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GdS - Da Cambiaso pronto per una big alla felicità per il pari: Tudor e quelle frasi da autogol

Post in rilievo

Per una volta sono d'accordo con un'analisi della Gazzetta.

 

Articolo di G.B. Olivero

 

Il basso profilo del tecnico a livello dialettico rischia di essere l'immagine di un club che ha dimenticato la propria storia

 


Subito dopo aver firmato il contratto da allenatore bianconero, nel 2011, Antonio Conte andò a Vinovo e gli bastò annusare l’aria per preoccuparsi: “Questa non è la mia Juve”. E dal giorno uno del suo mandato lavorò per riportare la squadra all’altezza della storia del club: per riuscirci, si affidò alle sue competenze professionali e anche all’abilità dialettica. Le sue parole, pubbliche o nello spogliatoio, furono importanti quanto le esercitazioni in allenamento. Igor Tudor dovrebbe sapere bene cosa sia la Juve. Con la maglia bianconera addosso, è diventato uomo. Ha vinto scudetti e giocato una finale di Champions. Ecco perché stupiscono, e non poco, le sue recenti dichiarazioni. Alla vigilia della sfida con l’Atalanta il tecnico croato si è espresso così a proposito di Cambiaso: “È da top club, ma deve decidere lui. Se si mette in testa che vuole diventare il migliore, allora in poco tempo può andare al Real Madrid, al City, al Liverpool… “. 


Una frase deludente e discutibile se pronunciata dall’allenatore della Juve. La storia del calcio è fatta di cicli, tutti i club più importanti hanno vissuto periodi, anche lunghi, di difficoltà. Ad esempio, Tudor sa che il Liverpool da lui citato non ha vinto praticamente nulla dal 2005 al 2019 o che non è stato campione d’Inghilterra dal 1990 al 2020? Il livello attuale della Juve è chiaro a tutti o almeno a chi non si fa abbagliare da un paio di partite con quattro gol all’attivo: nessuna oggettiva speranza di scudetto, il quarto posto come obiettivo minimo ma probabilmente anche massimo. Questo non significa che non ci debba essere la volontà di andare oltre i propri limiti, di crescere, di spostare l’asticella. E di rendersi conto di far parte di un club la cui storia deve essere allo stesso tempo un monito e un incoraggiamento. I giocatori bravi devono essere invogliati a riportare la Juve in alto, non a evolvere per scappare. Invitare Cambiaso a migliorare per poter andare in un top club europeo è un messaggio negativo e controproducente, tanto più se pronunciato a settembre. La Juve ha sempre venduto, quando Tudor giocava con la maglia bianconera un certo Zinedine Zidane fu ceduto al Real Madrid. Ma questo non veniva interpretato come la certificazione di uno status inferiore: era una strategia aziendale. E infatti quel Real con Zizou fu eliminato dalla Juve in un’epica semifinale di Champions. 


Se poi Tudor con quell’infelice osservazione voleva sottolineare il gap economico che separa la Juve dai top club europei rendendo impossibile per i bianconeri la difesa dei propri gioielli (supposto che Cambiaso lo sia, ma questo è un altro discorso), ha commesso un altro errore. Negli ultimi tre anni l’Inter è andata due volte in finale di Champions eliminando squadre dal potenziale economico nettamente superiore. E ci è riuscita perché il suo allenatore ha lavorato tantissimo non solo sul piano tecnico-tattico ma anche su quello della mentalità. La storica rimonta contro il Barcellona nasce nella testa prima ancora che nelle gambe. Il rifiuto della sconfitta da parte di Acerbi era stato coltivato ad Appiano da un allenatore eccezionale a tirare fuori il massimo dai giocatori, spingendoli oltre i loro limiti. Simone Inzaghi è stato sbertucciato perché in una famosa conferenza disse che l’Inter non avrebbe dovuto rinunciare a nessuno dei tre obiettivi stagionali. Poi è rimasto a mani vuote, ma quante emozioni hanno vissuto i tifosi nerazzurri? Meglio arrivare fino in fondo con l’ambizione di vincere tre trofei, anche a costo di cocenti delusioni all’ultimo chilometro, o arrancare e vivacchiare sperando nel quarto posto? Inzaghi all’Inter ha vinto meno di quanto avrebbe potuto, vero, ed è il primo a dolersene, al netto di alcuni episodi discutibili. Ma ha trasmesso una mentalità nuova e coraggiosa, ha fatto vivere notti indimenticabili, ha cambiato la storia recente dell’Inter e lasciato un’eredità importante. Il tutto con un mercato in attivo. Ha regalato fiducia e autostima, qualità indispensabili per giocarsela senza tremare con Bayern e Barcellona. L’Inter oggi non è la stessa di quando Inzaghi sbarcò ad Appiano e i suoi campioni sono felici di restare in nerazzurro: non pensano a Real, City, Liverpool. E ne avrebbero diritto ben più di Cambiaso. Tudor dovrebbe avere l’ambizione di lasciare un giorno la Juve su un livello superiore rispetto a quello in cui l’ha presa, fidelizzando i giocatori più bravi. Cosa può pensare Yildiz sentendo il consiglio del suo allenatore a Cambiaso? 

Può darsi che Tudor non voglia mettere pressione a una rosa con evidenti limiti tecnici e di personalità e quindi abbia scelto il basso profilo. Ma anche le dichiarazioni seguenti il pareggio con l’Atalanta sono apparse fuori luogo. “È stato il miglior primo tempo della mia gestione”: discreto, per carità, ma chiuso in svantaggio e con una produzione offensiva scarna (palo di Kalulu e un paio di tiri da fuori di Adzic) per l’ormai cronica difficoltà a entrare in area. Davvero Tudor è soddisfatto di quanto fatto contro la squadra B dell’Atalanta (le assenze erano tantissime)? E, anche se lo fosse, è il caso di sottolineare con enfasi una frazione di gara positiva dopo tre pareggi consecutivi? La pareggite, malattia a cui Motta non trovò la cura e Tudor chissà, è un valido indice di mediocrità: la Juve non crolla, combatte; non si arrende, lotta. Ma non comanda: si arrangia, si arrabatta, si adatta. E’ sempre in balìa dell’episodio, dell’avversario, delle variabili impazzite di ogni partita. E Tudor, come i giocatori, si sta accontentando di questa dimensione provinciale: le dichiarazioni ne sono la dimostrazione più evidente. Nasce tutto dalla società e dai suoi progetti. In appena sette anni la Juve è passata dal sogno Champions con l’acquisto di Ronaldo alla rinuncia a qualsiasi ambizione. Tranne una: il quarto posto, ovviamente imprescindibile per motivi economici. Il problema, però, è che ragionando in questi termini si smette di puntare in alto e ci si appiattisce in una logica di sopravvivenza che contagia negativamente ogni ambito societario.

La Juve è ferma e, nello sport, se stai fermo vai indietro. Il mercato, condizionato dalle esigenze di risparmio, ha mostrato grande confusione: tante punte a caso, nessun esterno a tutta fascia pur sapendo come intendeva giocare Tudor (e adesso sarebbe il caso di cambiare: questa squadra non è adatta al 3-4-2-1 o suoi derivati), ruoli sguarniti, nessun giocatore di classe a centrocampo, nessun elemento di personalità e carattere che possa trascinare i compagni. I dirigenti della Juve (escluso Chiellini, di cui immaginiamo lo sconcerto) firmerebbero adesso per il quarto posto senza nemmeno provare a fare un passo in avanti. Ma la storia della Juve impone altro. Perdere cercando di vincere fa parte dello sport. Rinunciare ad ambizioni di crescita è frustrante e contagioso. Se ci si fa avvolgere dalla mediocrità, poi diventa difficile uscirne. La Juve ha sempre o quasi avuto il portiere della Nazionale o un grande interprete del ruolo. In altri tempi avrebbe provato a prendere Donnarumma. Ovviamente i costi non rendevano possibile l’operazione. Ma poco più di un anno fa sono stati spesi circa venti milioni per Di Gregorio, la cui unica esperienza in Serie A era legata alla lotta per la salvezza con il Monza. Lo specchio dei tempi: un investimento eccessivo per un portiere normale, da quarto posto (forse). Un ridimensionamento perfettamente incorniciato dalle parole malinconiche di Tudor.

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articolo semplicemente vergognoso, che parte dalla critica a Tudor per andare a beatificare la squadra milanese e lanciare la frecciatina sugli "episodi discutibili" che hanno privato inzaghi dello scudetto. sig. olivero (in minuscolo), gli episodi discutibili sono quelli che portano la squadra di riferimento della gazzetta (sempre in minuscolo) a potersi iscrivere al campionato. Vergognatevi, pupazzi

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Cambiaso a tratti è un buon giocatore, dal momento che è troppo discontinuo e questo va tradotto in un grave difetto per chi ambisce di giocare in un grande club.

Tudor ritiene sia basilare essere amico dei giocatori, quindi di difenderli ad oltranza, ma invece non è così, specie in una grande; forse funziona in una provinciale.

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Ha ragione quando dice che si firmerebbe per il quarto posto.

Purtroppo fino a che non si cambierà qualcosa ad alti livelli, e per alti intendo chi detiene la quota di maggioranza azionaria, la situazione resterà la stessa se non peggio.

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Igor ha ragione, anche se io avrei evitato di fare quelle dichiarazioni pubblicamente.

se la Juve ad oggi é quello che é, il merito va ascritto anche ai giornalai della confraternita delle cheerleader, che come sempre si dimostrano avvelenatori di pozzi pronti a gettare fango e mettere pressione sulla nostra squadra.

perche non dice che contro il Verona il rigore é stato completamente inventato e che a seguire quella linea arbitrale invece ce ne sarebbe stato uno ancor più netto a nostro favore contro l’Atalanta? Perche non parla di quanto qualsiasi squadra sia autorizzata a picchiare malamente i nostri giocatori? Perché non fa un raffronto statistico tra numero di falli e numero di cartellini?

 

Tempo fa qualcuno diceva di evitare di postare articoli della rosea sul forum, io rinnovo l’invito. Questi devono solo essere schifati da noi.

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la sua qualità, probabilmente l'unica, è dare intensità e motivazione a stagione in corso. Ma non ha idee, nè soluzioni tattiche da proporre, motivo per cui a quasi 50 anni ha fatto solo il traghettatore. 

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Conte non mi sembra il modello giusto per quanto riguarda le parole sulla Juve in pubblico.

"Veniamo da due settimi posti" 

"Vogliamo mangiare con 10 euro in ristoranti da 100 euro" 

"Non puoi andare con la 500 a fare la guerra contro i carri armati" 

 

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14 minuti fa, Lucio1982 ha scritto:

articolo semplicemente vergognoso, che parte dalla critica a Tudor per andare a beatificare la squadra milanese e lanciare la frecciatina sugli "episodi discutibili" che hanno privato inzaghi dello scudetto. sig. olivero (in minuscolo), gli episodi discutibili sono quelli che portano la squadra di riferimento della gazzetta (sempre in minuscolo) a potersi iscrivere al campionato. Vergognatevi, pupazzi

Sei un tipo coraggioso e determinato vedo, lo hai letto tutto... .ghgh 

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Adesso, Karma Cop ha scritto:

Sei un tipo coraggioso e determinato vedo, lo hai letto tutto... .ghgh 

sono in pausa pranzo in ufficio... ma hai ragione, avrei potuto utilizzare meglio il mio tempo, ad esempio guardando la nuda parete

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Beh, ormai si è capito quali sono le nostre ambizioni: posticino in Champions come un'Atalanta qualsiasi e vendita dei giocatori alle big per l'autofinanziamento

 

We are the new Naples 🎉🎉

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53 minutes ago, Jsr said:

Poi Inzaghi è rimasto a mani vuote, ma quante emozioni hanno vissuto i tifosi nerazzurri?

Il gazzettaro forse non lo sa... ma quelle restano sempre inferiori, come quantità e qualità, alle emozioni vissute dai noi gobbi lo scorso 31 maggio.

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Adesso, Lucio1982 ha scritto:

sono in pausa pranzo in ufficio... ma hai ragione, avrei potuto utilizzare meglio il mio tempo, ad esempio guardando la nuda parete

In pratica questi raccolgono la vox populi juventina online, dai social e anche da questo forum ovviamente, poi ci infilano in mezzo cose assolutamente inventate ed ecco la ricetta esplosiva... tutto molto triste e già visto.

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Questo è il giornalismo. Seguaci di una fazione, in questo caso calcistica arcinota che è quella milanese

Poi quando parlano di Juventus sospettano il male dove non è 

 

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Per una volta sono d'accordo con l'articolo nella parte su Tudor ( il resto sono le solite fandonie prescritte).

 

Alcuni concetti li avevamo espressi io e diversi altri utenti sul forum, non è nulla di nuovo.

 

Un allenatore della Juve che è soddisfatto di un pareggio interno in una gara di serie A non è accettabile mai.

 

Ancora peggio, invitare un proprio giocatore a migliorarsi per andare via in un club migliore è estremamente demotivante per l'ambiente ed un messaggio da perdente perché non si tratta di sentirsi alla pari di una top ( non è questo il punto) ma di non avere neanche l'ambizione di provarci e questo è molto triste. 

 

Finora ho supportato Tudor ma con queste dichiarazioni davvero deludenti non sta trasmettendo una mentalità vincente e mi devo ricredere sul suo conto, è inadeguato ad alti livelli, allenatore da medio/piccole. 

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Quella considerazione Tudor non avrebbe dovuto farla ! 
la Juve ormai e’ una nobile decaduta e questo e’ innegabile , le nostre competitor sono Benfica , Ayax .. squadre di grande blasone ma ormai comprimarie in Europa ben lontani dai top team . 
Ma un condottiero non può dire che Cambiaso deve aspirare a un real o city : certifica così la nostra condizione dove invece deve conservare , per quanto possibile , la convinzione che la Juve sia una squadra da élite europea . 
detto questo Cambiaso e’ un giocatore molto incostante , anche disordinato , capace di grandi giocate e amnesie piuttosto evidenti , fossi un dirigente che cura il mercato di un top team non credo rivolgerei attenzioni a Cambiaso .. da quanto pare Guardiola lo avrebbe voluto ( ma guardiola volle pure Cancelo senza mai dargli così tanta fiducia ) poi però bisogna pur vedere se sarebbe stato in grado di emergere in quel contesto . 

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Tudor sta perdendo punti....la scorsa settimana mi era piaciuto nella strenua difesa della Juventus contro i torti arbitrali, ora con queste esternazioni mi sta scadendo

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23 minuti fa, Pawn Heart ha scritto:

Conte non mi sembra il modello giusto per quanto riguarda le parole sulla Juve in pubblico.

"Veniamo da due settimi posti" 

"Vogliamo mangiare con 10 euro in ristoranti da 100 euro" 

"Non puoi andare con la 500 a fare la guerra contro i carri armati" 

 

Quelle dichiarazioni di Conte- assolutamente naccettabili- furono fatte alla fine del suo ciclo, poco prima di dimettersi, ed erano il segno del fatto che non credesse più nella squadra. 

" Passeranno molti anni prima che un 'italiana giocherà una finale si Champions" - sappiamo tutti come è andata; proprio per questo però è giusto che chi fa certe dichiarazioni e non crede più nella possibilità di migliorarsi vada via.

 

Tudor non ci crede, il suo obiettivo è vivacchiare, accontentarsi di un pareggio in casa dopo una buona prestazione. Così facendo non può trasmettere una mentalità positiva e vincente. 

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Un articolo che glorifica in ordine: 

Antonio Conte

L'inter

Simone Inzaghi

E che butta solo fango sulla Juventus e i suoi tesserati.

Qui dentro non dovrebbe esistere. Soprattutto se a scriverlo è la Gazzetta.

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1 ora fa, Jsr ha scritto:

in poco tempo può andare al Real Madrid, al City, al Liverpool

Non ha detto così, ma per lo scopo dell'articolo va bene anche inventarsi i virgolettati...

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L'articolo sarebbe anche condivisibile, ma la parte adorante dell'inter è di inzaghi è stata messa lì perché senza quella l'articolo non sarebbe potuto essere pubblicato sulla gazzetta?!

 

P.s. se devo arrivare in finale e prendere 5 pere in quel modo, preferisco uscire al girone. 

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Le parole su Cambiaso non si possono leggere...

L'ultimo che ha nominato il Real Madrid mi sembra fosse quello scemo di Isla.

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1 ora fa, Lucio1982 ha scritto:

articolo semplicemente vergognoso, che parte dalla critica a Tudor per andare a beatificare la squadra milanese e lanciare la frecciatina sugli "episodi discutibili" che hanno privato inzaghi dello scudetto. sig. olivero (in minuscolo), gli episodi discutibili sono quelli che portano la squadra di riferimento della gazzetta (sempre in minuscolo) a potersi iscrivere al campionato. Vergognatevi, pupazzi

GB Olivero è uno juventino DOC marito di Fabiana della valle altra juventina doc.

L articolo non è vergognoso è il racconto della verità, specchio della realtà dei fatti.

Sia per quanto riguarda l'Inter che soprattutto noi.

Il primo che fa notare come le parole di Tudor siano scandalose, protetto da questa cosa che è juventino, le avesse dette Motta ci sarebbe stato un sollevamento popolare.

Olivero ha detto la verità.....e se fi male questo articolo è perché semplicemente ha colto nel segno.

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Si stanno strumentalizzando delle parole di tudor, che vuole pungolare un cambiaso che va troppo a fasi alterne, per dire che è mediocre, incapace e poco Juventino.

 

Igor siamo con te, che palle da stamattina questo linciaggio 

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1 ora fa, alex65viareggio ha scritto:

Questo è il giornalismo. Seguaci di una fazione, in questo caso calcistica arcinota che è quella milanese

Poi quando parlano di Juventus sospettano il male dove non è 

 

Veramente questo giornalista è uno juventino sfegatato

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1 ora fa, Lucio1982 ha scritto:

articolo semplicemente vergognoso, che parte dalla critica a Tudor per andare a beatificare la squadra milanese e lanciare la frecciatina sugli "episodi discutibili" che hanno privato inzaghi dello scudetto. sig. olivero (in minuscolo), gli episodi discutibili sono quelli che portano la squadra di riferimento della gazzetta (sempre in minuscolo) a potersi iscrivere al campionato. Vergognatevi, pupazzi

Su certe cose ha ragione, frasi di Tudor su Cambiaso e sull'ultima partita molto infelici.

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