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Fantomas

CorSera: Perché si diventa juventini? Dalle vittorie alla tradizione familiare alla passione per i suoi campioni. Il ruolo di Sivori negli anni '50

Post in rilievo

Certo che ne scrivono di str..zate sti giornalisti.

Io sono diventato Juventino quando la Juve non vinceva nulla, erano gli anni 60 e dopo sconfitte seguite su tutto il calcio minuto per minuto piangevo; altro che vincere facile.

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Eredità paterna e periodo storico,sono del 1978 e da bambini si era tutti juventini. Quando avevo sui 10/11 anni molti cambiarono squadra tifando milan(stava nascendo il grande milan degli olandesi inoltre vivo a 20km da milano)e lo feci pure io,fui milanista per qualche ora,ma mio padre mi fece tornare sui miei passi.

Va detto che mio padre,a dispetto di quanto si potrebbe intuire,non è mai stato un grande appassionato ma un tifoso molto soft e io nei fatti l'ho superato quasi subito a livello di juventinità.

Sono però molto emotivo e ammetto che subii tantissimo la cessione di zidane a causa della quale per un paio di anni tifai un po' contro e non mi godetti a pieno il famoso 5 maggio. Per vincere uno scudetto aspettai un sacco di anni(iniziai a seguire seriamente da fine 1986).

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Allora sei giovanissimo !!!

Ottima "scelta"

 

Vivo per lei da quando sai

La prima volta l'ho incontrata

Non mi ricordo come ma

Mi è entrata dentro e c'è restata

Vivo per lei perchè mi fa

Vibrare forte l'anima

Vivo per lei e non è un peso ......

Sono del 95, tifavo juve già da prima (mio babbo interista mi ha comprato una maglia di nedved nel 2003) ma fino ai 10 anni seguivo la juve ancora con gli occhi da bambino. :)

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Papà tifosissimo della Juve, ha coinvolto anche mia madre.

Ho ricordi delle partite di coppa seguite insieme a lui alla radio.

Anni 70, fino alle fasi finali non trasmettevano niente in TV se non qualche sintesi in "mercoledì sport".

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Mio padre era juventino sfegatato. Io seguo la Juve dall'ultima giornata del campionato 1980-81.

Roma-Avellino 1-1

Juve-Fiorentina 1-0

19º scudetto.

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I miei primi ricordi da juventino non riguardano neanche lontanamente una vittoria o un senso di superiorità... credo sia successo tutto per caso, dall'incuriosito "e questo, cos'è?" al dipendere esclusivamente da Lei quando, al di là di tutto, nel bene e nel male, una partita detta l'umore dei successivi due, tre giorni...

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Essere juventini ha un suo perché, quello che non riesco a capire é come si faccia a fare il tifo, aldilà dell'appartenenza territoriale, per delle squadrette come Roma, Napoli, fiorentina, Torino o Genoa...???

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Papà granata, non potevo che essere juventino

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La prima manifestazione sportiva da me seguita fu il mondiale di Italia 90, avevo 5 anni e ricordo che la mia famiglia e i loro amici si riunivano a guardare le partite e c'era tanta euforia nell'aria.

Il giocatore più in voga quell'anno fu Totò Schillaci che io, da bambino il quale ero, chiamavo "occhi pazzi". Mio padre mi disse, "il centravanti della nazionale è di Palermo come te"

Un anno dopo mio padre mi portò per la prima volta allo stadio di Palermo a vedere un amichevole tra Palermo (ai tempi in serie c2 o roba simile) ed il Milan campione d'Europa degli olandesi (tra l'altro l'anno prima, durante il mondiale andammo a vedere gli allenamenti dell'Olanda che si allenava ad Altavilla in provincia di Palermo.

La partita fini 0-8, all'uscita dallo stadio mio padre mi chiese "ti piace il Milan?" E io risposi di no, mio padre allora mi chiese: "allora ti piace il Palermo?" Ed io gli chiesi "ma perché non ha giocato Schillaci?" E mio padre mi rispose: "Schillaci è nato a Palermo ma gioca nella Juventus" fu allora che decisi chi tifare per sempre.

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Dopo farsopoli essere juventini non significava più vincere facile.In base a cosa avremmo potuto tornare grandi?Non abbiamo mai avuto realmente un presidente ,al contrario di altri, o uno sceicco che ha immoralmente gettato soldi a palate.La Juve lo ha sempre fatto con moderazione.E quindi le possibilità di fare la fine del ProVercelli c'erano tutte, ed era quello che speravano in tanti.Dopo farsopoli chi è juventino nel cuore ha avuto una consapevolezza in più: che la Juve non ha tifosi perchè vince ,la Juve li può avere per tanti motivi,ma quello che la rende unica è la forza indomita di non mollare,di rinascere e comabattere contro tutto e tutti,è sportivamente parlando l'essenza della specie eroica umana,quella che ha superato le avversità ed uscita fuori nella luce,nella speranza e nella gloria;FINOALLAFINE.

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Fratello di tifo.

Io mi ricordo che andai con mio nonno a vedere una partita di coppa delle fiere , ed era il campionato 70/71 , e Helmut Haller giocava già nella juve.

Se non ricordo male lui arrivò da noi qualche anno prima .

Tralasciando questo la prima formazione che mi ricordo bene è quella del 71/72 con Carmignani in porta che ci fece perdere quasi uno scudetto con due papere contro il Cagliari .

Per quanto riguarda l'articolo la vedo come te , da piccoli ci sono tantissimi altri fattori che ci portano a tifare una squadra piuttosto che un'altra .

Non sempre uno va a tifare quella che vince , ma tifa per la squadra del padre , e qua siamo in tanti, oppure come dici tu quella che secondo le proprie preferenze ha le divisa più belle

 

Ciao carissimo, ed è vero. Ti dico un'altra cosa. Sempre facendo le figurine, mi piaceva lo "scudetto" che la panini metteva sulle varie squadre, e ovviamente quello della Juventus era il più bello, anche se (demente e ancora incapace di intendere e di volere) ammiravo anche quelli di Inter e Milan, perché "più pieni" di trofei, rispetto alle altre squadre. Ma ti ripeto, la Juventus la scelsi per la divisa, la più bella, elegante e di classe che mai abbia visto su di un rettangolo verde. Poi dopo, come detto, all'arrivo di Haller impazzii definitivamente ed eccomi qui.

E ripeto che esser juventini non è facile come dicono i beceri detrattori senza cervello. Io lo sono sempre stato, ma la mia fede si è moltiplicata e accentuata, quando ? Ma è ovvio, quando ci hanno scaraventato in Serie B. Da allora non sono juventino..................di più ! Io mai prima di allora avevo scritto su di un sito, o un blog o altro, limitandomi a litigare per raccomandata AR con diversi giornalai o media del piffero, che spesso e volentieri sparlavano del nostro comune grande amore, dicendogliene di tutti i colori, in modo educato, mai ignorante, ma fermo.

Dal 2006 ho scoperto alcuni siti, poi alla fine questo bellissimo che scelsi e mai più ho lasciato. Per dire che: toccatemi tutto, ma non toccatemi la Juventus !

E come si vede, tutto il male che ci hanno fatto nel 2006, lo stanno pagando carissimo e con interessi ancora più cari, 5 (6) scudetti di fila, coppe Italia, Supercoppe e................non dico altro, ma ritrovata nobiltà internazionale, insomma un incubo per tutta la feccia sub umana che si beava, pensando ad una Juventus finalmente distrutta..............e invece eccoci qua, Più grandi e vincenti che mai ! E poi la Juve è per me stata sempre un amore che mai tradisce e sempre presente, al mio fianco, in ogni momento. Purtroppo i casi della vita mi hanno portato via entrambi i genitori, poi gli amici e gli affetti che vanno e vengono, ma proprio per questo, la Juventus è qualcosa di quanto più presente, duraturo e costante affetto, che ha superato tutti gli altri (seppur diversi) nel tempo. Non è poco e che mi fa dire del famoso luogo comune, del qualcosa di molto importante tra le cose meno importanti, che invece è: qualcosa di molto, moltissimo importante, di cui sarò sempre fiero di essere un piccolo atomo nell'Universo, e oltremodo fiero di mostrarne ovunque ed in ogni momento il senso di appartenenza, perché la Juventus è parte di me.

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Spagna '82, Scirea. Avevo 9 anni e, senza aver mai giocato a calcio prima di allora, mi innamorai di quel difensore pulito, sempre a testa alta, elegante al di sopra delle risse di campo. I miei amici impazzivano per Bruno Conti, chi cominciava a urlare Pablito, ma io avevo in testa solo Gaetano Scirea. Forse è per quello che l'essere juventino mi si è appiccicato addosso, come stile di vita. Non sono le vittorie, ho rinsaldato la fede con la retrocessione in B, prima ero diventato snob. E' il prendersi le proprie responsabilità, vincere perché si lavora per vincere, perdere perché si è meritato di perdere e comunque l'avversario è stato più forte, senza alibi. La cultura del lavoro, del sacrificio. Essere juventini non è una passione, ma uno stile di vita.

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Ciao carissimo, ed è vero. Ti dico un'altra cosa. Sempre facendo le figurine, mi piaceva lo "scudetto" che la panini metteva sulle varie squadre, e ovviamente quello della Juventus era il più bello, anche se (demente e ancora incapace di intendere e di volere) ammiravo anche quelli di Inter e Milan, perché "più pieni" di trofei, rispetto alle altre squadre. Ma ti ripeto, la Juventus la scelsi per la divisa, la più bella, elegante e di classe che mai abbia visto su di un rettangolo verde. Poi dopo, come detto, all'arrivo di Haller impazzii definitivamente ed eccomi qui.

E ripeto che esser juventini non è facile come dicono i beceri detrattori senza cervello. Io lo sono sempre stato, ma la mia fede si è moltiplicata e accentuata, quando ? Ma è ovvio, quando ci hanno scaraventato in Serie B. Da allora non sono juventino..................di più ! Io mai prima di allora avevo scritto su di un sito, o un blog o altro, limitandomi a litigare per raccomandata AR con diversi giornalai o media del piffero, che spesso e volentieri sparlavano del nostro comune grande amore, dicendogliene di tutti i colori, in modo educato, mai ignorante, ma fermo.

Dal 2006 ho scoperto alcuni siti, poi alla fine questo bellissimo che scelsi e mai più ho lasciato. Per dire che: toccatemi tutto, ma non toccatemi la Juventus !

E come si vede, tutto il male che ci hanno fatto nel 2006, lo stanno pagando carissimo e con interessi ancora più cari, 5 (6) scudetti di fila, coppe Italia, Supercoppe e................non dico altro, ma ritrovata nobiltà internazionale, insomma un incubo per tutta la feccia sub umana che si beava, pensando ad una Juventus finalmente distrutta..............e invece eccoci qua, Più grandi e vincenti che mai ! E poi la Juve è per me stata sempre un amore che mai tradisce e sempre presente, al mio fianco, in ogni momento. Purtroppo i casi della vita mi hanno portato via entrambi i genitori, poi gli amici e gli affetti che vanno e vengono, ma proprio per questo, la Juventus è qualcosa di quanto più presente, duraturo e costante affetto, che ha superato tutti gli altri (seppur diversi) nel tempo. Non è poco e che mi fa dire del famoso luogo comune, del qualcosa di molto importante tra le cose meno importanti, che invece è: qualcosa di molto, moltissimo importante, di cui sarò sempre fiero di essere un piccolo atomo nell'Universo, e oltremodo fiero di mostrarne ovunque ed in ogni momento il senso di appartenenza, perché la Juventus è parte di me.

bellissimo.

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Nato e cresciuto a Torino, fin dalle elementari tutti i miei conoscenti tifavano Juventus.

Torino è granata solo per i media, nella realtà di tutti i giorni le cose sono differenti.

Come per me e per chissà quante altre persone, Del Piero è stato l'artefice di tale amore.

Ho iniziato a giocare a calcio con la sua maglia, ad esultare con la lingua di fuori, ad accompagnare mio padre allo stadio e al suo addio ho pianto come se fosse mancato un mio caro.

In 5° superiore ho fatto la tesina "perché il calcio non è solo uno sport", ed ora sto lavorando per la tesi della laurea in ingegneria gestionale analizzando l'evoluzione della società in 10 anni, dalla serie B fino ad oggi.

 

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Io mi chiederei di più come si fa a tifare inter... nessuna storia... nessuna radice...praticamente sono una scoreggia del milan... eppure a milano quasi è più tifata della prima squadra... mah...

 

Per lo meno seppur non abbia il nome del capoluogo piemontese, la juve ha le sue radici indipendenti... la seconda o terza socetà più antica della nazione... eppure per i tifosetti delle altre squadre siamo una squadra senza radici e senza una casa.... .uah .uah questo solo perchè al sud ci amano e anche nella maggior parte del nord... essere la squadra di tutti provoca invidia.. sarà mica questo?! Ma guarda te se i tanti successi e i tanti tifosi debbano essere un difetto anzichè un pregio..

 

. ma in italia funziona così per tutto... se hai i soldi sei un fighetto figlio si papà anche se ti sei spaccato la schiena... se sei bello sarai sicuramente stupido... ecc ecc ecc

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Nato e cresciuto a Torino, fin dalle elementari tutti i miei conoscenti tifavano Juventus.

Torino è granata solo per i media, nella realtà di tutti i giorni le cose sono differenti.

Come per me e per chissà quante altre persone, Del Piero è stato l'artefice di tale amore

 

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Torino, splendida città, è granata solo per le menti bacate e nelle leggende metropolitane che le nullità anti Juve mettono in giro, per sminuire la nostra tifoseria e l'enorme appeal che vanta la Vecchia Signora. Sono quelle cretinate immense in linea come quella oggetto del topic, ovvero che chi tifa Juventus, lo fa esclusivamente perché è una squadra vincente. Maledetti decerebrati schizza fango a tradimento. Pensassero ai casi loro.

Se Torino fosse davvero granata......................poveri cittadini della Capitale del calcio !

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il tifo non ha nulla di veramente razionale, chi ci prova a spiegarlo in maniera scientifica fa sempre un buco nell'acqua, ci sono mille motivazioni possibili

 

esistono anche quelli che cambiano squadra a seconda di come gli conviene, il caso piu' eclatante rimane quello di Emilio Fede che diventò milanista appena cominciò a lavorare per Berlusconi, negli anni '70 si definiva juventino

 

comunque gli Emilio Fede del tifo non sono molti, sono quelli che in malafede scelgono una squadra per opportunismo e spesso sono personaggi pubblici, il tifo genuino non è una cosa molto razionale, non puoi sfuggire al tuo destino e non è una scelta consapevole, se hai la disgrazia di essere interista ci rimani vita natual durante

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