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Laura1965

Sven-Goran Eriksson: "Ho un tumore, mi resta da vivere un anno"

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 Sven-Goran Eriksson: "Ho il *, mi resta da vivere un anno"

L'ex allenatore della Lazio, 75 anni: "Sono collassato mentre correvo e ho scoperto di avere un ictus e anche un tumore"

 
 11 gennaio 2024
 

Sven-Goran Eriksson ha il *. È stato lo stesso ex allenatore della Lazio ed ex ct inglese a rivelarlo a una radio svedese: "Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse * e lo è. Devo lottare finché potrò". Lo svedese, 75 anni, ha anche spiegato la prognosi data dai dottori: "Nel migliore dei casi un anno o anche di più, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza".

Eriksson, che in carriera ha vinto lo scudetto con la Lazio nel 1999-2000 (oltre a una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane) e ha anche ricoperto il ruolo di direttore tecnico alla Roma, alla Fiorentina e alla Sampdoria, ha rivelato di avere il * alla radio svedese P1: "Sono collassato improvvisamente mentre facevo una corsa di cinque chilometri, dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno".

L'anno scorso Eriksson si era dimesso da direttore sportivo del Karlstad Football per problemi di salute: "Ho scelto di limitare i miei incarichi pubblici a causa di problemi di salute sui quali sto indagando", aveva detto.

Nel corso della sua carriera Eriksson ha vinto anche due campionati svedesi, una Coppa Uefa e una coppa nazionale con il Goteborg oltre a tre scudetti portoghesi, una coppa nazionale e una supercoppa portoghese col Benfica. Tra le sue esperienze anche il ruolo di ct inglese dal 2001 al 2006, una stagione al Manchester City (2007-08). L'ultima esperienza da allenatore nel 2019 come ct delle Filippine.

 

sportmediaset

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33 minuti fa, Laura1965 ha scritto:

In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza".

Dispiace molto, un vero signore.

Chi ha avuto a che fare con questa condizione, in maniera diretta e/o indiretta, sa che l'approccio mentale è importantissimo.

L'angoscia dei parenti e degli amici è la cosa più brutta da affrontare.

In bocca al lupo, Mr Eriksson.

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Spiace molto, a questo punto non resta che augurargli di soffrire il meno possibile.

 

Incredibile che certe parole vengano censurate dall’internette, comunque.

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Ha allenato due tra le squadre che odio (sportivamente) di più ma non mi è mai risultato antipatico.

Anzi l'ho sempre ritenuto incompatibile con quegli ambienti

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Persona elegante, intelligente e garbata. Mi dispiace tantissimo, spero che la diagnosi medica sia sbagliata.

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Pensiamo a viaggi su Marte, ad armi sempre più sofisticate o all'intelligenza artificiale, e questo maledetto male continua a imperversare.

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persona garbata, educata, gentile e gran conoscitore di calcio. L'ho sempre stimato sia come uomo che come allenatore.

Mi dispiace un casino apprendere una cosa del genere!

Speriamo per il meglio, prego per lui 🙏

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2 ore fa, juventino milanese ha scritto:

Dispiace molto, un vero signore.

Chi ha avuto a che fare con questa condizione, in maniera diretta e/o indiretta, sa che l'approccio mentale è importantissimo.

L'angoscia dei parenti e degli amici è la cosa più brutta da affrontare.

In bocca al lupo, Mr Eriksson.

le parole di conforto vuote di chi non è cosciente della situazione sono quelle che fanno più male.
Mia moglie sta lottando da un anno e mezzo con un linfoma e spesso sale il nervoso a sentir dire "ti vedo bene, dai che le cose andranno meglio" quando non hanno idea di cosa voglia dire non avere certezze sul futuro prossimo.

Fine OT

Auguro a Sven, uomo buono e di un calcio ormai passato, di godersi ogni attimo che gli resta insieme alle persone che ama, facendo ciò che ama.

  • Grazie 2

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Tutti sappiamo che dobbiamo morire. Ma non immagino nulla di più terribile che ricevere una notizia del genere "ti resta un anno/sei mesi/tre mesi". Non credo sarei abbastanza forte da sopportarlo. Un pensiero a Eriksonn, persona che da quello che ho potuto vedere da fuori, vale molto

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1 ora fa, SpinTheBlackCircle ha scritto:

le parole di conforto vuote di chi non è cosciente della situazione sono quelle che fanno più male.
Mia moglie sta lottando da un anno e mezzo con un linfoma e spesso sale il nervoso a sentir dire "ti vedo bene, dai che le cose andranno meglio" quando non hanno idea di cosa voglia dire non avere certezze sul futuro prossimo.

Fine OT

Auguro a Sven, uomo buono e di un calcio ormai passato, di godersi ogni attimo che gli resta insieme alle persone che ama, facendo ciò che ama.

Scusami ma non ho capito se la tua è una constatazione, per altro totalmente condivisibile, o una critica a quanto ho scritto in precedenza.

Purtroppo ti posso assicurare che ho ben presente cosa voglia dire una situazione del genere.

 

Un forte abbraccio

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2 ore fa, badboy ha scritto:

Pensiamo a viaggi su Marte, ad armi sempre più sofisticate o all'intelligenza artificiale, e questo maledetto male continua a imperversare.

Diciamo che le cose sono notevolmente migliorate con il tempo. Quarant'anni fa' era una condanna a morte. Oggi molte persone guariscono. Trattandosi ovviamente di malattia grave non sempre è guaribile. Dipende da quando la scopri, quale organo è interessato, ma la situazione è diversa dal passato.

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1 ora fa, AngriJuve ha scritto:

Tutti sappiamo che dobbiamo morire. Ma non immagino nulla di più terribile che ricevere una notizia del genere "ti resta un anno/sei mesi/tre mesi". Non credo sarei abbastanza forte da sopportarlo. Un pensiero a Eriksonn, persona che da quello che ho potuto vedere da fuori, vale molto

A volte sbagliano. Una cosa simile non è mai prevedibile con certezza. Ad un mio cugino, che era stato operato di *, dopo il ripresentarsi dei sintomi era stato detto che aveva pochi giorni di vita. E' sopravvissuto per altri 10 mesi. Non si può mai sapere. 

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41 minuti fa, Moeller73 ha scritto:

A volte sbagliano. Una cosa simile non è mai prevedibile con certezza. Ad un mio cugino, che era stato operato di *, dopo il ripresentarsi dei sintomi era stato detto che aveva pochi giorni di vita. E' sopravvissuto per altri 10 mesi. Non si può mai sapere. 

Si ma dalle dinamiche che racconta (collasso+ictus probabilmente per via della massa) e unendo la prospettiva di vita che gli è stata detta, temo si tratti di un glioblastoma o qualcosa di simile.

Probabilmente il più schifoso insieme a quello del pancreas.

 

Fosse quello e se fosse inoperabile, 8-12 mesi sono purtroppo una diagnosi molto realistica.

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Un signore come pochi, sempre garbato nei modi. Mi ricorda molto Ranieri da questo punto di vista. Spero che gli sia rimasto molto più di un anno di vita. Forza mister.

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mi dispiace molto, persona garbata, educata ed è un piacere sentirlo parlare di calcio. Ps ma perchè la parola cancr.o è censurata?

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