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ufobianconero

VIDEO Agnelli: "Juve straordinaria: con 315 milioni siamo tra le potenze d'Europa. Decima Coppa Italia? Niente stella d'argento". E attacca la FIGC

Post in rilievo

Com'è che ogni anno, tra giugno ed agosto, vi sono utenti che vaticinano crolli, catastrofi di mercato, ridimensionamenti e crisi irreversibili, salvo poi ritrovarsi regolarmente smentiti da una realtà dei fatti formata da vittorie, primati e trofei? Non sarà, forse forse, che i nostri dirigenti se ne intendono un pelino più di loro? E non sarà, invece, che queste Cassandre in gramaglie, non se ne capiscono in realtà una beneamata fava?? .ghgh .ghgh

 

Se ascolti i giornalai c'è poco da stare tranquilli

 

Pirlo negli States

Tevez al Boca o all'Atletico

Pogba ovunque

Morata al Real

Llorente al Barca

Vidal al Real

Bonucci al Real

Marchisio....... non rinnova

Coman al Genoa

Rugani in prestito al Genoa

 

 

Dici che li troviamo 11 da schierare per l'anno prossimo?

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Se ascolti i giornalai c'è poco da stare tranquilli

 

Pirlo negli States

Tevez al Boca o all'Atletico

Pogba ovunque

Morata al Real

Llorente al Barca

Vidal al Real

Bonucci al Real

Marchisio....... non rinnova

Coman al Genoa

Rugani in prestito al Genoa

 

 

Dici che li troviamo 11 da schierare per l'anno prossimo?

 

.uhm

In effetti... però possiamo sempre fare un tentativo su Felipe Melo, che mi sa tanto che i prescritti li sfancula pure lui... .ghgh .ghgh

 

.uah .uah

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Tavecchio contro Agnelli: «Non scarichi i problemi sulla Figc»

 

 

Carlo Tavecchio risponde ad Andrea Agnelli. E lo fa in modo duro, senza mezzi termini: «Quando i risultati non sono all'altezza, allora la colpa è della Federazione. Al contrario, quando i risultati sono importanti, la Federazione non c'entra niente. Bisogna mettersi d'accordo», dice in un'intervista a Sportmediaset. Il presidente della Figc aggiunge: «La Federazione è l'organo che permette loro di giocare. Senza di noi non si potrebbero esprimere a livelli internazionali ed europei. In Lega i consensi si ricevono dalle società. Lo dico onestamente, Agnelli avrà i suoi problemi e non trovo corretto scaricare questo sulla Federazione».

 

Fonte Tuttosport

 

'azzo quanto gli è bruciata 'sta cosa...

Ma una cosa è certa: quello che la Juve ha fatto lo ha fatto da SOLA e la figc non ha alcun merito nei suoi successi.

Semmai - è questo era il discorso di Andrea - ha tutte le colpe per via della sua incapacità di decidere riforme, per i suoi personaggi di malaffare, per la sua lottizzazione di poteri tra camurrie varie e Infront, per la sua senescenza, per la connivenza con gli interessi delle varie leghe, per la sua inadeguatezza nel calcio moderno...

Tutti fattori che hanno ostacolato la Juve.

 

Quindi,caro banana, la figc non c'entra un * con i successi della Juve, ma c'entra invece molto con gli ostacoli che si è trovata ad affrontare e superare per ottenere tali successi.

Pertanto, di tutto cuore: vai a dar via il *.

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detto che è un alieno rispetto al panorama dei dirigenti italiani,

 

 

è agghiacciante la frase con il riferimento alla vicinanza del posto della Finale del prossimo anno.

Purtroppo da queste cose si capisce cosa significa "non avere la mentalità europea": non è tanto il giorno della partita, ma un qualcosa che nasce in tempi non sospetti in seno alla nostra società.

 

Messaggio devastante e destabilizzante.

Messaggio perdente

E' il messaggio di chi sa benissimo che per un tot di anni la Champions la devono vincere quelle tre o quattro squadre, a tutti i costi, in qualunque modo, con tanti Cakir ben istruiti.

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mi sa che qualcuno non ha capito la frase sulla finale a Milano.. ha semplicemente detto che per arrivare di nuovo in finale ci sarà bisogno di migliorare, cosa che reputo palesemente ovvia

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E' il messaggio di chi sa benissimo che per un tot di anni la Champions la devono vincere quelle tre o quattro squadre, a tutti i costi, in qualunque modo, con tanti Cakir ben istruiti.

non voglio fare come certe squadracce che si attaccano sempre agli arbitri,ma l'operato di Cakir,è stato molto chirurgico e di chi vuole fare molta strada nelle gerarchie uefa.

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Ma no dai... La decima coppa resta indipendentemente dalle stelle. Come restano i 33 scudetti indipendentemente dai processi farsa, e allora negli ultimi anni senza le tre stelle avevamo meno di 10 scudetti?

restano, ma è giusto mettere le stelle sulla maglia.

Anzi Agnelli è stato coniglio a non farlo quando la federeazione glielo ha impedito.

Bisognava metterle anche li, con la terza magari stilizzata tra le strisce bianconere o altro.

 

Scommetto che se la roma vincerà la decima coppa italia la metterà eccome.

Non capisco perchè noi dobbiamo sempre fare i dipiù.

 

Anzi lo capisco: questo è un gnègnè di Agnelli perchè non gli hanno lasciato mettere le tre stelle 3 anni fa.

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La "potenza di fuoco" ( ingaggi dei giocatori + pagamento dei cartellini ) della Juventus nelle ultime otto stagioni :

 

- 2006/07 : 118 mln di euro

 

- 2007/08 : 145 mln di euro

 

- 2008/09 : 157 mln di euro

 

- 2009/10 : 167 mln di euro

 

- 2010/11 : 174 mln di euro

 

- 2011/12 : 189 mln di euro

 

- 2012/13 : 200 mln di euro

 

- 2013/14 : 218 mln di euro

 

C'è stato un aumento quasi dell' 85% .

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restano, ma è giusto mettere le stelle sulla maglia. Anzi Agnelli è stato coniglio a non farlo quando la federeazione glielo ha impedito. Bisognava metterle anche li, con la terza magari stilizzata tra le strisce bianconere o altro. Scommetto che se la roma vincerà la decima coppa italia la metterà eccome. Non capisco perchè noi dobbiamo sempre fare i dipiù. Anzi lo capisco: questo è un gnègnè di Agnelli perchè non gli hanno lasciato mettere le tre stelle 3 anni fa.

 

Sul discorso delle stelle della Serie A sono d'accordo... A quel punto non andavano più messe ma è ovvio che abbiamo cambiato idea per questioni economiche legate ad Adidas.

Sulla Coppa Italia semplicemente non interessa riempirsi la maglia con un effige che svilirebbe il senso della stella stessa, dato che comunque la Coppa Italia vale un decimo di un campionato. La Roma la metterebbe perché è una squadretta... Noi no.

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La vera sintesi della conferenza del presidente Agnelli

 

 

juventibus.com/content/la-vera-sintesi-della-conferenza-del-presidente-agnelli.html

 

In molti hanno già commentato la conferenza stampa di consuntivo di Andrea Agnelli, però molte cose che hanno catturato la mia attenzione non le ho trovate nei resoconti sui giornali, per cui, ecco questa mia personalissima sintesi.

 

- Parlando dell'arrivo di Allegri, si prodiga in ringraziamenti a Marotta, Nedved e Paratici perché “in quei due/tre giorni molto concitati, hanno dimostrato tutta la loro professionalità, tutta la loro calma, per trovare una soluzione che permettesse alla Juventus di continuare il percorso intrapreso qualche anno prima”. Ora, a meno che Agnelli abbia spudoratamente mentito, questo ci dice che l'addio di Conte a metà luglio non era stato messo in preventivo e che dopo il chiarimento di meta maggio, la società era convinta che il tecnico salentino portasse a termine il suo ultimo anno di contratto. Evidentemente in quel mese e mezzo è successo qualcosa che ha reso inevitabile il divorzio.

 

- La forza del gruppo. Si è portati a considerare le squadre di calcio divise in 3 componenti: società, allenatore col suo staff e squadra, come se fossero entità diverse. Nella Juventus non è così. I risultati sono figli dello sforzo congiunto di queste tre componenti: “è la forza del gruppo che fa la differenza e quest'anno c'è stata veramente questa dimostrazione, che è il gruppo che fa la differenza”. Questo dopo aver detto due volte (!) che “siamo tutti utili e nessuno indispensabile”. Aggiungiamoci le lodi sperticate ad Allegri per il dialogo costante con Marotta, Nedved e Paratici e per l'umiltà con cui ha approcciato il gruppo ed avremo qualche indizio in più sui motivi per cui Conte e la Juventus sono arrivati alla rottura.

 

- Continassa. In quest'area verrà creato il mondo Juve, così che Vinovo diventerà una vera e propria Academy, con scuola e dormitori, dove i ragazzi “potranno respirare Juventus tutti i giorni”. Ecco, immaginate per un attimo che vostro figlio sia un talento sportivo precoce e vi piacerebbe coltivasse questo sogno. E però, lasciarlo andare via di casa è sempre difficile, specie se ancora in giovane età. Peggio ancora per uno straniero che dovesse venire in Italia. E se il ragazzo dovesse poi fallire nel calcio, arrivato a 18/19 anni, cosa gli resterebbe? E poi i costi che comporta mantenere un ragazzo in un'altra città e cose simili. Insomma, scelte difficili e con gravi conseguenze. Così finisce che si privilegia la realtà locale, quella più a portata di mano. Immaginate invece se ci fosse la possibilità di fargli “imparare” calcio senza lasciare la scuola, in un luogo dove condivide la passione con altri coetanei, e magari con l'ausilio di borse di studio: avreste dei dubbi a scegliere quelle giovanili rispetto ad altre? Se non ho frainteso, fra 2/3 anni avremo tutto questo a Vinovo e sarà un ulteriore vantaggio competitivo.

 

- Ricavi ordinari e straordinari. Ho sempre pensato che non ci fosse nulla di più “ordinario”, per una società di calcio, della compravendita di calciatori. Eppure tutti considerano “ricavi straordinari” le plusvalenze derivanti dalla vendita dei calciatori. Deloitte compresa, che infatti le esclude nel calcolo del fatturato. Agnelli invece, con mia somma gioia e soddisfazione, considera queste plusvalenze come una quarta voce di ricavo ordinario, che si affianca alle tre voci di ricavo ordinario tradizionali (stadio, diritti tv, merchandising). Juventus ha generato stabilmente circa 15 ml di plusvalenze all'anno grazie alla cessione di calciatori, ed il management si aspetta che si continui in questa via. In questo senso si spiega la continua ricerca di talenti e la maggior attenzione dedicata alle giovanili: la maggior parte di loro non arriverà in prima squadra ma porterà comunque un contributo sotto forma di introiti economici.

 

- Obbiettivi. La Juventus parte con l'idea di vincere ogni competizione cui partecipa, ma il management viene valutato sul parametro: “essere competitivi a primavera in ogni manifestazione”. Sull'aspettativa di questi ricavi si fa il budget della stagione e si programmano le spese.

 

- Accordi regionali di sponsorizzazione. Il benchmark è il Manchester United, che ha cominciato anni fa ed oggi ottiene circa 20 ml di ricavi da questa voce. In tale prospettiva si colloca l'accordo chiuso in Messico, ma si vuole essere più “disciplinati” e metodici in questo campo. La palla passa a Francesco Calvo: l'obbiettivo pare essere fissato nei 20 ml del Manchester United. Ambizioso, non c'è che dire.

 

- Politica del calcio. Interessante il parallelismo ECA-UEFA con LEGA-FIGC. Nella vision di Agnelli FIGC-UEFA dovrebbero occuparsi della progettualità sportiva e dovrebbero essere gestite da ex calciatori, perché meglio conoscono le dinamiche sportive; ECA-LEGA invece dovrebbero occuparsi di quello economico ed essere gestiti dai manager e dirigenti che si occupano dei club. Ragionamento che non fa una piega e che in Europa già avviene.

 

- Scelte strategiche. In LEGA si è deciso di spendere 400.000,00 euro per la goal line technology, ma non si è deciso di spendere 180.000,00 per le telecamere “Panomera”, che garantirebbero maggior sicurezza negli stadi e consentirebbero di individuare prontamente gli autori di gesti riprovevoli. Questo dà la misura di quali siano le priorità e la progettualità nel calcio italiano, dove conta di più ridurre le polemiche su un gol-non gol che garantire la sicurezza di chi va allo stadio.

 

- Domande. Alla maggior parte ha risposto dicendo: “ma perché lo chiedete a me?”. Appare del tutto evidente che nessuno dei presenti abbia capito esattamente che cosa fa Agnelli nella Juventus, e quindi gli hanno chiesto cose che non competono a lui. E infatti, li rimandava continuamente all'interessato; a Marotta in particolare, visto che la molte domande vertevano deprimentemente sul calciomercato. Alla maggior parte dei giornalisti presenti risultava evidentemente inconcepibile che un Presidente non mettesse becco nella campagna acquisti. Eppure, se ci pensate, non è scritto da nessuna parte che un esperto di gestione aziendale e marketing sportivo, sia competente nel decidere se alla Juventus sia più utile Khedira o Stoppardi.

 

- Rafforzamento dell'immagine Juventus nel mondo. In questo momento, le priorità sono il Nord America, la Cina ed una “rinfrescata” al Giappone. E ovviamente l'Europa. Su queste aree ci sarà la massima attenzione per la creazione di una rete di distribuzione commerciale; nel resto del mondo, compresi i Paesi arabi, si veicolerà il marchio attraverso le tecnologie digitali. Si è deciso così perché si ritiene che siano queste le aree prioritarie, che possano dare un ritorno economico più immediato.

 

- Progetto sportivo italiano. La Lega Pro e la Serie B, in questo momento, a cosa servono? In Lega Pro il fatturato medio di una società è 1 milione, con costi medi di 2,5 milioni, quindi strutturalmente in perdita. Si investe solo per cercare di salire di categoria, per avere accesso alle maggiori risorse finanziarie messe a disposizione dalla Lega soprastante. Stessa cosa la Serie B. Ma questi campionati, a cosa servono? Qual è la loro funzione? Qual è il loro “ruolo”? In effetti, non è dato saperlo. E così i soldi che la Serie A fornisce a queste Leghe altro non sono che un sussidio; invece sarebbe bello che diventassero un investimento, con l'aspettativa di avere qualcosa in cambio in futuro. Invece di fare una riflessione su questo, “si parla continuamente di quanto c'è bisogno per ottenere un voto o non un voto favorevole per poter fare una riforma e quanto costa”.

 

- Area sportiva (Marotta), area servizi (Mazzia), area ricavi (Calvo). Ciascuno di loro ha avuto dei chiari obbiettivi e ciascuno di loro li ha raggiunti anno su anno: a primavera siamo sempre stati competitivi ed il fatturato è sempre cresciuto. Questo spiega perché ci siano stati rinnovi in massa delle diverse cariche societarie.

 

- Campagna acquisti vs debito. Il debito è sotto controllo e staremo attenti che non cresca, ma la priorità resta sempre e comunque la parte sportiva, perché senza di quella non si va da nessuna parte.

 

In buona sostanza, ancora una volta la sensazione che si respira da questa conferenza è quella di una guida con le idee estremamente chiare su cosa fare e come farlo; di una società con competenze e deleghe chiare, che lavora per obbiettivi e che programma il futuro. Ed i risultati si vedono. Il fatturato cresce; i progetti Continassa, Vinovo e ristrutturazione del JMuseum sono già avviati e viaggiano da soli; si vince sul campo e la campagna acquisti è già praticamente conclusa ancor prima di iniziare ufficialmente: questi sono i frutti della competenza e del lavoro assiduo.

Altre società hanno scelto, proprio in questi giorni, una via diversa e più rapida per crescere, affidando le proprie fortune ai fondi di investimento (TPO e TPI): sarà anche indolore nel lungo termine?

Vedremo quale dei due modelli risulterà alla fine vincente.

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Sul discorso delle stelle della Serie A sono d'accordo... A quel punto non andavano più messe ma è ovvio che abbiamo cambiato idea per questioni economiche legate ad Adidas.

Sulla Coppa Italia semplicemente non interessa riempirsi la maglia con un effige che svilirebbe il senso della stella stessa, dato che comunque la Coppa Italia vale un decimo di un campionato. La Roma la metterebbe perché è una squadretta... Noi no.

beh ma scusa, tu prima mi hai citato il fatto che negli altri paesi non mettono stelle.

Allora io potrei citarti il fatto che negli altri paesi la coppa nazionale è quotatissima.

E' un'abitudine tutta italiana quella di considerarla una coppetta, e io francamente non capisco perchè.

La supercoppa è una coppetta, la coppa italia no, almeno secondo me.

Allora è anche assurdo mettere la coccarda l'anno in cui la si vince, invece la mettono tutti, noi compresi.

Non capisco proprio perche la stella d'argento no.

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beh ma scusa, tu prima mi hai citato il fatto che negli altri paesi non mettono stelle.

Allora io potrei citarti il fatto che negli altri paesi la coppa nazionale è quotatissima.

E' un'abitudine tutta italiana quella di considerarla una coppetta, e io francamente non capisco perchè.

La supercoppa è una coppetta, la coppa italia no, almeno secondo me.

Allora è anche assurdo mettere la coccarda l'anno in cui la si vince, invece la mettono tutti, noi compresi.

Non capisco proprio perche la stella d'argento no.

 

Perché la stella è una consuetudine non scritta, anche per il campionato a dire il vero. Però siccome la coppa italia ha un'importanza minore non si vuole equipararla al valore di un campionato.

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non è vero è d'argento non oro quindi non sivlisce nulla. già il colore indica che è meno importante.

dai nello stemma ufficiale abbiamo tolto le 2 o 3 stelle da anni, solo noi alla juve facciamo ste cazz4te. tutte le altre squadre le mettono. tranne in spagna ch enon le mette nessuno

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