Quel che dici è vero, e l'avevo scritto un paio di giorni fa; scusate per l'autocitazione (che sa sempre di tronfiaggine):
Ciò detto, vi sono aspetti in cui si può senza ombra di dubbio migliorare e completarsi; altri meno. Per dire, Jannik non avrà MAI la sensibilità di braccio che ha Alcaraz; non potrà mai fare le palle corte (di dritto!!!) che fa lo spagnolo, non potrà mai giocare al volo in maniera straordinaria come lo spagnolo; non avrà mai il suo slice, il suo kick al servizio, il suo uso magistrale dei "tagli" alla palla (topspin, ma anche backspin, chop di dritto...), perché, semplicemente, Alcaraz ha un braccio fatato, un connubio talento naturale + potenza mai visto prima.
L'unica cosa che può fermare il murciano sono gli infortuni; e NON è un aspetto da poco, perché sembra veramente essere il suo tallone d'Achille, probabilmente inevitabile, vista la maniera in cui si gioca a tennis oggidì.
Anzi, ora che mi sovviene, non me ne voglia l'amico Scriba @Godai (che voglio rileggere asap...), per me, d'ora in poi Carlitos el Demolidor Alcaraz sarà semplicemente Achille.
Va da sè che Jan il Rosso me lo tengo non stretto, appiccicato; sono CERTO che vincerà molti slam e che darà molto filo da torcere al pelide Achille; è l'unico che può farlo, ora come ora; in attesa che il genio di Musetti si decida ad uscire dalla lampada...
PS Sulla finale mi riservo un commento dopo averla vista; troppo tardi ieri sera. Certo, non mi aspettavo una stesa del genere per il "mio" Straomboide, che anzi davo leggermente favorito, ad essere sincero; era tuttavia palese come Alcaraz avesse le armi per neutralizzare la sua tattica: se ti metti a rispondere quattro metri dietro la linea di fondocampo e a cercare di tessere la ragnatela da dietro, l'altro ti ammazza di volée e palle corte; e appena accorci un po', ti arrivano di qua comodini veneziani. Insomma, contro Alcaraz, Medvedev deve uscire dalla comfort zone, e non è facile nemmeno per un illusionista come lui mettere in pratica un piano b efficacie contro quel diavolo.