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Malin

L'allenatore? Non è un problema

Post in rilievo

17 ore fa, simo26 ha scritto:

Secondo me siamo carenti di una dirigenza capace, è da li che si parte. Un grande DG, un bravo DS e un bravo allenatore e verdrai che i risultati arriveranno o almeno possiamo sperare di ritornare protagonisti. Non voglio esprimere giudizi perchè non so chi sia, ma se mettiamo in mano la Juve a Comolli io non mi sento per niente fiducioso. Diciamo che sono terrorizzato!!!

Anche a me preoccupa Comolli con i suoi numeri. Il calcio non è solo numeri, è fatto di rapporti umani, non sono dei robot. Bisogna creare il giusto clima per lavorare serenamente e seriamente. Bisogna evitare di dare tutto in mano a singole persone come successo con Giuntoli e Motta, per poi fare la conta dei danni. Ci vuole cooperazione e vicinanza tra tutte le parti. Certe mosse sbagliate (vedi Huijsen) vanno bloccate sul nascere. Proprietà, presidenza, DG, DS e allenatore devono lavorare tutti insieme per la causa. 

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21 ore fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

È una leggenda metropolitana.

La nostra rosa era molto più forte di quella del Milan ormai a fine ciclo, con tanti giocatori vecchi e acciaccati.

Li vorrei avere oggi quella difesa e quel centrocampo, e anche quell'attacco visto come siamo ridotti oggi.

 

Perdonami fratello, ma sei totalmente fuori strada. Le leggende sono altre. Controllati ben benino, uno ad uno, i calciatori in forza alle due squadre (una campione d'Italia, l'altra reduce da due settimi posti consecutivi) e fatti due domande. Lì, chi mastica un po' di calcio, ha potuto toccare con mano la grandissima differenza tra il defunto Antonio Conte e il redivivo Max Allegri. 

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1 ora fa, Il Demone ha scritto:

Allegri è uno da pullman davanti alla porta, quella è la sua tattica e strategia e chi dice il contrario mistifica la realtà. Che poi quando ha avuto lo squadrone ha vinto, non è certo successo per merito suo. Lui è un gestore di spogliatoi, questo glielo riconosco.

Era la sua tattica quando la squadra faceva vomitare, e forse c'aveva ragione visto che ha fatto piu' punti.
Le squadre delle due finali di certo non facevano catenaccio.
Ma ripeto io penso: che sia un difensivista, non mi piace come persona. Ma di certo tra motta e allegri, o mezzi allenatori ed allegri c'e' un abisso. Sopravvalutato probabilmente si, ma i fenomeni come Motta o simili valgono zero e fanno piu' danno che altro.

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17 minuti fa, Knutsen ha scritto:

Le vedove di motta lottano come leoni 

Ma ha delle vedove? Posso capire che le abbia Allegri... ma Motta.

Provo a farmi capire. Motta non giudico l'allenatore perché non ne sono all'altezza ma, chiunque, dovrebbe aver notato i fuori ruolo, l' insistenza a far giocare Koopmeiners, senza preparazione estiva, quando un periodo di preparazione è niente gioco, gli avrebbe fatto solo bene. Caratterialmente fa girare le palle a tutta la squadra ed è permaloso e presuntuoso, quindi, il ruolo di allenatore, con queste caratteristiche caratteriali,  in una Juventus, è impissibile per lui. Penso ad una Juventus tipo quella che ereditò Allegri, con uno come Motta, lo ribaltavano in estate.  Chi è vedovella di Motta,  vorrei capire quale lato positivo ha visto in lui. A me, solo a leggerne il nome, anche di Giuntoli, cominciano a girare tipo tromba d'aria.

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1 ora fa, dissidente ha scritto:

Perdonami fratello, ma sei totalmente fuori strada. Le leggende sono altre. Controllati ben benino, uno ad uno, i calciatori in forza alle due squadre (una campione d'Italia, l'altra reduce da due settimi posti consecutivi) e fatti due domande. Lì, chi mastica un po' di calcio, ha potuto toccare con mano la grandissima differenza tra il defunto Antonio Conte e il redivivo Max Allegri. 

JUVENTUS

Portiere: Buffon
Difensori: Lichtsteiner, Chiellini, Bonucci, Barzagli,  Grosso / De Ceglie
Centrocampisti: Pirlo, Marchisio, Vidal
Attaccanti: Vucinic, Quagliarella / Matri
 

MILAN

Portiere: Abbiati
Difensori: Abate, Nesta / Mexes, Thiago, Antonini
Centrocampisti: Nocerino, Van Bommel, Seedorf /  Muntari
Attaccanti: Emanuelson, Robinho, Ibrahimovic

 

A parte Ibra e Thiago tu chi avresti voluto della rosa del Milan? (Nesta e Seedorf erano vecchi e rotti, giocarono il 40% dei minuti disponibili))

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5 ore fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

JUVENTUS

Portiere: Buffon
Difensori: Lichtsteiner, Chiellini, Bonucci, Barzagli,  Grosso / De Ceglie
Centrocampisti: Pirlo, Marchisio, Vidal
Attaccanti: Vucinic, Quagliarella / Matri
 

MILAN

Portiere: Abbiati
Difensori: Abate, Nesta / Mexes, Thiago, Antonini
Centrocampisti: Nocerino, Van Bommel, Seedorf /  Muntari
Attaccanti: Emanuelson, Robinho, Ibrahimovic

 

A parte Ibra e Thiago tu chi avresti voluto della rosa del Milan? (Nesta e Seedorf erano vecchi e rotti, giocarono il 40% dei minuti disponibili))

La difesa. Bonucci era un giovane di belle speranze. Barzagli alle soglie del ritiro, era una scommessa di Del Piero e Conte che lo avevano richiamato alla Juve. Chiellini era uno scarpone grintoso tutto nervi. Conte, col suo gioco, li ha poi trasformati nella gloriosa BBC.

De Ceglie, un giovane volenteroso, ma limitato. Lichtsteiner un esterno difensivo affidabile, poco più, poco meno. 

Nesta e Thiago erano stati nettamente superiori l'anno precedente, tanto essere determinanti nella conquista dello scudetto. Già loro due erano sulla carta più forti di tutta la difesa bianconera. Abate e Antonini due esterni difensivi affidabili, sicuramente più quotati di Lichtsteiner e De Ceglie.

Marchisio era un giovane bravino che dava fiducia, Vidal un oggetto oscuro prima della cura Conte, Pirlo (pensa un po') era stato scartato da Allegri. Poi c'era Pepe, l'esterno tutto cuore che indovinava un cross ogni venti. In rossonero Van Bommel e Seedorf erano due costruttori di gioco, uno arretrato, l'altro con licenza di segnare. Nocerino e Muntari due gregari che facevano legna. 

L'attacco, poi, non lasciava spazio a confronti. Emanuelson, Robinho e Ibrahimovic avevano un bel po' di numeri in più rispetto al pur bravo Quagliarella, all'incostante Vucinic e al convincente e determinato Matri. 

Quello scudetto fu per il Milan una vera beffa. Tanto che si attaccarono al famigerato (sacrosanto) gol di Muntari, come fecero i romanisti qualche lustro prima con il leggendario (farlocco) gol di Turone. Con le dovute proporzioni, il defunto Conte ha beffato quest'anno Inzaghi e la sua più forte Inter, esattamente come fece con Allegri nel campionato di cui scriviamo. 

Questa è storia. 

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2 ore fa, dissidente ha scritto:

La difesa. Bonucci era un giovane di belle speranze. Barzagli alle soglie del ritiro, era una scommessa di Del Piero e Conte che lo avevano richiamato alla Juve. Chiellini era uno scarpone grintoso tutto nervi. Conte, col suo gioco, li ha poi trasformati nella gloriosa BBC.

De Ceglie, un giovane volenteroso, ma limitato. Lichtsteiner un esterno difensivo affidabile, poco più, poco meno. 

Nesta e Thiago erano stati nettamente superiori l'anno precedente, tanto essere determinanti nella conquista dello scudetto. Già loro due erano sulla carta più forti di tutta la difesa bianconera. Abate e Antonini due esterni difensivi affidabili, sicuramente più quotati di Lichtsteiner e De Ceglie.

Marchisio era un giovane bravino che dava fiducia, Vidal un oggetto oscuro prima della cura Conte, Pirlo (pensa un po') era stato scartato da Allegri. Poi c'era Pepe, l'esterno tutto cuore che indovinava un cross ogni venti. In rossonero Van Bommel e Seedorf erano due costruttori di gioco, uno arretrato, l'altro con licenza di segnare. Nocerino e Muntari due gregari che facevano legna. 

L'attacco, poi, non lasciava spazio a confronti. Emanuelson, Robinho e Ibrahimovic avevano un bel po' di numeri in più rispetto al pur bravo Quagliarella, all'incostante Vucinic e al convincente e determinato Matri. 

Quello scudetto fu per il Milan una vera beffa. Tanto che si attaccarono al famigerato (sacrosanto) gol di Muntari, come fecero i romanisti qualche lustro prima con il leggendario (farlocco) gol di Turone. Con le dovute proporzioni, il defunto Conte ha beffato quest'anno Inzaghi e la sua più forte Inter, esattamente come fece con Allegri nel campionato di cui scriviamo. 

Questa è storia. 

Non sono d'accordo, forse la tua una adorazione per Conte ti rende poco obiettivo.

Per esempio Barzagli arrivò 6 mesi prima di Conte ed aveva 5 anni in meno di Nesta e di Seedorf che quell'anno saltarono parecchie partite nel momento determinante.

Altrimenti tra i nostri potevo citare anche Del Piero che aveva poco più di un anno in più rispetto ai due milanisti.

Vidal era stato premiato come migliore calciatore della Bundesliga e l'abbiamo strappato al Bayern.

Ma intanto ognuno dei due rimarrà della sua idea.

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10 minuti fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

Non sono d'accordo, forse la tua una adorazione per Conte ti rende poco obiettivo.

Per esempio Barzagli arrivò 6 mesi prima di Conte ed aveva 5 anni in meno di Nesta e di Seedorf che quell'anno saltarono parecchie partite nel momento determinante.

Altrimenti tra i nostri potevo citare anche Del Piero che aveva poco più di un anno in più rispetto ai due milanisti.

Vidal era stato premiato come migliore calciatore della Bundesliga e l'abbiamo strappato al Bayern.

Ma intanto ognuno dei due rimarrà della sua idea.

Questo non ne faceva automaticamente un fenomeno. 
Anche Diego l’anno prima che venisse da noi era stato premiato come il miglior giocatore della Bundesliga.

Vidsl è diventato Vidal con Conte.

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22 ore fa, Stefanov96 ha scritto:

Comunque rischiava di retrocedere anche l'anno dopo con Ranieri (poi si sono salvati dopo il suo esonero)

Vero, avevano venduto quasi tutti, tranne Vardy, mi pare. 

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<le squadre, secondo me, erano più o meno pari. la differenza la fece <<<<<<conte che faceva giocare benissimo la squadra, rispetto al solito non gioco del livornese. Scudetto meriattissimo

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a me Thiago motta ha convinto a metà e lo stesso posso dire di Tudor seppure al contrario. Non dimenticatevi che ci siamo qualificati in champions per il ciuffo dei capelli manco a dire che siamo stati convincenti, per non parlare della gestione dei cambi. 

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Il 01/06/2025 Alle 11:21, Shingo Tamai ha scritto:

Dai, ragazzi…

Abbiamo visto, col cambio Monterò-Brambilla, quanto sia importante l’allenatore.

Oppure, il Napoli, che, con la stessa qualità della rosa, è passato dal disastro della scorsa stagione allo scudetto.

Per non parlare della Roma, con l’avvento di Ranieri, o del Milan, che preferi Fonaeca allo stesso Conte…

Ci sono comunque altrettanti esempi "a contrario": club che cambiano allenatore dopo una stagione eccellente e replicano la stagione anche con il nuovo allenatore, squadre che cambiano allenatore ma non hanno alcun beneficio, allenatori che una stagione vanno bene e l'anno dopo, stessa squadra, non vanno bene (sono rincoglion.... in pochi mesi? Hanno perso il polso della squadra?).

Insomma, le variabili sono tante e dall'esterno molte ci sfuggono.

Se l'allenatore fosse la componente più decisiva, converrebbe prendere un allenatore a 9 milioni l'anno piuttosto che 3 calciatori da 40 milioni di cartellino ciascuno e 5 milioni di ingaggio cadauno.
Ranieri ha fatto una grandissima marcia a Roma, ma non è detto che se fosse tornato alla Juve avrebbe saputo risollevarci.

E' un discorso aperto e molto stimolante quello sull'incidenza degli allenatori, ma, come ripeto, sono tante le variabili di cui dovremmo tener conto, solo che non possiamo farlo perché non conosciamo le dinamiche interne alla società in un dato momento storico.

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Il 01/06/2025 Alle 10:53, Icarius ha scritto:

Vorrei ricordare all'autore di questo topic che il valore di una rosa lo si ottiene facendo il confronto con quelle delle altre squadre in campionato e in tutta sincerità non mi pare che ci siano squadroni in questa Serie A, anzi. 

Conte ha vinto con Juan Jesus, Politano e Raspadori, voglio dire. 

Billing-Gilmour-Olivera-Mazzocchi-Ngonge-Spinazzola-Di Lorenzo-Simeone.

Se poi devo citare i più forti...beh: Anguissa-Lukaku-Mc-Tominay-Lobotka-Buongiorno-Rrhamani non mi pare si sia di fronte ad uno squadrone.

Quindi...l'allenatore è anche il problema

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Non condivido per niente il topic...l'allenatore è importante eccome...volete dirmi che la rosa del napoli è più forte della nostra?? 

5 minuti fa, 2019-2020 ha scritto:

Billing-Gilmour-Olivera-Mazzocchi-Ngonge-Spinazzola-Di Lorenzo-Simeone.

Se poi devo citare i più forti...beh: Anguissa-Lukaku-Mc-Tominay-Lobotka-Buongiorno-Rrhamani non mi pare si sia di fronte ad uno squadrone.

Quindi...l'allenatore è anche il problema

Tra l'altro quelli da te citati hanno giocato se va bene 5 partite (a parte Spinazzola e Di Lorenzo)

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1 ora fa, 2019-2020 ha scritto:

Billing-Gilmour-Olivera-Mazzocchi-Ngonge-Spinazzola-Di Lorenzo-Simeone.

Se poi devo citare i più forti...beh: Anguissa-Lukaku-Mc-Tominay-Lobotka-Buongiorno-Rrhamani non mi pare si sia di fronte ad uno squadrone.

Quindi...l'allenatore è anche il problema

Assolutamente d'accordo con te.

Va però detto, per amore della verità, che senza il suicidio dell'Inter lo scudetto il Napoli non l'avrebbe mai potuto vincere con i nomi che aveva in rosa.

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23 ore fa, QuandoC'eraCuccureddu ha scritto:

Non sono d'accordo, forse la tua una adorazione per Conte ti rende poco obiettivo.

Per esempio Barzagli arrivò 6 mesi prima di Conte ed aveva 5 anni in meno di Nesta e di Seedorf che quell'anno saltarono parecchie partite nel momento determinante.

Altrimenti tra i nostri potevo citare anche Del Piero che aveva poco più di un anno in più rispetto ai due milanisti.

Vidal era stato premiato come migliore calciatore della Bundesliga e l'abbiamo strappato al Bayern.

Ma intanto ognuno dei due rimarrà della sua idea.

La telefonata a Barzagli l'ha fatta Del Piero. Così racconta il primo dei due. E Antonio Conte era già in odor di Juve. 

Vidal fuori dal campo non era quel che si dice un modello comportamentale e il suo era considerato un acquisto rischioso. 

Se tu avessi usato argomenti convincenti, probabilmente non sarei rimasto della mia idea. Non si può non riconoscere però, a mio modestissimo avviso, la superiorità tecnica di quel Milan. 

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Non sono affatto d'accordo.

Serve un allenatore top e serve una dirigenza top. E serve avere un po' di pazienza da parte dell' tifoseria.

hanno vinto lo scudetto squadre con rose normalissime in questi anni

 

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6 ore fa, zebra67 ha scritto:

Ci sono comunque altrettanti esempi "a contrario": club che cambiano allenatore dopo una stagione eccellente e replicano la stagione anche con il nuovo allenatore, squadre che cambiano allenatore ma non hanno alcun beneficio, allenatori che una stagione vanno bene e l'anno dopo, stessa squadra, non vanno bene (sono rincoglion.... in pochi mesi? Hanno perso il polso della squadra?).

Insomma, le variabili sono tante e dall'esterno molte ci sfuggono.

Se l'allenatore fosse la componente più decisiva, converrebbe prendere un allenatore a 9 milioni l'anno piuttosto che 3 calciatori da 40 milioni di cartellino ciascuno e 5 milioni di ingaggio cadauno.
Ranieri ha fatto una grandissima marcia a Roma, ma non è detto che se fosse tornato alla Juve avrebbe saputo risollevarci.

E' un discorso aperto e molto stimolante quello sull'incidenza degli allenatori, ma, come ripeto, sono tante le variabili di cui dovremmo tener conto, solo che non possiamo farlo perché non conosciamo le dinamiche interne alla società in un dato momento storico.

Ciao Zebra.

infatti, non ho detto che si debba per forza cambiare allenatore o che sostituirlo produca matematicamente dei miglioramenti.

Ho fatto semplicemente degli esempi per significare che l’allenatore è assolutamente importante, cosa di cui sono estremamente convinto, mentre molti pensano sia solamente un dettaglio poco rilevante.

È molto diverso.

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9 ore fa, Shingo Tamai ha scritto:

Ciao Zebra.

infatti, non ho detto che si debba per forza cambiare allenatore o che sostituirlo produca matematicamente dei miglioramenti.

Ho fatto semplicemente degli esempi per significare che l’allenatore è assolutamente importante, cosa di cui sono estremamente convinto, mentre molti pensano sia solamente un dettaglio poco rilevante.

È molto diverso.

Sì, avevo capito l'intento del tuo post, e ho fatto degli esempi per spezzare una lancia anche a favore di quelli, come il sottoscritto, che ritengono che l'allenatore non sia il fattore più importante tra i 3 che determinano la stagione di un club (società/dirigenza, allenatore, giocatori).
Come ho scritto nel post, ci sono tante variabili che influiscono sulle stagioni più o meno positive, che a volte è veramente complicato stabilire chi ha inciso di più, nel bene o nel male.
Chiaramente, vorrei dalla mia parte sempre un allenatore bravo, preparato, lucido, che sa gestire i rapporti con i giocatori, etc., questo è scontato, perché non sto sostenendo che è ininfluente.

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Sono abbastanza d'accordo con la tua disamina, eccezione fatta per i TOP allenatori . Top intesi cioè quelli bravi non solo tecnicamente (sono convinto che ce ne siano molti preparati a livello tattico) ma che sappiano gestire il gruppo delle grandi squadre (parer mio come diceva Allegri cosa completamente diversa che gestire una squadra "medio livello")

 ......c'era un top allenatore già libero l'anno scorso e, si stava liberando anche quest'anno, ma primo l'ego e quest'anno il buon John mi sembra non aver  dimostrato gran carisma. 

 

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