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Wonderwall84

Non è tempo per noi

Post in rilievo

19 ore fa, badboy ha scritto:

Ma perché il calcio dovrebbe essere l'unica forma di spettacolo, dove non si può far sentire il proprio dissenso?

Devo confessarti che questa frase mi ha aperto un mondo.

Mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, e di questo ti ringrazio.

Mi sono accorto che il tifo è evoluto negli anni, e sono io ad essere rimasto ancorato ai vecchi schemi, alla vecchia concezione.

Il tifoso, oggi, si sente anche un fruitore di uno spettacolo, non solo un adepto di un culto di massa.

Io sono un tipo concreto proprio di natura, a spettacolo ed estetica ho sempre attribuito importanza minore, privilegiando il risultato, e di conseguenza per me tifo è sempre stato sostegno "fino alla fine" e non ho mai contemplato la possibilità di fischiare perché non stavo apprezzando uno spettacolo.

Le uniche cose che fischierei sono la mancanza di professionalità e il dileggio/offesa al pubblico. Se un calciatore è palesemente sovrappeso, o la sera prima ha fatto nottata, o si è ubriacato, ha mancato di rispetto alla società che lo paga e allo spettatore che paga per vederlo, e quindi va sonoramente fischiato e reso bersaglio di disapprovazione.

Però capisco che la prospettiva si è evoluta, e ora lo spettatore/tifoso prende in esame anche altre cose, quindi se vede una esibizione non all'altezza, la disapprova, anche se magari chi è in campo ha un comportamento professionale integerrimo.

Questo è il bello di confrontarsi civilmente in un forum, ci si arricchisce.

Naturalmente non posso cambiare la mia natura e continuerò a "fischiare" solo nei casi sopra citati, ma cercherò di avere maggior comprensione verso chi disapprova una prestazione, purché non arrivi all'eccesso di augurarsi delle sconfitte per una sua crociata personale (contro un proprietario, un dirigente, un allenatore, un gruppo di calciatori).

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esprimere il proprio dissenso con educazione e senza nuocere a nessuno credo sia un diritto sacrosanto di chi paga il biglietto allo stadio.

 

Un fischio non ha mai ucciso nessuno, ma fa capire quanto ciò che si è osservato non è stato gradito!

 

Piuttosto che lamentarsi allegri si faccia un esame di coscienza, del perchè per i 5 anni precedenti non ha mai sentito un fischio e adesso invece sono all'ordine del giorno!

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Adesso, FocsMolder ha scritto:

Piuttosto che lamentarsi allegri si faccia un esame di coscienza, del perchè per i 5 anni precedenti non ha mai sentito un fischio e adesso invece sono all'ordine del giorno!

Però se parliamo di gioco dei ruoli, ossia il tifoso è uno spettatore che non gradisce uno spettacolo e di conseguenza, legittimamente, esprime disapprovazione, dobbiamo accettare che il ruolo dell'allenatore è quello di proteggere i suoi giocatori, specie a quelli a cui è particolarmente legato, quindi va accettata anche la sua difesa di ufficio.

Anche perché Sandro è stato fischiato al momento del suo ingresso in campo, non dopo chissà quale errore tecnico...

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12 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Devo confessarti che questa frase mi ha aperto un mondo.

Mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, e di questo ti ringrazio.

Mi sono accorto che il tifo è evoluto negli anni, e sono io ad essere rimasto ancorato ai vecchi schemi, alla vecchia concezione.

Il tifoso, oggi, si sente anche un fruitore di uno spettacolo, non solo un adepto di un culto di massa.

Io sono un tipo concreto proprio di natura, a spettacolo ed estetica ho sempre attribuito importanza minore, privilegiando il risultato, e di conseguenza per me tifo è sempre stato sostegno "fino alla fine" e non ho mai contemplato la possibilità di fischiare perché non stavo apprezzando uno spettacolo.

Le uniche cose che fischierei sono la mancanza di professionalità e il dileggio/offesa al pubblico. Se un calciatore è palesemente sovrappeso, o la sera prima ha fatto nottata, o si è ubriacato, ha mancato di rispetto alla società che lo paga e allo spettatore che paga per vederlo, e quindi va sonoramente fischiato e reso bersaglio di disapprovazione.

Però capisco che la prospettiva si è evoluta, e ora lo spettatore/tifoso prende in esame anche altre cose, quindi se vede una esibizione non all'altezza, la disapprova, anche se magari chi è in campo ha un comportamento professionale integerrimo.

Questo è il bello di confrontarsi civilmente in un forum, ci si arricchisce.

Naturalmente non posso cambiare la mia natura e continuerò a "fischiare" solo nei casi sopra citati, ma cercherò di avere maggior comprensione verso chi disapprova una prestazione, purché non arrivi all'eccesso di augurarsi delle sconfitte per una sua crociata personale (contro un proprietario, un dirigente, un allenatore, un gruppo di calciatori).

👍Nulla da obiettare. 

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Sono ormai un vecchietto del forum. Ne sono passati di anni.

Ero appassionato di Luciano Pavarotti, l'ho seguito molto spesso nei vari concerti: era un fenomeno.

Una sera si esibì alla Scala di Milano e steccò paurosamente. Il grande Luciano fu subissato di fischi.

E' normale che se io pago per usufruire di uno spettacolo, se esso non è degno ho il diritto di critica.

Non devo viaggiare con i paraocchi e applaudire sempre, anche quando il protagonista non lo merita, altimenti divento un estremista.

I fischi a volte sono salutari perchè danno un termometro abbastanza veritiero di ciò che succede

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17 minuti fa, giglioeugenio ha scritto:

Sono ormai un vecchietto del forum. Ne sono passati di anni.

Ero appassionato di Luciano Pavarotti, l'ho seguito molto spesso nei vari concerti: era un fenomeno.

Una sera si esibì alla Scala di Milano e steccò paurosamente. Il grande Luciano fu subissato di fischi.

E' normale che se io pago per usufruire di uno spettacolo, se esso non è degno ho il diritto di critica.

Non devo viaggiare con i paraocchi e applaudire sempre, anche quando il protagonista non lo merita, altimenti divento un estremista.

I fischi a volte sono salutari perchè danno un termometro abbastanza veritiero di ciò che succede

Paragone un po' azzardato a mio avviso...

Esibirsi in un concerto o in un'opera è un po' diverso che fare sport specie dove è prevista la presenza di un avversario.

Ma comunque c'è una cosa che taglia la testa al toro:il buon Luciano fu fischiato all'ingresso sul palco o dopo aver steccato?e ancora: nell'esibizione successiva alla stecca fu accolto dai fischi?

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17 minuti fa, carlein ha scritto:

il buon Luciano fu fischiato all'ingresso sul palco o dopo aver steccato?e ancora: nell'esibizione successiva alla stecca fu accolto dai fischi?

questo è il nodo cruciale.

lo spettatore non fischia Luciano prima di averlo ascoltato di nuovo anche se arriva da un anno di stecche.

il tifoso fa di più! non solo non lo fischierebbe, ma lo inciterebbe a dare il meglio a suon di applausi!

ma la sapete qual è la verità? chi va allo stadio oggi, a parte qualche pezzo di curva,  pensa che si deve tifare se quello che vede è adeguato alle sue aspettative, non va contro i suoi pregiudizi e rispecchia i suoi gusti. ecco qua la realtà.

questa roba assurda è lecita, ma mica è tifare oh.

è tutta gente che vuole sentirsi ringalluzzita se vince, divertita, coi soldi ben spesi. uno spettacolo come un altro.

ma tifare è n'altra roba, da sempre. io tifavo per radio, tutti tifavamo per radio, manco sapevamo chi giocava e come, se non a posteriori con commenti di parte. ma si chiama sport, si tifa per la vittoria, la competizione è lo spettacolo pure se fossero tutti immobili... e chi non lo capisce è moderno.

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6 minuti fa, MassiPace73 ha scritto:

questo è il nodo cruciale.

lo spettatore non fischia Luciano prima di averlo ascoltato di nuovo anche se arriva da un anno di stecche.

il tifoso fa di più! non solo non lo fischierebbe, ma lo inciterebbe a dare il meglio a suon di applausi!

ma la sapete qual è la verità? chi va allo stadio oggi, a parte qualche pezzo di curva,  pensa che si debba tifare se quello che vede è adeguato alle sue aspettative e rispecchia i suoi gusti. ecco la realtà.

questa roba assurda è lecita, ma mica è tifare oh.

è tutta gente che vuole sentirsi ringalluzzita se vince, divertita, coi soldi ben spesi. uno spettacolo come un altro.

ma tifare è n'altra roba, da sempre. io tifafo per radio, tutti tifavamo per radio. si chiama sport, si tifa per la vittoria, la competizione è lo spettacolo pure se fossero tutti immobili... e chi non lo capisce è moderno.

Condivido anche se,purtroppo,sono abbastanza vecchio per aver visto come veniva trattato Galia una trentina abbondante di anni fa (tra l'altro onesto gregario che dava tutto sul campo e ci fece anche vincere una storica Coppa Italia nel periodo di dominio milanista)

Per cui niente di nuovo sotto il sole con l'unica differenza che adesso i social amplificano il tutto a dismisura.

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52 minuti fa, giglioeugenio ha scritto:

Sono ormai un vecchietto del forum. Ne sono passati di anni.

Ero appassionato di Luciano Pavarotti, l'ho seguito molto spesso nei vari concerti: era un fenomeno.

Una sera si esibì alla Scala di Milano e steccò paurosamente. Il grande Luciano fu subissato di fischi.

E' normale che se io pago per usufruire di uno spettacolo, se esso non è degno ho il diritto di critica.

Non devo viaggiare con i paraocchi e applaudire sempre, anche quando il protagonista non lo merita, altimenti divento un estremista.

I fischi a volte sono salutari perchè danno un termometro abbastanza veritiero di ciò che succede

Condivido👍

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Essere una società tra le più blasonate della terra porta con sé degli oneri.

Il primo di questi è avere tifosi molto esigenti ,quasi mai competenti ma esigenti sempre.

Il secondo è che molti tifosi vuol dire anche molte opinioni e quindi divisioni.

Detto questo in nessuno stadio anche meno blasonato ,persino in quelli  terza categoria, si tifa e basta... c'è sempre l' allenatore od il giocatore che divide o mette tutti d'accordo a seconda del periodo.

Il Catania che non è certo il top ha appena vinto la sua prima Coppa Italia di categoria, dovrebbe essere in festa ma sta al terzo tecnico, con i tifosi che si scannano tra loro su proprietà, calciatori e tecnici da mesi, una società che ha rischiato di sparire dal calcio e dovrebbe baciare terra per essere ancora in campo,  tanto per fare un esempio.

Figuriamoci noi che godiamo ,si fa per dire,di un calcio orribile ed una società un tantino in burrasca da cinque anni. 

Questo non vuol dire che non sia d'accordo con il principio, infatti non ho mai fischiato la Juventus o un suo tesserato manco quando frequentavo la Curva ,al Comunale, quando si la domenica era una bolgia con qualsiasi posizione in classifica, ma do per scontato che i fischi sono parte della passione del tifo, e se devo essere sincero li trovo meno deprimenti del silenzio assordante degli ultimi anni allo Stadium, almeno sono un segno di vita da parte di una tifoseria un tantino spenta.

 

 

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La disapprovazione di gran parte dei tifosi è figlia di 3 anni di prestazioni pietose. Non è estemporanea né dovuta all'abitudine alla vittoria. Andare allo stadio costa parecchio, magari per chi come me viene da lontano, significa fare 4 ore di pullman per andare ed altrettante per tornare a casa. È chiaro che quando ti ritrovi a vedere il nulla assoluto, ti girino le scatole. Fischiare è lecito, soprattutto davanti a quello che vediamo ogni domenica. 

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21 ore fa, bianconinonero ha scritto:

In Inghilterra fanno sempre sentire il loro affetto. Anche in squadre già retrocesse

In Spagna ti insultano anche nel precampionato e con 14 champions in bacheca...

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11 minuti fa, marianox ha scritto:

Essere una società tra le più blasonate della terra porta con sé degli oneri.

Il primo di questi è avere tifosi molto esigenti ,quasi mai competenti ma esigenti sempre.

Il secondo è che molti tifosi vuol dire anche molte opinioni e quindi divisioni.

Detto questo in nessuno stadio anche meno blasonato ,persino in quelli  terza categoria, si tifa e basta... c'è sempre l' allenatore od il giocatore che divide o mette tutti d'accordo a seconda del periodo.

Il Catania che non è certo il top ha appena vinto la sua prima Coppa Italia di categoria, dovrebbe essere in festa ma sta al terzo tecnico, con i tifosi che si scannano tra loro su proprietà, calciatori e tecnici da mesi, una società che ha rischiato di sparire dal calcio e dovrebbe baciare terra per essere ancora in campo,  tanto per fare un esempio.

Figuriamoci noi che godiamo ,si fa per dire,di un calcio orribile ed una società un tantino in burrasca da cinque anni. 

Questo non vuol dire che non sia d'accordo con il principio, infatti non ho mai fischiato la Juventus o un suo tesserato manco quando frequentavo la Curva ,al Comunale, quando si la domenica era una bolgia con qualsiasi posizione in classifica, ma do per scontato che i fischi sono parte della passione del tifo, e se devo essere sincero li trovo meno deprimenti del silenzio assordante degli ultimi anni allo Stadium, almeno sono un segno di vita da parte di una tifoseria un tantino spenta.

 

 

Trovo il tuo intervento pienamente condivisibile, in modo particolare l'ultima parte. 

  • Grazie 1

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1 ora fa, giglioeugenio ha scritto:

Sono ormai un vecchietto del forum. Ne sono passati di anni.

Ero appassionato di Luciano Pavarotti, l'ho seguito molto spesso nei vari concerti: era un fenomeno.

Una sera si esibì alla Scala di Milano e steccò paurosamente. Il grande Luciano fu subissato di fischi.

E' normale che se io pago per usufruire di uno spettacolo, se esso non è degno ho il diritto di critica.

Non devo viaggiare con i paraocchi e applaudire sempre, anche quando il protagonista non lo merita, altimenti divento un estremista.

I fischi a volte sono salutari perchè danno un termometro abbastanza veritiero di ciò che succede

Il grande Pavarotti, il Tenore. 
Tutti ci siamo chiesti perché  correre certi rischi, se lo faceva per soldi, 
o per inseguire il demone della 
popolarità. E, soprattutto, la 
gente si chiedeva: ma in realtà 
Pavarotti, come cantava?

 Per quello che si è sentito negli ultimi anni Pavarotti cantava male.

Il Pavarotti di quindici o venti anni prima degli anni 90/00 è ormai un lontano ricordo. In questo non c'è nulla di 
eccezionale. Un tenore dopo
i 55/60 anni e con 40 anni di carriera alle 
spalle, di norma canta male.
nel senso che faceva fatica, aveva speso ormai quasi tutte le carte 
che facevano di lui un tenore 
eccezionale. E Pavarotti è realmente stato un tenore eccezionale...dopo semplicemente non lo era più.

Che cosa lo spingesse a continuare non lo sappiamo...lo sapeva solo lui,probabilmente un misto di cose.

PS: mio Papà era molto amico e suonava spesso con Fernando (Papà di Pavarotti e tenore pure lui) andavano a casa sua a provare (Viila a Modena) e si conoscevano con Luciano per questo motivo.

 

 

 

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18 minuti fa, Foreverbianco&nero ha scritto:

Il grande Pavarotti, il Tenore. 
Tutti ci siamo chiesti perché  correre certi rischi, se lo faceva per soldi, 
o per inseguire il demone della 
popolarità. E, soprattutto, la 
gente si chiedeva: ma in realtà 
Pavarotti, come cantava?

 Per quello che si è sentito negli ultimi anni Pavarotti cantava male.

Il Pavarotti di quindici o venti anni prima degli anni 90/00 è ormai un lontano ricordo. In questo non c'è nulla di 
eccezionale. Un tenore dopo
i 55/60 anni e con 40 anni di carriera alle 
spalle, di norma canta male.
nel senso che faceva fatica, aveva speso ormai quasi tutte le carte 
che facevano di lui un tenore 
eccezionale. E Pavarotti è realmente stato un tenore eccezionale...dopo semplicemente non lo era più.

Che cosa lo spingesse a continuare non lo sappiamo...lo sapeva solo lui,probabilmente un misto di cose.

PS: mio Papà era molto amico e suonava spesso con Fernando (Papà di Pavarotti e tenore pure lui) andavano a casa sua a provare (Viila a Modena) e si conoscevano con Luciano per questo motivo.

 

 

 

Hai fatto un bel quadro, che condivido.

Mi permetto solo di aggiungere che un tenore, per definizione, è un One Man Show, nel senso che se prende le stecche, è unicamente una sua responsabilità. 

Nel calcio, sport (e a questo punto spettacolo) di squadra, di norma ciò che si offre agli spettatori è il frutto di un lavoro collettivo, sinergico, nel quale è spesso difficile distinguere il singolo responsabile, in positivo o in negativo. Ci sono tradizionalmente tre componenti che decretano la differenza tra un campionato (o un ciclo di campionati) positivo o addirittura eccezionale, e una stagione (o un ciclo di stagioni) negativa, o addirittura disastrosa.

Se la Juve in campo fa fatica, se i giocatori cincischiano, sbagliano passaggi, sbagliano conclusioni a rete, fanno errori difensivi, se c'è confusione, se si ha l'idea di ridimensionamento, mediocrità, e di conseguenza i risultati non arrivano, si dovrebbe fare un enorme bordata di fischi...collettivi, ossia rivolti a tutti.

ALLENATORE, GIOCATORI, SOCIETA', non necessariamente in quest'ordine.

Perché, come dimostrano e confermano anche i dibattiti televisivi e le accese dispute sul forum, ci sono le colpe dell'allenatore, ma anche quelle di una società che non ne ha azzeccata una e che a volte è molto distante, così come, al di là dei miei accenni alla funzione di parafulmine dell'attuale allenatore, non credo possano ritenersi estinte le categorie del calciatore tutto sommato inadatto al palcoscenico dove si esibisce o semplicemente del calciatore che ha sbagliato annata.

Per concludere, nel caso in questione ho trovato ingiusti i fischi ad Alex Sandro nel momento in cui stava per entrare in campo. Davvero privi di giustificazione.
Mentre, con una rinnovata apertura mentale, posso anche capire i fischi collettivi alla fine del primo tempo.

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1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

Hai fatto un bel quadro, che condivido.

Mi permetto solo di aggiungere che un tenore, di norma, è un One Man Show, nel senso che se prende le stecche, è unicamente una sua responsabilità. 

Nel calcio, sport (e a questo punto spettacolo) di squadra, di norma ciò che si offre agli spettatori è il frutto di un lavoro collettivo, sinergico, nel quale è spesso difficile distinguere il singolo responsabile, in positivo o in negativo. Ci sono tradizionalmente tre componenti che decretano la differenza tra un campionato (o un ciclo di campionati) positivo o addirittura eccezionale, e una stagione (o un ciclo di stagioni) negativa, o addirittura disastrosa.

Se la Juve in campo fa fatica, se i giocatori cincischiano, sbagliano passaggi, sbagliano conclusioni a rete, fanno errori difensivi, se c'è confusione, se si ha l'idea di ridimensionamento, mediocrità, e di conseguenza i risultati non arrivano, si dovrebbe fare un enorme bordata di fischi...collettivi, ossia rivolti a tutti.

ALLENATORE, GIOCATORI, SOCIETA', non necessariamente in quest'ordine.

Perché, come dimostrano e confermano anche i dibattiti televisivi e le accese dispute sul forum, ci sono le colpe dell'allenatore, ma anche quelle di una società che non ne ha azzeccata una e che a volte è molto distante, così come, al di là dei miei accenni alla funzione di parafulmine dell'attuale allenatore, non credo possano ritenersi estinte le categorie del calciatore tutto sommato inadatto al palcoscenico dove si esibisce o semplicemente del calciatore che ha sbagliato annata.

Per concludere, nel caso in questione ho trovato ingiusti i fischi ad Alex Sandro nel momento in cui stava per entrare in campo. Davvero privi di giustificazione.
Mentre, con una rinnovata apertura mentale, posso anche capire i fischi collettivi alla fine del primo tempo.

Si...ma io non fischierei mai SE non c'è una ragione logica...nel senso:un giocatore sbaglia un controllo semplice e si prende un gol...mi viene da fischiare oppure incaxxarmi...NON lo faccio se un giocatore entra e basta...non amo i fischi preventivi diciamo.😁 e non odio giocatori,allenatore e società...sono un tifoso "equilibrato" diciamo...

Per il resto concordo che le colpe della Juve sono da suddividere tra società,allenatore e calciatori...poi ognuno di noi "indirizza" le colpe in % ed a seconda di quello che vede in campo...penso anche sia inevitabile per molti tifosi giudicare senza scindere simpatia/antipatia degli interpreti fuori e dentro dal campo.

Siamo tutti tifosi...con pregi e difetti 😆😁

 

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13 minuti fa, Foreverbianco&nero ha scritto:

Si...ma io non fischierei mai SE non c'è una ragione logica...nel senso:un giocatore sbaglia un controllo semplice e si prende un gol...mi viene da fischiare oppure incaxxarmi...NON lo faccio se un giocatore entra e basta...non amo i fischi preventivi diciamo.😁 e non odio giocatori,allenatore e società...sono un tifoso "equilibrato" diciamo...

Per il resto concordo che le colpe della Juve sono da suddividere tra società,allenatore e calciatori...poi ognuno di noi "indirizza" le colpe in % ed a seconda di quello che vede in campo...penso anche sia inevitabile per molti tifosi giudicare senza scindere simpatia/antipatia degli interpreti fuori e dentro dal campo.

Siamo tutti tifosi...con pregi e difetti 😆😁

 

Anche su questo c'è poco da obiettare.

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Per me è semplicemente demenziale fischiare la propria squadra allo stadio DURANTE la partita.

Perchè banalmente io voglio che la mia squadra del cuore in campo ottenga il miglior risultato possibile.

E se i giocatori sono in difficoltà (per limiti tecnici, per la pressione, per l'allenatore...la causa è ininfluente), fischiare e urlarli addosso di certo non li aiuta a giocare meglio.

Anzi, se in un certo momento storico in rosa vi sono molti ragazzi giovani, pochi calciatori di esperienza e di livello, sommergerli di fischi rischia solo di mandarli ancor più in confusione.

Allo stadio si incita (fino alla fine).

Poi a partita finita si può giustamente esprimere il giudizio su quanto visto in campo.

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2 ore fa, zebra67 ha scritto:

Devo confessarti che questa frase mi ha aperto un mondo.

Mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, e di questo ti ringrazio.

Mi sono accorto che il tifo è evoluto negli anni, e sono io ad essere rimasto ancorato ai vecchi schemi, alla vecchia concezione.

Il tifoso, oggi, si sente anche un fruitore di uno spettacolo, non solo un adepto di un culto di massa.

Io sono un tipo concreto proprio di natura, a spettacolo ed estetica ho sempre attribuito importanza minore, privilegiando il risultato, e di conseguenza per me tifo è sempre stato sostegno "fino alla fine" e non ho mai contemplato la possibilità di fischiare perché non stavo apprezzando uno spettacolo.

Le uniche cose che fischierei sono la mancanza di professionalità e il dileggio/offesa al pubblico. Se un calciatore è palesemente sovrappeso, o la sera prima ha fatto nottata, o si è ubriacato, ha mancato di rispetto alla società che lo paga e allo spettatore che paga per vederlo, e quindi va sonoramente fischiato e reso bersaglio di disapprovazione.

Però capisco che la prospettiva si è evoluta, e ora lo spettatore/tifoso prende in esame anche altre cose, quindi se vede una esibizione non all'altezza, la disapprova, anche se magari chi è in campo ha un comportamento professionale integerrimo.

Questo è il bello di confrontarsi civilmente in un forum, ci si arricchisce.

Naturalmente non posso cambiare la mia natura e continuerò a "fischiare" solo nei casi sopra citati, ma cercherò di avere maggior comprensione verso chi disapprova una prestazione, purché non arrivi all'eccesso di augurarsi delle sconfitte per una sua crociata personale (contro un proprietario, un dirigente, un allenatore, un gruppo di calciatori).

Proprio perché in una competizione sportiva non si può sempre vincere, io ho sempre dato importanza relativa al risultato rispetto al resto. Visto che per me guardare una partita della mia squadra deve essere in primis un piacere, altrimenti dedico il mio tempo ad altro, ed il piacere non puó essere sempre il legato al risultato, prediligo il fattore qualità, se poi c’è anche la vittoria meglio, 

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 I fischi senza motivo non sono mai belli. La propria squadra andrebbe sempre incitata.

È ovvio che qua non si fischia una prestazione (che doveva ancora avvenire), ma si esprime un malcontento generale che sta arrivando a culmine.

Alex Sandro è il bersaglio “ ideale”: strapagato, rinnovato automaticamente senza motivo, in netto calo, feticcio dell’allenatore uscente.

Secondo me hanno fischiato contro tutto quello che rappresenta Alex Sandro oggi (il vecchio, lo spreco di soldi),  non contro l’atleta, o il professionista. 

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Incredibile come alcuni pur di portare avanti la propria battaglia contro il tecnico livornese, stiano aprendo una breccia per giustificare ciò che fanno i "clienti" di una parte dello Stadium. Gente che non centra nulla con il calcio e che si comportano come turisti che maltrattano una città/società.
La squadra a gara in corso non si contesta, si supporta con tutta l'energia che si ha in corpo. A fine partita, poi, si applaude se è piaciuto lo spettacolo o si manifesta il proprio dissenso.

Non ho mai visto una società vincente senza che vi fosse sinergia tra calciatori, allenatore, società, tifosi. Questi atteggiamenti erano e sono robetta da intertristi, la Juventus è sempre stata altro, un blocco monolotico. Voglio sperare che questa mentalità non diventi la norma, perché assieme al non-mercato fatto dalla società, non potremmo che assistere a tempi bui. Dobbiamo essere all'altezza della squadra che tifiamo e supportarla.

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18 minuti fa, DOJ ha scritto:

Incredibile come alcuni pur di portare avanti la propria battaglia contro il tecnico livornese, stiano aprendo una breccia per giustificare ciò che fanno i "clienti" di una parte dello Stadium. Gente che non centra nulla con il calcio e che si comportano come turisti che maltrattano una città/società.
La squadra a gara in corso non si contesta, si supporta con tutta l'energia che si ha in corpo. A fine partita, poi, si applaude se è piaciuto lo spettacolo o si manifesta il proprio dissenso.

Non ho mai visto una società vincente senza che vi fosse sinergia tra calciatori, allenatore, società, tifosi. Questi atteggiamenti erano e sono robetta da intertristi, la Juventus è sempre stata altro, un blocco monolotico. Voglio sperare che questa mentalità non diventi la norma, perché assieme al non-mercato fatto dalla società, non potremmo che assistere a tempi bui. Dobbiamo essere all'altezza della squadra che tifiamo e supportarla.

Prendiamo tutti atto del tuo insegnamento su come si debba tifare per essere un buon juventino. Ti ringraziamo. 

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40 minuti fa, the killing hand ha scritto:

Proprio perché in una competizione sportiva non si può sempre vincere, io ho sempre dato importanza relativa al risultato rispetto al resto. Visto che per me guardare una partita della mia squadra deve essere in primis un piacere, altrimenti dedico il mio tempo ad altro, ed il piacere non puó essere sempre il legato al risultato, prediligo il fattore qualità, se poi c’è anche la vittoria meglio, 

Eh, io a questo non arriverò mai, perché sono della fazione per la quale lo sport è competizione, è gara, è il prevalere di Tizio su Caio.

Ed è il motivo per cui una pur spettacolare amichevole tra PSG e City, che magari finisce 4-4, mi interessa meno di uno Juventus-Lecce di Coppa Italia che finisce 1-0, con gol di Gatti con deviazione di ginocchio al 90°.  

Tra l'altro le tue riflessioni aprono un ulteriore "mondo di discussioni" su cosa si intenda per "spettacolo", su cosa si intenda per "piacere", per "veder giocare bene, con qualità".

Perfino le Juventus di Lippi (seconda metà anni '90) e Conte (2011-2014), per buona parte della critica, si sono caratterizzate più per la fisicità, l'aggressività, il dinamismo per 90', la feroce determinazione, che per lo sfoggio di qualità.


L'importante, alla fine, è che ci sia reciproco rispetto tra le fazioni di fruitori/tifosi di calcio.

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1 ora fa, DOJ ha scritto:

Incredibile come alcuni pur di portare avanti la propria battaglia contro il tecnico livornese, stiano aprendo una breccia per giustificare ciò che fanno i "clienti" di una parte dello Stadium. Gente che non centra nulla con il calcio e che si comportano come turisti che maltrattano una città/società.
La squadra a gara in corso non si contesta, si supporta con tutta l'energia che si ha in corpo. A fine partita, poi, si applaude se è piaciuto lo spettacolo o si manifesta il proprio dissenso.

Non ho mai visto una società vincente senza che vi fosse sinergia tra calciatori, allenatore, società, tifosi. Questi atteggiamenti erano e sono robetta da intertristi, la Juventus è sempre stata altro, un blocco monolotico. Voglio sperare che questa mentalità non diventi la norma, perché assieme al non-mercato fatto dalla società, non potremmo che assistere a tempi bui. Dobbiamo essere all'altezza della squadra che tifiamo e supportarla.

A Madrid sponda Real fischiano nello stesso modo e nessuno si lamenta, anzi è uno stimolo, per noi è un'offesa. Ma finiamola...

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Carissimo @Wonderwall84 condivido e sottoscrivo appieno sia il tono che il contenuto che animano ed accompagnano la tua profonda e dotta manifestazione di profondo e strenuo affetto nei confronti della nostra amata " Vecchia Signora ".

 

Trattasi di pregiate e ponderate considerazioni da collocare in ambito : " Che si vinca o che si perda .. sia nella buona che nella meno fausta sorte .. fino alla fine ...sempre e solo Forza Juve " . Ed il sottoscritto, che segue la nostra amata " Juventus F.C. 1897 " fin dagli anni '50, quando lo strumento di lavoro .. ergo .. il pallone era di vero cuoio e le " cuciture " andavano ammorbidite ed accarezzate con " grasso di bue ", e soprattutto, non cambiava direzione ad ogni refolo di vento, così come invece da diversi anni accade con gli attuali, con e per la " Madama Bianconera " ne ha viste e fatte di ogni sorta e risma .. fino ad idealmente elevarla ad inseparabile " compagna di vita " . 

 

Ma, se mi è concesso, senza essere accompagnato e mosso da spirito di polemica alcuna, confidando sulla tua tolleranza/comprensione, nel tua pregevole disamina, a mio opinabile parere, e " facendo un po' le pulci " al tuo, peraltro a me assai gradito, post, c'è un " passaggio " che ritengo essere un po' troppo severo e penalizzante nei confronti di una più che discreta parte della tifoseria bianconera

 

uum A cosa mi riferisco in particolare ? A ciò che, della tua piacevole e benvenuta riflessione, ho evidenziato in grassetto ed in rosso ... .ehm

 

" La semifinale di coppa Italia ha restituito un sorriso e un barlume di fiducia dopo un bimestre terrificante, fatto di agonia sportiva, tristezza calcistica e mancanza di identità.

Pur non cancellando affatto tutti i leciti motivi di totale assenza di fiducia verso situazione, staff, società e soprattutto guida tecnica, bisogna ricordare sempre che la Juventus si sta giocando un trofeo. Non la Champions League, certo. Ma un trofeo che il tifoso Juve, quello vero, vuole vincere. Perché, nonostante qualcuno anche pubblicamente sembra averlo dimenticato, vincere è e deve essere unico obiettivo.

Purtroppo, anche ieri sera il popolo bianconero confermava la sua condizione di squilibrio totale, figlia della modernità e dell'assenza della famiglia Agnelli quale simbolo identitario che ha sempre contraddistinto la Juventus divulgando appartenenza. Vedere uno stadio diviso tra chi fischia e chi tifa, chi incita allenatore e chi contesta da l'idea di un mercato del pesce e non certo di un fortino inespugnabile. Indebolisce la Juve invece di renderla più forte.

Forse non è più tempo per noi, tifosi di una generazione se non vecchia, non certo ultima, che oggi, in caso di presenza, al posto delle canzoncine per Allegri, dei cori a petto gonfio sulla goliardia ultras, dei fischi ad Alex Sandro o delle contestazioni a partita in corso anche verso un presidente ormai non più parte formale della Juve, avremmo solo un obiettivo... sostenere la squadra senza dividersi tra fazioni e contrade.

Questo non vuol dire sostenere il singolo. Ma la squadra. Non allegri. Non tizio o Caio. Senza fischiare o contestare a partita in corso. Ma in caso, solo alla fine.

E che importa poi dell'insalata di dietrologie e discorsi annessi e connessi, magari collegabili alla realtà, ma non certo rilevanti. C'è la Juve in campo e una coppa da vincere.

Tutto il resto rimane fuori. Fino alla fine.

 

 

- Escluse le seguenti tipologie di pseudo " Tifosi della Juventus " ( e trattasi di " minoranze " ) .. e cioè .. i .. .ehm

 

A ) I violenti per antonomasia  che vanno allo stadio come se dovessero andare in guerra e spesso prevaricano i " diritti " di altri sostenitori bianconeri 

B ) Coloro che, per anni ed anni, considerarono il " Club Bianconero " una sorta di " Bancomat personale " ( leggi : biglietti ed affini )

 

.. resto sempre e comunque convinto che .. .ehm 

 

C ) Visto e considerato che ogni essere umano è diverso dall'altro, e che ciascuno di noi ha il proprio " metro " di giudizio/sensibilità ... doti che di norma

oltremodo si " esaltano " sia in positivo che in negativo a seconda delle imperscrutabili ed imprevedibili  vicissitudini calcistiche ( nel " nostro caso ",

ovviamente, mi riferisco a quelle a " tinte bianconere " ) fare una sorta di distinguo tra " JUVENTINO VERO  " .. & .. " JUVENTINO NON VERO " mi pare 

essere una sorta di iniqua " penalizzazione/immiserimento " che lede e svilisce la più o meno " MANIFESTA JUVENTINITA' " di chi ha la Juve nel cuore !

 

D ) Per circa 30 anni, oltre ad averlo fondato, ho gestito uno " Juventus Club " ( fin dai tempi in cui la " Sede " della Juventus era in Galleria San Federico 54, in pieno centro a Torino - rammento ancora il numero di telefono : 011/516222 ) - Pur vivendo a circa 250 km da Torino, ho organizzato non so quante  " trasferte " sotto la  Mole .. ed in giro per l'Italia .. senza parlare delle " trasferte " al di là degli " Italici " confini ( la prima fu : AJAX - JUVENTUS  - Finale di Coppa dei Campioni 1973 - In treno in quella che era l'assai ostica Jugoslavia di Tito - tra Andata e Ritorno circa 50 ore di treno-  ogni 100 Km - i soldati " titini " salivano sul treno per controllare i documenti ) .. e ti posso assicurare che ogni supporter bianconero aveva il proprio modo di soffrire/gioire per la " Vecchia Signora  ".. ma nessuno .. proprio nessuno .. l'ha mai tradita .. perchè erano .. " JUVENTINI VERI " - 

 

E ) Il mio " battesimo " in uno stadio per assistere ad una partita della " Juventus " avvenne il - 6 Aprile - dell'A.D. 1958

ROMA - " STADIO DEI 100.000 " ( Stadio che divenne " Stadio Olimpico " nel 1960 in occasione delle Olimpiadi ) 

Partita : " LAZIO - JUVENTUS " - La Juve per prevalse per - 1 a 4 - // 3 gol di Charles - 1 gol di Sivori // 

Miglior " battesimo " non avrei potuto avere  ( dal 1958 al 1968 ho vissuto a Roma in quanto la mia famigli lì si era 

trasferita per questioni legate all'attività del mio genitore .. ca va sans dire .. juventino come .. se non più .. di me, 

anche perchè, a differenza mia, lui incarnava quello che era il vero e pregiato " Stile Juventus " - rispetto a lui io ero, ed in parte

ancora sono, un po' più " caliente " ) 

 

Perdona se mi sono fatto " prendere la mano " .. ma .. in .. " Casa mia " .. oltre ad essere un " DOGMA "  .. la " JUVENTUS F.C. 1897 " 

è sempre stata e sempre sarà  " UNA DI FAMIGLIA "  .. .juve .. 

 

Cordialmente, .salveStefano !

 

 

 

 

 

 

  • Grazie 2

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