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giorgiop

Modifica regola del fuorigioco eliminando il momento di gioco del pallone da parte del compagno

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Apro questa discussione che ritengo molto importante, attuale dato l’argomento trattato da sottoporre alla vostra attenzione, anche per i risvolti che essa può riservare in termini di contributi critici di segno positivo o negativo che sia.

 

PROPOSTA DI MODIFICA REGOLA DEL FUORIGIOCO ELIMINANDO IL MOMENTO DI GIOCO DEL PALLONE O DEL SUO TOCCO DA PARTE DEL COMPAGNO.

Attualmente concorrono alla rilevazione del fuorigioco le seguenti variabili:

1) Pallone (linea della palla);

2) Linea del penultimo avversario;

3) Attaccante (linea dell’attaccante soggetto o meno a fuorigioco);

4) MOMENTO DI GIOCO DEL PALLONE O DEL SUO TOCCO DA PARTE DEL COMPAGNO.

 

La mia proposta di modifica della regola n. 11 tende ad eliminare il paragrafo sub 4) lasciando invariati gli altri tre punti in essere con le seguenti nuove indicazioni da adottare per la rilevazione del fuorigioco; lo scopo è quello di dare maggiore scorrevolezza, intensità e fluidità al gioco, alla sua manovra sollevando l’attaccante dal compito scomodo, gravoso e di non facile valutazione del momento in cui il compagno gli passa la palla che spesso lo condizione nel partire in maniera regolare per non cadere in fuorigioco; fermo restando che con il VAR la rilevazione del fuorigioco in seconda battuta è sempre possibile ed accertata se dovesse sfuggire all’attenzione della terna arbitrale, ma come ben si sa con alterne vicende mancando spesso il conforto unanime di tifosi ed addetti ai lavori.

Inoltre un altro aspetto positivo non secondario che scaturisce da questa mia proposta è quello di evitare le interruzioni di gioco come avviene adesso nei fuorigioco dubbi, di non facile interpretazione, con meno ricorsi al VAR essendo il fuorigioco in questo caso più alla portata della terna arbitrale per essere rilevato e con tanti più gol segnati.

 

GIOCATORE IN POSIZIONE DI PARTENZA REGOLARE (non in fuorigioco)

Se il pallone viene calciato in avanti verso il compagno, l’attaccante che partecipa all'azione in maniera attiva e punta l’area avversaria partendo da dietro o in linea con il penultimo uomo NON E' IN FUORIGIOCO e la sua posizione regolare prosegue anche dopo aver superato il penultimo uomo SEMPRE CHE sia mantenuta in vita dal pallone (linea della palla) calciato in avanti, superandolo prima di venire a trovarsi in posizione irregolare di fuorigioco.

Se lo stesso giocatore punta l’area avversaria in maniera attiva partendo da dietro o in linea con il penultimo uomo per poi finire in posizione irregolare, con una parte del corpo, braccia e mani escluse, E' SEMPRE IN FUORIGIOCO anche se viene superato dal pallone (linea della palla) calciato in avanti quando era già caduto in posizione irregolare.


 

CIÒ CHE AVVIENE ADESSO CON IL MOMENTO DI GIOCO DEL PALLONE O DEL SUO TOCCO DA PARTE DEL COMPAGNO

Sia durante la fase manovrata, sia sulle palle inattive l’attaccante che partecipa all’azione in maniera attiva prima di muoversi per portarsi oltre la linea del fuorigioco e puntare l’area, sfruttando la difesa a zona degli avversari che solitamente rimane ferma nella sua staticità dettata dalla sua applicazione tattica, è costretto, tenuto a guardare sempre la palla, il giocatore compagno in suo possesso per scattare in avanti da posizione regolare nel momento di battuta, passaggio della palla stessa in avanti per non finire in fuorigioco oltre la linea; questo fatto, elemento del momento di gioco del pallone o del suo tocco da parte del compagno è un condizionamento, una subordinata che influisce molto sul movimento dell’attaccante, partecipante attivamente all’azione, sia da posizione regolare in avanti per andare a rete a segnare un gol evitabile sia per rientrare da posizione irregolare e non farsi fischiare il fuorigioco dall’arbitro; insomma in ambedue i casi gli attaccanti, se vogliono perseguire i loro obiettivi, non possono fare a meno di focalizzare sempre il momento di gioco della palla da parte del compagno, ripeto condizionando ciò, il tempismo e la continuità della manovra in campo spesso in senso limitativo al suo sviluppo; non solo ma nello stesso tempo rendendo difficile, fallimentare questo sincronismo tra momento di lancio in avanti della palla e posizione regolare dell’attaccante; tanto che alle volte sfugge anche alla vista dell’arbitro o del guardalinee, nel bene o nel male, da dover fare ricorso al VAR per stabilire se c’era fuorigioco o meno e quindi se il gol era da annullare o convalidare, ma sempre anche con una interruzione del gioco direi non gradita, di non facile interpretazione arbitrale nonostante l’uso della moderna tecnologia; ebbene tutto questo detto, precisato sopra si eviterebbe, dando maggior scorrevolezza, controllo al gioco, alla manovra, alla stessa rilevazione del fuorigioco soprattutto, SE venisse cancellato il punto 4 del regolamento del fuorigioco lasciando SOLO alla linea della palla calciata in avanti l’elemento fondamentale, principale di determinazione e rilevazione del fuorigioco o meno; rendendo tutto più facile e influendo positivamente con ricadute sia sulla fluidità della manovra, del gioco come pure sull’attenzione degli attaccanti rivolta solo ed esclusivamente alla palla in volo o rasoterra, come vedremo da me spiegato nel punto seguente;

 

CIÒ CHE AVVERRÀ DOPO CANCELLANDO, SENZA IL MOMENTO DI GIOCO DEL PALLONE O DEL SUO TOCCO DA PARTE DEL COMPAGNO

Tutto molto semplice la mia proposta di cambiare come segue la regola del fuorigioco che diventerebbe facilmente rilevabile dall’arbitro, dai suoi collaboratori, evitando interruzioni di gioco con ricorso al VAR e mettendo i giocatori di entrambe le squadre, nella fattispecie gli attaccanti e i loro compagni possessori di palla, non legati al vincolo del momento di gioco del pallone o del suo tocco da parte del compagno; sentendosi a loro agio nel muoversi liberamente attaccando lo spazio oltre la linea dei difensori schierati a zona per andare a segnare dei gol evitabili peraltro non essendo marcati a uomo; ciò in quanto gli attaccanti partendo da posizione regolare, per continuare a mantenerla dovranno solo sincronizzare il loro movimento rispetto alla palla in arrivo, oltre la linea dei difensori, in modo tale che la palla lanciata, passata in avanti oltre il penultimo uomo della difesa avversaria, arrivi prima di loro MANTENENDOLI IN GIOCO e quindi favorendo la loro conclusione a rete; CI SARA’ SENZ’ALTRO UN AUMENTO SENSIBILE DEI LANCI, PASSAGGI IN AVANTI DALLA MEDIA E LUNGA DISTANZA OLTRE LA LINEA DEI DIFENSORI DISPOSTI A ZONA, PER INVITARE E COSI FAVORIRE L’INSERIMENTO DEGLI ATTACCANTI ALLE LORO SPALLE SEGUENDO LA TRAIETTORIA DELLA PALLA E SOPRATTUTTO FACENDO ATTENZIONE DI LASCIARLA PASSARE, TRANSITARE PER PRIMA DIETRO IL PENULTIMO UOMO PER NON CADERE IN FUORIGIOCO: IL GIOCO E’ FATTO, SI VA A RETE SEGNANDO GOL EVITABILI A RAFFICA; SE INVECE SI MARCA A UOMO IL DISCORSO E’ DIVERSO COME BEN SI SA; in tale fattispecie, ripeto oltre ad incidere, influire positivamente sulla scorrevolezza e fluidità del gioco, della manovra, ci sarà senz’altro meno o nessuna interruzione del gioco per ricorso al VAR in caso di contestazione, in quanto per l’arbitro ed i suoi assistenti sarà molto facile la rilevazione dell’eventuale fuorigioco in questo caso; basta rilevare se la palla in arrivo, la sua linea, ha superato il penultimo difensore PRIMA che l’attaccante sia caduto venuto a trovarsi in posizione irregolare; sufficiente guardare da parte della terna arbitrale, un’immagine sola e fissa ovvero quella della palla in arrivo con la posizione dell’attaccante per stabilire se c’è fuorigioco o meno e NON COME AVVIENE ADESSO TENENDO CONTO ANCHE DEL MOMENTO DI GIOCO DEL PALLONE O DEL SUO TOCCO DA PARTE DEL COMPAGNO.

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Un poema incomprensibile.

Da quanto intuisco mi pare una proposta che  peggiora le cose,

penso però che dovresti perlomeno provare a facilitare la comprensibilità della tua proposta.

 

Riassumendo....

- il momento in cui rilevare la posizione di fuorigioco non non dovrebbe essere il momento in cui avviene il tocco del compagno;

- dovrebbe essere quando..........

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6 minuti fa, maxwin ha scritto:

Certo è che l'ora non aiuta, ma potresti fare un video/disegno esemplificativo perché non ho capito una mazza. 

 

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Tutto molto semplice da comprendere:

 

SUI PASSAGGI IN AVANTI L’ATTACCANTE CHE PARTECIPA ALL’AZIONE È SEMPRE IN FUORIGIOCO SE-QUANDO SUPERA IL PENULTIMO UOMO; NON È IN FUORIGIOCO SE LA PALLA IN ARRIVO HA SUPERATO IL PENULTIMO UOMO MANTENENDO IN GIOCO L'ATTACCANTE QUANDO LO SUPERA.

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2 ore fa, giorgiop ha scritto:

Tutto molto semplice da comprendere:

 

SUI PASSAGGI IN AVANTI L’ATTACCANTE CHE PARTECIPA ALL’AZIONE È SEMPRE IN FUORIGIOCO SE-QUANDO SUPERA IL PENULTIMO DIFENSORE; NON È IN FUORIGIOCO SE LA PALLA IN ARRIVO HA SUPERATO PRIMA DI LUI IL PENULTIMO UOMO MANTENENDOLO IN GIOCO QUANDO LO SUPERA.

Maestro, ma questa riforma non rischia di favorire le difese a zona, dato che comunque bisognerebbe stare attenti alla posizione della palla e del giocatore? 

Cioè, il fuorigioco è proprio arma degli sono sto, anche questa riforma continuerebbe a dare ossigeno agli eretici. 

Non sarebbe meglio abolirlo completamente? 

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Io non ho capito una mazza 
Con questa fantastica riforma l'attaccante non può ricevere palla oltre la linea difensiva.

Oltre ad una rilevazione intensamente problematica del fuorigioco (immagina dover guardare la palla lanciata in alto e in contemporanea giudicare se attaccante e difensore sono in linea nel momento in cui la palla oltrepassa il difensore)
Come ha detto un altro utente precedentemente viene eliminata la profondità dell'azione e le capacità di lettura del gioco da parte dei giocatori. 

Vengono annullate doti fondamentali del calcio come l'atleticità, la velocità e le doti l'esplosività di taluni attaccanti capaci di bruciare sul tempo giocatori più lenti durante la ricezione della palla. 

Io non riesco a capire come si possano partorire simili concetti, portarli avanti come se fosse la luce nel buio secondo dogmi e leggi autoreferenziali ripetute fino a che anche la nausea abbia la nausea.

Il Maestro .doh



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è una proposta talmente radicale che è irricevibile. Richiederebbe di formare da capo intere generazioni di difensori dato che i movimenti delle difese sono tarati su quel "tocco" che si vuole eliminare e il riferimento diventerebbe cosa? la palla da superare salendo per mettere in fuorigioco ma col rischio di lasciare l'attaccante in campo aperto e in gioco?

 

E' talmente lontana da quello che c'è attualmente che non riesco neanche ad individuare una logica "base" da seguire per un difensore che voglia adattarsi alla nuova regola, che riferimento seguire per stare alto/basso, quando salire e o quando abbassarsi.

 

Se si proponesse di rendere legale il tocco di mano, e il trattenere la palla nell'area piccola con le mani per correre in porta e per fare gol avrebbe praticamente lo stesso impatto sul gioco in termini di rivoluzione.

 

Probabilmente eliminare direttamente il fuorigioco sarebbe più gestibile

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Leggendo le risposte mi sembra ci sia molto dibattito e una sostanziale parità tra chi non è favorevole e chi non ha ancora ben compreso. Forse il sondaggio 

 

SI

NO

NON HO CAPITO

 

potrebbe fare maggiore luce

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Io continuo a pensarci e non riesco ad individuare una strategia. Cioè, quando vi viene spiegata una regola in qualsiasi gioco, c'è sempre un "ah ok allora mi conviene fare così per cercare di portare il gioco a mio vantaggio" poi può essere una strategia base, adatta a principianti in contesti da principianti ma la si individua. Quando giocate a tris e vi spiegano le regole capite che è importante prende il centro... se giocate a rubamazzetto e avete 2 carte uguali, capite che una stregia base da principiante che non conta le carte è giocare subito una della coppia nella speranza che l'avversario la prenda e voi rubiate il mazzetto. Quando vi spiegano le regole del basket capite che tirare più vicino è più facile, ma lontano premia con un punteggio maggiore quindi dovete tirare secondo le vostre abilità e contesto..  Ed è cosi in tutti i giochi, si spiega una regola e il principiante capisce/intuisce una strategia base che con l'esperienza e il crescere delle abilità può anche essere superata ma all'inizio funziona discretamente.

 

Ma qui? più ci penso e più non riesco a capire cosa conviene fare. All'attaccante come conviene comportarsi alla luce di questa regola? e al difensore? la risposta è BOH.

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