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[Forbes] Metodo innovativo della Juve per migliorare le prestazioni atletiche al rientro da lunghi infortuni

Post in rilievo

 

Articolo (in Inglese) molto molto interessante e riportato da una fonte globale e autorevole come Forbes .allah

Sarei fiero @chrimmers .ghgh

 

Serie A side Juventus have been experimenting with an innovative method that leverages brain power to address some of the players’ major challenges in modern soccer, including returning to play following long-term injuries and boosting athletic performance.

 

This approach, which aims to expedite the athletes’ recovery process as well as improve their output on the pitch, involves zero physical effort and lots of fun brain games.

 

“Imagine being able to play a video game using only the power of thought and, thanks to it, train your ability to focus, thus enhancing sports performance,” Carolina Chiappero, head of innovation at Juventus, said during our interview from last week.

 

The concept behind this vision is to have soccer players live and perform game-like actions without having to actually lift a single muscle in their body, thus averting the risk of incurring soft-tissue injuries.

 

As they sit on a chair and look at the television or computer screen, a helmet full of wires is strapped around their head. From that sitting position, with the power of their brain, they control an avatar that replicates the physical movements they would normally perform during a soccer match, such as passing, shooting and jumping.

 

To put it another way, they engage in virtual soccer games and training sessions while exerting exclusively mental effort.

 

Konstantin Sonkin, the Israeli neuroscientist behind this software called i-BrainTech, stressed on the numerous benefits that this approach can have on athletes, especially when they have been forced to sit out from games for extended periods of time.

 

“In the realm of long-term injuries, there's often a decline in motor skills, coordination, and focus post-rehab due to weakened mind-muscle connections and the degradation of neuromuscular pathways,” said Sonkin during the joint interview.

 

“I-BrainTech’s training addresses this challenge by allowing injured players to engage in numerous repetitions of soccer-specific drills without imposing physical strain. This strengthens neuromuscular pathways, preserves motor skills and boosts confidence for a successful return to pre-injury levels.”

 

Sonkin explained that iBrain Tech and Juventus are currently in what is defined as the “proof of concept” stage, an initial phase in which the software addresses the needs of Juventus’s injured players and their recovery process. If the technology achieves the desired results, the plan is to extend its application to include the academy teams and, eventually, use the device for broader purposes, such as serving as a means for talent identification at the club.

 

Duccio Ferrari Bravo, head of sport science and R&D at Juventus, sounded very enthusiastic about the technology despite acknowledging that there's still a long way to go.

 

“The most impressive aspect of i-BrainTech is that it is a video game controlled exclusively by brain impulses, without any movement on the part of the player, focusing all attention on the mental process underlying the motor task while at the same time being very engaging for those using it,” he said when asked to comment on the method.

 

In undertaking this project, Juventus primarily aim to substantiate iBrain Tech’s efficacy in enhancing the injured players’ recovery process and elevating their athletic output on the field. Unleashing this kind of potential could shape the way players and staff members like Ferrari Bravo approach their daily practice sessions at Juventus.

 

“This proof of concept was born with the need to take a shared path to validate the effectiveness of this type of training in terms of performance improvement and return to play,” he added.

 

“This is a preliminary phase in which we are testing the device with several technicians and athletes. Cognitive training is, in fact, a new frontier to explore with regards to improving performance in sport at all levels.

 

Professional soccer clubs in Europe have previously tried out brain games, including English Premier League giants Liverpool FC. In the United States, several sports leagues have invested in these types of technologies, with MLS club Atlanta United FC being the first to give i-BrainTech a shot.

 

Carolina Chiappero, who has been in charge of Juventus’s innovation strategy since October 2022, explained that the Turin-based club has over the last year ramped up its involvement in this field. Her department, she concluded, is always in search of cutting-edge technologies that can step up the way of doing things at what remains Italy’s most valuable and successful soccer club.

 

“Juventus have, among their main objectives, that of translating innovative ideas into tangible value,” Chiappero said.

 

“In the sports industry, this means identifying innovative technologies that can contribute to improving the performance of our players at all levels".

 


Traduzione articolo:

 

La Juventus, squadra di Serie A, sta sperimentando un metodo innovativo che sfrutta la potenza cerebrale per affrontare alcune delle sfide principali dei giocatori nel calcio moderno, tra cui il ritorno in campo dopo lunghi infortuni e il potenziamento delle prestazioni atletiche.

Questo approccio, che mira ad accelerare il processo di recupero degli atleti e migliorare le loro performance in campo, coinvolge zero sforzo fisico e molti giochi mentali divertenti.

“L’idea è poter giocare a un videogioco solo con la potenza del pensiero e, grazie a ciò, allenare la capacità di concentrazione, migliorando così le prestazioni sportive”, ha dichiarato Carolina Chiappero, responsabile dell’innovazione alla Juventus.

Il concetto di base di questa visione è far vivere ai giocatori di calcio azioni simili a quelle di una partita senza dover sollevare un muscolo, evitando così il rischio di infortuni muscolari.

Mentre sono seduti su una sedia e guardano la televisione o lo schermo del computer, indossano un casco pieno di fili intorno alla testa. Da quella posizione seduta, con il potere del loro cervello, controllano un avatar che riproduce i movimenti fisici che normalmente eseguirebbero durante una partita di calcio, come passaggi, tiri e salti.

In altre parole, partecipano a giochi e sessioni di allenamento di calcio virtuali impegnando esclusivamente lo sforzo mentale.

Konstantin Sonkin, il neuroscienziato israeliano dietro questo software chiamato i-BrainTech, ha sottolineato i numerosi benefici di questo approccio sugli atleti, specialmente quando sono costretti a stare lontani dal campo per periodi prolungati.

“Nel caso degli infortuni a lungo termine, spesso si verifica un calo delle abilità motorie, della coordinazione e della concentrazione dopo la riabilitazione a causa delle connessioni mente-muscolo indebolite e della degradazione delle vie neuromuscolari”, ha detto Sonkin durante l’intervista congiunta.

“Il training di i-BrainTech affronta questa sfida consentendo ai giocatori infortunati di svolgere numerose ripetizioni di esercizi specifici del calcio senza sforzo fisico. Ciò rafforza le vie neuromuscolari, preserva le abilità motorie e aumenta la fiducia per un ritorno di successo ai livelli precedenti all’infortunio.”

Sonkin ha spiegato che iBrain Tech e la Juventus si trovano attualmente nella fase di “prova di concetto”, una fase iniziale in cui il software affronta le esigenze dei giocatori infortunati della Juventus e il loro processo di recupero. Se la tecnologia raggiunge i risultati desiderati, il piano è estenderne l’applicazione alle squadre giovanili e, in seguito, utilizzare il dispositivo per scopi più ampi, come l’identificazione dei talenti del club.

Duccio Ferrari Bravo, responsabile della scienza dello sport e della ricerca e sviluppo alla Juventus, si è dimostrato entusiasta della tecnologia nonostante abbia riconosciuto che c’è ancora molto da fare.

“L’aspetto più impressionante di i-BrainTech è che si tratta di un videogioco controllato esclusivamente da impulsi cerebrali, senza alcun movimento da parte del giocatore, concentrandosi su tutto l’aspetto mentale del compito motorio mentre è molto coinvolgente per chi lo utilizza”, ha detto quando gli è stato chiesto di commentare il metodo.

Con questo progetto, la Juventus mira principalmente a dimostrare l’efficacia di iBrain Tech nel migliorare il processo di recupero dei giocatori infortunati ed elevare le loro prestazioni atletiche in campo. Sfruttare questo potenziale potrebbe plasmare il modo in cui giocatori e membri dello staff come Ferrari Bravo affrontano le sessioni di allenamento quotidiane alla Juventus.

“Questa prova di concetto è nata con la necessità di validare l’efficacia di questo tipo di allenamento in termini di miglioramento delle prestazioni e del ritorno in campo”, ha aggiunto.

“Il training cognitivo è, infatti, una nuova frontiera da esplorare per migliorare le prestazioni nello sport a tutti i livelli.”

Club professionistici di calcio in Europa avevano precedentemente provato giochi mentali, compresi i giganti della Premier League inglese, il Liverpool FC. Negli Stati Uniti, diverse leghe sportive hanno investito in tecnologie di questo tipo, con il club MLS Atlanta United FC che è stato il primo a dare una chance a i-BrainTech.

Carolina Chiappero, responsabile della strategia di innovazione della Juventus dal 2022, ha spiegato che il club di Torino ha intensificato il suo coinvolgimento in questo settore nell’ultimo anno. Il suo dipartimento, ha concluso, è sempre alla ricerca di tecnologie all’avanguardia che possano migliorare il modo di fare le cose nel club di calcio italiano più prezioso e di successo.

“La Juventus ha tra i suoi principali obiettivi quello di tradurre idee innovative in valore tangibile”, ha detto Chiappero.

“Nell’industria dello sport, questo significa individuare tecnologie innovative in grado di contribuire a migliorare le prestazioni dei nostri giocatori a tutti i livelli”.

Modificato da Trezegol_88
Inserito traduzione articolo
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Questo approccio, che mira ad accelerare il processo di recupero degli atleti e a migliorare il loro rendimento in campo, prevede zero sforzi fisici e tanti divertenti giochi cerebrali.

 

questa dalle mie parti si chiama ....presa per il *

 

però forse in fondo in fondo potrebbe essere vero e spiegherebbe del perché i nostri camminano e gli altri corrono.

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 📣 Esperimento fallito, ripeto: esperimento fallito! Battere in ritirata e tornare a sudare quanto prima 😓📣

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5 minuti fa, urbyemanuelson ha scritto:

 

però forse in fondo in fondo potrebbe essere vero e spiegherebbe del perché i nostri camminano e gli altri corrono.

Anche se in inglese, mi sembra sia scritto che questo metodo viene adottato principalmente da coloro che sono infortunati da lungo tempo.

 

Detto ciò, anche se venisse adottato da tutta la squadra, io non mi permetterei mai di giudicare qualcosa che non conosco assolutamente. Ma d'altronde questo è un forum di onniscienti bah

 

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10 minuti fa, urbyemanuelson ha scritto:

Questo approccio, che mira ad accelerare il processo di recupero degli atleti e a migliorare il loro rendimento in campo, prevede zero sforzi fisici e tanti divertenti giochi cerebrali.

 

questa dalle mie parti si chiama ....presa per il *

 

però forse in fondo in fondo potrebbe essere vero e spiegherebbe del perché i nostri camminano e gli altri corrono.

Più che altro spiega le statistiche che vedono gli studenti italiani sempre più in difficoltà nella comprensione del testo.

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14 minuti fa, LadyJay ha scritto:

Anche se in inglese, mi sembra sia scritto che questo metodo viene adottato principalmente da coloro che sono infortunati da lungo tempo.

 

Detto ciò, anche se venisse adottato da tutta la squadra, io non mi permetterei mai di giudicare qualcosa che non conosco assolutamente. Ma d'altronde questo è un forum di onniscienti bah

 

Le prestazioni della squadra negli ultimi due anni sono sotto gli occhi di tutti se questi sono i metodi forse sarebbe il caso di farsi qualche domanda in società.

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11 minuti fa, urbyemanuelson ha scritto:

Le prestazioni della squadra negli ultimi due anni sono sotto gli occhi di tutti se questi sono i metodi forse sarebbe il caso di farsi qualche domanda in società.

Ti ripeto, l'articolo mi sembra dica che è un metodo usato soprattutto dagli infortunati a lungo termine.

 

Sonkin ha spiegato che iBrain Tech e Juventus sono attualmente in quella che viene definita la fase di “proof of concept”, una fase iniziale in cui il software risponde alle esigenze dei giocatori infortunati della Juventus e al loro processo di recupero.

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Diciamo che

 

Viene fatta usare praticamente agli infortunati che si avvicinano alla guarigione e puntano oltre la condizione una risposta input output accellerata e nello stesso tempo riprogrammi con nuovi scenari di gioco il cervello. 

 

Utile, molto. Sarebbe da implementate almeno un ora barra 5 a settimana per aumentare per tutti la visione di gioco e il controllo dello stato d animo che spesso influisce (pressione, stress ecc) 

 

Tra 5 anni con l IA implementata nel software e hardware sportivi ci sarà da ridere, il cLcio aumenterà di intensità è prestazioni notevolmente 

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Letto.

 

Concetto interessante.  Non so quanto effettivamente redditizio. Male non fa di sicuro.

 

Certo se hai giocatori tipo Cassano con 3 neuroni in totale la vedo dura .ehm

 

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1 ora fa, Tricarico10 ha scritto:

https://www.forbes.com/sites/danieleproch/2023/10/20/juventus-leverage-brain-games-to-boost-soccer-players-performance/

 

Articolo (in Inglese) molto molto interessante e riportato da una fonte globale e autorevole come Forbes .allah

Sarei fiero @chrimmers .ghgh

 

Devi mettere l'articolo, non solo il link. .ok

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39 minuti fa, LadyJay ha scritto:

Ti ripeto, l'articolo mi sembra dica che è un metodo usato soprattutto dagli infortunati a lungo termine.

 

Sonkin ha spiegato che iBrain Tech e Juventus sono attualmente in quella che viene definita la fase di “proof of concept”, una fase iniziale in cui il software risponde alle esigenze dei giocatori infortunati della Juventus e al loro processo di recupero.

Io ripeto che c'è poco da esaltarsi dei metodi di preparazione alla Juventus anche per coloro che riprendono da un infortunio. Spesso infortuni di poco conto si sono protratti per mesi senza alcun apparente motivo.

La Juve degli ultimi anni non può essere presa come esempio sotto ogni aspetto men che meno della preparazione.

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Roba interessante che non ha assolutamente nulla a che fare con il recupero atletico.

È una sorta di realtà virtuale che aiuta a non perdere la lettura del gioco per un lungo degente o ad aumentare la lettura del gioco.

Dovrebbe anche aiutare a fare le giuste scelte in situazioni di gara tramite ripetizioni e percezioni aumentate.

 

Il problema di tutto ciò come ogni virtuale è passare al reale. Voglio dire Chiellini poteva essere un mostro di lettura di gioco, ma in fase di impostazione la sua visione di gioco doveva passare pur sempre dai suoi piedi....

 

Cmq non è male come tentativo. Il suo meglio lo può dare imho per distinguere in giovane età chi ha capacità cognitive e di visione di gioco superiori e innate e chi invece è Bernardeschi.

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