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Sergione

Perin: "Spalletti è maniacale, sta provando a darci nuovi concetti a livello tecnico"

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A margine del Social Football Summit, Mattia Perin ha parlato ai microfoni di Sky per analizzare il momento vissuto dalla Juventus

 

L'ARRIVO DI SPALLETTI
 "Il mister sta provando a portarci dei nuovi concetti a livello tecnico, è meticoloso, attentissimo, quasi maniacale. Ci serviva una scossa da questo punto di vista, dal punto di vista emotivo sta cercando di farci capire che se indossiamo questa maglia è perché lo meritiamo e dobbiamo dimostrarlo un po' di più"

 

PERIN SULL'ESONERO DI TUDOR
"Sono momenti difficili perché non so se da fuori si percepisce ma quando un allenatore viene cambiato ci sentiamo i primi responsabili, perché l'allenatore conta molto ma in campo ci andiamo noi. E' un fallimento, ma da questi si può rinascere e costruire qualcosa di importante se si hanno delle basi solide".

 

il bianconero

 

Le parole di Mattia Perin, intervenuto al Social Football Summit in corso di svolgimento a Torino, allo Juventus Stadium.

 

IMPORTANZA DELLA MENTE - "Questo è un tema cui sono affezionato. Ho capito quanto possa essere importante l'aspetto mentale non solo nello sport ma nella vita quotidiana. Ho iniziato con Nicoletta Romanazzi grazie al mio agente Alessandro Lucci. Stavo attraversando un periodo delicato, pensavo di smettere dopo tanti infortuni e non trovavo più la felicità nel giocare a calcio. Lucci mi disse: 'Appoggio questa tua scelta, datti una possibilità e fai una chiacchierata con Nicoletta'. Da quel giorno è iniziato un viaggio, un sentiero. Ho imparato a conoscermi, so quello di cui ho bisogno, so come trovare l'equilibrio. Nicoletta riesce spesso a trovare la chiave di volta per sbloccarmi e permettermi di essere performante nello sport e nella vita. Episodi? Ce ne sono tanti. Quello che ci permette di raggiungere gli obiettivi è quanto siamo determinati a lavorare su di noi. Durante gli infortuni che ho avuto, le volte che credevo di meritare di giocare e non venivo messo in campo, trovare l'equilibrio, accettare la frustrazione e le emozioni che percepiamo come negative. Ho imparato che tutte le emozioni con equilibrio possono portarci qualcosa di buono. Quello che ho imparato cerco di metterlo a piccole dosi nella vita dei miei figli e mi riempie di orgoglio vedere come funzioni. Ogni volta che commettevo un errore, pur di non pensare, guardavo ore di documentari su qualsiasi cosa: dagli Egizi all'arte. Adesso accetto l'errore e lo analizzo. Lo accetto e cerco la soluzione per risolverlo".

 

RUOLO DI PORTIERE - "Io sono il mio più grande critico e il più grande fan. Ho scavato in profondità, sono arrivato ad avere un'intimità, mi conosco come non mi conosce nessun altro. Quando fai questo ti metti davanti a situazioni che ti fanno conoscere come non ti conoscevi prima. Quando ti conosci così, qualsiasi critica può essere un feedback. Io so quando faccio grandi partite o degli errori. Sui social media, prima quando giocavo bene postavo una foto e se sbagliavo no. Poi ho capito che ormai i commenti non mi toccavano più. Quello che voglio dire è che questo mi ha dato la libertà, sono libero dai condizionamenti esterni. Mi trovo spesso con i compagni più giovani che magari sono giù di morale dopo i commenti e le critiche della stampa: io cerco sempre di fargli capire questa cosa. Devi fare un percorso. Mi sono meritato questa libertà dopo il percorso che ho fatto e di questo sono molto felice. La parola è una magia. Uno dei problemi della società è che siamo meno empatici e dialoghiamo meno, i non detti creano frizioni, poi allontanamenti. Lo stesso vale nello spogliatoio e l'ho detto anche ai miei colleghi più giovani. C'è stato un grandissimo passo indietro. Quando ho iniziato giocavo con gente del 74-75-76, ora del 2005, 2006... c'è stato un passo indietro dello standing umano. Adesso si fa fatica a trovare il tempo e il momento per dialogare tra noi, per condividere gli stati d'animo. Anche solo, beviamo un caffè insieme. Stiamo perdendo dialogo ed empatia tra di noi".

 

JUVE - "La Juve mette a disposizione Beppe Vercelli, un grandissimo psicologo e anche nel settore giovanile ci sono degli psicologi. Un consiglio per i più giovani? Può far la differenza essere affamati, non perdete la voglia di guardare le cose da diverse prospettive. Appassionatevi a più cose possibili, non rimanete fermi. L'importante è non rimanere fermi e fare azione. Se abbiamo la forza di muoverci arriverà il premio. L'obiettivo è la ciliegina sulla torta, il trofeo è il cambiamento durante il percorso".

 

calciomercato.com

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Magari nuovi concetti a livello tattico, quelli tecnici avreste dovuto impararli da giovani, alle scuole calcio.

 

Ripensandoci...forse gli sta insegnando proprio i fondamentali, tipo il tiro col collo del piede o come si stoppa un pallone...

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Quoto

 "Il mister sta provando a portarci dei nuovi concetti a livello tecnico, è meticoloso, attentissimo, quasi maniacale. Ci serviva una scossa da questo punto di vista, dal punto di vista emotivo sta cercando di farci capire che se indossiamo questa maglia è perché lo meritiamo e dobbiamo dimostrarlo un po' di più".

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bah ogni volta che senti un giocatore parlare dell'allenatore attuale, sempre ottimo, sempre cose positive. Alla prima occasione lo mollano. Spalletti già quando lo vide la prima volta disse dipende tutto da voi. Aveva già capito tutto.

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3 minuti fa, re david ha scritto:

bah ogni volta che senti un giocatore parlare dell'allenatore attuale, sempre ottimo, sempre cose positive. Alla prima occasione lo mollano. Spalletti già quando lo vide la prima volta disse dipende tutto da voi. Aveva già capito tutto.

Non potevi dirla meglio...

👍

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Se non riesce a raddrizzarli nemmeno uno scafato come Spalletti, vuol dire che sono irrecuperabili. 

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Sono francamente stanco di ‘sta gente.

State zitti, lavorate, raggiungete i risultati, e solo dopo parlate. Fino a quel momento, anche basta le vostre solite interviste piene di nulla.

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43 minuti fa, re david ha scritto:

ogni volta che senti un giocatore parlare dell'allenatore attuale, sempre ottimo, sempre cose positive.

E mi pare, se non vado errato, che Perin non sia nuovo, in tal senso.

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Solita retorica spicciola.

Quel che è certo è che Spalletti rappresenta l'ultima spiaggia per molti, in campo così come dietro le scrivanie.

Fallimenti a raffica di tre allenatori nell'ultimo biennio sono sintomo di un problema ben più radicato e sarebbe ora che inizi a pagare anche qualcun altro oltre al tecnico di turno.

 

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3 ore fa, Gerry La Rana ha scritto:

Solita retorica spicciola.

Quel che è certo è che Spalletti rappresenta l'ultima spiaggia per molti, in campo così come dietro le scrivanie.

Fallimenti a raffica di tre allenatori nell'ultimo biennio sono sintomo di un problema ben più radicato e sarebbe ora che inizi a pagare anche qualcun altro oltre al tecnico di turno.

 

Per me il vero responsabile è il proprietario ma è da anni che lo vado dicendo.

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Perin era stato così esplicito anche con Motta. Non ho dubbi sul fatto che diventerà un allenatore. Comunque fa piacere sentire parole del genere

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Allegri, Motta, Tudor e sempre lo stesso identico risultato : niente gioco, niente cattiveria agonistica, niente di niente. Adesso vedremo con Spalletti ma penso che da questi ci ricavi poco. Tante chiacchiere e tanta mediocrità, sotto tutti gli aspetti. Speriamo Spalletti riesca a cavare sangue da queste rape. 

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31 minutes ago, Roger Keith Barret said:

Al di là delle frasi su spalletti, la seconda parte dell'intervista è interessante 

Concordo, soprattutto il discorso sulla mancanza di empatia e comunicazione che riguarda pure il nostro spogliatoio... Non è esattamente la notizia che vuoi sentire da un veterano come Mattia 😕

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Blablabla.

 

Questi interpreti non sono in grado di esprimere nessun concetto calcistico aldilà del solito compitino da 6 in pagella, quando va bene...

 

Spaletti dovrà cercare di portare la barca in fondo senza affondare nonostante ci siano bucchi dapertutto. Ma si renderà conto anche lui che con giocatori senza personalità e per la maggior parte con i piedi montati al contrario, non si puo cavare niente di buono. 

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9 ore fa, Turellone78 ha scritto:

Se non riesce a raddrizzarli nemmeno uno scafato come Spalletti, vuol dire che sono irrecuperabili. 

Esatto. 

25 minuti fa, Minnesota_23 ha scritto:

Finalmente abbiamo un allenatore esperto e capace. Le scuse sono finite, testa bassa e pedalare, magari parlando meno. 

Sì, basta interviste a chiunque e sempre. 

Non serve a niente se non a destabilizzare ulteriormente il senso del lavoro di gruppo. 

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Non fermatevi a leggere soltanto la parte su Spalletti, vi invito a proseguire la lettura. Vengono fuori parecchi spunti interessanti sui quali riflettere: sulla società attuale, sulla fragilità umana, sull'essere e l'apparire, su quanto riuscire a vivere bene con se stessi, trovando un equilibrio, sia fondamentale nella vita di tutti i giorni. Per tutti noi 

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Ogni volta che cacciano un mister e ne arriva un altro se ne escono con ste frasi fatte.

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