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Post in rilievo

3 ore fa, jolly88 ha scritto:

"Gennadiy Druzenko, capo del servizio medico militare ucraino, si vanta sul canale Ucraina 24 di aver "dato ordini severi di castrare tutti i feriti" russi "perché sono scarafaggi, non umani."   .doh

In realtà è il capo medico di una ONG medica volontaria, poi bisognerebbe capire se davvero sta dicendo quello che c'è scritto nei sottotitoli, visto che quello che riporta il video (a guardare i contenuti che posta) è chiaramente di parte

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14 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Finché non si incontrano Lavrov e Kuleba l'accordo non può essere vicino

E finché Zelensky continua a parlare di "No compromessi su integrità territoriale e sovranità", questo incontro non ci sarà

IMHO

Zelenski ha rotto il * 

Fatemelo dire

 

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10 ore fa, jolly88 ha scritto:

 

Praticamente rimarrebbe tutto uguale a prima della guerra,tranne la situazione delle repubbliche separatiste.

 

fondamentalmente ,riprende le parole di zelensky e capisco perchè erano così lontani nelle trattative.

 

La parte della nato ,messa così sarebbe contrario a quanto detto da putin,a meno che  con il referendum ,non pensi di far occupare  prima da filorussi.

 

Ma mi pare un'azzardo ,da parte russa.

 

 

credo che tra 15 anni putin non sarà più al comando.

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44 minuti fa, lucavialli ha scritto:

Zelenski ha rotto il * 

Fatemelo dire

 

sicuramente starò per scrivere una castroneria, ma credo che zelensky si preoccupi, per il futuro, più dei neonazi in seno allo stato ucraino, piuttosto che delle ripercussioni dei russi

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Articolo 5

Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.

Articolo 6

Agli effetti dell'art. 5, per attacco armato contro una o più delle parti si intende un attacco armato:

  • contro il territorio di una di esse in Europa o nell'America settentrionale, contro i Dipartimenti francesi d'Algeria (NB: decaduto), contro il territorio della Turchia o contro le isole poste sotto la giurisdizione di una delle parti nella regione dell'Atlanlico settentrionale a nord del Tropico del *;
  • contro le forze, le navi o gli aeromobili di una delle parti, che si trovino su questi territori o in qualsiasi altra regione d'Europa nella quale, alla data di entrata in vigore del presente Trattato, siano stazionate forze di occupazione di una delle parti, o che si trovino nel Mare Mediterraneo o nella regione dell'Atlanlico settentrionale a nord del Tropico del *, o al di sopra di essi.

 

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Quoto

Ucraina, il prof. Alessandro Orsini: "La mia preoccupazione è l'Europa, perché non sa fare la guerra e non sa fare nemmeno la pace. E questo consegna l'Ucraina alla tragedia. Per fare la pace in primis bisogna smettere di demonizzare l'avversario politico, cioè di rappresentarlo come un animale come ha fatto Di Maio; la seconda cosa è normalizzarlo e l'ultima mossa è umanizzarlo del nemico: non è un porco, ma un essere umano come noi. Queste sono le precondizioni per sedersi al tavolo della pace. Se Putin è un mostro, sicuramente lo siamo anche noi. E posso fornire prove documentate: Bush scavalcò l'Onu e fece una guerra illegale in Iraq; sempre in Iraq, un gruppo di marines americani ha massacrato 24 civili a sangue freddo, sparando in faccia ad un bambino. Se Putin è un cane schifoso, tra schifosi possiamo intenderci e fare la pace"

 

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Ognuno la può pensare e schierarsi come vuole ma in Europa soltanto Putin ha commissionato omicidi ed avvelenamenti, anche in territorio straniero, di giornalisti e dissidenti interni soltanto per aver manifestato dissenso o denunciato crimini in Cecenia.

Non serviva di certo l'invasione ucraina, parlo personalmente, di scoprire di che personaggio fosse Putin.

 

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Il 18/3/2022 Alle 15:13, Nepali Me ha scritto:

Mi permetto di cogliere l'occasione, quotando il tuo messaggio, di mettere in discussione una certa percezione della volontà dell'allargamento della Nato.
Sembra sempre che l'allargamento della Nato sia avvenuto su assoluta ed esclusivo interesse americano, ma sono abbastanza sicuro non sia proprio così.
Noi europei occidentali condividiamo una narrazione della guerra fredda che europei orientali, russi, americani e inglesi non hanno.
Riassumendo e banalizzando il tutto, mi verrebbe da dire che le percezioni delle masse sono circa le seguenti:

  • Per noi europei occidentali è stata uno scontro tra imperi che si sono spartiti letteralmente la carcassa Europa, spaccandola in due, tracciando la linea in base a chi è arrivato per primo durante la "liberazione". Scontro che è proseguito poi fuori dai confini europei, terminando col collasso dell'URSS. Questo tipo di lettura ci ha lasciato in eredità un fatalismo (è sempre colpa di americani o russi, raramente nostra) e di pacifismo come valore fondante assoluto. Non a caso da noi la guerra fredda si dice sia "finita", ma nessuno afferma che la si sia effettivamente vinta. Abbiamo avuto la "fortuna" di finire sotto l'impero migliore, vedendo com'è finito chi stava dall'altra parte. In ogni caso, siamo spesso tutti molto contenti che sia finita. Finendo la guerra fredda, per noi, è semplicemente finita la storia, le guerre vere non esistono e non hanno senso, possono avvenire solo a mano di pazzi, ignoranti e in paesi del terzo mondo, paesi dove non è arrivato l'"illuminismo" europeo, paesi ancora incastrati nel 900, paesi che vivono nei libri di storia e non nel presente. Per questo in paesi come il nostro si parla di post-storicismo
    Citazione chiave che esprime chiaramente il concetto è stata quella di Angela Merkel, che descrive le metodologie di Putin così: "applica metedologie dell'ottocento al ventunesimo secolo". 
  • Per gli europei orientali la guerra fredda invece è stata come passare da un dominio terribile (nazista) ad un altro (sovietico). La povertà, la miseria, la cancellazione spesso cruenta della propria cultura ha spesso instillato una russofobia dilagante, la quale spesso ha generato nella più atroce delle ironie movimenti nazionalisti degni degli anni 30, spesso di ultra destra ultra conservatori. L'est Europa negli anni 90-00 letteralmente vive, nella propria percezione, il proprio "risorgimento", e realmente crede di avere il compito di risvegliare lo spirito cristiano europeista ormai smarrito dagli europei occidentali. Loro, a differenza nostra, sentono che oggi si sta facendo la storia, e loro si sentono al centro di questo processo.
    Citando il leader polacco Morawiecki: "È qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia. È qui che la libertà combatte contro il mondo della tirannia. È qui che il futuro di tutti noi è in bilico. L'UE sostiene UA, che può contare sull'aiuto dei suoi amici: oggi abbiamo portato questo messaggio a Kiev". 
  • Per gli americani e gli inglesi le guerre mondiali e la guerra fredda sono praticamente un unico infinito scontro, con nemici alternati. Scntro necessario per salvare i nemici dell'Europa e dell'America, detentori del modello liberale capitalista, l'unico modello giusto legittimato all'esistenza, quasi fosse una missione divina laica, tipico punto di vista imperialista. In questo senso la Russia, già dai tempi dello Zar, è percepita come una dittatura persino peggiore di quella nazista, e sono da sempre disposti a tutto per impedire la sua diffusione, tutelando a loro modo di vedere noi ed il resto del mondo a suon di miliardi di dollari e migliaia di vite americane. Questo tipo di lettura ha portato ad una demonizzazione della Russia (la famosa russofobia) e ad un senso di irriconoscenza nei confronti dei paesi europei che si sono dimostrati poco entusiasti verso il modo di vedere il mondo americanista, subendo sempre le "fascinazioni" e le "tentazioni" orientaliste. Non è un caso che gli americani vedano la situazione di oggi come un "ve l'avevamo detto". La missione, per loro, continua.
  • Per i russi, la sconfitta della guerra fredda è stato un enorme crimine perpetrato dall'occidente con la connivenza di un'amministrazione corrotta e traditrice, che non si è limitata soltanto a vincere la guerra, ma ha voluta stravincerla, pretendendo persino più di quanto ottenuto dal crollo dell'URSS, venendo meno alle famose promesse. Dopo la grande vittoria patriottica (la seconda guerra mondiale, per i russi), la Russia ha riconquistato lo status di superpotenza che non le può più essere negato. Come disse Putin anni fa, "al mondo non succede nulla senza che siano d'accordo Mosca, Pechino, Washington e Bruxelles". La caduta del muro in questo senso è vista come una vera e propria umiliazione, che ha tolto a decine di milioni di russi la cittadinanza, conferendogliene una nuova, strappandoli alla madre patria. Emblematico che, se da noi Gorbaciov viene descritto quasi come un eroe, da loro è percepito come il peggior leader russo della storia. Putin è da decenni che soffia sulle ceneri dell'orgoglio ferito russo, e ha trovato terreno molto fertile fino ad oggi.
     

Questi riassunti banalizzanti, e che suonano un po' stereotipati, li ho messi così per rendere l'idea, senza voler ridicolizzare nessuno di questi e dovendo semplificare all'estremo.
C'è un fondo di verità in ognuna di queste versioni, che ovviamente va distorcendo le responsabilità delle parti secondo convenzienza, nessuna è ridicola o falsa in sé, ma sono tutte funzionali al percorso di quelle aree di mondo di questi ultimi decenni.
Quello che sta succedendo ora, secondo me, dovrebbe invitare i popoli europei a riconsiderare le proprie percezioni, perché andrà sicuramente a spostare gli equilibri che credevamo ormai consolidati.

Sarà difficile continuare a pensare che il "secolo terribile" si sia portato via con sé le guerre. 
Non esiste garanzia alcuna che l'Europa verrà risparmiata dai conflitti per status, per il semplice fatto che nessuno le vuole più.
Se la Jugoslavia è lontana nel tempo, e la Georgia nello spazio, ora con l'Ucraina in fiamme continuare a vivere in questa bolla non è più possibile.
Nel mondo reale, chi non disponde di forti deterrenti o non gode di protezione, presto o tardi finisce nelle mire imperialiste di qualcuno.
Europeo, occidentale, democratico o meno, non fa alcuna differenza purtroppo, soprattutto in questo secolo dove le superpotenze non sono geograficamente europee e non è detto abbiano particolare riguardo verso l'Europa.

La Nato è uno strumetno creato appositamente per mantenere un controllo militare e politico dell'Europa occidentale. Sicuramente.
"To keep the Soviet Union out, the Americans in, and the Germans down".
Nonostante ciò è innegabile che l'alleanza ci abbia fatto percepire sempre protetti, avendo patito esclusivamente minacce di tipo interno, o terroristico, per un lunghissimo periodo storico, nonostante non ci si sia mai impegnati seriamente delle minacce esterne per decenni.
Proprio questo senso di protezione e inattaccabilità, però, oltre che ad un continuo e progressivo ridimensionamento degli strumenti difensivi, può averci spinto ad incentivare lo spostamento ad est delle frontiere europee e della Nato stessa.

Forse i più giovani (come me) non se ne rendono davvero conto, ma chi la guerra fredda l'ha vissuta per anni, o ha prestato servizio militare in quegli anni, sa benissimo che eravamo noi il territorio di confine, eravamo noi gli avamposti. Non la Romania, la Lettonia, La Polonia. Noi.
Non c'erano veri e propri paesi cuscinetto nel mezzo a proteggere l'Europa occidentale da un'invasione, a Berlino la lingua di terra che separava un blocco dall'altro era di pochi metri.
Tutto questo per dire che l'interesse primario nell'espansione della Nato non è stato soltanto americano, ma anzi, soprattutto nostro.
Nostro, per spostare la cortina di ferro il più lontano possibile dai nostri confini.
Rendiamoci conto che nel 1989 il confine era Trieste. Oggi è Tallin.
Oggi nessun italiano teme che una colonna di carri armati di 60km entri dalla Jugoslavia, o dall'Austria, attraversano le valli alpine.
Così come non lo teme nessun tedesco, nessun danese. 
Questo enorme vantaggio strategico, però, è avvenuto esponendo altri al posto nostro.
Smettiamo di raccontarci la storiella che la cosa non ci faccia parecchio comodo.
Smettiamo di indicare come responsabile unico di questa espansione l'avdità imperialista americana. Non è così.

Germania, Italia, Francia, Turchia e tanti altri paesi non hanno il potere e la forza delle superpotenze. Sicuramente.
Ciò non impedisce loro di tutelare i propri interessi, anzi, basta non pestare i piedi allo Zio Tom.
E' fiabesco inoltre pensare che lo facciano con mezzi diversi, se non nella portata e nelle capacità, da quelli americani.
Finanziamo primavere arabe, partiti stranieri, dittature, missioni di peace keeping senza consenso dei governi locali
Facciamo affari con dittaturevendiamo loro armi, compriamo da loro petrolio, diamo loro visibilità e legittimazione.
Lo facciamo spesso anche in pieno contrasto di altri membri dell'alleanza, basta dare un'occhiata al nord-africa per renderesene conto. 

Personalmente direi che sarebbe ora che ci si rendesse conto che l'Italia, l'UE, la Nato, i paesi e le strutture sovranazionali altro non sono che centri d'interesse, si muovono nelle loro potenzialità e convenienze per raggiungere i propri obiettivi, calpestando senza recalcitranza alcuna quelli altrui.
Se non si perseguono i propri interessi in autonomia non lo fa nessuno al posto proprio (l'Ucraina lo sta imparando ad un prezzo altissimo).
Tutti gli aiuti che riceverà richiederanno una contropartita pesante, un giorno, dovesse vincere la guerra.
Ovviamente fa schifo, ma così va il mondo, così andiamo anche noi.

bel post e grazie per la condiviose

sono grosso modo in accordo con quanto da te scritto, ma reputo che ci sia stato un switch di pensiero/interressi etc. verso gli inizi degli anni 90, proprio con la caduto del muro e la disgregazione dell'Impero Russo

da quel momento io nosto un Europa debole, incapace di imporre le proprie volonta' e succubi degli alleati americani

questo ha portato anche ad un cambiamento nella vita quotidiana, cominciando proprio dai media (televisioni per la precisazione, Berlusconi in questo caso e' stato colui che ha sperimentato per prima una repubblica mediatica, su dickat degli amercani)

questo ha stravolto il nostro modo di pensare, le nostre tradizioni e metodo di pensiero si sono man mano perse ed oggi io vedo il popolo italiano grosso modo come quello americano, privi di veri valori e basato sul politicamente corretto e/o falso perbenismo

 

comunque quqndo c'e' un Istituzione di mezzo, i suoi adepti hanno come unico scopo l'interesse di questa istituzione, ergo....(mi vien difficile pero' capire dove stia l'interesse in questa guerra da parte dell'Europa ed ancora piu' nello specifico dell'Italia), perche' di questo parliamo, non di salvalre vita ukraine (vite che da 8 anni gia' di spengono)

 

 

un brutto mondo ormai, dove certe meschinita' ed ingiustizie sono romai istituzionalizzate ed avccettate come se fosse normale

grazie ed un saluto

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1 ora fa, phoenix ha scritto:

 

Finalmente uno che dice la verità. Non vi sono giusti o non giusti in guerra, entrambi le parti avranno sempre torto, di mezzo ci finiscono sempre i civili che non sanno nulla e non c'entrano nulla. 

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Kiev: "I colloqui non sono seri"

La Russia non prende sul serio i colloqui di pace. Lo ha detto alla Bbc il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Alexander Rodnyansky, secondo il quale i colloqui mirano a "intrappolare l'Occidente a ritenere che non siano necessarie ulteriori sanzioni". "Hanno usato questi negoziati per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia", ha aggiunto

 

 

Che i colloqui fossero solo una perdita di tempo si era capito da molto tempo

Servono solo a Zelensky per ottenere più armi e "volontari" (cioè mercenari o contractors) dall'occidente, e ai russi per preparare la seconda fase dell'invasione (quella del "porta a porta") magari tirando dentro anche Lukashenko

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2 ore fa, Dražen Petrović ha scritto:

Ognuno la può pensare e schierarsi come vuole ma in Europa soltanto Putin ha commissionato omicidi ed avvelenamenti, anche in territorio straniero, di giornalisti e dissidenti interni soltanto per aver manifestato dissenso o denunciato crimini in Cecenia.

Non serviva di certo l'invasione ucraina, parlo personalmente, di scoprire di che personaggio fosse Putin.

 

Tutti dovrebbero essere da parte della pace e della verità nella sua totalità 

 

Comunque :

 

Funzionari della CIA sotto Trump hanno discusso dell'assassinio di Julian Assange 

 

Mike Pompeo e funzionari hanno richiesto "opzioni" per uccidere Assange in seguito alla pubblicazione di WikiLeaks degli strumenti di hacking della CIA, afferma il rapporto

 

Alti funzionari della CIA durante l'amministrazione Trump hanno discusso del rapimento e persino dell'assassinio del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, secondo un rapporto degli Stati Uniti che cita ex funzionari.

 

Pompeo e la leadership della CIA "erano completamente distaccati dalla realtà perché erano così imbarazzati per il Vault 7", Yahoo cita un ex funzionario della sicurezza nazionale di Trump come detto. "Vedevano sangue".

Alcuni alti funzionari della CIA e dell'amministrazione Trump sono arrivati al punto di richiedere "schizzi" o "opzioni" per l'omicidio di Assange. "Sembrava che non ci fossero confini", avrebbe detto un ex alto funzionario antiterrorismo.

 

The guardian 

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1 minuto fa, jolly88 ha scritto:

Tutti dovrebbero essere da parte della pace e della verità nella sua totalità 

 

Comunque :

 

Funzionari della CIA sotto Trump hanno discusso dell'assassinio di Julian Assange 

 

Mike Pompeo e funzionari hanno richiesto "opzioni" per uccidere Assange in seguito alla pubblicazione di WikiLeaks degli strumenti di hacking della CIA, afferma il rapporto

 

Alti funzionari della CIA durante l'amministrazione Trump hanno discusso del rapimento e persino dell'assassinio del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, secondo un rapporto degli Stati Uniti che cita ex funzionari.

 

Pompeo e la leadership della CIA "erano completamente distaccati dalla realtà perché erano così imbarazzati per il Vault 7", Yahoo cita un ex funzionario della sicurezza nazionale di Trump come detto. "Vedevano sangue".

Alcuni alti funzionari della CIA e dell'amministrazione Trump sono arrivati al punto di richiedere "schizzi" o "opzioni" per l'omicidio di Assange. "Sembrava che non ci fossero confini", avrebbe detto un ex alto funzionario antiterrorismo.

 

The guardian 

Ma per favore dai.

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2 minuti fa, jolly88 ha scritto:

Che vuoi dire? 

Voglio dire che è un paragone che non regge. Al netto che Assange è fortunatamente ancora vivo, oltre ad essere straniero ma è imparagonabile la sistematicità con cui i dissidenti russi vengono uccisi oppure colpiti dalla forzadel regime di Mosca.

Con tutti i limiti del capitalismo e dell'Occidente è una situazione imparagonabile, basta andare su Wikipedia e leggere la lista kilometrica di giornalisti oppure oppositori russi.

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20 minuti fa, Dražen Petrović ha scritto:

Voglio dire che è un paragone che non regge. Al netto che Assange è fortunatamente ancora vivo, oltre ad essere straniero ma è imparagonabile la sistematicità con cui i dissidenti russi vengono uccisi oppure colpiti dalla forzadel regime di Mosca.

Con tutti i limiti del capitalismo e dell'Occidente è una situazione imparagonabile, basta andare su Wikipedia e leggere la lista kilometrica di giornalisti oppure oppositori russi.

Invece è un paragone non solo che regge ma ci sta a fagiuolo

Identifica uno dei pochi giornalisti dissidenti , dove con prove e rivelazioni, per far sapere al mondo la verità gli  è  stata rovinata la vita

 

 

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10 minuti fa, jolly88 ha scritto:

Invece è un paragone non solo che regge ma ci sta a fagiuolo

Identifica uno dei pochi giornalisti dissidenti , dove con prove e rivelazioni, per far sapere al mondo la verità gli  è  stata rovinata la vita

 

 

Qui però dobbiamo metterci d'accordo e non uscire dal seminato:

Anni fa si è giustamente dibattuto ferocemente dell'editto bulgaro con cui vennero colpiti i vari Santoro e Biagi, editto bulgaro che di fatto cancellava delle trasmissioni che andavano in onda da parecchio tempo. In Russia i giornalisti che vanno contro l'operato del presidente, finiscono avvelenati oppure colpiti in fronte da colpi di pistola.

 

L'avrò resa forse troppo banale ma è innegabile la differenza. Secondo me non c'è il minimo paragone (e meno male direi) poi ognuno la vede come crede.

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Adesso, Dražen Petrović ha scritto:

Qui però dobbiamo metterci d'accordo e non uscire dal seminato:

Anni fa si è giustamente dibattuto ferocemente dell'editto bulgaro con cui vennero colpiti i vari Santoro e Biagi, editto bulgaro che di fatto cancellava delle trasmissioni che andavano in onda da parecchio tempo. In Russia i giornalisti che vanno contro l'operato del presidente, finiscono avvelenati oppure colpiti in fronte da colpi di pistola.

 

L'avrò resa forse troppo banale ma è innegabile la differenza. Secondo me non c'è il minimo paragone (e meno male direi) poi ognuno la vede come crede.

Non è che c'è da mettersi d'accordo,perchè non sto mettendo in paragone le due realtà.

 

Ho fatto esclusivamente riferimento alle tue parole "soltanto putin ha commissionato omicidi  ed avvelenamenti, anche in territorio straniero, di giornalisti e dissidenti interni soltanto per aver manifestato dissenso o denunciato crimini in Cecenia"

 

Io ti ho esclusivamente postato un esempio,su un giornalista dissidente a cui gli è stata rovinata la vita e che a quanto pare c'era la volontà di assassinarlo.

 

Dai rapporti ,pare lo volessero commettere se fosse scappato in Russia.

 

Va in contrapposizione con quanto detto da te  precedentemente.

Non lo vuoi accettare,eh vabbè ...ma le cose pare siano andate così però.

 

 

Poi tu ora non io ,hai fatto presente che da noi in occidente pare esista la censura.

 

Se fosse così,la censura in fondo cos'è(?),se non l'uccisione della verità che non piace.

 

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15 minuti fa, Dražen Petrović ha scritto:

Qui però dobbiamo metterci d'accordo e non uscire dal seminato:

Anni fa si è giustamente dibattuto ferocemente dell'editto bulgaro con cui vennero colpiti i vari Santoro e Biagi, editto bulgaro che di fatto cancellava delle trasmissioni che andavano in onda da parecchio tempo. In Russia i giornalisti che vanno contro l'operato del presidente, finiscono avvelenati oppure colpiti in fronte da colpi di pistola.

 

L'avrò resa forse troppo banale ma è innegabile la differenza. Secondo me non c'è il minimo paragone (e meno male direi) poi ognuno la vede come crede.

Infatti.

A volte l'antiamericanismo militante (o l'antioccidentalismo) impedisce di vedere che  QUI si possono sostenere certe opinioni. In russia, come in Corea del Nord, no.

Perché si finsice, se va bene, in galera, o si viene uccisi da un colpo di pistola.

Non é questione di buoni o cattivi, non é un film della marvel.

E' questione di capire che da una parte c'é una propaganda senza possibilità di replica.

E non é che in nome del "pluralismo" si deve dare per forza voce e dignità pure a quelli.

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1 hour ago, Dražen Petrović said:

Qui però dobbiamo metterci d'accordo e non uscire dal seminato:

Anni fa si è giustamente dibattuto ferocemente dell'editto bulgaro con cui vennero colpiti i vari Santoro e Biagi, editto bulgaro che di fatto cancellava delle trasmissioni che andavano in onda da parecchio tempo. In Russia i giornalisti che vanno contro l'operato del presidente, finiscono avvelenati oppure colpiti in fronte da colpi di pistola.

 

L'avrò resa forse troppo banale ma è innegabile la differenza. Secondo me non c'è il minimo paragone (e meno male direi) poi ognuno la vede come crede.

Nono in Russia c'è questo strano morbo/virus che stranamente li fa cadere dalle finestre da soli ....

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