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29 MAGGIO 1985

15/03/1970 Juventus vs Cagliari 2-2. Interpreti: Lo Bello, Riva, Niccolai e, per altra ragione, Boniperti

Post in rilievo

Fratelli Bianconeri, 

non sono molto in forma .. ma .. navigando un po' qui e là .. mi sono ritrovato su questo piacevole " Blog " che, non conoscevo, 

e cioè " Juventino CentoxCento " .. e .. visto e considerato che ho un po' " le gomme a terra ", buona parte di ciò che ora andrò

a proporre è tratto dal " Blog " di cui sopra ( insomma, è una sorta di " copia - incolla " // di " farina del .. mio sacco .. " ve n'è ben poca ) 

 

Vado ... .ehm 

 

Gigi Riva ci ha lasciato e lo abbiamo voluto ricordare con il nostro post su Facebook (molto partecipato da voi). Sul Mito di Rombo di Tuono si sprecano le storie anche riguardo alla Juventus.

 

Gigi Riva è stato uno dei rimpianti più profondi dell’Avvocato Gianni Agnelli e del Presidente Giampiero Boniperti.

La Juventus ci provò almeno 3 volte in modo serio, si spinse fino al punto di offrire al Cagliari un miliardo delle vecchie lire più 6 giocatori in contropartita. L’attaccante lombardo ha sempre puntato i piedi e rifiutato la Vecchia Signora. Agnelli delegò Boniperti e Italo Allodi a portargli, a tutti i costi, Rombo di Tuono, ma ogni tentativo fu vano. 

Dopo la finale di Coppa dei Campioni del 1973 persa a Belgrado contro l’Ajax, l’Avvocato disse al suo braccio destro: “Vede Giampiero, con Riva in campo avremmo vinto la partita e la Coppa”.

 

Ma perché Riva rifiutò a più riprese i bianconeri? Lo fece anche Vialli ma poi si arrese alla corte di Boniperti, idem Baggio con Montezemolo (e con l’intervento diretto dell’Avvocato su Berlusconi che aveva già un contratto in mano grazie a Caliendo).

 

L’attaccante del Cagliari non l’ha fatto per una mancanza di rispetto verso la Juventus, semmai per eccessivo rispetto e grande amore verso la Sardegna che lo aveva adottato dopo la sua enorme tragedia familiare. Il piccolo Gigi era rimasto orfano di padre a 9 anni e dovette dire addio alla sorellina in modo prematuro. All’età di 16 anni, anche alla madre. A 19 anni si trasferì in Sardegna “con tanta rabbia in corpo verso la vita”. ( e, se mi è concesso, questo lo scrivo io : incredibile come possa essere infame e crudele l'incedere di buona parte degli esseri umani sul " Pianeta Terra "

 

L’attaccante, dopo quella infanzia così tragica, era afflitto da una comprensibile depressione che lo ha accompagnato, purtroppo, per tutta la sua esistenza, per sua ammissione. Non stiamo facendo gossip, ma è una condizione personale di cui Riva ne ha parlato a più riprese, rendendo pubblico un suo grave problema personale.

 

Riva rifiutò sempre la Juventus. Il bomber “cagliaritano” d’adozione ha ricordato in diverse interviste che Boniperti ci provò per tre stagioni di fila: lo chiamava per parlare del più o del meno, la prendeva larga ma poi “finiva sempre per toccare l’argomento della Juventus”.

“Ogni volta che giocavamo nel continente – racconta il grande attaccante – mi veniva a trovare Allodi che, pur prendendola larga, sempre mi diceva: ‘dai telefoniamo a Boniperti’. Ma quella telefonata non arrivava”.

 

Ma è curioso l’aneddoto raccontato dal bomber legato proprio a una telefonata avvenuta negli ultimi anni prima della morte nel giugno del 2021 di Giampiero Boniperti. Riva chiama per fare gli auguri al Presidente onorario della Juventus che gli risponde in modo laconico : 

 " Non sarei sincero se non ti dicessi che io questa telefonata da te l’aspettavo 50 anni fa ”.

 

Boniperti-Riva, due signori e ma anche due vincenti, e quindi con la giusta dose di grinta e cattiveria. Erano due rivali che si rispettavano molto anche se nel 1970 la tensione salì alle stelle nel match decisivo tra Juventus e Cagliari. I sardi erano a +2 in classifica (al tempo la vittoria valeva 2 punti), l’arbitro era Lo Bello con il quale Rombo di Tuono litigò di brutto. 

Racconta Riva: “Cominciò con un rigore per la Juventus, del tutto inesistente. Protestammo a lungo, lui fu irremovibile, andò sul dischetto Haller e Albertosi parò. Mentre correvamo ad abbracciarlo, l’arbitro tornò a indicare il dischetto: il rigore era da ripetere. E lì perdemmo tutti quanti la testa, a cominciare da me.

Mentre Albertosi piangeva di rabbia aggrappato al palo, io andai da Lo Bello e incominciai a riempirlo di parole, parolacce, insulti. Gli urlai che noi avevamo fatto sacrifici per un anno intero, e non era giusto che un c…e come lui li buttasse all’aria. Gli dissi anche di peggio, lui fingeva di non sentire e continuava a dirmi di pensare a giocare” . Lo Bello mette la palla al centro ma Riva continua a insultarlo, e lui gli dice: “Pensa a giocare”, si rivolge poi al capitano Cera: “voi pensate a buttar palla in area a Riva”.

A pochi minuti dalla fine Lo Bello sale ancora in cattedra: altro contatto in area inesistente, questa volta in prossimità della porta della Juventus e rigore! Protestano i bianconeri. Riva va sul dischetto, rischia di sbagliare ma segna per un soffio: finisce 1-1. Rombo di Tuono racconta: “Lo Bello mi fissò a lungo e la sua espressione diceva: “Allora, hai visto?”. Gli risposi ancora un po’ secco: “E se lo sbagliavo?”. La parola fine la pretese lui: “Te lo facevo ripetere”

 

P.S. 

- Il rigore assegnato al Cagliari era " INESISTENTE " -  ero in " Curva Maratona " ( divisa a metà tra supporters bianconeri e cagliaritani

c'è da dire che non accadde niente di disdicevole, anzi, i supporters del Cagliari dispensavano, anche ai supporters bianconeri, alimenti

della loro terra ) 

 

- Se la Juve avesse vinto, con ogni probabilità il " Campionato " avrebbe preso un'altra piega - l'inizio di stagione fu disastroso, tant'è che

dopo 6 partite l'allenatore Luis Carniglia venne esonerato .. al suo posto arrivò l'allenatore della " Primavera " .. ergo .. Rabitti .. che, fino

a quel match fu assai valido sotto ogni punto di vista - dopo quella sconfitta, ahimè, la Juve in parte si " sgonfiò ", e a fine campionato

arrivò al 3° posto : Cagliari 45 punti - Inter 41 - Juve 38 - // - Peccato, se l'inizio di stagione non fosse stato " disastroso ", con ogni 

probabilità ben altra sarebbe stata la " classifica finale " .. ma .. si sa .. con i se e con i ma non si va da nessuna parte .. 

 

 

 

P.S. - 1 - Buona serata a tutti .. intanto io .. vado a prendere una " Tachipirina " .. .salveStefano ! 

 

P.S. - 2 - uum Perchè nel titolo ho citato " Niccolai " ?  Perchè oltre ad essere un più che discreto giocatore, 

era altresì assai " generoso " con gli avversari .. ergo .. " L'Autogol " era una sua preziosa ed innata qualità .. :uhmm:

 

P.S. - 3 - Nel 1973, a Belgrado,  allo Stadio della " Stella Rossa ", detto il " Maracanà ", io c'ero.  Ero in Tribuna di fianco al mitico " Serafino " .. che .. in pratica .. di " Professione " .. era una sorta di " tifoso " delle più note squadre italiane.  Più di 30/35 ore di treno in quella che era l'assai ostica Jugoslavia di Tito. In territorio slavo, sia all'andata che al ritorno, ogni 100/150 km, il treno veniva fermato e una decina circa di soldati salivano sui vagoni per controllare documenti .. borse .. e via dicendo. Io non ho idea se con Riva la Juve avrebbe potuto battere il grande Ajax di Cruijff ( dal 1970 al 1973 vinse 3 Coppe di Campioni di fila ) anche se, il match, fu piuttosto equilibrato .. o .. per meglio dire .. netta fu la sensazione che, una volta andati in vantaggio, gli olandesi si limitarono a controllare la partita. Anche se .. i bianconeri ebbero 2 grandi opportunità :  una con Bettega che, incredibile ma vero, da solo, davanti al portiere avversario, si mangiò un gol in pratica fatto .. proprio con quello che, ai tempi, era il suo preferito " colpo letale " per gli avversari .. e cioè .. il colpo di testa // l'altra, con Altafini : in contropiede si involò ( per modo di dire ) verso la porta avversaria .. ma .. data l'età .. quando Josè giunse nei pressi dell'area degli olandesi .. tutto d'un tratto gli mancò  .chebotta     l'ossigeno, ed un paio di avversari che, nel frattempo, l'avevano raggiunto, in maniera " caritatevole ", gli portarono una " ricarica ..  di ..  O2 " .. ergo ..  purissimo ossigeno ( :patpat: )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Non ero ancora nato, ma ricordo di aver sentito diversi aneddoti su Boniperti e la sua "ossessione " per il bomber Riva. Chissà cosa avrebbe potuto combinare con la maglia bianconera, sicuramente non avrebbe floppato come il buon Pietro Paolo Virdis...

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ho letto non so più dove che Boniperti per Riva era disposto a girare al cagliari Cuccureddu e Causio.

Con il senno di poi meglio che l'affare non sia andato in porto, visto che con i vari Bettega,Haller,Altafini,Anastasi e Boninsegna in attacco siamo stati a posto per anni.

Mentre Cuccureddu e Causio sono stati fondamentali in altri ruoli.

 

PS Riva nelle interviste a pelle non mi è mai stato simpatico per il suo modo di porsi molto scostante, ora capisco che c'era un motivo, infanzia davvero difficile per lui. Grazie all'autore del topic.

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Grazie come sempre Stefano @29 MAGGIO 1985 per queste perle che tiri fuori. Per chi come me non ha vissuto quei periodi, per ragioni anagrafiche, è sempre molto interessante leggere approfondimenti del genere .ok

 

Riva un gigante sotto ogni aspetto  .allah

 

Bellissima la chiusa su Niccolai sefz

 

P.s.: mi pare di aver capito che hai la febbre, buona guarigione ;-)

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Grazie per questo interessante racconto. Ai tempi di Rombo di Tuono ero ancora troppo piccolo e non ho grandi ricordi, né di lui come giocatore, né di quella Juve da cui poi nacque la grande Juve del Trap (quella sì che la ricordo bene!). Ma, oltre agli aneddoti sul rapporto Riva-Boniperti, la parte che mi ha più incuriosito è quella riguardante Lo Bello. Dai racconti su di lui, e questo non fa eccezione, un arbitro considerato un fuoriclasse del fischietto ma con una personalità e una smania di protagonismo che me l'hanno sempre reso difficile da digerire.

Ti auguro una buona serata

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Grandissimo Stefano, leggendo le parole di Lo Bello direi che l'articolo che hai pubblicato è molto attuale viste le dichiarazioni rilasciare in settimana da Rocchi inerenti la diffusione dei dialoghi arbitrali...

Ti immagini Lo Bello nel contesto odierno?

Ieri anche mio figlio si è cimentato in aneddoti di un certo rilievo, ha preso in biblioteca la storia critica del calcio italiano di Brera, testo scritto con grande maestria, pieno dii episodi curiosi..

Un caro saluto dalle campagne di Firenze

Rimettiti presto!

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Ricordo quel giorno come fosse ieri.

Per un bambino sardo di cinque anni Gigi Riva era come Robin Hood per un povero di Sherwood, era il riscatto, era la fede.

L'amore che ha avuto da questa terra che l'ha accolto e adottato è stato il suo più grande trofeo, non poteva tradirlo.

Erano altri tempi. 

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2 ore fa, romeo benetti ha scritto:

Grazie per questo interessante racconto. Ai tempi di Rombo di Tuono ero ancora troppo piccolo e non ho grandi ricordi, né di lui come giocatore, né di quella Juve da cui poi nacque la grande Juve del Trap (quella sì che la ricordo bene!). Ma, oltre agli aneddoti sul rapporto Riva-Boniperti, la parte che mi ha più incuriosito è quella riguardante Lo Bello. Dai racconti su di lui, e questo non fa eccezione, un arbitro considerato un fuoriclasse del fischietto ma con una personalità e una smania di protagonismo che me l'hanno sempre reso difficile da digerire.

Ti auguro una buona serata

Confermo  & Riconfermo :  dotato di  un ego smisurato ... per la serie ... " Io sono il più bravo .. il più bello .. il più intelligente " - 

Grazie per aver partecipato.  Buon Ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

1 ora fa, AngriJuve ha scritto:

Grazie, troppo gentile ! Buon Ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

1 ora fa, bbagghins ha scritto:

@29 MAGGIO 1985 Grazie per il racconto e tanti auguri per una pronta ripresa!

Grazie a te per aver lasciato il tuo graditissimo contributo. Buon Ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

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7 minuti fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

Ricordo quel giorno come fosse ieri.

Per un bambino sardo di cinque anni Gigi Riva era come Robin Hood per un povero di Sherwood, era il riscatto, era la fede.

L'amore che ha avuto da questa terra che l'ha accolto e adottato è stato il suo più grande trofeo, non poteva tradirlo.

Erano altri tempi. 

Caro fratello bianconero, altri tempi .. altro calcio .. altra gente .. 

 

Lo confesso : ho assai gradito il tono e la qualità della tua piacevolissima riflessione - Grazie ! -

 

Buon ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

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3 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Caro fratello bianconero, altri tempi .. altro calcio .. altra gente .. 

 

Lo confesso : ho assai gradito il tono e la qualità della tua piacevolissima riflessione - Grazie ! -

 

Buon ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

Fa piacere però incontrare ancora oggi gente con quei valori, come è evidente nel tuo caso.

Ricambio gli auguri con sincera stima.

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3 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Ero in Tribuna di fianco al mitico " Serafino "

Buona sera Stefano. Mi hai sbloccato un ricordo. Serafino il tifoso di tutti. Lo ricordo anche al Giro d'Italia. Una voce quasi tenorile. 

Ti auguro una buona guarigione

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2 minuti fa, gobbone ha scritto:

Buona sera Stefano. Mi hai sbloccato un ricordo. Serafino il tifoso di tutti. Lo ricordo anche al Giro d'Italia. Una voce quasi tenorile. 

Ti auguro una buona guarigione

Carissimo,  Serafino era " Uno e Trino " : con le sue " comparsate ", di ogni sorta e risma, si guadagnava il " Panem Quotidianum " - 

 

Grazie, troppo gentile. 

 

Buon Ferragosto a te e famiglia, .salveStefano !

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Ecco, la differenza tra la Juve dell’epoca e quella attuale sta tutta nell’uomo più alto al comando.

All’epoca l’Avvocato amava la Juve visceralmente e pretendeva dai suoi dirigenti che gli comprassero i campioni. 
Quello attuale…

Ad ogni modo grazie per il bell’aneddoto!

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Leggo volentieri i tuoi racconti perché c’è sempre da imparare, questa volta mi hai anche sbloccato un ricordo, a dire il vero di pochi anni fa, ma in qualche modo legato a quella partita.

Presentazione del libro di Telese sullo scudetto del Cagliari, io mio malgrado presente per lavoro. Tra il pubblico, probabilmente invitato dagli organizzatori per fare numero si accomoda anche mio zio, che sapevo fosse di fede bianconera ma che era sempre stato molto moderato. A fine presentazione, dopo esserci sorbiti la mistificazione su come il Cagliari avesse vinto onestamente contro i furfanti del nord (con parole di disprezzo soprattutto verso quelli piemontesi), mio zio si alza e va a ricordargli che quello scudetto fu influenzato da un rigore totalmente inventato.
Perdonami il mezzo off topic, ma mi ha fatto piacere ricordare e di conseguenza condividere questo aneddoto.

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8 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

dotato di  un ego smisurato ... per la serie ... " Io sono il più bravo .. il più bello .. il più intelligente " - 

Come Collina, o meglio, Collina brutta copia di Lo Bello, che almeno te le diceva in faccia le sue intenzioni...

Ricordo poco la partita, qualche flash delle trasmissioni sportive dopo di essa...

Riva...troppo grande.

Finale di coppa rimet. I piccoli tifosi del Cagliari intervistati prima della sconfitta cantavano: Rivva Rivva facci un gol.

Calcio di altri tempi quando non c'era l'acredine che ci ha rovinato e che ci permetteva di tifare il giocatore per la bandiera.

Auguri per la tua salute Stefano

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Ottimo. Ottimo come sempre 

La corte di Boniperti per certi giocatori è riconosciuta ma su Riva fu amore vero

Contro l’Ajax del genio, in attacco avevamo Bettega-Anastasi che tanto scarsi non erano 

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Juventus + Riva sarebbe stata una combinazione devastante per gli avversari. Peccato...

 

Grazie Stefano e riguardati, mi raccomando ;) 

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8 ore fa, Cjrano ha scritto:

... A fine presentazione, dopo esserci sorbiti la mistificazione su come il Cagliari avesse vinto onestamente contro i furfanti del nord (con parole di disprezzo soprattutto verso quelli piemontesi) ...

C'è da dire che, per i tifosi cagliaritani, lo scudetto del '69 fu rubato al Cagliari dalla fiorentina, e quello del '71 dall'inter.

L'unico che riuscì a vincere fu quello in cui lottò con la Juventus. 

Ma la Juve ruba ...

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1 ora fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

C'è da dire che, per i tifosi cagliaritani, lo scudetto del '69 fu rubato al Cagliari dalla fiorentina, e quello del '71 dall'inter.

L'unico che riuscì a vincere fu quello in cui lottò con la Juventus. 

Ma la Juve ruba ...

.. Caro fratello bianconero, buongiorno. 

 

.. E' VERO .. LA " JUVENTUS " .. RUBA  .. ergo .. RUBA IL CUORE DI CHI .. DI LEI .. SI INNAMORA

 

.. E CIO' LO CERTIFICA ANCHE LA " F.I.F.A " ALLA VOCE .. " JUVENTUS " .. .ehm 

 

   -  " JUVENTUS IS  A CLUB WITHOUT  COMPARE " .. ergo .. " LA JUVENTUS E' UN CLUB SENZA EGUALI " 

 

Buona giornata, .salveStefano !

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Grazie Stefano per questi tuoi bellissimi aneddoti che risvegliano ricordi ormai sopiti dal tempo.

Ricordo che il secondo tempo della partita fu trasmesso dalla rai e , se non sbaglio, Anzolin era al rientro dopo un lungo infortunio e , per poco , non parò il rigore di Riva.

Un augurio che ti riprenda al più presto dal malanno, cosa che vedo più difficile per la nostra Juve.

Un abbraccio Sergio

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Carissimo Stefano,

è sempre una meraviglia leggere le tue parole! È come aprire un vecchio album di fotografie in bianco e nero, sentire il gracchiare delle radioline accese la domenica pomeriggio e rivedere quei visi segnati dalla passione e dalla storia.


Tu dici di avere "le gomme a terra", ma il tuo racconto ha più cavalli di un’Alfa Romeo Giulia Super lanciata in autostrada negli anni '70! (riferimento ad un'automobile che il mio papà apprezzava moltissimo, senza potersela permettere)

 

Io, per darti un'idea, sono arrivato qualche mese dopo quella partita contro il Cagliari, e quando tu ti beccavi le perquisizioni della polizia jugoslava, mi preparavo ad andare all'asilo, probabilmente già con una sciarpa bianconera immaginaria al collo!

 

Hai toccato corde profonde con la storia di Gigi Riva. Un mito assoluto del nostro calcio. Un campione che ha scelto il cuore alla gloria, la sua isola al palcoscenico più scintillante. Forse è vero, con lui in campo a Belgrado le cose sarebbero potute andare diversamente… Ma in fondo, parte del fascino del calcio è proprio questo: le sliding doors, i “se” e i “ma” che ci portiamo dietro come vecchie cicatrici da raccontare con un sorriso amaro davanti a un bicchiere di vino e due olive.

 

Il botta e risposta a distanza tra Boniperti e Riva è poesia pura. Due uomini d'altri tempi, di quelli che oggi ci mancano come l’acqua nel deserto. Onesti, leali, duri ma con il cuore in mano. E quel “ti aspettavo 50 anni fa” è una coltellata dolce, che lascia il segno e ci ricorda che certe telefonate arrivano tardi, ma mai troppo tardi.

 

E poi, quel racconto di Juventus-Cagliari, del rigore ripetuto, di Lo Bello, di Albertosi che piange…

La curva divisa in due, i salumi e i formaggi sardi condivisi tra tifosi… che tempi!

E oggi litighiamo per un fuorigioco semiautomatico…

 

Ah, e che chicca il riferimento a Niccolai! Un giocatore generoso davvero… più con gli attacchi avversari che con la propria difesa (anche se leggo abbia infilato la propria rete solo cinque volte) ma sempre con grande spirito! Ogni tanto penso che anche noi avevamo Morini, un altro grandissimo che qualche volta faceva gol nella porta sbagliata.

 

Per finire: Altafini che perde l’ossigeno a Belgrado, Bettega che si mangia un gol fatto… eh, quelle partite ce le portiamo dentro come una ferita che non brucia più, ma che ogni tanto ci viene voglia di grattare.

 

Grazie per questo viaggio, davvero. Cura quelle gomme a terra con la Tachipirina se serve, ma sappi che la tua memoria, la tua passione e il tuo spirito sono ben più gonfiati di quelli che si vedono in campo oggi.


Un grande abbraccio bianconero, con stima, affetto e un pizzico di sana invidia per tutto ciò che hai vissuto.

Fino alla fine,
un fratello juventino (di qualche anno più giovane).

Modificato da Juventus_addicted
Migliorato, almeno spero

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Data l’età ho vissuto appieno da adolescente quella splendida stagione. Non c’era il forum on Line, ma c’era quello umano con i capannelli al Campo Combi. Seguii quella partita con la radiolina all’orecchio come tanti..Lo Bello fece un capolavoro di cerchiobottismo ma alla fine penso che il risultato fu giusto. Ho i miei dubbi che Riva potesse esprimersi ai suoi livelli nella Juventus e in quella Torino un po’ fredda e nebbiosa degli anni 70. Aveva trovato il connubio perfetto, visto il suo vissuto, come uomo e come atleta in quel di Cagliari ed estrapolarlo da quella realtà secondo me ne avrebbe minato dí molto il rendimento. Per la finale di Belgrado forse avremmo potuto osare un po’ di più ma perdemmo contro una delle più forti squadre di sempre e comunque non era quella la finale da vincere. Grazie Stefano per il ricordo e un augurio di pronta ripresa.

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