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Sylar 87

Serie B nel caos: il Perugia vince il ricorso contro il Lecco, ora palla al Tar

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Il Collegio di Granzia del Coni rimette in discussione la promozione dei lombardi. Respinti o giudicati inammissibili i ricorsi di Reggina, Siena e Foggia.

 

Il Lecco torna a non essere sicuro di poter giocare in Serie B nella prossima stagione, anzi, in questo momento è ufficialmente fuori dal campionato e potrebbe dover ripartire addirittura dalla Terza Categoria. Il Collegio di Garanzia del Coni ha infatti accolto il ricorso del Perugia contro l'iscrizione dei lombardi nel prossimo campionato cadetto. Il comunicato spiega che il CDG "ha accolto, nei sensi di cui in motivazione, il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 62/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dalla società AC Perugia Calcio contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) e nei confronti della società Calcio Lecco 1912 s.r.l. per l’annullamento del Comunicato Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio – F.I.G.C. n. 10/A del 7 luglio 2023, recante la delibera del Consiglio Federale con la quale è stato deliberato “di accogliere il ricorso della società CALCIO LECCO 1912 S.r.l. per le motivazioni di cui al già richiamato parere della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi del 6 luglio 2023 e per l’effetto di concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente ammissione della CALCIO LECCO 1912 S.r.l. al Campionato di Serie B 2023/2024”; (ii) del parere favorevole della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi prot. 1596/2023 del 6 luglio 2023 con oggetto “Licenze Nazionali 2023/2024 – Ricorso Calcio Lecco 1912 S.r.l.”; (iii) del verbale del Consiglio Federale F.I.G.C. del 7 luglio 2023; (iv) del verbale e di tutti gli atti istruttori della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi inerenti al ricorso del Calcio Lecco 1912 s.r.l.; (v) della relazione della Lega Nazionale Professionisti Serie B prot. n. 861 del 27 giugno 2023 con oggetto “Sistema Licenze Nazionali 2023/2024 Serie B – Criteri Infrastrutturali”; (vi) di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente e, comunque, per l’accertamento della mancanza, in capo al Calcio Lecco 1912 s.r.l., entro il termine perentorio del 20 giugno 2023, del requisito dei criteri infrastrutturali previsto dal Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022 ai fini della dell’iscrizione al prossimo Campionato di Serie B 2023/2024. Ha altresì disposto l'integrale compensazione delle spese di giudizio".

In attesa delle motivazioni, che dovrebbero arrivare il 20 luglio, e la chiusura delle domande per ripescaggi e riammissioni, è evidente che l'ammissione del Lecco alla Serie B torni in discussione e che al suo posto possa essere ripescato il Perugia. La palla passa adesso al Tar (2 agosto) ed eventualmente al Consiglio di Stato (29 agosto). Respinti, o giudicati in parte inammissibili, invece, i ricorsi della Reggina e Foggia contro FIGC e Lecco e del Siena contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio.

 

DI NUNNO ( PRESIDENTE LECCO): "ANDREMO AL TAR"
Paolo Di Nunno, presidente del Lecco, ha commentato così, a Nicolò Schira,  il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni contro l'ammissione in Serie B della sua squadra: “Andremo al TAR. Qualcuno di importante forse non ci vuole in Serie B, ma non molliamo di un centimetro. Non escludo un cambio di format con una B a 21-22 squadre. Siamo fuori al momento per colpe non nostre…”.

 

Sportmediaset.it

 

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A sto punto facciano il format a 22-23 squadre e mettano su anche il Foggia. E mettano 4 retrocessioni. E si  posticipa il problema, anche se resta il problema che i diritti tv (pochi) andrebbero divisi con 2-3 squadre in più.

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28 minuti fa, Sylar 87 ha scritto:

Non escludo un cambio di format con una B a 21-22 squadre. Siamo fuori al momento per colpe non nostre…”.

 

Il Circo .asd.asd

 

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Ora il Perugia non puoi più levarlo

il Lecco secondo me vincerà il ricorso al Tar e si va a 21

a quel punto tireranno su il Foggia e si va a 22

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Gravina + Malagó sono una combo che ndrangheta e camorra levateve proprio , ma va bene così nel 2023 ancora con sti dinosauri al potere a farci ridere dietro

al Collegio di Garanzia del CONI si dimostrano ancora una volta più ridicoli della procura federale , e ce ne vuole 

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42 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

Ora il Perugia non puoi più levarlo

il Lecco secondo me vincerà il ricorso al Tar e si va a 21

a quel punto tireranno su il Foggia e si va a 22

Ma il ricorso di quest'ultimi è già stato respinto (anzi, per loro addirittura è stato ritenuto inammissibile) assieme a quelli di Reggina e Siena. 

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Scandaloso.

Meglio che non dica niente, altrimenti è la volta buona che vengo bannato a vita. 

59 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

Ora il Perugia non puoi più levarlo

il Lecco secondo me vincerà il ricorso al Tar e si va a 21

a quel punto tireranno su il Foggia e si va a 22

Il Perugia ad oggi non è ammesso, è stato accolto il ricorso contro l'ammissione del Lecco.

Il Foggia è stato respinto e basta, ricorso inammissibile. Se lo tirassero su farebbero ricorso SPAL e Benevento. 

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8 ore fa, Montero non fa prigionieri ha scritto:

Se non sbaglio allargarono il campionato quando ci fu un casino con il Catania, tipo 20 anni fa.

Stagione 2003/04, Serie B a 24 squadre, quella dove buttarono dentro anche la Fiorentina per meriti sportivi

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È incredibile come in questo paese a livello sportivo (e nn solo) 

A) certezza delle norme da applicare 

B) certezza della pena 

C) affidabilità delle istituzioni 

Siano un miraggio... 

Ma ci definiamo un paese democratico? 

Un paese di diritto? Quale diritto? 

Dovremmo solo che vergognarci, in primis noi tifosi che di sto sistema cabarettistico ne siamo il carburante cin soldi e passione a dir poco mal riposti... 

Ogni anno, ogni mese, ogni settimana le stesse storie... Ma dai, a tutto deve esserci un limite... 

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Sono queste cose che fanno passare la voglia, i verdetti del campo sempre meno importanti.

 

Per iscriversi ai campionati, anche di basso livello, ci sono costi assurdi, che vanno a foraggiare quella mangiatoia che è la FIGC con le sue leghe.

 

Tante squadre dilettantistiche rinunciano a promozioni sul campo di perchè "costa troppo": il semplice costo d'iscrizione è proibitivo...anche mantenendo la stessa squadra. E' una sconfitta per tutto il sistema calcio.

 

Se non ho capito male col Lecco c'era un problema di capienza stadio. Altra regola ridicola.

Non puoi chiedere ad una società di ingrandire uno stadio per giocare una serie. Conta la sicurezza di un impianto, non la capienza. Il Sassuolo non deve giocare per forza in uno stadio da 20mila sempre vuoto.

 

Perchè la Germania, l'Inghilterra possono giocare allo stadio di Serravalle, il City può fare un turno di FA Cup in un campo di 5000 posti, mentre il Lecco non può giocare in uno stadio  con meno di 10mila? E' ridicolo. Se non ha 10mila tifosi?

 

Lasciando stare poi tutto quello che è successo a noi, con classifiche ribaltate in modo ignobile.

 

All'inizio per la disdetta poteva pesare un po'...adesso sono arrivato al punto di essere disgustato dal calcio...dalla serie A, pure dalle coppe europee, dove non ci siamo per decisioni politiche.

 

E non sempre un appassionato torna, ci sono tanti altri sport e attività

 

 

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Che schifo.

Qualche settimana fa Torsello scrisse nella sentenza che l'aspetto formale non doveva prevalere su quello sostanziale, questa volta hanno fatto esattamente  l'opposto.

La giustizia sportiva fa come ¢azzo le pare e lo Stato Italiano non interviene.

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Quindi se ho capito bene, Brescia e Perugia ora sono " definitivamente " in serie B.

Nel senso che anche nel caso di vittoria al Tar o Consiglio di Stato di Lecco e Reggina.

si sarà costretti ad una serie B a 22 Squadre? 

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9 ore fa, giacomostingo ha scritto:

Sono queste cose che fanno passare la voglia, i verdetti del campo sempre meno importanti.

 

Per iscriversi ai campionati, anche di basso livello, ci sono costi assurdi, che vanno a foraggiare quella mangiatoia che è la FIGC con le sue leghe.

 

Tante squadre dilettantistiche rinunciano a promozioni sul campo di perchè "costa troppo": il semplice costo d'iscrizione è proibitivo...anche mantenendo la stessa squadra. E' una sconfitta per tutto il sistema calcio.

 

Se non ho capito male col Lecco c'era un problema di capienza stadio. Altra regola ridicola.

Non puoi chiedere ad una società di ingrandire uno stadio per giocare una serie. Conta la sicurezza di un impianto, non la capienza. Il Sassuolo non deve giocare per forza in uno stadio da 20mila sempre vuoto.

 

Perchè la Germania, l'Inghilterra possono giocare allo stadio di Serravalle, il City può fare un turno di FA Cup in un campo di 5000 posti, mentre il Lecco non può giocare in uno stadio  con meno di 10mila? E' ridicolo. Se non ha 10mila tifosi?

 

Lasciando stare poi tutto quello che è successo a noi, con classifiche ribaltate in modo ignobile.

 

All'inizio per la disdetta poteva pesare un po'...adesso sono arrivato al punto di essere disgustato dal calcio...dalla serie A, pure dalle coppe europee, dove non ci siamo per decisioni politiche.

 

E non sempre un appassionato torna, ci sono tanti altri sport e attività

 

 

È esattamente questo il punto.

L’ orgoglio di un tifoso del Lecco è guardare la serie B a Lecco, non a centinaia di chilometri di distanza.

Che poi, per ragioni di ordine pubblico, si possa valutare di giocare SINGOLE gare in stadi più capienti, magari anche per favorire incassi maggiori, è un altro paio di maniche.

Ma un Lecco-Cittadella, un Lecco-Sudtirol non si possono giocare in riva al Lago?

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1 ora fa, Edivad ha scritto:

Quindi se ho capito bene, Brescia e Perugia ora sono " definitivamente " in serie B.

Nel senso che anche nel caso di vittoria al Tar o Consiglio di Stato di Lecco e Reggina.

si sarà costretti ad una serie B a 22 Squadre? 

Era a quello che puntavano , salvare Cellino e l’altro delinquente di Santopadre a tutti i costi , ormai è palese come in Italia se hai gli agganci giusti puoi far schifo in campo ma il modo per salvarti in qualche maniera lo trovi sempre , uno schifo , 10 mesi di competizione sportiva buttati nel * da mezz’ora di riunione 

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9 ore fa, giacomostingo ha scritto:

Sono queste cose che fanno passare la voglia, i verdetti del campo sempre meno importanti.

 

Per iscriversi ai campionati, anche di basso livello, ci sono costi assurdi, che vanno a foraggiare quella mangiatoia che è la FIGC con le sue leghe.

 

Tante squadre dilettantistiche rinunciano a promozioni sul campo di perchè "costa troppo": il semplice costo d'iscrizione è proibitivo...anche mantenendo la stessa squadra. E' una sconfitta per tutto il sistema calcio.

  

Se non ho capito male col Lecco c'era un problema di capienza stadio. Altra regola ridicola.

 Non puoi chiedere ad una società di ingrandire uno stadio per giocare una serie. Conta la sicurezza di un impianto, non la capienza. Il Sassuolo non deve giocare per forza in uno stadio da 20mila sempre vuoto.

  

Perchè la Germania, l'Inghilterra possono giocare allo stadio di Serravalle, il City può fare un turno di FA Cup in un campo di 5000 posti, mentre il Lecco non può giocare in uno stadio  con meno di 10mila? E' ridicolo. Se non ha 10mila tifosi?

 

Lasciando stare poi tutto quello che è successo a noi, con classifiche ribaltate in modo ignobile.

 

All'inizio per la disdetta poteva pesare un po'...adesso sono arrivato al punto di essere disgustato dal calcio...dalla serie A, pure dalle coppe europee, dove non ci siamo per decisioni politiche.

 

E non sempre un appassionato torna, ci sono tanti altri sport e attività

Il problema non era esattamente quello.

Lo stadio di Lecco è attualmente omologato per 4.997 spettatori, anche se la capienza reale è superiore. Questo perché, sopra i 5.000, cambiano le regole e servono interventi invasivi (tornelli in primis) che, in uno stadio in centro città, avrebbero creato problemi alla viabilità e, non essendo necessari (né utili, in C non arrivi quasi mai a quei numeri) non sono mai stati effettuati prima.

La B ne richiede 5.500, quindi i relativi lavori di adeguamento. La società si è detta immediatamente pronta a farli, e ha predisposto un piano di lavoro concordato col Comune (proprietario dello stadio), facendosi carico delle spese.

 

Intanto, c'era da sistemare l'aspetto burocratico. Per iscriverti al campionato, le regole prevedono che indichi il campo di gioco e, se questo non è a norma, un campo alternativo. Per quest'ultimo devi avere l'autorizzazione di Comune, Provincia, Prefetto e società calcistica del campo indicato.

 

Il Lecco, prima delle finali, aveva parlato con Bergamo, Monza, Vercelli e si era accordato proprio col Monza per giocare lì in caso di promozione, in attesa di sistemare lo stadio a Lecco. Non c'era alcuna intenzione di stare fuori tutto l'anno, anzi la società era confidente di fare tutto entro inizio campionato.

 

Sapendo che ci sarebbe stato pochissimo tempo tra la fine dei playoff (che sono iniziati una settimana dopo per decisione della federazione, la finale era prevista l'11 giugno e si è giocata il 18) e i termini per depositare i documenti (che la federazione ha colpevolmente lasciato invariati: 15 giugno per presentare i documenti, 20 giugno per integrare pagando una sanzione), il Lecco ha chiesto una proroga (il 16 giugno), per avere qualche giorno in più e mettere insieme tutto. La FIGC non ha mai risposto a questa richiesta (confermato dal legale della FIGC), ma il Lecco era tranquillo, avendo l'ok di Monza.

 

Vinti i playoff, il Monza ha cambiato idea e ha negato lo stadio (per scelta di Galliani, amico di Cellino proprietario del Brescia ovviamente), quindi il Lecco ha dovuto guardare altrove, dopo aver incassato il no da tutti. Ha chiesto al Padova, che sportivamente e con grande fairplay ha dato immediatamente l'ok, ed il Lecco ha inviato alla FIGC la domanda di iscrizione, allegando fideiussione di 800.000 € e via libera di tutti gli enti. Tutti tranne uno: quello della Prefettura di Padova, perché il Prefetto era fuori sede per due giorni ed ha firmato il documento e mandato la PEC la mattina del 21.

Questa è l'unica irregolarità nella domanda del Lecco: una pec firmata dal Prefetto con 8 ore di ritardo. Questo è il famoso termine perentorio non rispettato su cui gli sciacalli si sono avventati.

 

1 ora fa, Edivad ha scritto:

Quindi se ho capito bene, Brescia e Perugia ora sono " definitivamente " in serie B.

Nel senso che anche nel caso di vittoria al Tar o Consiglio di Stato di Lecco e Reggina.

si sarà costretti ad una serie B a 22 Squadre? 

Ad oggi, né Brescia né Perugia lo sono. Sarà il consiglio federale a dirlo il 20. Se le ammettessero, a quel punto sì, il TAR (o il successivo consiglio di stato) potrebbe decidere per la B a 21 o 22. 

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16 minuti fa, glc_1912 ha scritto:

Il problema non era esattamente quello.

Lo stadio di Lecco è attualmente omologato per 4.997 spettatori, anche se la capienza reale è superiore. Questo perché, sopra i 5.000, cambiano le regole e servono interventi invasivi (tornelli in primis) che, in uno stadio in centro città, avrebbero creato problemi alla viabilità e, non essendo necessari (né utili, in C non arrivi quasi mai a quei numeri) non sono mai stati effettuati prima.

La B ne richiede 5.500, quindi i relativi lavori di adeguamento. La società si è detta immediatamente pronta a farli, e ha predisposto un piano di lavoro concordato col Comune (proprietario dello stadio), facendosi carico delle spese.

 

Intanto, c'era da sistemare l'aspetto burocratico. Per iscriverti al campionato, le regole prevedono che indichi il campo di gioco e, se questo non è a norma, un campo alternativo. Per quest'ultimo devi avere l'autorizzazione di Comune, Provincia, Prefetto e società calcistica del campo indicato.

 

Il Lecco, prima delle finali, aveva parlato con Bergamo, Monza, Vercelli e si era accordato proprio col Monza per giocare lì in caso di promozione, in attesa di sistemare lo stadio a Lecco. Non c'era alcuna intenzione di stare fuori tutto l'anno, anzi la società era confidente di fare tutto entro inizio campionato.

 

Sapendo che ci sarebbe stato pochissimo tempo tra la fine dei playoff (che sono iniziati una settimana dopo per decisione della federazione, la finale era prevista l'11 giugno e si è giocata il 18) e i termini per depositare i documenti (che la federazione ha colpevolmente lasciato invariati: 15 giugno per presentare i documenti, 20 giugno per integrare pagando una sanzione), il Lecco ha chiesto una proroga (il 16 giugno), per avere qualche giorno in più e mettere insieme tutto. La FIGC non ha mai risposto a questa richiesta (confermato dal legale della FIGC), ma il Lecco era tranquillo, avendo l'ok di Monza.

 

Vinti i playoff, il Monza ha cambiato idea e ha negato lo stadio (per scelta di Galliani, amico di Cellino proprietario del Brescia ovviamente), quindi il Lecco ha dovuto guardare altrove, dopo aver incassato il no da tutti. Ha chiesto al Padova, che sportivamente e con grande fairplay ha dato immediatamente l'ok, ed il Lecco ha inviato alla FIGC la domanda di iscrizione, allegando fideiussione di 800.000 € e via libera di tutti gli enti. Tutti tranne uno: quello della Prefettura di Padova, perché il Prefetto era fuori sede per due giorni ed ha firmato il documento e mandato la PEC la mattina del 21.

Questa è l'unica irregolarità nella domanda del Lecco: una pec firmata dal Prefetto con 8 ore di ritardo. Questo è il famoso termine perentorio non rispettato su cui gli sciacalli si sono avventati.

 

Ad oggi, né Brescia né Perugia lo sono. Sarà il consiglio federale a dirlo il 20. Se le ammettessero, a quel punto sì, il TAR (o il successivo consiglio di stato) potrebbe decidere per la B a 21 o 22. 

Tutto corretto... io continuo a pensare che dietro a tutto c'è il Brescia che non può essere mandato in C....

e se verrà ripescato, non capisco a che titolo, è un ulteriore dimostrazione che in federazione conta sempre di più il malaffare e che i risultati sportivi acquisiti sul campo non contano più nulla.

Ad un mese dall'inizio dei campionati è ridicolo tutto quello che sta accadendo.....

 

 

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14 minuti fa, gobbo22 ha scritto:

Tutto corretto... io continuo a pensare che dietro a tutto c'è il Brescia che non può essere mandato in C....

e se verrà ripescato, non capisco a che titolo, è un ulteriore dimostrazione che in federazione conta sempre di più il malaffare e che i risultati sportivi acquisiti sul campo non contano più nulla.

 Ad un mese dall'inizio dei campionati è ridicolo tutto quello che sta accadendo.....

È evidente che la storia nasca da Cellino.

E anche dietro il "no" di Galliani c'è evidentemente lui: ricordiamo che Cellino è quello che, nel 2006, prese il posto proprio di Galliani (che cercava di defilarsi dalla bufera di farsopoli) come presidente di Lega, e (per sua stessa confessione) la prima cosa che fece fu distruggere tutti i faldoni che provavano il marcio dietro il calcio tra fideiussioni false, società fallite e iscrizioni irregolari. E salvò di fatto la federazione e Galliani stesso.

Adesso ha avuto l'occasione di chiedere un favore a sua volta, per garantire al Brescia un doppio corridoio: la Reggina (con le irregolarità contabili) e il Lecco (creando di fatto tutto questo caos).

Il Perugia si è semplicemente accodato.

 

Paradosso ulteriore: il Perugia è tuttora sotto indagine per illecito sportivo per la partita col Benevento, e non ha lo stadio in regola per la B non avendo le luci a norma (aveva già una deroga non rinnovabile per la stagione), e se venisse ammesso giocherebbe a Benevento fino a fine lavori. 

In pratica, stanno escludendo una società sana, che è stata promossa sul campo, per una pec di un Prefetto con qualche ora di ritardo senza campo per una-due giornate in favore di una squadra retrocessa sul campo, con un'ombra di illecito in corso e ugualmente senza campo.

 

Allucinante.

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