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Leevancleef

[VIDEO] Sivori, i suoi 80 anni, e quell’aneddoto su Mumo Orsi che spiega cosa significa la Juventus!

Post in rilievo

Mi sono gustato il post di 29 maggio 1985, come sempre quando si parla di storia bianconera.

 

Cioè nel 1961 giocarono Sivori e Altafini insieme in nazionale... ma se non ricordo male Altafini vinse i mondiali del 62 con il Brasile.

Due calciatori come Sivori e Altafini assieme in una nazionale, come se Messi e CR7 giocassero da oriundi per la Spagna...

 

Amico, Ti Ringrazio per aver letto ed apprezzato : non lo nego , a volte netta ho l'impressione di scrivere solo per me stesso !

 

Riguardo ad Altafini ed il suo rapporto con la Nazionale Brasiliana e quella Italiana , sperando di farti cosa gradita , ti posto

queste righe tratte da Wikipedia ! Buon Fine Settimana ! :) Stefano

 

 

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

 

Brasile[modifica | modifica wikitesto]

 

 

150px-Mazola.jpg



Altafini con il presidente brasilianoLula, in occasione del 50º anniversario del primo titolo mondiale dellaSeleção; sulla maglia che stringe tra le mani, il suo storico soprannome "Mazzola".

 

 

Il 16 giugno 1957, a 18 anni e 327 giorni, esordisce con gol nella nazionale maggiore brasiliana, contro il Portogallo[15]. Il 7 e il 10 luglio successivo, contribuisce alla vittoria della sua nazionale nella Copa Roca, insieme all’esordiente Pelé e segnando ancora una rete[15].

È convocato per la Coppa del Mondo del 1958, in Svezia, dov'è il più giovane dei brasiliani dopo Pelé. Ai mondiali svedesi è schierato nella prima partita contro l’Austria e segna una doppietta. Gioca ancora, tre giorni dopo, contro l’Inghilterra (0-0) ma si infortuna e viene lasciato a riposo per la partita successiva[7]. Rientra nei quarti di finale contro il Galles, nella vittoriosa partita decisa da un gol di Pelé ma, nella semifinale e in finale, gli viene preferito Vavá. Vede i suoi compagni conquistare la Coppa del Mondo.

Trasferendosi in Italia, subito dopo il mondiale 1958, non poté più indossare la maglia verdeoro perché all'epoca venivano schierati in nazionale esclusivamente i giocatori che militavano nei campionati brasiliani.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

 

 

 

150px-Nazionale_di_calcio_dell%27Italia_-_Altafini%2BAngelillo%2BS%C3%ADvori.jpg



José Altafini (a sinistra), assieme agli altrioriundi Angelillo e Sívori, in azzurro nel 1961

 

 

Una volta naturalizzato italiano, in quanto oriundo, Altafini può indossare la maglia azzurra della nazionale italiana. In 6 gare complessivamente disputate realizza 5 reti.

Esordisce con gol il 15 ottobre 1961 contro Israele e partecipa ai Mondiali del 1962 in Cile. È in campo il giorno della sfortunata partita Cile-Italia. La responsabilità dell'eliminazione della squadra azzurra viene indistintamente imputata agli oriundi: l'italo-brasiliano Altafini non ha ancora compiuto 24 anni, ma non sarà più convocato.

L'esito negativo della spedizione tricolore gli fa acquisire anche la reputazione di calciatore poco incline agli scontri fisici con i difensori avversari[16]; in realtà, le sue doti principali sono la classe e l'astuzia che, unite allo scatto sulla breve distanza, rendono superflui i contrasti con l'avversario.

 

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Io non l'ho mai visto giocare dal vivo pero' lo ricordo in alcune trasmissioni sportive degli anni 80. Criticava sempre la Juve ed io (che all'epoca ero un bambino e non sapevo cosi bene la sua storia bianconera) lo reputavo un acceso antijuventino. Poi ho capito. Le sue non erano le critiche un antijuventino... ma le critiche di un troppo innamorato della Vecchia Signora.

Se avesse scritto sul forum (nel live) sarebbe stato una critica unica :d, per poi esplodere di gioia al gol della Juve

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Fenomeno assoluto..ah se la mentalita'italiota all epoca fosse stata piu europea avremmo qualche coppetta in piu..cioe sivori segno a madrid e ci fece vincere in quel periodo..

 

Ma molto da lontano,dybala un pelino non vi ha fatto pensare a questo tipo di giocatore di un altra epoca?calzinimgiu dribbling etc?

Mi pare che in tanti abbiamo avuto questa sensazione :)

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Il mio più grande rimpianto sportivo è non aver visto dal vivo il grande inimitabile Omar....A mio padre che lo ha amato come nessun altro ancora oggi si illuminano d'incanto gli occhi solo a sentir proferire il suo none...E che sodalizio con Charles e Boniperti!

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Mio padre, milanese, milanista ed ex giocatore del Milan per farmi capire chi era Sivori mi disse: ecco, hai presente Maradona, così forte, ma cattivo (sportivamente) ed irriverente. Nessuno lo ha fatto divertire come Sivori.

Stesse parole di mio padre che però ha sempre detto anche che il cabezon valeva tre Maradona.

E io gli credo.

 

Omar .allah .allah

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Io ero giovane..... lo visto solo in tv, immenso, io che andavo a scuola con la sua foto nella cartella (ritaglio di giornale, sport illustrato) giocatore straordinario non aveva rispetto per gli avversari ricordo bene la pallonata scagliata addosso Helenio Herrera durante un inter Juve

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Io ero giovane..... lo visto solo in tv, immenso, io che andavo a scuola con la sua foto nella cartella (ritaglio di giornale, sport illustrato) giocatore straordinario non aveva rispetto per gli avversari ricordo bene la pallonata scagliata addosso Helenio Herrera durante un inter Juve

 

.segreto .... che resti tra noi ... non Helenio Herrera .... ma bensì Heriberto Herrera in un NAPOLI-JUVE ... la prima volta che la Nostra Squadra da avversaria si recò al SAN PAOLO ... con , ahimè , OMAR SIVORI IN MAGLIA PARTENOPEA !

 

Fu il suo modo , sbagliato , di rifarsi delle , a suo parere , angherie subite da HH2 !

 

:) Ciao ! Stefano .

 

 

P.S. Anche se , per onestà intellettuale , visto e considerato che hai ingenerato in me un dubbio ,

sbirciando qui e là , su Gazzetta .it ho trovato queste striminzite righe :

" .. ma ha sempre una storia da raccontare.Helenio Herrera accusò: "Sivori mi fece uno sgambetto, mi insultò e mi tirò una pallonata".

nient'altro : nè un riferimento .. nè una data ... niente di niente !

 

 

Non so se fu Helenio Herrera ad ingigantire i fatti o se invece in effetti essi andarono come da lui descritti !

 

Sinceramente è un ricordo che ho rimosso , complimenti a te che ne hai fatto accenno ! Si vede che per Omar , gli HERRERA allenatori , indipendentemente dal Nome di Battesimo ,

andavano , sempre e comunque , presi a pallonate .

:d

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Non conoscevo questa intervista a Sivori. Straordinari e da brividi lui, l'aneddoto, Orsi, tutto. Mi ha commosso. Viva Sivori e viva la Juve.

 

PS: in quel video del primo post ha la faccia, il tono, la dizione e le parole di un patriarca. Mi ricorda certe espressioni di un Anthony Quinn da vecchio, il viso segnato dalle rughe, tutta la vita che ci passa addosso, ma mai così bello ed espressivo.

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Un peccato non averlo visto giocare dal vivo, mio padre me lo ha sempre descritto come un dio in terra

 

E te lo ripeto ancora. Assolutamente il più grande che io abbia mai visto calcare i campi di calcio. Al Comunale c'era lo striscione " La Juve è grande e Sivori il suo profeta"

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Mi chiedo se un domani chi ha giocato con noi oggi parlerà della Juventus nello stesso modo, con quel cuore, con quel sentimento e con quel rispetto quasi mistico col quale ne parlava Sivori, la voce sul finale che quasi gli spezza. Forse qualcuno di loro sì, lo voglio pensare.

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aggiungo anche questo, preso dal mio canale:

 

Grazie!

"Sorprendente" come la Rai mandasse immagini di repertorio di Sivori con la maglia del Napoli (quasi tutte) e una decina di secondi con la maglia della Juve.

Certe abitudini sono sempre le stesse!

 

 

Io ero giovane..... lo visto solo in tv, immenso, io che andavo a scuola con la sua foto nella cartella (ritaglio di giornale, sport illustrato) giocatore straordinario non aveva rispetto per gli avversari ricordo bene la pallonata scagliata addosso Helenio Herrera durante un inter Juve

.segreto .... che resti tra noi ... non Helenio Herrera .... ma bensì Heriberto Herrera in un NAPOLI-JUVE ... la prima volta che la Nostra Squadra da avversaria si recò al SAN PAOLO ... con , ahimè , OMAR SIVORI IN MAGLIA PARTENOPEA !

Fu il suo modo , sbagliato , di rifarsi delle , a suo parere , angherie subite da HH2 !

:) Ciao ! Stefano .

 

P.S. Anche se , per onestà intellettuale , visto e considerato che hai ingenerato in me un dubbio ,

sbirciando qui e là , su Gazzetta .it ho trovato queste striminzite righe :

" .. ma ha sempre una storia da raccontare. Herrera accusò: "Sivorimi fece uno sgambetto, mi insultò e mi tirò una pallonata".

nient'altro : nè un riferimento .. nè una data ... niente di niente !

Non so se fu Helenio Herrera ad ingigantire i fatti o se invece in effetti essi andarono come da lui descritti !

Sinceramente è un ricordo che ho rimosso , complimenti a te che ne hai fatto accenno ! Si vede che per Omar , gli HERRERA allenatori , indipendentemente dal Nome di Battesimo ,

andavano , sempre e comunque , presi a pallonate .

:d

 

In realtà, seppur meno clamorosa di quella ad Heriberto, anche Helenio ne fece le spese in una partita al Comunale (e i tifosi andarono in visibilio). Celebre un suo duello mediatico a seguito di alcuni attacchi del Mago alla Juve. Sivori arrivò ad affermare: "Helenio Herrera ha offeso la Juve. Se non si scusa non andrò in Cile" (non ricordo a far cosa sefz). Il cognome "Herrera", insomma, non gli piaceva proprio! Boniperti stesso affermò che fu proprio Sivori a voler infierire nel famoso 9-1...

 

 

Non conoscevo questa intervista a Sivori. Straordinari e da brividi lui, l'aneddoto, Orsi, tutto. Mi ha commosso. Viva Sivori e viva la Juve.

 

PS: in quel video del primo post ha la faccia, il tono, la dizione e le parole di un patriarca. Mi ricorda certe espressioni di un Anthony Quinn da vecchio, il viso segnato dalle rughe, tutta la vita che ci passa addosso, ma mai così bello ed espressivo.

 

L'aneddoto per me è fantastico, davvero commovente sia per il racconto che proprio per gli elementi che hai colto tu: il viso romanzesco, teatrale, espressivo, commosso, patriarcale... bellissimo! E soprattutto perchè tutto questo rende l'idea di cosa rappresenti la Juventus! Certe volte quando sento comparare la Juve ad altre squadre, importanti per carità, ma senza la nostra stessa storia, mi viene da ridere! Per dire... il gesto di Orsi fa capire cosa fosse la Juve quando ci giocava lui, e quando ci giocava lui il Bayern Monaco era praticamente una squadra sconosciuta, solo per dirne una e non citarne altre.

L'80°compleanno del Cabezon mi sembrava l'occasione giusta per condividerlo.

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Amico, Ti Ringrazio per aver letto ed apprezzato : non lo nego , a volte netta ho l'impressione di scrivere solo per me stesso !

 

Riguardo ad Altafini ed il suo rapporto con la Nazionale Brasiliana e quella Italiana , sperando di farti cosa gradita , ti posto

queste righe tratte da Wikipedia ! Buon Fine Settimana ! :) Stefano

Ricordo post in cui invece eravamo in 4-5 a disquisire, con Gaetano_Scirea o altri. Adoro la storia bianconera anche quella che non ho vissuto, anteriore al 1986 diciamo.

 

Non sapevo come fosse la regola sugli oriundi, in pratican on scelse, era il Brasile a non schierare chi giocava all'estero. In pratica avrebbe potuto avere un secondo mondiale in bacheca se avesse partecipato anche nel 62 con i verdeoro. Tenendo conto che Pelè si fece male alla seconda o terza partita, magari la fortuna gli avrebbe restituito la possibilità di giocare semifinale e finale come non fece nel 58...

 

Quando avrò tempo andrò a leggermi invece la storia di Sivori e Di Stefano con l'argentina , avrebbero anche potuto giocare assieme ma non so se sia mai successo, nei primi anni 60 Di Stefano era ancora attivo ma giocò anche per la Spagna e forse la Colombia...

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L'aneddoto per me è fantastico, davvero commovente sia per il racconto che proprio per gli elementi che hai colto tu: il viso romanzesco, teatrale, espressivo, commosso, patriarcale... bellissimo! E soprattutto perchè tutto questo rende l'idea di cosa rappresenti la Juventus! Certe volte quando sento comparare la Juve ad altre squadre, importanti per carità, ma senza la nostra stessa storia, mi viene da ridere! Per dire... il gesto di Orsi fa capire cosa fosse la Juve quando ci giocava lui, e quando ci giocava lui il Bayern Monaco era praticamente una squadra sconosciuta, solo per dirne una e non citarne altre.

L'80°compleanno del Cabezon mi sembrava l'occasione giusta per condividerlo.

 

Ecco, dobbiamo ricordarci quelle cose che i Sivori, gli Orsi, i Boniperti ma poi anche le generazioni successive (i Gentile, gli Zoff, gli Scirea e fino ai Trezeguet ecc..) hanno sempre saputo, avvertito, colto: la Juventus non si misura per il solo peso della sue (innumerevoli e copiosissime) vittorie ma per tutto l'incredibile arco temporale che ha passato restando fedele a se stessa, un esempio quasi unico al mondo di club che nasce grande e rimane grande nei decenni e ora possiamo dire nei secoli, datando il 1897.

 

Quando il Bayern ancora doveva affacciarsi alle prime vittorie (inizierà negli anni '70) la Juventus già aveva dato al calcio campioni clarissimi ed illustri, aveva vinto, era conosciuta nel mondo, "sfornava" campioni del mondo per la nazionale. Un giornalista inglese, presentando la finale di champions col Barcellona, per spiegare ai suoi lettori la Juventus, non potendo trovare esempi simili ha dovuto dire (per renderne l'idea) che è come il Liverpool meso assieme allo United per le vittorie con l'aggiunta di un Aston Villa per l'antichità delle origini (dato che anche Liverpool e United vinsero tardi).

 

La Juventus è una istituzione calcistica, sociale, culturale, basti pensare a cosa ha significato per le genti del Sud quel nome e quella squadra negli anni '30, quando la Juve divenne la prima e più tifata squadra italiana, contribuendo alla unione della nazione, perchè tifarla ti faceva sentire parte di qualcosa di grande, di vincente, di italiano, in paesi ancora scollegati dal lontano Nord industriale. Ha prodotto libri, poesie, storie, film, dibattiti, articoli infiniti; da quasi un secolo metà Paese la ama di un amore fedelissimo e metà la odia, dimostrando con questo che nessuno, neppure i nemici, ne può fare a meno.

 

La Juventus è una aristocrazia popolare, come nessuna è nobilissima nei tratti e nelle aspirazioni a primeggiare ed è di tutti in questo suo aprirsi ad ogni tifoso italiano e non. Fa sentire parte di una casta in cui parole come lavoro, dedizione, attaccamento, gruppo, tenacia, forza, vittoria sono vocabolario comune, per questo chi non ne fa parte non capisce come noi sì (vinciamo) e gli altri no e solo sporadicamente, se svolgiamo davanti l'intera storia calcistica del Paese.

 

Quanto si scriveva della Juventus 70, 80 o 90 anni fa vale ancora oggi, sembra scritto oggi: questo è l'incredibile e l'inimitabile della juventinità. Nella evoluzione dei costumi, nel mutare delle generazioni significa che il nucleo, lo spirito che alimenta la Juventus e le sue genti resta immutabile...e questo capirono i Sivori, questo ci vogliono dire, che il testimone che ci si passa di mano in mano è lo stesso e che la Juve non muore.

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Quando avrò tempo andrò a leggermi invece la storia di Sivori e Di Stefano con l'argentina , avrebbero anche potuto giocare assieme ma non so se sia mai successo, nei primi anni 60 Di Stefano era ancora attivo ma giocò anche per la Spagna e forse la Colombia...

 

Su Sivori ce ne sono davvero tantissime, io non le ho aggiunte perchè avrei dovuto realizzare un post torrenziale.

Un giorno magari scriverò della storia della Nazionale Fantasma... se la conosci saprai a cosa mi riferisco, altrimenti si può trovare qualcosina sul web.

Di Stefano altro personaggio enorme!

E ti dirò di più, ci sono un nugolo di altri grandissimi argentini poco conosciuti alle nuove generazioni che meriterebbero molta considerazione in più. Ce l'hanno dagli addetti ai lavori, ma il tifoso comune risente, in un certo senso, dell'avvento di Maradona che fece quasi, per estremizzare il concetto, tabula rasa di tutto.

 

 

 

A tutto il tuo bellissimo post aggiungerei che bisognerebbe avere ancora maggiore amor proprio, rinvigorendo certi primati che appartengono alla nostra storia.

Parlo di un certo tipo di amore che dovrebbe produrre esempi moltiplicativi di affetto ed attaccamento. Oltre che, naturalmente, un corretto richiamo alla storia, basti pensare a quanti pensano che il calcio in Italia sia nato a Genova e non a Torino. Ma chiudo qui per non divagare troppo.

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In realtà, seppur meno clamorosa di quella ad Heriberto, anche Helenio ne fece le spese in una partita al Comunale (e i tifosi andarono in visibilio). Celebre un suo duello mediatico a seguito di alcuni attacchi del Mago alla Juve. Sivori arrivò ad affermare: "Helenio Herrera ha offeso la Juve. Se non si scusa non andrò in Cile" (non ricordo a far cosa sefz). Il cognome "Herrera", insomma, non gli piaceva proprio! Boniperti stesso affermò che fu proprio Sivori a voler infierire nel famoso 9-1...

 

 

 

 

 

 

Lee , se avrai tempo e voglia di dare un'occhiata al 2° video che ho postato, riguardo quel famoso 9-1, c'è una dichiarazione

di Mazzola !

 

Colui che avrebbe dovuto marcare OMAR per tutta la settimana stressò Mazzola in quanto era preoccupatissimo per

l'improbo impegno che lo attendeva ma , nello stesso tempo , tutti i ragazzi della Primavera avevano intenzione di

provocare i giocatori della Juve e di concerto la Società Bianconera colpevoli, a loro dire , di aver creato ad arte quella

" anomala situazione " che assai avrebbe influito nel rush finale per lo Scudetto !

 

Mazzola riferisce che per circa 20 minuti SIVORI fu totalmente estraneo alla vicende della partita e relative provocazioni ,

finchè arrivò il momento in cui si stancò e si stufò di farsi prendere per i fondelli da dei poppanti e decise di cambiare

atteggiamento e di " donar loro " 6 gustosissime pere !

 

:) Ciao ! Stefano

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