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Lapo Orso Capo

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  1. Giovedì 8 Gennaio 2009 CALCIO, LUCIANO MOGGI CONDANNATO A 1 ANNO E 6 MESI ROMA - Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, e' stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione a conclusione del processo alla Gea World, la societa' che, a partire dal 2001 e fino alla cosiddetta calciopoli, ha gestito le procure di numerosi calciatori di serie A e B. ANSA. -------------------------------------------------------------- Processo Gea, il verdetto del primo grado 1 anno e 6 mesi a Luciano Moggi. 1 anno e 2 mesi per Moggi Jr. Assolti gli altri imputati ROMA, 8 gennaio - 1 anno e 6 mesi per Luciano Moggi, 1 anno e 2 mesi ad Alessandro Moggi per violenza privata. Assolti tutti gli altri imputati. Caduta l'accusa di associazione a delinquere . Questa la sentenza del processo per la presunta concorrenza illecita che sarebbe stata esercitata dalla Gea World, la società che ha gestito le procure di numerosi calciatori di serie A e B, nel quale sono imputati per associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza, con minacce e violenza, Luciano e Alessandro Moggi, Franco Zavaglia (presenti in aula), Francesco Ceravolo, Pasquale Gallo e Davide Lippi. I giudici della decima sezione penale del tribunale della capitale, presieduta da Luigi Fiasconaro, sono entrati da poco in camera di consiglio e dovranno decidere in particolare sulle richieste di condanna formulate dal pm Luca Palamara che usò parole pesanti per definire il meccanismo attuato dalla Gea: un'associazione per delinquere - disse durante la requisitoria - che mirava "al controllo del mondo del calcio". --------------------------------------------------------------- Moggi, la reazione "La condanna? E' una vergogna, è tutto ridicolo" 18:46 del 08 gennaio «La prima impressione è che abbiano assolto la Gea e condannato i Moggi. Poi dico che è una vergogna, una cosa che non sta in piedi, non regge». Così l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, raggiunto al telefono, ha commentato la sentenza. «Gli episodi di Nicola Amoruso e Manuele Blasi dovrebbero far riflettere tutto il mondo del calcio», continua "Big Luciano". «Se avessi dato gli aumenti a tutti, se avessi detto sempre di sì, come quello del film, sicuramente non sarei finito sotto processo. E’ questo quel che hanno detto i giudici?». «Il caso di Blasi è clamoroso - ha detto ancora Moggi, che poi ha ricordato - Il giocatore veniva da una squalifica per doping di mesi, dopo meno di due settimane di allenamenti alla Juve, il suo agente mi chiede l’adeguamento del contratto. Io che dovevo fare? Tutelare gli interessi della società e aspettare la risposta del campo oppure dare soldi così, sulla fiducia?». Rispetto ad Amoruso, l’ex dg bianconero precisa: «Ancelotti ha detto in aula che lui non aveva bisogno del ragazzo. Io, dopo che non giocava per problemi di salute, gli avevo trovato una squadra, io che dovevo fare? Tenerlo in tribuna e bruciare un capitale o cercare di valorizzarlo?». «In questo modo, se questa sentenza dovesse fare scuola, nessuno potrà più fare il direttore sportivo di una società di calcio. Figc e Lega lo tengano presente. E anche l’allenatore del Liverpool, Benitez, potrebbe finire sul banco degli imputati, per le parole che ha detto a Pennant se questo non firmava il contratto. E’ tutto ridicolo». Il tono di Luciano è comunque combattivo, come quello di una volta, lontano dai tempi di ’calciopoli’, dell’estate del 2006. «Dico che questa storia non arriva ai calci di rigore, finisce ai supplementari», ha continuato Moggi. -------------------------------------------------- Processo Gea: trionfano i Moggi 'condannati', con l'indulto la pena è sospesa 17:45 del 08 gennaio 17.45 "Hanno assolto la Gea e hanno condannato i Moggi: è una vergogna. Ma la montagna ha partorito il topolino. Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro, lui è giovane". Luciano Moggi commenta così la sentenza del Tribunale di Roma sul processo Gea. "Queste accuse non reggeranno in appello - ha aggiunto l'ex dg della Juve all'ANSA - Al processo di secondo grado andiamo al golden gol". 16.20 Le dichiarazioni di Pasquale Gallo: "Una sentenza sperata e attesa sempre con serenit - dice a Radio Radio - il Vangelo ci dice che le strade difficili portano in alto, quelle facili all'Inferno. Evidentemente era una strada difficile da percorrere ma sono contento che la giustizia abbia comprovato le cose così come si erano svolte. Luciano e Alessandro Moggi? Sapranno dimostrare fino all'ultimo la bontà delle loro azioni e la loro estraneità ai fatti". 16.18 Franco Zavaglia, uno degli assolti al processo Gea: "Sono contento perchè alla fine la giustizia, rispetto a tutto il processo mediatico che c'è stato ha avuto ragione. Il sistema c'era prima e non è cambiato proprio nulla. Mi dispiace per Alessandro Moggi, secondo me non meritava una condanna del genere. Stessa cosa mi sento di dire anche nei confronti di Luciano Moggi". 16.08 "La giustizia sportiva è una cosa, quella penale un'altra- ha commentato il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli- Quella sportiva è stata costretta a prendere decisioni in un tempo breve, quando c'era anche una campagna negativa nei confronti della Juve, tanto amata ma anche tanto odiata. Alla conclusione del processo penale, se gli imputati saranno assolti, sarà difficile tornare indietro e farci ridare quello che la giustizia ci ha tolto, ma lo diremo ad alta voce. Il passato però è passato, deve servirci solo per fare meglio nel futuro". 15.40 Non ci sarà nessuna conseguenza pratica per Luciano e Alessandro Moggi, nonostante la condanna emessa. I fatti imputatigli risalgono infatti a prima del maggio 2006 e, pertanto, sono coperti da indulto. Il collegio presieduto da Luigi Fiasconaro ha dunque disposto la sospensione della pena per entrambi gli imputati. 15.30 "Rispetto la sentenza e non commento - ha detto andando via dall'aula il pm Luca Palamara - attendiamo ora di leggere le motivazioni per capire meglio". Possibile che l'accusa ricorra in appello. "Sono molto amareggiato e deluso - le parole di Alessandro Moggi - mi aspettavo una assoluzione piena. Sono stato condannato per avere salutato trenta secondi due giocatori, dicendo buongiorno e buonasera, e perchè nel caso di Amoruso non ho impedito una telefonata... Non credo ai complotti, ma io sono l'unica vittima di questo sistema. Niente associazione a delinquere? Una magra consolazione". Luciano Moggi ha lasciato subito il tribunale. Mentre il suo avvocato, Marcello Melandri, ha fatto sapere che "tutto sommato è un processo vinto. Sono rimasti due episodi, con due condanne banali. Era il processo alla Gea, mentre alla fine è venuto fuori che la Gea non c'entrava nulla". 14.50 Luciano Moggi è stato condannato ad un anno e sei mesi, il figlio Alessandro ad un anno e due mesi. Ma niente associazione a delinquere, 'solo' violenza privata e minacce. Questo quanto deciso dalla decima sezione penale presieduta da Luigi Fiasconaro. Assoluzione piena, invece, per gli altri imputati Franco Zavaglia, Davide Lippi, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo. Le richieste del pm dell'accusa, Luca Palamara, non sono state esaudite: Palamara aveva chiesto 6 anni per Luciano Moggi e 5 per il figlio Alessandro, 3 anni e 6 mesi per Zavaglia, 2 anni e 4 mesi per Ceravolo, un anno e 4 mesi per Lippi e 8 mesi per Gallo. 13.16 Giulia Bongiorno, legale difensore di Alessandro Moggi, parla del suo assistito: "Da questo processo è venuto fuori che gli imputati non sono altro che delle vittime - ha detto - di tutti questi procuratori che hanno covato rancore per anni nei confronti dei Moggi, padre e figlio. La parola Moggi abbiamo ormai scoperto che è considerata un insulto. Ora stanno tutti sulla riva del fiume a lanciare sassi, come Caliendo, del quale abbiamo scoperto che la boutique era in fallimento. O come Baldini e Antonelli, che hanno un atteggiamento palesemente ostile e che non sanno prendersi le loro responsabilità quando vengono a testimoniare in aula. Il cognome di Alessandro sta pesando molto sulla sua vita visto che ci sono episodi dove, pur non essendo lui il protagonista, viene imputato, mentre i veri protagonisti, e parlo di Calleri, Gaucci e Geronzi, ne sono i reali responsabili. Eppure sono usciti tutti da questo processo. 12.45 Si avrà nel primo pomeriggio la sentenza che concluderà il processo Gea dove sono imputati Luciano Moggi, suo figlio Alessandro, Francesco Zavaglia, Davide Lippi, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo. I giudici della decima sezione penale del Tribunale di Roma, presieduta da Luigi Fiasconaro, sono entrati in Camera di Consiglio per decidere. L'accusa, rappresentata da Luca Palamara, ha portato avanti le tesi sui reati di associazione per delinquere, violenza e minacce. Lo stesso Pm aveva chiesto sei condanne: 6 anni per Luciano Moggi, 5 per suo figlio Alessandro, 3 anni e 6 mesi per Franco Zavaglia, 2 anni e 4 mesi per Francesco Ceravolo, 1 anno e 4 mesi per Davide Lippi, 8 mesi per Pasquale Gallo. I giudici sono entrati in Camera di Consiglio dopo aver ascoltato gli interventi difensivi dell'avvocato Franco Coppi, difensore di Davide Lippi e di Giulia Bongiorno che ha assistito invece Alessandro Moggi. I due hanno fatto ricorso a numerose deposizioni dei calciatori chiamati a testimoniare che dimostrerebbero che nessun illecito può essere attribuito agli imputati. 10.30 Oggi è una tappa cruciale per il processo Gea, che vede imputati sono Luciano e Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo.L'udienza è in corso presso la decima sezione penale del Tribunale di Roma. Dopo le arringhe degli avvocati difensori Giulia Bongiorno e Franco Coppi che ha chiesto la piena assoluzione "perché il fatto non sussiste", inizierà la Camera di Consiglio.Lo scorso 11 novembre la pubblica accusa ha chiesto 6 anni di reclusione per Luciano Moggi, 5 anni per il figlio Alessandro, 3 anni e mezzo per Zavaglia, 2 anni e 4 mesi per Ceravolo, 1 anno e 4 mesi per Davide Lippi, 8 mesi per Gallo. In serata è attesa la sentenza. --- IL PROCESSO GEA:l'accusa a Moggi sgretolata anche dalle motivazioni «Arrogante ma non un delinquente», scrivono i gudici che bacchettano la Figc per omesso controllo e l’intero sistema per comportamenti simili ALVARO MORETTI ROMA. Arrogante, non delinquente associato, Luciano Moggi. Lo dipinge così, nelle 318 pagine della motivazione pubblicata della sentenza sul caso Gea, il giudice Luigi Rocco Fiasconaro, presidente della 10ª sezione del tribunale di Roma. Attesissime da chi voleva vederci qualcos’altro rispetto a quanto sentenziato l’8 gennaio, eccole, le motivazioni. Che possono dire qualcosa anche nella prospettiva del processo di Napoli. Di cui il filone Gea era costola. «Nessuna sussistenza del reato di associazione per delinquere non solo in ragione della mancanza del numero delle persone, ma anche perché il numero, la natura e la finalizzazione di questi reati è (quelli di violenza privata addebitata a Luciano e Alessandro Moggi, ndr) risultata estranea a un contesto programmatico associativo, mentre è apparsa più compatibile con uno stile di vita caratterizzato da arroganza e sistematica prevaricazione nella ricerca di una costante affermazione della propria posizione di potere da parte dei due Moggi», così scrivono i giudici a pagina 303. Insomma: arroganti nel perseguire i propri scopi. Certo, violenti nel gestire atleti riottosi: praticamente, almeno per Luciano, il ritratto del dg come lo vorrebbero molti tifosi... Il problema è che certi comportamenti tipici del calcio (di violenze private ce ne sono ad ogni messa fuori rosa per contratti non firmati), non possono essere ritenuti dalla giustizia penale come accaduti in un mondo a parte. FUORI DAL MONDO La reprimenda di Fiasconaro, semmai, è per l’intero mondo del calcio nel quale i Moggi erano protagonisti, ma non attori unici.Lo confermava anche Baldini (pagina 312) che ricordava come Francesco Totti avesse cambiato procuratore (da Zavaglia al fratello) perché all’agente «era stato inibito da Franco Sensi l’accesso a Trigoria». «Il mondo del calcio non è una zona franca, immune dall’applicazione del diritto penale. Nel calcio si vive un fenomeno di generalizzata deregulation anche per la scarsa attenzione degli organi direttivi e di controllo della Figc nel quale i portatori di interessi potenzialmente confliggenti hanno potuto praticare metodologie spesso di natura [...] nella singolare presunzione che quella generalizzazione e diffusione di comportamenti scorretti fosse sufficiente ad escluderne radicalmente la illiceità». NON CRIMINALITA’ ORGANIZZATA Luciano Moggi, lo ricordiamo, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione e il figlio Alessandro ad un anno e due mesi, per il reato di violenza privata nei confronti dei calciatori italiani Emanuele Blasi e Nicola Amoruso e dei calciatori russi Budiansky e Zetulaeev. I due Moggi furono assolti dalle accuse di illecita concorrenza con minacce e violenza e soprattutto dalla associazione per delinquere. Assolti anche Davide Lippi, Pasquale Gallo, Franco Zavaglia e Francesco Ceravolo. Moggi, secondo le motivazioni, «non ha avuto atteggiamenti tipici della criminalità organizzata». E perciò nel nulla cade l’accusa di associazione a delinquere. Il tribunale, sempre per la vicenda Blasi, parla di «rapporto del tutto illegittimo tra Luciano Moggi e il figlio nella gestione dei calciatori da cui lo stesso Alessandro Moggi riceveva la procura», anche se poi si evidenzia proprio la deposizione in cui Moggi senior ammette di non aver potuto fare a meno «pure nell’autonomia dei rispettivi ruoli, di negare un aiuto al figlio nella carriera di agente: una cornice di comuni interessi familiari». E così che si ricorda come i presidenti di Messina ( Franza), Siena ( De Luca), Crotone ( Vrenna), Perugia ( Gaucci) ascoltavano Moggi in «un contesto di affari fondati sulla reciproca disponibilità e convenienza, e non sull’omertà conseguente alla sopraffazione subita da quei soggetti». MA CHE FIGC? Fiasconaro nota anche che il pagamento delle provvigioni da parte dei club e non dagli atleti, come previsto dal regolamento, è «prassi largamente praticata da quasi tutte le società». E così Fiasconaro “scopre” che spesso le società (almeno 36 i casi accertati dalla Guardia di Finanza in moltissimi club) preferiscono assegnare il mandato per la trattativa all’agente del calciatore (Moggi jr. e Chiellini è solo un esempio,dunque). E così - scrive il giudice a pagina 313 si esclude il «delitto associativo». E l’attacco alla Figc, uscita indenne dall’inchiesta di Napoli ( Carraro e Ghirelli prosciolti): «L’accusa parla di minacce implicite, ma ci troviamo di fronte solo ad una posizione dominante della Gea? Che ha consentito abusi che gli organi federali non hanno ritenuto di dovere o potere fronteggiare o reprimere, come è emerso dalla testimonianza del (presidente della commissione agenti Figc, ndr) D’Amelio ». Fiasconaro ricorda che per i reati di violenza i Moggi dovranno risarcire i danni alla Figc in quanto commessi rispettivamente come dg della Juve e agente di calciatori: soldi alla stessa Figc che non aveva vigiliato sull’intero movimento, ma che ora - stimolata dalla giustizia penale - ha accelerato sospendendo Moggi junior e si appresta a chiudere l’indagine federale sulla Gea aperta ben prima del processo penale? tuttosport
  2. ho letto critiche meno acide durante il periodo di Ranieri. Non credo sia più un problema di critica disfattista oramai, ma di un modo completamente sbagliato di vivere lo sport e il calcio
  3. Non ci poteva essere notizia peggiore Ciao Daniele
  4. La mia preghiera laica inizia con "Zoff, Gentile, Cabrini" Non c'è bisogno di aggiungere altro
  5. Varriale si conferma il solito provocatore, per contro Allegri risponde pacatamente con concetti semplici, un po' commiserandolo e un po' trattandolo come un ripetente con gravi problemi di apprendimento. Tuttavia il mistero più grande è un altro: A cosa dobbiamo la presenza dell'androloga di Garcia nelle reti Rai?
  6. Parole che verranno prese fuori dal contesto e usate per esprimere tutt'altro. Conosciamo bene la mancanza di professionalità del settore che non dobbiamo nè stupirci nè preoccuparci. Agnelli rispetto ai suoi colleghi sembra un marziano
  7. Lapo Orso Capo

    Film Horror - Thriller 2.0

    sei il primo che sento parlarne quasi bene di quel film. Io non penso lo vedrò, con Argento sono rimasto troppe volte scottato
  8. visti i commenti mi sembra di essere l'unico ad aver visto il video E' vero che il titolo è più immediato, però insomma, lui nell'intervista dice tutt'altro e secondo me è pure difficilmente contestabile
  9. Lapo Orso Capo

    Film Horror - Thriller 2.0

    ho visto esp 2, per chi non lo sapesse è il seguito del film girato in soggettiva ambientato in un ospedale psichiatrico abbandonato. il sotto genere in stile mockumentary è davvero abusato, ed è dura aggiungere qualcosa di nuovo, però a esp 2 gli va riconosciuto quantomeno di aver scelto una strada meno battuta. il resto lo fa l'ambientazione, che come nel primo film funziona
  10. Lapo Orso Capo

    Film Horror - Thriller 2.0

    The Lords of Salem è un film che ha diviso parecchio, come capita quando si tratta di Rob Zombie. Trama lineare, forse pure troppo, e ultima parte decisamente lisergica e straniante, con immagini e musiche molto evocative e col solito compiacimento crudele di Rob Zombie nel mostrarle. Non è però un film che mi sento di consigliare. Coraggioso per alcune scelte, ma anche noioso come una tribuna politica.
  11. acqua bollente da bambino anche se c'è chi alimenta la voce che sia stato Galliani a sfigurarlo con l'acido per gelosia
  12. per farlo entrare nel mio cuore gli avrei chiesto Que pensez-vous des Palazzì?
  13. Muntari è l'anello di congiunzione tra l'uomo e Pellegatti

  14. Ho intenzione di vivere per sempre. Finora ci sono riuscito

  15. ovviamente Borriello avrà tutto il mio tifo e il mio sostegno mi sembra quasi superfluo dirlo
  16. io non sapevo cosa regalare alla mia ragazza, ma credo che comprerò il biglietto Juve - Rappr. Valsusina e lo farò incastonare in una composizione da bigiotteria
  17. ho visto solo ora il commento :)

    se poi riuscito ad inserire la foto?

  18. avrai pure due anni, ma credo che tu te li porti benissimo ;)

  19. grazie per gli auguri mamacita sefz

  20. ti ho aggiunto agli amici, anche se sei un pericoloso anarchico :)

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