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Giannij Stinson

Lettera aperta dei club di Serie A contro il razzismo

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Un messaggio forte per dire “basta”, per sradicare un problema grave che affligge gli stadi italiani e che deve essere debellato una volta per tutte. Attraverso una “Lettera aperta a chi ama il calcio italiano”, la Juventus, insieme a tutti gli altri club di Serie A, si schiera attivamente contro il razzismo.  

Un testo nato dal confronto tra le società, la Lega Serie A, la FIGC ed esperti internazionali, in modo che lo sforzo comune sia teso a voltare pagina una volta per tutte, attraverso una solida e completa politica anti-razzismo.

 

Questo il testo integrale della lettera:

 

Quoto

Lettera aperta a tutti coloro che amano il calcio italiano

 

Dobbiamo riconoscere che abbiamo un serio problema con il razzismo negli stadi italiani e che non l’abbiamo combattuto a sufficienza nel corso di questi anni. Anche in questa stagione, le immagini del nostro calcio, in cui alcuni giocatori sono stati vittime di insulti razzisti, hanno fatto il giro del mondo, scatenando ovunque dibattito.

È motivo di frustrazione e vergogna per tutti noi. 

Nel calcio, così come nella vita, nessuno dovrebbe mai subire insulti di natura razzista. Non possiamo più restare passivi e aspettare che tutto questo svanisca.

Su spinta degli stessi club, nelle ultime settimane, è stato avviato un confronto costruttivo con Lega Serie A, FIGC ed esperti internazionali su come affrontare e sradicare questo problema dal mondo del calcio.

Noi, i club che sottoscrivono questa lettera, siamo uniti dal desiderio di seri cambiamenti e la Lega Serie A ha dichiarato la sua intenzione di guidare questo percorso attraverso una solida e completa politica anti-razzismo in Serie A, con nuove leggi e regolamenti più severi, assieme a un piano di sensibilizzazione mirato per tutti coloro che sono coinvolti in questo sport riguardo al flagello del razzismo.

Non abbiamo più tempo da perdere.

Dobbiamo agire uniti con rapidità e determinazione, e così faremo di qui in avanti. Ora più che mai il contributo e il sostegno di tutti voi, tifosi dei nostri club e del calcio italiano, sarà fondamentale in questo sforzo di vitale importanza.

 

In fede, 

Atalanta, Bologna, Brescia, Cagliari, Fiorentina, Genoa, Hellas Verona, Inter Milan, Juventus, Lazio, Lecce, AC Milan, Napoli, Parma, AS Roma, Sampdoria, Sassuolo, SPAL, Torino, Udinese

Juventus.com

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29 minuti fa, Juve★★★ ha scritto:

Ci vogliono sanzioni ad personam. Più telecamere negli stadi e daspo per chi sgarra.

Non è giusto chiudere un settore per gli errori di pochi sottosviluppati.

.ok

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Non dimentichiamoci anche di chi gioca nelle serie inferiori. 

 

Ogni fine settimana ci sono episodi di razzismo tra giocatori, oppure dal pubblico, a volte addirittura verso bambini (!) 

 

Questa lettera della lega calcio non deve avere lo scopo di nascondere la polvere sotto il tappeto. 

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Purtroppo è un problema culturale, difficile che si possa risolvere da solo nel calcio. Quello del razzismo è una brutta etichetta che il nostro paese si porta dietro non solo nel calcio (basti pensare alle parole di gente come Ferguson, Matuidi e Lukaku a riguardo), ma anche negli altri ambiti lavorativi, etichetta con cui non è bello convivere (anche se ovviamente la lesione maggiore è all' integrità morale di chi con questi insulti è costretto a convivere quotidianamente).

 

A volte la coercizione può aiutare e quindi, per quanto difficile, occorrerebbe individuare gli autori e sanzionarli con daspo e ammenda. Le campagne pubblicitarie non bastano e la responsabilità oggettiva rischia solo di rendere le società ostaggio dei ricatti di quattro sfigati facinorosi, oltre al danno d'immagine per il nostro movimento economicamente importante.

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1 minuto fa, IPA ha scritto:

Purtroppo è un problema culturale, difficile che si possa risolvere da solo nel calcio. Quello del razzismo è una brutta etichetta che il nostro paese si porta dietro non solo nel calcio (basti pensare alle parole di gente come Ferguson, Matuidi e Lukaku a riguardo), ma anche negli altri ambiti lavorativi, etichetta con cui non è bello convivere (anche se ovviamente la lesione maggiore è all' integrità morale di chi con questi insulti è costretto a convivere quotidianamente).

 

A volte la coercizione può aiutare e quindi, per quanto difficile, occorrerebbe individuare gli autori e sanzionarli con daspo e ammenda. Le campagne pubblicitarie non bastano e la responsabilità oggettiva rischia solo di rendere le società ostaggio dei ricatti di quattro sfigati facinorosi, oltre al danno d'immagine per il nostro movimento economicamente importante.

Ero entrato per scrivere qualcosa di simile ma non avrei mai usato coercizione, perfetto :d 

 

Il problema è del paese, magari fosse circoscritto agli stadi.

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31 minuti fa, juventudes ha scritto:

Tante parole... Però a dare il daspo e colpire chi merita è troppo difficile... Odio questa ipocrisia

A dir la verità ultimamente qualcosa é stato fatto con il ban prolungato per i tifosi indesiderati (oltretutto a dare il daspo non sono le società eh...).

Comunque puoi far poco quando la società é (in parte) razzista. Allo stadio ci vanno le persone.

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1 ora fa, piesel ha scritto:

Lettera firmata dai vari Lotito e Cellino? sefz

Lotito NON E' razzista, è solo un sottosviluppato mentale. Ricordo sempre la difesa fatta da quel soggetto in occasione di uno dei tanti episodi  che hanno interessato la tifoseria più buzzurra della lazio (se non sbaglio si tratta dell'episodio della foto di Anna Frank con la maglietta della Roma).  In televisione egli disse testuali parole: "Noi non siamo antisemiti, non siamo antirazzisti (!!!!!!!), non siamo xilofoni .asd". Questa sua difesa per me è stata qualcosa di definitivo,  un idiota simile non può essere razzista (perchè i razzisti, pur avendo un cervello bacato e scarsamente sviluppato, hanno pur sempre un cervello).

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1 ora fa, Juve★★★ ha scritto:

Ci vogliono sanzioni ad personam. Più telecamere negli stadi e daspo per chi sgarra.

Non è giusto chiudere un settore per gli errori di pochi sottosviluppati.

Questa è sicuramente la strada giusta, beccare gli idioti singolarmente. La maggior parte li acciuffi così. Ma non è sempre così facile come si vuole far credere.

Puoi anche avere telecamere con risoluzioni da miliardi di pixel, ma sarà sempre difficile capire da un labiale se uno dice "Buu" oppure se sta solo urlando o dice "ooh". Non ci sono i sottotitoli.

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1 ora fa, Il Commissario Montalbano ha scritto:

i club ci hanno fatto sapere che ci sono fenomeni razzisti.

Concretamente ora cosa cambia? .uhm

un * perchè gli analfabeti portano voti e quindi non si arriverà mai a punire i singoli ma si continuerà con la cacata delle multe ai team.

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3 ore fa, IPA ha scritto:

Purtroppo è un problema culturale, difficile che si possa risolvere da solo nel calcio. Quello del razzismo è una brutta etichetta che il nostro paese si porta dietro non solo nel calcio (basti pensare alle parole di gente come Ferguson, Matuidi e Lukaku a riguardo), ma anche negli altri ambiti lavorativi, etichetta con cui non è bello convivere (anche se ovviamente la lesione maggiore è all' integrità morale di chi con questi insulti è costretto a convivere quotidianamente).

 

A volte la coercizione può aiutare e quindi, per quanto difficile, occorrerebbe individuare gli autori e sanzionarli con daspo e ammenda. Le campagne pubblicitarie non bastano e la responsabilità oggettiva rischia solo di rendere le società ostaggio dei ricatti di quattro sfigati facinorosi, oltre al danno d'immagine per il nostro movimento economicamente importante.

non è che se la porta dietro. E' proprio un paese di razzisti che accetta parole d'ordine come "prima gli italiani".

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1 ora fa, haciemmi ha scritto:

non è che se la porta dietro. E' proprio un paese di razzisti che accetta parole d'ordine come "prima gli italiani".

Stai dando per scontato che gli italiani possono essere solo bianchi?

Attento, qualcuno potrebbe dire che hai appena mostrato il tuo vero lato segreto, quello ultra-razzista.

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