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RadioLondra

I cicli della Juventus secondo Franco Causio: 1972

Post in rilievo

Il calcio è fatto di cicli.
Franco Causio lo ricorda quando parla della sua Juventus che nel 1972 tornò a vincere lo scudetto dopo cinque anni di digiuno. E lo ribadisce anche in relazione alla squadra guidata da Massimiliano Allegri, di cui si fida ciecamente.
Per il Barone, 72 reti in 452 presenze in bianconero dal 1970 al 1981, la Juve ha la vittoria nel dna e già dalla prossima stagione se la giocherà fino alla fine in tutte le competizioni.
Franco Causio, la sua è stata una Juventus ricca di giovani ma competitiva.
Che ricordi ha di quegli anni?
«Posso avere solo ricordi indelebili, di tanti personaggi che purtroppo non ci sono più. Da Boniperti dall’Avvocato Agnelli, e poi il mio amico Pietro Anastasi. Sono le prime persone che mi vengono in mente. Quella era una Juve appena rifondata, con tanti giocatori tornati dai prestiti. Abbiamo iniziato con il povero Armando Picchi e proseguito con Vycpalek».
Dopo cinque anni senza vittorie siete stati capaci di aprire un ciclo. Quale è stato il segreto?
«Non abbiamo vinto subito, ma quando abbiamo iniziato siamo riusciti a riportare la Juventus ai suoi livelli. Il calcio è fatto di cicli, che cominciano e finiscono. È finito anche l’ultimo dei 9 scudetti consecutivi. Più che segreti, le nostre qualità erano l’unione, il carisma di tanti e un personaggio come Boniperti, che era come un capitano».
A proposito di Boniperti: ci spiega meglio che rapporto aveva con la squadra?
«Quasi tutti i martedì veniva a fare analisi della partita con noi. Aveva ancora tanto del giocatore. Quando parlavi con lui sapevi che poteva capirti perfettamente.
Tutti i suoi consigli erano oro colato. A me a volte diceva “Quando sei negli ultimi 30 metri concludi”.
È facile parlare con un ragazzo di 20 anni, ma il modo in cui lo fai è fondamentale».
Quella Juventus poteva contare anche sullo spessore di Gianni Agnelli.
«Era unico, una figura eccezionale e un’enciclopedia. Non ti metteva mai a disagio, veniva su a Villar Perosa e cenava con noi. Io ho avuto modo di conoscere sia lui sia Umberto».
Nel 1970 l’Avvocato aveva puntato su Picchi come allenatore. Nonostante sia stato costretto a lasciare la panchina dopo pochi mesi, quanto è stato importante per lei?
«Tanto. Se sono rimasto alla Juve il merito è suo. Ero tornato dal prestito al Palermo e avrei dovuto lasciare nuovamente la Juventus per andare alla Lazio in prestito. Lui si impose per non farmi andare via. Mi fece giocare contro il Milan: perdevamo 2-0 e mi disse “Professore vai in campo e da oggi non esci più”».
Il lavoro di Picchi è proseguito con Vycpalek.
Quali novità ha portato il tecnico ceco?
«Credo che le novità le portino sempre i giocatori, mentre gli allenatori si limitano a dare consigli. Le partite si vincono con i giocatori, ha ragione Ancelotti.
Anche Vycpalek è stato un personaggio eccezionale, quasi un padre. Boniperti lo aveva chiamato perché avevano giocato insieme».
Salvadore, Spinosi, Furino, Anastasi, Bettega: era una Juventus italiana. C’è qualche aneddoto che ricorda con piacere?
«Salvadore era mio compagno di stanza, mi ha aiutato molto. Brio è leccese come me ed è stato un fratello. Tra compagni andavamo fuori a cena o a ballare. I risultati vengono se hai una squadra coesa che rema dalla stessa parte. Eravamo un gruppo intelligente, con grande personalità. Ci siamo uniti per vincere».
In poco tempo lei e i suoi compagni siete riusciti a conquistare anche la tifoseria bianconera.
«Io avevo uno striscione “Causio re del Comunale”, non credo serva aggiungere altro. Non ho mai avuto problemi con la gente. La Juventus mi ha dato tutto: ancora adesso sono in contatto con qualcuno e sono orgoglioso di avere la mia stella allo Stadium. Se i tifosi mi hanno scelto vuol dire che ho lasciato loro un gran bel ricordo».
Cosa si porta ancora oggi della sua esperienza juventina?
«Tutti parlavano dell’Avvocato con giacca, cravatta e orologio sul polsino della camicia, ma la Juventus ti insegna a comportanti, in campo e fuori. Ti fa diventare uomo. Sono arrivato a 16 anni e sono cresciuto tanto. La Juve mi ha dato notorietà, e io ho dato tanto alla maglia. Non sarei mai andato via, ma a qualcuno non facevo comodo. All'Udinese mi sono preso le mie rivincite, sono tornato in Nazionale e ho vinto il Mondiale: un trionfo sempre in bianconero. Dopo tre anni a Udine dovevo andare all'Inter e qualcuno da Torino mi ha chiamato. Non sono tornato perché non mi sentivo più a mio agio».
Passiamo alla Juventus di oggi. Secondo lei da cosa deve ripartire la squadra di Allegri?
«Prima di tutto deve trovare dei giocatori importanti che facciano la differenza. Non è facile, perché quelli bravi costano. Bisogna avere l’intuito giusto per prendere i migliori. Ritengo che la società abbia lavorato bene negli ultimi anni: la vittoria della Champions sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma non è mai facile confermarsi anno dopo anno. Allegri è l’uomo giusto, ha preso in mano una squa- dra che non era la sua e gli sono mancati quasi 50 gol tra Cristiano Ronaldo e Chiesa. Di questo nessuno ne parla. Vlahovic è arrivato a gennaio. Massimiliano ha avuto la sfortuna di perdere in casa contro l’Inter nonostante la sua squadra avesse giocato la miglior partita della stagione. Un risultato diverso avrebbe potuto realmente riaprire il campionato».
Cosa si aspetta dal mercato?
«Uno come Pogba, che ha 29 anni e torna con motivazioni importanti. Se sta bene fisicamente può ancora fare la differenza. Nel Manchester United, con alti e bassi per le incomprensioni con Rangnick, ha fatto comunque vedere le sue qualità. Se vuoi portare un calciatore dalla tua parte devi saper parlarci, e secondo me Allegri ha tutto per riuscirci».
Punterebbe su Di Maria?
«È un giocatore che può ancora fare un anno o due alla grande. Non dimentichiamo che al Paris Saint Germain è stato importante. Anche a Torino può far bene».
Oggi alla Juventus c’è un Causio?

«Il calcio è cambiato, non è più quello di una volta. Chiesa, ad esempio, non è un tornante ma un esterno o una seconda punta. Quando parte palla al piede è devastante. Chi fa dribbling e cross è Cuadrado: qualche volta ricorda le mie giocate».
A cosa deve puntare la Juventus per il prossimo anno?
«Credo che alla Juve giocatori, allenatori e dirigenti siano sempre di passaggio: vincere è realmente l’unica cosa che conta. Il club ha la vittoria nel dna e deve sempre competere per tutto».

ALBERTO GERVASI da Tuttosport

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Prosegue l'Allegricentrisimo: tutto ruota attorno ad Allegri, i destini della Juve dipendono solo da Allegri...

Ogni ragionamento, ogni discorso, ruota attorno alla sua figura.

La campagna acquisti, che dovrebbe essere l'argomento principe a giugno, rimane sullo sfondo; meglio affidarsi alle statistiche e alle opinioni illustri per vedere se Allegri può riaprire un ciclo.

Francamente tutte queste discussioni che ruotano attorno all'allenatore, iniziano a stancare.

C'è Allegri in panchina: tifatelo se vi piace, sopportatelo se non vi piace, ma parliamo anche di chi dovrebbe evitare i gol (sostituto di Chiellini), di chi dovrebbe dare solidità e idee al centrocampo (Pogba, milinkovic Savic, altri), di chi dovrebbe accendere la luce (sostituto di Dybala) , di chi dovrebbe sbattere qualche pallone in rete quando Vlahovic riposa, e così via.

 

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Per carità non si può sempre vincere,quello che non va è che nelle ultime 2 stagioni non abbiamo mai lottato per il campionato e che questa stagione appena terminata in termini di costruzione per i prossimi anni non ha sostanzialmente lasciato nulla .boh

Comunque avercelo un campione come il Barone 😊

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.....uum... mi sbaglierò ... ma ... visto e considerato che il mitico " Barone " non ha sparlato .. anzi .. ha elogiato

Massimiliano Allegri ( nei confronti del quale, per ciò che mi concerne, personalmente ho un'opinione al 50%

positiva per alcuni aspetti .. ed al 50% ... assai incerta e dubitativa per il suo modo di intendere e ragionar di calcio )

questo topic rischia di diventare un " CRUCIFIGE        croce             EUM  "  sia nei confronti

 

del nostro ex ..GRANDISSIMO CALCIATORE ...ma soprattutto del ... TECNICO LIVORNESE  .....ghgh              

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Ha detto tutto Lui, Il Barone.. Intervento da scolpire, leggere e, possibilemente...capire. 

 

"Stranamente" (forse) per molti qui, per tornare a vincere ha messo al primo posto i calciatori...e non ho letto nulla a proposito di modulo....mentalità offensiva...dominio in campo.... ma del resto che ne sa "Lui" di calcio ... o forse è troppo antico per capire il calcio di oggi ... .lazy 

 

 

 

4 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.....uum... mi sbaglierò ... ma ... visto e considerato che il mitico " Barone " non ha sparlato .. anzi .. ha elogiato

Massimiliano Allegri ( nei confronti del quale, per ciò che mi concerne, personalmente ho un'opinione al 50%

positiva per alcuni aspetti .. ed al 50% ... assai incerta e dubitativa per il suo modo di intendere e ragionar di calcio )

questo topic rischia di diventare un " CRUCIFIGE        croce             EUM  "  sia nei confronti

 

del nostro ex ..GRANDISSIMO CALCIATORE ...ma soprattutto del ... TECNICO LIVORNESE  .....ghgh              

vedrai ...diranno che è troppo vecchio per capire il calcio di oggi ... .doh 

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1 ora fa, RadioLondra ha scritto:

Ritengo che la società abbia lavorato bene negli ultimi anni:

Ma anche no.

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Quoto

«Credo che alla Juve giocatori, allenatori e dirigenti siano sempre di passaggio: vincere è realmente l’unica cosa che conta. Il club ha la vittoria nel dna e deve sempre competere per tutto».

Stavolta sembra di no

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2 minuti fa, gufo bianconero ha scritto:

Boniperti andava ad analizzare la partita con i giocatori mentre Agnelli e Nedved che fanno? Nedved sa analizzare una partita o era buono solo come giocatore?

Lasciano che sia Arrivabene ad analizzare le partite ahah 

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5 ore fa, gobbone ha scritto:

Grande Brazil. Che ricordi. Lui era veramente un fuoriclasse

.... Amico mio, uum come non essere d'accordo con te ? 

Come " calciatore " è stato un GRANDE ... se giocasse ai giorni nostri, ne son convinto, sarebbe uno dei " pezzi " più pregiati in assoluto del calciomercato ..

Come " uomo " , diciamo che, per la serie " nessuno è perfetto ", aveva in dote un carattere che mal celava qualche " spigolosità " di troppo .. 

 

Tanti, ma tanti anni orsono, la Juve venne nella città in cui vivo per disputare in serata un'amichevole contro la squadra locale. 

Salvo previ accordi con la Società Bianconera, in compagnia di un paio di amici iscritti al Club della Juve che avevo fondato,

mi recai nella hall dell' albero cittadino in cui la squadra bianconera momentaneamente soggiornava : a nome dello Juventus

Club dovevo premiare FRANCESCO MORINI perchè, la maggioranza degli iscritti al Club, aveva eletto MIGLIOR GIOCATORE

JUVENTUS della Stagione precedente, proprio il grande MORGAN ( dietro di lui arrivò proprio Causio )

 

Mi complimento con Morini, gli consegno ciò che appositamente era stato realizzato a suo nome da un orefice, e nel frattempo

uno degli amici che mi accompagnava si allontanò un attimo in quanto, a poca distanza da noi, c'era proprio il " Barone " che

stava parlando con uno dei " Dirigenti - Accompagnatori " della Juventus .

 

 

In poche parole, il mio amico, in seguito, mi riferì quanto segue .. e cioè .. : il dirigente in questione, stava informando Causio che bisognava raggiungere un paese a circa 20/25 Km dalla città in cui vivo, in quanto i responsabili di quello JUVENTUS CLUB intendevano salutarlo e fargli un omaggio . Causio chiese in che cosa consistesse quel premio e l'addetto della Juventus gli rispose che si trattava di un televisore . Da ciò che mi è stato riferito, più o meno la riposta fu la seguente : " Per un televisore non mi sposto proprio " . 

 

Poi avrei un altro " episodio " da narrare , e che ho vissuto in prima persona, ma non ho voglia di mettere benzina sul fuoco,, anche perchè, tante e tali sono le intensissime Emozioni che mi ha regalato sul terreno di gioco che .. nonostante qualche sua " uscita a vuoto " nei rapporti interpersonali .. la mia stima nei suoi confronti è rimasta e per sempre rimarrà immutata !

 

Buona giornata, .salve Stefano ! 

 

P.S. - E sai cos'è che in realtà proprio non riesco a  uum   comprendere ed accettare ? CHE IN UN TOPIC COME QUESTO .. OVE .. A DISQUISIRE DI " GIUOCO DEL CALCIO " CI SIA UN GRANDISSIMO CAMPIONE COME FRANCO CAUSIO ... L' AFFLUENZA  ED IL RISCONTRO  DI COLORO CHE, IN QUELLA CHE E' LA PIU' VASTA " AGORA' A TINTE BIANCONERE  DEL WEB ", SI PROFESSANO JUVENTINI .. INCREDIBILE MA VERO .. E' PIU' O MENO PARI ALLO " 0,001 % " percento

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6 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.... Amico mio, uum come non essere d'accordo con te ? 

Come " calciatore " è stato un GRANDE ... se giocasse ai giorni nostri, ne son convinto, sarebbe uno dei " pezzi " più pregiati in assoluto del calciomercato ..

Come " uomo " , diciamo che, per la serie " nessuno è perfetto ", aveva in dote un carattere che mal celava qualche " spigolosità " di troppo .. 

 

Tanti, ma tanti anni orsono, la Juve venne nella città in cui vivo per disputare in serata un'amichevole contro la squadra locale. 

Salvo previ accordi con la Società Bianconera, in compagnia di un paio di amici iscritti al Club della Juve che avevo fondato,

mi recai nella hall dell' albero cittadino in cui la squadra bianconera momentaneamente soggiornava : a nome dello Juventus

Club dovevo premiare FRANCESCO MORINI perchè, la maggioranza degli iscritti al Club, aveva eletto MIGLIOR GIOCATORE

JUVENTUS della Stagione precedente, proprio il grande MORGAN ( dietro di lui arrivò proprio Causio )

 

Mi complimento con Morini, gli consegno ciò che appositamente era stato realizzato a suo nome da un orefice, e nel frattempo

uno degli amici che mi accompagnava si allontanò un attimo in quanto, a poca distanza da noi, c'era proprio il " Barone " che

stava parlando con uno dei " Dirigenti - Accompagnatori " della Juventus .

 

 

In poche parole, il mio amico, in seguito, mi riferì quanto segue .. e cioè .. : il dirigente in questione, stava informando Causio che bisognava raggiungere un paese a circa 20/25 Km dalla città in cui vivo, in quanto i responsabili di quello JUVENTUS CLUB intendevano salutarlo e fargli un omaggio . Causio chiese in che cosa consistesse quel premio e l'addetto della Juventus gli rispose che si trattava di un televisore . Da ciò che mi è stato riferito, più o meno la riposta fu la seguente : " Per un televisore non mi sposto proprio " . 

 

Poi avrei un altro " episodio " da narrare , e che ho vissuto in prima persona, ma non ho voglia di mettere benzina sul fuoco,, anche perchè, tante e tali sono le intensissime Emozioni che mi ha regalato sul terreno di gioco che .. nonostante qualche sua " uscita a vuoto " nei rapporti interpersonali .. la mia stima nei suoi confronti è rimasta e per sempre rimarrà immutata !

 

Buona giornata, .salve Stefano ! 

 

P.S. - E sai cos'è che in realtà proprio non riesco a  uum   comprendere ed accettare ? CHE IN UN TOPIC COME QUESTO .. OVE .. A DISQUISIRE DI " GIUOCO DEL CALCIO " CI SIA UN GRANDISSIMO CAMPIONE COME FRANCO CAUSIO ... L' AFFLUENZA  ED IL RISCONTRO  DI COLORO CHE, IN QUELLA CHE E' LA PIU' VASTA " AGORA' A TINTE BIANCONERE  DEL WEB ", SI PROFESSANO JUVENTINI .. INCREDIBILE MA VERO .. E' PIU' O MENO PARI ALLO " 0,001 % " percento

Da quanto vedo a diversi utenti il forum interessa solamente per poter sfogare le proprie frustrazioni, non per  parlare di Causio o del campione di turno.

Penso e credo che anche tu hai potuto notare che praticamente tutti i social sono diventati zona non più di libera discussione ma di insulto libero, nel nostro caso verso l'allenatore o il dirigente di turno. Gli argomenti quindi sono sempre i soliti: " tizio incapace, caio inetto e così via".

Faccio fatica a comprendere questo. Per me questo forum dovrebbe essere un sano momento di svago. 

Buona continuazione a te 

 

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7 ore fa, zebra67 ha scritto:

Prosegue l'Allegricentrisimo: tutto ruota attorno ad Allegri, i destini della Juve dipendono solo da Allegri...

Ogni ragionamento, ogni discorso, ruota attorno alla sua figura.

La campagna acquisti, che dovrebbe essere l'argomento principe a giugno, rimane sullo sfondo; meglio affidarsi alle statistiche e alle opinioni illustri per vedere se Allegri può riaprire un ciclo.

Francamente tutte queste discussioni che ruotano attorno all'allenatore, iniziano a stancare.

C'è Allegri in panchina: tifatelo se vi piace, sopportatelo se non vi piace, ma parliamo anche di chi dovrebbe evitare i gol (sostituto di Chiellini), di chi dovrebbe dare solidità e idee al centrocampo (Pogba, milinkovic Savic, altri), di chi dovrebbe accendere la luce (sostituto di Dybala) , di chi dovrebbe sbattere qualche pallone in rete quando Vlahovic riposa, e così via.

 

Caro Zebra devi anche capire che un forum vive di contatti ed adesso l'argomento Allegri te li garantisce

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8 ore fa, zebra67 ha scritto:

Prosegue l'Allegricentrisimo: tutto ruota attorno ad Allegri, i destini della Juve dipendono solo da Allegri...

Ogni ragionamento, ogni discorso, ruota attorno alla sua figura.

La campagna acquisti, che dovrebbe essere l'argomento principe a giugno, rimane sullo sfondo; meglio affidarsi alle statistiche e alle opinioni illustri per vedere se Allegri può riaprire un ciclo.

Francamente tutte queste discussioni che ruotano attorno all'allenatore, iniziano a stancare.

C'è Allegri in panchina: tifatelo se vi piace, sopportatelo se non vi piace, ma parliamo anche di chi dovrebbe evitare i gol (sostituto di Chiellini), di chi dovrebbe dare solidità e idee al centrocampo (Pogba, milinkovic Savic, altri), di chi dovrebbe accendere la luce (sostituto di Dybala) , di chi dovrebbe sbattere qualche pallone in rete quando Vlahovic riposa, e così via.

 

Parole santissime!! Lo scrivo non so più da quanto. Qui si continua a sfogare la propria frustrazione su Allegri dimenticando (alcuni proprio ignorando)  che sono i calciatori a scendere in campo ed a vincere o a perdere le partite.... Siamo nello stesso orizzonte miope che hanno dimostrato in società quando lo esonerarono per non iniziare il cambiamento di una rosa che si stava dimostrando logora. Oggi con questa rosa non si vince. Di fatti la stanno smantellando a  zero perchè zero è pressapoco il suo valore (e lo dimostrano le richieste che hanno gli  svincolati.....) Qui dovremmo chiedere una rosa all'altezza non dico di una champions ma almeno di un campionato italiano... ed invece ci si trastulla con i giochini, i discorsini sui moduli e la mentalità offensiva .... come se tu potessi prendere un Bernardeschi e gli dici...adesso segni perchè ti devi mettere in testa che hai una mentalità offensiva o perchè lo imposti in un modulo come fosse la PS ... .doh 

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9 ore fa, zoff70 ha scritto:

Per carità non si può sempre vincere,quello che non va è che nelle ultime 2 stagioni non abbiamo mai lottato per il campionato e che questa stagione appena terminata in termini di costruzione per i prossimi anni non ha sostanzialmente lasciato nulla .boh

Comunque avercelo un campione come il Barone 😊

Infatti non si puo' sempre vincere pero' se il milan spende 360 milioni in un anno e la juventus spende 660 milioni e poi arriva a meno 16 dal milan e' qualcosa di clamoroso, mai visto il bayern negli ultimi anni arrivare a meno 16 dal dortmund.

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Causio è stato Un grande giocatore 

L’ala italiana più forte.

Concordo su alcune cose, meno su altre citate da Franco

Qualcuno sa chi lo fece fuori?

Molto spigoloso, pungente, tosto. D’altronde quella Juventus aveva giocatori che onoravano davvero questa maglia. Quando si sentivano stuzzicati, s’innervosivano rapidamente ed esplodevano, sempre a difendere i nostri colori. Ricordo un confronto in TV tra Brera(milanista) e Bettega. Un apoteosi

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