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Tricarico10

Dazn Piedi x Terra | Miretti: "Sono gobbo da cima a fondo, siamo la Juve e dobbiamo vincere"

Post in rilievo

 

 

In un'intervista rilasciata a Dazn per la rubrica PiedixTerra, Fabio Miretti ha raccontato la sua passione per il calcio e il suo amore per la Juve:

 

"Quando ho iniziato a giocare a calcio era il mio sogno, non c’è stato un momento preciso. Quando sono entrato alla Juve ero un bambino, ho sempre dato per scontato il contratto e che avrei dovuto studiare per avere un futuro. Questa estate ha chiuso una stagione impegnativa, l'u21, poi l'u19 e dopo l’Europeo c’è stata la maturità e fino al 10 luglio ero impegnato a scuola.

 

La cosa più difficile? La maturità, a calcio non ho problemi, a scuola... Entrare alla Juve così giovane, facendo tutta la trafila, ti fa maturare più in fretta. Però è anche una cosa caratteriale, da quando sono bambino sono sempre stato un leader in squadra. Poi sono stato capitano per parecchi anni a livello giovanile, è una cosa che ho dentro. Entrare nello spogliatoio della Juve, dopo aver fatto tutto il percorso, essendo tifoso, mi ha fatto molto effetto. L’esordio non è paragonabile, però ci sono una serie di cose che fanno capire dove sei arrivato. Lo spogliatoio, allenarsi con loro, le trasferte e poi giocare con loro".

 

Marchisio il mio modello? L'ho visto per la prima volta davanti ad una pizzeria a Torino, l'anno scorso. Abbiamo parlato un po' e mi ha scritto qualche messaggio dopo la Youth League. E' un punto di riferimento perché, quando sono arrivato al settore giovanile della Juve, tutti dicevano: 'Sono più quelli che non ce la fanno rispetto a chi ce la fa, guarda Marchisio'. Io ce l'ho fatta in questo mini percorso, dal settore giovanile alla prima squadra, adesso però arriva il difficile".

 

Sul momento della Juve: "Indipendentemente dal periodo, noi giocatori dobbiamo fare il massimo per vincere. E' una questione di responsabilità e attaccamento alla maglia. Sappiamo che gli infortunati ci potrebbero dare una mano, però quelli che vanno in campo hanno una responsabilità a prescindere dagli assenti. Siamo la Juve e dobbiamo vincere. Sono 'gobbo' da cima a fondo, lo sono sempre stato".

 

Questione giovani: "Secondo me non è vero che i giovani in Italia giocano poco. Adesso ho avuto un po' di spazio in più io, sta giocando Scalvini che è della mia stessa età. Forse all'estero hanno meno paura a buttarli dentro, però poi quello che giudica è sempre il campo. Scalvini mi piace, abbiamo sempre giocato contro nei campionati giovanili e insieme in Nazionale, è molto forte". 

 

Il soprannome Chico: "Il mio soprannome fin da bambino. Quando giocavo al Cuneo eravamo tre o quattro Fabio. Ero piccolo e mio padre voleva incitarmi, ma non capivo si riferisse a me da fuori. Poi dopo un torneo vinto siamo andati a cena da un amico che aveva una maglia di questo Chico. Dopo questa serata mio papà ha iniziato a chiamarmi così, poi anche tutti i miei amici e tutti gli altri. In spogliatoio no".

 

TuttoJuve

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Giocatore promettente, dopo i botti iniziali è stato risucchiato dalla negatività di questa squadra, gli auguro una lunga carriera alla Juventus. 

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Bella intervista.

Oltre alla tecnica sembra che abbia anche la testa.

E  cuore.

Da tenere per i prossimi 10 anni

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Troverà meno spazio con Rabiot in campo. E ancora meno con il ritorno di Pogba. Davanti alla difesa è sprecato. Deve giocare mezzala.

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Gobbissimo.

E anche Fagiolino è così.

Spero di vederli entrambi assieme a Rovella nella prossima Juventus.

 

Al primo che mi risponde "eh ma Fagioli se sta in panca e non gioca è giusto così", vorrei ricordarvi che Benitez faceva giocare a singhiozzo Casemiro, poi arriva Zizou, titolarissimo davanti la difesa e vincono 3 UCL di fila.

Estremizzo eh, ma il concetto è quello.

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Ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore da Juve, ma lo si vedeva già in primavera.

 

Comunque sono rimasto piacevolmente sorpreso da quanto lo abbia fatto giocare Allegri, ha giocato tante partite da titolare dalla fine della passata stagione, e tra Serie A e Champions ha fatto 16 presenze su 16.

 

Ha solo 19 anni, Marchisio il debutto tra i professionisti lo fece a 20...

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10 minuti fa, sturaroway ha scritto:

Ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore da Juve, ma lo si vedeva già in primavera.

 

Comunque sono rimasto piacevolmente sorpreso da quanto lo abbia fatto giocare Allegri, ha giocato tante partite da titolare dalla fine della passata stagione, e tra Serie A e Champions ha fatto 16 presenze su 16.

 

Ha solo 19 anni, Marchisio il debutto tra i professionisti lo fece a 20...

Gli auguro una carriera più lunga di quella di Marchisio, ahinoi troppe volte fermato dagli infortuni - l'ultimo di fatto gli ha tranciato la carriera.

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Non bisogna mettergli fretta, ha le doti per diventare in futuro un titolare della Juve ma adesso deve solo lavorare senza troppe pressioni.

P.s. i due orecchini non si possono vedere...erano di moda 20 anni fa. ..

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Va impiegato con costanza.

 

Allegri ha già sulla coscienza l'esodo di Kulsevski e l'imbruttimento di Kean.

Miretti va valorizzato perché a livello tecnico dopo Pogba c'è solo lui.

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2 minuti fa, garrison ha scritto:

Non bisogna mettergli fretta, ha le doti per diventare in futuro un titolare della Juve ma adesso deve solo lavorare senza troppe pressioni.

P.s. i due orecchini non si possono vedere...erano di moda 20 anni fa. ..

Non sapevo che la Ferragni fosse iscritta ad un forum juventino 

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19 minuti fa, MarioS ha scritto:

Gobbissimo.

E anche Fagiolino è così.

Spero di vederli entrambi assieme a Rovella nella prossima Juventus.

 

Al primo che mi risponde "eh ma Fagioli se sta in panca e non gioca è giusto così", vorrei ricordarvi che Benitez faceva giocare a singhiozzo Casemiro, poi arriva Zizou, titolarissimo davanti la difesa e vincono 3 UCL di fila.

Estremizzo eh, ma il concetto è quello.

Non ti rispondo in quella maniera, perché non sono nessuno per poter dire che è giusto che Fagioli non giochi, che è giusto puntare su Miretti e non su Fagioli o altre cose del genere.

Rispondo con alcuni concetti, forse slegati tra di loro, ma credo attinenti alla questione e quindi potenziali elementi di riflessione.

Primo basilare concetto: si gioca in 11. E in genere gli assetti prevedono due o tre centrocampisti centrali. Se in un 4-4-2 giocano come centrocampisti centrali A e B, significa che non possono giocare C, D ed E che pure sono centrocampisti centrali presenti nella rosa di quella squadra. Andando ancora oltre, nel calcio l'età non fa grado come in altri settori, tuttavia se uno è campione del Mondo, se è nel calcio che conta da 7 anni, se è costato 50 milioni, probabilmente c'è un motivo e prima di accantonare un campione del mondo o deprezzare un acquisto, una società ci pensa bene.

Secondo concetto: a parole siamo bravissimi, poi però all'atto concreto siamo capaci di rinnegare quanto detto 1 ora prima. E' il risultato a fare la differenza. Come sempre. Esempio pratico: "Giovani come Fagioli, Gatti, Soulè devono giocare più spesso". Giustissimo: Allegri, sia per necessità oggettive, sia per voglia di sperimentare, schiera Gatti contro il Monza e tiene a riposo Bonucci. Quale migliore occasione se non contro l'ultima in classifica per dare un pò di riposo al vecchio capitano e dare un pò di minuti a Gatti? Ebbene: la Juve perde, Gatti fa una prova non brillante, e TUTTI i media nonché parte dei tifosi crocifiggono questo "esperimento" dicendo che è stata una scelta suicida rinunciare a Bonucci proprio in una partita come quella contro il Monza (sic)...

Terzo concetto: più i giovani sono bravi, più bisogna stare attenti a non bruciarli. Miretti finora è stato molto bravo, si vede che ha qualcosa in più a livello di intuizioni, di lucidità. Ma ieri è sceso in campo con un atteggiamento che non mi è piaciuto per nulla. Molle in un paio di giocate, regalate agli avversari (cosa già avvenuta di recente) e, soprattutto, non voglioso di correre a recuperare il pallone banalmente perso, cosa che invece Kostic, già affermato, ha fatto sempre.

In casi come questi serve bastone e carota: bisogna far capire al ragazzo che finora ha solo messo il primo mattoncino e che se vuole diventare uno importante deve mangiarne tante di pagnotte e evitare qualunque calo di tensione. Sarebbe folle bruciare un talento come questo.

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1 ora fa, Tricarico10 ha scritto:

Siamo la Juve e dobbiamo vincere. Sono 'gobbo' da cima a fondo, lo sono sempre stato

Come si fa a non voler bene a questo ragazzo? 😍🥰

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20 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Non ti rispondo in quella maniera, perché non sono nessuno per poter dire che è giusto che Fagioli non giochi, che è giusto puntare su Miretti e non su Fagioli o altre cose del genere.

Rispondo con alcuni concetti, forse slegati tra di loro, ma credo attinenti alla questione e quindi potenziali elementi di riflessione.

Primo basilare concetto: si gioca in 11. E in genere gli assetti prevedono due o tre centrocampisti centrali. Se in un 4-4-2 giocano come centrocampisti centrali A e B, significa che non possono giocare C, D ed E che pure sono centrocampisti centrali presenti nella rosa di quella squadra. Andando ancora oltre, nel calcio l'età non fa grado come in altri settori, tuttavia se uno è campione del Mondo, se è nel calcio che conta da 7 anni, se è costato 50 milioni, probabilmente c'è un motivo e prima di accantonare un campione del mondo o deprezzare un acquisto, una società ci pensa bene.

Secondo concetto: a parole siamo bravissimi, poi però all'atto concreto siamo capaci di rinnegare quanto detto 1 ora prima. E' il risultato a fare la differenza. Come sempre. Esempio pratico: "Giovani come Fagioli, Gatti, Soulè devono giocare più spesso". Giustissimo: Allegri, sia per necessità oggettive, sia per voglia di sperimentare, schiera Gatti contro il Monza e tiene a riposo Bonucci. Quale migliore occasione se non contro l'ultima in classifica per dare un pò di riposo al vecchio capitano e dare un pò di minuti a Gatti? Ebbene: la Juve perde, Gatti fa una prova non brillante, e TUTTI i media nonché parte dei tifosi crocifiggono questo "esperimento" dicendo che è stata una scelta suicida rinunciare a Bonucci proprio in una partita come quella contro il Monza (sic)...

Terzo concetto: più i giovani sono bravi, più bisogna stare attenti a non bruciarli. Miretti finora è stato molto bravo, si vede che ha qualcosa in più a livello di intuizioni, di lucidità. Ma ieri è sceso in campo con un atteggiamento che non mi è piaciuto per nulla. Molle in un paio di giocate, regalate agli avversari (cosa già avvenuta di recente) e, soprattutto, non voglioso di correre a recuperare il pallone banalmente perso, cosa che invece Kostic, già affermato, ha fatto sempre.

In casi come questi serve bastone e carota: bisogna far capire al ragazzo che finora ha solo messo il primo mattoncino e che se vuole diventare uno importante deve mangiarne tante di pagnotte e evitare qualunque calo di tensione. Sarebbe folle bruciare un talento come questo.

Ecco, per me il concetto di giovane bruciato non esiste.

Ognuno ottiene quel che si merita. 

L'unica cosa che credo influenzi tanto lo sviluppo di un giocatore sono gli infortuni, ma quelli raramente sono evitabili (evitare di giocare su campi di fango già sarebbe un inizio, vedi primo crociato di Pjaca).

Ma il concetto di giovane bruciato è stupido, ognuno ha la sua maturità. 

C'è chi ci arriva a 22, chi a 27, chi a 30 e oltre, e chi lo è già a 18 come Haaland.

Se Zidane avesse ragionato così, Casemiro titolare e protagonista delle Champions non lo avremmo mai visto, in fondo non aveva nemmeno 24 anni...

 

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1 minuto fa, MarioS ha scritto:

Ecco, per me il concetto di giovane bruciato non esiste.

Ognuno ottiene quel che si merita. 

Ahimé, purtroppo la realtà sembra dimostrare il contrario.
Lanciammo Criscito contro un Totti animato dal sacro fuoco dei suoi anni migliori: il Pupone lo fece a fette, con 2 gol in 6', nei quali "il nostro" si fece superare (in un caso "spostare") con una certa facilità, e Criscito cadde in disgrazia, tanto che già a gennaio fu dato al Genoa, che, dopo anni di prestiti rinnovati, ne riscattò alla fine il cartellino.

E Criscito, credi a me, non era affatto male, tanto che ha raccolto 27 presenze nella Nazionale maggiore e fino al 2018 ha giocato a buoni livelli nello Zenit S. Pietroburgo.

 

6 minuti fa, MarioS ha scritto:

Ma il concetto di giovane bruciato è stupido, ognuno ha la sua maturità. 

C'è chi ci arriva a 22, chi a 27, chi a 30 e oltre, e chi lo è già a 18 come Haaland.

Che ognuno ha la sua maturità è verissimo, infatti non bruciare un giovane significa proprio capirne il grado di maturità, non affidargli troppe responsabilità se ancora non le sa sopportare, non creargli troppe pressioni se non è pronto, e così via.

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10 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Ahimé, purtroppo la realtà sembra dimostrare il contrario.
Lanciammo Criscito contro un Totti animato dal sacro fuoco dei suoi anni migliori: il Pupone lo fece a fette, con 2 gol in 6', nei quali "il nostro" si fece superare (in un caso "spostare") con una certa facilità, e Criscito cadde in disgrazia, tanto che già a gennaio fu dato al Genoa, che, dopo anni di prestiti rinnovati, ne riscattò alla fine il cartellino.

E Criscito, credi a me, non era affatto male, tanto che ha raccolto 27 presenze nella Nazionale maggiore e fino al 2018 ha giocato a buoni livelli nello Zenit S. Pietroburgo.

 

Che ognuno ha la sua maturità è verissimo, infatti non bruciare un giovane significa proprio capirne il grado di maturità, non affidargli troppe responsabilità se ancora non le sa sopportare, non creargli troppe pressioni se non è pronto, e così via.

Io credo invece che Criscito abbia raccolto quanto meritasse, né più né meno.

Non era un fenomeno, e non avrebbe cambiato niente l'esordire contro un avversario più abbordabile.

Anche perché Miretti ha giocato da veterano le prime in una Juventus analogamente abbastanza in difficoltà. 

Sul secondo punto, intendevo dire che solo il futuro ci dirà se Fagioli maturerà ora, tra qualche anno o tra un decennio, o se non lo farà affatto.

Non farlo giocare, proteggerlo, per paura che si bruci è proprio un ragionamento fallace per me, anche perché così non lo metti davanti alle difficoltà, è con gli errori che si migliora, come diceva MJ "rispetto la sconfitta perché fa parte del processo per arrivare alla vittoria" che potremmo traslitterare con un "l'errore fa parte del processo di miglioramento" :d

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Bravo Fabio, sembra che abbia la testa sulle spalle. 

La juve conta molto su di te.

Lasciamolo crescere e sbagliare solo cosi migliora.

3 minuti fa, sturaroway ha scritto:

Comunque il Papà era un utente in questo forum fino a poco tempo fa uhuh

Cosa ti fa pensare che non ci sia ancora?

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