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Ufficiale, verdetto Superlega: "Abuso di potere dominante da parte di Uefa e Fifa". Le repliche di Ceferin, Gravina e Al-Khelaifi

Post in rilievo

1 ora fa, Gianco ha scritto:

Pensandoci bene non è difficile la cosa.

Parte la SL e ci partecipano le prime 4 di ogni campionato.

I campionati nazionali continuano ad esistere, chi arriva prima e seconda accedono alla SL, le due con meno punti della SL, del campionato  in questione vengono retrocesse.

Certo ci vogliono più gironi.

Così salvi capre e cavoli.

 

Io comunque sono per una SL d'élite, frega più niente di serie A B e C.

 

Se sei in Star o in Gold , cosa te ne frega del campionato , solo nel caso che vieni retrocesso in Blue League e fai una brutta competizione anche là , può interessarti di vincere o di arrivare secondo in campionato.

I campionati domestici perderanno di interesse e da come ci trattano ben venga.

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1 ora fa, luke75 ha scritto:

Se sei in Star o in Gold , cosa te ne frega del campionato , solo nel caso che vieni retrocesso in Blue League e fai una brutta competizione anche là , può interessarti di vincere o di arrivare secondo in campionato.

I campionati domestici perderanno di interesse e da come ci trattano ben venga.

Se così fosse… saranno scudetti distribuiti anche a realtà che non hanno ora la benché minima possibilità… con aumento di entusiasmo per molte piazze.

 

Anche sotto questo profilo dovrebbe essere sostenuta da quei soloni, Gravina in testa, che addirittura per spezzare la nostra egemonia avrebbero voluto i playoff …(guarda caso ora non se parla più)…
 

Credo però che rimarrebbe comunque l’interesse di portarsi a casa quantomeno un titolo “domestico” … la SL la vincerebbe comunque una squadra sola.

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3 minuti fa, bianconero75 ha scritto:

Se così fosse… saranno scudetti distribuiti anche a realtà che non hanno ora la benché minima possibilità… con aumento di entusiasmo per molte piazze.

 

Anche sotto questo profilo dovrebbe essere sostenuta da quei soloni, Gravina in testa, che addirittura per spezzare la nostra egemonia avrebbero voluto i playoff …(guarda caso ora non se parla più)…
 

Credo però che rimarrebbe comunque l’interesse di portarsi a casa quantomeno un titolo “domestico” … la SL la vincerebbe comunque una squadra sola.

Interessano solo i soldi , la differenza più sostanziale tra vincere la Champions e vincere la Star League è che se sei una squadra piccola o anche media , risulterà ancora più difficile vincerla , devi essere costantemente forte negli anni .

Meritocratica si , ma molto più selettiva.

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1 hour ago, Silva012 said:

Mi auguro però che nella SL sia tutto un pò più trasparente(non che ci voglia poi molto)

Guarda non lo so, dipende come la struttureranno...

 

Secondo me cmq, al di là di tutto, ci vorrebbe un torneo con dei limiti uguali per tutti.. sinceramente penso sia impossibile un salary cap o un tetto per i cartellini, ma per me ci vuole qualcosa del genere... altrimenti dopo un po' ci si ritrova punto e a capo, con chi può spendere e chi no..

 

Per me un'idea realizzabile potrebbe essere quella di abolire i cartellini e creare un mercato di soli ingaggi...

 

Boh, vedremo...

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la superlega continua ad essere un grande pasticcio.. uefa e federazioni nazionali non possono impedire la creazione di nuovi tornei... non possono impedire a nessuno la partecipazione agli stessi... MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili ( così come ha legiferato recentemente la FGCI).. le nostre squadre, invece vorrebbero "pescare" diritti televisivi in due stagni: quello della Federazione e quello della Superlega ( i cui diritti televisivi sono distribuiti direttamente alle Società senza l'intermediazione ( si fa per dire) della Uefa... ma tutto questo è quasi inattuabile senza la collaborazione degli attuali organi calcistici... non fosse altro per l'impossibilità della definizione dei calendari..

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24 minuti fa, ilprofessoredistoria ha scritto:

la superlega continua ad essere un grande pasticcio.. uefa e federazioni nazionali non possono impedire la creazione di nuovi tornei... non possono impedire a nessuno la partecipazione agli stessi... MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili ( così come ha legiferato recentemente la FGCI).. le nostre squadre, invece vorrebbero "pescare" diritti televisivi in due stagni: quello della Federazione e quello della Superlega ( i cui diritti televisivi sono distribuiti direttamente alle Società senza l'intermediazione ( si fa per dire) della Uefa... ma tutto questo è quasi inattuabile senza la collaborazione degli attuali organi calcistici... non fosse altro per l'impossibilità della definizione dei calendari..

No.

Ma proprio no.

Contrario ad ogni principio di legalità.

Se io volessi partecipare ad un torneo domestico lo posso fare, basta soddisfare i requisiti.

Ma in realtà accadrà il contrario, saranno le leghe nazionali a chiedere ai grandi club di partecipare col piattino in mano.

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54 minuti fa, ilprofessoredistoria ha scritto:

MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili

No questa cosa non si può fare, la impugna anche il Pizzighettone e l'annullano nel tempo di mangiare un tramezzino in pausa pranzo.

La norma che citi era già presente in passato e semplicemente non è stata tolta. Probabilmente tutti i club la sottoscriveranno quest'anno tanto difficilmente partirà qualcosa nel 2024 ma volendo potrebbero già farla togliere ora. Credo che stiano cercando di non gettare troppa benzina sul fuoco adesso e sono d'accordo anche se mi piacerebbe vedere la figc prendere cazzotti nelle parti basse qualche volta hehe.

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48 minuti fa, ilprofessoredistoria ha scritto:

la superlega continua ad essere un grande pasticcio.. uefa e federazioni nazionali non possono impedire la creazione di nuovi tornei... non possono impedire a nessuno la partecipazione agli stessi... MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili ( così come ha legiferato recentemente la FGCI).. le nostre squadre, invece vorrebbero "pescare" diritti televisivi in due stagni: quello della Federazione e quello della Superlega ( i cui diritti televisivi sono distribuiti direttamente alle Società senza l'intermediazione ( si fa per dire) della Uefa... ma tutto questo è quasi inattuabile senza la collaborazione degli attuali organi calcistici... non fosse altro per l'impossibilità della definizione dei calendari..

E chi lo dice ?

Trovami la parte di sentenza che dice che i campionati domestici possono fare le regole che vogliono in contrasto con i diritti europei , io ho letto diversamente , anzi la sentenza ci va giù duro proprio su questo aspetto .

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34 minuti fa, luke75 ha scritto:

E chi lo dice ?

Trovami la parte di sentenza che dice che i campionati domestici possono fare le regole che vogliono in contrasto con i diritti europei , io ho letto diversamente , anzi la sentenza ci va giù duro proprio su questo aspetto .

Io non l'ho letta la sentenza, ma da quello che ho capito io la uefa o chicchessia non può impedire di creare nuovi tornei e competizioni ad altri soggetti (e ci mancherebbe) ma non ho capito perchè non potrebbe escludere o limitare la partecipazione ai propri. Tu hai la parte di sentenza dove è scritto nero su bianco questa cosa?

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2 ore fa, Dio Zigo ha scritto:

Secondo me cmq, al di là di tutto, ci vorrebbe un torneo con dei limiti uguali per tutti.. sinceramente penso sia impossibile un salary cap o un tetto per i cartellini, ma per me ci vuole qualcosa del genere... altrimenti dopo un po' ci si ritrova punto e a capo, con chi può spendere e chi no..

ricordo che al tempo era previsto un qualcosa simile al salary cap, in pratica le società avrebbero potuto spendere al massimo il 55% delle proprie entrate negli stipendi per i giocatori, non so adesso che evoluzione ha avuto con A22.

 

Se togliessero anche il costo del cartellino, sarebbe meglio...

 

E' ormai palese che i campionati nazionali avranno meno valore, ma tanto visto l'inarrestabile declino e lo schifo del VAR, non se ne sentirà la mancanza...

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3 ore fa, luke75 ha scritto:

Interessano solo i soldi , la differenza più sostanziale tra vincere la Champions e vincere la Star League è che se sei una squadra piccola o anche media , risulterà ancora più difficile vincerla , devi essere costantemente forte negli anni .

Meritocratica si , ma molto più selettiva.

Non credo…

 

rimane sempre l’aspetto competitivo, il palmares …. Che tra l’altro portano anch’essi seguito e quindi soldi…


proprio la maggiore selettività… rappresenta una garanzia del fatto che i club si impegneranno anche sul fronte campionato nazionale per primeggiare, se non avessero, chances a livello Superlega, quanto meno in ambito domestico.

 

 

 

 

 

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2 ore fa, ilprofessoredistoria ha scritto:

la superlega continua ad essere un grande pasticcio.. uefa e federazioni nazionali non possono impedire la creazione di nuovi tornei... non possono impedire a nessuno la partecipazione agli stessi... MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili ( così come ha legiferato recentemente la FGCI).. le nostre squadre, invece vorrebbero "pescare" diritti televisivi in due stagni: quello della Federazione e quello della Superlega ( i cui diritti televisivi sono distribuiti direttamente alle Società senza l'intermediazione ( si fa per dire) della Uefa... ma tutto questo è quasi inattuabile senza la collaborazione degli attuali organi calcistici... non fosse altro per l'impossibilità della definizione dei calendari..

La norma della FIGC è illegittima stante la sentenza della CGUE che non lascia margini di dubbio in proposito…

 

appena sarà il momento … potrà essere agevolmente essere impugnata e fatta dichiarare nulla.

 

Con tutto il rispetto Prof., secondo me confondi soggetti e competizioni ….
 

L’unica cosa certa mi pare sia che non vi sarebbe “sovrapposizione” tra campionati nazionali e Superlega … 

 

la “sovrapposizione” è con le competizioni UEFA.

 

In altre parole giochi in campionato e poi ci saranno squadre che infrasettimanalmente faranno i tornei UEFA oppure i tornei Superlega. La FIGC non può favorire il monopolio dell’una in danno dell’altra.

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1 ora fa, yore ha scritto:

Io non l'ho letta la sentenza, ma da quello che ho capito io la uefa o chicchessia non può impedire di creare nuovi tornei e competizioni ad altri soggetti (e ci mancherebbe) ma non ho capito perchè non potrebbe escludere o limitare la partecipazione ai propri. Tu hai la parte di sentenza dove è scritto nero su bianco questa cosa?

Mi fermo quà 

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6 ore fa, ilprofessoredistoria ha scritto:

la superlega continua ad essere un grande pasticcio.. uefa e federazioni nazionali non possono impedire la creazione di nuovi tornei... non possono impedire a nessuno la partecipazione agli stessi... MA.. rimangono libere di stabilire norme per la partecipazione ai LORO campionati.. comprese quelle norme che stabiliscono l'impossibilità di partecipare contemporaneamente a campionati nazionali  Federali e ad altri tornei tipo Superlega o simili ( così come ha legiferato recentemente la FGCI).. le nostre squadre, invece vorrebbero "pescare" diritti televisivi in due stagni: quello della Federazione e quello della Superlega ( i cui diritti televisivi sono distribuiti direttamente alle Società senza l'intermediazione ( si fa per dire) della Uefa... ma tutto questo è quasi inattuabile senza la collaborazione degli attuali organi calcistici... non fosse altro per l'impossibilità della definizione dei calendari..

Errore gravissimo ma comprensibile per il bombardamento mediatico fatto ad hoc.

 

La Serie A NON E' IL CAMPIONATO PRIVATO DELLA FIGC, è il CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO.

 

L'Italia è un paese UE quindi fa parte dei DIRITTI UMANI avere DIRITTO ALLO SPORT e non si può impedire la partecipazione al campionato della propria nazione a una squadra per motivi anticoncorrenziali, come ribadito dalla sentenza.

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4 ore fa, luke75 ha scritto:

Mi fermo quà 

Fermarti dove vuoi...se vai più avanti infatti chiedo delucidazioni sulla parte di cui nemmeno i giornali parlano....sai com'è ho un lavoro e una vita oltre la juve e non ho tempo di leggermi una sentenza che sarà di 1000 pagine....chiedo umilmente il tuo perdono.

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54 minuti fa, Il Dottor Destino ha scritto:

Errore gravissimo ma comprensibile per il bombardamento mediatico fatto ad hoc.

 

La Serie A NON E' IL CAMPIONATO PRIVATO DELLA FIGC, è il CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO.

 

L'Italia è un paese UE quindi fa parte dei DIRITTI UMANI avere DIRITTO ALLO SPORT e non si può impedire la partecipazione al campionato della propria nazione a una squadra per motivi anticoncorrenziali, come ribadito dalla sentenza.

Metterei il tuo post in apertura della discussione che spiega in poche righe chiare quello che io e molti altri ci domandiamo da giorni. Grazie per la spiegazione.

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13 ore fa, Gianco ha scritto:

Pensandoci bene non è difficile la cosa.

Parte la SL e ci partecipano le prime 4 di ogni campionato.

I campionati nazionali continuano ad esistere, chi arriva prima e seconda accedono alla SL, le due con meno punti della SL, del campionato  in questione vengono retrocesse.

Certo ci vogliono più gironi.

Così salvi capre e cavoli.

 

Io comunque sono per una SL d'élite, frega più niente di serie A B e C.

 

La Superlega mi pare voglia organizzar un circuito che ha la propria A e B, con retrocessioni e promozioni interne e sganciate del tutto dai campionati nazionali. Si finirà per superare l'idea di merito sportivo perché se un anno accedessero - per dire - sassuolo e udinese, il seguito di tifosi storcerebbe il naso, perchè i tifosi di tutto il mondo sognano solo partitoni, cioè un campionato con solo i migliori team, i più tifati e noti al mondo. Per coloro nel mondo per cui il calcio non è un fenomeno socio-culturale ma solo intrattenimento, il desiderio non è di un calcio "giusto", ma solo "bello"... è un bel dilemma

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19 minuti fa, claudio77 ha scritto:

La Superlega mi pare voglia organizzar un circuito che ha la propria A e B, con retrocessioni e promozioni interne e sganciate del tutto dai campionati nazionali. Si finirà per superare l'idea di merito sportivo perché se un anno accedessero - per dire - sassuolo e udinese, il seguito di tifosi storcerebbe il naso, perchè i tifosi di tutto il mondo sognano solo partitoni, cioè un campionato con solo i migliori team, i più tifati e noti al mondo. Per coloro nel mondo per cui il calcio non è un fenomeno socio-culturale ma solo intrattenimento, il desiderio non è di un calcio "giusto", ma solo "bello"... è un bel dilemma

Molti dei nuovi tifosi si stanno appassionando piu' ai giocatori che alle squadre, per cui se un giocatore gioca nell'Udinese piuttosto che nel Psg non cambia nulla, verra' seguito il giocatore, e questo e' tanto piu' vero quanto piu' e' importante il giocatore. Basta pensare al seguito che Ronaldo si e' portato appresso quando e' venuto alla Juve.

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1 ora fa, Aho ha scritto:

Molti dei nuovi tifosi si stanno appassionando piu' ai giocatori che alle squadre, per cui se un giocatore gioca nell'Udinese piuttosto che nel Psg non cambia nulla, verra' seguito il giocatore, e questo e' tanto piu' vero quanto piu' e' importante il giocatore. Basta pensare al seguito che Ronaldo si e' portato appresso quando e' venuto alla Juve.

I giocatori che muovono le masse si conteranno comunque nell'ordine di poche decine, le squadre resteranno il traino per i tifosi, magari veicolate proprio da alcuni giocatori, certo, ma pur sempre legate a realtà nazionali o metropolitane. Per questo credo che una città come Udine non potrà mai competere con Parigi nemmeno se l'Udinese avesse Ronaldo... A me un po' dispiace questa diaspora del tifo , ammetto di essere un nostalgico ... Sono un torinese d.o.c. e per me esser cresciuto a due passi dal Comunale significa aver sentito la dimensione del tifo dividersi persino in uno stesso quartiere tra via Filadelfia (la nostra mitica curva) e via Giordano Bruno (il Fila dei granata)...

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INTERVISTA A

Paco D'Onofrio 

Avvocato esperto in diritto sportivo

 

Partiamo dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che è arrivata settimana scorsa sulla Superlega: cosa pensa a riguardo?


È una sentenza che ha ragionato secondo le norme del diritto europeo e non del diritto sportivo, com’è giusto che sia e come è stato fatto in passato in altri casi clamorosi, come nel caso della sentenza Bosman. Il diritto europeo vede lo sport in due modi: limitatamente agli aspetti organizzativi e tecnici, l’ordinamento sportivo viene ritenuto autonomo giustamente autonomo. Quindi, in quanto tale, questo è libero di scegliersi le regole che valuta più opportune. Quando, però, queste hanno una ricaduta sul mercato, hanno un valore economico e determinano attività imprenditoriali, come ogni altra attività su territorio europeo, è necessario attenersi alle regole generali dell’Unione Europea ed ai principi su cui si fonda il mercato libero dell’Unione Europea. Quindi, in buona sostanza, si può parlare di una sentenza che gli operatori del calcio hanno considerato nella loro giusta importanza sportiva, ma in realtà, è una sentenza che attiene ad un settore commerciale, che, però, in questo caso, ha accentuato la cassa di risonanza mediatica".


Parlando delle reazioni che ha suscitato questa sentenza, dobbiamo dire che in molti si sono manifestati contro la predetta pronuncia. A capeggiare questa fazione troviamo il presidente dell’UEFA, Alexander Ceferin. Ha provato a chiedersi perché il capo dell’istituzione calcistica europea ha accolto negativamente la sentenza, visto che quest’ultima è arrivata dalla Corte di Giustizia Europea?


Questo andrebbe chiesto a lui e non a me. Non so perché lui abbia reagito negativamente alla sentenza, ma posso provare a intuirlo. Tale pronuncia non condanna l’UEFA, ma pone un principio innovativo, benché non ci sono vincitori e vinti. Se, poi, mediaticamente fa comodo pensare o piace evidenziare che ce ne siano, è un altro discorso. Ma, da un punto di vista giuridico, la CGUE si è espressa sostenendo che non ci può esserci un monopolio, perché altrimenti ci sarebbe una posizione dominante. È chiaro che chi quella posizione l’ha avuta fino al momento della sentenza e l’ha avuta in modo legittimo, perché non c’era alcuna norma che lo vietasse, riteneva che il sistema adottato fosse sano, utile e che intercettasse le esigenze del calcio. Ora, la decisione della Corte  obbligherà a qualche adeguamento attraverso un colloquio tra l’UEFA e la Superlega. Si andrà necessariamente in quella direzione, perché non credo che la Superlega abbia mai avuto l’intenzione di creare una competizione parallela, separatista e divisiva: è impossibile tecnicamente poterlo fare, anche perché ci sono delle norme di diritto sportivo che lo impediscono e sulle quali la Corte di Giustizia Europea non è entrata, perché avrebbe violato l’autonomia dell’ordinamento sportivo. Quindi, da un lato la Superlega porta a casa un risultato importante, ma da sola non ha la forza per andare avanti. Dall’altra parte, l’UEFA, che, fino al momento della sentenza, non aveva considerato la possibilità di confrontarsi con un altro soggetto, ora dovrà farlo, perché non può permettersi di rimanere arroccata sulle posizioni precedenti. Io sono molto ottimista e guardo a questa sentenza come un’occasione per le parti. L’Unione Europea ha dato un’indicazione, dalla quale si può uscire rafforzati”.

Secondo me, questo passaggio non è stato casuale. Al di là delle posizioni formalmente tenute, cioè  un progetto che l’UEFA non considerava legittimo, in realtà, poi, alcuni profili sono stati recepiti informalmente dalla stessa UEFA. Quindi, si può dire che il dialogo era già indirettamente stato avviato. Rimaneva solo lo “scoglio” che la Superlega ha superato, facendo un passo indietro: ricordiamoci che la contestazione principale che si faceva al progetto era la cosiddetta “membership”, cioè che ci fossero delle squadre che, a prescindere dal merito e dal momento sportivo, fossero automaticamente qualificate. Bene, questa contestazione originaria non sussiste più, perché l’ultima revisione della Superlega non prevede più squadre automaticamente ammesse. Io sono convinto che le due parti si interfacceranno, al di là delle dichiarazioni o delle posizioni di facciata. Quindi, si può dire che già prima della sentenza di giovedì scorso si sia verificato un percorso di avvicinamento tra le parti in causa. Io penso che la decisione della Corte abbia incentivato questo percorso di avvicinamento. E, in tal senso, ci sono state delle aperture: i cosiddetti “vincitori”, cioè la Superlega, hanno fatto sapere attraverso il suo amministratore delegato di essere disponibili a parlare con l’UEFA. È normale che sia così”.


Ci può essere una reale contestazione o un ricorso in appello da parte dell’UEFA per ciò che concerne la sentenza già emessa a favore della Superlega oppure il giudizio è irrevocabile?


Questo è un principio che, tra l’altro, non sorprende, perché è coerente con l’ordinamento dell’Unione Europea. È chiaro che quando viene adottato per settori commerciali industriali o produttivi anonimi o meno mediatici, nessuno se ne accorge, non fa notizia. Ma tutta la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea persegue quella direzione. Pertanto, la sentenza di giovedì scorso non è sorprendente, ma è coerente. O meglio, sorprende il mondo del calcio, ma, in realtà, è una sentenza che si uniforma a tutte le precedenti pronunce su questioni analoghe, legate ad altri settori, da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il motivo per cui non penso ci possa essere alcun tipo di modifica rispetto alla predetta impostazione giuridica è dovuto al fatto che esprime un principio strutturale dell’Unione Europea”.

 

Fonte : BN news

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12 ore fa, luke75 ha scritto:

INTERVISTA A

Paco D'Onofrio 

Avvocato esperto in diritto sportivo

 

 

 

Fonte : BN news

Salvo che sappia cose che noi non sappiamo circa trattative già aperte tra Uefa/Superlega…

Mi pare una ricostruzione un po’ confusa… così come non convince neppure l’interpretazione della portata della sentenza.

 

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1 ora fa, bianconero75 ha scritto:

Salvo che sappia cos’è che noi non sappiamo circa trattative già aperte tra Uefa/Superlega…

Mi pare una ricostruzione un po’ confusa… così come non convince neppure l’interpretazione della portata della sentenza.

 

però non è da escludere

 

già il quotidiano spagnolo El Pais aveva parlato 2 mesi fa di progetto uefa superlega dal 2027 e è probabile si vada in quella direzione, e non dimentichiamo le parole di del ministro  Abodi "ben venga una SL organizzata dalla uefa

ovvio che la uefa qualcosa dovrà concedere, cioè avrà meno potere

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