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Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

.giornale fonte : Ansa , ore 15,39 .

MOSCA, 11 APR - "Abbiamo informazioni da diverse fonti che ci saranno altre provocazioni,

e non posso chiamarle in altro modo, in altre zone della Siria, come nei sobborghi a sud di Damasco, dove intendono piazzare di nuovo sostanze (chimiche, ndr) ed accusare le autorità Siriane del loro uso".

Così Vladimir Putin al termine dell'incontro con Sergio Mattarella.

... " stanno portando sostanze tossiche in alcune zone della Siria per creare un altro pretesto per accusare il Governo Siriano dell'uso di armi chimiche e provocare nuovi attacchi americani":

lo sostiene , anche , il capo del dipartimento generale operativo dello Stato maggiore russo, generale Serghiei Rudskoi .( Colin Powell, il "mistificatore" del 2003, sarà contento. Mai due senza tre: 2003, 2013... 2017. )

 

....................................... % ........................... % .....................

 

Il fatto che il Pentagono-Wall Street -CIA & c. ( non scrivo la parola "USA" perchè sarebbe uno schiaffo morale alla intelligenza del "povero" popolo non-colpevole )

stia usando lo stesso "gioco" (sporco)

con cui ha fatto fuori Saddam H... 220px-Iraq%2C_Saddam_Hussein_%28222%29.jpg ,

ormai lo abbiamo capito tutti , non c'era bisogno delle dichiarazioni ufficiali dei Russi per saperlo

(Visto che l'ininterrotto genocidio Usa & Nato , dal 1945 , non è considerato terrorismo, neanche quando mette in mano ai suoi sicari armi chimiche, è inutile continuare a farla lunga ...)

 

.uhm... Cattivi Pensieri :

la mia riflessione è , però, un'altra :

a) :Se non è stata una sorpresa il "voltafaccia " di Trump , per quello che ancora può decidere autonomamente ( poco o niente ) un qualsiasi presidente USA , .

b) : La Russia dopo il " contropiede " iniziale sembra aver smarrito lo slancio politico e militare del suo intervento in Siria.

La reazione Russa ( a parte la difesa scontata del "problema gas-Sarin che non c'è".... ) è stata poco decisa , quasi rassegnata , alla notizia dei prossimi attacchi USA ( ( pro-Jihadisti /Daish/ Al Qaida (nelle sue varie mimetizzazioni ) , ecc. ))

Il cambiamento di rotta della Russia "di Putin " non lo prevedevo proprio .

Mi vengono in mente dei cattivi pensieri riguardo anche a Putin & c. .

Continuo a pensare, a questo punto , che :

l’intervento Russo in Siria sia cialtronesco e offensivo proprio e soprattutto verso i Siriani ... bah ,

che dovrebbero come minimo porgere un ultimatum ai loro " protettori " per sapere di che morte

dovranno morire e quando dovranno aspettare prima di sputargli in faccia .

Un piccolo paese che resiste eroicamente ad una feroce aggressione contro mezzo mondo-Nato, dopo QUATTRO anni riceve l’aiuto della " superpotenza " della quale ospita una base sul proprio territorio.

E, guarda caso..... , questa interviene SOLO quando la sua base è minacciata.

 

La Russia, una volta scongiurato l’imminente collasso del Governo Siriano, e salvaguardato il "suo" porto , si è accordata con gli aggressori per una vergognosa spartizione:

io bombardo fino a qui ....,

voi bombardate un po’ più in là.

Cosa ne ha guadagnato la Siria & i Siriani???

Una presunta stabilizzazione in un non-stato che non recupererà MAI il suo territorio.

A cosa sono servite le morti di milioni di eroi per difendere La Repubblica Araba Siriana ??

 

Il fatto è che : Nonostante questa " moderazione " messa in atto per astrusi calcoli geopolitici,

la Russia continua ad essere bersagliata ""dall’Uccidente "" con sanzioni, minacce e attentati.

Uno " stile " che del resto mantiene ai suoi confini.

Es. : Una volta recuperata la preziosa Crimea,

la Russia ha dato un minimo aiuto al Donbass, che gli ha permesso di sopravvivere ma lo ha lasciato alla mercé delle continue aggressioni dei nazisti ucraini.

Sono tutti uguali !!!

Questo fanno le superpotenze, non fare di tutto per compiacere la superpotenza rivale che, intanto, continua a menare martellate sui denti. bah

 

https://youtu.be/Nljz6wLjHj0

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.giornale fonte : Ansa , ore 15,39 .

MOSCA, 11 APR - "Abbiamo informazioni da diverse fonti che ci saranno altre provocazioni,

e non posso chiamarle in altro modo, in altre zone della Siria, come nei sobborghi a sud di Damasco, dove intendono piazzare di nuovo sostanze (chimiche, ndr) ed accusare le autorità Siriane del loro uso".

Così Vladimir Putin al termine dell'incontro con Sergio Mattarella.

... " stanno portando sostanze tossiche in alcune zone della Siria per creare un altro pretesto per accusare il Governo Siriano dell'uso di armi chimiche e provocare nuovi attacchi americani":

lo sostiene , anche , il capo del dipartimento generale operativo dello Stato maggiore russo, generale Serghiei Rudskoi .

 

....................................... % ........................... % .....................

 

Il fatto che il Pentagono-Wall Street -CIA & c. ( non scrivo la parola "USA" perchè sarebbe uno schiaffo morale alla intelligenza del "povero" popolo non-colpevole )

stia usando lo stesso "gioco" (sporco)

con cui ha fatto fuori Saddam H... 220px-Iraq%2C_Saddam_Hussein_%28222%29.jpg ,

ormai lo abbiamo capito tutti , non c'era bisogno delle dichiarazioni ufficiali dei Russi per saperlo

(Visto che l'ininterrotto genocidio Usa & Nato , dal 1945 , non è considerato terrorismo, neanche quando mette in mano ai suoi sicari armi chimiche, è inutile continuare a farla lunga ...)

 

.uhm... Cattivi Pensieri :

la mia riflessione è , però, un'altra :

a) :Se non è stata una sorpresa il "voltafaccia " di Trump , per quello che ancora può decidere autonomamente ( poco o niente ) un qualsiasi presidente USA , .

b) : La Russia dopo il " contropiede " iniziale sembra aver smarrito lo slancio politico e militare del suo intervento in Siria.

La reazione Russa ( a parte la difesa scontata del "problema gas-Sarin che non c'è".... ) è stata poco decisa , quasi rassegnata , alla notizia dei prossimi attacchi USA ( ( pro-Jihadisti /Daish/ Al Qaida (nelle sue varie mimetizzazioni ) , ecc. ))

Il cambiamento di rotta della Russia "di Putin " non lo prevedevo proprio .

Mi vengono in mente dei cattivi pensieri riguardo anche a Putin & c. .

Continuo a pensare, a questo punto , che :

l’intervento Russo in Siria sia cialtronesco e offensivo proprio e soprattutto verso i Siriani ... bah ,

che dovrebbero come minimo porgere un ultimatum ai loro " protettori " per sapere di che morte

dovranno morire e quando dovranno aspettare prima di sputargli in faccia .

Un piccolo paese che resiste eroicamente ad una feroce aggressione contro mezzo mondo-Nato, dopo QUATTRO anni riceve l’aiuto della " superpotenza " della quale ospita una base sul proprio territorio.

E, guarda caso..... , questa interviene SOLO quando la sua base è minacciata.

 

La Russia, una volta scongiurato l’imminente collasso del Governo Siriano, e salvaguardato il "suo" porto , si è accordata con gli aggressori per una vergognosa spartizione:

io bombardo fino a qui ....,

voi bombardate un po’ più in là.

Cosa ne ha guadagnato la Siria & i Siriani???

Una presunta stabilizzazione in un non-stato che non recupererà MAI il suo territorio.

A cosa sono servite le morti di milioni di eroi per difendere La Repubblica Araba Siriana ??

 

Il fatto è che : Nonostante questa " moderazione " messa in atto per astrusi calcoli geopolitici,

la Russia continua ad essere bersagliata ""dall’Uccidente "" con sanzioni, minacce e attentati.

Uno " stile " che del resto mantiene ai suoi confini.

Es. : Una volta recuperata la preziosa Crimea,

la Russia ha dato un minimo aiuto al Donbass, che gli ha permesso di sopravvivere ma lo ha lasciato alla mercé delle continue aggressioni dei nazisti ucraini.

Sono tutti uguali !!!

Questo fanno le superpotenze, non fare di tutto per compiacere la superpotenza rivale che, intanto, continua a menare martellate sui denti. bah

 

https://youtu.be/Nljz6wLjHj0

 

 

Scusa baudolino, ma veramente credi che gli interventi di questa o quella nazione siano legati a buoni propositi o impeti di umanità verso la Siria? La politica è interessi, è sempre stata interessi, nessuno interviene in Siria per amore dei siriani, che sia russo o americano, l'intervento è sempre legato ad un guadagno, altrimenti le altre decine di guerre in giro per posti sperduti dell'Africa riceverebbero lo stesso trattamento della Siria, invece non interessano a nessuno perché non c'è nulla da guadagnarci!

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Scusa baudolino, ma veramente credi che gli interventi di questa o quella nazione siano legati a buoni propositi o impeti di umanità verso la Siria? La politica è interessi, è sempre stata interessi, nessuno interviene in Siria per amore dei siriani, che sia russo o americano, l'intervento è sempre legato ad un guadagno, altrimenti le altre decine di guerre in giro per posti sperduti dell'Africa riceverebbero lo stesso trattamento della Siria, invece non interessano a nessuno perché non c'è nulla da guadagnarci!

 

..................................... .uffa !!!!

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A quanto pare il Consiglio di sicurezza nazionale diretto da McMaster, ovvero l'organo di riferimento di Trump per le questioni di sicurezza ed Intelligence, ha diffuso un dossier nel quale vengono esplicitate, pur senza entrare nel dettaglio per ovvi motivi di riservatezza, le prove che inchioderebbero il regime di Assad (e non i russi) al bombardamento chimico di Kahn Scheikoun (in realtà si sarebbe trattato di un unico missile/bomba).

Nel dossier, che è stato consegnato in anteprima a Bloomberg News, vengono citati tracciamenti radar, intercettazioni delle comunicazioni (presumibilmente tra il pilota e la sua base), immagini satellitari e intelligence geospaziale, oltre naturalmente alle cosiddette "open sources" tra cui le testimonianze dirette recuperate sul posto e i reperti biologici.

 

Così Eli Lake, di Bloomberg

What Reset? White House to Call Out Russia's Fake News on Syria

 

APRIL 11, 2017 11:01 AM EDT

 

That's one message of a four-page dossier on the Syrian government's April 4 chemical weapons attack that killed up to 100 people and injured many more. The document, prepared by the National Security Council and scheduled for release later Tuesday, provides details on the U.S. assessment that the Syrian regime was responsible for the atrocity. But it also amounts to a public change of heart for a Trump administration that had, like its predecessor, hoped for improved relations with Russia.

 

The dossier is short on specific intelligence. It is also silent on whether the Russians had foreknowledge of the attack, as some U.S. intelligence agencies have concluded. But it is pointed in its refutation of Russian disinformation, which has made a variety of specious claims. They range from saying the gas was released after a strike on a chemical weapons depot belonging to opposition forces to asserting the incident itself was entirely fabricated.

 

"The Syrian regime and its primary backer, Russia, have sought to confuse the world community about who is responsible for using chemical weapons against the Syrian people in this and earlier attacks," the dossier says. Another passage says Moscow's response to the April 4 incident "follows a familiar pattern of Russia's response to egregious actions; it spins out multiple, conflicting accounts in order to create confusion and sow doubt within the international community." The dossier also derided a "drumbeat of nonsensical claims" from Syria and its allies, a clear reference to Russia.

 

The dossier refutes the Russian claim that the attack was on an opposition-held chemical weapons depot. It notes that commercial satellite video showed a crater in the road and no attack on a chemical weapons depot. It also notes that Russia said the attack occurred between 11:30 am and 12:30 pm on April 4, but that allegations about the attack surfaced on social media at 7:00 am local time.

 

As for proving Syrian culpability on the attack itself, the document, provided to Bloomberg View, says the U.S. government has collected "signals intelligence," or communications intercepts, and "geospatial intelligence," an analysis of imagery and other data that pin the attack at Khan Shaykun on Syrian dictator Bashar al-Assad.

 

The dossier says the U.S. government obtained evidence from "physiological samples collected from multiple victims" of the Sarin attack. And it noted there is also a preponderance of open source data ranging from witnesses on the scene to many videos uploaded to the internet in real time that contradict the Russian account.

 

But it is really the report's condemnation of the Russian response that is most striking. Trump has sought to reset the relationship with Moscow, as President Barack Obama hoped to do in 2009 and 2010. Now, one U.S. official tells me, Russian officials in phone calls with their Trump administration counterparts repeated in private the same propaganda lines their government was issuing in public. "That has led to a lot of frustration at the highest levels of the government," this official said.  

 

Already the Syrian incident has had diplomatic consequences. Secretary of State Rex Tillerson will not meet with Russian President Vladimir Putin in his visit to Moscow Tuesday. Tillerson's rhetoric has gotten more muscular over the last week on Syria as well. Speaking to reporters in Italy before departing to Moscow, he said, "It's clear to all of us that the reign of the Assad family is coming to an end."  

 

There is a hopeful irony in the latest turn in U.S.-Russian relations. On March 30, former FBI official Clint Watts told the Senate Intelligence Committee that during the election Trump and his campaign at times parroted fake news generated by Russian agents of influence, such as a story that there was a terrorist attack at the Incirlik Airbase in Turkey. The intelligence community's assessment of Russia's influence operation against the 2016 election also noted that a component of that campaign was generating and distributing fake news meant to discredit the Democratic nominee, Hillary Clinton.

 

Trump himself has not condemned Russia for these kinds of dirty tricks in the election. But now his National Security Council will release a document that exposes Russian fake news about its client's atrocity. Given the president's own ambivalence up to now toward Russian disinformation, this counts as real news, not the fake kind.    

 

To contact the author of this story:

Eli Lake at [email protected]

 

Quindi qualcosa comincia a filtrare, in opposizione alla cortina fumogena immediatamente sollevata da Mosca, a partire dal nome in codice dell'attacco, che sarebbe stato "Quds1".

Ma ci sono anche "spifferi" e voci che riguarderebbero una pesante irritazione (privata) russa nei confronti di Assad per un attacco di cui Mosca non sarebbe stata informata preventivamente, né avrebbe, diciamo, autorizzato. Ne parla su Al Monitor Laura Rozen, una solida corrispondente politica con entrature negli ambienti di Washington:

 

Russia 'furious' with Assad over gas attack

 

WASHINGTON — Privately, Russian officials are furious with Syrian President Bashar al-Assad for a suspected April 4 chemical weapons attack in Idlib province that killed over 80 people, Russia analysts said. They see it as threatening to sabotage the potential for US-Russia rapprochement ahead of US Secretary of State Rex Tillerson’s first visit to Moscow this week.

 

But Russia is also confused by what it perceives as contradictory statements from various top Trump Cabinet officials on whether US policy is shifting to demand Assad’s ouster, to what degree does the United States think Russia is culpable for Assad’s behavior, and more broadly, who from the administration speaks for Donald Trump, they said.

 

“Assad committed suicide here,” Michael Kofman, a Russia military expert with the Kennan Institute, told Al-Monitor in an interview April 10. Russia “will never forgive him for this.”

 

The suspected April 4 nerve gas attack on rebel-held Khan Sheikhoun that killed over 80 people, many of them children, “is a complete disaster” for Russia, Kofman said. “It destroyed the legacy of the 2013 deal [to remove Syria’s chemical weapons] that both countries [the United States and Russia] certified. So it made liars of both of us.”

 

He noted, “It provided all the ammunition to sabotage rapprochement between the United States and Russia. Look at the atmospherics. It caused public embarrassment. [Russian President Vladimir] Putin has to swallow US cruise missile strikes. Notice he has not defended Assad. It looks bad for Russia.”

 

Kofman added, “It demonstrates … in terms of Putin being a power broker … that the Russian role is very aspirational. It prevented him from doing this.”

 

“The Russians weren’t happy about what happened,” Nikolas Gvosdev, a Russia expert and professor at the US Naval War College, told Al-Monitor, referring to the April 4 chemical weapons attack. “They don’t like unpredictability … when things happen that throw what they are planning off course.”

 

“The Russians don’t like to be surprised,” Gvosdev added. “They don’t like … [to be made to] look like they can’t enforce agreements or don’t have as much influence over Assad as they were suggesting.”

 

Trump discussed Syria during a phone call with British Prime Minister Theresa May on April 10, and according to the British readout, the two leaders said they saw an opportunity to press Russia to break its alliance with Assad.

 

May and Trump “agreed that a window of opportunity now exists in which to persuade Russia that its alliance with Assad is no longer in its strategic interest,” a Downing Street spokesman said in a press release. 

 

While US officials have said the US cruise missile strikes on the Shayrat air base on April 6 were to punish and deter Syria’s use of chemical weapons, there has been some confusion caused by statements from different Trump Cabinet officials on whether US policy is creeping toward regime change. US officials, including US Ambassador to the United Nations Nikki Haley and national security adviser H.R. McMaster, have also suggested Russia was either complicit or incompetent for Assad’s chemical weapons attack. They have expressed anger that Russia has, in their opinion, tried to publicly sow disinformation about it.

 

“You know the interesting thing, Chuck, is when this chemical weapons murder happened to so many people, Russia’s reaction was not ‘oh how horrible’ or ‘how could they do this to innocent children’ or ‘how awful is that,’” Haley told Chuck Todd of NBC's "Meet the Press" on April 9. “Their initial reaction was Assad didn't do it, the Syrian government didn't do it.”

 

“Why were they that defensive that quick?” Haley continued. “The first priority for them was to cover for Assad. So what we knew from intelligence, that the Syrian regime had done this again, as they had done so many times before. We had evidence they had done it. It's obviously classified, so I’m not the one that would release the information, but it was enough that the president knew.”

 

Even while pressuring Russia because of its diplomatic and military support to Assad, McMaster reiterated that the United States is still looking for a political resolution to end Syria’s civil war.

 

“What we really need to do, and what everyone who's involved in this conflict needs to do, is to do everything they can to resolve this civil war,” McMaster told Fox News Sunday’s Chris Wallace April 9.

 

“What’s required is some kind of a political solution to that very complex problem, and … it's very difficult to understand how a political solution could result from the continuation [of] the Assad regime,” McMaster said. “Now we’re not saying that we are the ones who are going to affect that change. What we are saying is, other countries have to ask themselves some hard questions. Russia should ask themselves, what are we doing here? Why are we supporting this murderous regime that is committing mass murder of its own population and using the most heinous weapons available?”

 

Tillerson, who is scheduled to meet with his Russian counterpart, Foreign Minister Sergey Lavrov, in Moscow April 12, expressed disappointment at Russia’s public criticism of the US airstrikes, but he said he did not conclude Russia was complicit in the Syrian regime’s suspected chemical weapons attack.

 

“I’m not seeing any hard evidence that connects the Russians directly to the planning or execution of this particular chemical weapons attack, and indeed, that’s why we’ve been trying to be very clear that the Russians were never targeted in this strike,” Tillerson told George Stephanopoulos of ABC's "This Week" on April 9.

 

“Why Russia has not been able to achieve that [removal of Syria’s residual chemical weapons] is unclear to me,” Tillerson said. “I don’t draw conclusions of complicity at all; but clearly, they’ve been incompetent, and perhaps they’ve just simply been outmaneuvered by the Syrians.”

 

But Tillerson said he still holds out hope for productive talks with the Russians when he travels there this week, and he hopes Russia can press Assad to never use chemical weapons again.

 

“I’m hopeful that we can have constructive talks with the Russian government, with Foreign Minister Lavrov, and have Russia be supportive of a process that will lead to a stable Syria,” Tillerson said. “Clearly, they … have the greatest influence on Bashar al-Assad and certainly his decisions to use chemical weapons. They should have the greatest influence on him to cause him to no longer use those. I hope that Russia is thinking carefully about its continued alliance with Bashar al-Assad, because every time one of these horrific attacks occurs, it draws Russia closer in to some level of responsibility.”

 

The changing US calculus on Assad and Russia is making it harder to see what Russia and the United States would be negotiating when Tillerson meets Lavrov April 12, Gvosdev said.

 

“The ask and the give are harder to ascertain,” Gvosdev said. “Two weeks ago, it was how do we move this [syria] political process along.”

 

But now Tillerson is likely to tell the Russians that domestic politics in the United States is playing a bigger role in this, and “I can offer you less upfront,” Gvosdev speculated. “At a time when the Russian establishment very much … wants certain things upfront.”

 

“We are no longer talking about sanctions relief, [but how to] prevent new sanctions from being imposed,” Gvosdev said.

 

Assad’s actions have upended what was an important foreign policy priority for Putin — exploring the potential for cooperation with the United States on Syria and a possible rapprochement — and have seemingly taken sanctions relief off the table for discussion for now, and Russia will not forgive him, Kofman said.

 

“They are furious; it is very clear,” Kofman said, noting that there has been “no actual statement from Putin in support of Assad.”

 

“That is why I am saying he has signed his own political death warrant,” Kofman said of Assad. “They [the Russians] will never forgive him. They will wait. The time will come when Syria is stabilized, and they can actually have a change of power at the top. And then come for him.”

 

 

Da tutto ciò sorgono nuove/vecchie domande:

 

1) perché Mosca non ha diffuso prove (tracce radar, intercettazioni, immagini) a sostegno dell'"innocenza" di Assad e si è limitata ad una (ovvia) difesa d'ufficio attraverso una versione costruita in quattro e quatt'otto rilasciata immediatamente dopo l'attacco?

 

2) il fatto di aver rilasciato (parlo di Mosca) una versione difensiva pro-regime a pochissime ore di distanza dall'attacco (e sbagliando pure l'orario) senza prendersi il tempo necessario a condurre un minimo di verifiche nei meandri del regime di Assad (che richiedono, appunto, tempo) attraverso i propri ufficiali in Siria, non contraddice forse quell'invito alla "prudenza nell'accusare" il regime "prima di aver svolto una indagine" rivolto da Putin agli Stati Uniti? Forse la prudenza e le verifiche valgono solo per l'accusa e non per la difesa che invece non ha dovere di prova?

 

3) come mai NEANCHE UNA PAROLA è stata spesa da Putin a difesa del regime di Assad se non la mera ripetizione d'ufficio della versione diffusa da Mosca e la (ovvia) condanna del raid missilistico? Una accusa così grave nei confronti del proprio primo alleato nella regione (si parla di crimini contro l'umanità) non avrebbe forse meritato un impegno maggiore da parte russa?

 

A questo punto è possibile che Assad abbia voluto provare il salto del cavallo, cercando di mettere Mosca davanti al fatto compiuto, giocando sulla propria (presunta) intoccabilità. Diciamo che ha voluto scommettere su sé stesso cercando di costringere i russi a dargli copertura illimitata: cosa che in effetti hanno fatto, ma -novità di ieri- solo fino ad un certo punto.

Infatti, Viktor Ozerov, capo del comitato della difesa russo (l'equivalente del consiglio di sicurezza nazionale americano), ha affermato che se ci sarà un nuovo bombardamento americano i russi non intercetteranno i missili, ma potranno farlo i siriani. Testualmente: "lo scopo della presenza russa in Siria è combattere il terrorismo, NON difendere il paese dalle aggressioni esterne".

 

In altre parole, un chiodo politico sulla bara di Assad. O quantomeno un pesante avvertimento sul fatto che Mosca non può correre al guinzaglio delle fughe in avanti di Assad.

 

Che il mini-rais abbia fatto male i suoi conti?

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North Korea is looking for trouble. If China decides to help, that would be great. If not, we will solve the problem without them! U.S.A.

 

 

Trump mi spaventa, e non poco.

fa dichiarazioni pubbliche che andrebbero bene giusto al bar, fra amici dopo qualche birra.

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Che il mini-rais abbia fatto male i suoi conti?

Il microzar ha tentato il bluff e Donald è andato a vedere.

Risultato (ma si sapeva già): puoi difendere assad a parole, ma se ti chiamo per avvertirti che sto per bombardare, tu ti levi dalle palle e me lo lasci fare senza dire bah. Alla facciazza dei tuoi S300/400, con cui ti puoi giusto pulire il c...... E ancora ringrazia che ti ho avvisato e ti ho lasciato salvare la faccia.

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2) il fatto di aver rilasciato (parlo di Mosca) una versione difensiva pro-regime a pochissime ore di distanza dall'attacco (e sbagliando pure l'orario) senza prendersi il tempo necessario a condurre un minimo di verifiche nei meandri del regime di Assad (che richiedono, appunto, tempo) attraverso i propri ufficiali in Siria, non contraddice forse quell'invito alla "prudenza nell'accusare" il regime "prima di aver svolto una indagine" rivolto da Putin agli Stati Uniti? Forse la prudenza e le verifiche valgono solo per l'accusa e non per la difesa che invece non ha dovere di prova?

 

 

 

 

 

Parliamo dello stesso paese che ancora cerca le armi chimiche in iraq, ma in passato pensò bene di falsificare prove per avere una scusa per attaccare.Perchè adesso dovremmo fidarci di chi ci ha già mentito in passato? Poi parlano di "riservatezza", ma stiamo scherzando? Se davvero hanno delle prove che accertano la responsabilità di quanto accaduto le condividessero con tutti.

Comunque rispondo alla seconda domanda. La russia è convinta che non sia stato assad ad attaccare con armi chimiche semplicemente perchè non ne ha, magari sbaglia eh.. ma è questo il motivo per cui ha invitato tutti a studiare meglio quanto è accaduto e solo dopo decidere cosa fare. A me questa sembra una richiesta legittima, ma l'impressione è che si voglia approfittare del momento di confusione per attaccare subito assad. Si può fare politica in questo modo? Ignorare tutti (russia, onu, europa ecc..) e decidere da soli di attaccare non è inquietante? Per quanto mi riguarda si deve intervenire solo in seguito ad un'indagine accurata e non dopo 20 minuti tra un photoshop e un altro. Ripeto, meno bombe e più dialogo tra le parti è l'unica soluzione per evitare conflitti seri. La smettessero con la mentalità "qui comando io e voi non contate un *".

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Parliamo dello stesso paese che ancora cerca le armi chimiche in iraq, ma in passato pensò bene di falsificare prove per avere una scusa per attaccare.Perchè adesso dovremmo fidarci di chi ci ha già mentito in passato? Poi parlano di "riservatezza", ma stiamo scherzando? Se davvero hanno delle prove che accertano la responsabilità di quanto accaduto le condividessero con tutti.

Comunque rispondo alla seconda domanda. La russia è convinta che non sia stato assad ad attaccare con armi chimiche semplicemente perchè non ne ha, magari sbaglia eh.. ma è questo il motivo per cui ha invitato tutti a studiare meglio quanto è accaduto e solo dopo decidere cosa fare. A me questa sembra una richiesta legittima, ma l'impressione è che si voglia approfittare del momento di confusione per attaccare subito assad. Si può fare politica in questo modo? Ignorare tutti (russia, onu, europa ecc..) e decidere da soli di attaccare non è inquietante. Per quanto mi riguarda si deve intervenire solo in seguito ad un'indagine accurata e non dopo 20 minuti tra un photoshop e un altro. Ripeto, meno bombe e più dialogo tra le parti è l'unica soluzione per evitare conflitti seri. La smettessero con la mentalità "qui comando io e voi non contate un *".

 

Se lanciare 59 missili contro un aeroporto militare buttando giù qualche muro e facendo sei morti lo chiami "attacco inquietante" allora mi sa che non hai la più pallida idea di cosa davvero significhi la parola "attacco".

Al massimo la si può definire un'azione dimostrativa per marcare il territorio, mettere dei paletti e rassicurare gli alleati dicendo "ehi amici, guardate che ci siamo di nuovo, e adesso lo abbiamo ricordato anche a tutti gli altri!".

La politica ondivaga di Obama sulla Siria, anzi la mancanza di fatto di una vera strategia politica di Obama sulla Siria è stata una delle cause del calderone siriano: ma non perché gli Stati Uniti in Siria abbiano combinato chissà quale disastro nell'agire, ma proprio perché per non hanno combinato nulla non avendo agito proprio, stante la riluttanza di Obama a farsi invischiare, dopo essere uscito faticosamente dall'Iraq. E quindi abbiamo avuto:

 

prima l'appoggio a parole all'opposizione siriana non-quaedista che ha suscitato entusiasmi (mal riposti); poi la rinuncia a risolvere definitivamente a livello internazionale il problema Assad (la famosa linea rossa) che gli ha inimicato i sunniti siriani e ha reso sospettose le monarchie del Golfo sorprese dal voltafaccia di Obama; poi la scelta di appoggiare solo qualche gruppo moderato, salvo però accorgersi che, inevitabilmente, i moderati stavano venendo fagocitati dai jihadisti; poi la scelta scellerata di strizzare l'occhietto all'Iran in Iraq (e di fatto in Siria), che gli ha distrutto ogni residua credibilità tra tutti i sunniti del Levate e suscitato le ire di Israele; infine la decisione di ripiegare cui curdi, che ha si prodotto agli Usa qualche risultato nel nord della Siria, ma allo stesso tempo gli ha causato enormi problemi con la Turchia.

 

Tutto questo mentre russi e iraniani facevano il bello è cattivo tempo dalla Siria all'Iraq, fino allo Yemen e mentre i tradizionali alleati degli Usa non sapevano più a che santo votarsi.

E quindi ti rigiro la domanda: si può fare politica in questo modo?

 

 

Non sono pochi Tomahawk il problema bensì l'assenza di una politica americana nel Levante negli ultimi 4/5 anni, la quale è stata un vero suicidio strategico che non poteva continuare e che aveva invece bisogno di una scossa: sia, ripeto, per marcare il territorio, sia per rassicurare i propri alleati.

E se quattro missili lanciati contro un obiettivo militare possono essere serviti a questo (lo vedremo nelle prossime settimane), ebbene che siano benvenuti ed eventualmente possano essere finalmente l'annuncio di un cambio di strategia rispetto quella caotica obamiana, visto che pare (pare!) che nei prossimi mesi assisteremo a sviluppi interessanti nel sud della Siria, lungo il confine con Giordania ed Iraq.

 

Insomma, quello che è successo è stato una forma di dialogo e sono convinto che Mosca l'abbia recepito. A buon intenditor poche parole, e Putin è tutto tranne che uno stupido.

 

 

Quanto all'attacco chimico, l'ho già detto. Ritengo si sia trattata di una fuga in avanti di Assad per costringere Mosca a dargli copertura. Non si saprà mai ciò che veramente Mosca sapeva o non sapeva di Assad: ma ciò che è certo è che le liste degli stock di armi chimiche e l'ubicazione dei depositi sono state fornite agli ispettori Onu direttamente dai funzionari di Assad, senza alcuna garanzia che gliele abbiano consegnate tutte.

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Quanto all'attacco chimico, l'ho già detto. Ritengo si sia trattata di una fuga in avanti di Assad per costringere Mosca a dargli copertura. Non si saprà mai ciò che veramente Mosca sapeva o non sapeva di Assad: ma ciò che è certo è che le liste degli stock di armi chimiche e l'ubicazione dei depositi sono state fornite agli ispettori Onu direttamente dai funzionari di Assad, senza alcuna garanzia che gliele abbiano consegnate tutte.

 

Sono completamente d'accordo con quanto hai detto; su quest'ultimo punto, solo un'osservazione. Francamente faccio fatica a capire come tanti, qui nel forum ma non solo, diano tutto questo credito e questa fiducia ad un dittatore che più volte ha dimostrato di essere spietato con i suoi oppositori, che ha già utilizzato armi chimiche nel 2013 (quando si arrivò ad un passo dall'intervento USA) e che proviene da una famiglia al potere da 40 anni che ha già represso nel sangue numerose rivolte contro il suo governo. Cioè lo si giudica incapace di un atto così orrendo quando già in passato ha fatto di peggio o quasi.

Possiamo discutere a lungo sul fatto che al momento non si intravedono in Siria movimenti, partiti e personalità che possano sostituirsi ad Assad nel governo della Siria (e questo è uno dei punti che rendono così difficili i colloqui di pace) ma penso non si possa dubitare in alcun modo della ferocia del regime siriano.

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Ma quelli non sono i neo-con?! sefz

 

uum............. sefz

 

Quanto possa essere deleterio l'approccio ideologico tout-court l'abbiamo visto durante la fase di "pacificazione" dell'Iraq, con Bremer che zelantemente applicava gli schemi suggeriti dal think-thank di Wolfowitz & Co, senza capire che stava scavando la fossa alla politica Usa in MO per i successivi 30 anni: basti solo pensare agli ordini di sciogliere esercito, polizia e strutture baathiste dall'oggi al domani, senza considerare che proprio la pervasività del regime di Saddam in ogni settore della società irachena le rendeva di fatto insostituibili almeno nel breve-medio termine e comunque avrebbe consigliato un approccio moooooooolto più cauto, proprio per non apparire come punitivo e vessatorio nei confronti della parte sunnita della popolazione: cosa che è invece stato, con la diretta conseguenza di indurla ad eleggere quale unico "difensore" delle istanze sunnite un branco di tagliagole jihadisti opportunamente strapompati ed appoggiati dagli incazzatissimi baathisti.

 

Ancora di più, la scelta di Bremer di rapportarsi con gli sciiti, pesantemente oppressi da Saddam e per questo considerati (a torto) più affidabili dei sunniti, non solo ha definitivamente fatto saltare il coperchio dell'Anbar con tutto quello che ne è conseguito in termini di insurgence, ma ha in pratica consegnato il paese in mano all'Iran (cosa che avverrà definitivamente dopo la dipartita di Al Sistani se non verranno prese serie contromisure).

 

Tutto questo per dire cosa: che c'è la devastante prospettiva che anche in Siria il monopolio sulla popolazione sunnita (che in questo caso, a differenza dell'Iraq, rappresenta la maggioranza della popolazione: quindi una prospettiva ancora peggiore) venga lasciato agli jihadisti, visti quali unici difensori contro l'invadenza sciita-locale (in questo caso minoritaria, alawita), ovvero sciita-straniera (miliziani sciiti iracheni, afghani ed hezbollah). Oltretutto con un assurdo paradosso: che nel caso della Siria l'abbraccio tra sunniti e jihadisti non è dovuto a qualche clamoroso errore americano come invece in Iraq, bensì all'irrilevanza della strategia americana negli ultimi anni.

In altre parole, quello che voglio dire è che la mancanza di una scelta di campo precisa americana a favore dei sunniti siriani (e quindi dei tradizionali alleati Usa in MO - Turchia, Arabia, emirati del Golfo, fino ad Israele) ha contribuito pesantemente ad incasinare il ginepraio siriano e di fatto consegnato, da una parte, il paese all'asse russo-iraniano sciita (fortemente minoritario in termini di popolazione) e dall'altro ha lasciato (o sta rischiando di lasciare) la bandiera del sunnismo nelle mani dei jihadisti: fino a oggi rappresentati dall'Isis e da domani, dopo la sconfitta sul campo dall'Isis, da una Al Quaida 2.0

 

Vediamo adessso cosa succederà. Il fatto che dietro a Trump vi sia adesso gente pragmatica, capace e pratica del campo come McMaster e Mattis (che a suo tempo collaborarono con Petraeus ottenendo buoni risultati nel surge iracheno che coinvolse positivamente i sunniti) al posto di un ideologo da scrivania come Bannon (che in termini di figura ideologica rappresenta(va) per Trump ciò che era Wolfowitz per Bush), mi lascia moderatamente ottimista... di certo un po' di più rispetto ad un paio di mesi fa, quando tra annunci di neo-isolazionismo e apprendisti stregoni nominati nelle caselle dell'amministrazione c'era veramente da mettersi le mani nei capelli... .doh

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Sono completamente d'accordo con quanto hai detto; su quest'ultimo punto, solo un'osservazione. Francamente faccio fatica a capire come tanti, qui nel forum ma non solo, diano tutto questo credito e questa fiducia ad un dittatore che più volte ha dimostrato di essere spietato con i suoi oppositori, che ha già utilizzato armi chimiche nel 2013 (quando si arrivò ad un passo dall'intervento USA) e che proviene da una famiglia al potere da 40 anni che ha già represso nel sangue numerose rivolte contro il suo governo. Cioè lo si giudica incapace di un atto così orrendo quando già in passato ha fatto di peggio o quasi.

Possiamo discutere a lungo sul fatto che al momento non si intravedono in Siria movimenti, partiti e personalità che possano sostituirsi ad Assad nel governo della Siria (e questo è uno dei punti che rendono così difficili i colloqui di pace) ma penso non si possa dubitare in alcun modo della ferocia del regime siriano.

 

Immagino che sia perché "credere" in Assad è diventato una specie di "atto di fede" indipendentemente da ogni altra considerazione. Si "crede" perché si "vuole credere", con tutta la narrativa proveniente dal regime che diventa quindi una specie di teologia laica, dove l'altra parte è ovviamente il male ideologico.

Il problema è che quando due fronti ideologici si scontrano non c'è alcuna possibilità di dialogo ma solo di radicalizzazione delle posizioni.

Mi riallaccio quindi al mio post di sopra e dico, parafrasando Clemenceau, che "la politica è una cosa troppo seria per lasciarla agli ideologhi"...

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Sono completamente d'accordo con quanto hai detto; su quest'ultimo punto, solo un'osservazione. Francamente faccio fatica a capire come tanti, qui nel forum ma non solo, diano tutto questo credito e questa fiducia ad un dittatore che più volte ha dimostrato di essere spietato con i suoi oppositori, che ha già utilizzato armi chimiche nel 2013 (quando si arrivò ad un passo dall'intervento USA) e che proviene da una famiglia al potere da 40 anni che ha già represso nel sangue numerose rivolte contro il suo governo. Cioè lo si giudica incapace di un atto così orrendo quando già in passato ha fatto di peggio o quasi.

Possiamo discutere a lungo sul fatto che al momento non si intravedono in Siria movimenti, partiti e personalità che possano sostituirsi ad Assad nel governo della Siria (e questo è uno dei punti che rendono così difficili i colloqui di pace) ma penso non si possa dubitare in alcun modo della ferocia del regime siriano.

 

Perche' dopo le balle raccontate sulle armi di distruzione di massa di Saddam uno ci va cauto prima di prendere per oro colato quello che dicono gli americani.

 

Ah altra cosa: io penso che Assad sia certamente in grado di compiere azioni cosi' spietate, i miei dubbi erano di natura logica, non capisco il senso di un simile attacco.

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Perche' dopo le balle raccontate sulle armi di distruzione di massa di Saddam uno ci va cauto prima di prendere per oro colato quello che dicono gli americani

 

Si ma non è che per andare contro gli americani (io non sono di certo filo-americano, anzi) devo credere alle favole del regime. Saddam era un dittatore brutale? Si. Assad è un dittatore 10 volte più brutale (ma più elegante e raffinato nei modi)? Si. Sta tutto lì il discorso. Credere ad un complotto contro la Siria equivale a dire che 20 e passa milioni di siriani sono della marionette che americani, russi, francesi, turchi, sauditi, ecc, muovono a loro piacimento. In Siria c'era un malessere decennale profondo e quel malessere è venuto fuori nel 2011. Poi le cose sono andate in un certo modo per vari motivi, ma non si può stare con Assad solo perché gli americani hanno mentito su Saddam! Non è di certo sostenendo un macellaio che ha distrutto il suo paese che si troverà una soluzione.

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Si ma non è che per andare contro gli americani (io non sono di certo filo-americano, anzi) devo credere alle favole del regime. Saddam era un dittatore brutale? Si. Assad è un dittatore 10 volte più brutale (ma più elegante e raffinato nei modi)? Si. Sta tutto lì il discorso. Credere ad un complotto contro la Siria equivale a dire che 20 e passa milioni di siriani sono della marionette che americani, russi, francesi, turchi, sauditi, ecc, muovono a loro piacimento. In Siria c'era un malessere decennale profondo e quel malessere è venuto fuori nel 2011. Poi le cose sono andate in un certo modo per vari motivi, ma non si può stare con Assad solo perché gli americani hanno mentito su Saddam! Non è di certo sostenendo un macellaio che ha distrutto il suo paese che si troverà una soluzione.

 

Sono d'accordo e non credo a tutto cio' che dice Assad ma era solo per rispondere a chi chiedeva come mai ci sono delle persone che nutrono dei dubbi sulla paternita' dell'attacco chimico, considerando anche il fatto che Assad ne avrebbe tratto piu' danni che benefici.

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Comunque, per chi fosse interessato, posto il link del sito del Foglio, dove vengono pubblicati ampi stralci del rapporto redatto dal Consiglio di sicurezza nazionale (quello di McMaster) consegnato in anteprima l'altro giorno a Bloomberg che giudica il regime di Assad colpevole dell'attacco chimico del 4 aprile.

 

Una cosa è certa: chi era convinto dell'innocenza di Assad continuerà ad esserlo e d'altra parte non si sarebbe convinto neppure se fosse stata pubblicata una foto di Assad in persona intento a piazzare l'ordigno.

Chi invece era persuaso della sua colpevolezza verrà rafforzato nelle sue convinzioni.

Per tutti gli altri, che non hanno giudizi a prescindere -e che presumo siano la maggioranza- ritengo ci sia sufficiente materiale su cui ragionare.

 

http://www.ilfoglio.it/esteri/2017/04/13/news/siria-prove-attacco-chimico-assad-coperto-da-russia-130123/

 

Posto comunque alcuni passaggi che giudico significativi:

Siamo sicuri delle nostre affermazioni perché abbiamo “signal intelligence” e intelligence geospaziale, analisi di laboratorio dei campioni fisiologici raccolti da molteplici vittime, così come una quantità consistente di intelligence “open source” che raccontano tutti una storia coerente. Non possiamo pubblicare tutta l’intelligence a nostra disposizione su questo attacco poiché dobbiamo proteggere le nostre fonti e i nostri metodi.

 

[...]  

 

Le nostre informazioni mostrano che l’agente chimico è stato sganciato da un aereo Su-22 del regime che è decollato dalla base di Shayrat, controllata dal regime. Questo aereo era nelle vicinanze di Khan Sheakhun circa 20 minuti prima dell’inizio dei report sull’attacco chimico e ha abbandonato l’area poco dopo l’attacco. Inoltre, le nostre informazioni indicano che del personale storicamente associato con il programma di armi chimiche della Siria era alla base aerea di Shayrat alla fine di marzo per preparare un attacco nel nord della Siria, e che era presente nella base il giorno dell’attacco.

 

[...]

Le ricostruzioni di Mosca sono state tipicamente organizzate per distrarre l’attenzione della comunità internazionale dall’utilizzo in corso di armi chimiche da parte della Siria – come è accaduto questa settimana – o per controbattere alle rilevazioni dell’Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (Opcw) e del Joint investigative Mechanism (Jim) delle Nazione Unite, che hanno confermato, nell’agosto e nell’ottobre del 2016, i report secondo cui il regime siriano ha continuato a fare attacchi chimici in molteplici occasioni ben dopo essersi impegnato a smantellare il proprio arsenale nel 2013. La Russia ha anche messo in discussione le scoperte imparziali del Jim – un organismo che la Russia stessa ha contribuito a istituire – e si è spinta ancora oltre, arrivando a suggerire che il regime di Assad avrebbe dovuto investigarsi da solo sull’utilizzo delle armi chimiche.

 

 

Dunque, un organismo dell'ONU come il JIM ha confermato l'utilizzo da parte del regime di Assad di armi chimiche in due occasioni nel 2016, vale a dire due anni dopo la presunta distruzione di quegli stock di ordigni che il regime di Assad aveva dichiarato di possedere e sui quali erano state basate le verifiche dell'OPCW nonché il successivo smantellamento dei medesimi, senza alcuna possibilità, da parte degli ispettori, di sapere se ve ne fossero altri nascosti o "dimenticati".

 

Qui, il NYT ricostruisce la vicenda:

https://www.nytimes.com/2017/04/07/world/middleeast/werent-syrias-chemical-weapons-destroyed-its-complicated.html

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Se lanciare 59 missili contro un aeroporto militare buttando giù qualche muro e facendo sei morti lo chiami "attacco inquietante" allora mi sa che non hai la più pallida idea di cosa davvero significhi la parola "attacco".

 

Certo, una sciocchezza. Ma se leggi l'intera frase capirai che per me è inquietante l'aver ignorato tutti e aver deciso da soli di agire, solo per marcare il territorio come dici te. Questa mentalità dittatoriale verso il mondo fa temere per un peggioramento della situazione. Ripeto, bisogna dialogare. Ah giusto oggi si parla di un altro attacco americano (stavolta diretto verso i ribelli?), si parla di altro gas liberato in seguito alle esplosioni. Si attende per avere conferme, ma se fosse vero dovremmo chiederci chi rifornisce i terroristi di Sarin.

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......... ecc. , ecc.............

Ah giusto oggi si parla di un altro attacco americano (stavolta diretto verso i ribelli?), si parla di altro gas liberato in seguito alle esplosioni. Si attende per avere conferme, ma se fosse vero dovremmo chiederci chi rifornisce i terroristi di Sarin.

 

fonte : Controinformazione :: Comando Generale dell’Esercito e le Forze Armate della coalizione diretta dagli USA .

 

Esplosione-depositi-armi-chimiche-terroristi.jpg?resize=520%2C330

 

Bombardato deposito di armi chimiche dei terroristi sulla zona di Deir El Zor nell’est della Siria .

 

Un attacco della coalizione diretta dagli USA, sulla zona di Deir El Zor nell’est della Siria,

ha causato l’esplosione di un deposito di armi chimiche detenuto dai terroristi che ha causato centinaia di morti .

“Nella giornata di Mercoledì, alle 17,30/17,50 ora locale, la coalizione internazionale a guida USA ha centrato un obiettivo del Daesh (ISIS) nella piana di Hatla, ad est di Deir E-Zor, est Siria”,

come ha informato oggi il Comando Generale dell’Esercito e le Forze Armate in un loro comunicato.

 

Il bombardamento degli aerei della coalizione anti-ISIS hanno provocato distruzione ed esplosioni nella sede dei terroristi. Inoltre si informa che " un gran numero di civili sono morti in conseguenza della inalazione di sostanze tossiche "

 

L'attacco, se confermato, dimostrerebbe di come l'ISIS (e presumibilmente anche i ribelli jihadisti) sono in possesso di armi non convenzionali, con tutta evidenza arrivate in Siria attraverso l'Iraq.

 

I riflessi politici della notizia si incastrano in un contesto particolarmente difficile, seguito agli eventi di Idlib e al conseguente attacco americano sulla base siriana di Al Sharyat.

 

L’incidente fornisce la conferma che, senza alcun dubbio,

“i gruppi terroristi, in particolare il Daesh ed il Fronte Al-Nusra (autodenominato Fronte Fath Al-Sham), già erano in possesso di armi chimiche e hanno la capacità di trasportare, immagazzinare ed utilizzare tali agenti chimici con l’aiuto di alcuni paesi regionali che forniscono loro tale materiale.

 

L’episodio dimostra che i gruppi estremisti sono coordinati dai Loro patrocinatori per accusare l’Esercito siriano di utilizzare armi chimiche, così come era accaduto alcuni giorni fa nella città di Jan Sheijun, nella provincia di Idlib. bah

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Trump ha sganciato il bombolone in Afghanistan

 

Non sa più dove bombardare prima !! .ghgh

 

 

Regola Pottery Barn (grandi magazzini americani, poi ripresa dal Pentagono): "Se rompi qualcosa, diventa tuo".

Tradotto da presidente americano: " Che paese rompiamo oggi?? Tanto poi lo ricostruiamo!! "

 

Premessa : " Gli Stati Uniti stanno contribuendo alla sicurezza "

Pensiero mio :: " Qualunque distruttore dice che sta contribuendo alla sicurezza " .

Ma ... non è dato sapere Chi , dove, come , quando . La sicurezza è un problema di sicurezza. Top secret.

I popoli tacciano!! Chi non ha potere ha sempre torto. Punto .

Chiunque contesti questa premessa mette a rischio la sicurezza. Stronchiamolo! Per sicurezza!!!

 

Ma, come disse Previti: "... Embè?" Non conta ciò che è, conta ciò che ti fanno credere.

Conta ciò che ti fanno diventare.

Perché hanno bisogno proprio di questo:: che tu ridimentichi la tua natura umana.

Ma la cosa veramente tragica è che tu continui a credere oggi a quelli che ti hanno mentito ieri.

Questa è la vera cosa inaccettabile e disumana.

 

.

.

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Afghanistan, Trump ordina di lanciare la 'madre di tutte le bombe' - VIDEO

 

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Gli Stati Uniti di Donald Trump hanno sganciato una bomba sull'Afghanistan orientale, nella zona di Nangarhar, con l'obiettivo di colpire l'Isis. Si tratterebbe di una cosiddetta bomba MOAB (la sigla significa 'Massive ordnance air blast', ma è stata ribattezzata mother of all bombs -madre di tutte le bombe), che pesa quasi 10 tonnellate e ha la forza di distruggere tutto nel raggio di centinaia di metri. Sarebbe la prima volta che viene utilizzata in combattimento.

 

ECCO GLI EFFETTI DI UNA MOAB - VIDEO DA YOUTUBE

 

 

 

Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha confermato in apertura del briefing quotidiano che gli Stati Uniti hanno colpito l'Afghanistan sganciando una bomba mirata a colpire "tunnel e grotte usate dai miliziani dell'Isis". Spicer ha quindi sottolineato che nell'azione "sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali", rimandando poi al Pentagono per ulteriori dettagli.

 

 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

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Inquietante servizio di la7 a piazza pulita sulle periferie svedesi.

La cosa incredibile è come ci si affretta a difendere l'islam, dicendo che non tutti sono così (ma va?), quando il focus dovrebbe essere sul fatto che abbiamo permesso di creare ministati islamici dentro la nostra Europa, permettendo ad alcuni gruppi di immigrati di fare quello che vogliono senza alcuna reale integrazione e rispetto delle nostre regole.

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Intanto Trump sgancia un altro bombone... mah... e noi siamo pure servi da 70 anni di questa nazione?

 

Gli Americani in poco più di 40 anni hanno invaso e/o bombardato la Serbia, Cuba, il Vietnam, il Guatemala, l'Afghanistan, lo Yemen, l'Iraq, Panama, la Somalia, il Libano, il Pakistan, Haiti, il Sudan, la Libia e ora la Siria, paese più paese meno... e continuiamo pure ad andargli dietro?

 

Non mi capacito... .doh

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