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VIDEO Conferenza stampa presentazione Miralem Pjanić allo Stadium: "Qui per vincere. Ora capisco perché è difficile arrivare davanti alla Juve"

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E' il giorno della presentazione ufficiale di Miralem Pjanic. Il centrocampista bosniaco risponde alle domande dei giornalisti nella sala stampa dello Juventus Stadium. Tuttojuve.com vi riporta integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

 

Da avversario ti eri fatto un'idea del mondo Juventus. Dopo una settimana di lavoro, quell'idea è confermata o c'è qualcosa che non ti aspettavi?

"Sapevo l'avversario che era, che squadra è, che società è da fuori. Adesso che sono dentro ho visto tante cose diverse e ho capito perchè è sempre difficile essere davanti alla Juve con la Roma. Sono qua, sono molto contento, si lavora tanto, l'ho capito subito. Sono a disposizione della squadra per raggiungere grandi obiettivi, per continuare a vincere semplicemente tutti i titoli che hanno vinto già l'anno scorso e farlo ancora di più. Ma sicuramente c'è una differenza dove sono stato in passato e dove sono oggi".

 

Cosa significherà Roma-Juventus per te? Come ti aspetti di essere accolto all'Olimpico?

"Sarò molto contento di ritornare all'Olimpico, di ritrovare tifosi incredibili, di ritrovare i miei amici, con i quali ho passato cinque anni bellissimi, di ritrovare gente con cui ho lavorato per cinque anni, quindi sarà veramente contento. Sarà una partita un po' diversa per me, perchè ho passato cinque anni bellissimi in quella città e in quella società, ma dalla prima giornata in poi sarà concentrato sulla mia nuova squadra, sui miei obiettivi, semplicemente di raggiungere tutti gli obiettivi che ci porremo tutti insieme. Ma ovviamente so che sarò fischiato probabilmente, perchè non è mai facile cambiare squadra. Ma io oggi sono contento e sarò molto contento di ritrovare tutto l'Olimpico e la squadra della Roma".

 

Quale differenza hai notato tra Roma e Juventus?

"C'è differenza, c'è differenza dal primo giorno quando ho firmato qua. Ho ricevuto tanti benvenuto da tutta la squadra, ho ricevuto tanti messaggi dall'inizio, mi hanno accolto molto bene e mi hanno fatto capire che sono in una grande squadra, con grandi uomini e grandi calciatori. Oltre ad aver vinto tanto in questi anni, mi hanno dato il benvenuto, mi hanno fatto capire che qua sono una squadra unita, che sono contenti di avermi qua, che possono darmi una mano, che sono contento che sono venuto, questo mi ha fatto molto piacere. Poi in questa ultima settimana abbiamo lavorato veramente tanto, il lavoro è cambiato un po' rispetto a quello che ho fatto a Roma".

 

Con Allegri hai parlato in questi giorni? Puoi essere il nuovo Pirlo per la Juventus anche per quanto riguarda le soluzioni balistiche?

"Col mister c'è una buona intesa per adesso, ci siamo sentiti, ci vediamo ogni giorno, ci parliamo, prendo confidenza, mi impara a conoscere, e piano piano parleremo pure del mio posizionamento. Per adesso siamo qua per lavorare, per prepararsi bene, provo a fare la miglior preparazione possibile, per essere pronto dall'inizio delle gare ufficiali. Tutto il resto, dove giocherò sul campo, me lo hanno fatto capire la società e il mister, prima del mio definitivo passaggio alla Juve. Sarò utile perchè alla Roma giocavo in un centrocampo a tre e sono un giocatore che non ha paura di avere il pallone tra i piedi e a cui piace far giocare gli altri. Il mister sa molto bene le mie caratteristiche e mi metterà nella posizione in cui penserà che io possa essere più utile alla squadra. Io mi adatterò per dare una mano alla Juve. Pirlo è un grandissimo calciatore, in tutti gli anni che è stato qui per me era il centrocampista più forte della Serie A, è un esempio ovviamente. Non copierò il suo gioco, farò il massimo di quello che mi richiederà il mister. Ovviamente siamo diversi, è stato un calciatore incredibile, eccezionale qua alla Juve, ma anche nel passato ovunque ha giocato. La società mi ha preso perchè pensa che io darò una grande mano, quindi darò il massimo diventare ancora più forte per diventare un giocatore importante in questa squadra. Mi integrerò al meglio possibile e sul campo dimostrerò il mio valore. Il paragone con Pirlo è bello ovviamente, ma il mio gioco forse è un po' diverso. Pirlo però è stato un giocatore molto tecnico, molto abile col pallone tra i piedi, che ha fatto giocare molto bene la squadra e penso che potrò fare altrettanto bene. E spero di farlo".

Con te la Juve ha un'arma in più sulle punizione. C'è un giocatore a cui ti sei ispirato?

"Ho lavorato con uno specialista che era Juninho quando stavo al Lione, però come ho sempre detto, sui calci piazzati, sulle punizioni, ogni calciatore ha un piede diverso, ha una tecnica di tiro diversa, io ho la mia e la sto perfezionando. Sto provando a essere sempre più pericoloso possibile, di decidere a volte le partite, perchè partite importanti a volte si decidono sui calci piazzati, su punizioni. Proverò a fare bene. Sto lavorando sempre per migliorare, ma lo so che la Juve ha altri giocatori che le calciano bene. Io vorrò essere decisivo come lo sono stato con la Roma in questi ultimi anni".

Hai detto che sei stato accolto bene. Ti hanno parlato di Champions o te l'hanno messa sullo stesso piano del campionato e della Coppa Italia?

"La cosa più importante è mantenere i trofei che si sono vinti l'anno scorso, poi ovviamente la squadra, una società come la Juve, vorrà sempre vincere tutto. Qualunque avversario affronteremo, in Champions, campionato o coppa, si vorrà vincere. Gli obiettivi saranno sempre quelli più alti possibili. La priorità ovviamente sarà sempre portare lo Scudetto a casa e scrivere la storia. Sei di fila sarebbe una bella cosa e spero che possa contribuire a tenere lo Scudetto alla Juve".

Hai ricevuto soprattutto il caloroso benvenuto di Dybala. Pensi che l'asse Pjanic-Dybala possa essere un'arma in più per questa Juventus? Con Dybala hai già parlato in modo scherzoso di dividerti le punizioni?

"Per il calcio, nella mia visione, è sempre un gioco di squadra, un gioco dove tu riesci a essere buono se la squadra gira bene. Proverò a mettere i miei compagni nella migliore situazione possibile, poi le individualità, il talento di ognuno uscirà fuori se la squadra gioca bene. Proverò a far giocare bene i miei compagni, come faranno loro con me. Per me è importante che la squadra giochi bene e vinca. Individualità ce ne sono tante qua, non ci sono solo Pjanic, Dybala o altri. E' un gioco di squadra e la Juve ha dimostrato molto bene in questi ultimi anni che insieme, con questo spirito che hanno avuto, hanno raggiunto tanti obiettivi. Nello spogliatoio ci sarà gente che lo ricorderà sempre che la squadra è sempre più importante di un giocatore. Poi sui calci piazzati, si definirà sempre sul campo, quello che li tira al meglio possibile li calcerà, senza aver rancori o litigare, è sempre importante fare il bene della squadra".

C'è qualcuno dello spogliatoio della Roma che ti ha detto: "Hai fatto bene ad andare alla Juve". E come sono andate realmente le cose nel tuo passaggio alla Juventus?

"Tutti, tutti mi hanno fatto i complimenti, tutti erano dispiaciuti e ho ricevuto messaggi importanti. Prima di firmare qua, ho chiamato mister Spalletti, ho mandato un messaggio a Totti, a Daniele, a quelli che erano lì tanto tempo, prima di tutto per ringraziarli per i cinque anni, che la scelta è stata così e che il destino l'ha voluto. Perchè una carriera non è lunghissima, sono stato cinque anni a Roma e ho passato cinque anni bellissimi lì, non me lo scorderò mai. Ma ovviamente non è stato facile, perchè ho passato cinque anni bellissimi lì e partire in qualunque posto sarebbe stata la stessa cosa. La squadra era dispiaciuta perchè ero ben visto nello spogliatoio, avevo rapporti buonissimi con tutti, non solo con i calciatori, ma con tutta Trigoria, tutta Roma. Quando ho detto che dovevo cambiare squadra ovviamente, dopo cinque anni, non è stato poco. I giocatori mi hanno fatto i complimenti, andando in una grande società, in una grande squadra, ma ovviamente erano dispiaciuti che non farò più parte dello spogliatoio della Roma ma di un'altra squadra. Gli porterò sempre tanto rispetto e loro lo sanno molto bene. l messaggi che ho ricevuto da Totti e da altri calciatori mi hanno toccato, ma il calcio è così, si va avanti, adesso sono molto contento di essere qua e spero di vincere tante cose qua, perchè sono in una grande società, con grandissimi calciatori, che mi aiuteranno a diventare ancora più forte e a raggiungere quello che ho sempre sognato, di vincere titoli. Sono sicuro che ho scelto la società giusta per questo. La Juve non mi ha seguito solo questa volta, è una società che lavora seriamente, che è sempre stata in un modo o nell'altro interessata. Forse prima non si poteva fare, adesso si è fatto, sono molto contento. Per me non c'era altra scelta che fare un passo avanti nella mia carriera e in questa società sicuramente lo faccio".

 

Che numero di maglia hai scelto? C'è qualche curiosità sui primi giorni a Torino? E' vero che andrai ad abitare nella vecchia casa di Pogba?

"Non so dove abita Pogba, non penso fosse la sua. Dopo l'Australia, penso che entrerò nella mia casa, che ho scelto già durante la vacanze, perchè avendo una casa è sempre più semplice ambientarsi. Ho fatto il necessario per fare il più veloce possibile. Dopo la tournée spero di essere nella casa. Il mio numero sarà il 5. Come sapete l'anno scorso avevo il 15, qui è preso, prendiamo il 5. Il 5 è stato anche il numero che il mio idolo Zidane ha portato nella sua carriera, è un bel numero e sarò orgoglioso e contento di portarlo".

 

tuttojuve.com

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"ora che sono dentro alla juve ho visto tante cose diverse e ho capito perché era sempre difficile stare davanti alla juve"

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A quanto è quotata la domanda su Pogba?

0.01

"Ciao Miralem, pensi di giocare con Pogba l'anno prossimo? Hai già parlato con lui? Grazie"

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