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Lev

[Topic Unico] L'Angolo del Guru

Post in rilievo

19 minuti fa, Fino alla fine… ha scritto:

Io ho un terremoto di quasi 2 anni e mezzo e per ovvi motivi/interessi sarei felice se dovesse iniziare a giocare a calcio, ma ormai girano di quelle cifre che sembra quasi uno sport elitario.

Nei decenni passati l'Italia non aveva buoni tennisti perché la percentuale di ragazzi che poteva permettersi di giocare era davvero bassa, mentre all'estero (negli Usa per esempio) tanti campi erano gratuiti. 

La federazione del tennis ha fatto un grande lavoro per permettere ai ragazzi di formarsi senza mandare in rovina le famiglie, e il risultato oggi si vede.

Credo che, al netto del fatto che ai ragazzi di oggi il calcio interessi infinitamente meno rispetto a quanto non interessasse 30 o 40 anni fa ai ragazzi dell'epoca, vada anche giustamente riconosciuto che questo sport oggi è meno accessibile (per questioni economiche) di quanto non lo fosse ai bei tempi andati. 

Poi è anche vero che due generazioni fa i ragazzi italiani erano numericamente il triplo di quanti ce ne siano oggi, e anche quello ha il suo peso. 

 

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3 minuti fa, gianmarco86 ha scritto:

Ti dico la verità, Yildiz non lo venderei, perchè è un giocatore davvero forte e secondo me abbiamo visto poco del suo potenziale. Ma se fosse lui a volersene andare, l'unico giocatore che vorrei e con il quale secondo me non ci rimetteremmo nè ora nè in futuro, dal punto di vista tecnico, è Nico Paz.

Inutile opinione impopolare:

Yildiz e Nico Paz sono fortissimi, ma il calcio moderno va in una direzione opposta alle loro principali caratteristiche, detto in maniera più semplice, i top team hanno esterni più veloci di Yildiz e non hanno trequartisti come Nico Paz.

E se Nico Paz può fare un percorso alla Arda Guler arretrando a fare il centrocampista, Yildiz proprio non riesco ad inquadrarlo in un top team.

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34 minuti fa, baggio18 ha scritto:

non è questione di normativa ma di "basi" e strutturazione del "movimento"(non so come definirlo altrimenti).

Tralasciando che continuiamo a equivocarci .

 

Il Portogallo non ha un campionato di primo livello ma ha un "movimento " calcistico di primo livello, soprattutto nella qualità dei settori giovanili e dei giocatori che sforna anno dopo anno.

 

Poi i portoghesi forti vanno al Chelsea real Madrid o Bayern Monaco per dire , ma perché è evidente che il campionato portoghese può andare "stretto" ai vari giocatori top portoghesi che però emergono al porto, Sporting e via discorrendo.

 

Non significa che il "movimento " calcistico portoghese sia scarso. 

La base della valutazione è il saper tirare fuori giocatori, non se Porto  o Sporting vincono le Champions.

La qualità del SG portoghese è top , e la nazionale è di conseguenza top.

 

Ma il Portogallo come campionato è sempre stato "scarso"

 

in Italia la tradizione è molto diversa anche se si è ormai arrivati alla stessa situazione in cui un giocatore TOP guarda altrove (vedi Donnarumma, per esempio)

 

 proprio per questo si dovrebbe puntare a una "restaurazione" basilare del movimento calcistico e molto probabilmente, in Italia, la capacità di tirare fuori calciatori forti coinciderà anche con una maggiore competitività dei principali club di Serie A 

 

Non ha molto senso tirare fuori esempi di paesi che hanno altra storia, altre tradizioni e cultura calcistica 

 

Non significa che devi metter su regolamenti penalizzanti per cambiare le cose anzi i top club non è assolutamente necessario toccarli, devi intervenire alle basi del calcio giovanile e addirittura dilettantistico

Sì ma io non intendevo che il movimento sia "scarso" i tutti i suoi aspetti.

Intendo che il campionato portoghese é scarso (onestamente chi guarda partite dle campionato portoghese? O fracese?)

Eppure il movimento produce, alla fine, una nazionale molto molto forte.

Era la tua teoria, o almeno così ho capito, che a un campionato forte equivale una nazionale forte e viceversa.

Secondo me non c'é questa correlazione.

Poi a me intervenire nel campionati giovanili o dilettantistici va benissimo, siamo d'accordo.

Però siamo tutti consapevoli che interventi di questo tipo hanno rsultati a 5/10 anni a tenersi bassi?

Quindi in ipotesi anche riforme o interventi fatti nel 2020 ecc., ad oggi non possono produrre effetti già tangibili nella nazionale.

Una riforma senz'altro positiva é stata eliminare i diversi gironi in U19 per introdurre un girone unico (mentre deleterio é stato trasformarla in U20), come l'introduzione delle seconde squadre.

Ma penso che risultati li vedremo tra un po' (anche eprché ad esempio le seconde squadre han preso piede da 2/3 anni mentre prima c'era solo la nostra).

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5 minuti fa, Ale0306 ha scritto:

Nei decenni passati l'Italia non aveva buoni tennisti perché la percentuale di ragazzi che poteva permettersi di giocare era davvero bassa, mentre all'estero (negli Usa per esempio) tanti campi erano gratuiti. 

La federazione del tennis ha fatto un grande lavoro per permettere ai ragazzi di formarsi senza mandare in rovina le famiglie, e il risultato oggi si vede.

Credo che, al netto del fatto che ai ragazzi di oggi il calcio interessi infinitamente meno rispetto a quanto non interessasse 30 o 40 anni fa ai ragazzi dell'epoca, vada anche giustamente riconosciuto che questo sport oggi è meno accessibile (per questioni economiche) di quanto non lo fosse ai bei tempi andati. 

Poi è anche vero che due generazioni fa i ragazzi italiani erano numericamente il triplo di quanti ce ne siano oggi, e anche quello ha il suo peso. 

 

Bhé ci sono anche tanti ragazzi italiani di seconda generazione però, da cui pescare (e basta guardare la nazionale italiana under 17 impegnata ai ondiali in questi giorni - sono ai quarti - per vedere che  é una cosa che stà già succedendo in primis i nostri Elimoghale e Borasio).

In ogni caso all'estero per i ragazzini questi costi non ci sono?
Per dire in Spagna o in Portogallo (per non citare paesi con una situazione economica molto migliore della nostra come Germania o paesi bassi) i ragazzini possono giocare "gratis", nel senso che qualcuno gli fornisce l'attrezzatura, non esistono le scuole calcio, i campi sono disponibili senza pagare? Chiedo, perché non lo so, mi suonerebbe strano che solo in Italia succeda che il calcio sia più costoso di un tempo quando giocavamo all'oratorio (peraltro almeno dalle mie parti ci giocano ancora...).

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1 ora fa, WiseJoe ha scritto:

Ma un difensore centrale un minimo deve anche saper difendere.

Koop lo sa fare?

Secondo me si,nel ruolo lo vedo cattivo e potente 

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3 hours ago, baggio18 said:

 

 

ma veramente sei tu che sai tutto visto che hai messo in mezzo l'Inghilterra, fa comodo l'esempio anglosassone nella teoria in cui "chissenefrega della nazionale che fa schifo perché tanto a noi interessano i club" - Inghilterra che da sempre è un paese "multiculturale" e che , in ogni caso, non ha certo un movimento calcistico che fa schifo, come vuoi fare intendere tu .

Elencare l'albo dei risultati c'entra poco col concetto in cui sono comunque tra i paesi più competitivi, poi la nazionale non vince, eh certo, sono storicamente la nazionale perdente per antonomasia, ma il campionato inglese è competitivo per altre motivazioni, non certo perché ha calciatori inglesi forti che giocano in tutte le squadre maggiori .

 

Caso diverso quello italiano in cui da sempre nazionale maggiore e spessore dei top club sono sempre andati di pari passo per dinamiche diverse tra cui ,per prima cosa, un blocco di giocatori autoctoni nei maggiori club di alta competitività internazionale - da sempre in serie A se Juventus Inter Milan sono competitive e forti lo è anche la nazionale maggiore . 

 

Cosa diversa in paesi con caratteristiche diverse e con tradizioni storiche differenti - mi sembra ovvio che mi riferissi al nostro Paese quando facevo quelle considerazioni 

 

Però oh, tu hai scritto che ho detto una cavolata quindi amen 

 

Tra l'altro...la correlazione non è club forti -> nazionale forte e viceversa...ma club forti e "movimento" forte...ovvero avere giocatori nazionali forti, o club forti, o nazionale forte...ovvero avere l'ambiente forte e adatto a sostenere le vittorie...

 

Non conta l'albo d'oro tour court per le nazionali, visto che sono competizioni poco frequenti e aleatorie...conta il ritenere o meno una nazionale (o campionato) all'altezza... l'Inghilterra non vince dal 66 ma bene o male è sempre fra le favorite, soprattutto in questo ultimo periodo con la premier al top...magari in secondo piano talvolta, ma è nel gruppo delle migliori...parte per la vittoria...

Oggi noi, se ci qualificassimo a un mondiale, saremmo considerati papabili outsiders? Io ho i miei forti dubbi...si parlerebbe di obiettivo "fare bene", tipo Europei con conte...

 

Questa correlazione a me pare evidente...

  • Grazie 1

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9 minuti fa, garrison ha scritto:

Sì ma io non intendevo che il movimento sia "scarso" i tutti i suoi aspetti.

Intendo che il campionato portoghese é scarso (onestamente chi guarda partite dle campionato portoghese? O fracese?)

Eppure il movimento produce, alla fine, una nazionale molto molto forte.

Era la tua teoria, o almeno così ho capito, che a un campionato forte equivale una nazionale forte e viceversa.

Secondo me non c'é questa correlazione.

Poi a me intervenire nel campionati giovanili o dilettantistici va benissimo, siamo d'accordo.

Però siamo tutti consapevoli che interventi di questo tipo hanno rsultati a 5/10 anni a tenersi bassi?

Quindi in ipotesi anche riforme o interventi fatti nel 2020 ecc., ad oggi non possono produrre effetti già tangibili nella nazionale.

Una riforma senz'altro positiva é stata eliminare i diversi gironi in U19 per introdurre un girone unico (mentre deleterio é stato trasformarla in U20), come l'introduzione delle seconde squadre.

Ma penso che risultati li vedremo tra un po' (anche eprché ad esempio le seconde squadre han preso piede da 2/3 anni mentre prima c'era solo la nostra).

una "teoria" relativa alla nostra realtà - Juventus - serie A - nazionale. Ma non la volevo portare a un livello semplicistico .

 

Tu con altri mi hai risposto di Portogallo Francia , addirittura Norvegia - sono realtà storiche diverse, la serie A dovrebbe essere paragonabile a liga premier e bundes. Tralasciando la premier che ha dinamiche tutte ste (ed ha comunque una nazionale di primo livello) in questi paesi maggiori, potenze calcistiche, la forza della nazionale e dei club vanno di pari passo .

 

d'altro canto è logico che in determinati campionati che non hanno la stessa storia e tradizione nn funziona così .

 

Per me non è necessario intervenire nei campionati che da quanto ho capito è quel che vorresti evitare tu.

 

in generale quel che volevo intendere io che un miglioramento del sistema calcistico, della qualità di SG, della didattica/formazione , delle strutture ecc, in Italia coinciderà anche con una crescita di competitività dei club relativi quindi quando tu dici "a me interessa la mia squadra e la nazionale può andare anche a ramengo" per me fai un errore perché invece le cose sono collegate/correlate 

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3 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Tra l'altro...la correlazione non è club forti -> nazionale forte e viceversa...ma club forti e "movimento" forte...ovvero avere giocatori nazionali forti, o club forti, o nazionale forte...ovvero avere l'ambiente forte e adatto a sostenere le vittorie...

 

Non conta l'albo d'oro tour court per le nazionali, visto che sono competizioni poco frequenti e aleatorie...conta il ritenere o meno una nazionale (o campionato) all'altezza... l'Inghilterra non vince dal 66 ma bene o male è sempre fra le favorite, soprattutto in questo ultimo periodo con la premier al top...magari in secondo piano talvolta, ma è nel gruppo delle migliori...parte per la vittoria...

Oggi noi, se ci qualificassimo a un mondiale, saremmo considerati papabili outsiders? Io ho i miei forti dubbi...si parlerebbe di obiettivo "fare bene", tipo Europei con conte...

 

Questa correlazione a me pare evidente...

ci sara' un motivo se (fino a 20 anni fa) vincon sempre gli stessi (cit.) ossia Brasile, Italia e Germania e se da vent'anni chi vinceva prima non vince piu'... ma gli inglesi non hanno vinto prima e non vincono adesso (ci sara' un motivo? .uhm )

  • Grazie 1

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40 minuti fa, ms415 ha scritto:

Portalo a calcio a 5,costa meno e ambiente meno tossico 

oddio avvocato, parliamone..  :d

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1 hour ago, golditrezegol said:

Vendendo Yildiz o fai scambi col Real o quei soldi li metti per gente che non costerà mai più di 50 milioni. 

Ho messo Nusa perché penso di incassare appunto 90 dalla premier e il norvegese penso che puoi cavartela con meno di 50

Se Yildz accetta di andare al Real Madrid il mio piano è farmi dare Rodrygo e 35 (Bernardo Silva, Konate' e Mainoo sono occasioni da cogliere a prescindere). 

 

Se questi vogliono chiudere i conti con la UEFA vendendo Yildiz si mettono a posto definitivamente (io calcolo pure cessioni di David, Locatelli e rescissione di Milik etc per compensare gli altri stipendi). 

 

Per me un reparto di trequarti dove ti trovi Bernardo Silva e Rodrygo in più, non ci perdi nulla nell'immediato e limiti i danni. 

 

 

Estrema soluzione, scambio Nico Paz più 25 per Yildiz, in quel caso propongo un 4 2 3 1 con Nico Paz Bernardo Silva e Nusa (se arrivano sia Bernardo Silva che Nico Paz penso che Zeghrova lo puoi piazzare, Conceicao ha un costo che lo rende più difficile da piazzare)

Conceicao ha il pregio di fare sempre quel gol in Nazionale che alla fine fa tanta vetrina. Quando ho tempo bazzico forum di club stranieri e se ne parla genericamente bene.

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4 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Tra l'altro...la correlazione non è club forti -> nazionale forte e viceversa...ma club forti e "movimento" forte...ovvero avere giocatori nazionali forti, o club forti, o nazionale forte...ovvero avere l'ambiente forte e adatto a sostenere le vittorie...

 

Non conta l'albo d'oro tour court per le nazionali, visto che sono competizioni poco frequenti e aleatorie...conta il ritenere o meno una nazionale (o campionato) all'altezza... l'Inghilterra non vince dal 66 ma bene o male è sempre fra le favorite, soprattutto in questo ultimo periodo con la premier al top...magari in secondo piano talvolta, ma è nel gruppo delle migliori...parte per la vittoria...

Oggi noi, se ci qualificassimo a un mondiale, saremmo considerati papabili outsiders? Io ho i miei forti dubbi...si parlerebbe di obiettivo "fare bene", tipo Europei con conte...

 

Questa correlazione a me pare evidente...

È una correlazione diciamo evidente nei paesi "potenze" calcistica a livello storico (cioè è altamente probabile che se Manchester Chelsea lpool / Bayern bvb/Juventus Inter Milan/atletico real Barcellona sono fortissime ecc saranno fortissime anche Inghilterra spagna Germania Italia) perché è altamente probabile che club che sono in una dimensione top siano quasi "rappresentativa" della loro nazionalita 

 

Io mi riferivo chiaramente a quello se poi mi si risponde che ho detto una cavolata perché ci sono Portogallo Francia Belgio Norvegia... Eh vabbè scusate se mi riferivo all' Italia e la ritengo una potenza calcistica... 

 

E cmq portoghesi, Francesi ecc sono comunque paesi con un movimento fiorente in quel caso non rappresentato dai club autoctoni ma perché storicamente non è mai successo che quei club fossero riferimenti mondiali a livello top (a parte qualche eccezione storica) 

 

 boh vabbè... comunque ti ringrazio per il supporto..

  • Grazie 1

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8 minuti fa, baggio18 ha scritto:

in generale quel che volevo intendere io che un miglioramento del sistema calcistico, della qualità di SG, della didattica/formazione , delle strutture ecc, in Italia coinciderà anche con una crescita di competitività dei club relativi quindi quando tu dici "a me interessa la mia squadra e la nazionale può andare anche a ramengo" per me fai un errore perché invece le cose sono collegate/correlate

Si però, é l'ultima volta che lo specifico se no divento noioso, la frase così é un po' estrapolata dal mio post.

Nel senso che io sono favorevole a tutte le riforme della base, del movimento, delle scuole calcio, ovviamente con raziocinio, non tanto per farle.

Se però, ed è a QUEI post che rispondevo non a chi come te parla di ragionevolissime riforme dal basso, si ricomincia a parlare di "limitiamo gli stranieri in serie A, obblighiamo le squadre di serie A a usare gli italiani, introdudciamo un tetto fisso di italiani in campo" ecc. ecc., io dico che queste cose io non le voglio, non è che nel 2025 le squadre professionistiche italiane top devono essere organizzate in funzione della tutela della nazionale. In quel senso possono andare a ramengo, quelli che propugnano queste robe qui che non ci sono da nessuna parte del mondo.

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5 minuti fa, baggio18 ha scritto:

È una correlazione diciamo evidente nei paesi "potenze" calcistica a livello storico (cioè è altamente probabile che se Manchester Chelsea lpool / Bayern bvb/Juventus Inter Milan/atletico real Barcellona sono fortissime ecc saranno fortissime anche Inghilterra spagna Germania Italia) perché è altamente probabile che club che sono in una dimensione top siano quasi "rappresentativa" della loro nazionalita 

 

Io mi riferivo chiaramente a quello se poi mi si risponde che ho detto una cavolata perché ci sono Portogallo Francia Belgio Norvegia... Eh vabbè scusate se mi riferivo all' Italia e la ritengo una potenza calcistica... 

 

E cmq portoghesi, Francesi ecc sono comunque paesi con un movimento fiorente in quel caso non rappresentato dai club autoctoni ma perché storicamente non è mai successo che quei club fossero riferimenti mondiali a livello top (a parte qualche eccezione storica) 

 

 boh vabbè... comunque ti ringrazio per il supporto..

Italia quadri campione del mondo e bicampione europea e’ sicuramente una potenza. Ecco oggi l’Italia ha  fatto nel mondo la fine della Juventus,però alcuni tifosi bianconeri non si avvelenano come serpi e questo non lo arrivo a capire 

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23 ore fa, Ampiezza&mediocrità ha scritto:

Orecchie ritte su Fisnik Asllani e Ansah.

Per chi non lo sapesse sono due attaccanti diversi. Il primo più associativo e abile finalizzatore, il secondo é un cauallo da gittata, che agisce anche largo e tra linee ma sempre macinando sulla potenza. 

 

Possibilità di prenderli?

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6 minuti fa, Tricarico10 ha scritto:

La Juve tiene d'occhio le situazioni di Gnabry, Goretzka, Stanisic e Boey.

 

Falk (Bild)

Diventiamo il Bayern B .ghgh

A gennaio Vlahovic da loro e tutti questi da noi e ci sto

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39 minutes ago, Bepi_ said:

ci sara' un motivo se (fino a 20 anni fa) vincon sempre gli stessi (cit.) ossia Brasile, Italia e Germania e se da vent'anni chi vinceva prima non vince piu'... ma gli inglesi non hanno vinto prima e non vincono adesso (ci sara' un motivo? .uhm )

Semplicemente questione di tempo... l'Argentina doveva vincere il mondiale da Italia 90...aveva uno squadrone nel 98..poi il periodo messi e lo vince solo con lui e di Maria vecchi due anni fa...

 

Giocando i mondiali ogni quattro anni basta un niente per non vincere pure essendo i migliori (cosa che non reputo sia valida per gli inglesi eh)..olanda di Cruijff, Ungheria di puskas, la Spagna (che è cmq ferma a uno tra l'altro...)...

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29 minuti fa, El Raco06 ha scritto:

Italia quadri campione del mondo e bicampione europea e’ sicuramente una potenza. Ecco oggi l’Italia ha  fatto nel mondo la fine della Juventus,però alcuni tifosi bianconeri non si avvelenano come serpi e questo non lo arrivo a capire 

Si ma Anche se ti avveleni che cambia..

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1 hour ago, michele.i said:

qui nel mio paesino, scuola calcio eh per carità, 700€

 

quasi quasi sono contento che mio figlio non sia interessato al calcio e non volesso poi tanto andare

A Malta pure é cosi. Io da bambino non pagavo niente per giocare con i giovanili della squadra locale. Adesso mio nipote paga circa 600 Euro all'anno. Ma in piú, deve anche comprare la maglietta, shorts, ecc. Che costano parecchio. É tutto un business assurdo. Poi a 12 anni giá hanno fatto la squadra A, B, C, D ecc... ti spennano e allo stesso tempo ti dicono che non sei bravo abbastanza. Allora é meglio se vai a giocare nel campetto sotto casa con gli amici... ma ormai non ci sono piú campetti liberi sotto casa. É tutto uno schifo.

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38 minutes ago, baggio18 said:

È una correlazione diciamo evidente nei paesi "potenze" calcistica a livello storico (cioè è altamente probabile che se Manchester Chelsea lpool / Bayern bvb/Juventus Inter Milan/atletico real Barcellona sono fortissime ecc saranno fortissime anche Inghilterra spagna Germania Italia) perché è altamente probabile che club che sono in una dimensione top siano quasi "rappresentativa" della loro nazionalita 

 

Io mi riferivo chiaramente a quello se poi mi si risponde che ho detto una cavolata perché ci sono Portogallo Francia Belgio Norvegia... Eh vabbè scusate se mi riferivo all' Italia e la ritengo una potenza calcistica... 

 

E cmq portoghesi, Francesi ecc sono comunque paesi con un movimento fiorente in quel caso non rappresentato dai club autoctoni ma perché storicamente non è mai successo che quei club fossero riferimenti mondiali a livello top (a parte qualche eccezione storica) 

 

 boh vabbè... comunque ti ringrazio per il supporto..

Ma alla fine è poi la solita e annosa questione dell' "esistono le categorie"..

 

la Francia era come il Portogallo fino al 98...il brasile e l'Argentina hanno cmq pagato lo scotto verso le squadre europee perché c'è stata una evidente perdita di competitività da parte delle loro squadre...fino a quindici anni fa era ancora possibile vedere le europee perdere l'Intercontinentale... chiaramente cicli di 5/dieci anni servono per riassestare un movimento...adattarsi...

Poi se un domani l'Italia diventerà un paese come la Francia che esporta gran parte dei propri calciatori, beh...ne parleremo...ma oggi non è così, quindi se la nazionale non gira non girano i club e viceversa..

 

PS: ma cos'è successo a chiesa? Ho letto che ha rifiutato la nazionale e parlano di depressione..ne sai qualcosa?

  • Grazie 1

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46 minuti fa, Bepi_ ha scritto:

ci sara' un motivo se (fino a 20 anni fa) vincon sempre gli stessi (cit.) ossia Brasile, Italia e Germania e se da vent'anni chi vinceva prima non vince piu'... ma gli inglesi non hanno vinto prima e non vincono adesso (ci sara' un motivo? .uhm )

Beh potrebbe arrivare anche la competizione più "fortunata" dell Inghilterra

 

La nazionale è comunque più o meno sempre forte,   specchio anche di un movimento calcistico che ha sempre fatto bene a livello di produzione giovanile ma che è sempre stato multiculturale 

Il campionato è molto più eterogeneo per sue caratteristiche/storicità , nonostante sia il paese più "storico" di tutti.

Non è un caso che sia la nazionale "perdente" per antonomasia. Proprio perché sono comunque sempre stati competitivi sulla carta (aldilà di periodi) ma non hanno mai vinto 

 

Significa che l'Inghilterra è scarsa ? Per me non basta questo per definirla tale. 

 

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36 minuti fa, garrison ha scritto:

Si però, é l'ultima volta che lo specifico se no divento noioso, la frase così é un po' estrapolata dal mio post.

Nel senso che io sono favorevole a tutte le riforme della base, del movimento, delle scuole calcio, ovviamente con raziocinio, non tanto per farle.

Se però, ed è a QUEI post che rispondevo non a chi come te parla di ragionevolissime riforme dal basso, si ricomincia a parlare di "limitiamo gli stranieri in serie A, obblighiamo le squadre di serie A a usare gli italiani, introdudciamo un tetto fisso di italiani in campo" ecc. ecc., io dico che queste cose io non le voglio, non è che nel 2025 le squadre professionistiche italiane top devono essere organizzate in funzione della tutela della nazionale. In quel senso possono andare a ramengo, quelli che propugnano queste robe qui che non ci sono da nessuna parte del mondo.

Ma questi sono discorsi populisti, molto superficiali. E' chiaro che la strada non è quella di far giocare più italiani, ma di creare il contesto per cui gli italiani crescono.
I discorsi per cui in Portogallo e in Argentina giocano ancora per strada lasciano il tempo che trovano, ovviamente. Esistono Paesi come Francia e Germania dove i ragazzi hanno le medesime condizioni di crescita che in Italia, nel bene e nel male, escono fuori continuamente giocatori di livello.
Ed è importante anche ricordare che non è importante che esca il nuovo Del Piero, ma che esca una generazione di giocatori validi e forti in vari reparti, e che questi giocatori escano con continuità.
E' per questo che il lavoro deve essere fatto alla base e non nelle squadre di A. Creando un movimento in cui un giovane che investe il suo tempo in una scuola calcio si trovi in un ambiente dove crescere e non, come ho sentito in tanti ragazzi, in una situazione complicata con allenatori che danno retta a genitori troppo infogliati per la vittoria del trofeo di quartiere e che non danno spazio e non creano le condizioni di divertimento e di creatività che servono per far sviluppare il talento.
 

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3 minuti fa, orsobianconero ha scritto:

Ma questi sono discorsi populisti, molto superficiali. E' chiaro che la strada non è quella di far giocare più italiani, ma di creare il contesto per cui gli italiani crescono.
I discorsi per cui in Portogallo e in Argentina giocano ancora per strada lasciano il tempo che trovano, ovviamente. Esistono Paesi come Francia e Germania dove i ragazzi hanno le medesime condizioni di crescita che in Italia, nel bene e nel male, escono fuori continuamente giocatori di livello.
Ed è importante anche ricordare che non è importante che esca il nuovo Del Piero, ma che esca una generazione di giocatori validi e forti in vari reparti, e che questi giocatori escano con continuità.
E' per questo che il lavoro deve essere fatto alla base e non nelle squadre di A. Creando un movimento in cui un giovane che investe il suo tempo in una scuola calcio si trovi in un ambiente dove crescere e non, come ho sentito in tanti ragazzi, in una situazione complicata con allenatori che danno retta a genitori troppo infogliati per la vittoria del trofeo di quartiere e che non danno spazio e non creano le condizioni di divertimento e di creatività che servono per far sviluppare il talento.
 

Tutto giusto, però non é che proprio non é stato fatto niente eh, come le quote giovani fisse tra i dilettanti, che esistono già.

Si tratta comunque di un lavoro a LUNGO se non LUNGHISSIMO termine, quindi ci vuole un sacco di pazienza, che sembra davvero poco compatibile con la forma mentis dell'appassionato di calcio medio da noi.

Comunque le nazionali Under italiane non hanno cattivi risultati.

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8 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Ma alla fine è poi la solita e annosa questione dell' "esistono le categorie"..

 

la Francia era come il Portogallo fino al 98...il brasile e l'Argentina hanno cmq pagato lo scotto verso le squadre europee perché c'è stata una evidente perdita di competitività da parte delle loro squadre...fino a quindici anni fa era ancora possibile vedere le europee perdere l'Intercontinentale... chiaramente cicli di 5/dieci anni servono per riassestare un movimento...adattarsi...

Poi se un domani l'Italia diventerà un paese come la Francia che esporta gran parte dei propri calciatori, beh...ne parleremo...ma oggi non è così, quindi se la nazionale non gira non girano i club e viceversa..

 

PS: ma cos'è successo a chiesa? Ho letto che ha rifiutato la nazionale e parlano di depressione..ne sai qualcosa?

No, nn so nulla. però secondo me, se è vero che lui ha rifiutato, e da quanto si dice non è la prima volta, ma soprattutto se uno come Gattuso è d'accordo con lui, significa comunque che c'è qualche cosa seria dietro o comunque una motivazione profonda tanto da essere accettata da Gattuso (sappiamo lui come ci tiene ai colori azzurri quindi figuriamoci cosa farebbe se rifiutassi la convocazione) 

 

Cmq sul resto sono completamente d'accordo... 

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