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*Michel le Roi*

Conferenza INTEGRALE Allegri e Chiellini pre Malmö, Allegri: «Smettiamola di dire che la Juventus non ha mentalità europea» * Aggiunta intervista *

Post in rilievo

 

 

Difendiamoci con tre carrarmatini, tiriamo i dadi e speriamo in una botta di *.

 

O forse no .ghgh

 

Nono quest'anno niente carrarmati, ristoranti...

Ha detto conte che possiamo far bene perchè ora abbiamo l espwrienza di un quarto di champions e una semifinale di europa league ahhahahahahha

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Siamo la Juve. Io l'anno scorso in certe interviste di Conte mi mettevo le mani nei capelli, perché lui era il primo a darsi per vinto causa, a sua detta, di inferiorità economica e quindi calcistica, nei confronti degli squadroni europei.

Risultato: fuori al girone di Champions e alle semifinali di Europa League.

 

Quest'anno quantomeno Allegri non parte battuto.

I giocatori vanno motivati; se il comandante gli fai capire che è inutile lottare perchè tanto non c'è speranza cosa vuoi che facciano?

 

Siamo la Juve, e come tale l'unica cosa che conta è vincere. Sarà magari impossibile ma per me dobbiamo comunque partire per vincerla questa Champions, poche storie.

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"Credo che dovrò fare ancora molto meglio, strada in Europa ne ho ancora da fare e spero e credo di farlo con la Juventus"

 

È più juventino Allegri di molti qua dentro e pure la fuori (inutile fare nomi...) :d

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noto che alcuni commenti siano quantomeno sarcastici sul mister, ad ogni modo Allegri ha sempre passato il turno con un Milan sicuramente non stellare, ha fatto giocare bene la squadra e si è sempre assunto le sue responsabilità! Respect!

Io ci credo, tifo Juve e devo e voglio crederci!

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L’allenatore del Malmoe ha detto che loro sono abituati a giocare ogni 3 giorni e che sul campo corrono sempre quindi la dinamica ed il ritmo di gioco è la cosa da temere maggiormente; se sarà così in fase difensiva la Juventus deve stare attenta perché giocare a zona vuol dire farsi del male da soli nel senso che in questi casi, contro squadre del genere che giocano in questo modo, affidarsi alla linea o al fuorigioco mantenendo la posizione a pettine in area dei difensori si rischia di prendere gol evitabili; il cammino della Juventus in Champions League come ho già fatto presente, passa attraverso la marcatura a uomo seguendo e contrastando fisicamente il diretto avversario laddove e quando occorre in maniera elastica non lasciando nulla al caso o alle lusinghe della zona utilizzando il fuorigioco; la mentalità europea vuol dire anche questo secondo me.

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Ma quel mentecatto che si permette di dire a Chiellini se e quale risposta sia o meno "accettabile"?? Ma come si permette??? Da sollevare di peso e spedire a calci in **** fuori dalla porta, ma guarda te... .doh

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Credo sia una questione di approccio. Sacchi vede i giocatori come un'orchestra, in cui è la qualità dello spartito a rendere formidabili gli artisti e non il contrario. Grandi artisti senza un buono spartito suonano male. È la crescita del gioco collettivo ad esaltare le qualità del singolo e a diminuirne gli inevitabili difetti. Per lui non esiste la visione in cui è la crescita del singolo a far crescere la squadra. Poi è ovvio che in un contesto in cui il gioco di squadra migliora allora anche il giocatore migliora, ma proprio grazie alla presenza di un'idea di gioco. Quindi per Arrigo non vale il viceversa...

Sarà una sottigliezza magari da poco conto, per me invece denota due filosofie ben distinte.

 

no no... sono proprio la stessa cosa sefz se tu hai un'orchestra composta da gente che non sa suonare (paradosso) puoi avere lo spartito più bello del mondo ma verrà comunque una schifezza, se tu all'orchestra insegni a suonare solo uno spartito magari col tempo te lo suoneranno alla perfezione ma basterà cambiare l'acustica della sala (per esempio) perchè tutto vada a farsi benedire, se tu hai un ottimo spartito e ottimi interpreti allora puoi andare tranquillo...

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concordo che si spiega bene, è chiaro, conciso, e soprattutto è tranquillo, non mette nè tensioni nè agitazione.

poi anche lui magari maschera bene, anzi quasi sicuramente, mi pare un tipo che non lascia trasparire, stigmatizza e si fa scivolare parecchio le cose addosso.

Sono daccordo , mi sono piaciute molto le sue conferenze stampa fin dalla prima della sua 'presentazione' , chiaro fin dall'inizio dove senza girarci intorno ha ribadito gli obiettivi stagionali con il 4 Scudetto consecutivo ed una buona Champions , mettendoci la faccia perchè se non li centrerà avrà fallito , senza mettere le mani avanti , non crea polemiche , ribadisce con realisticità il potenziale della squadra che a disposizione , senza 'sminuirlo' , ma come ho già detto diverse volte quello che conta è il campo... Che fino ad adesso gli sta dando ragione per la felicità dei 'veri' tifosi Bianconeri , visto che c'è chi preferisca che vada male per non vederlo più nella nostra panchina... Una cosa assurda... cosa che nello stesso tempo 'danneggierebbe' la nostra Juve , questi non si possono considerare 'tifosi' Bianconeri , questo è sicuro.. Io fin dall'inizio ho avuto fiducia in Max che reputo un buon allenatore , il 'migliore' tra quelli disponibili in quel momento ha parer mio , ribadendo che quello che conta sono i 'risultati' , se gli daranno ragione il mio supporto per lui non mancherà mai.. Adesso dobbiamo continuare così , stasera partita importantissima dove mi piacerebbe vedere una Juve affrontare questa competizione 'senza paura' , consapevole , con voglia di stupire è con determinazione , ovviamente sempre con umiltà e non sottovalutando l'avversario , non possiamo disputare di certo una Champions come la scorsa stagione... Sono fiducioso , Fino Alla Fine!!

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no no... sono proprio la stessa cosa sefz se tu hai un'orchestra composta da gente che non sa suonare (paradosso) puoi avere lo spartito più bello del mondo ma verrà comunque una schifezza, se tu all'orchestra insegni a suonare solo uno spartito magari col tempo te lo suoneranno alla perfezione ma basterà cambiare l'acustica della sala (per esempio) perchè tutto vada a farsi benedire, se tu hai un ottimo spartito e ottimi interpreti allora puoi andare tranquillo...

 

Questo si. Ma come approccio, possibile tu non nota la differenza (che per me esiste :d)? Un conto è cercare di accrescere l'armonia del gioco e la cultura del collettivo, come mezzo per far crescere il singolo, un altro è cercare mediante la crescita del singolo una crescita del collettivo. Per me, sono due approcci diversi.

Oh sarà solo un mia fissa .bohsefz

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no no... sono proprio la stessa cosa sefz se tu hai un'orchestra composta da gente che non sa suonare (paradosso) puoi avere lo spartito più bello del mondo ma verrà comunque una schifezza, se tu all'orchestra insegni a suonare solo uno spartito magari col tempo te lo suoneranno alla perfezione ma basterà cambiare l'acustica della sala (per esempio) perchè tutto vada a farsi benedire, se tu hai un ottimo spartito e ottimi interpreti allora puoi andare tranquillo...

 

Ma allora cos'é lo spartito nel calcio? Credo che come con l'orchestra sia qualcosa di scritto o di suggerito dall'allenatore per affermare la sua idea, filosofia di gioco, d'interpretazione del calcio giocato nelle due fasi, quella difensiva per non prendere gol e quella offensiva invece per farli; però non si può dire a priori che ci sia uno sparito migliore dell’altro nel calcio perché per giocare bene a calcio bisogna seguire i canoni che lo rendono vincente, superiore, che tutti conosciamo o immaginiamo di sapere; secondo me si tratta piuttosto di scegliere la tattica migliore che, in fase difensiva, è quella di giocare a uomo con marcatura moderna e non continuando a praticare la zona, lo spartito di Sacchi nello specifico; naturalmente per ottenere dei risultati in tal senso bisogna avere a disposizione dei giocatori che sappiano mettere in pratica le indicazioni o le disposizioni dei loro allenatori non sempre e solo se sono dei campioni; quello che è stato più volte giustamente sottolineato è che nel calcio moderno i giocatori sono stati formati per svolgere il loro compitino nella propria area, zona di competenza senza una visione globale del gioco che, date le caratteristiche del calcio moderno, si rende indispensabile nelle due fasi; se poi ci si è messa la zona a sminuire la figura del difensore puro facendo giocare in difesa anche chi difensore non lo è o è scarso, allora si capisce che prima bisogna creare la base, la squadra o l’orchestra che sa suonare, duttile e malleabile, poi si può affrontare qualsiasi spartito o tattica di gioco ma solo se è buono, almeno nel calcio.

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ricordiamoci di come giocò Conte la prima dell'anno scorso: Ogbonna dietro, Peluso sulla sinistra, Quagliarella in attacco, quando in campionato 3 giorni prima in campionato aveva schierato Barzagli, Asamoah e Vucinic (allora titolare, prima che Llorente entrasse in rotazione, a partire dalla settimana successiva) e nella successiva contro il Verona tornò ancora con i titolari, eccetto Chiellini. E quando, sull'1-1, tolse Peluso ma non mise un Llorente o almeno un Asamoah ma nientemeno che De Ceglie, fu tutto chiaro.

 

Il problema della Champions 13/14 non fu il budget o la mentalità della squadra (per quanto anche schierando Peluso e Ogbonna si dovesse vincere...) ma le scelte di Conte, che fece chiaramente capire che era più importante il Verona del Copenhagen, fare 3 punti in campionato che nel girone di Champions.

 

Faccio invece notare che Allegri, nel Milan 11/12 (il campionato che vincemmo noi) contro il Cesena schierò Taiwo, Yepes e il giovanissimo El Shaarawy senza rischiare Ibrahimovic al rientro, mentre 3 giorni dopo contro il Plzen schierava Nesta e Ibrahimovic (che giocò 90° e segnò) vincendo.

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La juve di conte in due anni di champions ha giocato realmente bene solo con Chelsea (1 partita e mezzo) e con Real (1 partita e mezza).

 

Per il resto abbastanza tristezza (ci metto dentro anche gli ottavi col celtic).

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Questo si. Ma come approccio, possibile tu non nota la differenza (che per me esiste :d)? Un conto è cercare di accrescere l'armonia del gioco e la cultura del collettivo, come mezzo per far crescere il singolo, un altro è cercare mediante la crescita del singolo una crescita del collettivo. Per me, sono due approcci diversi.

Oh sarà solo un mia fissa .bohsefz

 

è una tua fissa sefz... ti spiego, io alleno i ragazzini al rugby ok? voglio fare un gioco che preveda che l'apertura faccia aperture di 20 metri, allora schiero tutta la squadra per ottenere questo ma mi "dimentico" di insegnare all'apertura ad aprire 20 metri sefz quindi torno indietro, cosa faccio? alleno il singolo per migliorare il gioco di squadra

 

Ma allora cos'é lo spartito nel calcio? Credo che come con l'orchestra sia qualcosa di scritto o di suggerito dall'allenatore per affermare la sua idea, filosofia di gioco, d'interpretazione del calcio giocato nelle due fasi, quella difensiva per non prendere gol e quella offensiva invece per farli; però non si può dire a priori che ci sia uno sparito migliore dell’altro nel calcio perché per giocare bene a calcio bisogna seguire i canoni che lo rendono vincente, superiore, che tutti conosciamo o immaginiamo di sapere; secondo me si tratta piuttosto di scegliere la tattica migliore che, in fase difensiva, è quella di giocare a uomo con marcatura moderna e non continuando a praticare la zona, lo spartito di Sacchi nello specifico; naturalmente per ottenere dei risultati in tal senso bisogna avere a disposizione dei giocatori che sappiano mettere in pratica le indicazioni o le disposizioni dei loro allenatori non sempre e solo se sono dei campioni; quello che è stato più volte giustamente sottolineato è che nel calcio moderno i giocatori sono stati formati per svolgere il loro compitino nella propria area, zona di competenza senza una visione globale del gioco che, date le caratteristiche del calcio moderno, si rende indispensabile nelle due fasi; se poi ci si è messa la zona a sminuire la figura del difensore puro facendo giocare in difesa anche chi difensore non lo è o è scarso, allora si capisce che prima bisogna creare la base, la squadra o l’orchestra che sa suonare, duttile e malleabile, poi si può affrontare qualsiasi spartito o tattica di gioco ma solo se è buono, almeno nel calcio.

 

è la prima cosa comprensibile che scrivi... per questo sono d'accordo sefz

 

in Italia soprattutto non si formano calciatori ma difensori centrali, terzini etc. è come avere un'orchestra fantastica nel suonare quello specifico spartito ma incapace di adattarsi

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La risposta è ovvia ma non scendo troppo nel dettaglio; per risponderti in maniera reale e semplice ti dico che nel calcio si marca sempre dando per scontato che tu sappia cosa significa marcare a uomo ovvero impedirgli di fare gol standogli alle costole o, per essere meno rigidi, stando nella corretta, regolare, costante presa di posizione con una tattica elastica di controllo visivo attivo; questo tipo di marcatura avviene sempre ma in modo spezzettato e disattento per effetto del subentro della zona che con i suoi dettami tattici finisce per sostituirsi ai criteri della marcatura a uomo applicando la linea, il fuorigioco, la posizione a pettine schierata dei difensori, l'attacco alla palla e così via; se si marca a uomo bisogna farlo fino in fondo perché altrimenti ricorrendo alla zona si causa la perdita del diretto avversario lasciandolo libero di segnare.

quel tipo di marcatura,da te minuziosamente spigata,di norma viene attuata da quasi tutte le difese all'interno dei sedici metri,e cioè quando vengono meno i benefici della zona(nei pressi della porta)si va a prendere l'uomo piu vicino cercando di non perderlo,ma nonostante cio molti allenatori non rinunciano al concetto di zona, intesa come maggiore occupazione degli spazzi,esentando i terzini da questi compiti di marcatura

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