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ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

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Adesso, onekiddu ha scritto:

Eh dovevi vederla per capire quello che intendevo dire,non c'è stato un momento in cui non fosse chiaro che alcaraz aveva il totale controllo della partita ( come nel tiè break,appena djokovic recuperava un mini break lo spagnolo glielo tornava indietro subito )

Il tiè break è appropriatissimo😂

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1 minuto fa, Lord Ludwig ha scritto:

Il tiè break è appropriatissimo😂

Corretto subito,però effettivamente ci stava bene .ghgh

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6 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Ieri non avevo proprio tempo per una risposta ampia. Mi metti nella difficile situazione di non essere totalmente d'accordo con che dice di essere totalmente d'accordo con me😂

 

Edberg è uno dei tre tennisti che più ho amato, e credo che per qualche limite caratteriale (troppo buono) abbia vinto meno di quanto il suo talento avrebbe fatto immaginare. Becker al contrario credo che grazie al carattere grintoso abbia vinto qualcosina in più del suo pur ragguardevole talento. Però lo stile di gioco di entrambi oggi, ma già da vent'anni, purtroppo non sarebbe sostenibile.

 

Ora, visto che il termine "campione" spesso si presta a discussioni che nascono dal diverso significato, più o meno ampio, che vi si attribuisce, propongo, fra il serio e il faceto, questa tassonomia che sottopongo a te ed agli altri esperti qui:

 

Campione a 5 stelle, campione epocale: chi ha vinto almeno 10 major (nel maschile era open solo Laver, Borg, Sampras, Federer, Nadal, Djokovic. Emerson di striscio. Alcaraz e Sinner downloading).

 

Campione a 4 stelle, grandissimo campione: da 5 a 9 major (Connors, McEnroe, Lendl, Wilander, Edberg, Becker, Agassi).

 

Campione a 3 stelle, grande campione: da 2 a 4 major (Vilas, Ashe, Kodes, Courier, Kuerten, Wawrinka, Murray e altri).

 

Campione a 2 stelle, campione: 1 major o almeno una settimana da nr.1 del ranking (Panatta e tanti altri).

 

Campione a 1 stella, campione minore: finalista in un major o almeno una settimana nel top 3 (Berettini e tanti altri).

 

Cosa ne pensi?

Mi piace questa classificazione, sono completamente d'accordo.

 

Aggiungo che quando ero piccolo avevo una venerazione quasi erotica per Sampras, nel senso che amavo alla follia le sue movenze gattesche e il suo atletismo dominante, ai miei occhi di neofita del tennis era proprio bello da vedere.

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Adesso, Winston Wolf ha scritto:

Mi piace questa classificazione, sono completamente d'accordo.

 

Aggiungo che quando ero piccolo avevo una venerazione quasi erotica per Sampras, nel senso che amavo alla follia le sue movenze gattesche e il suo atletismo dominante, ai miei occhi di neofita del tennis era proprio bello da vedere.

Io Sampras praticamente l'ho potuto vedere solo nel 1991, al suo primo major. Poi il tennis è sparito dalle tv in chiaro, e da neolaureato squattrinato in cerca di lavoro ho potuto permettermi Sky solo quando già si era ritirato. Però ricordo, nel 1991, di aver pensato che attaccava quasi come McEnroe e si difendeva quasi come Borg.

  • Grazie 1

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dura per Nole ora, da una parte è vero che è ancora tra i primi3 al mondo, ma dall'altra non so quanta voglia  abbia o quanto gli conviene di continuare a prendere un 3-0 ogni volta che affronta quei 2, per me l'anno prossimo si fa l'ultimo anno, e forse non lo finisce neanche.

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Letteralmente inspiegabile un crollo di rendimento simile di Sinner nel secondo set e all'inizio del terzo, soprattutto vista la netta risalita nel quarto. Boh. Fosse stato un problema fisico ne sarebbe rimasto condizionato sino alla fine. Se invece crisi di stanchezza perchè il fisio?

 

Comunque, visto tutto il percorso di Jannik e di Alcaraz, sino a ieri avrei detto che mai come stavolta sarebbe stata una finale da 50 e 50, dove pochi singoli punti e momenti avrebbero deciso l'esito, ma dopo la prestazione di ieri ho sensazioni molto molto negative, e dico che purtroppo potrebbe chiudersi anche abbastanza velocemente, in tre o (al massimo) quattro set a favore dello spagnolo. L'Alcaraz che ho visto in questo torneo è in condizioni fisiche stratosferiche, non un calo, non un'esitazione, un treno in corsa. Sinner invece, soprattutto ma non solo dopo la partita di ieri, mi pare un rebus poco decifrabile ma mi viene da dire non sullo stesso livello di condizione dello spagnolo

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Adesso, silver1981 ha scritto:

dura per Nole ora, da una parte è vero che è ancora tra i primi3 al mondo, ma dall'altra non so quanta voglia  abbia o quanto gli conviene di continuare a prendere un 3-0 ogni volta che affronta quei 2, per me l'anno prossimo si fa l'ultimo anno, e forse non lo finisce neanche.

Difficile stare nella sua testa. Certo se si diverte a giocare potrebbe benissimo fare altri anni, o magari come la Navratilova crepuscolare concentrarsi sul doppio. Certo per sperare di vincere il 25esimo deve capitare che sia Alcaraz che Sinner abbiano l'influenza.

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26 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Io Sampras praticamente l'ho potuto vedere solo nel 1991, al suo primo major. Poi il tennis è sparito dalle tv in chiaro, e da neolaureato squattrinato in cerca di lavoro ho potuto permettermi Sky solo quando già si era ritirato. Però ricordo, nel 1991, di aver pensato che attaccava quasi come McEnroe e si difendeva quasi come Borg.

Vero, la maggior parte del tennis andava già sull'allora Tele +, ma per fortuna ce n'era ancora tantissimo in chiaro (la Davis, gli Internazionali d'Italia, se non ricordo male pure il Roland Garros lo trasmettevano su RaiTre, e non vorrei sbagliarmi, ma la Rai mandava in onda anche la finale di Wimbledon, ma forse sto dicendo una fesseria).

Ripeto, è stato il personaggio che mi ha fatto innamorare del tennis: può sembrare una stranezza, ma da piccolo il mio supereroe era lui e solo lui. Niente cartoni animati, fumetti o videogiochi: nel mio immaginario esisteva Sampras. sefz

 

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26 minuti fa, robros ha scritto:

ma dopo la prestazione di ieri ho sensazioni molto molto negative, 

anche io, mi è bastato guardare il solo tie break di alcaraz per capire che purtroppo non c'è storia.

al servizio lo schianta il nostro fenomeno, il quale sta servendo in un modo totalmente insufficiente (ed accade da troppo tempo) per contenere lo spagnolo.

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55 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

 

Campione a 4 stelle, grandissimo campione: da 5 a 9 major (Connors, McEnroe, Lendl, Wilander, Edberg, Becker, Agassi).

 

Agassi non è arrivato a 10 Slam, ma è l'unico tennista insieme a Djokovic che ha vinto TUTTO quello che c'era da vincere, ha un palmares impressionante, davvero non gli manca nulla.

Tutti gli Slam, i Master 1000, le Atp Finals, le Olimpiadi, la Coppa Davis, Numero 1 in classifica.

Campione a 5 Stelle.

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3 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Agassi non è arrivato a 10 Slam, ma è l'unico tennista insieme a Djokovic che ha vinto TUTTO quello che c'era da vincere, ha un palmares impressionante, davvero non gli manca nulla.

Tutti gli Slam, i Master 1000, le Atp Finals, le Olimpiadi, la Coppa Davis, Numero 1 in classifica.

Campione a 5 Stelle.

Eh, ma se cominciamo a fare eccezioni... allora il McEnroe del 1984 era ingiocabile come nessuno. Allora Connors col record dei 109 tornei...

 

Io farei eccezioni solo per cause esterne totalmente indipendenti dalla volontà del giocatore. In pratica nel femminile solo Lenglen, Connolly e Seles, nel maschile nessuno.

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Adesso, Lord Ludwig ha scritto:

Eh, ma se cominciamo a fare eccezioni... allora il McEnroe del 1984 era ingiocabile come nessuno. Allora Connors col record dei 109 tornei...

 

Io farei eccezioni solo per cause esterne totalmente indipendenti dalla volontà del giocatore. In pratica nel femminile solo Lenglen, Connolly e Seles, nel maschile nessuno.

McEnroe e Connors però non hanno il Roland Garros, per questo ritengo giusto che tu non li abbia messi fra i migliori.

Per me aver vinto in tutte le superfici è più importante che aver vinto molti titoli solo su una specifica, ma appunto sono solo valutazioni personali.

Cmq a parte Agassi, sono d'accordo su tutto quello che hai scritto in quella classifica.

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8 minuti fa, ronny80 ha scritto:

McEnroe e Connors però non hanno il Roland Garros, per questo ritengo giusto che tu non li abbia messi fra i migliori.

Per me aver vinto in tutte le superfici è più importante che aver vinto molti titoli solo su una specifica, ma appunto sono solo valutazioni personali.

Cmq a parte Agassi, sono d'accordo su tutto quello che hai scritto in quella classifica.

E' chiaro che sono sempre valutazioni soggettive a cui ho cercato di dare un minimo di struttura oggettiva. A sostegno della mia tesi su Agassi 4 stelle potrei aggiungere che vedo più differenza tra lui e Djokovic, Federer e Nadal che tra lui e Connors, Lendl, McEnroe.

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4 minuti fa, ronny80 ha scritto:

McEnroe e Connors però non hanno il Roland Garros, per questo ritengo giusto che tu non li abbia messi fra i migliori.

Per me aver vinto in tutte le superfici è più importante che aver vinto molti titoli solo su una specifica, ma appunto sono solo valutazioni personali.

Cmq a parte Agassi, sono d'accordo su tutto quello che hai scritto in quella classifica.

Dimenticavo: Connors HA vinto su tutte le superfici. Lo US Open 1976 che vinse si giocò sulla terra battuta, come l'anno prima e l'anno dopo.

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32 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Agassi non è arrivato a 10 Slam, ma è l'unico tennista insieme a Djokovic che ha vinto TUTTO quello che c'era da vincere, ha un palmares impressionante, davvero non gli manca nulla.

Tutti gli Slam, i Master 1000, le Atp Finals, le Olimpiadi, la Coppa Davis, Numero 1 in classifica.

Campione a 5 Stelle.

Fra i campionissimi, anche se ha vinto solo 7 Slam, ci sta anche l'americano nato in Germania per obblighi militari del padre.

Nessuno fra quelli che ho visto personalmente ha mai avuto un braccio simile, nessuno ha mai servito in quel modo e accarezzato la pallina come lui.

La finale di Parigi del 1984 è il paradigma della sua carriera: 2 set avanti e 3-1 nel terzo con l'avversario storico (dopo Borg) totalmente annichilito e rimesso in partita a causa delle proverbiali nevrosi di John.

É vero, un supercampione è fatto di tecnica, cuore e testa, l'ultima a McEnroe andava e veniva.

Ma tutti i tennisti venuti dopo di lui ne hanno sempre avuto una specie di venerazione per stile di gioco e qualità.

Non a caso il tennis è diventato uno sport di massa vivendo sulle rivalità Borg/McEnroe e McEnroe/Lendl.

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17 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Dimenticavo: Connors HA vinto su tutte le superfici. Lo US Open 1976 che vinse si giocò sulla terra battuta, come l'anno prima e l'anno dopo.

Jimbo era uno stron.zo galattico e antipaticissimo.

Ma un agonista micidiale.

Se non ricordo male riusci ad arrivare in semifinale a New York alla soglia dei 40 anni, quando in quell'epoca già a 32/33 anni un tennista era da considerarsi vecchio.

La finale di Wimbledon del 1982 fu un mind game clamoroso: sconfisse McEnroe in cinque set riuscendo ad aggraziarsi i favori del pubblico fra smorfie, siparietti comici e gesti provocatori.

E l'avversario andò letteralmente fuori di testa, ma contro SuperBrat quella era la strada giusta.

L'anno successivo (o era quello dopo, non ricordo, in una delle due il newyorkese sconfisse nettamente il carneade neozelandese Chris Lewis) John ebbe l'occasione per la rivincita: Connors ne uscì letteralmente massacrato.

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1 ora fa, Oaktreesfasciali ha scritto:

anche io, mi è bastato guardare il solo tie break di alcaraz per capire che purtroppo non c'è storia.

al servizio lo schianta il nostro fenomeno, il quale sta servendo in un modo totalmente insufficiente (ed accade da troppo tempo) per contenere lo spagnolo.

La mia valutazione non si limita solo o tanto al servizio, quanto al livello di continuità di rendimento dimostrato attualmente dai due. Sinner ha alti e bassi notevoli, mascherati in parte dal livello degli avversari incontrati. Ma che sono bastate due prestazioni di picco dei due canadesi per rivelare. In questo momento sembra che i ruoli siano ribaltati tra lui e Alcaraz, uno continuo come una macchina, l'italiano che vince un set da mostro, poi scende di livello e diventa di colpo passivo, scarico, anche ma non solo nelle percentuali di prime. Lo ha confermato l'incitamento del suo team, che normalmente non ha bisogno di stargli così sul collo con continue esortazioni. Contro uno Shapovalov o un Aliassime fai anche a tempo a riprendere la partita in mano, con questo Alcaraz non penso sarebbe possibile. Credo sia questione (al di là dell'ipotetico problema agli addominali) di condizione generale, vedo improbabile che quando è a certi livelli tu la possa ritrovare per un unico incontro, magari lungo, sicuramente intenso. Da qui il mio pessimismo per domani.

 

PS. Ulteriore problema, si giocherà alle 14 ora locale, verosimilmente in un caldo elevato, cosa che potrebbe peggiorare la situazione se è di condizioni non perfette. Non capisco perchè non si sia deciso di giocare almeno un paio di ore dopo, francamente, allo stesso orario della finale femminile di oggi

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1 ora fa, Lord Ludwig ha scritto:

Difficile stare nella sua testa. Certo se si diverte a giocare potrebbe benissimo fare altri anni, o magari come la Navratilova crepuscolare concentrarsi sul doppio. Certo per sperare di vincere il 25esimo deve capitare che sia Alcaraz che Sinner abbiano l'influenza.

Stesso discorso sentito con Federer e poi con Nadal. Se vedi che sei competitivo contro tutti eccetto che contro due, è difficile rinunciare a quel tipo di vita e all’adrenalina che ti dà il campo.

Un po’ come Springsteen (per dirne uno) che a 76 anni continua a girare per gli stadi di tutto il mondo. Finché continua a fare il tutto esaurito non ti fermi. 

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3 minuti fa, loropo ha scritto:

Stesso discorso sentito con Federer e poi con Nadal. Se vedi che sei competitivo contro tutti eccetto che contro due, è difficile rinunciare a quel tipo di vita e all’adrenalina che ti dà il campo.

Un po’ come Springsteen (per dirne uno) che a 76 anni continua a girare per gli stadi di tutto il mondo. Finché continua a fare il tutto esaurito non ti fermi. 

Concordo. Dipende da quanto tu possa fare a meno di giocare in determinati palcoscenici. Per certi campioni è come assuefazione, non ne puoi fare a meno sino a che non ti reggi più in piedi. Detto ciò, mi pare che Novak sia più freddo e razionale dello spagnolo, più pragmatico, e non escludo che l'anno prossimo, magari dopo l'USO 2026, possa decidere di chiudere

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43 minuti fa, ventinove ha scritto:

Jimbo era uno stron.zo galattico e antipaticissimo.

Ma un agonista micidiale.

Se non ricordo male riusci ad arrivare in semifinale a New York alla soglia dei 40 anni, quando in quell'epoca già a 32/33 anni un tennista era da considerarsi vecchio.

La finale di Wimbledon del 1982 fu un mind game clamoroso: sconfisse McEnroe in cinque set riuscendo ad aggraziarsi i favori del pubblico fra smorfie, siparietti comici e gesti provocatori.

E l'avversario andò letteralmente fuori di testa, ma contro SuperBrat quella era la strada giusta.

L'anno successivo (o era quello dopo, non ricordo, in una delle due il newyorkese sconfisse nettamente il carneade neozelandese Chris Lewis) John ebbe l'occasione per la rivincita: Connors ne uscì letteralmente massacrato.

Aveva 39 anni e due giorni. In quel torneo, non ricordo se in quella partita, mise la mano sul naso facendo all'arbitro il segno "tu puzzi". Si beccò il warning, disse che si stava solo grattando il naso, e da quel momento più volte ostentatamente si "grattò" il naso con la racchetta.

 

Credo fu nello stesso torneo che McEnroe disse la fantastica frase, rivolto al pubblico: "no flash during MY serve". Come a dire, quando serve quell'altro fate pure come volete.

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58 minuti fa, ventinove ha scritto:

Fra i campionissimi, anche se ha vinto solo 7 Slam, ci sta anche l'americano nato in Germania per obblighi militari del padre.

Nessuno fra quelli che ho visto personalmente ha mai avuto un braccio simile, nessuno ha mai servito in quel modo e accarezzato la pallina come lui.

La finale di Parigi del 1984 è il paradigma della sua carriera: 2 set avanti e 3-1 nel terzo con l'avversario storico (dopo Borg) totalmente annichilito e rimesso in partita a causa delle proverbiali nevrosi di John.

É vero, un supercampione è fatto di tecnica, cuore e testa, l'ultima a McEnroe andava e veniva.

Ma tutti i tennisti venuti dopo di lui ne hanno sempre avuto una specie di venerazione per stile di gioco e qualità.

Non a caso il tennis è diventato uno sport di massa vivendo sulle rivalità Borg/McEnroe e McEnroe/Lendl.

Intendiamoci: come tecnica McEnroe è il numero uno assoluto, persino davanti a Federer. Però se vogliamo mettere un criterio oggettivo secondo me l'essersi fermato a 25 anni e poi non aver più vinto lo mette un filino sotto, con "soli" sette major.

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14 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Intendiamoci: come tecnica McEnroe è il numero uno assoluto, persino davanti a Federer. Però se vogliamo mettere un criterio oggettivo secondo me l'essersi fermato a 25 anni e poi non aver più vinto lo mette un filino sotto, con "soli" sette major.

Ah sicuramente hai ragione.

Il mio discorso esulava dal mero computo numerico, che è un metro di valutazione sacrosanto.

Per lo stesso motivo considero forse più influente e decisivo per la popolarità di questo sport uno come Federer piuttosto che i suoi due compari.

I quali erano più forti (numeri ed evidenze sono chiari) ma non hanno mai raggiunto il livello di ispirazione che ha suscitato lo svizzero.

E in questo senso, pure più Agassi di Sampras.

 

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50 minuti fa, robros ha scritto:

Concordo. Dipende da quanto tu possa fare a meno di giocare in determinati palcoscenici. Per certi campioni è come assuefazione, non ne puoi fare a meno sino a che non ti reggi più in piedi. Detto ciò, mi pare che Novak sia più freddo e razionale dello spagnolo, più pragmatico, e non escludo che l'anno prossimo, magari dopo l'USO 2026, possa decidere di chiudere

Sarebbe la normalità. Avrebbe 39 anni, non mi risulta di tennisti che abbiano giocato oltre. 

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5 minuti fa, loropo ha scritto:

Sarebbe la normalità. Avrebbe 39 anni, non mi risulta di tennisti che abbiano giocato oltre. 

Limitandoci all'era open, Rosewall è stato semifinalista all'Australian Open a 41 anni. Bopanna ha vinto nel doppio a 43. La Navratilova ha vinto il doppio misto agli US Open a 49.

 

Io su Djokovic ho questa, ammetto improbabile, fantasia: che si sia messo in testa di rappresentare la Serbia in doppio col figlio, alle olimpiadi del 2032. Ne sarebbe capace😎

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