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tv in bianco e nero

Più italiani è meglio?

Post in rilievo

Avere italiani in gruppo significa avere gente che sa bene cosa significhi giocare per la Juve, per averlo vissuto o averlo sentito quotidianamente sulla propria pelle, da avversario o da giocatore

e significa anche avere persone che si capiscono e capiscono l’allenatore, che possono in qualche modo trascinare gli altri che magari arrivano spaesati. Quando nel ritiro si vedono le scene in cui il nuovo arrivato deve cantare una canzone, un gruppo grande e coeso che trascina è importante. 
Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini era importante non solo in campo. 
ma va bene anche Gatti-Bellanova-Pinsoglio-Perin-Locatelli-Chiesa. De Ligt che parla italiano è aggregato. Ronaldo che dice Giuve, no…

 

 questo è il mio pensiero. Non c’è solo il campo

 

poi, l’importante è che vadano d’accordo 

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AL DIAVOLO GLI ITALIANI. Sono una manica di brocchi osceni. Due volte eliminati al girone dei mondiali seguite da due non qualificazioni: non c’è nulla da discutere. E dopo calciopoli odio eterno alla nazionale FIGC. 

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Quest’anno in particolare, sarebbe molto utile e saggio avere più italiani in rosa così da essere più pronti nella 2a parte del campionato. Dopo i mondiali infatti, avere un’ossatura di connazionali ci permetterebbe di avere gente più pronta, rispetto a chi avrebbe tanti stranieri spompati dal mondiale. Oltre al fatto di utilizzare la sosta per allenarsi

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Ovviamente servono, nel caso, italiani forti.

In questo senso, non rinnovare De Sciglio e Bernardeschi, evitare Raspadori (!) sarebbe auspicabile e sacrosanto.

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36 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

La questione si pone per due motivi essenziali:

- creazione di zoccolo duro capace di comprendere le difficoltà di giocare nell'ambiente italiano.

- mondiale nel quale gli italiani non giocheranno e che potrebbero essere la carta vincente in Europa.

Non voglio farne un topic di calcio mercato ma di filosofia generale e vantaggi tattici nella prossima stagione. Abbiamo esagerato con gli stranieri? Ci siamo un pò annacquati? Gli stranieri sono in grado ci costruire un idem sentire juventino? E se si quali?

Bella questione!

Per me non esiste una regola ferrea, se non quella che le persone vanno valutate attentamente dal punto di vista caratteriale.

Ad esempio, un Rabiot, che non disprezzo e che a mio avviso potrebbe rimanere anche nel 2022/23, non mi ha dato mai l'impressione di essere uno che darebbe l'anima per il proprio club, che fino a che è in club dà l'anima e si immola. E non sto citando il peggiore di quest'anno...

Ma non ne faccio un fatto legato unicamente alla nazionalità, anche se c'è da notare che con il disfarsi della mitica BBC le cose sono iniziate a peggiorare.

Creare il giusto mix, prendere gente che dà tutto alla causa, che ha le giuste motivazioni, non è operazione semplice. A volte si crea il giusto collage, altre volte viene fuori un orrendo pastrocchio.

Sicuramente di stranieri ne abbiamo troppi e in certe fasi della stagione, complici i problemi fisici dei vari Chiesa, Chiellini, Locatelli, avevamo i soli Bonucci e (sporadicamente) De Sciglio come italiani da impiegare (tranne Kean e i giovanissimi).

Un paio di Barella in più (cito un nome a caso, ma potrei fare altri esempi) non farebbero male.

Ma l'importante è creare un progetto più chiaro e coinvolgente.

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5 minuti fa, Loz ha scritto:

Avere italiani in gruppo significa avere gente che sa bene cosa significhi giocare per la Juve, per averlo vissuto o averlo sentito quotidianamente sulla propria pelle, da avversario o da giocatore

e significa anche avere persone che si capiscono e capiscono l’allenatore, che possono in qualche modo trascinare gli altri che magari arrivano spaesati. Quando nel ritiro si vedono le scene in cui il nuovo arrivato deve cantare una canzone, un gruppo grande e coeso che trascina è importante. 
Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini era importante non solo in campo. 
ma va bene anche Gatti-Bellanova-Pinsoglio-Perin-Locatelli-Chiesa. De Ligt che parla italiano è aggregato. Ronaldo che dice Giuve, no…

 

 questo è il mio pensiero. Non c’è solo il campo

 

poi, l’importante è che vadano d’accordo 

è questo il tema su cui volevo ragionare, pi c'è pure la questione più contingente relativa alle condizioni atletiche e motivazionali che un mondiale a metà stagione può generare

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1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

Bella questione!

Per me non esiste una regola ferrea, se non quella che le persone vanno valutate attentamente dal punto di vista caratteriale.

Ad esempio, un Rabiot, che non disprezzo e che a mio avviso potrebbe rimanere anche nel 2022/23, non mi ha dato mai l'impressione di essere uno che darebbe l'anima per il proprio club, che fino a che è in club dà l'anima e si immola. E non sto citando il peggiore di quest'anno...

Questo è un punto fondamentale, quanto può fregare a Rabiot di impegnarsi contro Empoli e Venezia? Il campionato si vince anche contro le piccole ma quanto uno straniero medio può trovare stimoli in queste partite? vuol dire che non è un professionista? vero! ma quanti professionisti sono in grado di trovare la giusta dimensione della partita se non c'è nessuno che glielo fa capire? 

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34 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Si intende anche la creazione di un gruppo in grado di oltrepassare il limite della somma dei valori tecnici. In ogni caso io terrei in considerazione la presenza del mondiale a metà stagione quando molte squadre saranno piene di giocatori che tireranno indietro il piede fino a dicembre e poi essere belli cotti a febbraio. In quest'ottica anche uno come di Maria che senso avrebbe?

Nessuna

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Dipende da chi sono gli italiani… un conto è Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini… un altro è Cristante, Acerbi e Zaniolo

18 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Bella questione!

Per me non esiste una regola ferrea, se non quella che le persone vanno valutate attentamente dal punto di vista caratteriale.

Ad esempio, un Rabiot, che non disprezzo e che a mio avviso potrebbe rimanere anche nel 2022/23, non mi ha dato mai l'impressione di essere uno che darebbe l'anima per il proprio club, che fino a che è in club dà l'anima e si immola. E non sto citando il peggiore di quest'anno...

Ma non ne faccio un fatto legato unicamente alla nazionalità, anche se c'è da notare che con il disfarsi della mitica BBC le cose sono iniziate a peggiorare.

Creare il giusto mix, prendere gente che dà tutto alla causa, che ha le giuste motivazioni, non è operazione semplice. A volte si crea il giusto collage, altre volte viene fuori un orrendo pastrocchio.

Sicuramente di stranieri ne abbiamo troppi e in certe fasi della stagione, complici i problemi fisici dei vari Chiesa, Chiellini, Locatelli, avevamo i soli Bonucci e (sporadicamente) De Sciglio come italiani da impiegare (tranne Kean e i giovanissimi).

Un paio di Barella in più (cito un nome a caso, ma potrei fare altri esempi) non farebbero male.

Ma l'importante è creare un progetto più chiaro e coinvolgente.

Io Rabiot lo disprezzo e si salva solo perché il mio schifo per Arthur supera qualsiasi aspetto emotivo :d 

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A parità di talento ok, prendi l'italiano che magari si lega di più al club, ti resta a vita, ecc, ma a parità di talento. E io per ora di De Ligt e Vlahovic italiani non ne vedo, l'italiano veramente forte è uno e ce l'abbiamo già, sperando di rivederlo in campo il prima possibile. Poi certo, anche i Tonali, Barella, Pellegrini, ecc ci starebbero alla Juve vista la qualità non proprio esaltante che abbiamo in mediana, ma ormai è troppo tardi, andavano presi prima. Ora, se veramente vuoi un italiano forte a centrocampo, punti su Fagioli. 

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38 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Si intende anche la creazione di un gruppo in grado di oltrepassare il limite della somma dei valori tecnici. In ogni caso io terrei in considerazione la presenza del mondiale a metà stagione quando molte squadre saranno piene di giocatori che tireranno indietro il piede fino a dicembre e poi essere belli cotti a febbraio. In quest'ottica anche uno come di Maria che senso avrebbe?

e per quale motivo gli italiani dovrebbero essere piu bravi a fare gruppo?

Fare un gruppo di italiani perchè non giochiamo i mondiali poi è ancora peggio , allora facciamo un gruppo di giocatori fuori dalle nazionali cosi risparmiamo pure

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Di base ( calcolando che abbiamo semrpe avuto italiani forti) dovrebbe essere si la riposta . Ora visto che sono pochi direi ni.io credo che uno zoccolo duro italiano aiuti per mille motivi ma devono appunto essere bravi , motivati . Certo se prendo tonali o barella sto facendo bene , ma sul mercato ci sta poca roba . Chiesa mi pare si un bel mix giovane forte italiano e con senso di appartenenza. Adesso comprare italiano per comprare nn ha motko senso. 

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Più che italiani direi europei...il vero problema sono i sudamericani che quando vanno in nazionale li recuperi (se va bene) alla vigilia della partita e in condizioni tutte da verificare.

Quindi se capita il fenomeno ok ma tra giocatori normali starei attento a questa discriminante

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Adesso, AresTest ha scritto:

e per quale motivo gli italiani dovrebbero essere piu bravi a fare gruppo?

Fare un gruppo di italiani perchè non giochiamo i mondiali poi è ancora peggio , allora facciamo un gruppo di giocatori fuori dalle nazionali cosi risparmiamo pure

Ah sicuramente si può fare un gruppo nn italiano per forza. Questo è fuori di ogni dubbio . Però la cosa importante è che lo zoccolo duro ci sia che sia italiano o straniero frega una *.

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Se l'obiettivo è arrivare quarti possiamo riempirci di italiani.. Non bastano i bidoni che abbiamo collezionato negli ultimi anni? Di tutti gli italiani che abbiamo comprato diciamo negli ultimi 10 anni, strapagandoli tra l'altro, l'unico forte e che potenzialmente potrebbe giocare in una squadra estera è chiesa, gli altri sono tutti gente da fiorentina o sassuolo

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Adesso, marione80 ha scritto:

Ah sicuramente si può fare un gruppo nn italiano per forza. Questo è fuori di ogni dubbio . Però la cosa importante è che lo zoccolo duro ci sia che sia italiano o straniero frega una *.

l'importante è che siano forti , falli venire da dove ti pare

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In questo periodo storico non è una grande idea. Manca il materiale.

 

Prendiamo le squadre che si sono giocate lo scudetto:

 

Il Milan ha vinto lo scudetto con Tonali e Calabria 2/11 italiani.

 

L'inda ha Barella e Bastoni 2/11 anche lì.

 

Poi se si vuole fare il Sassuolo con i marafenomeni italici Scamacca, Berardi, Frattesi e Raspadori ed arrivare a metà classifica ditelo così mi metto il cuore in pace.

 

 

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Sicuramente un Barella "sente" la vittoria di un campionato italiano più di un Rabiot

 

Però l'aspetto principale deve essere il livello tecnico

Se poi sono italiani meglio

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Se mi si dice un Pirlo ma anche un Marchisio ok...se mi si dice un Bernardeschi, meglio un serio "podista" da una nazione con poca tradizione tipo un Lichtsteiner

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