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*Michel le Roi*

Intervista a Carlos Tevez: «Quando giochi in una squadra giochi anche per i compagni ed hai responsabilità. La mia cicatrice? Non la toglierò mai»

Post in rilievo

L'infanzia di Carlitos come quella di tanti altri ragazzi, meno fortunati di lui, non è assolutamente immaginabile.

Noi spesso ci lamentiamo delle minime mancanze e non ci rendiamo conto di quanto in realtà siamo stati fortunati.

E' bello sapere che nonostante i soldi ed il successo Carlitos non perda occasione per ricordare il "barrio" in cui è cresciuto. Una vicinanza sincera e concreta. Sono esempi che esulano il contesto calcistico e in questo mondo sempre più egoista è un bene che vengano sottolineati.

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che uomo semplice e grande allo stesso tempo, un piacere e un onore averti nella Juve,peccato penso alcuni anni in Inghilterra specialmente al city siano stati sprecati per uno come lui

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A sentirli parlare il laureato sembra Tevez e il giornalista dalle domande cretine che fa dimostra la licenza media...comunque chissà quanto ci saranno rimasti delusi i giornalisti quando hanno scoperto che Tevez non è il "badboy" che volevano far credere e tartassare subito...si sono dovuti inventare che era in sovrappeso quando in realtà corre quasi quanto Vidal...

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gran giocatore e grande uomo cui hanno dedicato, a orologio puntato, una decina di minuti si e no (spezzettati tra l'altro) e sul finale all'1 di notte...

mentre a quell'innominabile tamarro di colore quasi un'ora intera di urla, bla bla bla e zero contenuti utili...

programma peggiorato di molto, ad iniziare dal nome, meno che per la Satta, rispetto a 11 dello scorso anno... .the

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intervista molto bella, a parte la domanda sulla plastica facciale....

mi ha colpito molto soprattutto l'inizio, in ogni parte del mondo, ad ogni latitudine, tutti i bambini che non hanno la fortuna di vivere in una condizione economica soddisfacente, incominciano a giocare con un pallone fatto di stracci....

anche mio padre mi racconta spesso che da piccolo giocava per le strade di Napoli con un pallone fatto di stracci,Napoli e l'italia uscivano dalla guerra e c'era molta miseria....queste situazioni vissute nell'infanzia ti rimangono per sempre nel cuore, anche dopo che sei cresciuto e che hai raggiunto una certa condizione di benessere economico...

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sulla domanda della plastica facciale avete già detto tutto voi,poteva essere posta in maniera differente

ma la risposta è stata fantastica

grazie per il video .ok

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anche mio padre con i fratelli giocava con la palla di stracci a chieri che è in piemonte vicino a torino, immigrati dal veneto dopo l'alluvione del polesine.

 

storie simili che si ripetono.....

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sulla domanda della plastica facciale avete già detto tutto voi,poteva essere posta in maniera differente

ma la risposta è stata fantastica

grazie per il video .ok

 

Quando uno è intelligente, è intelligente. E Carlos Tevez dimostra in questa intervista di essere veramente una bella persona sotto ogni punto di vista.

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Sono orgoglioso di avere nella squadra che tifo , che amo , un giocatore ma ancora di più una persona come Tevez , una grandissima persona , un vero uomo ! Non lo conoscevo , tranne calcisticamente dove l'ho spesso guardato è ammirato quando giocava nel Manchester United o City dove ha sempre fatto la differenza , adesso lo sto conoscendo anche come persona è giocatori con più umiltà di questo ragazzo c'è ne sono ben pochi , mi vengono i brividi nell'ascoltare le sue parole sia in queste che in altre interviste dove si nota tutta l'umiltà , la 'bontà' , la grandissima personalità di un grande calciatore ma ancor di più di un grande uomo , lui meriterebbe di vincere tutto , lo meriterebbe più di tanti altri che hanno già vinto tanto , Orgoglioso di averlo nella nostra JUVE !

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intervista molto bella, a parte la domanda sulla plastica facciale....

mi ha colpito molto soprattutto l'inizio, in ogni parte del mondo, ad ogni latitudine, tutti i bambini che non hanno la fortuna di vivere in una condizione economica soddisfacente, incominciano a giocare con un pallone fatto di stracci....

anche mio padre mi racconta spesso che da piccolo giocava per le strade di Napoli con un pallone fatto di stracci,Napoli e l'italia uscivano dalla guerra e c'era molta miseria....queste situazioni vissute nell'infanzia ti rimangono per sempre nel cuore, anche dopo che sei cresciuto e che hai raggiunto una certa condizione di benessere economico...

a me ha colpito molto quando ha detto che non vede l'ora di tornare a giocare nel suo barrio dove il calcio è gioco, intendendo che il calcio professionistico purtroppo è sempre meno gioco

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Una delle cose che più mi piacciono del personaggio Tevez è che grazie a lui si può parlare di temi un attimo più interessanti delle creste, delle veline, dei tatuaggi anche nel mondo del calcio. Ho imparato delle cose sull'Argentina che prima non conoscevo perché quando ha mostrato la maglietta dopo i gol mi ha incuriosito andare a cercare e leggere la storia di questi barrio. Sicuramente questo è proprio il suo scopo, far sì che questa gente che altrimenti non avrebbe modo di farsi conoscere perché vive in un mondo isolato, a parte, quasi un ghetto, possa avere voce e il mondo possa conoscere i gravi problemi economici e sociali che sono racchiusi lì dentro.

Dobbiamo essere tutti orgogliosi di avere un grande campione e un grande uomo nella nostra squadra.

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Secondo me è un bene invece che abbiano parlato di Balotelli e Tevez nella stessa puntata... il dislivello enorme si è palesato ancora di più, tanto che gli ospiti dicevano "non chiediamo a Balotelli di comportarsi come Tevez, ma almeno di stare zitto", perfetto così. Con tanti saluti a Adriano.

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quasi quasi mi faccio una cicatrice sul collo pure io..secondo me con le donne ti fa avere successo..ti da l'aria del dannato...

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