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ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

Post in rilievo

6 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Ciao ragazzi, faccio la solita incursione post slam. 

Breve dialogo di ieri sera, prima della partita, con la moglie, newcomer appassionata di tennis, anzi, tifosissima faziosa e sfegata di Jan il Rosso. 

- Dimmi chi vince...

- Non lo so, non ho doti divinatorie... 

- Dai...dimmi chi vince secondo te... 

- Vuoi sentirlo? 

- Sì! 

- Vince Alcaraz...

- *...

- E allora perché me lo chiedi? Per insultarmi? 

 

In verità, ho avuto modo, visti gli orari, di vedere molto del torneo dei due figli degli dei; e tutto sommato, leggendo fra le righe, e al netto del veloavevodettismo, sempre specioso, era abbastanza intuibile la percezione che fra i due, Carlos arrivasse all'atto finale in condizioni psico-fisiche nettamente migliori. 

Lo spagnolo si è presentato a NY tirato a mille, con il sangue agli occhi (al di là dei suoi larghi sorrisi che elargisce sempre in gran quantità), con la ferocia dell'orgoglio ferito e la determinazione e concentrazione di un uomo in missione. 

La percezione generale, era che Sinner fosse il vero numero uno, al di là della classifica, da almeno un anno e mezzo; che al Roland Garros fosse finita come era finita anche per volere degli dei, e che a Wimbledon si fosse visto l'esatto rapporto di forze tra i due ("nello scambio è più forte di me!!!" - cit.), e Carlitos, da un lato, in cuor suo sapeva benissimo che questa percezione generale era fondata e corretta; dall'altro, non l'ha accettata; lui al di là dei complimenti, anche sinceri, che elargisce, è convinto in cuor suo di essere il migliore; è tipico dei campioni. 

Non l'ho MAI visto giocare un torneo come questo US Open, in nessuno degli altri 5 major vinti in precedenza; ha dominato tutto e tutti dal primo turno alla finale; anche dopo il secondo set perso, un po' per il suo fisiologico bisogno di rifiatara (è un bisogno mentale, non una distrazione), molto per la classe e per l'orgoglio parimenti smisurato di Jannik, la sensazione era che l'esito fosse già scritto; a parte quei venti minuti nel secondo, non c'è mai stata partita, siamo sinceri. 

 

Jannik è arrivato all'atto conclusivo con una serie di piccoli (?) acciacchi, e comunque ha affrontato tutto lo swing americano in condizioni così così; forse, anche uno Cyborg come lui ha sentito un leggero appagamento dopo lo storico trionfo a Wimbledon. 

 

I discorsi su chi sia il più forte, sempre condizionati dal sic et nunc, lasciano il tempo che trovano. Ripeto sempre, con gli amici, che io, in più di quarant'anni che gioco (ad infimi livelli) e seguo il tennis, uno come Alcaraz non l'avevo MAI visto; un tale connubio di potenza, resistenza, esplosività, mentalità vincente, bagaglio tecnico smisurato e talento fuori da ogni logico, è un uniqum; nemmeno in Federer ho visto tutto ciò. 

 

Ma, parimenti, fino all'altro ieri consideravo Djokovic, per quanto mi sia sempre stato a pelle piuttosto antipatico, considerando il tennis a 360 gradi, il più forte e completo di tutti, sia di Roger, che di Rafa, al di là del numero degli slam vinti. Ma vedendo Sinner, vedo in lui un Nole 2.0, l'evoluzione della specie; simile al serbo, ma un filo più forte fisicamente, un filo più veloce, un filo più preciso, un filo in più in tutto; e quindi... 

 

La cosa bella è che entrambi traggono ispirazione e stimoli l'uno dall'altro; senza Jannik, Carlitos non avrebbe avuto la maturazione che sta evidenziando; senza Carlitos, Jannik non avrebbe fatto i progressi tecnici che l'hanno portato a questi livelli siderali, e ad essere il numero uno indiscusso da un anno e mezzo a questa parte.

 

Della classifica non me ne è mai fregato niente; tanto più  che, quella attuale, è un frutto bacato di un albero avvelenato alle radici dalla famosa squalifica subita da Sinner; e quindi, lascia il tempo che trova. 

Rimangono i due slam a testa al termine di una stagione incredibile; questi due hanno portato il tennis ad un livello tale che non ce ne rendiamo nemmeno conto fino in fondo. 

 

E la serie degli h2h nelle grandi finali, temo sia solo all'inizio. Temo per gli altri, ovviamente. 

Godiamoci lo spettacolo. 

Sperando, almeno, in un terzo incomodo; che, per me, non sarà Fonseca. 

Ciao Ronnie, sempre un piacere leggerti. Volevo chiederti, da appassionato purtroppo non praticante: io sono rimasto impressionato soprattutto da quello smash da fondo campo di Alcaraz con grande taglio ad uscire. Mi è sembrato un colpo difficilissimo. Sbaglio?

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7 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Ciao Ronnie, sempre un piacere leggerti. Volevo chiederti, da appassionato purtroppo non praticante: io sono rimasto impressionato soprattutto da quello smash da fondo campo di Alcaraz con grande taglio ad uscire. Mi è sembrato un colpo difficilissimo. Sbaglio?

Per noi comuni mortali, un colpo impossibile; ma in passato, in questo tipo di esecuzione erano dei maestri anche Pat Cash e Pete Sampras; per citare i primi due che mi sovvengono. Anche Federer non scherzava... 

Più che altro, ha fatto la differenza la consistenza del rovescio (mai così regolare Carlos con quel colpo come in questo torneo) e della seconda di servizio, a volte migliore della prima per carico di rotazioni; col dritto, poi, ha fatto letteralmente i buchi per terra, fin dal primo game; ma quella, si sa, è la specialità della casa; fra le tante, forse la più determinante nel gioco. 

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5 minuti fa, silver1981 ha scritto:

al momento è un giocatore totalmente senza tattica che spara ogni palla a 200 all'ora, i colpi vanno saputi gestire

Ho intravisto uno sforzo a migliorare in questo senso, e un miglioramento, anche se ancora non sostanziale, vedremo, così come per Aliassime

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16 minuti fa, silver1981 ha scritto:

Shelton ha delle speranze solo se prende un allenatore vero, al momento è un giocatore totalmente senza tattica che spara ogni palla a 200 all'ora, i colpi vanno saputi gestire, con Sinner e Alcaraz al momento perderà sempre.

 

a me incuriosisce di più Aliassime, anche se su terra e erba è un giocatore normalissimo.

Shapovalov, se mette la testa a posto?

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12 ore fa, Sawyer_ ha scritto:

Onestamente, e lo dico da tifoso di Sinner,  Alcaraz è nettamente più forte. 

Sinner se la potrebbe "giocare" se non lo subisse psicologicamente.

I numeri parlano chiaro dai.

Sugli scontri diretti c'è poco da dire, al momento siamo 5 a 10.

Ma non credo che lo soffra psicologicamente, altrimenti a Wimbledon si sarebbe sciolto dopo il primo set perso. E il RG se l'è mangiato Sinner alla fine.

 

Federer e Nadal si sono scontrati 40 volte, lo svizzero ne ha vinte solo 16.

Ma diresti per questo che Federer abbia sofferto psicologicamente Nadal? Non credo proprio

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Adesso, The_Rock ha scritto:

Sugli scontri diretti c'è poco da dire, al momento siamo 5 a 10.

Ma non credo che lo soffra psicologicamente, altrimenti a Wimbledon si sarebbe sciolto dopo il primo set perso. E il RG se l'è mangiato Sinner alla fine.

 

Federer e Nadal si sono scontrati 40 volte, lo svizzero ne ha vinte solo 16.

Ma diresti per questo che Federer abbia sofferto psicologicamente Nadal? Non credo proprio

Beh, un pochino sì secondo me😎

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7 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Beh, un pochino sì secondo me😎

Beh, se anche fosse metterei la firma che Sinner diventi un Federer che soffra psicologicamente il suo rivale

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11 minuti fa, The_Rock ha scritto:

Federer e Nadal si sono scontrati 40 volte, lo svizzero ne ha vinte solo 16.

Ma diresti per questo che Federer abbia sofferto psicologicamente Nadal? Non credo proprio

In quel caso però c'è il fattore terra rossa che è dominante, perché hanno giocato 16 partite su terra (il 40% delle partite totali) e Nadal ne ha vinte 14 (quasi il 60% delle vittorie totali di Nadal su Federer). Decisamente più determinante questo aspetto che eventuali questioni psicologiche...

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Adesso, The_Rock ha scritto:

Beh, se anche fosse metterei la firma che Sinner diventi un Federer che soffra psicologicamente il suo rivale

Ah beh, quello sicuro.

 

Tornando a Federer, da Wimbledon 2005 a US Open 2007 vinse 8 major su 10, una cosa mai vista, mancando il grande slam solo perchè a Parigi c'era Nadal. E secondo me si diceva: "sono il più forte di tutti, tranne contro Nadal sulla terra. Posso accettarlo".

 

Poi nel 2008 Nadal lo batte a Wimbledon, e si sarà detto: "sono il più forte di tutti, però a volte da Nadal perdo anche sull'erba. Posso accettarlo".

 

Poi dal 2011 ha cominciato a perdere spesso pure con Djokovic e non ci ha visto più.

 

Esagero un pochino, ma ho sempre avuto l'impressione che da Nadal accettasse di perdere, da Djokovic no.

 

Curioso di vedere come reagiscono Alcaraz e Sinner dovesse spuntare un terzo incomodo fra qualche anno.

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42 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Ciao ragazzi, faccio la solita incursione post slam. 

Breve dialogo di ieri sera, prima della partita, con la moglie, newcomer appassionata di tennis, anzi, tifosissima faziosa e sfegata di Jan il Rosso. 

- Dimmi chi vince...

- Non lo so, non ho doti divinatorie... 

- Dai...dimmi chi vince secondo te... 

- Vuoi sentirlo? 

- Sì! 

- Vince Alcaraz...

- *...

- E allora perché me lo chiedi? Per insultarmi? 

 

In verità, ho avuto modo, visti gli orari, di vedere molto del torneo dei due figli degli dei; e tutto sommato, leggendo fra le righe, e al netto del veloavevodettismo, sempre specioso, era abbastanza intuibile la percezione che fra i due, Carlos arrivasse all'atto finale in condizioni psico-fisiche nettamente migliori. 

Lo spagnolo si è presentato a NY tirato a mille, con il sangue agli occhi (al di là dei suoi larghi sorrisi che elargisce sempre in gran quantità), con la ferocia dell'orgoglio ferito e la determinazione e concentrazione di un uomo in missione. 

La percezione generale, era che Sinner fosse il vero numero uno, al di là della classifica, da almeno un anno e mezzo; che al Roland Garros fosse finita come era finita anche per volere degli dei, e che a Wimbledon si fosse visto l'esatto rapporto di forze tra i due ("nello scambio è più forte di me!!!" - cit.), e Carlitos, da un lato, in cuor suo sapeva benissimo che questa percezione generale era fondata e corretta; dall'altro, non l'ha accettata; lui al di là dei complimenti, anche sinceri, che elargisce, è convinto in cuor suo di essere il migliore; è tipico dei campioni. 

Non l'ho MAI visto giocare un torneo come questo US Open, in nessuno degli altri 5 major vinti in precedenza; ha dominato tutto e tutti dal primo turno alla finale; anche dopo il secondo set perso, un po' per il suo fisiologico bisogno di rifiatara (è un bisogno mentale, non una distrazione), molto per la classe e per l'orgoglio parimenti smisurato di Jannik, la sensazione era che l'esito fosse già scritto; a parte quei venti minuti nel secondo, non c'è mai stata partita, siamo sinceri. 

 

Jannik è arrivato all'atto conclusivo con una serie di piccoli (?) acciacchi, e comunque ha affrontato tutto lo swing americano in condizioni così così; forse, anche uno Cyborg come lui ha sentito un leggero appagamento dopo lo storico trionfo a Wimbledon. 

 

I discorsi su chi sia il più forte, sempre condizionati dal sic et nunc, lasciano il tempo che trovano. Ripeto sempre, con gli amici, che io, in più di quarant'anni che gioco (ad infimi livelli) e seguo il tennis, uno come Alcaraz non l'avevo MAI visto; un tale connubio di potenza, resistenza, esplosività, mentalità vincente, bagaglio tecnico smisurato e talento fuori da ogni logico, è un uniqum; nemmeno in Federer ho visto tutto ciò. 

 

Ma, parimenti, fino all'altro ieri consideravo Djokovic, per quanto mi sia sempre stato a pelle piuttosto antipatico, considerando il tennis a 360 gradi, il più forte e completo di tutti, sia di Roger, che di Rafa, al di là del numero degli slam vinti. Ma vedendo Sinner, vedo in lui un Nole 2.0, l'evoluzione della specie; simile al serbo, ma un filo più forte fisicamente, un filo più veloce, un filo più preciso, un filo in più in tutto; e quindi... 

 

La cosa bella è che entrambi traggono ispirazione e stimoli l'uno dall'altro; senza Jannik, Carlitos non avrebbe avuto la maturazione che sta evidenziando; senza Carlitos, Jannik non avrebbe fatto i progressi tecnici che l'hanno portato a questi livelli siderali, e ad essere il numero uno indiscusso da un anno e mezzo a questa parte.

 

Della classifica non me ne è mai fregato niente; tanto più  che, quella attuale, è un frutto bacato di un albero avvelenato alle radici dalla famosa squalifica subita da Sinner; e quindi, lascia il tempo che trova. 

Rimangono i due slam a testa al termine di una stagione incredibile; questi due hanno portato il tennis ad un livello tale che non ce ne rendiamo nemmeno conto fino in fondo. 

 

E la serie degli h2h nelle grandi finali, temo sia solo all'inizio. Temo per gli altri, ovviamente. 

Godiamoci lo spettacolo. 

Sperando, almeno, in un terzo incomodo; che, per me, non sarà Fonseca. 

 

 

già dal primo turno contro Opelka, che io temevo molto, si era capito quanto fosse determinato a vincere questo Slam, non lo avevo mai visto cosi concentrato in un primo turno, e aggiungo che se avesse avuto un primo turno cosi ostico lo scorso anno forse sarebbe anche andato fuori.

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Comunque, adesso parliamo di duopolio che rischia di essere noioso, ma dal 2004 al 2010 (7 stagioni, mica 2), Nadal e Federer hanno vinto 24 slam su 28 sefz

 

Poi Djokovic è maturato, si sono infilati giocatori di talento come Murray e Wawrinka, Federer ha avuto qualche problema fisico... però fino a quel punto era praticamente come oggi.

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Completamente d'accordo sulle parole dette da Jannik.

Deve iniziare ad uscire più spesso dalla sua comfort zone, e variare di più il gioco.

Ciò detto, c'è poco da fare.... il servizio conta più del 50% nell'ottenimento del punto.

È vero che lo ha migliorato molto (specialmente la 2° di servizio), ma purtroppo non riesce ancora ad avere continuità con questo colpo.

Non venitemi a dire che ieri (e non solo ieri) ha servito bene....

Non a caso, quando Alcaraz è calato con il servizio nel 2° set, Sinner era riuscito a portarlo a casa.

Nel complesso Alcaraz è stato più solido in tutto.

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54 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Due grandi campioni, ma con uno dei due che ha qualcosa in più (Alcaraz).

Se dovessi fare un paragone con gli altri sport mi viene da pensare al rapporto di forza che c'era tra Hamilton e Vettel in F1, tra Marquez e Lorenzo nelle moto, tra Pogacar e Vingegaard nel ciclismo, tra Messi e Ronaldo nel calcio, tra Barshim e Tamberi nell'Alto.

Forse il paragone più azzeccato è Messi-Ronaldo (su Barshim-Tamberi non sono preparatissimo).

Gli altri sono troppo sbilanciati, la differenza fra Sinner e Alcaraz è molto risicata e dipende dai momenti.

 

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2 ore fa, ventinove ha scritto:

A Melbourne uscì da una buca clamorosa contro Rune, probabilmente Alcaraz quella partita l'avrebbe persa, qui a NY è arrivato in finale fra acciacchi e acciacchini. 

Io, più che quella, non dimenticherei mai il cratere che gli si era aperto sotto i piedi nella partita contro Dimitrov a Wimbledon... 

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3 minuti fa, loropo ha scritto:

Io, più che quella, non dimenticherei mai il cratere che gli si era aperto sotto i piedi nella partita contro Dimitrov a Wimbledon... 

eh si, li è stato fortunato

non sappiamo come sarebbe andate alla fine senza l'infortunio di Dimitrov, ma di certo non stava andando per nulla bene per Jannick

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forfait di Alcaraz in coppa Davis. però giocherà la laver CUP. ecco, io queste cose non le capirò mai.

anche Fritz e Shelton lo scorso anno fecero la stessa cosa

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5 minuti fa, silver1981 ha scritto:

forfait di Alcaraz in coppa Davis. però giocherà la laver CUP. ecco, io queste cose non le capirò mai.

anche Fritz e Shelton lo scorso anno fecero la stessa cosa

Probabilmente pensa che contro Rune e gente fuori dai cento possano fare a meno di lui.

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53 minuti fa, Minor threat ha scritto:

In quel caso però c'è il fattore terra rossa che è dominante, perché hanno giocato 16 partite su terra (il 40% delle partite totali) e Nadal ne ha vinte 14 (quasi il 60% delle vittorie totali di Nadal su Federer). Decisamente più determinante questo aspetto che eventuali questioni psicologiche...

È vero.

Ma lo è altrettanto riconoscere che Rafa ha vinto nei giardini di Roger contro Roger. 

Il contrario, mai.

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1 ora fa, Trezegol_88 ha scritto:

Completamente d'accordo sulle parole dette da Jannik.

Deve iniziare ad uscire più spesso dalla sua comfort zone, e variare di più il gioco.

Ciò detto, c'è poco da fare.... il servizio conta più del 50% nell'ottenimento del punto.

È vero che lo ha migliorato molto (specialmente la 2° di servizio), ma purtroppo non riesce ancora ad avere continuità con questo colpo.

Non venitemi a dire che ieri (e non solo ieri) ha servito bene....

Non a caso, quando Alcaraz è calato con il servizio nel 2° set, Sinner era riuscito a portarlo a casa.

Nel complesso Alcaraz è stato più solido in tutto.

Per me, si trascinava ancora il fastidio agli addominali accusato in semifinale, che non gli ha permesso di servire al meglio (che già normalmente non è il suo colpo migliore).

 

Contro Bublik e Musetti, e fino al primo set contro Aliassime, era stato una macchina da guerra, dopo si è visto un altro giocatore.

Un vero peccato, per me Sinner non era al 100%, e in generale mi sembra un po' fragilino fisicamente.

 

Dall'altra parte invece un Alcaraz al 120% con il sangue negli occhi e una strapotenza fisica mai vista.

 

Magari avrebbe vinto lo stesso lo spagnolo, ma almeno avrebbero potuto giocarsela, come al RG e a Wimbledon.

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4 ore fa, SiPuoFare ha scritto:

Alcaraz in stato di grazia in questi Us open, non ha regalato niente, però come scrivevo sabato sera Sinner avrebbe dovuto servire almeno con il 60% di prime per fare partita, purtroppo anche ieri sera si è fermato al 48%. Non so se causa il problemino avuto con Aliassime (si parla di addominali), ma è un fondamentale che un pò in tutto il torneo gli è venuto a mancare, e se con gli altri basta il resto del repertorio, con il murciano non se lo può permettere.

Comunque, grazie lo stesso Jannik, la partita con Alcaraz è appena iniziata.

esatto, siamo felicissimi di avere un campione del genere che non abbiamo mai avuto nell'intera storia del tennis italiano.

è comunque vero che con quella percentuale di prime non vince mai mai mai contro lo spagnolo.

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41 minuti fa, Minor threat ha scritto:

Comunque, adesso parliamo di duopolio che rischia di essere noioso, ma dal 2004 al 2010 (7 stagioni, mica 2), Nadal e Federer hanno vinto 24 slam su 28 sefz

 

Poi Djokovic è maturato, si sono infilati giocatori di talento come Murray e Wawrinka, Federer ha avuto qualche problema fisico... però fino a quel punto era praticamente come oggi.

Da quando sono arrivati Federer e, pochi anni dopo, Nadal, il tennis è diventato uno sport sempre meno per specialisti e sempre più per fenomeni onnivori. Non è un caso che tutti i big three abbiano completato il career slam, cosa che immagino succederà presto anche a Alcaraz e Sinner. il cannibalismo del singolo nacque inizialmente con Sampras; vincere 14 slam era impensabile nel tennis precedente a lui e ricordo bene che già se ne parlava come di fenomeno inarrivabile e irripetibile. Nonostante ciò, a Parigi arrivò al massimo in semifinale e in una sola occasione, perchè non era quella la sua superficie, punto. 

Federer, al contrario, nonostante fosse indubbiamente depotenziato sulla terra, ha vinto un RG e perso non so più quante finali contro Nadal (il giocatore più forte della storia del tennis sul rosso) vincendo almeno un set in ognuna, a parte una volta in cui venne letteralmente spazzato via in tre set. 

Questo per dire che dal 2003 è nato di fatto un nuovo tennis, in cui i titoli slam se li sono divisi e se li divideranno forse per altri anni 5 soli tennisti, escludendo i 3 di Murray e i 3 di Wawrinka, oggettivamente inferiori agli altri. Parliamo di più di 90 titoli e di una generazione intera di tennisti praticamente all'asciutto in termini di major.

Sicuramente qualcosa è cambiato proprio a livello di superficie e palline, cosa che ha molto uniformato questo sport. Ma c'è anche una questione di mentalità che evidentemente solo in pochissimi  riescono a sviluppare. E chi ci riesce domina, lasciando poco o nulla agli altri. 

 

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31 minuti fa, silver1981 ha scritto:

forfait di Alcaraz in coppa Davis. però giocherà la laver CUP. ecco, io queste cose non le capirò mai.

anche Fritz e Shelton lo scorso anno fecero la stessa cosa

E' evidente come la Davis non abbia la stessa dignità per tutte le nazioni. Qui in Italia abbiamo quasi una ossessione per questo torneo, forse per sensibilità che rimane calcistica. Questo rende difficile per un giocatore come Sinner dare forfait, che sarebbe tacciato di 'tradimento patrio'. Il fatto è che, proprio perchè non tutte le nazioni schierano i migliori, la validità tecnica è molto relativa. E' un torneo che dà un generico indicatore del livello tennistico di un paese, ma nulla di più. Un torneo che può dipendere in modo decisivo da una singola partita di doppio ha una validità molto relativa. Qui in Italia, per un giocatore top, ormai è quasi una tassa da pagare.

 

I tornei che dicono del reale livello tennistico di un paese sono solo gli Slam e al limite il Master, quanti giocatori piazzi lì e che percorso fanno dicono a che livello una nazione è. Tanto varrebbe dare un premio a fine stagione alla nazione che ha fatto meglio in quei tornei. Il tennis è sport individuale, e sui tornei individuali ci si dovrebbe misurare. Mia opinione

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5 minuti fa, robros ha scritto:

E' evidente come la Davis non abbia la stessa dignità per tutte le nazioni. Qui in Italia abbiamo quasi una ossessione per questo torneo, forse per sensibilità che rimane calcistica. Questo rende difficile per un giocatore come Sinner dare forfait, che sarebbe tacciato di 'tradimento patrio'. Il fatto è che, proprio perchè non tutte le nazioni schierano i migliori, la validità tecnica è molto relativa. E' un torneo che dà un generico indicatore del livello tennistico di un paese, ma nulla di più. Un torneo che può dipendere in modo decisivo da una singola partita di doppio ha una validità molto relativa. Qui in Italia, per un giocatore top, ormai è quasi una tassa da pagare.

 

I tornei che dicono del reale livello tennistico di un paese sono solo gli Slam e al limite il Master, quanti giocatori piazzi lì e che percorso fanno dicono a che livello una nazione è. Tanto varrebbe dare un premio a fine stagione alla nazione che ha fatto meglio in quei tornei. Il tennis è sport individuale, e sui tornei individuali ci si dovrebbe misurare. Mia opinione

vero cmq la sessione di Settembre l'ha sempre saltata anche Sinner

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20 minuti fa, Oaktreesfasciali ha scritto:

esatto, siamo felicissimi di avere un campione del genere che non abbiamo mai avuto nell'intera storia del tennis italiano.

è comunque vero che con quella percentuale di prime non vince mai mai mai contro lo spagnolo.

Noi stiamo qui a farci mille seghe mentali, ma alla fine:

- RG: Sinner 54% - Alcaraz 58%, vince Alcaraz 7-6 al quinto

- WIM: Sinner 62% - Alcaraz 53%, vince Sinner abbastanza agevolmente 

- US: Sinner 48% - Alcaraz 61%, vince Alcaraz agevolmente

 

Aggiungo che nella finale degli AO ha servito il 60% di prime...

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A me di Alcaraz non piace il fatto che sia diventato così muscoloso. È la prima volta che vedo un tennista, ad alti livelli, con quella struttura fisica.

Non mi piace.

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