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fighters93

Momento amarcord: la Juve delle 3 finali

Post in rilievo

10 ore fa, straPavel ha scritto:

Dybala sta già pensando al 10 scudetto invece di pensare alla coppa. Questa è colpa della società 

Esattamente

"Vincere 9 scudetti di fila è più difficile che vincere una Champions League" 

Che se dal mero punto di vista statistico sarà anche vero, fa capire perché non ne vinciamo una da 25 anni

 

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Tanto rammarico... in quel momento eravamo la squadra più forte del continente e nonostante quello ne abbiamo perse due (anche se ho ancora in mente l'arbitraggio contro il BVB e il gol in offside di Mijatovic).

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11 ore fa, RogerWaters ha scritto:

 

Scusa ma con Trap abbiamo portato a casa 4 coppe e fatto 3 finali consecutive (in totale 5 in 13 anni). 

Sicuramente ha perso la finale schierando la Juve più forte di sempre (o una delle più forti). 

Ma è con lui che abbiamo vinto il primo trofeo europeo e ad essere stato il primo club a vincere le tre coppe

Si ma quelle finali vinte hanno due nomi, Michel Platini e Roberto Baggio. Siamo usciti con il Bruges in semifinale nel 1978 x la solita tattica catenaccio. E che dire della semifinale del 1980 con Arsemal a Torino. Ci bastava lo zero a zero e riuscimmo a perdere con un goal di Vaessen al 1988. Tanto x citare ricordo l'Inter del Trap, quella di Matthaeus che vinse 2 a 0 a Monaco di Baviera e perse 3 a 1 al ritorno. L'Analisi va estesa a tutte le co.petizioni disputate xché anche quando si esce prima ci sarebbero state le possibilità di arrivare fino in fondo. Ad oggi io dico che solo nel 1973 eravamo spacciati con l'Ajax di Cruiff. Le altre finali, anche quella del 2015 con Barca non era così impossibile. Se una squadta ha un gioco, anche se va sotto tira fuori il modo di dimostrarlo. Vedi United contro di noi in semifinale a Torino, sotto di 2 a 0, vince 3 a 2. Ed in finale, sotto di 1 a 0, col Bayern, la ribalta al 90 ed al 93.

minuto 88

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Topic spudoratamente interista..

L autore andrebbe messo in galera con 3 congolesi naturalizzati belgi e 1 nigeriano naturalizzato filippino.

Tutti arrestati per abusi sessuali.

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16 minuti fa, RobertPlant83 ha scritto:

Si chiama genetica, attitudini naturali. La Juve è sempre stata questa. Con gli austriaci in Coppa Campioni ne prendevamo 7 con Sivori e Charles? Chi se ne frega, basta che con Spal e Alessandria facevi goleade! Io gli Agnelli li rispetto per carità, ma non li venero come fanno molti proprio per questo limite che avevano in coppa. Perchè la mentalità sbagliata parte dall'alto. Pure nel 97 no, hai fatto quella famosa festa dove Lippi balla il tic tic tac, all'indomani di Borussia-Juve 3-1. Secondo te il Real avrebbe mai organizzato un festone simile dopo una Champions persa cosi clamorosamente? Siamo una squadra da campionato e stop. Speriamo che ogni tanto avvenga un miracolo, ma ormai ci credo poco

Però erano altri tempi. Quando parli degli anni di Sivori, i giocatori della Juve non si presentavano proprio in campo, molti si fingevano malati e non partivano per le trasferte, ma in quel periodo giocare in Europa per le squadre italiane era come giocare la supercoppa italiana di oggi, quasi un'amichevole. Negli anni le cose sono cambiate e oggi l'unica cosa che conta è l'Europa(solo in Italia) ma questo non è Dna, ma essere poco lungimiranti e pensare al momento che vivi, perchè ovviamente agli Agnelli in quel periodo interessava essere vincenti e importanti in Italia. Fino ai primi anni 90 il campionato italiano era il top, qualsiasi giocatore al mondo ambiva a vincere il tricolore, qualsiasi giocatore al mondo avrebbe voluto giocare in una squadra italiana per gloria e soprattutto per denaro visto che gli stipendi in Italia erano mediamente molto più alti. La Juve ha perso il treno delle coppe facili, poi quando ha capito l'importanza delle coppe ha perso molte finali stupide nei due cicli molto forti, poi è arrivata farsopoli e oggi il calcio italiano è decisamente molto diverso. 

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24 minuti fa, rensenbrink63 ha scritto:

Si ma quelle finali vinte hanno due nomi, Michel Platini e Roberto Baggio. Siamo usciti con il Bruges in semifinale nel 1978 x la solita tattica catenaccio. E che dire della semifinale del 1980 con Arsemal a Torino. Ci bastava lo zero a zero e riuscimmo a perdere con un goal di Vaessen al 1988. Tanto x citare ricordo l'Inter del Trap, quella di Matthaeus che vinse 2 a 0 a Monaco di Baviera e perse 3 a 1 al ritorno. L'Analisi va estesa a tutte le co.petizioni disputate

Ci mancherebbe, ma vedere il suo nome vicino a quello di conte mi ha fatto sobbalzare. 

Vista la nostra tradizione europea Trap ha contribuito ad una svolta. 

Che si vince grazie ai giocatori è piuttosto pacifico

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13 ore fa, Marco Tardelli ha scritto:

ma è figlio di una filosofia sbagliata

discorso scivoloso, perchè è la stessa filosofia che te le ha fatte raggiungere. Inoltre 4 sono state giocate con Lippi in panca, e sulla filosofia lippiana non credo ci sia molto da ridire. Quella di Manchester, per esempio. Non ricordo atteggiamenti così diversi tra le due squadre in campo. 

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15 ore fa, Gennodi ha scritto:

Il più grande furto in una finale gol annullato a vieri e rigore non dato 

A memoria non annullarono nessun gol a Vieri, calciò sull'esterno della rete.

Arbitraggio comunque ridicolo, quello è fuori discussione.

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17 ore fa, Jagger64 ha scritto:

La più forte era quella del 1977, campionato e coppa vinti, l'anno successivo campionato stravinto e coppa scippata da un arbitraggio osceno, 9/11 della squadra erano titolari nella nazionale italiana più forte di sempre, quella dei mondiali di Argentina, e che costituì l'ossatura dell'Italia campione del mondo 1982

l'italia del 78 in Argentina per me la miglior Italia vista sempre! ne quella 1982 e 2006! ci siamo mangiati un mondiale con un gol da 40 m. ....ahh....poi arrivò quello di Magath!!..

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1 minuto fa, Ultrajuves ha scritto:

Che gruppo fantastico e che bravi ragazzi.

Mi farebbe piacere se alla Juventus si riformasse un gruppo di ragazzi giovani e italiani così. 

 

abbiamo Bernardeschi, Rugani, Bonucci e De Sciglio.. cosa cerchi di più:siciao:

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17 ore fa, Padre Mapple ha scritto:

che squadra. Quella campione in carica che perse col Borussia e vinse l'intercontinentale è per distacco la piu forte che abbiamo mai avuto nel dopo platini.

e anticipo gia eventuali domande: si, molto ma molto ma molto piu forte del 2004/2006 di capello che al confronto era il sassuolo.

Zidane, Del Piero, Boksic, Vieri, Amoruso, Jugovic, Deschamps ecc

mamma mia... mi ricordo la semifinale con l'Ajax dove devastammo la squadra olandese andata e ritorno

peccato per la finale col Borussia... eravamo uno squadrone

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Il secondo è estratto dalla videocassetta su Del Piero che allegarono a Tuttosport nel 1997 o 98, ce l'avevo.

Il primo l'avevo visto ma non lo ricordavo più. Gran bei video.

Ho avuto la fortuna (essendo un 83) di vivere l'intero ciclo di Lippi, e di averlo fatto con la spensieratezza di un adolescente, quindi quella squadra ed il mister saranno sempre qualcosa di speciale per me, come fossero di famiglia. Difatti sono tutt'ora affezionato a quei giocatori, mentre di praticamente tutti quelli dal 2000 in poi mi interessa molto poco, guardo solo la maglia.

 

Sul cosa manca... mah, tralasciando il discorso tecnico (che abbiamo fatto miliardi di volte quest'anno) alla fine l'abbiamo sfiorata talmente tante volte e mancata per motivi diversi, che ormai penso che l'unica cosa che davvero dobbiamo avere è un pizzico di fortuna quando conta davvero. A noi c'è sempre, sempre qualcosa che gira male. Arbitri, errori, rigori, deviazioni... dettagli che ci fregano ogni volta.

13 ore fa, ronny80 ha scritto:

Solo il primo tempo doveva finire 3-0, Boksic si mangiò l'impossibile.

Come sempre. .ghgh

Mai visto un giocatore così forte tecnicamente e così dominante fisicamente essere così dannatamente scarso sotto porta. Eppure in Francia vinse anche la classifica cannonieri, prima di andare alla Lazio. Misteri.

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29 minuti fa, Mai Gloria ad Appian ha scritto:

Zidane, Del Piero, Boksic, Vieri, Amoruso, Jugovic, Deschamps ecc

mamma mia... mi ricordo la semifinale con l'Ajax dove devastammo la squadra olandese andata e ritorno

peccato per la finale col Borussia... eravamo uno squadrone

Davids

 

E mi parlano della Juve con Zebina Blasi Olivera, del Piero post infortunio...

Altra categoria. 

Infatti sono 3 finali di fila contro 2 figuracce agli ottavi con annesso suicidio werder

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18 ore fa, fabietto76 ha scritto:

Anche mio padre mi dice sempre che quella del 78 era un' Italia stellare

Io come altri vecchietti, ce la ricordiamo...una squadra capace di umiliare l'Argentina in casa sua.

Peccato i gol presi da lontano...

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16 ore fa, rensenbrink63 ha scritto:

l Bruges, squadra fortissima che ci dette comunque una lezione di gioco, facendoci andare all'andata, fuori gioco decine di volte

Scusa, ma me qui vedo una contraddizione  ... la tattica del fuorigioco è quanto di più difensivo esista, più del catenaccio. Non ci dettero alcuna "una lezione di gioco" (ero allo stadio, quella sera, la partita la ricordo ...), al massimo una "lezione di fuori-gioco" .... non tirarono mai in porta e Zoff non toccò praticamente palla.
Al ritorno subimmo gol subito poi dominammo a lungo, chiudendoli nella loro metacampo, anche se non costruimmo molte occasioni da gol.

Loro erano comunque una squadra solida con una difesa molto forte, si trattava pur sempre di una semifinale di Coppa Campioni, e non erano arrivati lì per caso ...

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18 ore fa, fabietto76 ha scritto:

Anche mio padre mi dice sempre che quella del 78 era un' Italia stellare

Fidati di tuo padre. Quell' italia era una juve stellare che ci portò a vincere il mondiale dell' 82. Bellissimo periodo storico, in un'italia alle prese con un feroce terrorismo,  per me sia la juve che la nazionale, furono una bella valvola di sfogo. La cosa più bella fu che in quel periodo c'era un certo Sandro Pertini come presidente della Repubblica. Il migliore di sempre e sempre dalla parte dei giovani e l'Italia. I ragazzi ed i giovanotti di allora, io compreso, avevano un grande nonno in più.  Nell' 82 ero poliziotto a Roma, molto attivo, e posso dirti, avendo conosciuto quell'uomo da vicino, che chiunque, appartenente alke forze dell'ordine, si sarebbe fatto uccidere per tenerlo al sicuro. Per non far correre pericoli alla scorta, non usciva mai di casa senza un serio motivo. Sua moglie, faceva di tutto per cammuffarsi ed uscire a farsi una passeggiata senza la scorta che, ogni volta, accorgendosi della cosa, faceva in modo di proteggerla senza che lei se ne accorgesse.  Scusami se ho divagato con i ricordi ma era un'altra Italia, con dei valori che oggi non ci sono più. Chi li ha è una perla rara. Quest'Italia è un'altra roba. La Rai era eccezzionale ma cominciava a perdere colpi. Mediaset era in fase di costruzione ed i giornali sportivi non erano faziosi e di parte come oggi. La maggioranza dei tifosi era contenta se una squadra italiana vinceva all'estero, qualunque maglia indossasse.

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16 ore fa, Marco Tardelli ha scritto:

facile ricordare le finali perse, ma bisognerebbe mangiarsi le mani anche quando ti sei fatto sbattere fuori quando eri la squadra più forte del mondo.

Vero, la Coppa del 1983 soprattutto grida vendetta, eravamo veramente i più forti ....

 

16 ore fa, Marco Tardelli ha scritto:

potevamo benissmo vincere quella del 1986 dove perdemmo a barcellona grazie al solito vergognoso catenaccio e al ritorno lo sciagurato pacione fece il resto. avremmo incontrato gotegorg e poi steaua bucarest la quale vinse una finale squallida grazie al portiere Duckadam che parò 4 rigori.

E la cappella di Tacconi sul gol di Archibald ....

 

16 ore fa, Marco Tardelli ha scritto:

e che dire del 1987? buttata nel * sempre per quella paura di giocarsela fuori casa. anche se in quel caso ci sarebbe l'attenuante del goal rubato/annullato a manfredonia. la coppa la vinse il porto, roba davvero da mangiarsi le mani

Il Real in quegli anni rubava impunito ogni anno, chiedere per informazioni al Colonia, al Bayern, all'Inter e al Videoton, a cui in semifinale dimezzarono la squadra con ammonizioni finalizzate a squalifiche mirate .... il Real vinse 3-0 all'andata in trasferta, per poi perdere in caso 1-0 al ritorno con gli ungheresi al completo ....

 

16 ore fa, Marco Tardelli ha scritto:

potevamo fare la tripletta anche in quegli anni

Assolutamente sì ...

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2 ore fa, emmepi54 ha scritto:

Fidati di tuo padre. Quell' italia era una juve stellare che ci portò a vincere il mondiale dell' 82. Bellissimo periodo storico, in un'italia alle prese con un feroce terrorismo,  per me sia la juve che la nazionale, furono una bella valvola di sfogo. La cosa più bella fu che in quel periodo c'era un certo Sandro Pertini come presidente della Repubblica. Il migliore di sempre e sempre dalla parte dei giovani e l'Italia. I ragazzi ed i giovanotti di allora, io compreso, avevano un grande nonno in più.  Nell' 82 ero poliziotto a Roma, molto attivo, e posso dirti, avendo conosciuto quell'uomo da vicino, che chiunque, appartenente alke forze dell'ordine, si sarebbe fatto uccidere per tenerlo al sicuro. Per non far correre pericoli alla scorta, non usciva mai di casa senza un serio motivo. Sua moglie, faceva di tutto per cammuffarsi ed uscire a farsi una passeggiata senza la scorta che, ogni volta, accorgendosi della cosa, faceva in modo di proteggerla senza che lei se ne accorgesse.  Scusami se ho divagato con i ricordi ma era un'altra Italia, con dei valori che oggi non ci sono più. Chi li ha è una perla rara. Quest'Italia è un'altra roba. La Rai era eccezzionale ma cominciava a perdere colpi. Mediaset era in fase di costruzione ed i giornali sportivi non erano faziosi e di parte come oggi. La maggioranza dei tifosi era contenta se una squadra italiana vinceva all'estero, qualunque maglia indossasse.

Già i mondiali dell'82 li ricordo abbastanza .. di sicuro ricordo bene com'era l'Italia a quei tempi.

Credo che la mia generazione forse sia stata fortunatamente l'ultima alla quale sono stati trasmessi certi valori.

Ogni volta che vedo le immagini di repertorio della finale dell'82 e lo sguardo pieno di felicità e di orgoglio di Pertini che esclama "adesso non ci prendono più" mi scende giù una lacrimuccia.

Per chi è nato vedendo giocare Scirea, Cabrini e Zoff, vedendo allenare Trapattoni e Bearzot, sentendo le telecronache di Ciotti e Ameri, digerire i Balotelli e i Cassano, i Caressa e gli Adani, è veramente impossibile.

Grazie 1000 per quello che hai scritto, mi hai fatto commuovere.

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3 ore fa, glc_1912 ha scritto:

 

Come sempre. .ghgh

Mai visto un giocatore così forte tecnicamente e così dominante fisicamente essere così dannatamente scarso sotto porta. Eppure in Francia vinse anche la classifica cannonieri, prima di andare alla Lazio. Misteri.

Ricordo che l'Avvocato in una delle sue celebri battute gli "consigliò" di andare direttamente dentro la porta senza tirare .ghgh

 

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4 ore fa, Padre Mapple ha scritto:

Davids

 

E mi parlano della Juve con Zebina Blasi Olivera, del Piero post infortunio... 

Altra categoria. 

Infatti sono 3 finali di fila contro 2 figuracce agli ottavi con annesso suicidio werder

Davids arrivò a dicembre 1997, non c'era in quella Juve (che è quella dell'anno prima, 96/97)

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6 ore fa, antoniof ha scritto:

Però erano altri tempi. Quando parli degli anni di Sivori, i giocatori della Juve non si presentavano proprio in campo, molti si fingevano malati e non partivano per le trasferte, ma in quel periodo giocare in Europa per le squadre italiane era come giocare la supercoppa italiana di oggi, quasi un'amichevole. Negli anni le cose sono cambiate e oggi l'unica cosa che conta è l'Europa(solo in Italia) ma questo non è Dna, ma essere poco lungimiranti e pensare al momento che vivi, perchè ovviamente agli Agnelli in quel periodo interessava essere vincenti e importanti in Italia. Fino ai primi anni 90 il campionato italiano era il top, qualsiasi giocatore al mondo ambiva a vincere il tricolore, qualsiasi giocatore al mondo avrebbe voluto giocare in una squadra italiana per gloria e soprattutto per denaro visto che gli stipendi in Italia erano mediamente molto più alti. La Juve ha perso il treno delle coppe facili, poi quando ha capito l'importanza delle coppe ha perso molte finali stupide nei due cicli molto forti, poi è arrivata farsopoli e oggi il calcio italiano è decisamente molto diverso. 

Mi dispiace ma non è così. Questa cosa di snobbare la coppa campioni era solo una nostra finta rimostranza di superiorità, non un malcostume italiano. Il Milan arrivò in finale nel 1958, la Fiorentina nel 1957 pure, l'Inter la vinse nella prima partecipazione nel 1964. Queste cose le paghi, è come se tu abitui un bambino sin dall'inizio a schifare il pesce, per carità poi puoi correggerlo, ma la piega è quella. Hai voglia poi a piangere, ci manca questo, ci manca quello, ci manca quell'altro. Se la Juve in Europa avesse avuto piu blasone e piu potere, fidati che il rigore su Pogba contro il Barca in finale te lo fischiavano e invece i cocchi dell'Uefa sono gli altri, non certo noi. Ripeto grande rispetto per gli Agnelli, ma non totale ammirazione, visto il loro blasone potevano dare molto di piu a questa squadra in passato. 

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4 ore fa, Jagger64 ha scritto:

Scusa, ma me qui vedo una contraddizione  ... la tattica del fuorigioco è quanto di più difensivo esista, più del catenaccio. Non ci dettero alcuna "una lezione di gioco" (ero allo stadio, quella sera, la partita la ricordo ...), al massimo una "lezione di fuori-gioco" .... non tirarono mai in porta e Zoff non toccò praticamente palla.
Al ritorno subimmo gol subito poi dominammo a lungo, chiudendoli nella loro metacampo, anche se non costruimmo molte occasioni da gol.

Loro erano comunque una squadra solida con una difesa molto forte, si trattava pur sempre di una semifinale di Coppa Campioni, e non erano arrivati lì per caso ...

certo che non erano arrivati li x caso, due anni prima avevano sfiorato la Coppa Uefa in finale con il Liverpool e più in generale il calcio belga aveva segnato buoni risultati anche a livello di nazionale che nel 1972 ci aveva eliminato dagli Europei. Il punto è che avevano una ben definita identità di gioco. Noi, vedo che quegli anni li hai vissuti in diretta, eravamo quelli che in trasferta giocavano con Cuccureddu al posto di Causio. Nella partita di ritorno, passati in svantaggio ed in parità con l'andata, il Trap continuò tutta la partita con Fanna, falso nove e Boninsegna fu messo al secondo tempo supplementare. Ad allenare quel Bruges era Ernst Happel che era alla guida dell'ambito che ci sconfisse nel 1983 ad Atene. Si perdere ma quando, ripeto, non si ha una identità di gioco che tende ad imporsi all'avversario ma solo a speculare sui suoi punti deboli, trovi in panchina uno più volpe di te ed esci, a Bruges, dopo un primo tempo a Torino imbarazzante x l'impotenza di fronte alla tattica del fuorigioco ed al ritorno senza mai creare granché.  Perdi ad Atene non avendo praticamente mai tirato in porta. Sembrano due modi di perdere diversi ed invece secondo me furono entrambe la medesima espressione di una assenza di gioco. Poi, certo, ci sono anche gli avversari. Ma fa rabbia perdere con squadre comunque non superiori a noi.

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