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*Michel le Roi*

Intervista a John Elkann: «Allegri sempre stato juventino, si apre un nuovo ciclo. Il mercato è stato ricco»

Post in rilievo

Di che dobbiamo parlare? Non lo so, dimmelo tu. Visto l'incipit del tuo post direi che hai già parlato abbastanza.

 

Se poi per te 3 o 4 buone riserve rappresentano un miglioramento, allora OK. Tua legittima opinione. Per me invece lasciano la Juve allo stesso livello dello scorso anno (persino inferiore se non prendono un attaccante di livello a completare il pacchetto ma non voglio dubitare che arriverà...) mentre la Roma è migliorata perchè ha 2 titolari in più (e di livello: Cole e Iturbe) e qualche riserva in più che l'anno scorso stonava. Ma sono opinioni, per carità.

 

Le riserve cui hai già dato una patente sono: Evra che non penso affatto sia inferiore a Cole, anzi diciamo nettamente superiore,

Morata che pur giocando spezzoni di partite la passata stagione ha buttato la palla in rete una decina di volte a differenza di Vucinic e Quagliarella che in due hanno segnato 6 reti,

Pereyra che mi sembra abbia fatto un campionato notevole all'Udinese,

Romulo uno dei principali autori dell'annata straordinaria del Verona,

Coman che (mia opinione) diventerà un giocatore formidabile.

 

Tutto ciò senza che nessuno dei Big abbia lasciato la Juve.

Per cui non penso che il tuo fenomeno Iturbe possa aver ridotto il gap con la Juve considerando anche che la tua Roma quest'anno deve giocare anche le partite di Champions e se è arrivata a -17 la passata stagione con una quindicina di partite in meno giocate, secondo il mio modestissimo parere il distacco quest'anno sarà ancora maggiore.

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nel 2006 ha fatto fuori la triade,

siamo andati in B dicendo che andava bene,mentre bastava un pizzico di palle e si bloccava tutto il campionato

 

Ho detto che del 2006 non parlo più fino a quando non saranno terminati i vari processi e controprocessi.

Ho solamente chiesto in che modo J.E. ci stia portando alla rovina in questo momento storico, visto che la mia richiesta era per il fenomeno che ha asserito ciò!

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A parte il fatto che io non ho mai parlato di rovina, non capisco come si possa lasciare stare il passato...? Partono proprio da lì i problemi. Non è che Calciopoli me la sono inventata io e, come se non bastasse, non ho difeso la Juve. Dai, su... queste sono cose ovvie, si possono anche ammettere. Non credo si perda il diritto di concorrere per il premio: "prototipo del tifoso Juventino perfetto".

 

Mi sa tanto che devi andarti a rileggere. Hai detto che J.E. ci sta portando alla rovina, se poi ti sei spiegato male, pace.

Per tua informazione non concorro ad alcun premio, ma sono abbastanza maturo da riconoscere che la nostra dirigenza è avanti a tutte le altre società italiane di almeno 10 anni.

I risultati economico- finanziari e sportivi lo dimostrano.

Per quanto riguarda i fattacci del 2006 non parlo fino a quando le code che si sta portando dietro saranno tutte chiuse.

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Le riserve cui hai già dato una patente sono: Evra che non penso affatto sia inferiore a Cole, anzi diciamo nettamente superiore,

Morata che pur giocando spezzoni di partite la passata stagione ha buttato la palla in rete una decina di volte a differenza di Vucinic e Quagliarella che in due hanno segnato 6 reti,

Pereyra che mi sembra abbia fatto un campionato notevole all'Udinese,

Romulo uno dei principali autori dell'annata straordinaria del Verona,

Coman che (mia opinione) diventerà un giocatore formidabile.

 

Tutto ciò senza che nessuno dei Big abbia lasciato la Juve.

Per cui non penso che il tuo fenomeno Iturbe possa aver ridotto il gap con la Juve considerando anche che la tua Roma quest'anno deve giocare anche le partite di Champions e se è arrivata a -17 la passata stagione con una quindicina di partite in meno giocate, secondo il mio modestissimo parere il distacco quest'anno sarà ancora maggiore.

 

Per me Evra ha qualcosa in più di Cole ma Evra da noi, lo ripeto, viene ad alternarsi con Asa e non a scalzare del tutto il ghanese. La Roma invece Cole lo mette titolare fisso e questo per loro è un progresso perchè l'anno scorso stavano o con Dodò o con Torosidis spostato a sinistra. Ecco perchè dico che la Roma ha avuto un progresso di squadra e noi lo abbiamo avuto molto minore.

 

Iturbe, inoltre, è un altro titolare della Roma che verrà e secondo me è anche forte. Noi titolari nuovi invece non ne abbiamo (almeno sino ad oggi) e si che soprattutto in difesa ne avevamo bisogno (Bonucci e lo stesso Chiellini soffrono nel panorama internazionale, ormai è un dato inequivocabile).

 

Poi anche io credo che Pereyra sia un ottimo elemento e ci sarà utile perchè, facendolo girare col turn over, ci farà guadagnare freschezza nel reparto mediano, dove si alterneranno i big con maggiore risparmio di energie. Ma questo è un vantaggio minore, secondo me, rispetto all'entrata di un nuovo titolare che (in teoria) dovrebbe innalzare proprio il livello base del team. Un livello base, quello della Roma, che era già alto.

 

Morata è molto promettente, mai negato ma deve ancora iniziare. Deve ancora dimostrare di sapersi ambientare in serie A mentre Vucinic e Quagliarella sono due gran bei vecchi volponi della categoria. Due signori giocatori che in panchina erano tanta roba. Anche se poi su Quagliarella sono intervenute riflessioni diverse e gli hanno preferito la new entry Osvaldo.

 

Ecco, io intendo questo: la Roma ha innalzato il livello delle alternative (Keyta, Ucan ed il difensore Astori) ma soprattutto il livello base (Cole e Iturbe). Noi solo quello delle alternative e questa cosa potrebbe portare ad una netta riduzione del gap. Ovvio che se di qui a breve dovessero partire Benatia e/o Vidal allora il discorso potrebbe cambiare.

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Mi sa tanto che devi andarti a rileggere. Hai detto che J.E. ci sta portando alla rovina, se poi ti sei spiegato male, pace.

Per tua informazione non concorro ad alcun premio, ma sono abbastanza maturo da riconoscere che la nostra dirigenza è avanti a tutte le altre società italiane di almeno 10 anni.

I risultati economico- finanziari e sportivi lo dimostrano.

Per quanto riguarda i fattacci del 2006 non parlo fino a quando le code che si sta portando dietro saranno tutte chiuse.

 

Il discorso non è di rovina, ma di crescita.

 

Il fatto che siamo avanti di almeno 10 anni a tutte le altre squadre italiane è soprattutto merito di chi ha gestito la Juventus fino al 2006 perchè hanno attivato quei VERI investimenti (come lo stadio di proprietà) che hanno reso più solida questa società, oltre ad incidere positivamente sul livello tecnico.

 

Inoltre, questa nuova proprietà si è trovata in mano un settore giovanile che bene o male ha portato alla prima squadra giocatori come Marchisio, Giovinco e Marrone, oltre a giovani che si sono rivelati col tempo fondamentali come Chiellini oltre ad una ossatura di campioni che avevamo a disposizione.

 

Senza questi presupposti, Elkann avrebbe dovuto metterci veramente quella pilla che non ha mai messo da quando ha il controllo della Juventus.

 

Inoltre, non occorre aspettare chissà quali eventi per dare un giudizio su come sia stata gestita farsopoli da parte della proprietà Juventus dal 2006 ad oggi.

 

Quindi, se siamo avanti non si può dire che sia per gran merito degli Elkann.

 

Ma soprattutto... se continuiamo a star fermi con gli investimenti, rischiamo di veder assottigliato il vantaggio con la concorrenza e aumentare la forbice in campo europeo. Quindi... cosa intende fare la proprietà per evitare questo??

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Amico , perdonami , ma perché ti stupisci ? Chi è " Causa del suo mal ..Pianga sé stesso " ! Lui , in compagnia ed in combutta con Luca/Luca , raccolgono ciò che "improvvidamente e dolosamente " hanno seminato ! Ti attendevi forse reverenti " Peana di Ringraziamento ? " - Ogni volta che Egli si accosterà o verrà accostato alla " JUVENTUS " , inevitabile e spontanea , si leverà alta al cielo questa dura ed inflessibile reazione da parte di chi , veramente , ha amato ... ama .. e per sempre amerà la "Vecchia Signora " ! La gente non dimentica e ciò che è accaduto non potrà mai essere mitigato dallo scorrere del tempo ! Ha seminato vento ... naturale ed ovvio ... che per sempre ... raccoglierà tempesta ! NON SCORDIAMOCELO MAI : ANCHE A CAUSA DI COSTORO ... ABBIAM RISCHIATO DI SPARIRE PER SEMPRE DAL CALCIO CHE CONTA ! IMPERDONABILE ! - Ciao! Buona Notte ! Stefano!

 

Caro Stefano

ti rispondo volentieri perché, per quanto ho potuto leggere nei tuoi post e per quel poco che ci siamo incrociati fino ad ora, ti reputo una persona equilibrata e poco incline agli isterismi.

Come ho avuto modo di ripetere ieri e come gia' dissi in passato, non ho particolari simpatie per John Elkann, ne' mi spreco a fare il suo difensore d'ufficio (che molti ne ha e di ben piu' preparati di me).

Arrivando all'oggetto del contendere, posso dire di avere quella conoscenza dei fatti del 2006 sufficiente a farmi affermare (come gia' fatto piu' volte), che la Juve e' stata un "campo di battaglia" delle due fazioni della Famiglia, con relativi alleati interessati e subdoli: guerra combattuta senza esclusione di colpi e con risultati devastanti.

Tutto cio' ovviamente non lo giustifico bensi' lo deploro, ma allo stesso tempo lo contestualizzo ed in certo qual modo financo lo capisco, attraverso l'approccio machiavelliano alla guerra.

 

Al contrario, come ho dimostrato piu' volte (pur con tutti i miei limiti) sia nella "faccenda Conte", sia in questioni legate a Marotta & c., cio' che non tollero sono gli estremismi, i "talebanismi" come amo ripetere.

Non prendo parte ai roghi di piazza, sono contrario alle guerre di religione, non tollero la "logica" del tutti contro uno, mi disgusta il canagliume che inneggia al linciaggio.

Leggi la mia firma e capirai quello che voglio dire quando cito "i cani che latrano quando tutti i loro simili lo fanno"...

 

 

Ecco: in situazioni del genere mi viene istintivo distinguermi dai "linciatori", senza per questo prendere necessariamente le parti del "linciato".

In situazioni del genere mi piace uscire ideologicamente dal branco, e per farlo utilizzo iperboli, paradossi ed anche provocazioni scelte ad arte (che nel mio caso sono cosa ben diversa dal trollaggio).

In situazioni del genere miei "nemici" diventano i detentori o portatori della Sacra Verita': perche' non ne esiste una sola ma centomila; cosi' e' se vi pare. Mie "nemiche" diventano le logiche manicheistiche, che trovo ontologicamente ottuse. Mio nemico diventa il becerume sguaiato, che trascende nell'insulto personale, troppo spesso basato su preconcetti ideologici o fisici degni di Lombroso.

 

E' da tutto questo che nasce, non per caso la provocazione del mio post iniziale sui paventati ma possibili epiteti "giudaico-massonici" riferiti a John Elkann.

 

E' lecito e doveroso porre domande a chi ha il potere di rispondere, cosi' come e' lecita e doverosa la critica motivata.

Il problema e' che troppo spesso anche le corrette manifestazioni di dissenso possono accendere nelle menti piu' semplici, i piu' beceri qualunquismi populistici.

E da questi, come la Storia ci insegna, e' breve la distanza dalle "cacce all'untore" e dalle "colonne infami".

 

Mi scuso per la prolissita', ma ho ritenuto doveroso rispondere un una certa completezza.

 

un saluto.

Max

 

Ps: mi rendo conto che in fondo stiamo parlando di calcio, ma anche la Leni Riefenstahl parlava formalmente delle Olimpiadi di Berlino del 1936 quando esaltava la "bellezza estetica .del gesto atletico" e "la mistica dei corpi protesi nello sforzo"... e poi sappiamo come e' andata a finire...

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Come ogni anno, in occasione dell’amichevole di Villar Perosa, John Elkann, il cancro della nostra amata società, la sintesi di ogni male che ci affligge da quasi vent’anni, la rappresentazione vivente e contemporanea del disprezzo degli aristocratici più cinici e freddi delle monarchie del passato verso il popolo e le sue passioni, non perde l’occasione di dileggiarci pubblicamente e prendersi gioco di noi. Egli non perde occasione per trattarci come esseri inferiori, senza alcuna dignità, troppo “stupidi” e fidelizzati per ribellarci alla sua disgustosa volontà, disorganizzati ed innocui nei confronti del suo malefico progetto di contenimento delle nostre ambizioni.

Nel mare di mediocrità, incapacità e malafede ad ogni livello che è la Juventus dall’avvento di quest’individuo, non esiste circostanza in cui egli non faccia ricorso alle parole migliori per umiliarci agli occhi del mondo del calcio.

 

Veniamo da 15 anni di assenza dal calcio che conta (quasi 20 anni senza trofei pesanti), con continue figuracce dentro e fuori dal campo, anni di ingiurie e calunnie da parte dei media, anni di mercati a basso costo, anni di giocatori, allenatori e dirigenti appositamente scelti per valore e caratteristiche in modo tale da impedirci di spiccare il volo verso mete la cui frequentazione è ritenuta dai nostri carcerieri economicamente troppo rischiosa infischiandosene altamente della nostra credibilità. In questo scenario di desolazione sportiva e di continuo inquinamento della nostra immagine a tutti i livelli, questo soggetto non riesce a resistere alla sadica tentazione di definire un calciomercato da “zero” euro netti spesi (o forse addirittura in attivo) in giocatori difficilmente anche solo minimamente determinanti ai massimi livelli, come “ricco”.

In questo modo costui riesce contemporaneamente a prenderci in giro, umiliarci pubblicamente agli occhi del mondo, sminuire la nostra intelligenza, limitare come di consueto le nostre residue speranze di mercato e soprattutto portare avanti la sua ormai sistematica azione di condizionamento subliminale delle menti dei giovani tifosi juventini volta a ridimensionare strutturalmente le aspettative degli stessi.

Quest’ultimo è il suo vero investimento per il futuro. Non tanto lo stadietto o il centro sportivo utili a raggiungere velocemente quella famosa quota economica di sicurezza che lo metta al riparo da eventuali rischi di ripianamento da parte della proprietà.

Egli raggiungerà veramente il suo scopo solo quando sarà riuscito a costruire una intera nuova generazione di tifosi che percepisca come accettabile o addirittura ottima la sua vergognosa opera continuando nel contempo a considerare la Juventus come uno dei club più importanti del mondo, in accordo con quella disgustosa autoreferenzialità che ci caratterizza e che egli da sempre promuove poiché gli è vantaggioso.

Questi nuovi tifosi, in aggiunta a quelli asserviti e ciechi sempre presenti, a quelli ingenui che caratterizzano ogni tempo, a quelli disinteressati all’eccellenza poiché appagati da quegli stimoli sportivi minori cui la nostra vergognosa società dà astutamente soddisfazione, ed a quelli arrendevoli che pur rendendosi conto della situazione la ritengono immutabile, sono coloro i quali nel suo perverso progetto possano in futuro garantirgli il sostegno ideologico ed economico necessario per rendere definitiva ed irreversibile la modesta dimensione di mera “sopravvivenza” che costui vuole per il club.

 

Questo personaggio verso il quale non intendo sprecare ulteriori dispregiativi (sia perché non merita lo sforzo, sia perché non ne esistono di sufficientemente forti per definirlo) deve essere sconfitto e la Juventus deve finalmente avere un proprietario che la ami e che rispetti le decine di milioni di tifosi che essa ha nel mondo.

Come dico spesso, costui non è invincibile, ed i componenti delle nuove generazioni di tifosi che non si riconoscono né nell’attuale dimensione sportiva della Juventus né nella sua immagine non devono credere a coloro i quali, in buona o cattiva fede, cercano di instillare nelle loro menti l’idea dell’immutabilità dei questa situazione o addirittura la menzogna che si stia facendo qualcosa di buono per i tifosi e per il club.

La soluzione esiste ed è rappresentata dal lento e progressivo costituirsi e gonfiarsi di una opinione pubblica avversa a questa proprietà ed alle sue intenzioni che renda su di essa la pressione insostenibile nell’arco di due o tre decenni. Purtroppo se ciò si verificherà, non sarà una svolta per noi indolore perché sarà quasi certamente pilotata, tanto mediaticamente quanto fattivamente, principalmente dai nostri stessi avversari e detrattori sia in ambito nazionale che internazionale. Arriverà il momento in cui il sistema di menzogne minuziosamente adornato con orpelli e sfarzose decorazioni volte a preservare le apparenze che il nostro proprietario e la sua cricca hanno eretto, crollerà miseramente sotto la spinta dell’intero mondo del calcio che si ribellerà alla nostra cronica mancanza di credibilità. Egli e la sua disgustosa filosofia verranno spazzati via dal calcio stesso, che da anni mostra segnali di insofferenza a tutti i livelli per il nostro essere poco convincenti ed inadeguati per collocarci legittimamente in quella dimensione che noi stessi ci riconosciamo per meriti storici (al netto del disagio di alcuni nostri avversari per il fatto stesso che, almeno in patria, la Juventus vinca).

Se ciò dovesse accadere gli effetti sarebbero da subito drammatici (come del resto ci è già accaduto, e quella volta non certo per colpa dei nostri avversari, come molti credono) ma sul lungo termine si tratterebbe di una vera forma di liberazione.

La misura di quanto questa svolta (che qualora si realizzasse richiederebbe comunque decenni) possa dipendere in modo indolore da noi stessi piuttosto che in modo dirompente e violento dal resto del mondo del calcio, sarà funzione di quanto noi tifosi juventini innamorati della nostra squadra a tal punto da capire esattamente la situazione in cui siamo, riusciremo a ribellarci all’opera di distruzione posta in essere dall’uomo che siede nella stanza dei bottoni.

Non più una presa in giro dovrà passare. Non più una menzogna dovrà restare priva di critica. Nessun bambino dovrà più versare una lacrima per il soffocamento dei suoi sogni senza che chi ne ha la possibilità, sulla rete, nelle tv, sui giornali od attraverso qualsiasi altro mezzo di informazione cui riesca ad avere accesso, sottolinei negativamente l’operato e stigmatizzi le pessime intenzioni ed il vergognoso comportamento di chi detiene la proprietà della Juventus e di chi ne rappresenta il braccio armato in dirigenza.

Questa e nient’altro, perché niente che ci riguardi è più importante di questo, dovrebbe essere l’unica missione del tifoso juventino. Lo dobbiamo a noi stessi, a quei colori meravigliosi che insieme a noi tifosi sono la vera Juve, al ricordo di una squadra straordinaria che dovrebbe trovarsi nell’Olimpo del calcio e che invece viene crudelmente tenuta in cattività nella stessa gabbia nella quale sono recluse le emozioni di milioni di persone. Lo dobbiamo ai nostri figli, futuri tifosi della Juventus, e gridare pubblicamente i mali interni e profondi di questa società è l’unico modo per essere completamente in pace con le nostre coscienze quando, verosimilmente, saremo noi ad indurli a diventare tali o contribuiremo affinché ciò avvenga.

Anche quando dovessimo accorgerci che ciò non conduca a nulla, o che non possa farlo nell’arco delle nostre vite, dovremo continuare a gridare il nostro dolore nella speranza che, prima o poi, la nostra amata Juventus possa finalmente avere una proprietà che la ama.

 

Come ho già avuto modo di dire in passato, Elkann è veleno per la Juventus, e chi lo sostiene o giustifica fa il suo gioco, sottoscrivendo per la propria squadra del cuore un futuro senza amore né rispetto. Non cadete nell’inganno. Il calcio è passione; il calcio è un sogno che fa volare i bambini con la fantasia, non è e non deve essere una attività imprenditoriale volta a garantire un profitto od anche solo a mantenere in equilibrio i conti per minimizzare il “disturbo” di chi si sia assunto la responsabilità di detenerne la proprietà. L’equilibrio dei conti è il mezzo, non il fine. Deve essere il metodo attraverso il quale ottimizzare l’amministrazione del club, non una filosofia di comodo.

Possedere una squadra di calcio, specie delle dimensioni della Juventus NON E’ UN OBBLIGO, ma una grandissima responsabilità verso decine di milioni di persone appassionate e sincere, fedeli ed accorate, innamorate perdutamente di un’idea. Esserne tifosi, di contro, pur non essendo materialmente un obbligo, è una condizione inevitabile poiché è un ruolo intrapreso con ingenuità ed inconsapevolezza in tenera età. Questa condizione non va sfruttata dal proprietario di un club di calcio, bensì rispettata ed amorevolmente coltivata, con passione, sacrificio e dedizione, almeno pari a quella che i tifosi dedicano al club stesso. Il proprietario che non comprenda o non condivida una visione delle cose di questo tipo DEVE FARSI DA PARTE per il bene delle persone che ripongono nelle sue mani i propri sogni, che, al contrario, non possono fare altrettanto. Se decide di non farlo egli decide di fare del male per sempre a tutti coloro i quali si sentano intrappolati in una dimensione che non appartiene loro, una dimensione non coerente con quella che è la collocazione storica del club per il quale decisero di tifare da bambini e non coerente con l’immagine che la società stessa per interesse cerca di mantenersi cucita addosso attraverso la menzogna e l’inganno. Il proprietario che volontariamente ignori tutto ciò facendosi forte del volume delle opinioni dei nuovi tifosi ai quali sia stata opportunamente inculcata una visione ridimensionata del club secondo la propria convenienza, è una persona malvagia e manipolatrice e come tale va considerata.

Non sarà certo la consueta mancanza di risorse a rovinarci o l’ennesimo mercato da pezzenti. Sarà la mancanza d’amore, ormai cronica, che essa contribuisce a simboleggiare, a farlo. Ma c’è una speranza. Quella speranza siamo noi tifosi. Non dimenticate che la Juventus non è né la sua proprietà né la sua dirigenza; la Juventus è solo due cose: i suoi magici colori ed i suoi tantissimi tifosi.

 

Io condivido pienamente questa tuo post.

 

Nel concreto... qualche settimana fa, avevo aperto una discussione sul ruolo di noi tifosi affinchè potessimo accentuare la nostra presenza ed effettuare una sorta di controllo nella gestione della società, in stile azionariato popolare di Real Madrid o Barcellona.

 

Sono stato praticamente criticato da molti utenti sia per un fattore etico basato sulla situazione economica attuale (come se rinunciare ad un caffè al mese faccia rovinare le persone), sia perchè sarebbero soldi in mano agli Elkann e a Marotta.

 

Il punto però è proprio il contrario... proprio per ridurre la presenza e il ruolo di questa indegna proprietà, dovremmo cercare di metterci noi per primi in gioco cercando di trovare quelle opzioni reali, concrete, possibili per acquisire un ruolo gradualmente sempre maggiore nella gestione societaria, con presenza nel cda, fissare paletti su come utilizzare queste risorse, determinare azioni per favorire i tifosi juventini.

 

E' chiaro che sarebbe un percorso lunghissimo ma allo stesso tempo ci consentirebbe di poter far sentire la nostra voce senza più forte, fino ad aspirare a subentrare agli Elkann con una gestione appunto in stile Real Madrid o Barcellona.

 

Penso sia attualmente l'unica strada possibile per cercare di toglierci dai piedi questa indegna e dannosa proprietà.

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Caro portatore di luce, innanzi tutto compliemnti per la proprietà di lunguaggio, devo dire che sia grammaticalmente che logicamente le tue frasi sono ineccepibili. sul contenuto... beh che dire.... ... non ho mai letto una tale accozzaglia di rancore, luoghi comuni e demagogia ti tale portata. Avessi detto una sola cosa che abbia senso, la juventus in 110 anni di storia ha sempre e dico sempre faticato in europa, pur avendo al suo attivo decine di finali. Le nostre bacheche sono povere di trofei internazionali. Pur avendoli collezionati TUTTI, abbiamo un solo esemplare per ogniuno, tranne alcuni casi rarissimi di 2 esemplari(coppa campioni e uefa). in oltre 60 anni di competizioni europee siamo stati raramente in mezzo al "calcio che conta" come lo definisci tu, e solo nell' ultimo 30ennio ci siamo stati con costanza, quindi anche questo smentisce le tue tesi. Non condivido neanche le virgole del tuo discorso semplicemente perchè dici cose che non sono vere, ma solo tuoi pensieri che vuo iimporre al prossimo. E per inciso fu l' avvocato ad imporre l' auto finaziamento sul finire degli anni 70 per placare l' opinione pubblica dopo l' inizio delle chiusure delle fabbriche e della prima crisi economica della fiat. eppure abbiamo vinto trofei, siamo stati parecchio tempo sul tetto d'europa e anche del mondo(le intercontinentali parlano da sole. detto questo ti chiederei di non quotarmi anche perchp non ho nessuna intenzione di iniziare una discussione con te, non mi interessano tue le risposte al mio pensiero. cordiali saluti

 

Abbia pazienza sig. delpiero76 se contravvengo alla sua richiesta di non risponderle, ma non è gentile da parte sua privarmi di sua iniziativa della possibilità di una controreplica. Non capisco perché lei non abbia piacere di conversare con me, dato che mi ritengo pacato ed educato, ma lo accetto perfettamente, ci mancherebbe. Tuttavia mi dia soltanto modo di rispondere a queste sue considerazioni, dopodiché, se non le piacerà o non condividerà quello che le dirò sarà liberissimo di non rispondermi di sua iniziativa; ritengo sia meglio comportarci in questo modo, cosicché io non debba limitare il mio intervento per effetto del suo garbato consiglio, ma lei resti liberissimo di decidere come comportarsi.

Innanzitutto la ringrazio per i complimenti, anche se avrei preferito esprimermi peggio ma dire cose da lei condivise, perché mi dispiace sempre quando ricevo disapprovazione riguardo le mie parole. Si tratta comunque della logica della discussione ed è esattamente lo scopo di forum come questo.

Tengo a sottolineare che, al contrario di ciò che lei afferma, io NON VOGLIO IMPORRE IL MIO PENSIERO A NESSUNO, bensì lo esprimo cercando di dire ciò in cui credo, e ciò che alcuni non vogliono o non possono dire per tutta una serie di problematiche personali od anche semplicemente per la mancanza di voglia o tempo di stendere un discorso articolato.

Ribadisco che si tratta quindi della mia personalissima opinione, ma è ovvio che sia così, in virtù del fatto che i messaggi li scrivo io e quindi non può essere altrimenti. Peraltro non mi sono mai permesso di appellare negativamente coloro i quali la pensino diversamente, né indicare i contenuti proposti da altri utenti come “accozzaglia di luoghi comuni privi di senso”. Non dico questo per mostrarmi offeso dalle sue parole, non si preoccupi. E’ solo che ci tengo a sottolineare la mia correttezza di comportamento verso ogni opinione a fronte di quello che invece appare come un tono perentorio e risoluto nei miei messaggi.

Detto questo, entriamo nello specifico delle sue contestazioni. Premetto che laddove le mie prossime parole le appaiano come delle forzature, sono certo che ciò sia anche dovuto alla necessità di una certa sintesi, ma credo che, nell’ambito di una discussione verbale si troverebbe a condividere con me più concetti di quanti non creda.

 

Lei dice: << la Juventus in 110 anni di storia ha sempre e dico sempre faticato in Europa, pur avendo al suo attivo decine di finali. Le nostre bacheche sono povere di trofei internazionali. Pur avendoli collezionati TUTTI, abbiamo un solo esemplare per ognuno, tranne alcuni casi rarissimi di 2 esemplari (coppa campioni e UEFA). In oltre 60 anni di competizioni europee siamo stati raramente in mezzo al "calcio che conta" come lo definisci tu, e solo nell' ultimo 30ennio ci siamo stati con costanza, quindi anche questo smentisce le tue tesi >>.

 

Come ho avuto modo di dire altre volte, il fatto che la Juventus in 110 anni di storia abbia faticato in Europa non è una esimente, bensì una aggravante verso l’attuale proprietà. Essa ci ha raccolto in anni successivi a quelli di massimo splendore ma non solo non ci ha consentito e non ci consente di rifarci di quelle sconfitte che ci hanno emotivamente segnato e precluso di incidere profondamente e perpetuamente il nostro nome nella leggenda della storia del calcio, bensì regolarmente ci ostacola anche nel solo percorso di tornare occasionalmente tra le squadre più importanti e competitive del mondo.

Questo secondo aspetto in particolare, segna un solco evidente rispetto alla proprietà del passato, la quale, pur non consentendoci di entrare nella ristretta cerchia dei cinque club più prestigiosi della storia di questo sport, non ebbe difficoltà né esitazioni a portarci almeno ai massimi livelli del calcio mondiale per ben 2 volte in un ventennio, non appena si rese conto dell’enorme errore storico di non aver compreso, nei primi decenni di vita delle nuove prestigiosissime competizioni europee per club, quale sarebbe stata la vera fonte di eterna gloria sportiva per una squadra di calcio. Ecco perché non possono esistere già paragoni tra ciò che per noi fece l’Avvocato e ciò che ha fatto e sta facendo il suo disgraziato successore.

 

Ma questo non è che la punta di un grande iceberg di aspetti che rendono le due proprietà non paragonabili. La più grande tra esse sono “le intenzioni”, e parzialmente connesso a queste, “il rispetto verso i tifosi”.

L’attuale proprietà vuole per noi una dimensione modesta, contenuta, dimessa, di pura “sopravvivenza” sportiva, figlia della limitazione del rischio d’impresa allo scopo di contenere i passivi da ripianare personalmente. Noi le serviamo quanto più possibile fidelizzati, pronti a spendere quattrini, soddisfatti della nostra dimensione sportiva e della nostra immagine pubblica, presenti in ogni tempo in numero sufficiente a mantenere le apparenze ed a garantire gli introiti da diritti televisivi necessari al mantenimento di questo stato di cose, e soprattutto promotori più o meno inconsapevoli della stessa vergognosa filosofia del padrone per garantire una “corretta” istruzione delle future generazioni di juventini.

Come ho già detto questa proprietà limita le ambizioni, spegne i sogni di chi la ama, contiene ogni entusiasmo ed aspirazione, sopprime ogni slancio, soffoca ogni elevazione personale, sminuisce il talento, mortifica il valore dell’abilità individuale e della ricerca dell’eccellenza; essa contestualmente incentiva la normalità, loda l’ordinario, magnifica la mediocrità, esalta la supremazia della quantità sulla qualità, del lavoro e del sacrificio sull’attitudine, della continuità sull’eccellenza; ed ancora umilia il senso estetico e la bellezza artistica proponendo un inesistente antagonismo con la sostanza, promuove il pragmatismo, la marginalità dell’essere convincenti, l’inessenzialità del riconoscimento, l’autoreferenzialità delle opinioni, il disprezzo del gusto per l’immagine e l’emozione. Una proprietà ogni gesto della quale si traduce in una mancanza di rispetto verso i tifosi, più o meno evidente che sia.

Alcuni di questi aspetti, come l’idea che anche nello sport quanto nel mondo del lavoro il pragmatismo e l’attitudine al sacrificio siano fattori vincenti sulla creatività e l’abilità, potrebbero sembrarle familiari anche con riferimento alla proprietà del passato, ma compierebbe un errore, perché allora non si trattava compiutamente di una filosofia di comodo, quanto di una linea di pensiero dettata dal periodo storico e dall’estrazione culturale e professionale dell’Avvocato. Non c’era malafede; c’era semplice ingenuità e scarsa lungimiranza. Oggi abbiamo invece un astuto faccendiere figlio del nostro tempo, abile a vendere fumo ed a teorizzare filosofie di comodo per ridurre l’impatto sulle casse di famiglia di una attività che non interessa minimamente.

Come dicevo questa disgustosa gente impone rigore e contenimento del rischio aziendale oltre le reali necessità di equilibrio finanziario al solo scopo di contenere le perdite reali e potenziali in pieno accordo con la nullità dell’intraprendenza imprenditoriale che essi professano e che è per loro un dogma imprescindibile in tutte quelle attività in cui il fine ultimo non sia il guadagno.

La loro linea di pensiero si riflette sull’estrazione e sulla volontà dei dirigenti scelti, che non sanno e non intendono pensare all’eccellenza sportiva, ed a cascata su tutti i dipendenti. Questa filosofia che da anni permea ogni singolo aspetto della nostra società: dal mercato calciatori ed allenatori alla gestione delle partite e degli uomini; dal rapporto con i tifosi a quello con i media. Ogni singola scelta e comportamento è frutto di questo equivoco di fondo, di questa sperequazione tra ciò che “noi” (e tutti, avversari compresi) riteniamo la Juve debba essere e quello che “loro” pensano debba essere; tra ciò che noi pensiamo animi le loro azioni e quello che in realtà è il vero motore di queste ultime; tra ciò che noi sogniamo e ciò che loro progettano ed attuano.

Mai in passato si verificò una volontaria castrazione che potesse indurre alla cacciata di un allenatore reduce da un trittico di vittorie nazionali da urlo al solo scopo di evitare l’alzo di qualche centimetro dell’asticella delle ambizioni. Il fatto che in passato si spendesse comunque mediamente poco è principalmente una questione figlia di quel tempo, allorché anche con cifre contenute era possibile costruire in tempi ragionevoli squadre che potessero ambire ai massimi traguardi. Peraltro il problema della disponibilità economica, come dicevo in precedenza, non è il nostro principale problema, e non è neppure il primo dei problemi che limitano la nostra ascesa ai massimi livelli. Limitatamente a questi ultimi, in ordine di importanza viene prima la grande incompetenza dei dirigenti e l’inesistente visione competitiva delle loro scelte in chiara conseguenza di quella devastante filosofia del basso rischio di cui dicevo.

 

Ma a monte di tutto esiste un unico, grande, immenso problema, ed è soprattutto in merito a questo che lei non potrà trovare alcuna corrispondenza con la nostra proprietà storica. Si tratta del problema rappresentato dalle continue mancanze di rispetto, prese in giro, menzogne ed omissioni che questo (e solo questo!) proprietario ed i suoi sodali da quasi un quindicennio ci riservano per una duplice ragione: la prima è che Elkann è di per sé una persona sprezzante nei confronti del popolo, arrogante e strafottente in accordo con una cultura che ha radici antiche e che è espressione dell’idea della contrapposizione tra la “casta” di cui fa parte e gli appassionati di uno sport popolare come il calcio, ai quali intimamente attribuisce una connotazione di “ceto inferiore”; la seconda è la necessità di mantenere quella effimera cornice di apparenze attraverso le quali, con il supporto dei successi nazionali, egli riesce a far sopravvivere, almeno sul territorio nazionale, la percezione della Juventus come uno dei club più importanti del mondo, benché i nostri successi e comportamenti siano di tutt’altro profilo.

Per quanto possa essere elevata la sua opinione del presente calciomercato, quando sente dichiarare col sorriso sulle labbra che il nostro mercato sia stato “ricco”, a fronte di un saldo “zero” se non addirittura attivo, non si sente preso in giro?

Lei ritiene che sia giusto dire (sempre sorridendo, per carità, il sorriso non gli manca mai!) che “la Champions League bisogna sognarla” ad un popolo di affamati che non vede alzare questo trofeo da vent’anni, che ogni estate vede condurre un mercato da pezzenti elemosinando scarti 35enni dalle quadrette di mezzo mondo o mediocri dalle squadre neopromosse della modesta serie A, e che si confronta in patria con chi, pur attualmente disastrato, per audacia e lungimiranza ed investimenti è riuscito a conquistare il massimo trofeo per club per ben 5 volte nell’arco temporale di 19 anni?

Lei ritiene sia giusto dichiarare che “bisogna fare come l’Atletico Madrid” (e magari l’anno prima il Borussia Dortmund, perché no…) ai tifosi di una squadra che non vince da vent’anni e che si è sempre proposta di occupare una posizione diversa nel calcio rispetto alla squadra spagnola? Sapendo poi che la squadra in questione non avrà alcuna possibilità di vincere (come infatti è accaduto) e tenendo conto che noi abbiamo perso ben 5 finali di UCL su 7, le sembra corretto nei confronti dei tifosi dichiarare di aspirare ad un tale modello?

La sembra altresì corretto tale riferimento alla luce del fatto che è la stessa filosofia da egli imposta a limitare, per effetto dell’elevato rischio economico connesso alla difficoltà di scelta ed acquisizione di giocatori che coniughino compatibilità tecnico-tattica nel campionato italiano e nelle competizioni europee, quegli acquisti di stampo europeo (anche a basso costo) che permetterebbero “almeno” di ricalcare le orme di squadre di secondo piano come Atletico o Dortmund?

Non le sembra “offensivo” che per il nuovo contratto di sponsorizzazione la proprietà ci garantisca una cifra fissa di 3 o 4 milioni superiore ad un contratto già ridicolo precedentemente esistente (non parliamo del FFP, perché nel nostro caso, per bacino d’utenza, prospettive e visibilità, esso potrebbe tranquillamente tollerare una sponsorizzazione interna fino a 30 o 40 milioni)?

Le sembra corretto lasciar intendere, anche per bocca dei propri collaboratori, che Conte abbia voluto andarsene per problemi personali, stress, paura, o qualsiasi altra fesseria abbiano detto? Tutti sanno che Conte se ne è andato perché ha capito che questa società senza ambizione non ha alcun progetto compatibile con le aspirazioni dei tifosi, né con le esigenze di credibilità che l’intero calcio mondiale manifesta da circa un decennio nei nostri confronti. Eppure, pur di tutelare le apparenze, anche su temi del genere ci vengono raccontate menzogne (del resto, come potrebbe essere altrimenti su di un tema come quello delle presunte ambizioni societarie, così nodale e critico per addomesticare i tifosi).

Senza considerare la gravissima ed imperdonabile questione di Calciopoli, sulla quale, qualsiasi sia la sua opinione in merito al grado di responsabilità del soggetto in discussione, non potrà mai azzardare un parallelismo con le proprietà storica della nostra amata Juventus.

In conclusione sig. delpiero76, non mi permetto (a differenza sua) di giudicare negativamente le sue opinioni, ma citandole anche solo alcuni dei tantissimi aspetti che potrei portare a suffragio della mia tesi penso di aver escluso almeno l’idea che io faccia ricorso a dei luoghi comuni.

 

Inoltre lei aggiunge: << E per inciso fu l' avvocato ad imporre l' autofinanziamento sul finire degli anni 70 per placare l' opinione pubblica dopo l'inizio delle chiusure delle fabbriche e della prima crisi economica della FIAT >>.

 

Non c’è dubbio su questo sig. delpiero76. Il punto è che non è questo il problema. Come ho già detto né l’autofinanziamento in sé, né la scarsa disponibilità economica che da esso discende sono il nostro problema principale. Questo è un cavallo di battaglia di tutti coloro i quali vogliono mettere in secondo piano i problemi principali per i quali questa indegna proprietà senza amore deve essere spazzata via dal mondo del calcio.

Con riguardo all’autofinanziamento, se vogliamo, c’è da dire che l’equilibrio dei conti deve essere un mezzo, non il fine. Deve essere il metodo attraverso il quale ottimizzare l’amministrazione del club, non una filosofia di comodo. E’ in questo contesto che esso diviene per noi un certo problema, non per altro. E’ quell’austerità spesso immotivata che deriva dal non voler operare delle scelte che possano risultare virtuose e futuribili perché troppo rischiose rispetto alla strada della sopravvivenza sicura di cui abbiamo parlato. Non è tanto la volontà di non spendere, quanto la paura di spendere male rispetto ad obbiettivi troppo difficili da raggiungere, e che ciò conduca a dover ripianare personalmente. Non si riesce a ritenere la dignità del tifoso abbastanza importante da subordinare questo rischio alla necessità di credibilità che deriva, non dico dal vincere, ma dal tentare di vincere ai massimi livelli. E’ in questo che consiste la mancanza di rispetto verso i tifosi, per quanto riguarda questo specifico aspetto.

Tutto si sintetizza con l’esigenza d’amore da parte della proprietà verso la squadra ed i tifosi, cosa che deve inevitabilmente condurre, prima o poi, all’abbandono da parte di questa gente con il passaggio di mano ad una proprietà degna e rispettosa che ami la Juventus, la mantenga in una posizione decorosa nel panorama mondiale, e restituisca al club quell’immagine credibile e convincente che manca ormai da troppo tempo.

 

Chiarito tutto ciò, sono certo di non aver spostato di un solo millimetro la sua opinione in merito, perché temi come questi sono il riflesso di vere e proprie filosofie di vita ed interpretazioni del tutto soggettive di cosa sia lecito e cosa opportuno nell’ambito dei comportamenti umani.

Resta il fatto che una mia risposta si rendeva necessaria. Io (a differenza sua), la invito a rispondermi se e quando vorrà, contestando anche con forza le mie opinioni, nel pieno rispetto del diritto ad esprimere le sue altrettanto valide considerazioni. Sarò lieto di leggerle e riflettere attentamente su di esse.

 

Un saluto.

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Io condivido pienamente questa tuo post.

 

Nel concreto... qualche settimana fa, avevo aperto una discussione sul ruolo di noi tifosi affinchè potessimo accentuare la nostra presenza ed effettuare una sorta di controllo nella gestione della società, in stile azionariato popolare di Real Madrid o Barcellona.

 

Sono stato praticamente criticato da molti utenti sia per un fattore etico basato sulla situazione economica attuale (come se rinunciare ad un caffè al mese faccia rovinare le persone), sia perchè sarebbero soldi in mano agli Elkann e a Marotta.

 

Il punto però è proprio il contrario... proprio per ridurre la presenza e il ruolo di questa indegna proprietà, dovremmo cercare di metterci noi per primi in gioco cercando di trovare quelle opzioni reali, concrete, possibili per acquisire un ruolo gradualmente sempre maggiore nella gestione societaria, con presenza nel cda, fissare paletti su come utilizzare queste risorse, determinare azioni per favorire i tifosi juventini.

 

E' chiaro che sarebbe un percorso lunghissimo ma allo stesso tempo ci consentirebbe di poter far sentire la nostra voce senza più forte, fino ad aspirare a subentrare agli Elkann con una gestione appunto in stile Real Madrid o Barcellona.

 

Penso sia attualmente l'unica strada possibile per cercare di toglierci dai piedi questa indegna e dannosa proprietà.

 

La ringrazio per il sostegno gentile sig. simoner89.

Sono d'accordo con lei e so che la sua idea è ripresa da diversi utenti. La appoggio in pieno, anche se devo riconoscerle che non intendendomi assolutamente dell'argomento non posso valutare la fattibilità di una tale soluzione.

In ogni caso lei, e come lei tutti quelli che si rendono conto della situazione, sono l'anima pulsante di questo club, e l'unica speranza per il suo futuro. Complimenti per la sua intraprendenza (se la sua proposta fosse tecnicamente possibile la mia partecipazione non si farebbe certo attendere) e per la sua preparazione. Un saluto.

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elkann vatti a vedere le cifre dei mercati di real e barcellona. Quelli si che sono mercati ricchi.

 

Vai a prendere per il ciulo i grilli....

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APPLAUSI , MA FORTE FORTE VERAMENTE !!!!!

 

Vorrei aggiungere che questo stesso essere l'anno scorso (e io c'ero) in questa stessa partita ESAUTORO' ANTONIO CONTE DAVANTI A TUTTI , ma tutti fecero finta di niente.

Eppure per me era gia' chiaro tutto. Non arrivarono insieme , non lo avvicino' una sola volta.

Conte rimase chiuso nello spogliatoio 1 ora , solo Paratici con lui e mi sa a discutere animatamente.

I segnali di una insopportazione erano CHIARI gia' allora

 

nessuno scribacchino asservito e leccapile ha mai scritto nulla su ciò.... perciò in italia quello che non scrivono i media non esiste...

 

poi che conte sia andato a finire dai suoi altri carnefici e non in un barcellona o Manchester United è un'altra caxxata sesquipedale che Conte rimpiangerà...

 

Noi abbiamo elkann, Conte avrà tavecchio, macalli e palazzi. Tutti abbiamo perso....

 

Però noi tifosi abbiamo subito e non scelto, a loro differenza......

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Caro sig. portatore di luce,

Già dal suo nick si evidenzia la sua arroganza e supponenza, una persona che si eleva a portatore di luce denota un ego che fa al di la della stessa massa terrestre ma è più simile alla gravità di una stella pulsar.

Detto questo, lei insiste a pensare che tanti giri di parole scritti in una perfetta grammatica possano influenzare il pensiero delle persone. Io per lavoro sono circondato da venditori di fumo come lei che professano la verità ma in realtà agiscono solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto. i ragionamenti che lei propone non sono forzati ma sono solo volutamente lacunosi dei dettagli che sposterebbero la bilancia verso tesi contrarie alle sue. Ad esempio il fatto che negli ultimi 8 anni, ad esclusione del biennio 2009-2010/2010-2011 i risultati sportivi della Juventus FC sono stati perfettamente in linea con la sua storia. e per inciso abbiamo avuto un terzo posto, un secondo posto, e tre scudetti il tutto in 6 stagioni dalla risalita dalla serie B.

Altro fattore che lei volutamente omette è che il sig. marotta è tutto tranne che una persona priva di ambizioni personali e sportive. alla sampdoria ha raggiunto risultati sportivi che non si vedevano dai tempi di vialli e mancini(ricordo la qualificazione in CL) e prima ancora al monza era dirigente ambizioso, fu lui a volere fortemente lo stadio Brianteo dichiarando che lo avrebbe riempito tutte le domeniche.

E sono estremamente convinto che le sue siano lacune voluto perchè mi risulta difficile pensare che lei non si sia informato attentamente sulla storia dei nostri dirigenti.

Lo stesso Andrea Agnelli è persona ambiziosa oltre che "in prestito"(lo sanno tutti nell'ambiente finaziario che è li in attesa della poltrona Ferrari).

Le sue tesi, ripeto, poggiano sul nulla visto che i fatti la smentiscono da tutti i punti di vista. E' altresi vero che quanto afferma Jhon Elkann non ha nulla di ironico o di presa per i fondelli visto che, visto dal contesto economico sociali italiano attuale, il mercato Juventino è stato ricco. e on è per nulla veritiera la sua affermazione che è stato un mercato a costo zero. attualmente gli introiti dovuti alle cessioni sono ben al di sotto dei 50 milioni spesi per il mercato attuale. e si parla di 50 milioni considerando i 20 spesi per morata, i 16 per pereyra, gli 8 per romulo e gli spicci vari.

 

lei mente sapendo di mentire, omettendo tutte le argomentazioni che non fanno comodo alla sua tesi ed evidenziano solo gli aspetti che a lei tornano.

rinnovandole la richiesta di non non rispondermi la saluto cordialmente

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Caro sig. portatore di luce,

Già dal suo nick si evidenzia la sua arroganza e supponenza, una persona che si eleva a portatore di luce denota un ego che fa al di la della stessa massa terrestre ma è più simile alla gravità di una stella pulsar.

Detto questo, lei insiste a pensare che tanti giri di parole scritti in una perfetta grammatica possano influenzare il pensiero delle persone. Io per lavoro sono circondato da venditori di fumo come lei che professano la verità ma in realtà agiscono solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto. i ragionamenti che lei propone non sono forzati ma sono solo volutamente lacunosi dei dettagli che sposterebbero la bilancia verso tesi contrarie alle sue. Ad esempio il fatto che negli ultimi 8 anni, ad esclusione del biennio 2009-2010/2010-2011 i risultati sportivi della Juventus FC sono stati perfettamente in linea con la sua storia. e per inciso abbiamo avuto un terzo posto, un secondo posto, e tre scudetti il tutto in 6 stagioni dalla risalita dalla serie B.

Altro fattore che lei volutamente omette è che il sig. marotta è tutto tranne che una persona priva di ambizioni personali e sportive. alla sampdoria ha raggiunto risultati sportivi che non si vedevano dai tempi di vialli e mancini(ricordo la qualificazione in CL) e prima ancora al monza era dirigente ambizioso, fu lui a volere fortemente lo stadio Brianteo dichiarando che lo avrebbe riempito tutte le domeniche.

E sono estremamente convinto che le sue siano lacune voluto perchè mi risulta difficile pensare che lei non si sia informato attentamente sulla storia dei nostri dirigenti.

Lo stesso Andrea Agnelli è persona ambiziosa oltre che "in prestito"(lo sanno tutti nell'ambiente finaziario che è li in attesa della poltrona Ferrari).

Le sue tesi, ripeto, poggiano sul nulla visto che i fatti la smentiscono da tutti i punti di vista. E' altresi vero che quanto afferma Jhon Elkann non ha nulla di ironico o di presa per i fondelli visto che, visto dal contesto economico sociali italiano attuale, il mercato Juventino è stato ricco. e on è per nulla veritiera la sua affermazione che è stato un mercato a costo zero. attualmente gli introiti dovuti alle cessioni sono ben al di sotto dei 50 milioni spesi per il mercato attuale. e si parla di 50 milioni considerando i 20 spesi per morata, i 16 per pereyra, gli 8 per romulo e gli spicci vari.

 

lei mente sapendo di mentire, omettendo tutte le argomentazioni che non fanno comodo alla sua tesi ed evidenziano solo gli aspetti che a lei tornano.

rinnovandole la richiesta di non non rispondermi la saluto cordialmente

 

A parte che bisognerebbe considerare anche le cessioni (Immobile, Vucinic, Quagliarella, Peluso in particolare), ma prendendo per buoni i 50 milioni spesi che hai indicato tu, bisogna dire che è un mercato FOLLE.

 

E' una clamorosa aggravante e fonte di critica per come sono stati spesi.

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A parte che bisognerebbe considerare anche le cessioni (Immobile, Vucinic, Quagliarella, Peluso in particolare), ma prendendo per buoni i 50 milioni spesi che hai indicato tu, bisogna dire che è un mercato FOLLE.

 

E' una clamorosa aggravante e fonte di critica per come sono stati spesi.

 

e perchè mai dovrebbe essere folle?

perchè abbiamo speso 20 miglioni per un 21enne di cui anche ancelotti ha grande stima? perchè ne abbiamo spesi 16 per pereyra(giocatore che ricordo ha fatto una buonissima stagione all' uinese) o per gli 8 di romulo? altro giocatore artefice di un'ottima stagione al verona?

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e perchè mai dovrebbe essere folle?

perchè abbiamo speso 20 miglioni per un 21enne di cui anche ancelotti ha grande stima? perchè ne abbiamo spesi 16 per pereyra(giocatore che ricordo ha fatto una buonissima stagione all' uinese) o per gli 8 di romulo? altro giocatore artefice di un'ottima stagione al verona?

 

Perchè con 50 milioni di euro ripeto che secondo me non abbiamo alzato il livello complessivo della squadra titolare. Se bisognava spendere questi soldi per aumentare quantitativamente la panchina, allora era meglio puntare su uno-due giocatori che andassero a sostituire i giocatori degli undici titolari e il resto magari riportando a casa i giovani che abbiamo in giro.

 

Sta lì la differenza secondo me tra una grande dirigenza da una modesta. Non sono solo quanti soldi si spendono, ma che cosa ci vuoi fare con quelli.

 

Questo è un mercato di dubbi e incognite. E la Juventus non si può permettere di buttare via soldi in giocatori che non hanno dimostrato ancora di essere adeguati a giocare in una grande squadra.

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Perfetto sig. delpiero76. Ho capito.

 

Chiarisco solo che il mio nick non ha nulla a che fare con l’illuminare le menti di nessuno, e l’ho già spiegato altre volte. Evidentemente lei tende facilmente a dispensare accuse infondate.

Tralascio il fatto che mi dia del bugiardo perché ho capito il suo registro e credo abbia ragione lei quando mi propone di non risponderle.

Per il resto io non sono stato fumoso (i venditori di fumo può cercarli in società) né, lo ripeto, ho alcuna intenzione di imporre alcun pensiero. Siamo qui per discutere e confrontarci. Io non ho nessun interesse a sostenere una certa posizione. Sono solo un tifoso come tutti gli altri.

Ho espresso argomentazioni precise e le ho posto delle domande cui lei non ha voluto rispondere. E’ una sua scelta, ma io mi sono espresso con chiarezza. Su questo non ci sono dubbi.

I risultati degli ultimi 8 anni della Juventus non sono stati in linea con la sua storia per una infinità di ragioni, tra le quali, solo a titolo di esempio, il fatto che la Juventus fino al 2006 ha una media di un trofeo europeo conquistato ogni poco più di 4 anni (addirittura uno ogni poco più di 2 anni e mezzo se consideriamo solo il periodo a partire dal quale iniziò a vincere), mentre non ho visto conquistare 2 o 3 trofei europei dal 2006 ad oggi. Inoltre perché scarta 2 anni di questa gestione? Che modo singolare di realizzare delle statistiche.

Infine non capisco perché la nuova gestione avrebbe dovuto semplicemente “essere in linea con la precedente”? Se in passato non abbiamo fatto benissimo pur impegnandoci per fare bene, ciò rappresenta una giustificazione per impegnarci a fare male ora? Non capisco.

Marotta è ambizioso? Ma cosa c’entra la Sampdoria con un club che deve vincere la Uefa Champions League? L’eccellenza non c’entra nulla con i piazzamenti nel modesto campionato italiano. L’eccellenza richiede una mentalità ed un approccio aggressivo completamente differente, ma soprattutto strategie differenti. In ogni caso Marotta non è direttamente implicato nei nostri problemi. Egli è solo un esecutore.

Sulle ambizioni di Agnelli non ho nulla da dire. Non è possibile esprimersi su questo, perché ha veramente poco potere e non determina in maniera importante i nostri destini.

Il contesto economico italiano non c’entra nulla con le scelte del proprietario della Juventus. Sono fiabe per bambini messe in giro ad arte. Gli Elkann hanno soldi a volontà, ed il FFP garantirebbe ampio margine di manovra. La crisi delle aziende e la morale non contano nulla. Il calcio non c’entra niente; mobilita miliardi a prescindere ed i dipendenti delle aziende non devono certo appellarsi agli investimenti nel calcio per giustificare le proprie proteste verso i datori di lavoro: hanno argomentazioni ben più valide e pertinenti. Il problema della disponibilità economica della Juventus è peraltro assolutamente secondario, lo ripeto.

Il mercato è stato assolutamente a costo “zero” o addirittura in attivo, lo ribadisco, primo perché non sono stati spesi 50 milioni, ma circa la metà (Pereyra, Romulo sono prestiti), secondo perché le cessioni non hanno fruttato solo i 19 milioni di Vucinic + Quagliarella + Immobile, ma altri 10 milioni circa di cessioni minori.

 

Detto questo, ora, salvo altra raffica di insulti da parte sua (cui non potrei esimermi dal rispondere), penso che seguirò il suo consiglio e non le risponderò più, secondo il suo volere.

 

Saluti.

 

Caro sig. portatore di luce,

Già dal suo nick si evidenzia la sua arroganza e supponenza, una persona che si eleva a portatore di luce denota un ego che fa al di la della stessa massa terrestre ma è più simile alla gravità di una stella pulsar.

Detto questo, lei insiste a pensare che tanti giri di parole scritti in una perfetta grammatica possano influenzare il pensiero delle persone. Io per lavoro sono circondato da venditori di fumo come lei che professano la verità ma in realtà agiscono solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto. i ragionamenti che lei propone non sono forzati ma sono solo volutamente lacunosi dei dettagli che sposterebbero la bilancia verso tesi contrarie alle sue. Ad esempio il fatto che negli ultimi 8 anni, ad esclusione del biennio 2009-2010/2010-2011 i risultati sportivi della Juventus FC sono stati perfettamente in linea con la sua storia. e per inciso abbiamo avuto un terzo posto, un secondo posto, e tre scudetti il tutto in 6 stagioni dalla risalita dalla serie B.

Altro fattore che lei volutamente omette è che il sig. marotta è tutto tranne che una persona priva di ambizioni personali e sportive. alla sampdoria ha raggiunto risultati sportivi che non si vedevano dai tempi di vialli e mancini(ricordo la qualificazione in CL) e prima ancora al monza era dirigente ambizioso, fu lui a volere fortemente lo stadio Brianteo dichiarando che lo avrebbe riempito tutte le domeniche.

E sono estremamente convinto che le sue siano lacune voluto perchè mi risulta difficile pensare che lei non si sia informato attentamente sulla storia dei nostri dirigenti.

Lo stesso Andrea Agnelli è persona ambiziosa oltre che "in prestito"(lo sanno tutti nell'ambiente finaziario che è li in attesa della poltrona Ferrari).

Le sue tesi, ripeto, poggiano sul nulla visto che i fatti la smentiscono da tutti i punti di vista. E' altresi vero che quanto afferma Jhon Elkann non ha nulla di ironico o di presa per i fondelli visto che, visto dal contesto economico sociali italiano attuale, il mercato Juventino è stato ricco. e on è per nulla veritiera la sua affermazione che è stato un mercato a costo zero. attualmente gli introiti dovuti alle cessioni sono ben al di sotto dei 50 milioni spesi per il mercato attuale. e si parla di 50 milioni considerando i 20 spesi per morata, i 16 per pereyra, gli 8 per romulo e gli spicci vari.

 

lei mente sapendo di mentire, omettendo tutte le argomentazioni che non fanno comodo alla sua tesi ed evidenziano solo gli aspetti che a lei tornano.

rinnovandole la richiesta di non non rispondermi la saluto cordialmente

 

Avevo dimenticato di quotarla. Mi scusi. Troverà sopra il mio messaggio. Buon proseguimento.

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Perchè con 50 milioni di euro ripeto che secondo me non abbiamo alzato il livello complessivo della squadra titolare. Se bisognava spendere questi soldi per aumentare quantitativamente la panchina, allora era meglio puntare su uno-due giocatori che andassero a sostituire i giocatori degli undici titolari e il resto magari riportando a casa i giovani che abbiamo in giro.

 

Sta lì la differenza secondo me tra una grande dirigenza da una modesta. Non sono solo quanti soldi si spendono, ma che cosa ci vuoi fare con quelli.

 

Questo è un mercato di dubbi e incognite. E la Juventus non si può permettere di buttare via soldi in giocatori che non hanno dimostrato ancora di essere adeguati a giocare in una grande squadra.

 

questo è un tuo pensiero... chi ti dice che abbiamo preso riserve? pereyra non mi pare una riserva e neanche morata, evrà secondo me è stato preso per tornare alla difesa a 4 e mi pare ci siamo rinforzati in linea generale

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C'è un tasso di ignoranza in questa discussione che dire dilagante è nulla.

Non capisco perchè venga tenuta aperta.

Vorrei argomentare anch'io ma lo trovo demenziale visto il tenore dei commenti.

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Lei prima afferma che la proprietà si circonda di persone atte a mettere in pratica il suo volere di mediocrità e ridimensionamento, poi però quando le si fa notare che la proprietà ha assunto persone ambiziose e competenti, afferma che tanto sono meri esecutori e che non possono fare nulla... c'è qualcosa che non torna nel suo ragionamento.

Inoltre lei ha fatto una media di un trofeo europeo ogni 2 anni(o 4) però mi pare che di trofei internazionali ne abbiamo solo 10. quindi direi che i suoi conti sono decisamente sbagliati(si parla di 1 titolo ogni 11 anni in media a spane) inoltre vorei ricordarle che l'ultimo titolo internazionale vinto è stato nel 96, circa 10 anni prima di calciopoli. e 18 anni prima di ora.

come ripeto, lei plasma i dati a suo tornaconto. omette i dati che le danno fastidio ed evidenzia solo quelli che fanno comodo alla sua tesi.

Guardando invece le cose in maniera del tutto asettica ed obbiettiva si evince che attualmente la proprietà sta portando avanti ne più ne meno le strategie di 20 anni fà. Inoltre nel suo intervento precendete lei evidenziava come le decisioni dell'avvocato furono frutto di u determinato momento socio economico, quando però le faccio notare che il momento attuale è paragonabile a quello della fine anni 70 lei afferma che il contesto socio economico non centra. quindi lei usa due pesi e due misure.

Ripeto, lei è libero di esprimere il suo pensiero in qualsiasi modo preferisce, ed è libero di scrivere tutto quelo che vuole, non sarò certo io a dirle di tacere, ma se lei omette fatti e dati per il suo tornaconto, e cerca di convincere il prssimo che le sue tesi sono veritiere, mi spaice ma mi sento in dovere di dimostrare come lei sia fazioso e di come stia plasmando la realtà dei fatti solo per avere ragione.

 

e spero ardentemente che questo volta lei segua la mia volontà e non mi risponda più

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elkann vatti a vedere le cifre dei mercati di real e barcellona. Quelli si che sono mercati ricchi.

 

Vai a prendere per il ciulo i grilli....

A proposito di mercato ricco del Barcellona e F.P.F....Per quanti mesi il Barcellona non può più comprare calciatori?

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questo è un tuo pensiero... chi ti dice che abbiamo preso riserve? pereyra non mi pare una riserva e neanche morata, evrà secondo me è stato preso per tornare alla difesa a 4 e mi pare ci siamo rinforzati in linea generale

 

Pereyra non è una riserva?? Possiamo considerarlo alla pari di Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio?

 

L'unico è Evra sulla carta è quantomeno allo stesso livello di Asamoah... ma ha 33 anni...

 

Ripeto: con 50 milioni spesi come hai detto tu, una grande società avrebbe avuto l'ambizione di inserire almeno un giocatore in più nella squadra titolare. La scelta era tra difesa e attacco... non lo si è fatto secondo me..

 

Poi, io spero che tu possa avere ragione perchè vorrebbe dire che la Juventus ha fatto una buona stagione, ma nutro profondi dubbi...

 

A proposito di mercato ricco del Barcellona e F.P.F....Per quanti mesi il Barcellona non può più comprare calciatori?

 

Il blocco del mercato del Barcellona non è dovuto al fair play finanziario...

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