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Lagavulin84

Calciopoli - Ecco le motivazioni della sentenza d'appello

Post in rilievo

non ci credo, deve essermi sfuggito qualcosa, altrimenti siamo oltre il paranormale. Comunicazioni silenti che razzo vuol dire in italiano? e soprattutto con che mezzi (di comunicazione intendo) ?
l'alfabeto muto lo conosci? Noi da bambini comunicavamo con altri bambini, con le gesta delle mani. Quelle erano comunicazioni silenti. Povera itaglia, al degrado totale.

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Sto leggendo la parte sui sorteggi ambigui in cui la corte di appello sconfessa la Casoria e dice che fondamentalmente è credibile che i sorteggi fossero pilotati ma non è stato possibile provarlo pienamente. Vi prego andatela a leggere (pg. 155 del pdf). E' così palese il pregiudizio che è pazzesco il modo in cui lo mette nero su bianco. Non c'è il filmato, ma da quel filmato si desumevano anomali contatti fra i designatori durante particolari sorteggi e allora lo dice Auricchio che ha visto le riprese..... I notai sono sconfessati in pieno nella loro funzione.....perché controllavano attentamente e basta.

Io sapevo che di un'ipotesi accusatoria o si forniscono prove oppure essa è destituita di ogni fondamento. L'incrocio fra celle sim è utilizzatori è certo perchè effettuato con olio di gomito da Di Laroni, mentre un sorteggio controllato da plurimi testi e notai diventa presuntivamente produttore di un olezzo indescrivibile in quanto non sono capaci di fornire alcuna prova che lo stesso abbia subito delle alterazioni

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ho letto le motivazioni.

non sono un giurista, quindi voglio fermarmi un attimo. e rileggere tutto.

perchè mi sembra di essere in un incubo.

voglio sperare di non aver capito.

mi calmo e rileggo tutto.

devo essermi sicuramente sbagliato.

adesso rileggo e e mi convincerò che non era un tema di prima elementare scritto da mio figlio di 6 anni ma un documento ufficiale di un Tribunale della Repubblica.

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Le griglie.

In pratica è l'elemento clou, ma non ci si spende molto. Essendo nella discrezionalità dei designatori, gli stessi componendole hanno compiuto un reato. Lo si desume dal fatto che Collina non abbia arbitrato una partita della più ambita squadra di serie A (sic).

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CAPO B) MOGGI - DATTILO (Giraudo giudicato separatamente).

La condanna inflitta ad entrambi in primo grado va confermata. Si tratta della partita Udinese - Brescia, conclusasi in favore del Brescia per 2 a 1, ed in cui arbitrava il giovane Dattilo (coadiuvato dagli assistenti Camerota e Alessandroni).

Infatti, come specificato dal Tribunale, la condotta attribuibile ad entrambi gli imputati - nell'ottica sopra esposta della configurazione di un'attività fraudolenta - emerge non solo dalle intense comunicazioni silenti avvenute fra il Moggi ed il Dattilo ma anche e soprattutto dalle già citate conversazioni intercorse del Moggi con il Giraudo in data 26.09.2004 la n. 641 sull'utenza n. 3358080050 in uso al Moggi (in cui il commento di quest'ultimo è esplicito nella individuazione di una condotta "favorevole" del Dattilo nella partita in questione: addirittura il Giraudo riferisce di avere guardato solo gli ultimi 20 min della partita e, per i danni provocati alla Udinese, "non ce la faceva più", con ciò riferendosi alle tre ammonizioni dei calciatori della suddetta squadra ed alla espulsione di Jankulowski) e dal compiacimento dello stesso Moddi nel notare che il Dattilo " ha fatto quello che poteva". Il Moggi peraltro riconferma l'attenzione "interessata" verso quest'ultimo nelle diverse conversazioni con il Baldas (le n. 803, 851, 853 e 877 fra il 25/26.09.2004 sull'utenza 33554643344 sempre in uso al Moggi), in cui si critica anche qui esplicitamente l'arbitraggio della partita (Baldas esclama che Dattilo "ha fatto un casino della *!" ed alla rimostranze [sic] dello stesso Moggi, precisa gli errori arbitrali commessi dallo stesso non interrompendo il gioco dopo un fallo sul portiere a terra o ancora di non avere rilevato un evidente fuorigioco o ancora di non avere segnalato un rigore per il Brescia o non avere espulso il giocatore Bachini), ma il tutto deve essere minimizzato anche in sede di trasmissioni televisive, proprio per consentire che il Dattilo non venga estromesso dal giro delle partite più importanti e contestualmente, non apporti il suo contributo al sodalizio.

Dunque non trova spazio la doglianza della Difesa del Moggi sul punto né quella del Dattilo: si tratta di una chiara turbativa attuata in conformità con le modalità fraudolente poste in essere dal sodalizio: la condotta del Dattilo era "turbata" dalla finalità di addurre comunque un problema di formazione della squadra dell'Udinese che nella successiva partita avrebbe incontrato la Juventus. Il fatto poi che i tre calciatori non saltarono il turno di presenza nella successiva partita, non incide sulla condotta fraudolenta (evidente nella conduzione della gara come sopra esposto e peraltro riconosciuto dallo stesso Moggi nelle citate conversazioni) e né ha rilevanza che la espulsione del calciatore Jankulowski fosse stata segnalata dall'assistente di gara: come già innanzi detto, la decisione di qualsiasi azione in campo spetta unicamente all'arbitro che è il "dominus" della gara e la espulsione del solo calciatore Jankulowski contrasta con la quasi rissa avvenuta sul campo che richiedeva una eguale sanzione anche per altri calciatori. Anche per il Moggi le doglianze difensive nulla aggiungono in senso favorevole all'imputato: si appunta il travisamento del tono delle conversazioni e la insufficienza delle stesse a configurare la condotta fraudolenta ma sul punto ci si riporta a quanto già esposto sulla rilevanza probatoria del contenuto delle conversaioni intercettate quale attività fraudolenta.

Alcun dubbio poi sussiste sulla consapevolezza in entrambi gli imputati della finalità della attività fraudolenta posta in essere: i contatti febbrili fra le due schede riservate in possesso degli stessi in prossimità della partita in uno con le citate conversazioni(in una il Moggi indica al Baldas di "fare il possibile" per il Dattilo), appaiono risolutivi nella individuazione del chiaro elemento soggettivo ovvero della finalità della serie di azioni fraudolente poste in essere prima e durante la partita in questione.

 

:|.doh

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....della cassazione di Giraudo si sa niente ?? ....mica per niente ma se viene assolto Giraudo se lo pigliano in quel posto tutti .....lui era l'amministratore delegato della Juve ...assolto lui assolta la Juve e due scudi ufficiali di ritorno a casa...............poi possono dare pure l'ergastolo a Moggi ( logico che spero di no ma Lucianone era un dipendente come meani ) ma i due scudi tornano .

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Le "sensazioni" di Cellino diventano prove certe e l'opinione di Giacinto deceduto poichè è resa de relato da Monti e confermata dal figlio Gianfelice "non può trattarsi di mero pettegolezzo".

Siamo in pieno Ionesco

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Mi sono sempre chiesto il perchè proprio Napoli...

Speriamo che la Cassazione dia una risposta...

 

http://www.giulemanidallajuve.net/index.php?/topic/14420-franzo-grande-stevens-il-potere-del-patteggiamento/

 

 

 

Franzo Grande Stevens, il POTERE del patteggiamento

 

franzo.jpg

 

di M. Rocca

 

Pochi lo ricordano ma in quella maledetta giornata del maggio del 2006, il primo a sentenziare “siamo con la squadra, forte sul campo e con l’allenatore” fu proprio lui, Franzo Grande Stevens, per oltre quattro decenni «l’avvocato dell’Avvocato», forse a suggerire al tremebondo J.J.P. Elkann la modalità di condanna della Juventus in stile Anglo-napoletano.

Il regista o il tutore, il boss o il garante che, mentre il “predestinato” balbettava la scomunica ed altri componenti della banda impazzavano con gli assolo dalle televisioni ai giornali, resta nell’angolo più oscuro del palco per accertarsi che il copione venga rispettato, per dettare il ritmo di una sequenza preordinata, dopo aver intimato il “ciak, si gira”.

A fianco della famiglia Agnelli, e con Gianluigi Gabetti, ha anche gestito la discussa operazione Equity Swap, che permise alla dinastia di conservare il controllo della Fiat dopo la forzata conversione in azioni agli Istituti di Credito del maxiprestito bancario nel 2005. Operazione per cui sarà riprocessato per aggiotaggio dopo la recente decisione della Cassazione secondo cui la sentenza del Tribunale di Appello di Torino fu eccessivamente indulgente nei confronti dei “2 grandi vecchi”, ma nel febbraio 2013 la prescrizione (paradiso dei Farsopolisti) che incombe benevola porterà la pace eterna.

Insomma, Grande Stevens sta all’impresa familiare come il Papa a San Pietro.

 

Non ha quasi mai rilasciato interviste (se ne contano 3 o 4 nella sua vita) e quella da cui traggo spunto e commento alcuni passaggi è uscita qualche giorno fa sull’ Eco del Chisone (altro vezzo Anglo-napoletano), che si apre con questa deflagrante (per il “normalizzato medio”) overture:

Domanda: “Ma, avvocato, gli scudetti della Juventus sono davvero trenta come sostiene il presidente Andrea Agnelli? “

Risposta: “Certo, gli scudetti li hanno vinti in campo: non ci furono mica delle combine. Se poi ci sono state irregolarità non hanno mai riguardato la società”.

Ma come dimenticare la sua benedizione immediatamente successiva alla sentenza Ruperto (quella della sommatoria di art.1) “moderata nelle motivazioni, ma i trenta punti di penalizzazione sono troppi…”?

Mi piacerebbe rifletteste sull’uso del termine “moderata”.

Un mio amico matematico dice che uno con due facce, ne ha una sicuramente di tolla, nel caso in specie penso sia un buonista (il mio amico).

 

Altra domanda: “E sulla vicenda Conte sarebbe opportuno un passo indietro dell’allenatore dopo i dieci mesi di sospensione?”

Risposta : “Personalmente, al posto di Conte (che ha sempre sostenuto di non essere responsabile di nulla - n.d.r.) avrei accettato un patteggiamento, che so di quattro mesi, ed avrei risolto il problema. Praticamente un compromesso per evitare di andare sotto processo. Avvocati che abbiano una certa esperienza devono considerare ogni cosa, anche l’eventualità che ci sia una condanna, seppur ingiusta”.

 

Domanda: “Allora le sentenze si discutono!”

Risposta: “Eh si, infatti se molte sentenze vengono riformate vuole dire che anche i giudici possono sbagliare”.

Patteggiare, patteggiare questo è il verbo da applicare. La linea allegra (o smile detto all’anglo-napoletana) e patteggiona della società Juventus post 2006 l’avrà inventata lui, Lapo o Pippo Baudo? Di certo Zaccone e Briamonte ne sono stati gli interpreti più religiosamente ossequiosi.

 

Altra domanda: “C’erano fondi mascherati degli Agnelli se nel settembre del 2010 madre e figlia hanno concordato un pagamento all’Agenzia Delle Entrate di 100 milioni di euro per mettere la parola fine sull’indagine fiscale in corso?”

Risposta: “Quella è un’operazione fatta a suo tempo con la quale il Fisco sostenne l’abuso del diritto e per evitare una lunga causa si è arrivati ad un compromesso con il pagamento rateale da parte della società”.

 

Anche in questo caso un patteggiamento, che viene ovviamente indirizzato nell’interesse di qualcuno. Ma se questo qualcuno non è il soggetto imputato allora questa discrezionalità nell’utilizzo diventa altro: è il perno intorno al quale ruota un potere.

Mi spiego, è evidente chi sia il qualcuno che ha interesse a transare il versamento di 100 per chiudere gli accertamenti in una vicenda in cui di milioni off shore ne mancano all’appello dieci o venti volte tanti. Risulta meno evidente quando patteggi per chiudere una vicenda come quella di un falso in bilancio che non c’è (Juventus ante 2006 e lo certifica la sentenza dello stesso giudice). Il sospetto che sia sempre lo stesso soggetto a beneficiarne (quello che ha versato solo 100) diventa certezza, solo che qui l’interesse è di depistare cercando di favorire la condanna dei vecchi dirigenti. Perché altrimenti?

Ma quello che da mesi non mi spiego è perché mai avrebbe dovuto patteggiare Conte? Quale era l’interesse di quel qualcuno (quello che, bontà sua, versa 100) in questo caso? Sostenere che i cattivoni della FGCI sono potentissimi e che anche nel 2006 non si poteva fare di più, anzi sarà meglio che “guardiamo avanti”?

E’ un fatto che sono anni che chiediamo chiarezza su Farsopoli, e sugli ambigui comportamenti dei nostri proprietari nella vicenda.

 

Un’ultima domanda: “John Elkann è molto diverso dal nonno? “

Risposta: “Certo, è un’altra generazione. E’ un ragazzo a posto. Ha avuto un’educazione internazionale. Nato a New York, primi anni in brasile (parla anche il portoghese), liceo in Francia, Ingegneria al Politecnico di Torino… Poi si capisce, i giovani possono anche avere un desiderio di visibilità, ma questo è normale. Umberto Eco ha scritto bene al riguardo affermando ‘Oggi si ricerca la notorietà più che la reputazione’. Ha perfettamente ragione. Il mondo cambia, anche tra gli avvocati. Molti giovani pensano a che si parli di loro, come i magistrati, tutti con la mania di andare in televisione”.

A Briamonte fischieranno le orecchie a John Elkann scapperà la pipì. A proposito, Umberto Eco con Franzo Grande Stevens è stato anche promotore del circolo politico e culturale «Libertà e Giustizia», insieme a Guido Rossi (!), Carlo Debenedetti, Leopoldo Pirelli, Giandomenico Lepore e tanti altri, su cui dispensò la seguente battuta :“Libertà e Giustizia non è una lobby ma piuttosto una mafia".

Più che una battuta direi un lapsus.

 

 

 

Franzo e Guidone credo sappiamo tutti chi sono. Per i meno informati Lepore è stato il procuratore capo a Napoli fino a pochi mesi fa.

 

P.S.: alla procura di Torino il PM Maddalena aveva archiviato l'indagine che poi ripartirà (guarda caso...) da Napoli, perchè non c'erano elementi che giustificassero un rinvio a giudizio di Moggi, anzi: dalle intercettazioni si poteva evincere, semmai, che la Juventus era più vittima di un certo sistema, che non promotrice.

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In pratica in queste motivazioni si definisce "riduttiva" la sentenza di primo grado. Riduttiva? E più che fare quello che avrebbe fatto secondo la sentenza di primo grado cosa avrebbe fatto? E' un terrorista? Io non capisco, a differenza della sentenza di primo grado questa sembra scritta da un tifoso, si leggono delle cose che mascherano in maniera molto difficoltosa odio e pregiudizio. .doh

 

Non c'è né odio, né pregiudizio, ma una regia ben condotta sin dall'archiviazione di Maddalena a Torino.

 

Basta leggersi il post che ho messo poco sopra.

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CAPO B) MOGGI - DATTILO (Giraudo giudicato separatamente).

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Alcun dubbio poi sussiste sulla consapevolezza in entrambi gli imputati della finalità della attività fraudolenta posta in essere: i contatti febbrili fra le due schede riservate in possesso degli stessi in prossimità della partita in uno con le citate conversazioni(in una il Moggi indica al Baldas di "fare il possibile" per il Dattilo), appaiono risolutivi nella individuazione del chiaro elemento soggettivo ovvero della finalità della serie di azioni fraudolente poste in essere prima e durante la partita in questione.

 

Ecco, qui non ho capito, la scheda Dattilo ce l'aveva o no. Perche, a parte le seghe mentali delle righe che ho omesso sulle ammonizioni ed espulsioni, tutto verte su questo.

Se e' vero che la scheda di Dattilo viene attivata 40 giorni dopo la partita, allora questi hanno scritto le motivazioni prima dell'appello, perche la difesa durante l'appello lo aveva fatto notare. O c'e' un'altra scheda attribuita a Dattilo .... uum

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Detto da avvocato, Magistrati pericolosi. Se giudicano così le persone, c'é da aver paura, ma per le cose serie non per il calcio.

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Detto da avvocato, Magistrati pericolosi. Se giudicano così le persone, c'é da aver paura, ma per le cose serie non per il calcio.

anche il calcio si è dimostrato cosa assai seria...hanno rovinato la vita di arbitri e loro famiglie...la vita delle persone c'è sempre di mezzo

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anche il calcio si è dimostrato cosa assai seria...hanno rovinato la vita di arbitri e loro famiglie...la vita delle persone c'è sempre di mezzo

 

Lo so. Ma prova a pensare che giudiano anche della libertà delle persone...

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Lo so. Ma prova a pensare che giudiano anche della libertà delle persone...

E se sbagliano amen , loro sono intoccabili questa è la vera porcheria !!!

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anche il calcio si è dimostrato cosa assai seria...hanno rovinato la vita di arbitri e loro famiglie...la vita delle persone c'è sempre di mezzo

Anzi lo dice proprio la corte che "il gioco del calcio" è cosa seria e non si potevano per interpretare come conviviali o pittoresche certe situazioni ed espressioni. Dice che è sport olimpico, non c'è da scherzare

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Tra l'altro ho letto, a pagina 46 del pdf, una cosa che non ricordavo: "...il danaro con cui furono acquistate le schede proveniva dalla società sportiva Juventus Spa..."

 

Quindi, fatemi capire, una pericolosa associazione a delinquere finalizzata ad ottenere vantaggi per la Juventus FC, decide di comprare delle schede sim da consegnare agli arbitri, col fine di truccare le partite... e lo fa proprio a nome della Juventus??? Senza mandare un terzo e facendo facilmente rintracciare l'acquisto nel bilancio della Juve?????

 

Molto sgangherata come associazione, non c'è che dire. .doh

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Purtroppo da tempo sono convinto (e l'ho scritto più volte) che chi ha messo in piedi la Grande Farsa, non permetterebbe mai che se ne minino le fondamenta.

Ci può essere la sentenza che dà il contentino, quella che attenua le responsabilità della società, ma i capisaldi dovevano, devono e dovranno rimanere in piedi, non verrà mai permesso che qualche sentenza incrini il castello costruito, che consenta una revisione o riscrittura di quello che avvenne.

 

E anche questa sentenza d'appello si inserisce in questo solco, come avevo ampiamente previsto. :(

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Tra l'altro ho letto, a pagina 46 del pdf, una cosa che non ricordavo: "...il danaro con cui furono acquistate le schede proveniva dalla società sportiva Juventus Spa..."

 

Quindi, fatemi capire, una pericolosa associazione a delinquere finalizzata ad ottenere vantaggi per la Juventus FC, decide di comprare delle schede sim da consegnare agli arbitri, col fine di truccare le partite... e lo fa proprio a nome della Juventus??? Senza mandare un terzo e facendo facilmente rintracciare l'acquisto nel bilancio della Juve?????

 

Molto sgangherata come associazione, non c'è che dire. .doh

Assolutamente no. La Juventus non è il fine dell'operato dell'associazione a delinquere, ma lo scopo era l'ottenimento di potere e vantaggi personali per gli associati e sodali

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anche nel 2° grado tutto è confermato: per porcata è iniziata e per porcata finisce sta farsa... .the

 

Il guaio è che la sentenza di secondo grado dice chiaramente che quella del primo grado è stata "riduttiva" .doh

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