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Lord Ludwig

Perché Maradona è fra i più grandi di sempre, ma non il più grande in assoluto

Post in rilievo

18 ore fa, GiuseppeA81 ha scritto:

Si, nel calcio a rallentatore di 40 anni fa

Maradona per fermarlo lo dovevi buttare giu',abbattere

e non ha mai simulato un fallo

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14 minuti fa, Salvaju29ro ha scritto:

Ottima discussione

Non c'è un metodo oggettivo per certificare quale sia il calciatore più forte di sempre.
Chiunque dica il contrario, in aggiunta a "senza possibilità di discussione", va lasciato perdere.

Bravissimo, totalmente d'accordo. Illuminante sopratutto l'ultima riflessione 

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31 minuti fa, jolly88 ha scritto:

Sai che quello per me il gol più bello di sempre.. 

Potrei guardarlo per ore

 

Geniale, assolutamente geniale. Ero allo stadio, io ricordo invece come rimasi estasiato dal gol di Michel contro l'Ascoli. Per certi versi è simile a questo, ma saltò l'avversario con un pallonetto di tacco. Come se non bastasse, scavalcò il portiere con un altro pallonetto. Ci furono altri grandi gol, ma come non menzionare quello annullato a Tokio. Altra genialata, abbinata a praticità e assoluta eleganza. 

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25 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Geniale, assolutamente geniale. Ero allo stadio, io ricordo invece come rimasi estasiato dal gol di Michel contro l'Ascoli. Per certi versi è simile a questo, ma saltò l'avversario con un pallonetto di tacco. Come se non bastasse, scavalcò il portiere con un altro pallonetto. Ci furono altri grandi gol, ma come non menzionare quello annullato a Tokio. Altra genialata, abbinata a praticità e assoluta eleganza. 

Ecco bravo  GENIALE

 

molti non si rendono conto della velocità di pensiero che ci vuole a fare  gol del genere ,oltre alla tecnica sopraffina .

 

Il tiro in roveciata o a mezz aria ,come la cavalcata campo-campo li sanno fare tutti (quasi),  per questo genere di gol bisogna essere di un altra categoria.

 

eppure spesso non vengono quasi mai citati come gol più belli.

 

 

 

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Maradona è stato il più forte, poco da discutere...

Ricordiamoci sempre che non ha mai fatto vita da atleta... anzi...

Se solo si fosse allenato come Cristiano Ronaldo sarebbe arrivato a livelli paurosi...

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2 minuti fa, jolly88 ha scritto:

Ecco bravo  GENIALE

 

molti non si rendono conto della velocità di pensiero che ci vuole a fare  gol del genere ,oltre alla tecnica sopraffina .

 

eppure spesso non vengono quasi mai citati come gol più belli.

 

 

 

Eh, Michel non aveva certo dalla sua il fisico, era tutto sommato gracilino, e non era certamente un fulmine di guerra. Non era veloce nel senso più abituale del termine, ma aveva una capacità di intuire le situazioni, una velocità di pensiero fuori dal comune.

 

Sui suoi gol che non vengono citati tra i più belli, non saprei dirti il motivo, eppure è così. Sai, a dire il vero un motivo potrei anche trovarlo. Passerò per il tifoso juventino un po' rancoroso (ma non mi dispiace la cosa), ma credo che i media in Italia ci mettano molto del loro. Credo che Maradona abbia avuto nel mondo (quindi non solo in Italia), un clamore mediatico senza eguali, per mille motivi (che non solo quelli tecnici, anzi). Platini, per restare in tema, decisamente meno. Forse questo va influire anche nella ricerca dei gol più belli. Tornando in Italia, sai, in questi giorni si è fatto un gran parlare della punizione di Maradona contro di noi (a proposito, complimenti al tweet della Juve, non avrebbero potuto fare di meglio), si è detto (a ragione) del grandissimo gesto tecnico. È stata una grandissima, bellissima punizione, chi può dire il contrario. Si è fatto notare come accarezzi quel pallone col piede sinistro, quasi come lo si farebbe con una mano, vero anche questo. Si è detto anche, e a più riprese, che quel gol l'avrebbe potuto fare solo Maradona. Chi avrebbe potuto o potrebbe fare un gol su una punizione a due, dentro l'area di rigore e con la barriera a pochissimi metri? La risposta unanime è stata nessuno. Solo Maradona, per l'appunto. Poi, vai a vedere e proprio grazie a questo forum (c'è topic sui gol impossibili proprio in questa sezione), ti vai a ricordare che un gol simile l'aveva fatto proprio Platini, quasi dieci anni prima. Sì, ho detto ricordare, perché quel gol tempo fa l'avevo già visto. Ma l'avevo dimenticato (ringrazio chi ha postato il video, mi sembra stia partecipando anche a questa discussione). Un po' come tutti, anche io a volte cado nel vortice dei media, che fa vedere solo quanto vogliono loro e ti portano a dimenticare o non scoprire la realtà dei fatti. 

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4 ore fa, Juvemassi ha scritto:

Prendo spunto dal tuo post per obiettare su un aspetto che sento spesso, Maradona vinceva le competizioni da solo. Voglio credere che sia una forzatura voluta dai più, ma che non ci crediate davvero. Al mondiale del 1986 vinse il Mondiale con l'Argentina raggiungendo livelli assoluti, fu determinante, decisivo, ma non lo vinse da solo. Fece 5 gol (...4 col var), non fu neanche capocannoniere, per dire. Vuol dire qualcosa, questo? No, ovviamente no. Li cito perché magari qualcuno pensa che in quel mondiale Maradona segnò in ogni partita, facendo sempre doppietta. Non fu così, non segno neanche in finale. Ora, lascio i freddi numeri e diciamo che la grandezza di un calciatore non si vede solo dai gol che fa e dalla qualità degli stessi, ma entrano in gioco altri fattori, ne cito solo qualcuno (e non a caso): assist, personalità, carisma e capacità di trascinare i compagni. In tal senso, tutte cose che Maradona ebbe in quel mondiale. Per questo, sì, fu assolutamente decisivo, anzi determinante. D'altronde, in quel mese, ma diciamo in quell'anno si può dire che Maradona raggiunse l'apice della sua carriera. Nessuno può dire che non fu determinante, ma estremizzare 

il concetto dicendo che l'ha vinto da solo è una forzatura. L'Argentina di quel tempo non era certo la più forte complessivamente della sua storia, ma si tratta sempre di una nazione con una tradizione storica importante (otto prima, per dire, vinse il mondiale), e sappiamo quanto a volte possa incidere il "peso" di una maglia. Se si dice che Maradona vinse da solo quel mondiale, allora cosa si dovrebbe dire di Platini all'Europeo 1984. 9 gol in 5 partite. Lui sì, segnò in ogni partita, lui sì facendo doppiette e triplette. E parliamo di una nazione, la Francia, che non aveva certo lo status di oggi. Per dire, nelle precedenti 5 edizioni non si qualificó mai per la fase iniziale del campionato europeo. 5 edizioni, ovvero 20 anni. Mai qualificati. Si può dire che Platini vinse da solo quell'europeo? No, non si può dire. Si può dire che fu come, se non più decisivo di Maradona in quel mondiale? Sì, certo. Sto dicendo che Platini fosse più forte? No, non sto dicendo quello (anche se possiamo discuterne, sarebbe da capire qual è il metro di giudizio). Dico solo che accetto e posso anche sostenere chi dice che Maradona sia stato quello che col pallone facesse quello che voleva, quindi il migliore in tal senso. Ma quando poi si esagera (...e credo che il topic sia nato per questo), allora non posso più allinearmi. Per dire, come si può affermare che Maradona arrivò da solo (con una gamba rotta) alla finale di Italia 90? Posso accettare che, come detto prima, avesse un grande carisma e quindi aiutò tutta la squadra. Non è poco, anzi, ok, ma cavolo, non fece un gol. Zero, sbagliando anche un rigore. Mi sembra un po' pochino per affermare quanto detto. Passiamo al primo scudetto col Napoli, che dipingi come una squadra per metà mediocre. Ammesso e non concesso che sia così, non puoi però dire che in quell'anno (in quegli anni sì, in quell'anno insomma) la serie A era così piena di corazzate. Quell'anno arrivò seconda la Juve, che aveva un Platini a fine carriera (si ritirò a fine anno, per l'appunto). Una Juventus a fine ciclo, che da quell'anno in poi iniziò il suo lungo periodo buio. Scusate per la lunghezza del post, ma a me va bene che ci sia qualcuno che ritenga Maradona il migliore di sempre per le sue qualità tecniche e carismatiche. Ci sta, ci mancherebbe pure. Ma da qui a dire che vinceva tutto da solo ce ne passa. O se vuoi, ti concedo anche questo. Perché allora, mi chiedo, non l'ha fatto più spesso? Ti rispondo io, semplicemente perché non è così, non è possibile vincere da soli. Fu assolutamente decisivo, determinante, trascinante e incantevole in quel famoso mondiale, ma questo è diverso dal dire ciò che hai detto. 

Totalmente d'accordo. Sono peraltro convinto che tutti o quasi quelli che usano espressioni tipo "vinceva le partite da solo" sappiano in fondo che si tratta di iperboli. Innanzitutto perché si gioca in 11. E gli altri 10 sono pur sempre calciatori professionisti, di livello almeno discreto, se parliamo della nazionale argentina. Il miglior Maradona messo a giocare da solo nel 1986 contro la nazionale delle isole Fiji perde. Messo insieme a dieci ragazzini di una squadra primavera contro le avversarie dell'Argentina ai mondiali perde. Sono ovvietà.

 

Quel che è vero, invece, è che qualsiasi delle otto squadre che quell'anno arrivarono ai quarti, forse qualsiasi delle sedici che arrivarono agli ottavi, potendo schierarlo avrebbe vinto. In quel senso fu sicuramente l'uomo determinante. Lo stesso però si può dire di Pelè nel 1958 e nel 1970 (e ricordiamo che nel 62 e 66 fu eliminato fisicamente da fallacci degli avversari), di Platini agli europei 84, forse anche del Ronaldo 2002, sicuramente, all'inverso, di Puskas il cui infortunio costò all'Ungheria il mondiale 54.

 

Inoltre, mentre si ricorda sempre che - a parte Valdano - i suoi compagni erano onesti mestieranti, si dimentica sempre di valutare gli avversari. Il mondiale '86 non vide nessuna grandissima squadra. Il Brasile era ancora aggrappato a Zico 33enne, e in quegli anni non è che si giocasse ad alto livello fino a 40 come oggi, a meno di fare il portiere. L'Italia eran le macerie della squadra eroica del 1982. La stessa Germania era nella transizione fra l'epoca di Rummenigge e quella di Matthaus, solida ma più debole sia di quella 1982 che di quella 1990. La Francia aveva Platini pallida copia del fenomeno che era stato fino a otto mesi prima. L'Inghilterra era, come sempre, sprovveduta tatticamente. Forse la squadra che esprimeva il miglior calcio era l'URSS che venne fermata dall'arbitro almeno quanto dal Belgio, e che due anni dopo avrebbe conteso in finale l'europeo all'Olanda, Olanda che ai mondiali non c'era - e sarebbe stato interessante vederla, con Gullit, Van Basten e Rijkaard in rampa di lancio.

 

Sulle avversarie in Italia hai già detto tu. Io aggiungerei, per chi ha scritto che il Napoli era pieno di mediocri, che a memoria in quel Napoli, fra il 1987 e il 1990, giocarono Giordano, Careca, Alemao, Bagni, Carnevale, De Napoli, Crippa, Francini, Mauro, Ferrara... sicuramente mi dimentico qualcuno, insomma un bel po' di gente che era titolare o almeno nel giro delle rispettive nazionali.

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1 minuto fa, Juvemassi ha scritto:

Eh, Michel non aveva certo dalla sua il fisico, era tutto sommato gracilino, e non era certamente un fulmine di guerra. Non era veloce nel senso più abituale del termine, ma aveva una capacità di intuire le situazioni, una velocità di pensiero fuori dal comune.

 

Sui suoi gol che non vengono citati tra i più belli, non saprei dirti il motivo, eppure è così. Sai, a dire il vero un motivo potrei anche trovarlo. Passerò per il tifoso juventino un po' rancoroso (ma non mi dispiace la cosa), ma credo che i media in Italia ci mettano molto del loro. Credo che Maradona abbia avuto nel mondo (quindi non solo in Italia), un clamore mediatico senza eguali, per mille motivi (che non solo quelli tecnici, anzi). Platini, per restare in tema, decisamente meno. Forse questo va influire anche nella ricerca dei gol più belli. Tornando in Italia, sai, in questi giorni si è fatto un gran parlare della punizione di Maradona contro di noi (a proposito, complimenti al tweet della Juve, non avrebbero potuto fare di meglio), si è detto (a ragione) del grandissimo gesto tecnico. È stata una grandissima, bellissima punizione, chi può dire il contrario. Si è fatto notare come accarezzi quel pallone col piede sinistro, quasi come lo si farebbe con una mano, vero anche questo. Si è detto anche, e a più riprese, che quel gol l'avrebbe potuto fare solo Maradona. Chi avrebbe potuto o potrebbe fare un gol su una punizione a due, dentro l'area di rigore e con la barriera a pochissimi metri? La risposta unanime è stata nessuno. Solo Maradona, per l'appunto. Poi, vai a vedere e proprio grazie a questo forum (c'è topic sui gol impossibili proprio in questa sezione), ti vai a ricordare che un gol simile l'aveva fatto proprio Platini, quasi dieci anni prima. Sì, ho detto ricordare, perché quel gol tempo fa l'avevo già visto. Ma l'avevo dimenticato (ringrazio chi ha postato il video, mi sembra stia partecipando anche a questa discussione). Un po' come tutti, anche io a volte cado nel vortice dei media, che fa vedere solo quanto vogliono loro e ti portano a dimenticare o non scoprire la realtà dei fatti. 

Fra l'altro Michel detiene sicuramente il gol più bello annullato della storia...

4 minuti fa, zbozzige ha scritto:

Maradona è stato il più forte, poco da discutere...

Ricordiamoci sempre che non ha mai fatto vita da atleta... anzi...

Se solo si fosse allenato come Cristiano Ronaldo sarebbe arrivato a livelli paurosi...

Non sarebbe stato Maradona. Maradona con voglia d'allenarsi e fare vita d'atleta è come Brehme col talento di Maradona.

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Maradona non è chiaramente il più forte calciatore mai esistito.

Neanche ci si avvicina. Francamente dal mio punto di vista io faticherei a inserirlo anche in una top ten se consideriamo che per tutta la carriera ha assunto sostanze stupefacenti (e no, è una storica castroneria che la coca non alteri la prestazione, e tra l'altro usava anche efedrina per dimagrire).

 

Maradona primeggia sicuramente in un discorso, quello relativo al romanzo.

Nessuno, come lui, ha tracciato un solco nell'immaginario, si è ritagliato una figura riconoscibile ed è assurto al ruolo di star di questo entertainment prima ancora che di sport, diventando anche metonimia del "saper giocare a calcio" (il tipico "ecco, ci vorrebbe maradona" oppure "neanche con 10 maradona vinceresti" et similia).

 

Maradona sta al calcio come Michael Jackson sta alla musica. Ma qualcuno direbbe che Michael Jackson è stato il più grande musicista? Era icona, un vero e proprio feticcio.

 

Per Maradona infatti ci si deve soffermare sulle singole esecuzioni. "Quel pallonetto", "quel gol", "quella rabona" scorticandoli dal contesto e facendone effigie.

 

Tralasciando il discorso sulla sua "credibilità sportiva", ha vinto due scudetti col Napoli e un mondiale con l'Argentina. Sempre da protagonista, ma la sua scelta (Napoli) è stata un percorso "underdog", un contesto dove era libero di non essere atleta ma di essere un'entità individuale ed è per questo che non può considerarsi a mio avviso tra i più grandi di sempre. La storia che uno scudetto al Napoli valga di più non regge. Dunque insieme a Maradona nei migliori di sempre dovremmo mettere Gigi Riva? Jamie Vardy? Paolo Rossi? Non è l'impresa da non favorito ad incrementare la media (e quell'Argentina e quel Napoli non è che fossero la Danimarca del 92 o il Leicester, l'Argentina vinse il mondiale anche 2 edizioni prima senza Maradona e quel Napoli comunque gli mise intorno molti nazionali italiani e brasiliani).

 

La carriera di Maradona, sportivamente parlando, non regge il confronto con altri omologhi, neanche alla lontana, e senza scomodare i due in cima (i contemporanei Messi e Ronaldo, che vantano una continuità e livello di difficoltà del contesto che ara qualsiasi precedente) anche i Crujff, Di Stefano, Platini e compagnia cantante vantano una densità di carriera ben diversa. Meno romanzesca, meno legata al feticcio, all'iconografia dei singoli gesti, al ricamo intorno sul cane di strada che diventa leone.

 

Maradona è per molti divinità a prescindere dallo sport per le stesse associazioni mentali che hanno portato gli argentini ad amare molto di più Tevez rispetto a Messi.

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1 ora fa, Lord Ludwig ha scritto:

Totalmente d'accordo. Sono peraltro convinto che tutti o quasi quelli che usano espressioni tipo "vinceva le partite da solo" sappiano in fondo che si tratta di iperboli. Innanzitutto perché si gioca in 11. E gli altri 10 sono pur sempre calciatori professionisti, di livello almeno discreto, se parliamo della nazionale argentina. Il miglior Maradona messo a giocare da solo nel 1986 contro la nazionale delle isole Fiji perde. Messo insieme a dieci ragazzini di una squadra primavera contro le avversarie dell'Argentina ai mondiali perde. Sono ovvietà.

 

Quel che è vero, invece, è che qualsiasi delle otto squadre che quell'anno arrivarono ai quarti, forse qualsiasi delle sedici che arrivarono agli ottavi, potendo schierarlo avrebbe vinto. In quel senso fu sicuramente l'uomo determinante. Lo stesso però si può dire di Pelè nel 1958 e nel 1970 (e ricordiamo che nel 62 e 66 fu eliminato fisicamente da fallacci degli avversari), di Platini agli europei 84, forse anche del Ronaldo 2002, sicuramente, all'inverso, di Puskas il cui infortunio costò all'Ungheria il mondiale 54.

 

Inoltre, mentre si ricorda sempre che - a parte Valdano - i suoi compagni erano onesti mestieranti, si dimentica sempre di valutare gli avversari. Il mondiale '86 non vide nessuna grandissima squadra. Il Brasile era ancora aggrappato a Zico 33enne, e in quegli anni non è che si giocasse ad alto livello fino a 40 come oggi, a meno di fare il portiere. L'Italia eran le macerie della squadra eroica del 1982. La stessa Germania era nella transizione fra l'epoca di Rummenigge e quella di Matthaus, solida ma più debole sia di quella 1982 che di quella 1990. La Francia aveva Platini pallida copia del fenomeno che era stato fino a otto mesi prima. L'Inghilterra era, come sempre, sprovveduta tatticamente. Forse la squadra che esprimeva il miglior calcio era l'URSS che venne fermata dall'arbitro almeno quanto dal Belgio, e che due anni dopo avrebbe conteso in finale l'europeo all'Olanda, Olanda che ai mondiali non c'era - e sarebbe stato interessante vederla, con Gullit, Van Basten e Rijkaard in rampa di lancio.

 

Sulle avversarie in Italia hai già detto tu. Io aggiungerei, per chi ha scritto che il Napoli era pieno di mediocri, che a memoria in quel Napoli, fra il 1987 e il 1990, giocarono Giordano, Careca, Alemao, Bagni, Carnevale, De Napoli, Crippa, Francini, Mauro, Ferrara... sicuramente mi dimentico qualcuno, insomma un bel po' di gente che era titolare o almeno nel giro delle rispettive nazionali.

Così, di primo acchito mi sono venuti in mente anche Garella e Renica. (E con quest'ultimo, gioco forza sono tornato allo scontro con noi in coppa UEFA. So di andare un attimo OT, ma che male quel ritorno. Altro che scontro Iuliano-Ronaldo o gol di Turone, ma anche qui, un po' come il discorso dei gol di prima, l'informazione diventa selettiva, e va dove vuole andare. Grande rimonta Napoli. Fine OT, scusate) 

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1 minuto fa, Juvemassi ha scritto:

Così, di primo acchito mi sono venuti in mente anche Garella e Renica. (E con quest'ultimo, gioco forza sono tornato allo scontro con noi in coppa UEFA. So di andare un attimo OT, ma che male quel ritorno. Altro che scontro Iuliano-Ronaldo o gol di Turone, ma anche qui, un po' come il discorso dei gol di prima, l'informazione diventa selettiva, e va dove vuole andare. Grande rimonta Napoli. Fine OT, scusate) 

Come no... prima fuorigioco farlocco su Laudrup, che avrebbe chiuso il discorso dopo pochi minuti, poi sul gol di Renica allo scadere dei supplementari non è che Careca tocchi di mano, no con la mano palleggia proprio, la tocca due se non tre volte.

 

OT fino a un certo punto, dato che anche qui c'è da distinguere il racconto mitico (la Juve rubbbba, il Napoli ogni tanto vince lo stesso nonostante questo) dalla realtà (errori clamorosi a favore e contro ci sono nella storia di ogni squadra, ma quelli contro la Juve vengono dimenticati dopo pochi minuti, quelli a favore vengono riproposti più dei film di Bud Spencer e Terence Hill su rete quattro.

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4 ore fa, Al Galoppo ha scritto:

Maradona non è chiaramente il più forte calciatore mai esistito.

Neanche ci si avvicina. Francamente dal mio punto di vista io faticherei a inserirlo anche in una top ten se consideriamo che per tutta la carriera ha assunto sostanze stupefacenti (e no, è una storica castroneria che la coca non alteri la prestazione, e tra l'altro usava anche efedrina per dimagrire).

 

Maradona primeggia sicuramente in un discorso, quello relativo al romanzo.

Nessuno, come lui, ha tracciato un solco nell'immaginario, si è ritagliato una figura riconoscibile ed è assurto al ruolo di star di questo entertainment prima ancora che di sport, diventando anche metonimia del "saper giocare a calcio" (il tipico "ecco, ci vorrebbe maradona" oppure "neanche con 10 maradona vinceresti" et similia).

 

Maradona sta al calcio come Michael Jackson sta alla musica. Ma qualcuno direbbe che Michael Jackson è stato il più grande musicista? Era icona, un vero e proprio feticcio.

 

Per Maradona infatti ci si deve soffermare sulle singole esecuzioni. "Quel pallonetto", "quel gol", "quella rabona" scorticandoli dal contesto e facendone effigie.

 

Tralasciando il discorso sulla sua "credibilità sportiva", ha vinto due scudetti col Napoli e un mondiale con l'Argentina. Sempre da protagonista, ma la sua scelta (Napoli) è stata un percorso "underdog", un contesto dove era libero di non essere atleta ma di essere un'entità individuale ed è per questo che non può considerarsi a mio avviso tra i più grandi di sempre. La storia che uno scudetto al Napoli valga di più non regge. Dunque insieme a Maradona nei migliori di sempre dovremmo mettere Gigi Riva? Jamie Vardy? Paolo Rossi? Non è l'impresa da non favorito ad incrementare la media (e quell'Argentina e quel Napoli non è che fossero la Danimarca del 92 o il Leicester, l'Argentina vinse il mondiale anche 2 edizioni prima senza Maradona e quel Napoli comunque gli mise intorno molti nazionali italiani e brasiliani).

 

La carriera di Maradona, sportivamente parlando, non regge il confronto con altri omologhi, neanche alla lontana, e senza scomodare i due in cima (i contemporanei Messi e Ronaldo, che vantano una continuità e livello di difficoltà del contesto che ara qualsiasi precedente) anche i Crujff, Di Stefano, Platini e compagnia cantante vantano una densità di carriera ben diversa. Meno romanzesca, meno legata al feticcio, all'iconografia dei singoli gesti, al ricamo intorno sul cane di strada che diventa leone.

 

Maradona è per molti divinità a prescindere dallo sport per le stesse associazioni mentali che hanno portato gli argentini ad amare molto di più Tevez rispetto a Messi.

Sono solitamente d’accordo con te, ma questa proprio non la condivido. Fatta salva ogni considerazione (giustissima) sulla propaganda retorica che lo ha sempre accompagnato sia a Napoli che in Argentina (tifoserie non propriamente obiettive) concentriamoci sul campo. Io raramente in vita mia ho visto calciatore più centrato, più efficace, più decisivo del Maradona tra il 1985 e il 1990. Impatto sempre spaventoso sulle partite, personalità insuperabile, sempre al centro del gioco, tecnicamente e fisicamente (finché non ha scelto altre che) straripante. Continuamente massacrato di falli, di quelli che oggi se li fai a Messi o Ronaldo o Neymar ti becchi tre giornate di squalifica. In pochi poi gli riconoscono quella che secondo me era anche una grande intelligenza calcistica, in quanto difficilmente sbagliava scelta o faceva numeri da circo fini a se stessi. A mio avviso si diritto almeno tra i primi tre della storia. 

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6 ore fa, Al Galoppo ha scritto:

Maradona non è chiaramente il più forte calciatore mai esistito.

Neanche ci si avvicina. Francamente dal mio punto di vista io faticherei a inserirlo anche in una top ten se consideriamo che per tutta la carriera ha assunto sostanze stupefacenti (e no, è una storica castroneria che la coca non alteri la prestazione, e tra l'altro usava anche efedrina per dimagrire).

 

Maradona primeggia sicuramente in un discorso, quello relativo al romanzo.

Nessuno, come lui, ha tracciato un solco nell'immaginario, si è ritagliato una figura riconoscibile ed è assurto al ruolo di star di questo entertainment prima ancora che di sport, diventando anche metonimia del "saper giocare a calcio" (il tipico "ecco, ci vorrebbe maradona" oppure "neanche con 10 maradona vinceresti" et similia).

 

Maradona sta al calcio come Michael Jackson sta alla musica. Ma qualcuno direbbe che Michael Jackson è stato il più grande musicista? Era icona, un vero e proprio feticcio.

 

Per Maradona infatti ci si deve soffermare sulle singole esecuzioni. "Quel pallonetto", "quel gol", "quella rabona" scorticandoli dal contesto e facendone effigie.

 

Tralasciando il discorso sulla sua "credibilità sportiva", ha vinto due scudetti col Napoli e un mondiale con l'Argentina. Sempre da protagonista, ma la sua scelta (Napoli) è stata un percorso "underdog", un contesto dove era libero di non essere atleta ma di essere un'entità individuale ed è per questo che non può considerarsi a mio avviso tra i più grandi di sempre. La storia che uno scudetto al Napoli valga di più non regge. Dunque insieme a Maradona nei migliori di sempre dovremmo mettere Gigi Riva? Jamie Vardy? Paolo Rossi? Non è l'impresa da non favorito ad incrementare la media (e quell'Argentina e quel Napoli non è che fossero la Danimarca del 92 o il Leicester, l'Argentina vinse il mondiale anche 2 edizioni prima senza Maradona e quel Napoli comunque gli mise intorno molti nazionali italiani e brasiliani).

 

La carriera di Maradona, sportivamente parlando, non regge il confronto con altri omologhi, neanche alla lontana, e senza scomodare i due in cima (i contemporanei Messi e Ronaldo, che vantano una continuità e livello di difficoltà del contesto che ara qualsiasi precedente) anche i Crujff, Di Stefano, Platini e compagnia cantante vantano una densità di carriera ben diversa. Meno romanzesca, meno legata al feticcio, all'iconografia dei singoli gesti, al ricamo intorno sul cane di strada che diventa leone.

 

Maradona è per molti divinità a prescindere dallo sport per le stesse associazioni mentali che hanno portato gli argentini ad amare molto di più Tevez rispetto a Messi.

Finalmente qualcuno che ragiona col cervello e non col cuore.

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9 ore fa, piovra ha scritto:

Maradona per fermarlo lo dovevi buttare giu',abbattere

e non ha mai simulato un fallo

Non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto io.

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8 ore fa, Al Galoppo ha scritto:

Maradona non è chiaramente il più forte calciatore mai esistito.

Neanche ci si avvicina. Francamente dal mio punto di vista io faticherei a inserirlo anche in una top ten se consideriamo che per tutta la carriera ha assunto sostanze stupefacenti (e no, è una storica castroneria che la coca non alteri la prestazione, e tra l'altro usava anche efedrina per dimagrire).

 

Maradona primeggia sicuramente in un discorso, quello relativo al romanzo.

Nessuno, come lui, ha tracciato un solco nell'immaginario, si è ritagliato una figura riconoscibile ed è assurto al ruolo di star di questo entertainment prima ancora che di sport, diventando anche metonimia del "saper giocare a calcio" (il tipico "ecco, ci vorrebbe maradona" oppure "neanche con 10 maradona vinceresti" et similia).

 

Maradona sta al calcio come Michael Jackson sta alla musica. Ma qualcuno direbbe che Michael Jackson è stato il più grande musicista? Era icona, un vero e proprio feticcio.

 

Per Maradona infatti ci si deve soffermare sulle singole esecuzioni. "Quel pallonetto", "quel gol", "quella rabona" scorticandoli dal contesto e facendone effigie.

 

Tralasciando il discorso sulla sua "credibilità sportiva", ha vinto due scudetti col Napoli e un mondiale con l'Argentina. Sempre da protagonista, ma la sua scelta (Napoli) è stata un percorso "underdog", un contesto dove era libero di non essere atleta ma di essere un'entità individuale ed è per questo che non può considerarsi a mio avviso tra i più grandi di sempre. La storia che uno scudetto al Napoli valga di più non regge. Dunque insieme a Maradona nei migliori di sempre dovremmo mettere Gigi Riva? Jamie Vardy? Paolo Rossi? Non è l'impresa da non favorito ad incrementare la media (e quell'Argentina e quel Napoli non è che fossero la Danimarca del 92 o il Leicester, l'Argentina vinse il mondiale anche 2 edizioni prima senza Maradona e quel Napoli comunque gli mise intorno molti nazionali italiani e brasiliani).

 

La carriera di Maradona, sportivamente parlando, non regge il confronto con altri omologhi, neanche alla lontana, e senza scomodare i due in cima (i contemporanei Messi e Ronaldo, che vantano una continuità e livello di difficoltà del contesto che ara qualsiasi precedente) anche i Crujff, Di Stefano, Platini e compagnia cantante vantano una densità di carriera ben diversa. Meno romanzesca, meno legata al feticcio, all'iconografia dei singoli gesti, al ricamo intorno sul cane di strada che diventa leone.

 

Maradona è per molti divinità a prescindere dallo sport per le stesse associazioni mentali che hanno portato gli argentini ad amare molto di più Tevez rispetto a Messi.

Sono analisi derivate dalla lettura degli album delle statistiche, che non spiegano la carriera dei giocatori, poiche' senza contesto hanno valore nullo.

E che l'origine del tuo discorso sia quella e' chiara, perche' il tuo pensiero su questo forum e' noto, avendolo ribadito piu' volte.

In aggiunta fai delle considerazioni quanto meno oscure.

 

Tanto per fare un esempio: a cosa ti riferisci quando parli di "incrementare la media"? Di quale media stai parlando?

 

Oppure quando parli di "difficoltà di contesto"... Quali sarebbero?

Perche' il calcio dell'epoca di Friedenreich, e' molto diverso da quello dell'epoca di Pele', diverso a sua volta da quello di Maradona, diverso a sua volta da quello contemporaneo di Messi e Ronaldo.

 

Inoltre fai una considerazione sul "non essere atleta ma di essere un'entità individuale" che non ho capito dove voglia andare a parare.

Le figure dei grandi giocatori sono tutte individualita' difficilmente comparabili, per i piu' svariati motivi, sia con i calciatori comuni sia con quelli dello stesso livello.

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6 ore fa, Aho ha scritto:

Sono analisi derivate dalla lettura degli album delle statistiche, che non spiegano la carriera dei giocatori, poiche' senza contesto hanno valore nullo.

E che l'origine del tuo discorso sia quella e' chiara, perche' il tuo pensiero su questo forum e' noto, avendolo ribadito piu' volte.

In aggiunta fai delle considerazioni quanto meno oscure.

 

Tanto per fare un esempio: a cosa ti riferisci quando parli di "incrementare la media"? Di quale media stai parlando?

 

Oppure quando parli di "difficoltà di contesto"... Quali sarebbero?

Perche' il calcio dell'epoca di Friedenreich, e' molto diverso da quello dell'epoca di Pele', diverso a sua volta da quello di Maradona, diverso a sua volta da quello contemporaneo di Messi e Ronaldo.

 

Inoltre fai una considerazione sul "non essere atleta ma di essere un'entità individuale" che non ho capito dove voglia andare a parare.

Le figure dei grandi giocatori sono tutte individualita' difficilmente comparabili, per i piu' svariati motivi, sia con i calciatori comuni sia con quelli dello stesso livello.

Concordo quando parli di contesto e infatti è proprio quello di cui parlo io. "Incrementare la media" significa che uno scudetto al Napoli vale più di uno altrove. Intendevo quello. Falso.

 

Difficoltà di contesto: Maradona iscrive il suo nome nella storia principalmente per due segmenti: il mondiale 86, un segmento di 7 partite in una manifestazione prestigiosa ma sempre "decontestualizzata" dal calcio programmato, dove fece la differenza soprattutto con Inghilterra e Belgio (e non dimentichiamo che col var probabilmente con l'Inghilterra sarebbe andata diversamente) e che quell'Argentina non era certo una squadra di scappati di casa visto che in finale Maradona fece solo un assist. L'altro segmento è la serie A col Napoli (anche qui con due campionati di cui uno come risaputo che sarebbe andato diversamente col var). Nella Coppa Campioni dell'epoca, ad esempio (molto meno competitiva dell'attuale dato l'accesso limitato) Maradona non ha lasciato tracce. Ma la stessa scelta di passare la carriera al Napoli lo "colloca". A Napoli Maradona poteva fare la vita che voleva, senza allenarsi, drogandosi, abbuffandosi tanto l'efedrina ne limitava l'ingrasso e poteva anche passare periodi-no che tanto nessuno lo avrebbe mai messo in discussione.

 

Essere il numero 1 da underdog non vale essere il numero 1 dove ci sono tanti altri numeri 1.

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Maradona è esaltato alla follia come una divinità, è vero. La sua carriera parla, è vero. Ma non si può giudicare solo da quello. Il talento lo aveva eccome, ha semplicemente fatto scelte sbagliate, sia a livello di squadra sia personali ( la droga). Ma se giudicasse solo dalla carriera un calciatore, molti finirebbero al di sotto di giocatori molto meno talentuosi.

 

Per me maradona si devono giudicare le due cose assieme. Il talento lo colloca tra i grandi, ma la carriera, che comunque pesa nel giudizio complessivo, lo colloca al di sotto per esempio di messi e ronaldo. 

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11 ore fa, loropo ha scritto:

Sono solitamente d’accordo con te, ma questa proprio non la condivido. Fatta salva ogni considerazione (giustissima) sulla propaganda retorica che lo ha sempre accompagnato sia a Napoli che in Argentina (tifoserie non propriamente obiettive) concentriamoci sul campo. Io raramente in vita mia ho visto calciatore più centrato, più efficace, più decisivo del Maradona tra il 1985 e il 1990. Impatto sempre spaventoso sulle partite, personalità insuperabile, sempre al centro del gioco, tecnicamente e fisicamente (finché non ha scelto altre che) straripante. Continuamente massacrato di falli, di quelli che oggi se li fai a Messi o Ronaldo o Neymar ti becchi tre giornate di squalifica. In pochi poi gli riconoscono quella che secondo me era anche una grande intelligenza calcistica, in quanto difficilmente sbagliava scelta o faceva numeri da circo fini a se stessi. A mio avviso si diritto almeno tra i primi tre della storia. 

Il discorso "falli" va a doppia direzione però. C'era meno severità su certi interventi? Vero.

Ma era anche un calcio dove il pressing era un concetto inesistente e c'era tempo e spazio per pensare giocate e portare palla ben diversi dall'attuale, quello era un calcio dove potevi giocare anche con la panzetta o non allenarti, come faceva appunto l'argentino. Che sapesse giocare al calcio come pochi nella storia (che è proprio un discorso di scelte, di intelligenza, di non fare giocate fini a se stessa) è indubbio, chiaro. Ma quando ad esempio parli di personalità, si apre poi il discorso su quanto fosse farina del suo sacco oppure un altro tipo di "farina" sefz

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7 ore fa, GiuseppeA81 ha scritto:

Non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto io.

Anche nel calcio di oggi Maradona avrebbe sfondato . 

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2 ore fa, Al Galoppo ha scritto:

Concordo quando parli di contesto e infatti è proprio quello di cui parlo io. "Incrementare la media" significa che uno scudetto al Napoli vale più di uno altrove. Intendevo quello. Falso.

 

Difficoltà di contesto: Maradona iscrive il suo nome nella storia principalmente per due segmenti: il mondiale 86, un segmento di 7 partite in una manifestazione prestigiosa ma sempre "decontestualizzata" dal calcio programmato, dove fece la differenza soprattutto con Inghilterra e Belgio (e non dimentichiamo che col var probabilmente con l'Inghilterra sarebbe andata diversamente) e che quell'Argentina non era certo una squadra di scappati di casa visto che in finale Maradona fece solo un assist. L'altro segmento è la serie A col Napoli (anche qui con due campionati di cui uno come risaputo che sarebbe andato diversamente col var). Nella Coppa Campioni dell'epoca, ad esempio (molto meno competitiva dell'attuale dato l'accesso limitato) Maradona non ha lasciato tracce. Ma la stessa scelta di passare la carriera al Napoli lo "colloca". A Napoli Maradona poteva fare la vita che voleva, senza allenarsi, drogandosi, abbuffandosi tanto l'efedrina ne limitava l'ingrasso e poteva anche passare periodi-no che tanto nessuno lo avrebbe mai messo in discussione.

 

Essere il numero 1 da underdog non vale essere il numero 1 dove ci sono tanti altri numeri 1.

Da quando conosco io Maradona, cioe' dagli anni 70, non ho mai sentito nessuno mettere in discussione la sua leadership.

Nessun giocatore si e' mai permesso di dire che se avessero giocato nella stessa squadra, Maradona sarebbe stato il suo panchinaro.

Nessun allenatore ha mai affermato che Maradona non sarebbe stato un titolare fisso inamovibile.

Quello che dici,  che se avesse avuto in squadra altri giocatori forti come lui, la sua titolarita' sarebbbe stata messa in discussione, lo sento dire per la prima volta. Mai ho sentito dire una cosa del genere. Mai. Sei il primo. E' un'affermazione completamente fuori dal contesto storico.

 

Molti pensano che, avendo Maradona vinto il primo trofeo importante nell'86, prima di quella data non fosse un giocatore cosi' forte o determinante.

Questo e' totalmente falso. Maradona e' sempre stato ai livelli per i quali e' famoso.

La sua esperienza al Barcellona fu deludente, per l'epatite B, per l'incidente che avrebbe stroncato la carriera a chiunque e per i contrasti col presidente Nunez, che gli fecero chiedere di andar via come ha fatto Ronaldo col Real.

Maradona primeggiava gia' in sudamerica, in un'epoca in cui i giocatori sudamericani rimanevano quasi tutti li' e non si trasferivano in massa in Europa.

 

A parte Zico, che a 29 anni ando' all'Udinese, nessun giocatore del suo calibro ha mai accettato di andare in una modesta squadra in lotta per non retorcedere, sia perche' tutti vogliono vincere, sia perche' tutti vogliono guadagnare un sacco di soldi. Lui si e' messo in discussione andando in una squadra che non aveva mai vinto niente di importante, in un territorio sempre scarso di pecunia a maggior ragione in quel periodo dove erano ancora aperte le ferite del devastante terremoto dell'80.

Io sono proprio curioso di sapere quale giocatore di quel livello sarebbe stato capace di vincere in un contesto del genere.

 

L'Argentina del famoso mondiale aveva giusto Burruchaga che fino ad allora era stato un illustre sconosciuto e Valdano che giocava nel Real dove non era neanche uno dei piu' forti, perche' meglio di lui erano Butragueno e Hugo Sanchez. Stiamo parlando di una squadra con giocatori decisamente modesti.

Nel Napoli, a parte Careca e Giordano, gli altri erano onesti mestieranti che avevano fatto sporadiche presenze in nazionale dove non erano nemmeno titolari.

Fino all'86 i principali giocatori dell'Italia erano per la maggior parte quelli del mondiale 82 e dopo quella disastrosa competizione fu promossa come nazionale maggiore, praticamente a furor di popolo, l'under 21 di Vicini. Non si puo' proprio dire che quel Napoli fosse zeppo di campioni e gli va dato merito di aver vinto confrontandosi contro squadre come la Juve, il Milan e la Sampdoria, dai mezzi economici decisamente superiori.

 

Cosi' come va dato merito anche a Maradona di aver vinto contro squadre i cui giocatori erano piu' disciplinati di lui e le cui societa' erano decisamente piu' organizzate, pur non avendo fatto una perfetta vita da atleta.

 

Per quanto riguarda la Coppa Campioni, il Napoli fu pure sfortunato ad incontrare al primo turno un grande Real, nei confronti del quale era decisamente piu' debole.

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14 minuti fa, Aho ha scritto:

Da quando conosco io Maradona, cioe' dagli anni 70, non ho mai sentito nessuno mettere in discussione la sua leadership.

Nessun giocatore si e' mai permesso di dire che se avessero giocato nella stessa squadra, Maradona sarebbe stato il suo panchinaro.

Nessun allenatore ha mai affermato che Maradona non sarebbe stato un titolare fisso inamovibile.

Quello che dici,  che se avesse avuto in squadra altri giocatori forti come lui, la sua titolarita' sarebbbe stata messa in discussione, lo sento dire per la prima volta. Mai ho sentito dire una cosa del genere. Mai. Sei il primo. E' un'affermazione completamente fuori dal contesto storico.

 

Molti pensano che, avendo Maradona vinto il primo trofeo importante nell'86, prima di quella data non fosse un giocatore cosi' forte o determinante.

Questo e' totalmente falso. Maradona e' sempre stato ai livelli per i quali e' famoso.

La sua esperienza al Barcellona fu deludente, per l'epatite B, per l'incidente che avrebbe stroncato la carriera a chiunque e per i contrasti col presidente Nunez, che gli fecero chiedere di andar via come ha fatto Ronaldo col Real.

Maradona primeggiava gia' in sudamerica, in un'epoca in cui i giocatori sudamericani rimanevano quasi tutti li' e non si trasferivano in massa in Europa.

 

A parte Zico, che a 29 anni ando' all'Udinese, nessun giocatore del suo calibro ha mai accettato di andare in una modesta squadra in lotta per non retorcedere, sia perche' tutti vogliono vincere, sia perche' tutti vogliono guadagnare un sacco di soldi. Lui si e' messo in discussione andando in una squadra che non aveva mai vinto niente di importante, in un territorio sempre scarso di pecunia a maggior ragione in quel periodo dove erano ancora aperte le ferite del devastante terremoto dell'80.

Io sono proprio curioso di sapere quale giocatore di quel livello sarebbe stato capace di vincere in un contesto del genere.

 

L'Argentina del famoso mondiale aveva giusto Burruchaga che fino ad allora era un illustre sconosciuto e Valdano che giocava nel Real dove non era neanche uno dei piu' forti, perche' meglio di lui erano Butragueno e Hugo Sanchez. Stiamo parlando di una squadra con giocatori decisamente modesti.

Nel Napoli, a parte Careca e Giordano, gli altri erano onesti mestieranti che avevano fatto sporadiche presenze in nazionale dove non erano nemmeno titolari.

Fino all'86 i principali giocatori dell'Italia erano per la maggior parte quelli del mondiale 82 e dopo quella disastrosa competizione fu promossa come nazionale maggiore, praticamente a furor di popolo, l'under 21 di Vicini. Non si puo' proprio dire che quel Napoli fosse zeppo di campioni e gli va dato merito di aver vinto confrontandosi contro squadre come la Juve, il Milan e la Sampdoria, dai mezzi economici decisamente superiori.

 

Cosi' come va dato merito anche a Maradona di aver vinto contro squadre i cui giocatori erano piu' disciplinati di lui e le cui societa' erano decisamente piu' organizzate, pur non avendo fatto una perfetta vita da atleta.

 

Per quanto riguarda la Coppa Campioni, il Napoli fu pure sfortunato ad incontrare al primo turno un grande Real, nei confronti del quale era decisamente piu' debole.

Come detto, prevale il romanzo parlando di Maradona. E quello di cui parli tu è il romanzo.

Il discorso Napoli non regge. Altrimenti un'impresa più importante di Maradona l'ha fatta Vardy che ha trascinato il Leicester a vincere la Premier.

O Paolo Rossi che ha trascinato l'Italia a vincere il mondiale (da outsider assoluta quell'anno).

O Gigi Riva che ha vinto uno scudetto col Cagliari, contesti ben inferiore al Napoli.

 

A Maradona non va dato merito di aver fatto una carriera "non avendo fatto una perfetta vita da atleta". Quello è un demerito. Senza la coca gli sarebbe venuto in mente di fare certe giocate? Avrebbe avuto la stessa personalità? Senza l'efedrina quanto sarebbe ingrassato mangiando e bevendo a piacere? Non lo sapremo mai ma vedendo la parte finale della sua carriera molti dubbi sono leciti.

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25 minuti fa, Al Galoppo ha scritto:

 

 

A Maradona non va dato merito di aver fatto una carriera "non avendo fatto una perfetta vita da atleta". Quello è un demerito

Su questo francamente credo ci sia poco da discutere
Non ho mai capito frasi del tipo "se avesse fatto una carriera da atleta sarebbe stato ancora più forte"
Ma la vita da atleta fa parte di uno sportivo, se non la fa è per colpa sua mica di un intervento del "divino"

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7 minuti fa, Al Galoppo ha scritto:

Come detto, prevale il romanzo parlando di Maradona. E quello di cui parli tu è il romanzo.

Il discorso Napoli non regge. Altrimenti un'impresa più importante di Maradona l'ha fatta Vardy che ha trascinato il Leicester a vincere la Premier.

O Paolo Rossi che ha trascinato l'Italia a vincere il mondiale (da outsider assoluta quell'anno).

O Gigi Riva che ha vinto uno scudetto col Cagliari, contesti ben inferiore al Napoli.

 

A Maradona non va dato merito di aver fatto una carriera "non avendo fatto una perfetta vita da atleta". Quello è un demerito. Senza la coca gli sarebbe venuto in mente di fare certe giocate? Avrebbe avuto la stessa personalità? Senza l'efedrina quanto sarebbe ingrassato mangiando e bevendo a piacere? Non lo sapremo mai ma vedendo la parte finale della sua carriera molti dubbi sono leciti.

Io parlo di fatti, non mi sto inventando niente.

Stiamo parlando di un giocatore convocato in nazionale ad appena 16 anni e che a 20 anni, aveva gia' vinto 2 volte il pallone d'oro sudamericano.

Vardy ha vinto col Leicester in un anno in cui c'e' stato il tracollo di tutte le grandi inglesi. E cosa altro ha fatto? La sua stella e' durata 1 anno soltanto e non  mi pare che sia stato conteso dai maggiori club del continente.

Per quanto riguarda Rossi, e' vero che e' stato il cannoniere, ma la stella del mondiale e' stata Bruno Conti. Nella Juve di Platini, Rossi era si forte, ma rispetto a Michel era un comprimario, non si puo' proprio paragonare a Maradona che al suo confronto ha dei mezzi tecnici spropositati e che a sua volta non era un semplice finalizzatore. Rossi a 29 anni fu lasciato andare senza tanti rimpianti dalla Juve.

Il Cagliari di Riva, giustamente considerato uno dei migliori giocatori italiani di tutti i tempi, aveva 5 titolari della squadra che arrivo' in finale nel 70 e anche qui il paragone col Napoli e' improponibile.

Se poi vuoi sostenere che il talento di Maradona dipendesse dalla coca, allora lasciamo perdere.

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2 minuti fa, Aho ha scritto:

Io parlo di fatti, non mi sto inventando niente.

Stiamo parlando di un giocatore convocato in nazionale ad appena 16 anni e che a 20 anni, aveva gia' vinto 2 volte il pallone d'oro sudamericano.

Vardy ha vinto col Leicester in un anno in cui c'e' stato il tracollo di tutte le grandi inglesi. E cosa altro ha fatto? La sua stella e' durata 1 anno soltanto e non  mi pare che sia stato conteso dai maggiori club del continente.

Per quanto riguarda Rossi, e' vero che e' stato il cannoniere, ma la stella del mondiale e' stata Bruno Conti. Nella Juve di Platini, Rossi era si forte, ma rispetto a Michel era un comprimario, non si puo' proprio paragonare a Maradona che al suo confronto ha dei mezzi tecnici spropositati e che a sua volta non era un semplice finalizzatore. Rossi a 29 anni fu lasciato andare senza tanti rimpianti dalla Juve.

Il Cagliari di Riva, giustamente considerato uno dei migliori giocatori italiani di tutti i tempi, aveva 5 titolari della squadra che arrivo' in finale nel 70 e anche qui il paragone col Napoli e' improponibile.

Se poi vuoi sostenere che il talento di Maradona dipendesse dalla coca, allora lasciamo perdere.

Ti ho solo fatto degli esempi assimilabili, non ho detto che Vardy vale Maradona, ci mancherebbe (giocatore che, comunque, segna ogni anno 20 gol nel campionato più importante al mondo, non è mica una meteora) ma che il fatto di aver vinto col Napoli non "nobilità" la sua carriera aldilà di quella di altri che, semplicemente, hanno scelto o potuto giocare in contesti più competitivi.

 

Non ho mai detto che Maradona non fosse forte e sicuramente è tra i più forti, solo che è ingenuo considerarlo il più forte della storia visto che, romanzo a parte, nessun elemento di continuità, risultati, livello del contesto vada in questa direzione.

 

Il talento (se intendi l'esecuzione) sicuramente non dipende dalle sostanze, ma la sua carriera è inevitabilmente inquinata dalle sostanze, che gli hanno dato possibilità di non fare vita da atleta e di stare sempre a 1000 qualunque stress avesse. Questo è fuori di dubbio e non si può certo trascurare.

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