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29 MAGGIO 1985

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L'ultima giornata che 29 MAGGIO 1985 ha vinto risale al 23 Gennaio

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Su 29 MAGGIO 1985

  • Titolo utente
    Capitano
  • Compleanno 3 Luglio

Informazioni

  • Squadra
    Juventus
  • Sesso
    Uomo
  • Biglietti
    Nessuno
  • Provenienza
    DAL SUD DEL NORD
  • Interessi
    JUVENTUS - Sport in generale -
    Materie Umanistiche - Storia -
    Roma-Parigi-Assisi-Lago di Garda -
    Dialogo e Confronto -

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Stato Singolo Aggiornato

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  1. Cari Amici/che , 

    sono certo anzi , sicuro , che nessuno di voi ha dimenticato cosa rappresenti per

    noi Juventini .. per il Calcio .. per lo Sport in generale ( e per chi , al di là del tifo

    per una Squadra e/o per un'altra , ha in dote quel minimo di intelligenza e sensibilità

    che si presume ogni " Essere Umano " , per poter essere  definito tale , dovrebbe 

    avere nel suo DNA ... anche se , ahimè , in molti , anzi , troppi , sopravvivono in totale antitesi

    con questo modo d'agire e di pensare ) cosa rappresenti la data del 29 MAGGIO .. in particolare ..

    quella del 29 Maggio 1985 ! 

     

    Però , ed è naturale che ciò possa accadere , le molteplici tribolazioni della nostra quotidianità

    possono , in maniera inconscia , mettere in atto un temporaneo " black out " riguardo alla tale o

    tal'altra incombenza a cui dovremmo adempiere ! 

     

    Ed è per questo motivo che mi permetto di segnalarvi il seguente " TOPIC - MEMORIA " che , 

    se volete , troverete nel Forum

    un " Vostro Pensiero " sarebbe assai gradito specialmente a coloro che , convinti di godere 

    di una " Notte di Calcio ... Passione  ... Pathos Sportivo ... corroborata e sostentata da profondo 

    affetto ed indefesso sostegno per la LORO/NOSTRA JUVENTUS " , non ebbero più l'opportunità

    di ritornare alla loro dimora per abbracciare i loro cari e con essi condividere le emozioni di 

    quella che avrebbe dovuto essere , solo ed esclusivamente , una PARTITA DI CALCIO  E NON UN

    TRAGICO " RENDEZ VOUS " CON IL  " SONNO ETERNO " ! 

     

     Grazie !  .salveStefano  

     

    - titolo " Topic - Ricordo " ......  .ehm

     

     

    Per non dimenticare mai: 29 maggio 1985-29 maggio 2018

    1. Mostra commenti precedenti  4 di più
    2. Juventus Memories

      Juventus Memories

      Grazie @29 MAGGIO 1985!! volevo chiederti se avessi goduto un po per la finale di sabato. Io si, pensando al dolore che abbiano provato quelle bestie in campo. Ci sono molto di loro che non sentono colpa per i loro omicidi.

    3. 29 MAGGIO 1985

      29 MAGGIO 1985

      Guarda Amico, in tutta sincerità , più che con i tifosi del Liverpool , 

      io ce l'ho con l'UEFA ( assurdo far disputare una Finale di Champions

      in uno Stadio obsoleto e fatiscente e soprattutto per la " pessima

      gestione " nella vendita dei biglietti in quella Curva

      2/3 ai supporters del Liverpool , e tra questi molti " Hooligans " ,

      1/3 a tifosi juventini , prevalentemente italiani con famiglie al seguito ... 

      una vera e propria follia ) e con le " FORZE DELL'ORDINE BELGHE " 

      ridicole ... assenti ... e se presenti ... del tutto passive specialmente

      nei confronti degli Inglesi che fin dal pomeriggio erano già ( quasi )

      tutti ubriachi -  I nostri ultras occupavano la parte centrale dell'altra 

      curva , curva in cui vi erano solo ed esclusivamente italiani !

       

      Oltretutto quella partita doveva essere considerata ad " altissimo rischio " 

      a prescindere in quanto , l'anno prima , nella Finale di Champions a Roma

      tra Liverpool ed A.S. Roma , diversi tifosi inglesi erano stati vittime di 

      agguati ed accoltellamenti da parte dei "teppisti/ultras " giallorossi ! 

       

      Ed a seguito di ciò gli Inglesi avevano promesso " Vendetta " contro gli 

      Italiani in generale e non solo nei confronti dei romanisti !  

       

      A tal proposito , se ti va , leggi questa intervista che risale al 2010 :  

       

       

       

      Ad un giorno dal 25esimo anniversario della tragedia dell'Heysel in cui perirono 39 persone, Tony Evans, oggi responsabile delle pagine sportive del Times e scrittore, ripercorre i momenti precedenti e immediatamente successivi a quella notte del 29 maggio 1985. L'intervista fiume rilasciata alla Stampa è un susseguirsi di aneddoti e impressioni agghiaccianti. C'erano, secondo le assurde logiche hooligans e ultras, ruggini mai sopite vecchie di un anno con il tifo italiano, quando a Roma i tifosi del Liverpool vennero accoltellati dopo la finale vinta dal Liverpool all'Olimpico contro i giallorossi. Ma Evans non si nasconde dietro inammissibili ragioni di vendetta e inizia il suo racconto:

       

       

      "Un muro è crollato, tutto qui". Io queste parole le ho sentite e le ho ripetute tantissime volte. Ma sono menzogne. C'è un momento di quel giorno a Bruxelles che più di qualsiasi altro continua a tormentarmi. Il nostro treno era da poco arrivato alla stazione di Jette e una lunga colonna di tifosi del Liverpool si era incamminata giù dalla collina verso il centro. Mi fermai a guardarli, bandiere a scacchi rossi e bianchi al vento... Dissi tra me e me: «Oggi possiamo fare tutto ciò che ci pare. Nessuno può fermarci»

       

      Era un giorno caldo e soleggiato, ma nell'umore generale si captava un sottofondo oscuro. Quelle bandiere a scacchi le avevamo preparate per la finale dell’anno precedente, contro la Roma allo Stadio Olimpico. E nonostante la conquista della quarta Coppa dei Campioni nessuno, tra quelli di noi che erano stati a Roma, ricorda con affetto quel giorno. Prima della gara, gruppi di giovani in motorino avevano dato la caccia ai nostri tifosi, coltelli in mano. E, dopo la partita, fummo vittima della rabbia di Roma, tra sangue, angherie e umiliazioni. Ci eravamo detti che la storia non si sarebbe ripetuta. La nostra rabbia non era diretta solo agli italiani. La stampa britannica aveva praticamente ignorato gli eventi dell'Olimpico l'anno prima... Liverpool, in quegli anni, era una città marginalizzata e odiata dal resto del Paese, un anacronismo che c'entrava poco con l'Inghilterra.

      Ero con mio fratello quando, in un vicolo del centro, ci siamo imbattuti in un gruppo di tifosi juventini, sei o sette, quasi tutti ventenni. Erano seduti davanti a un bar, atteggiandosi un po' da duri, un po' da fichi. Il mio sguardo incrociò uno dei loro. «Dai, brutto *, dimmi qualcosa...» ringhiai. Lui, niente. Ma ormai il tono, l'umore di quella giornata era stato fissato. La Grand Place era relativamente priva di tensione. Noi del Liverpool eravamo in tanti e ci sentivamo sicuri. Bevevamo e cantavamo a torso nudo sotto il sole. Era quasi idilliaco. Ma poi, complice l'effetto dell'alcol, tutto cambiò. I bar cominciarono a chiudere, forse impauriti da ciò che avremmo potuto fare...

      Partimmo a piedi per lo stadio. Ovunque c'erano tafferugli. In circostanze normali, tutto ciò non sarebbe avvenuto. Ma quel giorno era diverso... Eravamo ubriachi ma anche in quello stato capimmo che lo stadio era fatiscente. Alle entrate non vi erano praticamente controlli. Tutt'ora, 25 anni dopo, ho ancora intatto il biglietto di quella serata. Eravamo nel settore Y, accanto al maledetto settore Z, e si capì subito che eravamo in troppi. La folla ci spinse avanti, verso il campo, crollò una prima barriera. La polizia reagì con i manganelli. Vidi un ragazzo - uno dei nostri - rimasto imbrigliato nel filo spinato mentre cercava di scavalcare un muro. E vidi un poliziotto che lo manganellava. Mi avvicinai e gli diedi un pugno in faccia. Scappò via. A quel punto, quasi tutta la polizia si era dileguata.

      E così noi ci concentrammo sul bar, dove un povero * vendeva patatine e panini. In pochi secondi avevamo saccheggiato tutto. Tra settore Y e settore Z vi era un fitto lancio d'oggetti. In realtà, per gli standard di quegli anni, non era nulla di inusuale. Guardammo con invidia gli spazi nel settore Z che era mezzo vuoto, mentre il nostro settore Y, complici i molti tifosi senza biglietto, era strapieno. Mi assentai per qualche minuto per fare la pipì. Al ritorno vidi che la rete che separava i due settori era caduta e che molti dei nostri erano passati al settore adiacente... Più sotto e nell'angolo più lontano stavano morendo 39 persone.

      Della partita non ricordo nulla. Del dopo-partita ricordo la paura di essere accoltellato dagli juventini. E ricordo il poliziotto belga che, preso dall'ira, lanciò un lacrimogeno dentro un autobus di tifosi del Liverpool. Arrivammo a Ostend per prendere il traghetto, tristi e depressi, ma ancora ignari. Solo dopo, sulla Manica, cominciò a spargersi la voce. A casa cominciammo a trovare antidoti per la nostra vergogna, raccontandoci le solite bugie... Una lunga catena di eventi ha portato all'Heysel. Gli accoltellamenti e i pestaggi subiti a Roma, l’alcol, la nostra aggressività, l'inefficienza della polizia e uno stadio fatiscente. Senza uno di questi anelli nella catena maledetta forse quel giorno sarebbe passato senza incidenti. Oggi i tifosi dell'Everton ci dedicano uno sfottò: «Trentanove italiani non possono avere torto». Un modo per dire che l'Heysel è colpa di noi del Liverpool. Hanno ragione. Il torto era nostro. Il torto era mio.

      Intanto il Liverpool ha ricordato le vittime dell’Heysel e domani toccherà alla Juventus. Ad Anfield Road è stata organizzata una cerimonia di commemorazione durante la quale è stata scoperta una targa (foto in basso) che resterà all’interno dello stadio per ricordare per sempre i 39 morti della tragedia che si consumò in occasione della finale di Coppa dei Campioni del 1985. Presenti i dirigenti del Liverpool e alcuni giocatori della squadra di allora, Kenny Dalglish, Sammy Lee e il capitano Phil Neal. 

       

       

      .salveStefano

       

       

    4. Juventus Memories

      Juventus Memories

      per non parlare di cadaveri derubati di oggetti personali all obitorio e mille altre cose... e i calciatori che sapevano tutto senza dubbio... e il difensore del liverpool di allora che due anni fa provo a difendere i tifosi reds... insomma ci sono tante cose che fanno ancora malissimo....

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