesi non glielo perdonerò mai. Possono sotterrarsi, per quanto mi riguarda.

a cosa ti riferisci?

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36 minuti fa, nucleoPD ha scritto:

Giustamente ognuno ha la propria visione della cosa .. personalmente non andrò più allo stadio finché non torneranno i gruppi organizzati. Al momento meglio per te , trovi  più posto allo stadio 😉👍🏻

SE ci va allo stadio, SE!

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1 ora fa, Spank ha scritto:

Ma chissene frega.

Siamo senza squadra, senza Società e con un allenatore di stra melma.

Voi pensate ai cori. 

Ma quali cori.

Che intervento costruttivo

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2 ore fa, Pawn Heart ha scritto:

Questo lo posso capire. Quel che non capisco è perché invece nel settore ospiti tutto ciò venga concesso. Non fa sempre parte dello stadio di proprietà? Siamo l'unica società al mondo che discrimina i propri tifosi rispetto agli avversari, non me ne capacito. 

Eh si..

 

Guarda ti porto il caso che ho vissuto in champions col psg: stavo accanto ad una steward al primo sud, e gli ospiti dal loro spicchio hanno fatto scoppiare un petardo abbastanza grosso e qualche fumogeni, guardo lo steward lui guarda me e gli faccio ma scusa come è possibile che a noi ci controllano che sciarpe portiamo dentro e loro posso fare il cavolo che vogliono..

 

Mi guarda rassegnato e mi dice eh si è vero, purtroppo i tifosi avversari non si perde tanto tempo e li si fanno entrare in fretta e furia per non creare casini di "ordine pubblico"

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1 ora fa, Spank ha scritto:

Ma chissene frega.

Siamo senza squadra, senza Società e con un allenatore di stra melma.

Voi pensate ai cori. 

Ma quali cori.

Posso capire se stai sempre sul divano e che il tuo "tifo" si basa su chi è l'allenatore, chi sono i giocatori... Però ci sono i gobbi veri che sono l'opposto di quello che rappresenti... 

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1 ora fa, Speruma Bin ha scritto:

Buongiorno a tutti, ho letto con attenzione ogni intervento in questa discussione (anche quelli parsi oltre le righe). Non vorrei essere 'autocelebrativo', però mi permetto di ripostare la mia disamina di qualche giorno fa scritta in un'altra discussione molto simile a questa. Il tentativo era quello di un'esposizione tecnica dei fatti (tranne il finale, da tifoso) ed ho deciso di riproporla proprio perchè ho letto diversi interventi poco centrati  sulle reali condizioni in cui vivacchiano tifoseria, squadra e società in questo periodo dal punto di vista dell'apporto e dell'appeal. Spero possa essere apprezzato, soprattutto da chi domanda riproponendo questioni già abbondantemente snocciolate e note.

"Una disamina sulle motivazioni che hanno portato agli eventi, ai cali ed alla situazione attuale:
Il tifo negli stadi, possa piacere o meno, in tutto il mondo lo fanno gli ultras. Ho vissuto il fenomeno da vicino, oggi me ne occupo solo per motivi lavorativi e propongo un'analisi che lasci da parte simpatie e antipatie.
Esistono studi che dimostrano come questo incida anche sulle prestazioni della squadra, ma lasciamo da parte questo dato, più complesso e che può distrarre dagli altri concetti.
L'operazione che ha coinvolto la curva dello stadio torinese ha precedenti solamente nelle piazze di Real Madrid e Barcellona, modelli molto diversi per quel che riguarda iltifo, la città, le squadre e le tradizioni. Modelli improponibili per la città e la tifoseria bianconera anche solo per logistiche di carattere economico. Peggio ancora l'ispirazione al "modello" inglese, possibile solo con una configurazione economia come quella britannica e assolutamente
non scevro da violenze. Tra l'altro, le società inglesi hanno iniziative per favorire l'accesso all'impianto anche dal punto di vista economico: un'attenzione al cliente non solo di facciata, in realtà molto concreta.
D'altra parte il modello bianconero 'per le famiglie', ad oggi, rappresenta un ibrido fra i modelli spagnoli e inglesi non andando da nessuna parte: repressione indiscriminata del tifo organizzato, zero incentivi e prezzi folli.
La chimera di uno stadio 'di cartelloni e di famiglie' cozza con quello che ci si aspetta da una tifoseria di un impianto per una partita di calcio, ovvero:
- sostegno alla squadra con tifo coordinato: cori anche di scherno sono l'amalgama dei gruppi e creano coesione dal basso. L'esempio dei napoletani che citano cori contro sè stessi è l'emblema di quanto l'insulto sia simbolicamente correlato a 'dinamiche da stadio' lontano da presunte 'discriminazioni territoriali' ;
- coreografie ideate e coordinate dagli ultras: è impensabile farle senza. Gli appartenenti ai gruppi organizzati coordinano, al meglio delle proprie possibilità e con la collaborazione degli astanti, con richiami e direttive sul momento e ancora più importanti collaborazioni in settimana.
C'è un lavoro coordinato di ragazzi e ragazze che si occupano di questi passaggi. C'è un lavoro gruppale che riverbera sul resto della tifoseria.
Non è solo un QRcode, non si può 'comprare gente che tifa'.Si guardino i risultati fantozziani con un recente tentativo coreografico
in tribuna, solo per  citare uno degli esempi più recenti.
- possibilità di lasciare che le persone si organizzino: i famosi delinquenti erano una minoranza anche nell'inchiesta Last Banner, ma sono stati invischiate anche persone estranee (poi assolte). Non si può reprimere un intero movimento perchè 'potenzialmente' può delinquere: sarebbe come
arrestare un politico solo dal ruolo perchè potenzialmente potrebbe rubare. Esiste già un normale lavoro di questura per punire i delinquenti quando delinquono, non quando indossano una sciarpa e potenzialmente potrebbero aggregarsi in un'attività criminosa: quello è regime, oltre che una sconveniente manovra per abbassare il livello dello spettacolo (dal vivo o televisivo).

La società Juventus necessiterebbe di uno psicologo sociale che studi con analisi di contesto adeguate la realtà juventina e di Torino per comprendere dinamiche simili, non di 'tentativi' di apprendere imitando altre società con storie e realtà sociodemografiche differenti.
Sappiamo del momento difficile, si spera tengano conto di queste dinamiche per il futuro.
La questura, da quanto ho capito, ha carta bianca dalla società per reprimere in generale non solo i violenti.
Sembra avere carta bianca per strozzare tentativi di organizzarsi e questo è anacronistico rispetto ai modelli di tifo che coinvolgono tutto il resto d'Europa.
Solamente quando sarà data la possibilità di tifare lo stadium tornerà ad essere uno stadio, oggi è un esperimento sociale disorganizzato.
Da tifoso, invece, dico: per il momento rimangono da guardare, piangendo, le coreografie delle curve milanesi e di tutto il resto d'Europa.
Perdonate la lunghezza dell'intervento."

 

Essendo di Milano, ieri sera per curiosità mi sono fatto un giretto fuori da San Siro un'oretta prima della partita: al momento, a livello di tifo, non c'è confronto con nessuna delle squadre di Milano e, se la situazione resterà questa ancora a lungo, il divario rischia di diventare incolmabile. 

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1 ora fa, Spank ha scritto:

Ma chissene frega.

Siamo senza squadra, senza Società e con un allenatore di stra melma.

Voi pensate ai cori. 

Ma quali cori.

Io penso ai cori si invece . Se non ti piace l’argomento puoi sempre commentare altri topic . 
Comunque l’autore del topic è completamente sparito dalla discussione. Strano ….

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8 minuti fa, ivan91 ha scritto:

Io penso ai cori si invece . Se non ti piace l’argomento puoi sempre commentare altri topic . 
Comunque l’autore del topic è completamente sparito dalla discussione. Strano ….

È sparito dalla discussione forse perché non ha trovato terreno fertile rispetto ad altre precedenti discussioni simili.

Ora il tifoso che non frequenta lo stadio forse ha capito che da 4 anni stiamo dando un vantaggio gratuito alle rivali. 

Giocare sempre in trasferta non è facile per i ragazzi.

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5 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

È sparito dalla discussione forse perché non ha trovato terreno fertile rispetto ad altre precedenti discussioni simili.

Ora il tifoso che non frequenta lo stadio forse ha capito che da 4 anni stiamo dando un vantaggio gratuito alle rivali. 

Giocare sempre in trasferta non è facile per i ragazzi.

Strano che non è arrivato il fenomeno di turno a dire che il tifo e sostegno verso la squadra non serve a niente .

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2 ore fa, Jugovic83 ha scritto:

Atteggiamento sabaudo. Gli ospiti non sono di competenza nostra. Educhiamo solo i nostri clienti per fare vedere la differenza. È l unica risposta che mi do alla tua domanda.

Risultato. Ospiti padroni dello stadio con i nostri ragazzi che vuoi o non vuoi, pippë o non pippë, acciughina o non acciughina, ne risentono.

St'atteggiamento sabaudo però ha rotto 3/4 de catzo però!

 

 

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2 ore fa, Carlos Tevez ha scritto:

Avvilente a dir poco… scelta societaria fallimentare sotto ogni punto di vista… 38000 spettatori silenti per una semifinale di coppa sono numeri da Fiorentina, non  da top team.

Temo che la più nostra più grande “disgrazia” sia quella di non avere un’identità forte come accade al resto d’Italia.

Prendo l’esempio della città in cui vivo, Milano.

A prescindere dalla qualità della rosa, raramente si viaggia sotto i 55/60 k (media spettatori).

Altro punto, a parer mio terribile, è l’entusiasmo legato ad uno spettacolo di calcio all’interno di uno stadio, i giovanotti ( amici di mio figlio)  con il quale mi interfaccio sono tutti abbinati in curva sud/nord con i rispettivi genitori spesso seduti in tribuna arancio/ rossa. 
Ricapitolando: genitori, non collusi, no pregiudicati, no delinquenti, concepiscono lo stadio in tribuna rossa con tutti i suoi confort e contestualmente apprezzano la curva, i suoi colori e la sua voce. 
Tutto ciò mi ha sempre fatto riflettere… solo da noi esistono le fazioni tra tribuna e curva.

Vi giuro, ed è il più grande rammarico, constatare attraverso questo forum quanto ci sia una spaccatura atavica all’intento del nostro stesso mondo. 
La Juventus è la sua gloriosa storia, a parer mio, avrebbe meritato una tifoseria più fedele, fiera e appassionata…

 

 

 

 

anche io vivo a Milano e concordo sul discorso identità.

sul resto invece, permettimi, anche qui si sentono gli stessi discorsi: la nord che contesta la tribuna che fischia i giocatori (non ora ovviamente), la sud che insulta chi non canta ecc...

le fazioni curve/tribune ci sono ovunque secondo me, tranne da noi, perchè hanno eliminato una delle due.

il vero problema è questo, una società che ha deciso di intraprendere una strada che è (probabilmente) inadatta a certe latitudini, almeno per quel che mi riguarda.

ma se loro vogliono uno stadio cosi, silente, mansueto e mai caldo beh... c'è poco da fare, purtroppo 😞

 

 

 

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Continuo a legger confronti tra la nostra tifoseria e quelle milanesi, romane etc...

Forse non ci rendiamo conto della differenza di contesto, di rapporto tifoserie-società, di livello di repressione che distingue noi da trutti gli altri.
Unica tifoseria odiata dalla propria stessa società, mai valorizzata, spremuta fino all'ultimo centesimo e continuamente bastonata dalla Digos.

A Milano qualcuno si ricorda per caso di quella sera di qualche mese fa in cui hanno sgomberato un'intera curva a calci? 
E' mai stato un problema per qualcuno? Per la Digos? Per l'Inter? Per la FIGC?

Qualcuno si è mai chiesto quanto costano gli abbonamenti in curva a Milano?

Qualcuno si è mai chiesto in che modo collaborano le società per realizzare le vostre tanto agognate coreografie (che poi sarebbero scenografie, ma vabbè...)?
 

Ripeterò fino alla nausea: se da noi la situazione è questa e altrove è diversa, è semplicemente perchè da noi si è fortemente voluta una situazione così, ci si è lavorato per anni e la si è ottenuta.
Altrove hanno una visione di ciò che deve essere una tifoseria diametralmente opposta, ed hanno realizzato per creare l'opposto.

Se pensate che sia un problema fisico, che gli juventini siano nati senza le corde vocali e a Milano ce le abbiano di tungsteno, forse siete fuori strada... 

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Beh il problema Curva c'è da quando si è fatta la lotta ai gruppi organizzati.

Quando poi ne dasbi a centinaia chi vuoi che rimanga?

Le altre squadre infatti prima di toccare i propri tifosi preferiscono prendersi la giornata col settore chiuso e amen.

Dovessero investigare e daspare tutti come facciamo noi non rimarrebbe più nessuno.

 

Diciamocelo questa lotta contro i tifosi per farci "belli" all'estero ha tagliato le gambe al tifo casalingo.

Quindi se siete contenti di certe "lotte" poi non potete lamentarvi del "problema curva sud"

 

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2 minuti fa, PiazzaSanCarlo ha scritto:

Continuo a legger confronti tra la nostra tifoseria e quelle milanesi, romane etc...

Forse non ci rendiamo conto della differenza di contesto, di rapporto tifoserie-società, di livello di repressione che distingue noi da trutti gli altri.
Unica tifoseria odiata dalla propria stessa società, mai valorizzata, spremuta fino all'ultimo centesimo e continuamente bastonata dalla Digos.

A Milano qualcuno si ricorda per caso di quella sera di qualche mese fa in cui hanno sgomberato un'intera curva a calci? 
E' mai stato un problema per qualcuno? Per la Digos? Per l'Inter? Per la FIGC?

Qualcuno si è mai chiesto quanto costano gli abbonamenti in curva a Milano?

Qualcuno si è mai chiesto in che modo collaborano le società per realizzare le vostre tanto agognate coreografie (che poi sarebbero scenografie, ma vabbè...)?
 

Ripeterò fino alla nausea: se da noi la situazione è questa e altrove è diversa, è semplicemente perchè da noi si è fortemente voluta una situazione così, ci si è lavorato per anni e la si è ottenuta.
Altrove hanno una visione di ciò che deve essere una tifoseria diametralmente opposta, ed hanno realizzato per creare l'opposto.

Se pensate che sia un problema fisico, che gli juventini siano nati senza le corde vocali e a Milano ce le abbiano di tungsteno, forse siete fuori strada... 

Ho letto ogni tuo post in questo topic con piacere.

E prendendo in  considerazione tutto quanto detto, per un cambio di situazione ci vorrebbe semplicemente un cambio di proprietà che spero vivamente avvenga, anche perché loro a conti fatti se ne fregano , in più sono mal digeriti dalle istituzioni del nostro paese (mia impressione che potrebbe anche essere sbagliata).

Altrimenti la strada è tracciata e secondo me sempre meno persone andranno allo stadio se non qualche turista di passaggio, forse. Ma da turista sinceramente mi andrei a vedere una partita a Milano oppure Roma, lo spettacolo almeno come esperienza sugli spalti è assicurato

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