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alexpremium89

[Topic Unico] L'Angolo del Guru

Post in rilievo

1 minuto fa, El Raco06 ha scritto:

Più che ridimensionarsi,deve cambiare decisamente prospettiva 

Non più dobbiamo vincere perché siamo la Juve,ma gareggiamo con una panda. Bensì andiamo a costruirci la Ferrari e poi gareggiamo

Si ma all'atto pratico, se spendi 8 di stipendio per Gundogan e non 40 più stipendio di openda, hai un costo di metà. 

 

Per dire un esempio eclatante su come la libertà di manovra ci sia se la si sfruttasse

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1 minuto fa, alex101974 ha scritto:

Infortuni, indagini uefa, alle allenatore in discussione ad ottobre....e niente, non se ne esce

Nessuna indagine. Non abboccatte alla narrazione. 

 

La Juve ha avuto un procedimento per la farsa subita nel 2023 e il giudizio sui conti della Juve è stato posticipato. 

 

Nessuna indagine 

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31 minuti fa, fino allafine ha scritto:

Il Chelsea gioca in Premier ed ha un proprietario che non bada a spese, paragone improprio

Quindi non è lo stadio il problema

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Posso chiedere ai mod di mettere in up alla pagina il chiarimento della situazione? Che qui siamo su un campo minato che è facilissimo che molti commenti siano influenzati dalla narrazione in malafede dei soliti anti Juventini. 

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Adesso, AntonioL ha scritto:

E troviamolo questo stato sovrano .ghgh

 

Che poi, serve davvero potere politico? Per me serve maggiormente quello economico...
Tendenzialmente i due vanno mooolto di pari passo.

Ti faccio un esempio: Al Khelaifi Presidente del PSG (non proprietario che è Al Thani) attraverso la sua media company ha acquistato dalla Uefa per 500ml di euro i diritti in esclusiva per trasmettere la champions nei Paesi Arabi per X anni e parliamo del Presidente, vedi che la dimensione economica di certi accordi sfugge dalle mani di seppur ricchissimi Proprietari in giro per l'Europa. il PSG è una assoluta anomalia, lo sanno tutti ma a tutti sta bene così perché sono soldi endogeni riversati in un sistema tradizionalmente chiuso.In Premier ad esempio tendono a far girare montagne di denaro nel loro sistema calcio salvo anomalie come il Chelsea ecco perché ripeto che il PSG non deve essere preso ad esempio. Sono una realtà unica all'interno di un sistema che divora denaro come fosse una fucina industriale che ha quindi bisogno di una realtà come i parigini chiudendo anche entrambi gli occhi sul come e sui metodi di immissione.

 

Elkann secondo me ha chiuso la partita con la Juve nel medio periodo attraverso un adc che la sosterrà nei prossimi anni aprendo anche un bond (una specie di conto corrente per capirci) utile nei casi di mancata qualificazione in champions. Comolli deve portare la Juve a reggersi sulle proprie gambe alimentando se stessa col player trading, con un mercato intelligente ma abbassando i costi complessivi di esercizio. La Juve è una società destinata a galleggiare salvo che qualche anima pia si prenda la briga di acquistarla, per questo non dobbiamo più guardarci indietro sperando che i tempi belli ritornino perché questi non torneranno. Hai voglia a leggere post graffianti di tifosi delusi, basta latrare alla luna, oggi il calcio è un sistema che a parer mio sta implodendo su se stesso, costi enormi ed entrate limitate da un sistema macroeconomico europeo che non potrà sostenere più certe spese. Vedrete che anche il Bayern a breve tirerà i remi in barca perché si poggia su una realtà economica reale, non fittizia come in Premier. La stessa Premier vuole regolare le spese, da bravissimi finanzieri quali sono introducendo un salary cap che impedisca alle squadre di spendere troppo come stanno facendo adesso. La crisi che si sta abbattendo in US e in Europa colpirà dura anche il calcio, è solo una questione di quando e non di se.

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10 minuti fa, el titan ha scritto:

Quindi non è lo stadio il problema

Per noi si che lo è, visto che non possiamo contare su una proprietà ed una lega alle spalle in grado di compensare i mancati ricavi. Prova a pensare al Real o Barca in uno stadietto da 40k...sarebbe ridicolo.

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1 minuto fa, Van Gaal ha scritto:

Ferrero ancora presidente 

Personaggio passa carta ma che viene sempre inquadrato nemmeno fosse il plenipotenziario del club

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2 ore fa, M83forever ha scritto:

Su un fatturato di 400/450 mln strutturali senza plusvalenze non puoi avere un costo della rosa tra ammortamenti e ingaggi superiore ai 220 mln di euro.

Non chiudi mai in pareggio/positivo.

220 mln è un bel monte ingaggi, poi ovvio che cedi i soulè o hujsen per prendere i nico gonzales ed i kelly va tutto a donne di facili costumi

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38 minuti fa, El Raco06 ha scritto:

Bisogna capirsi:e’ ovvio oggi per il diverso cammino fatto negli ultimi 20anni dalle squadre. Ma è alla base che è tutto sbagliato,perché la Juve NELLA STORIA fino al 2006 e non solo per una decina di anni,ma sempre,valeva quelle squadre,anzi con Romi Gai era la squadra più pagata da Tamoil. Di quelle squadre di un livello inarrivabile,solo la Juve ha avuto tale tracollo e ci metto il Milan perché è incappato in vicissitudini proprietarie(noi invece no,calciopoli non può essere una scusa per 20anni),il resto sono cresciute come da copione. Ovvio se tu cristallizzi la situazione ad oggi e’ cosi,nessuno nega. Ma tu devi considerare cosa era la Juve rispetto a quelle squadre allora e fino ad allora dagli albori e cosa e’ invece oggi. Così capirai di cosa parlo e perché mi struggo

Ancora con 'sto 2006, ma son passati 20 anni eh...

E' un'era geologica ancora di più nel calcio, anche senza considerare lo tsunami calciopoli che é un po' puerile ignorare.

Allora quasi la Premier non esisteva, son confronti senza senso...

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23 minuti fa, golditrezegol ha scritto:

Senza presidente (Ferrero ha meno attendibilità della simpatica Littizzetto) e ancora col Ds da scegliere. 

Certo, non sia mai non aspettare almeno 2 anni per risolvere un problema che anche l'ultimo dei tifosi è capace di individuare. I nostri mega manager se la devono prendere comoda, per poi presentarsi appunto senza DS e con ancora Ferrero presidente. 

Inviamo il curriculum 

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Visto che per un po' di anni la Juve non vincerà più un tubo, a questo punto sogno una Juventus modello Borussia Dortmund, non si potrebbe prendere loro come esempio?

 

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5 minuti fa, Matthew34 ha scritto:

Visto che per un po' di anni la Juve non vincerà più un tubo, a questo punto sogno una Juventus modello Borussia Dortmund, non si potrebbe prendere loro come esempio?

 

La Juventus è condannata a vincere, non è una cosa sostenibile

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Adesso, fino allafine ha scritto:

La Juventus è condannata a vincere, non è una cosa sostenibile

Ma poi il Dortmund alla fine é diventata una squadra normale, non é più la fabbrica di plusvalenze da giovani che é stata nel passato.

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1 minuto fa, fino allafine ha scritto:

La Juventus è condannata a vincere, non è una cosa sostenibile

Sicuro che con Jaki plenipotenziario e una FIGC mai così ostile, sarà possibile? L'Europa viene da sé, meglio neanche contarla.

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Quoto

La Juventus ha convocato per il giorno 7 novembre 2025 l’assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare il bilancio chiuso al 30 giugno scorso con un rosso di 58 milioni di euro. Il club bianconero, ha reso noto che sono state depositate due liste di candidati per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.

Juventus liste nuovo CdA – I nomi di Exor
La prima lista è stata presentata dall’azionista di maggioranza Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elkann), titolare di una partecipazione pari al 65,4% circa del capitale sociale della società. Di seguito, l’elenco completo dei candidati:

- Antonio Belloni(*);
- Gianluca Ferrero;
- Guido de Boer;
- Damien Comolli (come anticipato da Calcio e Finanza);
- Laura Cappiello(*);
- Fioranna Vittoria Negri(*);
- Kerstin Andrea Lutz(*);
- Diva Moriani(*);
- Diego Pistone(*).

I candidati contrassegnati dal simbolo (*) hanno attestato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, comma 3, del Testo Unico sulla Finanza. Contestualmente, la stessa Exor ha inoltre proposto di nominare Gianluca Ferrero quale Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Juventus liste nuovo CdA – Le proposte di Tether
La seconda lista è stata presentata invece da Tether Investments, secondo azionista del club bianconero dopo Exor e titolare di una partecipazione pari all’11,5% circa del capitale sociale della società. Tether – il cui CEO è l’italiano Paolo Ardoino – ha depositato la seguente lista di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione:

- Francesco Garino(*);
- Zachary Lyons(*).

Anche in questo caso, i candidati contrassegnati dal simbolo (*) hanno attestato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, comma 3, del Testo Unico sulla Finanza.

 

Quoto

Chi è Toni Belloni, il manager italiano pronto ad entrare nel CdA della Juventus. La storia e il suo identikit, tutto quello che c’è da sapere

Un colpo da top club, non per il campo ma per la stanza dei bottoni. La Juventus si prepara a rinnovare il suo Consiglio di Amministrazione e, dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza Exor, spunta un nome di caratura mondiale: Antonio (Toni) Belloni, per oltre vent’anni considerato il numero due del colosso del lusso LVMH.

QUI: SCANAVINO LASCIA LA JUVE, IL COMUNICATO

LEGGI ANCHE: Juventus, i conti di nuovo sotto la lente della UEFA: aperta un’inchiesta per il Fair Play Finanziario. Tutti i dettagli presenti nel bilancio del club e quando arriverà l’esito

Il braccio destro di Arnault per la nuova Juve

La candidatura di Belloni è un segnale fortissimo da parte della proprietà. Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha individuato in lui il profilo ideale per portare esperienza e visione internazionale nella governance del club. Ma chi è Antonio Belloni? Nato a Gallarate nel 1954, è uno dei manager italiani più stimati al mondo. Dal 2001 al 2024 è stato il Group Managing Director di LVMH, il vero e proprio “luogotenente” di Bernard Arnault, l’uomo a cui il magnate francese ha affidato le decisioni strategiche che hanno portato il gruppo a dominare il mercato del lusso.

Un manager da “Champions League” per la Signora

Dopo una lunga e prestigiosa carriera anche in Procter & Gamble, Belloni ha lasciato i suoi ruoli operativi in LVMH, ma continua a ricoprire posizioni di prestigio, come quella nel fondo Temasek e nei CdA del Gruppo Tod’s e di Save The Children Italia.

La sua nomina nel CdA della Vecchia Signora non è casuale. L’obiettivo è quello di inserire una figura di altissimo spessore manageriale, in grado di supportare il nuovo corso del club, sempre più orientato a unire la competitività sportiva con la sostenibilità economica e la crescita del brand a livello globale.

Dopo aver rivoluzionato l’area sportiva, la Juve si assicura un fuoriclasse anche a livello dirigenziale. La nomina di Belloni è un altro, fondamentale tassello nella costruzione di una società che vuole tornare a essere un modello, in campo e fuori. L’identikit è di Calcio e Finanza.

 

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