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[Topic Unico] L'Angolo del Guru

Post in rilievo

13 minuti fa, Bianchi40000 ha scritto:

Come hai fatto a capire che intendesse che Di Gregorio sia forte come Peruzzi?

Ceh ragazzi qui si sta solo dicendo che dire che un portiere è scarso perché non è convocato in nazionale non ha senso perché altrimenti nel periodo in cui Peruzzi non veniva convocato allora anche di lui si doveva dire lo stesso quando ovviamente non è cosi.

Non mi sembra un ragionamento cosi difficile da capire

non c'è bisogno di alludere a ipotetici difetti di cognizione o di abilità cerebrali, anche perché nessuno ha scritto che Di Gregorio è scarso.

È stato solo detto che si tratta di un portiere buono/normale come se ne trovano abbastanza in giro, ed infatti il prezzo lo dimostra, e fatto sicuramente anche avvalorato dal non essere nel giro "diretto" della nazionale. Non mi pare che qualcuno abbia scritto che di Gregorio è scarso perché non viene convocato.

una Juve che storicamente è abituata a tenere i portieri numero 1 in circolazione .

 

La questione Peruzzi è semplicemente falsa perché nel giro della nazionale "titolare" c'era eccome e ha fatto le presenze che magari non erano coerenti al suo livello per infortuni (avrebbe giocato Francia 98)

Magari io faccio fatica a capire ragionamenti semplici ma si dovrebbe ripassare un pochino la storia ....  

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3 ore fa, Andrea 11 ha scritto:

A me degli analisti frega meno di zero ...che poi cambiaso renda meglio a destra sono d'accordo ...ma ad oggi è l'unico giocatore che davvero ci fa tenere palla... altrimenti sarebbe tutto un batti e ribatti come contro l'Inter...

PS: yildiz si allarga di suo e si stringe di suo...gli spazi che lascia vuoti, chi deve andarli a prendere?

cambiaso ci fa tener palla nel senso che la tiene lui toccandola 5/6/7 volte finché non la perde (la maggior parte delle volte).

ripeto, per me attualmente (da novembre dell'anno scorso) è un giocatore inguardabile che dovrebbe scaldare la panchina (poi deve giocare per forza perché non abbiamo alternative, altro discorso).

yildiz dovrebbe accentrarsi dietro la punta in fase offensiva e l'esterno di cc (cambiaso in questo caso) dovrebbe andare sulla fascia in modo da torgliergli un uomo (cosa che fa il seppur limitato tecnicamente kalulu

utilizzare yldiz sulla linea laterale a rientrare sul destro raddoppiato e triplicato è, secondo me, demenziale e autolesionistico.

nel frattempo la punta centrale gioca da sola nella terra di nessuno col compagno più vicino a 20 metri.

 

poi oh, de gustibus.

se a tudor piace così che devo dire.

l'allenatore pagato è lui.

le prestazioni del nostro attacco parlano da sole.

 

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11 minuti fa, baggio18 ha scritto:

ma famme capì, dove vuoi arrivare , a dire che Di Gregorio sia forte come Peruzzi perché in tralaltro in periodi storici diversi non erano il portiere titolare in nazionale?

Ma ti rendi conto su cosa ti stai arrampicando per non ammettere una cosa evidente, cioè che DG è un buon portiere ma niente di così eccezionale, come i portieri che la Juve  ha avuto nei suoi cicli migliori. 

Oh mamma mia...

No, semplicemente ho dato seguito al post di @Zatopek, non mio, che evidenziava il fatto come in passato anche Peruzzi, che era titolare di una Juve vincente, non sia stato sempre titolare in nazionale e si sia visto preferire per diversi periodi portieri probabilmente inferiori o dello stesso livello come Marchegiani, Toldo, Pagliuca, ma questo non lo rendeva "scarso".

E, allo stesso modo, il semplice fatto che a DG vengano preferiti Meret, Vicario o altri attualmente (peraltro anche DG é stato convocato l'anno scorso) non significa che quelli siano automaticamente più forti o lui sia "mediocre".

Tutto lì, nessuno (o almeno non io) ha paragonato DiGregorio a Peruzzi, nessuno sostiene sia forte come lui, nessuno dice che DG deve essere titolare in nazionale.

E', appunto, semplicemente un portiere per me di buonissimo rendimento, in un contesto italiano comunque di livello tra i portieri, e non é uno che ha fatto perdere punti alla Juve o possa essere considerato un problema.

Poi che ci sono portieri più forti, a parte i top top, come anche Svilar é vero, questo non significa per me che in un momento di risorse scarse si deve andare a spendere soldi in un ruolo in cui siamo già coperti.

E senza tirare in ballo Giuntoli (e l'ossessione per lui che paiono aver sviluppato alcuni...che sembrano aver paura a dire che DG é un buon portiere perché altrimenti si rivaluta Giuntoli e il suo mercato non sia mai)

Spiegare il mio punto di vista più chiaramente di così non riesco, poi devo passare ai disegni (o meglio ancora lasciar perdere tanto é evidente che alcuni - loro sì... - vogliono fare polemica).

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30 minuti fa, Winston Wolf ha scritto:

La clausola compromissoria era una motivazione poco convincente, a quella Juve tre punti in più o in meno in campionato (se avessimo affrontato la B...) non avrebbero cambiato nulla. Ripeto, intanto bloccavi tutto e mandavi le carte alla Corte Costituzionale, poi si vedeva. 

Ci fu la volontà oserei dire "politica" di non coltivare oltre il ricorso. Quello fu il vero patteggiamento, ai miei occhi: accettare supinamente una decisione eterodiretta da potentati che si contendevano il lascito degli Agnelli. Vabbè, ormai non si può più tornare indietro e il discorso sarebbe troppo lungo e soprattutto non in tema con il topic. 

Ancora stiamo lì e non vogliamo prendere atto della verità. Moggi era il padrone dei cartellini del 70% dei giocatori di serie A e aveva un grande potere nel mondo del calcio. La morte degli Agnelli e la debolezza politica della giovane proprietà che non poteva offrire copertura offrì una occasione decisiva a chi voleva farlo fuori....Farsopoli è stata l'occasione per togliere politicamente di mezzo Moggi e la Gea World dal calcio italiano. Le colpe di Moggi non attengono alle vicende calcistiche ma al fatto che era diventato il padrone del calcio italiano...doveva essere allontanato prima, quando il conflitto di interessi era evidente, ma come ripeto la proprietà era troppo debole e lui era diventato troppo potente.

La Juve è stata usata e colpita in ragione del legame diretto di Moggi per rivoluzionare gli equilibri di potere ed economici nel calcio italiano..attraverso una manovra mediatica abilmente pilotata. Lo stesso Moggi, non ha mai utilizzato le cautele del caso, anzi dopo la morte degli Agnelli ha progressivamente ampliato la sua sfera di influenza con la Gea senza limitazioni...calpestando molti interessi...le conseguenze le conosciamo, proposte con una abile narrazione di comodo da parte della carta igienica rosa..

Tutto il resto è speculazione...

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15 minuti fa, Bianchi40000 ha scritto:

Come hai fatto a capire che intendesse che Di Gregorio sia forte come Peruzzi?

Ceh ragazzi qui si sta solo dicendo che dire che un portiere è scarso perché non è convocato in nazionale non ha senso perché altrimenti nel periodo in cui Peruzzi non veniva convocato allora anche di lui si doveva dire lo stesso quando ovviamente non è cosi.

Non mi sembra un ragionamento cosi difficile da capire

Grazie di averlo fatto notare.

Perché poi a me viene contestato "estrapoli una frase per rispondere ad catzum".

Che poi Peruzzi é stato il mio portiere preferito ma di gran lunga.

E l'anno scorso avevo scritto che io mi sarei tenuto Sczeszny e consideravo i 18 milioni di DG uno spreco di Giuntoli...poi sinceramente ho un po' cambiato idea, perché é un bravo portiere e per giocatoori così ogi ti chiedono di più di solito.

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3 minuti fa, HaranBanjo ha scritto:

Ancora stiamo lì e non vogliamo prendere atto della verità. Moggi era il padrone dei cartellini del 70% dei giocatori di serie A e aveva un grande potere nel mondo del calcio. La morte degli Agnelli e la debolezza politica della giovane proprietà che non poteva offrire copertura offrì una occasione decisiva a chi voleva farlo fuori....Farsopoli è stata l'occasione per togliere politicamente di mezzo Moggi e la Gea World dal calcio italiano. Le colpe di Moggi non attengono alle vicende calcistiche ma al fatto che era diventato il padrone del calcio italiano...doveva essere allontanato prima, quando il conflitto di interessi era evidente, ma come ripeto la proprietà era troppo debole e lui era diventato troppo potente.

La Juve è stata usata e colpita in ragione del legame diretto di Moggi per rivoluzionare gli equilibri di potere ed economici nel calcio italiano..attraverso una manovra mediatica abilmente pilotata. Lo stesso Moggi, non ha mai utilizzato le cautele del caso, anzi dopo la morte degli Agnelli ha progressivamente ampliato la sua sfera di influenza con la Gea senza limitazioni...calpestando molti interessi...le conseguenze le conosciamo, proposte con una abile narrazione di comodo da parte della carta igienica rosa..

Tutto il resto è speculazione...

Io penso che questo invece sia stato il riflesso e la conseguenza di una lotta interna alla famiglia Agnelli, ma come detto sono discorsi che non possono essere affrontati qui. 

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Quoto

Trezegue, leggenda della Juve, ha ricordato la sua esperienza alla Juve: dal rapporto con Lippi alla discesa in Serie B. Le parole del francese

Un fiume di ricordi, aneddoti e rivelazioni. David Trezeguet, ospite d’onore al Festival dello Sport di Trento, ha aperto il libro della sua straordinaria carriera, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua epopea alla Juventus, un legame che va oltre le vittorie e i record. Le sue parole, raccolte da Tuttomercatoweb, descrivono l’essenza di un club dove un solo verbo è contemplato: vincere.

EUROPEO E MONDIALE – «Lo dico molto spesso, sono arrivato a fare il percorso quasi contrario di un professionista, visto che ho vinto quando avevo 20-21 anni».

ARRIVO ALLA JUVE – «Le prime settimane non sono state semplici. C’era questa idea di me che avevo segnato in finale. Nel primo spogliatoio ho trovato tra i 28 ed i 30 giocatori, per poi scoprire che 25 erano nazionali. Era difficile trovare un posto diciamo. Del Piero, Kovacevic, Inzaghi, Fonseca, tanti altri. Ancelotti fu molto chiaro con me, così come la società. Moggi, Giraudo e Bettega mi dissero: ti abbiamo comprato solo perché ci serve che segni, il resto non ci interessa. C’era un solo campo d’allenamento, mancava l’erba, c’era un preparatore fisico molto importante, Giampiero Veltrone, dal quale ho capito molto su cosa rappresentasse la Juventus. Per me è stata tutta una scoperta: capii che nella Juve conta solo vincere. Inzaghi? Arrivò Lippi, che aveva un dubbio su di me, voleva Vieri. Alla fine questo scambio non si è fatto, la Juventus non mi voleva lasciare e non hanno trovato l’accordo con Vieri. Ho iniziato il percorso con Lippi, che all’inizio fu tanto difficile. Ma arrivo a dirvi ora che Lippi è stato per me l’allenatore forse più importante. Mi disse che se avessi segnato più di 30 gol, dovevo fargli un regalo. Se invece ne avessi segnati di meno, me lo avrebbe fatto lui. Ne feci 35… ho pagato tanto per fare un bel regalo a Lippi».

DEL PIERO – «lo e lui siamo riusciti a fare un percorso unico, ci capivamo a occhi chiusi. Siamo riusciti a scavalcare attaccanti incredibili come Boniperti e Platini. Credo di aver fatto un percorso importante a livello personale alla Juventus. Lo vedo quando giro il mondo e il popolo juventino mostra un affetto grande verso di me».

FINALE DI CHAMPIONS DEL 2003 – «La Juve aveva questa idea di dover vincere e che il resto non contasse. Moralmente arrivammo meglio del Milan a quella finale, non fu una partita bella, ma quello che contava era vincere e non ci siamo riusciti. Quello è stato il mio rammarico più grande della carriera. Vedendo i grandi giocatori che arrivarono gli anni successivi pensavo di tornarci, in finale, invece non ci riuscimmo più. Fatemi dire una cosa. Dal 2000 al 2006 c’è stata una Juve, dal 2006 al 2010 sono rimasto, ma era un’altra cosa. Sentivo internamente che la squadra non aveva la capacità di arrivare a quel trofeo lì, la Champions».

CAPELLO – «Un uomo diverso, andò molto bene con lui. Si parlava meno, era più intenso e ‘aggressivo’ nei suoi discorsi. Lui è stato un allenatore vincente. Ho un rapporto molto stretto con lui. Mi chiamò nel 2004, quando potevo andare al Barcellona: non pensavo che Capello potesse arrivare alla Juve. Mi disse: ‘Dove vai?”. Se vi ricordate bene io giocai perché Ibrahimovic era squalificato. Ho avuto la fortuna di incontrare Galliani al Mondiale per Club e mi dissero apertamente che era contento che non avrebbe giocato Ibrahimovic. Alla fine feci gol io chiudendo il campionato. Moggi era molto contento perché mi disse che aveva vinto una scommessa fatta con Galliani».

DISCESA IN SERIE B – «Nel 2004 sentivo il bisogno di avere fiducia dalla società. Allora nel 2006 sentii invece il bisogno di ridare indietro alla società qualcosa che mi aveva dato. Una società che si era comportata benissimo, dicendo che avrebbe capito che voleva andare via. Sportivamente è stato un passo indietro magari, addirittura. Quando ci siamo lasciati contro la Reggina nel campionato precedente parlavamo di voler vincere la Champions. In Serie B invece era diverso. In trasferta sembrava quasi che fosse una festa. “Sicuramente sportivamente possiamo dire che fu un passo indietro, ma vi dico che vidi i tifosi bianconeri ancora più vogliosi di essere vicini alla squadra. Ogni partita era una festa, con lo stadio pieno. L’arrivo di Deschamps fu importante. Ogni domenica vincevamo e poi volevamo vincerne subito un’altra. Un percorso lungo, ma l’obiettivo era solo quello di vincere. In più fu un campionato difficile, perché c’erano Genoa, Napoli e tante altre. Siamo riusciti a rimettere le cose a posto. Non sentivo il bisogno di lasciare la Juve, mi sentivo benissimo a Torino, con questa società così importante. Sentivo di essere nella squadra più importante al mondo. Dopo il cambio di società post-2006 avevo sentito di nuovo fiducia dalla nuova dirigenza: mi chiesero 15 gol e 15 ne feci».

MONDIALE 2006 – «In quel momento ho voluto prendere la responsabilità soprattutto nei confronti dei compagni più giovani. Con Domenech non ho mai avuto un rapporto molto stretto, ma quando ero chiamato in causa ho sempre dato la mia disponibilità. Ed agli attaccanti a volte basta poco per fare la storia. Mi successe nel 2000, ma non nel 2006. Ma il rammarico più grande per me è sentire di non aver potuto di dare il mio contributo alla mia Nazionale. Con Domenech non ho mai trovato feeling, non sono riuscito a fare il quarto Mondiale. Egoisticamente oggi mi chiedo: perché non sono rimasto per fare la quarta Coppa del Mondo?».

CAMORANESI – «L’ho visto ieri, proprio in Argentina. Lui è un gran personaggio. Era in camera con me al primo ritiro dopo il suo arrivo. Arriva in ritiro, ma non mi parla. E se mi parlava, lo faceva in italiano. Pensavo: chi è questo? Poi tutto d’un tratto evidentemente ha preso confidenza con me. Lui è uno di quelli con cui non mi sento quasi mai, ma che so che c’è in ogni momento del bisogno. Sabato scorso l’ho chiamato finché ero a Buenos Aires e lui mi ha invitato ad una grigliata. Alla fine della cena portano la torta e solo lì mi dice: ‘Dai prendi una fetta, è il mio compleanno’. E io: ‘Ma tu sei rimasto strano anche adesso!’ (ride, n.d.r.). Una volta dissi a Figo: Camoranesi è più forte di te. Lo penso davvero, sapeva fare tutto. Mediaticamente non appariva, non amava i giornali, ma è stato fra i più forti con cui ho giocato».

ADDIO ALLA JUVE – «Quando vai via da una società importante come la Juventus è lì che trovi difficoltà a livello di obiettivi, di voglia di giocatori e dirigenti. Quando vai alla Juve sei contento, quando vai via capisci cosa hai lasciato. Il calcio in Arabia Saudita è diverso, una festa. Ma lì ricevo una chiamata da Almeyda e dal suo presidente, Passarella. Mi chiedono se voglio dare il mio contributo alla mia squadra in Serie B come feci alla Juventus. Pensai soltanto a livello sportivo che avevo bisogno di ritrovarmi in un calcio vero. E delicato: la Serie B non è la Serie A. Non ci ho pensato moltissimo. Ancora oggi la gente quando mi vede mi ringrazia».

 

  • Grazie 2

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2 minuti fa, WiseJoe ha scritto:

Questa voce che gira su Maignan scambiato con Vlahovic l'ho sentita poco fa su Radio sportiva.

A me va bene, non ci resta che piazzare Di Gregorio.

 

PS: ovviamente è uno scambio utopistico da sosta per le nazionali.

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2 minuti fa, WiseJoe ha scritto:

Questa voce che gira su Maignan scambiato con Vlahovic l'ho sentita poco fa su Radio sportiva.

Ma ormai non credo lo scambino, soprattutto al Milan, che è nostra diretta concorrente per la Champions 

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3 minuti fa, HaranBanjo ha scritto:

Ancora stiamo lì e non vogliamo prendere atto della verità. Moggi era il padrone dei cartellini del 70% dei giocatori di serie A e aveva un grande potere nel mondo del calcio. La morte degli Agnelli e la debolezza politica della giovane proprietà che non poteva offrire copertura offrì una occasione decisiva a chi voleva farlo fuori....Farsopoli è stata l'occasione per togliere politicamente di mezzo Moggi e la Gea World dal calcio italiano. Le colpe di Moggi non attengono alle vicende calcistiche ma al fatto che era diventato il padrone del calcio italiano...doveva essere allontanato prima, quando il conflitto di interessi era evidente, ma come ripeto la proprietà era troppo debole e lui era diventato troppo potente.

La Juve è stata usata e colpita in ragione del legame diretto di Moggi per rivoluzionare gli equilibri di potere ed economici nel calcio italiano..attraverso una manovra mediatica abilmente pilotata. Lo stesso Moggi, non ha mai utilizzato le cautele del caso, anzi dopo la morte degli Agnelli ha progressivamente ampliato la sua sfera di influenza con la Gea senza limitazioni...calpestando molti interessi...le conseguenze le conosciamo, proposte con una abile narrazione di comodo da parte della carta igienica rosa..

Tutto il resto è speculazione...

Questa é una chiave di lettura in gran parte giusta per me.

Diciamo comunque che era un mondo calcistico folle dove era ritenuto "normale" che i due designatori arbitrali parlassero col mondo e mediassero le designazioni arbitrali a livello mercato rionale tra i vari dirigenti.

Moggi ha peccato un po' di hybris (del resto fare il mammasantissima gli é sempre piaciuto...), doveva forse capire con Giraudo che il "potere" mediatico era da tutt'altra parte che a Torino e tenersi fuori da certi schemi anche a costo di rinunciare a qualche vittoria (invece ci si era buttato alla grande a quanto emerso...).
Resta una totale mascalzonata con alcune delle sentenze più risibili mai lette, con Moggi che comandava gli arbitri denigrandoli da Biscarsi

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Quoto

Anche il giornalista Paolo Condò ha parlato della Juventus durante il Festival dello Sport, che si sta svolgendo al Teatro Sociale di Trento. Le dichiarazioni sui bianconeri: "La Juventus al momento è ancora un gran casino, penso debba cedere un centravanti a gennaio e prendere un centrocampista per equilibrare la rosa. Da Openda e David ci aspettavamo di più e la posizione di Vlahovic continua ad essere complicata per questioni contrattuali. Quindi credo proprio che la Juventus cercherà di cedere Vlahovic".

 

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4 minuti fa, WiseJoe ha scritto:

Questa voce che gira su Maignan scambiato con Vlahovic l'ho sentita poco fa su Radio sportiva.

Maignan ha mercato in Premier...

Comunque é un bravo portiere, anche se l'anno scorso ne ha combinate anche lui, se si potesse vendere DG perché no, le risorse fan sempre bene.

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5 minuti fa, WiseJoe ha scritto:

Questa voce che gira su Maignan scambiato con Vlahovic l'ho sentita poco fa su Radio sportiva.

E loro in porta chi prenderebbero? Lo scambio però lo potremmo fare con Leao .ghgh

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4 minuti fa, Winston Wolf ha scritto:

Io penso che questo invece sia stato il riflesso e la conseguenza di una lotta interna alla famiglia Agnelli, ma come detto sono discorsi che non possono essere affrontati qui. 

In quegli anni la famiglia  non esisteva...l'Avvocato e il fratello erano morti e il gruppo era guidato da Marchionne a cui interessava la scalata americana del mercato automobilistico e il calcio era diventato un inutile appendice abitato da personaggi come Moggi ingombranti...la reazione a Farsopoli infatti è stata l'inerzia e un modo per liberarsi dell'ospite sgradito. La mia narrazione se ci pensi bene è molto lucida e oggettiva anche se contrasta con molte delle cose che ci siamo raccontati. La Juve ha vinto meritatamente sul campo senza favori, come confermato dalle ultime vicende delle penalizzazioni, viene colpita sempre per motivi extracalxistici e che attengono alla sfera degli interessi economici o di potere...al tempo per far fuori Moggi, tre anni fa per far fuori AA...casi diversi identici mezzi di ritorsione

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Scambio Maignan Vlahovic a gennaio non ci credo nemmeno se lo vedo, Chiellini è stato anche abbastanza chiaro riguardo Dusab

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3 ore fa, Turellone78 ha scritto:

Tacconi all'età di Di Gregorio aveva già vinto tutto da protagonista assoluto. 

Tacconi e Di Gregorio sono attivati alla Juventus alla stessa età (26 anni) in 2 contesti oserei dire diversi. Ci credo che uno ha vinto tutto e l'altro no.

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Il 09/10/2025 Alle 07:30, SuperT ha scritto:

Mossa geniale rinnovarlo allora. 

I contratti, si sa, nel calcio contano il giusto. Sicuramente non potevi iniziare la stagione con un solo anno di contratto anche perché voleva dire mancanza di fiducia nel tuo allenatore che l'obiettivo aveva c'entrato nonostante mille difficoltà. Ma da qui a un anno si sa che possono cambiare mille cose. E' chiaro che il destino è nelle mani di Tudor. Il destino, per via di tanti casi, gli ha dato questa chance. Ora sta a lui giocarsela bene ma dubito che in una situazione normale sarebbe stata la prima scelta.

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3 ore fa, baggio18 ha scritto:

È anche vero che Peruzzi te lo sei preso che aveva 20 anni e hai cominciato con lui da giovanissimo, non a 25 anni 

Tacconi in quel periodo di inizio anni 80 era riconosciuto il top dei giovani portieri in Italia anche per lo stile moderno che aveva

Più che paragonarlo a Di Gregorio,  sarebbe  da paragonare a carnesecchi, l acquisto di Tacconi in quell epoca è come se la Juve comprasse carnesecchi oggi.

 

 

Per peuzzi ok, era un giovane di belle speranze, ma Tacconi era per percorso ed età esattamente come Di Gregorio. Carne secchi lo identificherei con Giovanni Galli piuttosto

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10 minuti fa, Natostanco ha scritto:

Per peuzzi ok, era un giovane di belle speranze, ma Tacconi era per percorso ed età esattamente come Di Gregorio. Carne secchi lo identificherei con Giovanni Galli piuttosto

Va be anche se Tacconi all epoca..era considerato più di DiGre attuale 

Comunque il discorso è..che secondo me anche di Gregorio sta soffrendo il "palcoscenico" 

Non è un problema lui ... assolutamente 

Però se si può fare un upgrade anche suo...non lo faresti? Io si .. cioè io già di mio avrei preso carnesecchi l'anno scorso, fai un acquisto più costoso ma stai bene una volta per tutte 

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48 minuti fa, garrison ha scritto:

Oh mamma mia...

No, semplicemente ho dato seguito al post di @Zatopek, non mio, che evidenziava il fatto come in passato anche Peruzzi, che era titolare di una Juve vincente, non sia stato sempre titolare in nazionale e si sia visto preferire per diversi periodi portieri probabilmente inferiori o dello stesso livello come Marchegiani, Toldo, Pagliuca, ma questo non lo rendeva "scarso".

E, allo stesso modo, il semplice fatto che a DG vengano preferiti Meret, Vicario o altri attualmente (peraltro anche DG é stato convocato l'anno scorso) non significa che quelli siano automaticamente più forti o lui sia "mediocre".

Tutto lì, nessuno (o almeno non io) ha paragonato DiGregorio a Peruzzi, nessuno sostiene sia forte come lui, nessuno dice che DG deve essere titolare in nazionale.

E', appunto, semplicemente un portiere per me di buonissimo rendimento, in un contesto italiano comunque di livello tra i portieri, e non é uno che ha fatto perdere punti alla Juve o possa essere considerato un problema.

Poi che ci sono portieri più forti, a parte i top top, come anche Svilar é vero, questo non significa per me che in un momento di risorse scarse si deve andare a spendere soldi in un ruolo in cui siamo già coperti.

E senza tirare in ballo Giuntoli (e l'ossessione per lui che paiono aver sviluppato alcuni...che sembrano aver paura a dire che DG é un buon portiere perché altrimenti si rivaluta Giuntoli e il suo mercato non sia mai)

Spiegare il mio punto di vista più chiaramente di così non riesco, poi devo passare ai disegni (o meglio ancora lasciar perdere tanto é evidente che alcuni - loro sì... - vogliono fare polemica).

 Grande carriera nelle squadre di club, ma un po' sfortunato in nazionale: ad Usa '94 non fu convocato; si infortunò alla vigilia di Francia '98 quando era titolare; giocò nella negativa esperienza ad Euro '96. Tornò in nazionale con Lippi, diventando campione del mondo nel 2006.

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7 minuti fa, elteoJ ha scritto:

 Grande carriera nelle squadre di club, ma un po' sfortunato in nazionale: ad Usa '94 non fu convocato; si infortunò alla vigilia di Francia '98 quando era titolare; giocò nella negativa esperienza ad Euro '96. Tornò in nazionale con Lippi, diventando campione del mondo nel 2006.

Chiaramente una volta che é venuto fuori Buffon per gli altri non c'é stato più spazio.

Peraltro devo essere sincero non mi ricordavo dell'infortunio alla vigilia di Francia '98, credevo che il titolare fosse Pagliuca a prescindere.

Era un po' fragilotto Peruzzi, per un portiere, questo non ha giovato.

Grandissimo portiere comunque, mi ricordo le sue parate a Madrid l'anno della CL, un gatto.

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2 minuti fa, garrison ha scritto:

Grandissimo portiere comunque, mi ricordo le sue parate a Madrid l'anno della CL, un gatto.

Non mi toglierò mai dagli occhi quella palla schiaffeggiata fuori dalla porta nella finale con l'Ajax, su quel tiro sbilenco deviato a sua volta dalla testa di Kanu. Un giaguaro, a dispetto del fisico tozzo.

Ecco perchè per me, sentimentalmente, sarà sempre sopra Buffon. 

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1 ora fa, baggio18 ha scritto:

non c'è bisogno di alludere a ipotetici difetti di cognizione o di abilità cerebrali, anche perché nessuno ha scritto che Di Gregorio è scarso.

È stato solo detto che si tratta di un portiere buono/normale come se ne trovano abbastanza in giro, ed infatti il prezzo lo dimostra, e fatto sicuramente anche avvalorato dal non essere nel giro "diretto" della nazionale. Non mi pare che qualcuno abbia scritto che di Gregorio è scarso perché non viene convocato.

una Juve che storicamente è abituata a tenere i portieri numero 1 in circolazione .

 

La questione Peruzzi è semplicemente falsa perché nel giro della nazionale "titolare" c'era eccome e ha fatto le presenze che magari non erano coerenti al suo livello per infortuni (avrebbe giocato Francia 98)

Magari io faccio fatica a capire ragionamenti semplici ma si dovrebbe ripassare un pochino la storia ....  

Solo per una questione storica: Peruzzi è entrato nel giro dopo 3-4 stagioni da noi e credo che a quel periodo si riferisse chi ha fatto il paragone con la questione di Di Gregorio.

È altrettanto vero che prima era molto più difficile entrare in Nazionale, era un blocco rigido a differenza di adesso dove abbiamo visto gente essere convocata anche senza aver mai giocato in Serie A ( Zaniolo, Pafundi).

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10 minuti fa, Winston Wolf ha scritto:

Non mi toglierò mai dagli occhi quella palla schiaffeggiata fuori dalla porta nella finale con l'Ajax, su quel tiro sbilenco deviato a sua volta dalla testa di Kanu. Un giaguaro, a dispetto del fisico tozzo.

Ecco perchè per me, sentimentalmente, sarà sempre sopra Buffon. 

Parò anche 2 rigori (c'é da dire che sul gol di Litmanen non fu perfettissimo peraltro in quella finale respingendo centrale una punizione...ma come si scriveva stamani tutti i portieri qualche errore lo fanno ...é un ruolo complesso...persino Buffon si prese le sue critiche a Cardiff).

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