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Third stone from the sun

Ferragosto con Michel Platini

Post in rilievo

Nell'augurarvi Buon Ferragosto consiglio la lettura della bella intervista di Veltroni a M.Platini pubblicata oggi sul Corriere.

Si parla di tutto, da considerazioni sulla collocazione tattica del n.10 classico e la differenza tra l'interpretazione sudamericana e quella europea fino ad analisi dell'andamento attuale del sistema calcio.

"Giocavo non solo con grandi giocatori ma con Uomini speciali" parlando di Paolo Rossi e della nostra grande Juve di quegli anni.

Tanti ricordi intimi e una bella immagine dell'Avvocato orgoglioso di averlo scelto e voluto fortemente.

Uno dei più grandi della nostra immensa e ineguagliabile storia.

 


 

Walter Veltroni, noto politico e giornalista, intervista per le pagine del 'Corriere della Sera" Michel Platini, ex bandiera della Juventus.

Tra i tanti temi trattati il successo, gli scandali, il futuro e la presidenza Juve partendo dal suo legame con l'Avvocato Agnelli. Ecco un estratto della lunga intervista realizzata il 10 agosto e riportata oggi sulle pagine del quotidiano:

 

Michel Platini, la intervisto il 10 agosto alle ore 10. Che significato ha quel numero sulle spalle di un giocatore di calcio?

"Quel numero ha quella magia perché identificava, fin dall’inizio della storia del calcio, tutti i più forti: Puskas, Pelè, Rivera. I leader delle squadre, tecnici e carismatici, avevano quel numero. Nel sogno dei bambini della nostra epoca c’erano due stelle: il numero dieci e il portiere, ruoli totalmente differenti. Ho passato il mio tempo a cercare di fregarli, i portieri, per cui non posso capire l’amore per quel ruolo. Ma la gente gli voleva bene..."

 

C’è un giocatore che le piaccia, oggi?

«Ora il calcio è differente dal nostro. Si gioca meglio perché i giocatori oggi sono molto più preparati di un tempo. Noi, a diciassette anni, eravamo per strada, ora hanno già quattro anni di scuola calcio. I difensori di oggi sono migliori, giocano a pallone, non picchiano più, non possono più picchiare. Messi, Neymar, Haaland, Mbappè sono grandi calciatori»

 

Qual è stato il suo rapporto con l'Avvocato?

"Non era certo un amico, non era una persona con cui mi prendevo a pacche sulle spalle, aveva tanti anni più di me e la sua indiscutibile autorevolezza. Io direi così: ho reso orgoglioso l’Avvocato. È lui che mi ha voluto. Credo pensasse, tra sé, che era stato lui, non Boniperti o altri, a scegliermi e ciò che avevo fatto era la conferma che lui capiva di calcio e quindi nessuno poteva rompergli le scatole sul tema. Lui mi ha consentito di avere la massima libertà, in campo e fuori. Sì, credo di averlo reso orgoglioso. E questo fa felice me"

 

Tardelli ha raccontato di aver saputo della morte di Paolo Rossi al mattino da una telefonata di Platini...

"È vero, ho chiamato Marco, Antonio Cabrini, Zibi Boniek. Avevo visto Paolo poco tempo prima a Forte dei Marmi e non mi era sembrato che stesse male. È stata una terribile sorpresa, un autentico choc. Paolo era davvero una brava, bella persona. Lui non era matto di calcio, con lui si poteva parlare di tutto. Io gli rubavo le sigarette, lui si arrabbiava moltissimo. Sono stati anni speciali, ci siamo divertiti tanto e abbiamo vinto tanto. Giocavo non solo con grandi calciatori, ma con uomini speciali, molti dei quali sono restati miei amici. E quel mattino ci siamo ritrovati ancora insieme, per condividere l’assurdità della scomparsa di Paolo"

 

Quanto ha sofferto per la vicenda legata agli scandali Fifa e che si è conclusa con la sentenza a suo favore del Tribunale svizzero?

"Io sapevo di non avere nulla da rimproverarmi, ho sempre fatto tutto correttamente. Ho visto la sofferenza della mia famiglia e delle persone che mi sono vicine. La battaglia che ho condotto era contro l’ingiustizia. L’obiettivo di quella campagna era di farmi fuori dalla Fifa. Mi hanno messo sotto accusa le commissioni della Fifa che gestiscono “loro”. Appena si è usciti dal mondo dei funzionari del calcio, che volevano impedirmi di diventare presidente, la giustizia ordinaria mi ha dato ragione. E per me, ovviamente, conta quello. Fuori dagli apparati del calcio ho vinto, dentro ho perso. Per questo non mollerò, è stata un’ingiustizia. C’è gente che mi ha fatto del male, molto. Non mi interessa tanto dell’universo Fifa. Per Infantino, Ceferin quel mondo è tutto perché non hanno vissuto niente prima e, fuori da lì, sono nessuno. Non hanno mai giocato al calcio. Loro, come Blatter, sono diventati importanti là, dentro quei palazzi, e sono importanti solo là."

 

Una persona come lei in questo momento non ha ruoli nel calcio. C’è una prospettiva?

"Per ora no. Ho già fatto tutto. Sono stato calciatore, allenatore, dirigente. E dunque bisognerebbe ci fosse un progetto interessante, nuovo, strano, davvero rivoluzionario. Oggi ho 68 anni, sono segnato da quarant’anni di pressione, di costante esposizione. Mi hanno fatto diverse proposte, ma ho sempre rifiutato. Ora mi sto godendo la mia vita."

 

Farebbe, per esempio, il Presidente della Juventus?

"Nessuno me lo ha mai chiesto..."

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Prima del suo declino, da uomo di potere nei piani alti del calcio non ha mai nominato la Juventus... Se non in negativo avendola con la triade prima e Agnelli dopo..

 

 

Ora in pensione perché nessuno nel mondo del calcio lo vuole più a livello dirigenziale o come figura, fa il nostalgico... ricorda.. Rimembra... Ripensa.. Il famoso piano simpatia 

 

Mi ricorda qualcuno, niente da dire sul calciatore che è stato...ma dalla sua uscita dal campo ha solo fatto disastri 

 

 

Che stia alla larga nel nominarci

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... da certi commenti mi par d'intuire che l'ennesima ondata di calore , nominata " Nerone ", 

influisca assai, con accezione più che negativa, sulla " lucidità mentale " di alcuni soggetti ...

 

... affidiamoci a " Giove Pluvio " augurandoci che una salutare e benefica " rinfrescata " possa

essere utile a far ritrovare quel briciolo di  buon senno propedeutico a stimare e valutare 

" cum grano salis " ciò che si esterna e si scrive ..

 

 

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Avevo 7/8 anni, e Michel era ospite d' onore alla cena di uno Juventus  club della zona, io arrivai con mio zio a fine serata, e Michel era già in auto  pronto a partire,  io riesco a sgusciare tra la folla e porgergli un foglietto  per l' autografo...lui mi guarda e mi dice: ce  l' hai la penna? ( col suo accento  inconfondibile)...beh, la penna non ce l' avevo, l' autografo  non l' ho avuto,  ma il ricordo  rimane.

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35 minuti fa, Igor Tudor 78 ha scritto:

Prima del suo declino, da uomo di potere nei piani alti del calcio non ha mai nominato la Juventus... Se non in negativo avendola con la triade prima e Agnelli dopo..

 

 

Ora in pensione perché nessuno nel mondo del calcio lo vuole più a livello dirigenziale o come figura, fa il nostalgico... ricorda.. Rimembra... Ripensa.. Il famoso piano simpatia 

 

Mi ricorda qualcuno, niente da dire sul calciatore che è stato...ma dalla sua uscita dal campo ha solo fatto disastri 

 

 

Che stia alla larga nel nominarci

Michel era innamorato della Juve di Gianni e Umberto Agnelli, questo non si può mettere assolutamente in discussione, evitava di parlarne per non essere frainteso e giudicato di parte, poi che non avesse in simpatia Moggi credo sia una cosa abbastanza comune a molti Juventini che, non hanno mai amato molto quel suo modo di fare, di voler per forza apparire il padrino del calcio, anche se così magari non era.

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15 minuti fa, juve51 ha scritto:

Buon Ferragosto, Stefano

Ammesso e non concesso che lo " Stefano " in questione sia il sottoscritto, 

posso io esimermi dal Ringraziarti, ed ovviamente, contraccambiare ?

 

Ovviamente, non posso, onde per cui Auguro a te famiglia un sereno e gradevole

proseguimento di Buon Ferragosto ! 

 

.salveStefano !

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Juventus

 

1 - Zoff (Tacconi)

  2 - Gentile (Favero)

    3 - Cabrini 

      4 - Bonini

        5 - Brio

          6 - Scirea 

            7 - Bettega (Vignola/Briaschi/Mauro)

              8 - Tardelli (Manfredonia)

                9 - Rossi (Serena)

                  10 - Platini 

                     11 - Boniek (Laudrup)

 

 

 

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1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

... da certi commenti mi par d'intuire che l'ennesima ondata di calore , nominata " Nerone ", 

influisca assai, con accezione più che negativa, sulla " lucidità mentale " di alcuni soggetti ...

 

... affidiamoci a " Giove Pluvio " augurandoci che una salutare e benefica " rinfrescata " possa

essere utile a far ritrovare quel briciolo di  buon senno propedeutico a stimare e valutare 

" cum grano salis " ciò che si esterna e si scrive ..

 

 

Grazie Stefano.

Buon ferragosto a te!

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1 ora fa, Hannibal66 ha scritto:

Michel era innamorato della Juve di Gianni e Umberto Agnelli, questo non si può mettere assolutamente in discussione, evitava di parlarne per non essere frainteso e giudicato di parte, poi che non avesse in simpatia Moggi credo sia una cosa abbastanza comune a molti Juventini che, non hanno mai amato molto quel suo modo di fare, di voler per forza apparire il padrino del calcio, anche se così magari non era.

La juventus va Amata indipendentemente di chi c'è alla guida e NON a convenienza. 

 

Platini nel corso degli anni ha attaccato la triade e successivamente Andrea Agnelli già anni orsono... Prima Dell ultimo scandalo. 

 

Che poi da pensionato che nessuno più calcola pur di ritornare alla ribalta lecca dove ha sputato negli anni È inammissibile. 

 

Da calciatore niente da dire, da businessman penso che come gli sia finita la dice alla lunga. 

 

Attaccare Moggi per poi essere cacciato e ovviamente assolto DA corruzione insieme a compare Blatter. 

Prima di scrivere documentiamoci, io ho una memoria da volpe e la rete è piena di zeppa di materiale su cui informarsi, non sono qui a fare il docente. 

 

Che lui amasse la Juve anni 80, buon per lui ma lo spalmare * sulla Juve negli anni dopo fa pietà.. Anche perché ricordo che l. Avvocato ci ha lasciato nei primi anni 2000.. E non nel 1990.

 

Come Blatter platini oramai era Un bossman e non gli fregava un H se non parlare di Juventus solo per fare leggere il suo nome. 

 

Quelli che negli anni 80 hanno amato la Juve, ancora oggi la amano.. Alle storielle mordi e fuggi o senza pudore non do importanza 

 

Da calciatore Niente da dire, da Uomo.. Uomo piccolo piccolo. 

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