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Sylar 87

Di Giovambattista: "Capello ha parlato di furto e di vergogna per i due Scudetti 'rubati' alla Juve. E se lo dice un monumento del calcio come lui... Aveva le lacrime agli occhi"

Post in rilievo

1 ora fa, finoallafine1996 ha scritto:

Mah, anche Del Piero, che hai come immagine profilo, è sempre stato molto timido a riguardo, una cosa che non mi é mai piaciuta. 

Sarebbe ora che si imparasse a fare distinzione, tra il valore di un calciatore e quello di un uomo. 

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2 minuti fa, Stefanov96 ha scritto:

Capello è l'allenatore con cui ho iniziato a seguire la Juventus e il calcio in generale. Una grande persona, un friulano d'altri tempi. Chi lo critica per essere andato al Real dopo la porcata subita non lo capisco: una banda di malviventi cancellano due anni del tuo lavoro e tu dovresti restare in quel letamaio? Notate bene che non ha più allenato in Italia, neanche la Nazionale. Altri allenatori lo hanno fatto anche dopo essere stati squalificati dalla FIGC

Bisogna però ricordare tutto di Capello, evidentemente sei troppo giovane per ricordarti il Capello milanista o peggio ancora romanista, quando si accodava molto volentieri alle accuse a noi e a Moggi in particolare, con battute non certo lusinghiere.

Per carità, bisogna dare il giusto peso, io alla fine ho imparato a valutarli come professionisti, per cui quando era da noi ero il suo primo tifoso, come fatto con tutti.

Però non ci sto a farlo passare come paladino della Juventinitá, lui ha sempre solo difeso il suo lavoro, come lo stesso Ibrahimovic, i veri Juventini per me sono altri, ad esempio a cominciare da penna bianca Ravanelli, l'unico che si presentò alla marcia dell'orgoglio juventino nel lontano 2006, all'indomani di quella mega porcata e nel fuggi fuggi generale.

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1 minuto fa, Zizkov ha scritto:

Bisogna però ricordare tutto di Capello, evidentemente sei troppo giovane per ricordarti il Capello milanista o peggio ancora romanista, quando si accodava molto volentieri alle accuse a noi e a Moggi in particolare, con battute non certo lusinghiere.

Per carità, bisogna dare il giusto peso, io alla fine ho imparato a valutarli come professionisti, per cui quando era da noi ero il suo primo tifoso, come fatto con tutti.

Però non ci sto a farlo passare come paladino della Juventinitá, lui ha sempre solo difeso il suo lavoro, come lo stesso Ibrahimovic, i veri Juventini per me sono altri, ad esempio a cominciare da penna bianca Ravanelli, l'unico che si presentò alla marcia dell'orgoglio juventino nel lontano 2006, all'indomani di quella mega porcata e nel fuggi fuggi generale.

Sì, il Capello milanista non lo ricordo, non ero neanche nato. Tuttavia io non riesco a trovare dichiarazioni particolarmente antijuventine di Capello, le hanno fatte sparire dal web? Per quanto riguarda la juventinità hai ragione, ma io stimo di più chi difende il proprio lavoro rispetto a chi scende nel letamaio per diventare il capo dei disperati e poi si scorda dei titoli per fare la pubblicità dell'acqua. 

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18 minuti fa, Occhia ha scritto:

Poteva restare con noi, invece anche lui è fuggito 

E’ un professionista che rivendica successi anche suoi, a differenza di chi, azionista/dirigente e tifoso(?), non ha mosso un dito.

Onore a Capello

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19 minuti fa, Stefanov96 ha scritto:

Sì, il Capello milanista non lo ricordo, non ero neanche nato. Tuttavia io non riesco a trovare dichiarazioni particolarmente antijuventine di Capello, le hanno fatte sparire dal web? Per quanto riguarda la juventinità hai ragione, ma io stimo di più chi difende il proprio lavoro rispetto a chi scende nel letamaio per diventare il capo dei disperati e poi si scorda dei titoli per fare la pubblicità dell'acqua. 

Premesso che il web negli anni 90/inizi 2000 era praticamente agli albori, almeno quanto a diffusione popolare, c'è quest'articolo del.corriere della sera, che fotografa abbastanza bene il personaggio

 

03 giugno 2006
IL PERSONAGGIO
Don Fabio, le tante (troppe) vie della furbizia
Capello promette fedeltà alla Juve e accetta la corte del Real Madrid. Dagli attacchi a Giraudo alle lodi per Moggi
Fabio Capello ha molti meriti; se fa così, però, rischia di dissiparli. Ognuno di noi gli deve qualcosa. I romanisti, lo storico scudetto del 2001 (per i romanisti ogni scudetto è storico). I milanisti, il dominio dei primi Anni Novanta, e il ricordo di quando in Champions il Milan batteva il Barcellona. Gli juventini, 76 giornate in testa alla classifica. I veneti e i calabresi di Stoccarda, l'unico lampo nel Mondiale «azzurro tenebra» di Germania 1974, il gol della vana speranza contro la Polonia. Tutti quanti, il tocchetto di Wembley '73, la prima vittoria italiana in Inghilterra. Ma lui ora non dovrebbe approfittarne.

Vuole restare alla Juve e, intanto, accetta la corte dei vari candidati alla presidenza del Real Madrid. Non rinnega l'amicizia con Moggi, ma neppure quella con Sainz. Brinda nel suo dammuso di Pantelleria con l'altro possibile presidente madridista Calderon, ma fa sapere che il contratto da oltre tre milioni di euro netti con la Juve è ancora valido, in A come in C. Nessuno potrebbe disconoscere le sue qualità, compresa la furbizia. Qualcuno comincia a pensare che stia facendo il furbo.

Non sarebbe la prima volta. 18 aprile 2003: «Ho già detto che la Juve è una squadra che non mi interessa, per un discorso mio personale. Tutti vorrebbero allenare la Juve alla mia età, per quello che la Juve permette di fare. Io no». 7 febbraio 2004: «Sulla panchina della Juve, no. È una delle prime cinque società del mondo. Ma io non ci vado. È una mia precisa scelta di vita». 19 febbraio 2004: «Come ve lo devo dire? La Juve non mi stimola. Non è lei che non mi cerca; sono io che non sono interessato. Rispetto i suoi giocatori e la famiglia Agnelli, ma a 57 anni devo trovare qualcosa che mi intriga». Come Mexès, talentuoso difensore francese, strappato all'Auxerre tra le polemiche. Appena arrivato a Roma, Capello lo invitò a pranzo: «Tu e io, Philippe, faremo grandi cose». Ai giornalisti che gli chiedevano «che Roma sarà?» rispose: «Ve lo saprò dire quando ci sarà la presentazione ufficiale, quando saremo in ritiro». Il giorno dopo pranzò con Giraudo, amministratore delegato della Juventus. Che finalmente lo stimolò.

Anche il suo rapporto con Moggi è in continua evoluzione. 5 novembre 2002: «Il gruppo Gea è una cosa anomala. Sono anche amico di Moggi. Ma mio figlio non è l'amministratore di una società che tratta gli acquisti con il padre». Dopo la garbata replica di Moggi («alle stupidaggini rispondo solo dopo le 20 e questa è l'ora giusta...») che lo invitava a occuparsi dei figlioli suoi, il 7 novembre Capello chiarì: «Mio figlio è un avvocato che si occupa di sport, non fa il procuratore. È una cosa diversa: lui non ha contatti con i giocatori. Mio figlio è un libero professionista, non l'amministratore delegato di una società che tratta cessioni e ingaggi con suo padre. Sono stato chiaro?». Erano anni in cui anche con Giraudo l'amicizia era meno calorosa. «Il doping amministrativo non uccide» disse Capello quando la Juve era sotto processo per farmaci e la Roma sotto accusa per i conti in disordine. Giraudo la prese bene: «Molti non danno LIBRI E PASSIONI
la giusta importanza all'illecito sportivo di carattere finanziario; d'altronde siamo in un Paese dove qualcuno prende la residenza a Campione d'Italia per evadere le tasse». Il «qualcuno» era Capello, che rispose: «Certa gente ha il nervo scoperto».

Ora di Moggi Capello prende cautamente le difese. «Quale può essere stata la responsabilità di Luciano? Dico solo un parola: superficialità». Moggi come Craxi: «Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli, quando venne preso di mira il Partito socialista.

Ecco, la Juve di oggi è come il partito socialista». Gli amici non si rinnegano: «Luciano l'ho conosciuto quand'ero alla Juve come giocatore, poi l'ho ritrovato da dirigente. Ed è un dirigente eccezionale. Sono suo amico e lo stimo». Una stima prudente: «Arbitri? Con Moggi di designazioni non abbiamo mai parlato». E, nell'euforia triste del ventinovesimo scudetto: «Questo è un tiro al bersaglio, ma aspettate, ci sarà da ridere».

Non sarebbe giusto dimenticare che Capello non è un allenatore qualsiasi. È il più bravo. Capace di vincere ovunque. Era già il più intelligente da calciatore, quando faceva girare il centrocampo della Roma, della Juve, del Milan, della Nazionale. Tre su quattro, per il momento, le ha ritrovate da allenatore. È colto, legge molto, colleziona arte contemporanea.
Ha rapporti di amicizia e di stima al di fuori dello sport, ad esempio con Francesco de Gregori. Ha l'antipatia dei cinici e dei vincenti, che proprio antipatici non sono mai. Ora però il cinismo rischia di perderlo. Oppure, più semplicemente, Fabio Capello è incerto. Nell'attesa, prende tempo. Si è trovato, con ogni probabilità incolpevole, al centro di uno scandalo di sistema, che ha tentato di derubricare a commedia con battute da Azzeccagarbugli. Ora insiste, con qualche ragione, a dire che non tutto era finto, i novantuno punti, i gol, gli scudetti e tutto. Ma nello stesso tempo cerca una via d'uscita. La Juve deve restare in A. Capello deve restare alla Juve. Certo che a Madrid hanno conservato un buon ricordo, lo chiamano Don Fabio. Hanno anche preso Cassano, il puledro di razza che solo lui aveva saputo domare. Moggi è innocente, con gli Agnelli e gli Elkann il rapporto è ottimo, con Sainz pure, e i tramonti di Pantelleria sono dolcissimi. Noi aspettiamo. Per il momento, non c'è nulla da ridere
  • Grazie 1

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1 hour ago, Stanislr87 said:

E’ un professionista che rivendica successi anche suoi, a differenza di chi, azionista/dirigente e tifoso(?), non ha mosso un dito.

Onore a Capello

Per me quello che si e' fatto vale molto di piu' di parole dopo 20 anni .... che fra parentesi le parole (che non servono piu a nulla) in questo momento sono solo leccate di c a tifosi.

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I trofei in senso fisico sono solo dei freddi pezzi di ferro. Quegli scudetti li abbiamo vinti noi sul campo e resteranno dentro di noi. 

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4 ore fa, Stefanov96 ha scritto:

Capello è l'allenatore con cui ho iniziato a seguire la Juventus e il calcio in generale. Una grande persona, un friulano d'altri tempi. Chi lo critica per essere andato al Real dopo la porcata subita non lo capisco: una banda di malviventi cancellano due anni del tuo lavoro e tu dovresti restare in quel letamaio? Notate bene che non ha più allenato in Italia, neanche la Nazionale. Altri allenatori lo hanno fatto anche dopo essere stati squalificati dalla FIGC

Infatti, chi dà la colpa agli Elkann perché dovrebbe biasimare chi si staccò da loro? Si limitino ad apprezzare chi rimase...

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Sappiamo tutti che quella squadra fu distrutta per invidia. Antijuventini tra le forze dell' ordine, antijuventini tra i magistrati e i vertici della FIGC: associazione a delinquere finalizzata a distruggere la Juventus colpevole di essere troppo vincente. Che schifo di Paese il nostro.

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5 ore fa, finoallafine1996 ha scritto:

Mah, anche Del Piero, che hai come immagine profilo, è sempre stato molto timido a riguardo, una cosa che non mi é mai piaciuta. 

Non ci ha mai, mai, difeso, ha sempre fatto il democristiano 

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18 anni sono passati e ancora aspetto chi difenda la juve..in quell estate che sono stato travolto io come milioni di tifosi juventini dal treno dell odio..dai loro sogni degli antijuventini alla realtà da un opinione pubblica diventata sentenza di morte x la juventus....sopreso sbalordito e inkazzato nel veder la juve punita e smantellata senza una vera colpa..e loro??..i capello e molto giocatori fuggiti..mai una parola in difesa..accettarano tutti l infamata...oggi caro capello le lacrime nn servono a niente

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questo e' il risultato della politica societaria.... a partire dal 2006  attraverso indagini su fatti inconsistenti che riguardano tutte le societa' ma che colpiscono solo noi , continuando con la var  che interviene per danneggiare e viceversa per finire con situazioni come questa ...ammonito...come per dire " provateci ancora, la prossima magari  fa crak" atteggiamenti che dimostrano la sudditanza nei confronti del sentimento antijuventino a tutti i livelli per non parlare della conferma sulla panchina di uno che tutto e' tutto meno che allenatore , il peggiore della nostra storia e non parlo di risultati ma di prestazioni non so come possano  abbonati e paganti fare sacrifici di tasca ,viaggi  e tempo a resistere a simili spettacoli penosi e umilianti per il club che siamo ...lo salva solo il C..O e il corto muso....  Cmq un grazie al sig . Elkann per tutto questo , forse ma forse ehh   anche il nonno da lassu' sara' orgoglioso dato che lo ha scelto proprio lui

Fallo.jpg

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7 ore fa, Occhia ha scritto:

Poteva restare con noi, invece anche lui è fuggito 

e vabbè...poteva un top allenatore dell'epoca scendere ad allenare in B?

avessimo avuto un klopp o un guardiola di ora,  sarebbero rimasti ad allenare in B ?

bisogna essere realisti

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2 ore fa, dankos2 ha scritto:

Non ci ha mai, mai, difeso, ha sempre fatto il democristiano 

Verissimo,  che resti a Los Angeles 

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6 ore fa, Zizkov ha scritto:

Premesso che il web negli anni 90/inizi 2000 era praticamente agli albori, almeno quanto a diffusione popolare, c'è quest'articolo del.corriere della sera, che fotografa abbastanza bene il personaggio

 

 

Grazie della segnalazione, "Il doping finanziario non uccide" è l'unica frase grave (peraltro è l'unica che non conoscevo) perché lascia intendere cose mai provate. Si tratta comunque di frasi a mezza bocca, nulla di minimamente paragonabile non solo a gente come Zeman e Sarri, ma nemmeno ad Ancelotti (che disse cose molto più gravi anche dopo averci allenato, cosa che trovo sempre vergognosa). Insomma la costruzione dell'immagine di un Capello antijuventino prima del maggio 2004 mi sembra abbastanza campata in aria, al massimo fece una figura un po' barbina a dire che non gli interessava allenare la Juventus pochi mesi prima di andarci, ma la metteva comunque sul piedistallo

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8 ore fa, finoallafine1996 ha scritto:

Mah, anche Del Piero, che hai come immagine profilo, è sempre stato molto timido a riguardo, una cosa che non mi é mai piaciuta. 

È che doveva fare sbattere i coperchi. Non gli ho mai sentito dire di sentenze giuste e da accettare,anzi li ha sempre rivendicati gli scudetti. Se per qualche motivo provi odio per lui fatti tuoi,ma non inventare cose che non esistono. 

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14 minuti fa, ciumbia ha scritto:

e vabbè...poteva un top allenatore dell'epoca scendere ad allenare in B?

avessimo avuto un klopp o un guardiola di ora,  sarebbero rimasti ad allenare in B ?

bisogna essere realisti

ma poi cosa restava a fare? Vinci nettamente e ti tolgono tutto, così perdi proprio il senso della competizione. Io al suo posto mi sarei ritirato a vita privata, lui si limitò a scappare dall'Italia

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18 minutes ago, ciumbia said:

e vabbè...poteva un top allenatore dell'epoca scendere ad allenare in B?

avessimo avuto un klopp o un guardiola di ora,  sarebbero rimasti ad allenare in B ?

bisogna essere realisti

Ha fatto una scelta legittima certo, ma per me rimane uno Zambrotta qualunque, di certo non lo innalzo a salvatore della causa juventina .... Ma ci sono tifosi juventini che apprezzano *, molto di più di gente che coi fatti ha dimostrato la propria juventinita'

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Che poi a guardare bene la penalizzazione per le plusvalenze legali è pure peggio.. almeno nel 2006 pagarano anche altre società.. direi che l'antijuventismo ormai è sdoganato con la complicità della proprietà 

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18 minuti fa, Peppe Juve46 ha scritto:

È che doveva fare sbattere i coperchi. Non gli ho mai sentito dire di sentenze giuste e da accettare,anzi li ha sempre rivendicati gli scudetti. Se per qualche motivo provi odio per lui fatti tuoi,ma non inventare cose che non esistono. 

Fare quello che ha fatto gente come Ibra o Capello, che devono sicuramente meno di quanto deve lui alla Juve e ai suoi tifosi che ancora oggi lo osannano come pochi altri nella nostra storia.

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