Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

52 minuti fa, colpodimano ha scritto:

Altra tavoletta del gas come per l'Iraq. Almeno cambiare falsità, per non srmbrare monotematici, alla CIA no?
Stanno ancora rosicando per i milioni spesi per addestrare e supportare l'isis inutilmente.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Gli americani, dai tempi della guerra in Iraq del 2003 ad oggi, in Medio Oriente ne hanno azzeccate veramente poche però credere, per partito preso, a tutte le balle dei russi e degli iraniani su Assad e sulla sua estraneità a qualunque atrocità commessa in Siria, mi sembra francamente puerile. Assad figlio è un gran delinquente tale e quale al suo defunto padre e per mantenere il potere, nel corso di questi anni di guerra e anche prima, ne ha commesse di tutti i colori. 

Detto questo, l'indignazione americana per il mattatoio siriano è decisamente tardiva e qualsiasi intervento possa decidere oggi Trump rischia di trasformarsi in uno scontro assai pericoloso con i russi (con i quali però, ogni tanto, come ricorda spesso sol, occorre fare la voce grossa).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, Granpasso ha scritto:

Gli americani, dai tempi della guerra in Iraq del 2003 ad oggi, in Medio Oriente ne hanno azzeccate veramente poche però credere, per partito preso, a tutte le balle dei russi e degli iraniani su Assad e sulla sua estraneità a qualunque atrocità commessa in Siria, mi sembra francamente puerile. Assad figlio è un gran delinquente tale e quale al suo defunto padre e per mantenere il potere, nel corso di questi anni di guerra e anche prima, ne ha commesse di tutti i colori. 

Detto questo, l'indignazione americana per il mattatoio siriano è decisamente tardiva e qualsiasi intervento possa decidere oggi Trump rischia di trasformarsi in uno scontro assai pericoloso con i russi (con i quali però, ogni tanto, come ricorda spesso sol, occorre fare la voce grossa).

atrocità tutte da dimostrare, mentre sono ampiamente dimostrate quelle commesse dai mercenari dell'islam supportati da cia e altra immondizia occidentale.

la siria è in guerra perchè nelle cancellerie occidentali hanno deciso così, come per la libia. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, colpodimano ha scritto:

atrocità tutte da dimostrare, mentre sono ampiamente dimostrate quelle commesse dai mercenari dell'islam supportati da cia e altra immondizia occidentale.

la siria è in guerra perchè nelle cancellerie occidentali hanno deciso così, come per la libia. 

Beato te che sul caos siriano hai le idee così chiare. E invidio anche la tua incrollabile fiducia in Putin e nei suoi sodali, persone di grande umanità, sinceramente democratiche e interessate al benessere globale e alla pace nel mondo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Qui alcuni piccoli aggiornamenti sullo strike israeliano in Siria

https://www.nytimes.com/2018/04/09/world/middleeast/syria-russia-israel-air-base.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&clickSource=story-heading&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news

 

Alcune considerazioni a caldo.

 

1) l'attacco (probabilmente) israeliano sulla base siriana, non ha nulla a che fare con l'attacco chimico siriano su Douta.  In questo senso le due cose non sono correlate. Semplicemente, Israele ha scelto il momento che riteneva migliore per colpire, ed al massimo può avere sfruttato a proprio vantaggio il polverone di Douta. 

2)  la base colpita ospita un centro di comando iraniano per la gestione dei droni,  uno dei quali nelle settimane scorse è stato abbattuto sopra Israele.  In questo senso l'attività di quella base è da considerarsi ostile nei confronti di Israele. Nel corso dell'attacco sarebbero stati eliminati 4 o 5 ufficiali iraniani addetti al controllo dei droni, tra cui un colonnello, oltre ad una decina di miliziani non specificati. Non ci sarebbero state perdite russe.

3) a differenza delle altre volte in cui Mosca era stata preavvisata da Israele dei raid (finora Israele ha condotto almeno un centinaio di incursioni in Siria contro obiettivi hezbollah, assadiani e iraniani) l'attacco di ieri non sarebbe stato preannunciato.  Lo dimostra la rabbiosa reazione di Mosca che per la prima volta ha condannato l'attacco, anziché fare finta di nulla,, come invece successo finora. Washington, al contrario, sarebbe stata preavvertita. 

4) L'attacco israeliano è stato estremamente limitato, con due soli aerei coinvolti. Un mese fa la stessa base era stata colpita da una decina di velivoli. Quindi, più  che un attacco vero e proprio, imho si è trattato di una specie di test per saggiare la difesa aerea siriana ed i suoi tempi di risposta. L'operazione sarà stata  seguita quindi dagli Awacs che avranno registrato dati, tempi e zone d'ombra.

5) Dopo l'attacco siriano su Douta e la reazione verbale di Trump l'intero sistema di difesa aerea siriana (gestito dai russi) sarà stato di certo messo in stato di massima allerta. Ciò nonostante è stato bucato, cosa che dimostra che non è invulnerabile. Secondo quanto asserito da Mosca alcuni dei missili israeliani sarebbero stati intercettati o deviati mentre gli altri hanno colpito il bersaglio. E se questo è avvenuto nel corso di uno strike così limitato, è lecito presumere che la difesa aerea siriana possa andare in crisi qualora sottoposta ad un massiccio attacco di saturazione che verrebbe condotto con uso di jamming  (non si sa se ieri ne abbiano fatto uso, ma servirsene significa accecare le difese ed in questo caso secondo me a Tel Aviv le volevano belle sveglie per poterle testare).

6) Israele è disposta all'escalation. Il "test" di ieri, che ha sorpreso i russi, dimostra che il conflitto siriano è entrato in una nuova fase che secondo porterà ad un duro confronto tra Israele e Iran giocato in territorio siriano e forse anche dal sud-Libano via hezbollah. Credo si sia messo in moto un meccanismo difficilmente contenibile: ma per comprenderne davvero la portata bisognerà vedere in quale misura  Mosca sarà disposta a rischiare per coprire le fughe in avanti iraniane e assadiane e quale sarà il ruolo di Trump, finora tutto fumo e niente arrosto.  

 

Vedremo quello che succederà ma il tintinnio di sciabole diventa sempre più forte.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, Granpasso ha scritto:

Beato te che sul caos siriano hai le idee così chiare. E invidio anche la tua incrollabile fiducia in Putin e nei suoi sodali, persone di grande umanità, sinceramente democratiche e interessate al benessere globale e alla pace nel mondo.

non si tratta di avere le idee chiare, ma semplicemente di mettere in dubbio quanto raccontato dal mainstream.

è come con calciopoli; i giornali raccontano una cosa ma la verità è un'altra e la menzogna viene spinta ai massimi livelli. direi che come juventini dovremmo conoscere il meccanismo, ormai.

i media occidentali ci vogliono far credere che le cosidette primavere colorate siano state e sono movimenti spontanei, cosa dimostrata non vera con infiltrazioni dichiarate di agenti provocatori a tutti i livelli.

i media occidentali ci hanno voluto far credere che l'opposizione siriana erano brave persone, mentre era composta in larghissima parte da tagliagole mercenari assoldati e addestrati con la complicità di servizi stranieri

i media occidentali ci fanno credere che la popolazione siriana sia sotto scacco di assad, quando invece a cercar bene e a parlar con loro si scopre che per loro è un liberatore dai jihadisti assassini.

i media occidentale ci hanno fatto credere che in siria ci sono più ospedali che case e tutti sono stati bombardati da assad.

 

potremmo continuare all'infinito, dai soccoritori "caschi bianchi" che in realtà erano tagliagole, alle foto di stragi prese da altri contesti.

 

qui pertanto non si tratta di avere le idee chiare e avere fiducia in qualcuno, ma soltanto di avere gli occhi aperti che tanto, quello che succede in qualiasi altra parte del mondo, lo scontiamo noi in primis

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 minuti fa, Granpasso ha scritto:

Beato te che sul caos siriano hai le idee così chiare. E invidio anche la tua incrollabile fiducia in Putin e nei suoi sodali, persone di grande umanità, sinceramente democratiche e interessate al benessere globale e alla pace nel mondo.

Bro,  è inutile, stai parlando con un clone di Baudolino ;) . Ma almeno il buon Baudo riesce ad essere simpatico nel suo manicheismo :d

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Come già scritto nei giorni scorsi la risposta americana arriverà, leggo ora di una nave da guerra in navigazione verso la Siria ma non è affatto detto che da lì parta l'attacco. Assad ha esagerato e se gli Usa non rispondessero perderebbero credibilità, già messa a dura prova dal tremebondo Obama, il quale aveva minacciato di intervenire in caso di superamento della linea rossa (armi chimiche) e poi non lo ha fatto, dando il via libera all'intervento di Putin in Siria (settembre 2015).

 

Quello che irrita è il tentativo in atto da parte di alcuni commentatori, anche autorevoli, di far ricadere su Trump la responsabilità della situazione attuale, quando la colpa è del suo predecessore che negli anni raramente ne  ha azzeccata una: in Siria si è detto, in Libia ha dato le colpe alla Francia (ma il capo della Nato di fatto è lui, non si muove foglia a meno che Washington non voglia quindi dovrebbe prendersi le sue responsabilità), nelle Filippine (alleato storico) stava facendo passare Duterte dalla parte della Cina per le sue continue critiche alla lotta al narcotraffico condotta da quest'ultimo (che lo definì pubblicamente un "figlio di *" ed in passato nessuno si sarebbe mai permesso di farlo ma quando sei deboli ognuno si sente autorizzato a prenderti a pesci in faccia), in Egitto ha pasticciato (prima è andato contro Mubarak, poi quando ha visto che Morsi (regolarmente eletto tra l'altro) non riusciva a far rispettare l'ordine lo ha scaricato appoggiando Sisi (lasciando il poveretto che pure credeva di avere la lealtà degli americani in una cella del Cairo), con Israele non sono mancate le frizioni tanto che alla fine lo hanno pure sbattuto fuori dal circolo ebraico di golf, con l'Iran ha fatto un accordo che lungi dall'allontanarlo avvicina Teheran al nucleare (potrà riprendere il percorso scaduti i termini) e lo ha fatto uscire dall'isolamento permettendogli di fare il bello ed  il cattivo tempo nella regione, ha peggiorato i rapporti con un altro  alleato storico come l'Arabia Saudita (tant'è che nell'ultima visita di stato a Riad i sauditi mandarono un signor nessuno ad accoglierlo all'aeroporto), con la Turchia lasciamo stare, la notte del golpe mentre Mosca si affrettava a far uscire una dichiarazione di equidistanza in modo da poter giocare su più tavoli a seconda degli esiti è stato zitti fino ad operazioni concluse inimicandosi un altro alleato Nato come Erdogan (che pure in passato dopo l'abbattimento del jet russo era in pessimi rapporti con Mosca, consentendone un riavvicinamento), in Ucraina Putin lo ha ridicolizzato annettendosi la Crimea, e sen'altro dimentico qualcosa.

 

Sono andato a studiare un po' di storia e dei presidenti americani del passato eppure un incapace come questo non lo ho mai visto, forse solo Jimmy Carter ma lui ha governato quattro anni soli. Per fortuna c'è il limite dei due mandati altrimenti con un simile comandante in capo l'impero americano sarebbe evaporato nel giro di una decade.

 

Eppure, nonostante queste innumerevoli corbellerie, evidenti a chiunque abbia qualche nozione di base di geopolitica, l'Obama viene ancora adorato da buona parte dell'opinione pubblica ed i suoi tweet da baci Perugina hanno largo seguito, il che mi lascia francamente pessimista sul futuro dell'America e dell'Occidente in generale. Su di lui ci aveva visto lungo il grande Sartori, ma ormai i maestri come lui sono visti come reazionari rincoglioniti.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, colpodimano ha scritto:

non si tratta di avere le idee chiare, ma semplicemente di mettere in dubbio quanto raccontato dal mainstream.

è come con calciopoli; i giornali raccontano una cosa ma la verità è un'altra e la menzogna viene spinta ai massimi livelli. direi che come juventini dovremmo conoscere il meccanismo, ormai.

i media occidentali ci vogliono far credere che le cosidette primavere colorate siano state e sono movimenti spontanei, cosa dimostrata non vera con infiltrazioni dichiarate di agenti provocatori a tutti i livelli.

i media occidentali ci hanno voluto far credere che l'opposizione siriana erano brave persone, mentre era composta in larghissima parte da tagliagole mercenari assoldati e addestrati con la complicità di servizi stranieri

i media occidentali ci fanno credere che la popolazione siriana sia sotto scacco di assad, quando invece a cercar bene e a parlar con loro si scopre che per loro è un liberatore dai jihadisti assassini.

i media occidentale ci hanno fatto credere che in siria ci sono più ospedali che case e tutti sono stati bombardati da assad.

 

potremmo continuare all'infinito, dai soccoritori "caschi bianchi" che in realtà erano tagliagole, alle foto di stragi prese da altri contesti.

 

qui pertanto non si tratta di avere le idee chiare e avere fiducia in qualcuno, ma soltanto di avere gli occhi aperti che tanto, quello che succede in qualiasi altra parte del mondo, lo scontiamo noi in primis

Guarda sull'ipocrisia e sulla manipolazione dei media mainstream occidentali sfondi una porta aperta e secondo me hai pienamente ragione su molti degli esempi che hai fatto. Sulla strumentalizzazione rivoltante dei bambini poi ho già scritto e mi provoca un'autentica sofferenza fisica oltre che il più profondo disgusto. Ma Assad è un macellaio, questa è la verità dei fatti. In Occidente per quanto le cose facciano schifo e ci siano pletore di ignoranti incapaci con la puzza sotto il naso che si credono pure più intelligenti degli altri e quant'altro le cose si possono cambiare. Anche nel sistema dell'informazione. I risultati elettorali di questi ultimi anni lo confermano. Assad invece si è comportato in modo criminale e deve pagare. Non deve passare l'idea che possa fare tutto quello che vuole. E' stato così con l'inetto Obama e si sono viste le conseguenze.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, colpodimano ha scritto:

non si tratta di avere le idee chiare, ma semplicemente di mettere in dubbio quanto raccontato dal mainstream.

è come con calciopoli; i giornali raccontano una cosa ma la verità è un'altra e la menzogna viene spinta ai massimi livelli. direi che come juventini dovremmo conoscere il meccanismo, ormai.

i media occidentali ci vogliono far credere che le cosidette primavere colorate siano state e sono movimenti spontanei, cosa dimostrata non vera con infiltrazioni dichiarate di agenti provocatori a tutti i livelli.

i media occidentali ci hanno voluto far credere che l'opposizione siriana erano brave persone, mentre era composta in larghissima parte da tagliagole mercenari assoldati e addestrati con la complicità di servizi stranieri

i media occidentali ci fanno credere che la popolazione siriana sia sotto scacco di assad, quando invece a cercar bene e a parlar con loro si scopre che per loro è un liberatore dai jihadisti assassini.

i media occidentale ci hanno fatto credere che in siria ci sono più ospedali che case e tutti sono stati bombardati da assad.

 

potremmo continuare all'infinito, dai soccoritori "caschi bianchi" che in realtà erano tagliagole, alle foto di stragi prese da altri contesti.

 

qui pertanto non si tratta di avere le idee chiare e avere fiducia in qualcuno, ma soltanto di avere gli occhi aperti che tanto, quello che succede in qualiasi altra parte del mondo, lo scontiamo noi in primis

In realtà sarebbe l'esatto contrario, il meccanismo dell'anti-juventino medio è lo stesso dell'anti-americano medio, andare contro la Juve per principio, negando la realtà e l'evidenza.

L'America con chi sta? Contro Assad? Ok, quindi Assad è buono! Chi mi legge spesso sa bene che non simpatizzo con le politiche americane in MO e so benissimo che l'America non agisce per pietà verso i siriani ma solo perché vede nell'espansionismo iraniano nel Levante una minaccia contro il suo alleato Israele, ma non è che devo negare l'evidenza su Assad per questo motivo. 

Fidati che a dire le cose che hai scritto in qualsiasi campo profughi siriano in Libano, in Giordania o in Turchia rischieresti seriamente il linciaggio. Questo ti dovrebbe bastare per farti capire che i mainstream non c'entrano una mazza, Assad per mantenere il potere ha trasformato la Siria in un grande cimitero e i siriani che non mangiano nel suo stesso piatto lo sanno bene. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 minuti fa, JuventusOnly ha scritto:

In realtà sarebbe l'esatto contrario, il meccanismo dell'anti-juventino medio è lo stesso dell'anti-americano medio, andare contro la Juve per principio, negando la realtà e l'evidenza.

L'America con chi sta? Contro Assad? Ok, quindi Assad è buono! Chi mi legge spesso sa bene che non simpatizzo con le politiche americane in MO e so benissimo che l'America non agisce per pietà verso i siriani ma solo perché vede nell'espansionismo iraniano nel Levante una minaccia contro il suo alleato Israele, ma non è che devo negare l'evidenza su Assad per questo motivo. 

Fidati che a dire le cose che hai scritto in qualsiasi campo profughi siriano in Libano, in Giordania o in Turchia rischieresti seriamente il linciaggio. Questo ti dovrebbe bastare per farti capire che i mainstream non c'entrano una mazza, Assad per mantenere il potere ha trasformato la Siria in un grande cimitero e i siriani che non mangiano nel suo stesso piatto lo sanno bene. 

la differena è sostanziale invece. mica la juventus costruisce menzogne. l'atijuventino è menzogna, come i media mainstream.

in ogni caso, libero di pensarla come ti pare. del resto sei perfettamente allineato e ubbidiente cosi. proprio come ti vogiono ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Juventino! ha scritto:

Guarda sull'ipocrisia e sulla manipolazione dei media mainstream occidentali sfondi una porta aperta e secondo me hai pienamente ragione su molti degli esempi che hai fatto. Sulla strumentalizzazione rivoltante dei bambini poi ho già scritto e mi provoca un'autentica sofferenza fisica oltre che il più profondo disgusto. Ma Assad è un macellaio, questa è la verità dei fatti. In Occidente per quanto le cose facciano schifo e ci siano pletore di ignoranti incapaci con la puzza sotto il naso che si credono pure più intelligenti degli altri e quant'altro le cose si possono cambiare. Anche nel sistema dell'informazione. I risultati elettorali di questi ultimi anni lo confermano. Assad invece si è comportato in modo criminale e deve pagare. Non deve passare l'idea che possa fare tutto quello che vuole. E' stato così con l'inetto Obama e si sono viste le conseguenze.

,ma che sia un macellaio io non lo so. secondo i siriani non lo è. e parlo di siriani veri di damasco e dei campi profughi.

secondo l'occidente e i siriani che vivono negli attici di londra e new york, invece lo è.

io non ho dubbi sul a chi dar retta

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

comunque anche tra i vertici militari c'è qualcuno cui è rimasto un pò di sale in zucca

 

IL GENERALE BERTOLINI AL MATTINO: GLI USA POTREBBERO INNESCARE UNA DEFLAGRAZIONE SIRIANA

IL MATTINO del 10 Aprile 2018
«Spero che gli Usa non prendano decisioni sciagurate»

Il generale Bertolini teme che un attacco statunitense possa innescare la miccia

Escalation Se i russi capiscono che Assad è all’angolo interverranno a loro volta

di Ebe Pierini
Entro poche ore Donald Trump deciderà se intervenire militarmente in Siria. Un’opzione che potrebbe cambiare ed aggravare l’attuale scenario. Il generale Marco Bertolini, che è stato al vertice del Comando operativo interforze italiano, analizza la delicata situazione e quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’attacco.
Come verrebbe condotto un eventuale intervento militare americano?
«Quello che possono fare gli Stati Uniti è lanciare dei missili Cruise dalle loro portaerei come fecero a Baghdad nel 2001. Oppure possono effettuare degli interventi aerei con caccia o con droni. Non credo assolutamente che prevederebbero il dispiegamento di ulteriori truppe sul terreno. Impiegare militari a terra richiede un’organizzazione non indifferente. Occorre possedere basi di partenza, basi intermedie e una logistica importante. Pensiamo a quanto accadde in Iraq allorché misero in campo un dispositivo enorme in Arabia Saudita prima di iniziare l’intervento. Secondo quanto riportato dai turchi in Siria i soldati americani sono già presenti. Non possiamo stabilire il loro numero preciso ma vi sarebbero una dozzina di basi statunitensi nel Kurdistan siriano e una base a sud, al confine con la Giordania. Il loro obiettivo è quello di controllare gli itinerari che arrivano dall’Iraq per isolare la Siria dall’Iran».
Quali sarebbero gli obiettivi principali di possibili bombardamenti americani?
«Interverrebbero contro strutture militari, aeroporti, sistemi di comando e controllo per fiaccare Assad e per cercare di impedire alla difesa aerea siriana di rispondere. Non credo però che bombarderebbero la città di Damasco».
Quali le insidie maggiori per gli americani in caso di attacco?
«Oggi la difesa aerea siriana può contare sui missili S400 di fabbricazione russa. Gli stessi che sono stati venduti ai turchi. Questo rappresenta un serio pericolo per l’aviazione americana. Se la difesa aerea di Assad non può coprire l’intero territorio siriano di sicuro può farlo per quanto riguarda le aree principali. Quindi qualche aereo americano potrebbe essere abbattuto dai siriani».
Nel caso di un’escalation e di un intervento americano quale potrebbe essere il ruolo dell’Italia?
«Non ci sono dubbi sul fatto che l’Italia offrirebbe le proprie basi. D’altronde lo si è visto già in altre occasioni. Poi, dopo un eventuale attacco, andremmo a fare le cosiddette missioni di pace».
Generale cosa accadrebbe se Trump decidesse di agire in Siria?
«Spero che Trump non prenda una decisione così sciagurata perché Assad è colui che finora ci ha salvato dall’Isis facendoci da argine al terrorismo jihadista e perché, se cadesse la Siria, poi sarebbe la volta del Libano. Un intervento americano sarebbe la miccia di un conflitto pericolosissimo in quanto coinvolgerebbe di sicuro anche la Russia e sarebbe una cosa davvero spaventosa. Spero che quello di Trump sia soltanto un abbaiare per non mordere. Sarebbe davvero una mossa sciagurata intervenire. Di sicuro ci stiamo avvicinando ad un momento critico per la storia del Mediterraneo. Se i russi capiscono che Assad è a rischio si sentiranno spinti ad intervenire a loro volta. Se succedesse una cosa del genere lo scenario sarebbe completamente differente e ci troveremmo di fronte alla terza guerra mondiale che vedrebbe il coinvolgimento di numerosi attori. Inoltre questo comporterebbe il rischio di un’escalation nucleare».

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 minuti fa, colpodimano ha scritto:

,ma che sia un macellaio io non lo so. secondo i siriani non lo è. e parlo di siriani veri di damasco e dei campi profughi.

secondo l'occidente e i siriani che vivono negli attici di londra e new york, invece lo è.

io non ho dubbi sul a chi dar retta

Ma che abbia l'appoggio di una parte dei siriani è chiaro, altrimenti combatterebbe da solo. Ma credo che siano solo una parte sui milioni di persone che abitano/abitavano il Paese.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
8 minuti fa, colpodimano ha scritto:

comunque anche tra i vertici militari c'è qualcuno cui è rimasto un pò di sale in zucca

 

IL GENERALE BERTOLINI AL MATTINO: GLI USA POTREBBERO INNESCARE UNA DEFLAGRAZIONE SIRIANA

IL MATTINO del 10 Aprile 2018
«Spero che gli Usa non prendano decisioni sciagurate»

Il generale Bertolini teme che un attacco statunitense possa innescare la miccia

Escalation Se i russi capiscono che Assad è all’angolo interverranno a loro volta

di Ebe Pierini
Entro poche ore Donald Trump deciderà se intervenire militarmente in Siria. Un’opzione che potrebbe cambiare ed aggravare l’attuale scenario. Il generale Marco Bertolini, che è stato al vertice del Comando operativo interforze italiano, analizza la delicata situazione e quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’attacco.
Come verrebbe condotto un eventuale intervento militare americano?
«Quello che possono fare gli Stati Uniti è lanciare dei missili Cruise dalle loro portaerei come fecero a Baghdad nel 2001. Oppure possono effettuare degli interventi aerei con caccia o con droni. Non credo assolutamente che prevederebbero il dispiegamento di ulteriori truppe sul terreno. Impiegare militari a terra richiede un’organizzazione non indifferente. Occorre possedere basi di partenza, basi intermedie e una logistica importante. Pensiamo a quanto accadde in Iraq allorché misero in campo un dispositivo enorme in Arabia Saudita prima di iniziare l’intervento. Secondo quanto riportato dai turchi in Siria i soldati americani sono già presenti. Non possiamo stabilire il loro numero preciso ma vi sarebbero una dozzina di basi statunitensi nel Kurdistan siriano e una base a sud, al confine con la Giordania. Il loro obiettivo è quello di controllare gli itinerari che arrivano dall’Iraq per isolare la Siria dall’Iran».
Quali sarebbero gli obiettivi principali di possibili bombardamenti americani?
«Interverrebbero contro strutture militari, aeroporti, sistemi di comando e controllo per fiaccare Assad e per cercare di impedire alla difesa aerea siriana di rispondere. Non credo però che bombarderebbero la città di Damasco».
Quali le insidie maggiori per gli americani in caso di attacco?
«Oggi la difesa aerea siriana può contare sui missili S400 di fabbricazione russa. Gli stessi che sono stati venduti ai turchi. Questo rappresenta un serio pericolo per l’aviazione americana. Se la difesa aerea di Assad non può coprire l’intero territorio siriano di sicuro può farlo per quanto riguarda le aree principali. Quindi qualche aereo americano potrebbe essere abbattuto dai siriani».
Nel caso di un’escalation e di un intervento americano quale potrebbe essere il ruolo dell’Italia?
«Non ci sono dubbi sul fatto che l’Italia offrirebbe le proprie basi. D’altronde lo si è visto già in altre occasioni. Poi, dopo un eventuale attacco, andremmo a fare le cosiddette missioni di pace».
Generale cosa accadrebbe se Trump decidesse di agire in Siria?
«Spero che Trump non prenda una decisione così sciagurata perché Assad è colui che finora ci ha salvato dall’Isis facendoci da argine al terrorismo jihadista e perché, se cadesse la Siria, poi sarebbe la volta del Libano. Un intervento americano sarebbe la miccia di un conflitto pericolosissimo in quanto coinvolgerebbe di sicuro anche la Russia e sarebbe una cosa davvero spaventosa. Spero che quello di Trump sia soltanto un abbaiare per non mordere. Sarebbe davvero una mossa sciagurata intervenire. Di sicuro ci stiamo avvicinando ad un momento critico per la storia del Mediterraneo. Se i russi capiscono che Assad è a rischio si sentiranno spinti ad intervenire a loro volta. Se succedesse una cosa del genere lo scenario sarebbe completamente differente e ci troveremmo di fronte alla terza guerra mondiale che vedrebbe il coinvolgimento di numerosi attori. Inoltre questo comporterebbe il rischio di un’escalation nucleare».

Trump interverrà come detto secondo me, chi abbaiava era Obama.

Quello che occorrerà valutare sarà l'entità della risposta.

Secondo me sarà pesante (più che la scarica di missili di aprile 2017) ma non tale da provocare una guerra.

Poi magari sbaglio ma sono supposizioni. Alla fine nemmeno Mosca è interessata. La tensione salirà a livelli di guardia in seguito all'attacco statunitense.

Ma poi si arriverà ad un accordo.

 

My 2 cents.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, Juventino! ha scritto:

Trump interverrà come detto secondo me, chi abbaiava era Obama.

Quello che occorrerà valutare sarà l'entità della risposta.

Secondo me sarà pesante (più che la scarica di missili di aprile 2017) ma non tale da provocare una guerra.

Poi magari sbaglio ma sono supposizioni. Alla fine nemmeno Mosca è interessata. La tensione salirà a livelli di guardia in seguito all'attacco statunitense.

Ma poi si arriverà ad un accordo.

 

My 2 cents.

i russi sono europei e mal digeriscono l'atteggiamento da gangster degli usa.

e amcor meno lo digerisce la cina.

trump potrà anche lanciare i suoi missilotti, ma a mosca e a pechino già sanno cosa fare e non è detto che sia una risposta militare, anzi.

stanno demolendo gli usa economicamente, soprattutto la cina,

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, colpodimano ha scritto:

i russi sono europei e mal digeriscono l'atteggiamento da gangster degli usa.

e amcor meno lo digerisce la cina.

trump potrà anche lanciare i suoi missilotti, ma a mosca e a pechino già sanno cosa fare e non è detto che sia una risposta militare, anzi.

stanno demolendo gli usa economicamente, soprattutto la cina,

Bhe la sfida economica è con Pechino. Dal punto di vista economico la Russia è un nano, ha un pil inferiore a quello spagnolo, derivante principalmente dalle fonti energetiche (petrolio e gas), buon livello anche per la vendita delle armi. La Cina invece è un temibile colosso in continua ascesa, con progetti visionari è grandiosi come le nuove vie della seta (belt and road initiative, Bri) avviate nel 2013 e la nuova banca di investimenti per le infrastrutture.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Juventino! ha scritto:

Come già scritto nei giorni scorsi la risposta americana arriverà, leggo ora di una nave da guerra in navigazione verso la Siria ma non è affatto detto che da lì parta l'attacco. Assad ha esagerato e se gli Usa non rispondessero perderebbero credibilità, già messa a dura prova dal tremebondo Obama, il quale aveva minacciato di intervenire in caso di superamento della linea rossa (armi chimiche) e poi non lo ha fatto, dando il via libera all'intervento di Putin in Siria (settembre 2015).

 

Quello che irrita è il tentativo in atto da parte di alcuni commentatori, anche autorevoli, di far ricadere su Trump la responsabilità della situazione attuale, quando la colpa è del suo predecessore che negli anni raramente ne  ha azzeccata una: in Siria si è detto, in Libia ha dato le colpe alla Francia (ma il capo della Nato di fatto è lui, non si muove foglia a meno che Washington non voglia quindi dovrebbe prendersi le sue responsabilità), nelle Filippine (alleato storico) stava facendo passare Duterte dalla parte della Cina per le sue continue critiche alla lotta al narcotraffico condotta da quest'ultimo (che lo definì pubblicamente un "figlio di *" ed in passato nessuno si sarebbe mai permesso di farlo ma quando sei deboli ognuno si sente autorizzato a prenderti a pesci in faccia), in Egitto ha pasticciato (prima è andato contro Mubarak, poi quando ha visto che Morsi (regolarmente eletto tra l'altro) non riusciva a far rispettare l'ordine lo ha scaricato appoggiando Sisi (lasciando il poveretto che pure credeva di avere la lealtà degli americani in una cella del Cairo), con Israele non sono mancate le frizioni tanto che alla fine lo hanno pure sbattuto fuori dal circolo ebraico di golf, con l'Iran ha fatto un accordo che lungi dall'allontanarlo avvicina Teheran al nucleare (potrà riprendere il percorso scaduti i termini) e lo ha fatto uscire dall'isolamento permettendogli di fare il bello ed  il cattivo tempo nella regione, ha peggiorato i rapporti con un altro  alleato storico come l'Arabia Saudita (tant'è che nell'ultima visita di stato a Riad i sauditi mandarono un signor nessuno ad accoglierlo all'aeroporto), con la Turchia lasciamo stare, la notte del golpe mentre Mosca si affrettava a far uscire una dichiarazione di equidistanza in modo da poter giocare su più tavoli a seconda degli esiti è stato zitti fino ad operazioni concluse inimicandosi un altro alleato Nato come Erdogan (che pure in passato dopo l'abbattimento del jet russo era in pessimi rapporti con Mosca, consentendone un riavvicinamento), in Ucraina Putin lo ha ridicolizzato annettendosi la Crimea, e sen'altro dimentico qualcosa.

 

Sono andato a studiare un po' di storia e dei presidenti americani del passato eppure un incapace come questo non lo ho mai visto, forse solo Jimmy Carter ma lui ha governato quattro anni soli. Per fortuna c'è il limite dei due mandati altrimenti con un simile comandante in capo l'impero americano sarebbe evaporato nel giro di una decade.

 

Eppure, nonostante queste innumerevoli corbellerie, evidenti a chiunque abbia qualche nozione di base di geopolitica, l'Obama viene ancora adorato da buona parte dell'opinione pubblica ed i suoi tweet da baci Perugina hanno largo seguito, il che mi lascia francamente pessimista sul futuro dell'America e dell'Occidente in generale. Su di lui ci aveva visto lungo il grande Sartori, ma ormai i maestri come lui sono visti come reazionari rincoglioniti.

 

 

Che Trump si sia ritrovato fra le mani una patata bollente, la Siria, è assodato. Quando è salito alla Casa Bianca la situazione laggiù era oramai compromessa e di certo a contribuire a farla compromettere è stato Obama, con la sua eterna indecisione tra fare e non fare, tra appoggiare un gruppo e poi scaricarlo per appoggiarne un'altro,  tra colpire ma col freno a mano tirato, tra minacce fatte e non mantenute. Insomma un pasticcio di cui ne hanno approfittato tutti: Assad,  russi, iraniani,  turchi, che ci ha portato ad una situazione in cui tutti i pezzi sono talmente aggrovigliati gli uni agli altri che  qualsiasi mossa uno faccia porta a conseguenze imprevedibili. Quindi non si tratta più di cercare una buona soluzione,  ma scegliere tra una soluzione cattiva ed una peggiore.

 

Obama ha le sue colpe ma va anche detto che la sua perenne incertezza è stata dovuta anche a delle contromosse (purtroppo) molto astute e spregiudicate da parte di Assad, (di cui abbiamo già parlato) che da buon pifferaio ha irretito tutto l'Occidente sventolandogli sotto il naso, come fosse una muleta,  lo spauracchio dell'ISIS. Ipnotizzati dalle bandiere nere dell'ISIS, ci sono caduti dentro tutti quanti come pere ed il risultato adesso è che Assad è di nuovo in sella e soprattutto in Siria ci sono russi e iraniani.

 

Senza contare Israele che se all'inizio era neutrale nei confronti di Assad (Assad per Israele è sempre stato un "caro nemico") adesso, per via degli iraniani in Siria,  affila le armi.

 

Insomma, la solita "letteratura" alternativa martella sulle presunte complicità tra ISIS e Occidente, quando in realtà quello che veramente ha giocato sporco con l'ISIS alimentandolo all'inizio e poi guadagnandoci su, grazie alle imprese dei fanatici in nero, è stato proprio Assad.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
52 minuti fa, colpodimano ha scritto:

la differena è sostanziale invece. mica la juventus costruisce menzogne. l'atijuventino è menzogna, come i media mainstream.

in ogni caso, libero di pensarla come ti pare. del resto sei perfettamente allineato e ubbidiente cosi. proprio come ti vogiono ;)

Non sono allineato con nulla, semplicemente tra casa mia e Damasco ci sono 180 km e i siriani, quelli in carne e ossa, li conosco bene. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, colpodimano ha scritto:

comunque anche tra i vertici militari c'è qualcuno cui è rimasto un pò di sale in zucca

 

IL GENERALE BERTOLINI AL MATTINO: GLI USA POTREBBERO INNESCARE UNA DEFLAGRAZIONE SIRIANA

IL MATTINO del 10 Aprile 2018
«Spero che gli Usa non prendano decisioni sciagurate»

Il generale Bertolini teme che un attacco statunitense possa innescare la miccia

Escalation Se i russi capiscono che Assad è all’angolo interverranno a loro volta

di Ebe Pierini
Entro poche ore Donald Trump deciderà se intervenire militarmente in Siria. Un’opzione che potrebbe cambiare ed aggravare l’attuale scenario. Il generale Marco Bertolini, che è stato al vertice del Comando operativo interforze italiano, analizza la delicata situazione e quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’attacco.
Come verrebbe condotto un eventuale intervento militare americano?
«Quello che possono fare gli Stati Uniti è lanciare dei missili Cruise dalle loro portaerei come fecero a Baghdad nel 2001. Oppure possono effettuare degli interventi aerei con caccia o con droni. Non credo assolutamente che prevederebbero il dispiegamento di ulteriori truppe sul terreno. Impiegare militari a terra richiede un’organizzazione non indifferente. Occorre possedere basi di partenza, basi intermedie e una logistica importante. Pensiamo a quanto accadde in Iraq allorché misero in campo un dispositivo enorme in Arabia Saudita prima di iniziare l’intervento. Secondo quanto riportato dai turchi in Siria i soldati americani sono già presenti. Non possiamo stabilire il loro numero preciso ma vi sarebbero una dozzina di basi statunitensi nel Kurdistan siriano e una base a sud, al confine con la Giordania. Il loro obiettivo è quello di controllare gli itinerari che arrivano dall’Iraq per isolare la Siria dall’Iran».
Quali sarebbero gli obiettivi principali di possibili bombardamenti americani?
«Interverrebbero contro strutture militari, aeroporti, sistemi di comando e controllo per fiaccare Assad e per cercare di impedire alla difesa aerea siriana di rispondere. Non credo però che bombarderebbero la città di Damasco».
Quali le insidie maggiori per gli americani in caso di attacco?
«Oggi la difesa aerea siriana può contare sui missili S400 di fabbricazione russa. Gli stessi che sono stati venduti ai turchi. Questo rappresenta un serio pericolo per l’aviazione americana. Se la difesa aerea di Assad non può coprire l’intero territorio siriano di sicuro può farlo per quanto riguarda le aree principali. Quindi qualche aereo americano potrebbe essere abbattuto dai siriani».
Nel caso di un’escalation e di un intervento americano quale potrebbe essere il ruolo dell’Italia?
«Non ci sono dubbi sul fatto che l’Italia offrirebbe le proprie basi. D’altronde lo si è visto già in altre occasioni. Poi, dopo un eventuale attacco, andremmo a fare le cosiddette missioni di pace».
Generale cosa accadrebbe se Trump decidesse di agire in Siria?
«Spero che Trump non prenda una decisione così sciagurata perché Assad è colui che finora ci ha salvato dall’Isis facendoci da argine al terrorismo jihadista e perché, se cadesse la Siria, poi sarebbe la volta del Libano. Un intervento americano sarebbe la miccia di un conflitto pericolosissimo in quanto coinvolgerebbe di sicuro anche la Russia e sarebbe una cosa davvero spaventosa. Spero che quello di Trump sia soltanto un abbaiare per non mordere. Sarebbe davvero una mossa sciagurata intervenire. Di sicuro ci stiamo avvicinando ad un momento critico per la storia del Mediterraneo. Se i russi capiscono che Assad è a rischio si sentiranno spinti ad intervenire a loro volta. Se succedesse una cosa del genere lo scenario sarebbe completamente differente e ci troveremmo di fronte alla terza guerra mondiale che vedrebbe il coinvolgimento di numerosi attori. Inoltre questo comporterebbe il rischio di un’escalation nucleare».

Gli americani non piacciono a nessuno, ma sto generale dov'era quando la Russia si prendeva la Crimea e invadeva una regione di uno stato sovrano europeo alla faccia dell'ONU e del diritto internazionale.

Sento spesso sento dire che in Siria i russi li avrebbe invitati Assad quindi che la loro presenza è regolare, allora chiedo chi li ha invitati i russi nel Donbass il presidente ucraino certamente no.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
56 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Che Trump si sia ritrovato fra le mani una patata bollente, la Siria, è assodato. Quando è salito alla Casa Bianca la situazione laggiù era oramai compromessa e di certo a contribuire a farla compromettere è stato Obama, con la sua eterna indecisione tra fare e non fare, tra appoggiare un gruppo e poi scaricarlo per appoggiarne un'altro,  tra colpire ma col freno a mano tirato, tra minacce fatte e non mantenute. Insomma un pasticcio di cui ne hanno approfittato tutti: Assad,  russi, iraniani,  turchi, che ci ha portato ad una situazione in cui tutti i pezzi sono talmente aggrovigliati gli uni agli altri che  qualsiasi mossa uno faccia porta a conseguenze imprevedibili. Quindi non si tratta più di cercare una buona soluzione,  ma scegliere tra una soluzione cattiva ed una peggiore.

 

Obama ha le sue colpe ma va anche detto che la sua perenne incertezza è stata dovuta anche a delle contromosse (purtroppo) molto astute e spregiudicate da parte di Assad, (di cui abbiamo già parlato) che da buon pifferaio ha irretito tutto l'Occidente sventolandogli sotto il naso, come fosse una muleta,  lo spauracchio dell'ISIS. Ipnotizzati dalle bandiere nere dell'ISIS, ci sono caduti dentro tutti quanti come pere ed il risultato adesso è che Assad è di nuovo in sella e soprattutto in Siria ci sono russi e iraniani.

 

Senza contare Israele che se all'inizio era neutrale nei confronti di Assad (Assad per Israele è sempre stato un "caro nemico") adesso, per via degli iraniani in Siria,  affila le armi.

 

Insomma, la solita "letteratura" alternativa martella sulle presunte complicità tra ISIS e Occidente, quando in realtà quello che veramente ha giocato sporco con l'ISIS alimentandolo all'inizio e poi guadagnandoci su, grazie alle imprese dei fanatici in nero, è stato proprio Assad.

 

D'accordo, ma a parte la Siria ne ha combinate di ogni. Eppure sui media passa per un santone. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, black&whitetiger ha scritto:

Gli americani non piacciono a nessuno, ma sto generale dov'era quando la Russia si prendeva la Crimea e invadeva una regione di uno stato sovrano europeo alla faccia dell'ONU e del diritto internazionale.

Sento spesso sento dire che in Siria i russi li avrebbe invitati Assad quindi che la loro presenza è regolare, allora chiedo chi li ha invitati i russi nel Donbass il presidente ucraino certamente no.

 

la crimea è terra russa popolata da russi che hanno scelto di voler rimanere con la madre patria.

altra favoletta ad uso e consumo dei tg delle 20.

che anche ora l'esercito criminale ucraino, armato da usa e ue, mentre parliamo stia bombardando i civili nel donbsss, glistessi tg però non lo dicono

1 ora fa, Juventino! ha scritto:

Meanwhile in Paris

 

03b6533c-3cb3-11e8-bc8c-1e438c369b8c_IMG

l'opposizione moderata?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, sol invictus ha scritto:

Che Trump si sia ritrovato fra le mani una patata bollente, la Siria, è assodato. Quando è salito alla Casa Bianca la situazione laggiù era oramai compromessa e di certo a contribuire a farla compromettere è stato Obama, con la sua eterna indecisione tra fare e non fare, tra appoggiare un gruppo e poi scaricarlo per appoggiarne un'altro,  tra colpire ma col freno a mano tirato, tra minacce fatte e non mantenute. Insomma un pasticcio di cui ne hanno approfittato tutti: Assad,  russi, iraniani,  turchi, che ci ha portato ad una situazione in cui tutti i pezzi sono talmente aggrovigliati gli uni agli altri che  qualsiasi mossa uno faccia porta a conseguenze imprevedibili. Quindi non si tratta più di cercare una buona soluzione,  ma scegliere tra una soluzione cattiva ed una peggiore.

 

Obama ha le sue colpe ma va anche detto che la sua perenne incertezza è stata dovuta anche a delle contromosse (purtroppo) molto astute e spregiudicate da parte di Assad, (di cui abbiamo già parlato) che da buon pifferaio ha irretito tutto l'Occidente sventolandogli sotto il naso, come fosse una muleta,  lo spauracchio dell'ISIS. Ipnotizzati dalle bandiere nere dell'ISIS, ci sono caduti dentro tutti quanti come pere ed il risultato adesso è che Assad è di nuovo in sella e soprattutto in Siria ci sono russi e iraniani.

 

Senza contare Israele che se all'inizio era neutrale nei confronti di Assad (Assad per Israele è sempre stato un "caro nemico") adesso, per via degli iraniani in Siria,  affila le armi.

 

Insomma, la solita "letteratura" alternativa martella sulle presunte complicità tra ISIS e Occidente, quando in realtà quello che veramente ha giocato sporco con l'ISIS alimentandolo all'inizio e poi guadagnandoci su, grazie alle imprese dei fanatici in nero, è stato proprio Assad.

 

ma quale letteratura alternativa? i viaggi e le foto di mccain con i vertici isis chiamati "cari amici" e i mercenari talgiagole curati negli ospedali da campo israeliani nel golan, sono ormai storia. 

"sol invictus", il nick che hai scelto prometteva meglio, invece sei un saviano ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, colpodimano ha scritto:

la crimea è terra russa popolata da russi che hanno scelto di voler rimanere con la madre patria.

altra favoletta ad uso e consumo dei tg delle 20.

che anche ora l'esercito criminale ucraino, armato da usa e ue, mentre parliamo stia bombardando i civili nel donbsss, glistessi tg però non lo dicono

l'opposizione moderata?

Così come l'esercito criminale siriano armato da Russia e Iran sta bombardando i civili in varie parti della Siria.

Oppure dal tuo punto di vista i bombardati siriani sono terroristi mentre i bombardati russi sono patrioti?  

 

Ps: ti vedo poco attento: ti sei dimenticato di aggiungere "criminale e nazista", che è un aggettivo che che i tuoi amici di Sputnik e Russiatoday usano sempre per definire gli ucraini. .ehm

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.