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Ultrajuves

Andrea Agnelli racconta il modello business della nuova Juventus: "Puntiamo a diventare i numeri uno e prendere il prossimo CR7 a 25 anni"

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Intervista Andrea Agnelli al Financial Times – Sfruttare il traino mediatico di Cristiano Ronaldo per far crescere i ricavi del club sulla falsa riga di quanto fatto dal Real Madrid ai tempi dei Galacticos e dal Psg con gli affari Neymar e Mbappè. E’ questa la ricetta indicata dal presidente bianconero, Andrea Agnelli, in un colloquio con il Financial Times, in cui ha illustrato il nuovo modello di business del club campione d’Italia dopo l’arrivo del campione portoghese.

Un modello di business, presentato dai vertici della Juventus a quelli della controllante Exor nei mesi che hanno preceduto l’arrivo a Torino di CR7, e che punta a fare leva sulla presenza in rosa di un’icona del calcio mondiale come il 5 volte Pallone d’Oro accanto a campioni affermati come Mario Mandzukic e ad astri nascenti come Paulo Dybala per attrarre l’attenzione dei fan e degli sponsor.

«In questo senso», nota il Financial Times, «ci sono segnali precoci che la scommessa di Andrea Agnelli sta dando i suoi frutti».

«Mentre era in trattative segrete per firmare Ronaldo» – scrive il quotidiano della City – «la Juventus ha aumentato i prezzi medi dei biglietti stagionali del 30%. Tutti i 29.300 sono stati venduti».

 

«Il giorno della partita» – osserva ancora l’FT – «il superstore dello stadio della Juventus sta facendo un vivace commercio di magliette replica Ronaldo, che costano fino a 154,95 euro – tra i prezzi più alti in Europa. Per il suo debutto in casa, i fan hanno viaggiato da tutto il mondo mentre le reti televisive hanno trascorso giorni trascorrendo il suo arrivo a Torino».

 

Anche la Borsa concorda sul fatto che l’effetto Ronaldo fornirà un valore esponenziale alla Juventus. Il prezzo delle azioni del club è più che raddoppiato, portando la sua capitalizzazione di mercato a 1,5 miliardi da luglio.

«Ronaldo porta un livello di visibilità difficile da trovare in qualsiasi sportivo», afferma Gareth Balch, co-fondatore della società di marketing sportivo digitale Two Circles. «Nella mente degli sponsor, c’è un livello di irrazionalità che esiste in ogni essere umano … il fatto di avere Ronaldo eleva la Juventus nell’elite del calcio mondiale. Se eseguita correttamente, la Juventus può davvero profitto dal suo investimento».

Agnelli: «Puntiamo a diventare i numero uno»

L’obiettivo indicato da Andrea Agnelli al Financial Times è chiaro: far diventare la Juventus una delle società più importanti al mondo, attraverso le vittorie sul campo a partire dalla Champions League.

«Pianificheremo, uno dopo l’altro, gli ultimi passi rimanenti per diventare i numeri uno», afferma Agnelli.

La Juventus, tuttavia, è ancora staccata dai top club che guidano la classifica per fatturato. Il quartetto Manchester United, Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco incassa tra i 150 milioni e i 250 milioni in più rispetto alla Juventus. E anche altri club, alimentati da ricchi proprietari, come Manchester City, Paris Saint-Germain e Chelsea, generano maggiori entrate.

La dirigenza del club bianconero però crede che Ronaldo possa aiutarlo a scalare la scala finanziaria del calcio, scommettendo che la sua apparizione in maglia a strisce in bianco e nero convincerà gli sponsor a pagare di più per essere associati al giocatore e al club.

Agnelli indica proprio la politica del “Galacticos” del Real Madrid di assumere superstar commerciabili come David Beckham, e la recente firma per il PSG dell’attaccante brasiliano Neymar, come precedenti.

I rischi della strategia Galacticos

Ma questa strategia non è priva di rischi. A 33 anni Ronaldo sta arrivando alla fine della sua carriera da giocatore. Un calo di forma o un’assenza per infortunio danneggerebbe le prospettive della squadra e della società.

Alcuni club sostengono, ad esempio, che gli imperativi a breve termine non dovrebbero essere combinati con la strategia commerciale a lungo termine di un club.

«Al Bayern Monaco, se comprano un giocatore, deve adattarsi dal punto di vista sportivo e non dal punto di vista del marchio», afferma Jörg Wacker, membro del consiglio di amministrazione del club tedesco. «Certo, Cristiano Ronaldo è un ambasciatore del marchio … [ma] è stato ambasciatore del Real Madrid, forse in cinque anni se n’è andato, per noi il focus numero uno è il club e non il giocatore».

 

Fonte: Calcio e Finanza 

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Entrare in quest'ottica vuol dire che ogni anno devono aggiungere un pezzo da 90 alla collezione.

Una stella una volta ogni secolo non basta a mantenere sempre alti i ricavi e l'attenzione sulla squadra.

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Incredibile come il Man Utd riesca ad avere grande appeal mediatico non avendo un presente di successi nè tantomeno un passato così glorioso (ai livelli di club come Milan o Ajax).

 

Secondo me è difficile raggiungere quei livelli dal punto di vista economico-finanziario per il momento, soprattutto considerando le nazioni diverse in cui vivono i nostri competitors. L'obiettivo non può che essere focalizzato sul campo. .ok

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Secondo me abbiamo preso l ultimo treno giusto in tempo per essere protagonisti.
Questo articolo, quello sugli sponsor, i dati dei social sono evidenti .
Siamo entrati nel gotha e non mi stupirei a fine anni di leggere conti clamorosi.

Qualcuno stimava 640 milioni.
Se la stagione prende la piega che deve io dico anche di più.



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19 minuti fa, Alberto Gaucho ha scritto:

Incredibile come il Man Utd riesca ad avere grande appeal mediatico non avendo un presente di successi nè tantomeno un passato così glorioso (ai livelli di club come Milan o Ajax).

 

Secondo me è difficile raggiungere quei livelli dal punto di vista economico-finanziario per il momento, soprattutto considerando le nazioni diverse in cui vivono i nostri competitors. L'obiettivo non può che essere focalizzato sul campo. .ok

Il grosso del merito è di David Beckham e della vendita dei diritti televisivi in asia della Premier League. Beckham è stato il giocatore più mediatico e conosciuto degli anni 2000, ogni cosa col suo nome diventava un prodotto commercializzabile, questo ha portato investitore stranieri di tutto il mondo a fare affari col calciatore e il club per farsi pubblicità. Oltre a ciò i diritti televisivi della Premier all'estero hanno dato fama a tutte le squadre del campionato anche le più piccole. Gran parte dei redditi dei club inglesi si basa sui diritti TV monstre. Un idea te la da il social SinaWeibo, il facebook/twitter della Cina. I club inglesi hanno cifre pazzesche di "fans" anche a dispetto di club come Real Barca Psg o Bayern e di calciatori come Ronaldo. Credo che l'acquisto di CR7 per noi sia stato un tassello per emulare il primo modello inglese di marketing e i primi risultati già si vedono.

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Forza, entriamo nel club ristretto dei 5-6 più forti finanziariamente che poi arriva la SuperLega, me lo sento.

 

Le leghe Nazionali  hanno sempre meno senso. Sta in piedi la Premier, ma li vedo scricchiolare (acquisti top quest'anno?)

 

La Bundes è ormai scontata e la Liga (pur col calcio spagnolo ad alto livello ) non è mai in discussione.

 

SUPERLEGA

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Penso che più che un'imitazione pedissequa del modello Galacticos non ripetibile e forse manco auspicabile, la strada sia creare un modello Juve che riunisca necessari investimenti economici a grandissima concretezza e competenza calcistica di cui a Torino sono da sempre maestri. Abbiamo la dirigenza giusta.

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Adesso, Furino1968 ha scritto:

Forza, entriamo nel club ristretto dei 5-6 più forti finanziariamente che poi arriva la SuperLega, me lo sento.

 

Le leghe Nazionali  hanno sempre meno senso. Sta in piedi la Premier, ma li vedo scricchiolare (acquisti top quest'anno?)

 

La Bundes è ormai scontata e la Liga (pur col calcio spagnolo ad alto livello ) non è mai in discussione.

 

SUPERLEGA

Sarebbe l'unica conclusione logica ma le resistenze del vecchio modello da parte dei conservatori per principio e dell'Uefa che perderebbe molto potere saranno enormi. Ed il tutto sulla base della retorica per cui è giusto che le piccole si confrontino sempre con le grandi, col risultato di vedere gli 8 a 2 o di assistere a strisce di 10/12 vittorie consecutive da parte delle solite squadre.

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Gli effetti di CR7 non si notano solo negli aumenti dei prezzi di abbonamenti/biglietti e delle magliette vendute, ma anche in altri settori, indirettamente collegati. Ad esempio ho notato che, rispetto all'anno scorso, ci sono meno camere disponibili negli hotel in occasione delle partite della Juve. Coincidenze? uum

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1 ora fa, Machiavelli ha scritto:

Entrare in quest'ottica vuol dire che ogni anno devono aggiungere un pezzo da 90 alla collezione.

Una stella una volta ogni secolo non basta a mantenere sempre alti i ricavi e l'attenzione sulla squadra.

Diamogli tempo, no? Vediamo se è solo una meteora oppure la nuova strategia...a me quest'estate mi hanno reso orgoglioso poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Intanto, CR7 gioca nella Juventus FC

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E pensare che appena 4 anni fa un Marotta del tutto sconsolato dopo l' affare Falcao sfumato, sottolineava come  il gap esistente con quelle società  sarebbe persino aumentato negli anni successivi.

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19 minuti fa, django reinhardt ha scritto:

sì ma almeno non bagnatevi per queste cazzatine aziendali. io accetto che agnelli interpreti la sua presidenza come management , ma so anche che il suo scopo consiste nel portare il club-azienda al massimo dell'efficienza col minimo dei costi. cioè sarà sempre un compromesso. invece i VERI presidenti considerano la propria squadra un lusso, da cui pretendere il massimo dell'efficienza E il massimo del godimento (il che tra parentesi non ci esporrebbe a spettacoli indecenti come quello di ieri pomeriggio).

quanta differenza fra il burocrate agnelli e i principi al-nahyan e al-khelaifi, tutta riflessa nella differenza fra le parite della juve e quelle del city o del psg da 10 anni a questa parte.

 

"eh ma il real"... il real prima di ottenere questi fatturati (a partire dall'inizio dell'era social network) ha divorato oceani di pesetas per decenni, e lo stesso vale per il barcellona. e infatti dalla spagna hanno promulgato il ffp e tutto un corpo di norme ad personam perché sanno bene come si creano una grande squadra e un solido mercato.

Perez e soci spendono perché hanno dei ricavi spaventosi che sfiorano il miliardo di Euro. 

E le squadre leggendarie le hanno comunque costruite con i giovani e i campioni. Ma soprattutto con i giovani: Asensio, Isco, Ramos, Benzema, Marcelo, Carvajal, Casemiro, etc. 

 

Nel calcio ormai nessuno spende alla Moratti, ossia senza ritorno. 

Anzi, in realtà nessuno ha speso mai così, dato che anche il Berlusconi dei tempi d'oro, i suoi lauti investimenti li faceva per sottrarli al fisco o per mire politiche. 

Oramai si deve guardare avanti. 

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