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ArthurLee

Deferimento Andrea Agnelli, le motivazioni: "Agnelli non impedì i rapporti con la malavita"

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La Procura della Figc accusa il presidente della Juve di non aver impedito "a tesserati del club d'intrattenere rapporti costanti e duraturi con gli ultrà per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata: ha partecipato personalmente ad incontri"

 

18 marzo 2017 - Milano

 

Andrea Agnelli è stato deferito dalla Procura federale per non aver impedito "a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti 'gruppi ultrà', anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata". È quanto si legge nelle motivazioni della Procura che, insieme al presidente Juve, ha anche deferito tre dirigenti bianconeri (Francesco Calvo, Alessandro D'Angelo e Stefano Merulla) e il club bianconero "per responsabilità diretta".

 

Biglietti, favori e bagarinaggio — Andrea Agnelli, si legge nelle motivazioni, è stato deferito"per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità e dell'obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali, perché, nel periodo che va dalla stagione sportiva 2011-12 a quantomeno tutta la stagione sportiva 2015-16, con il dichiarato intento di mantenere l'ordine pubblico nei settori dello stadio occupati dai tifosi ultrà al fine di evitare alla Società da lui presieduta pesanti e ricorrenti ammende e/o sanzioni di natura sportiva, non impediva a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti 'gruppi ultras', anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata, autorizzando la fornitura agli stessi di dotazioni di biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito, anche a credito e senza previa presentazione dei documenti di identità dei presunti titolari, così violando disposizioni di norme di pubblica sicurezza sulla cessione dei tagliandi per assistere a manifestazioni sportive e favorendo, consapevolmente, il fenomeno del bagarinaggio".

 

Quel derby Juventus-Torino — La Procura contesta ad Agnelli di aver "partecipato personalmente, inoltre, in alcune occasioni, a incontri con esponenti della malavita organizzata e della tifoseria ultrà, assecondando, in occasione della gara Juventus-Torino del 23 febbraio 2014, l'introduzione all'interno dell'impianto sportivo, ad opera dell'addetto alla sicurezza della società, D'Angelo, di materiale pirotecnico vietato e di striscioni rappresentanti contenuti non consentiti al fine di compiacere e acquisire la benevolenza dei tifosi ultrà. Insieme al presidente della Juventus, sono stati deferiti Francesco Calvo, all'epoca dei fatti tesserato quale dirigente direttore commerciale del club, Alessandro Nicola D'Angelo, all'epoca dei fatti dipendente addetto alla sicurezza (security manager) e Stefano Merulla, all'epoca dipendente responsabile del ticket office della Juventus. Ai tre viene contestato il fatto di aver intrattenuto rapporti con i gruppi ultrà "e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata".

 

GazzettaDelloSport

 

Dal sito Figc:

"La società JUVENTUS F.C. S.P.A. a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, e 12, commi 1, 2 e 3, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati al suo Presidente, e a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi degli artt. 4, comma 2, e 12, commi 1, 2 e 3, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati ai Sigg,ri Francesco CALVO, Alessandro Nicola D’ANGELO e Stefano MERULLA che svolgevano tutti, all’epoca dei fatti, attività rilevante ai fini dell’ordinamento federale, ai sensi della’art. 1 bis, comma 5, del C.G.S., per la predetta società".

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Il prefetto Pecoraro, come racconta il Corriere della Sera, "Pare che, impegnatissimo nel gestire grossi problemi di ordine pubblico come le nozze gay a Roma, Giuseppe Pecoraro, il prefetto che non si era accorto dell’associazione m@fiosa che controllava il Campidoglio, si sia anche dimenticato di aver scritto una lettera per perorare la causa di Salvatore Buzzi e della 29 giugno subito dopo un incontro con il dominus della cooperativa. Cose che capitano: con tutti questi omosessuali che vengono a farsi validare i matrimoni a Roma, è anche normale che uno come Carminati non dia nell’occhio (Ops!). Pare però che la prefettura di Roma abbia dato il via libera alla stipula di una convenzione con la cooperativa di Buzzi per la gestione dell’emergenza legata all’arrivo dei profughi a Castelnuovo di Porto, il 18 marzo 2014, e la cosa peggiore è che l’abbia fatto proprio dopo un incontro con lo stesso Buzzi, nonostante Pecoraro abbia dichiarato più volte e ribadito davanti alla commissione Antimafia il contrario. Racconta il Corriere della Sera in un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini

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con il dichiarato intento di mantenere l'ordine pubblico nei settori dello stadio occupati dai tifosi ultrà al fine di evitare alla Società da lui presieduta pesanti e ricorrenti ammende e/o sanzioni di natura sportiva

 

Ehhh ma loro dispongono dei posti per evitare che qualcuno commetta atti inconsulti .ehm

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che schifo, che pena, manon si può fare nulla contre questi veri ma-f-i-osi del calcio? veramente incredibile e inaccettabile questo deferimento. Anticostituzionale!

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nel periodo che va dalla stagione sportiva 2011-12 a quantomeno tutta la stagione sportiva 2015-16

 

>>> Quantomeno <<<

 

Come a dire, sappiamo dell'ultima stagione, ma allarghiamo per convenienza a tutto il periodo da quando esiste lo Stadium.

Come per la farsa, indagato 1 anno, ma per capriccio revocato pure lo scudetto di un anno non indagato.

 

partecipato personalmente, inoltre, in alcune occasioni, a incontri con esponenti della malavita organizzata

 

Sarò proprio curioso di vedere le prove che presenteranno in merito. Immagino sia l'intercettazione dove uno degli indagati afferma che si è incontrato con Agnelli e gli altri.

Paparesta chiuso nello spogliatoio 2.0, uno dice di aver ammazzato il papa, ti arrestano perché ti hanno sentito al telefono e senza nemmeno controllare se il papa è ancora vivo.

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Sarebbero stati più onesti ad incriminarlo con la motivazione: "Perchè presidente della Juventus che è tornata a vincere ed a schiantare i nostri sogni e speranze, nonchè i nostri fegati"

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