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tommaso

I ragazzini devono giocare a calcio, non imparare le diagonali

Post in rilievo

 

 

Questo è il problema principale .ok

 

Del calcio frega poco o nulla tra i ragazzini di oggi

 

Grande avatar .ok

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evoluzione del calcio la chiamerei, il calcio va in base alle mode e i dettami tecnico-tattici cambieranno a seconda di chi e con cosa innoverà. Vedi Guardiola..tutti ad imitarlo, come fu con Sacchi e con allenatori anni prima. Qualcuno cambia le regole, il resto si adegua.

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Assolutamente d'accordo. Sono convinto che questo problema sia dovuto al sacchismo dilagante nelle nostre scuole calcio che ha fatto tanto male.

Il nostro mister, invece, la pensa come te (e come me).

Occorre saper calciare la palla per primo, non andarsi a posizionare: prima la tecnica (da ragazzi) e poi la tattica (da grandi)

concordo .sisi

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E in quale misura una cosa esclude l'altra? Non si può imparare entrambi, no...

 

No. In primo luogo perché a 14 anni il fisico non può e non deve sostenere carichi finalizzati alla acquisizione di massa muscolare ed esplosività.... Cose che servono per essere veloci nell'andare ad occupare preventivamente gli spazi.

 

In secondo luogo in 6 mesi chiunque sia in buona salute fisica può ottenere i risultati fisici di cui sopra...

 

Stesso ragionamento per la tattica... In due mesi chiunque può imparare a fare decentemente qualsiasi schema offensivo o difensivo...

 

Per ottenere invece una ottima tecnica di tocco del pallone, oltre alle doti innate servono anni di pratica ed esercizio...

 

Che senso ha allenare contemporaneamente cose con tempistiche di apprendimento così diverse negli adolescenti?

 

L'unico risultato che si ottiene così sono i Chiellini... I Dybala invece vengono scartati ai provini: "...é bravo ma é gracilino

...".

 

Il calcio in Italia è finito...

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aprite diversi temi tutti interessanti:

 

1) un giorno farò un topic sul trattamento che riceve lo sport a scuola... dico solo che e cito da wikipedia "Da bambino frequenta la "Eglwys Newydd Primary School", scuola primaria del quartiere di Whitchurch. A dodici anni alla "Whitchurch High School", incomincia a praticare diversi sport tra cui atletica, rugby, cricket e calcio." questo faceva Gareth Bale a scuola, a noi educazione fisica è una barzelletta.

 

2) guardate il punto fondamentale del mio discorso non è il fenomeno, quello in qualche modo esce, ma tutto il resto, ci saranno milioni di scuole calcio in italia (io condivido il campo con almeno 15 scuole calcio diverse... e la città ha altre 2 strutture anche loro piene) quindi i bambini/ragazzini sono tantissimi e il 99,99% non sarà mai un calciatore. Se qualcuno manda il figlio a una scuola calcio convinto che diventi un campione sbaglia in partenza, lo si manda per farlo stare all'aria aperta, coi compagni etc. chi lo allena deve formare UOMINI prima e poi atleti, noi (alleno le under di rugby ma sempre ragazzini sono) dobbiamo farli divertire e la tattica (come detto) va inserita "al contrario" deve nascere da un'esigenza personale all'interno di un gruppo e non per imposizione dall'alto. Sono felice che alcuni mi smentiscano portando le loro esperienze personali ma i dati sono lì a smentire il tutto

 

Alcuni esempi:

Pellè a germania 2006 (non un secolo fa) sarebbe stato convocato? Anzi, avrebbe giocato in serie A?

Eder?

non c'è in italia un terzino più forte di hisaj?

difensori migliori di juan jesus?

Ieri sera in diretta avevamo torricelli che da tutti viene considerato un buon giocatore, ci fosse oggi un torricelli sarebbe quasi un fenomeno in questo calcio italico.

 

quindi da qualche parte il problema c'è.

 

 

 

 

magari no sefz

Sì..vabbè....lo hai aperto apposta il topic..altrochè.. .sisi

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D'accordissimo sui punti finali.

 

Sul resto invece secondo me c'é un po' di "populismo" nel pur lodevole intervento: in realtà nelle giovanili delle grandi squadre non é che non si insegni la tecnica o si privilegi la tattica così tanto (fermo che un terzino la diagonale se vuole fare il professionista la deve saper fare).

La "decadenza" del calcio italiano per me ha ragioni contingenti ed anche casuali, non é che quando sfornavamo i Del Piero, Totti, Baggio ecc. gli allenatori delle giovanili privilegiavano la tecnica ed adesso la tattica, anzi negli ultimi anni c'é un abbandono del "sacchismo". Semmai é il calcio professionistico moderno che oramai rifiuta certe tipologie di giocatori...i fantasisti non esistono più a livello di calcio moderno, oramai sono quasi tutti riciclati a mezze ali/esterni/registi quindi é naturale che nelle giovanili più prossime al professionismo (tipo la Primavera da noi) i giocatori vengano riadattati a quelli che possono servire.

Bisognerebbe piuttosto pensare a centri formativi nazionali sul modello tedesco che hanno dato ottimi risultati.

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No. In primo luogo perché a 14 anni il fisico non può e non deve sostenere carichi finalizzati alla acquisizione di massa muscolare ed esplosività.... Cose che servono per essere veloci nell'andare ad occupare preventivamente gli spazi.

 

In secondo luogo in 6 mesi chiunque sia in buona salute fisica può ottenere i risultati fisici di cui sopra...

 

Stesso ragionamento per la tattica... In due mesi chiunque può imparare a fare decentemente qualsiasi schema offensivo o difensivo...

 

Per ottenere invece una ottima tecnica di tocco del pallone, oltre alle doti innate servono anni di pratica ed esercizio...

 

Che senso ha allenare contemporaneamente cose con tempistiche di apprendimento così diverse negli adolescenti?

 

L'unico risultato che si ottiene così sono i Chiellini... I Dybala invece vengono scartati ai provini: "...é bravo ma é gracilino

...".

 

Il calcio in Italia è finito...

 

Esatto il cancro del calcio italiano è il privilegiare il fisico alla tecnica.

Il problema non è certo insegnare una diagonale ad un ragazzino.

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non so dove hai fatto scuola calcio tu, da me e in tutte le squadre che conosco le insegnavano eccome

 

Fin che giocavo a calcio ti posso garantire che era l unica cosa che sapevo fare in campo. Però dai 6 anni ai 10, ma direi anche 12 non ho né mai visto un allenatore parlare di tattica, ne giocare una partita di calcio ad 11 ai bambini. Ti ripeto, fino agli Esordienti dalle mie parti assolutamente non si insegnano le diagonali

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Come si fa a far appassionare i bambini al calcio se noi siamo i primi stronzi sempre pronti a criticare il calcio italiano? Ok che ogni estate spunta uno scandalo diverso, ma come abbiamo visto non accade solo da noi...

Se un bambino accende da tv e l'unica cosa che vede è Sacchi che parla male del nostro calcio è ovvio che si scarica Pokemon Go e scrive #escile su twitter.

Il secondo problema è la scuola: ricordo quando ci andavo io, se durante l'ora di educazione fisica c'era un pallone e osavi toccarlo con i piedi partiva il super mega rimprovero dei professori. Lo sport, qualsiasi sport, deve essere trattato come in america, dove ogni college ha la propria squadra di calcio, basket, football, ecc...

Per quanto riguarda come insegnare nelle scuole calcio, sono d'accordo a metà. Ok che ogni bambino deve essere invogliato a partire palla al piede dalla difesa, scartare tutti e segnare, però ci vuole anche disciplina e tattica, che ovviamente devono essere insegnate gradualmente.

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Sono d'accordo, quando giocavo a calcio io il 70% dell'allenamento era basato sulla tecnica in generale quindi palleggi, tiri in porta, schemi per provare situazioni che puntualmente si verificano in campo, partitella, e ovviamente il classico riscaldamento con scatti e stretching. Avevamo quasi sempre il pallone tra i piedi, mi ricordo ancora i famosi 1 vs 1!! Il calcio è divertimento, che tu giochi a livelli bassi o ad altissimi livelli se in campo non ti diverti con i compagni che cosa ci giochi a fare? per soldi? Per questo molto spesso critico il gioco di questa squadra, perchè ai miei livelli provavamo sempre in campo uno-due, tiri da 50 metri, certo è imparagonabile con il ritmo e l'organizzazione di oggi, però certe cose le vedo fare solo al barca ed è un peccato, perchè il calcio che piace a me è proprio quello. Non so se avete visto ieri sera iniesta, per me quello si che è un calciatore con la C maiuscola.

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Ieri parlando con un amico arbitro che non allena più le prime squadre ma ora gli under 16 , mi dice d'essere rimasto impressionato dalla tecnica dei giovani di oggi e soprattutto dalla potenza fisica .

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Ieri sera durante la trasmissione radiovs (a proposito faccio autopromozione, scaricate il podcast e ascoltatela) durante l'intervento di Romeo Agresti è partita una discussione, a dire il vero alla fine è sembrata più una mia invettiva, sul futuro del calcio italiano e su quello che a detta di alcuni è il vero male del nostro calcio e che ne condizionerà il futuro prossimo. Io ho una passione esagerata, forse, per le capacità del singolo giocatore, penso, al contrario di molti professionisti dell'opinione, che tra il saper suonare uno spartito e il saper suonare uno strumento sia più importante il secondo perchè un gruppo di musicisti abili alla fine saprà sia suonare uno spartito che andare a braccio. Il problema è che nelle scuole calcio si stanno insegnando alle future leve dei concetti sbagliati, si formano difensori centrali, terzini, ali etc. ma mai calciatori. Ho ricordato il gol del 3-1 dell'italia con la Germania nell'82 (ringrazio ancora l'utente che me lo ha fatto ricordare) nel quale si vede chiaramente come Scirea (di professione libero) conduca la palla sino alla metà campo per scaricarla a Conti (professione ala) che sfrutta il movimento da punta dello stesso Scirea (che fa sempre il libero) per accentrarsi e poi scaricare a Scirea (sapete cosa faceva vero?) che scarica dal limite dell'area piccola di tacco a quello che è (credo) Bergomi (l'altro difensore). La domanda è quanti in Italia oggi avrebbero le capacità tecniche di fare queste scelte tattiche? Uno? Due? Mi direte: "e ma quella nazionale era fantastica" certo che lo era ma pure quelli che non furono convocati non erano mica male. Oggi invece facciamo fatica a mettere insieme 11 giocatori di livello, perchè purtroppo nei settori giovanili (e parlo proprio delle categorie inferiori) si perde troppo tempo a insegnare a un ragazzino la tattica tralasciando in maniera paurosa la tecnica, lo sviluppo delle capacità cognitive del singolo, la sua capacità di interpretare la situazione. A un atleta ai primi calci sarà l'allenatore a dargli le soluzioni, gli dirà cosa fare se succede questo o questo e quello che mai e poi mai dovrà fare in campo. E' la morte dei settori giovanili e anche del divertimento, il calcio in questo modo diventa lavoro in età sempre più bassa (non per niente c'è una vera e propria tratta dei minorenni che hanno accenni di talento ma su 100 che partono 1 solo vi arriva). E non è questione di allenare il gioco o i giocatori (oddio sconcè, certe cavolate però te le puoi pure risparmiare) e nemmeno di spiegazioni filosofiche su cosa devono fare i 3 in mezzo perchè il gioco è fondamentale (caro Sacchi, hai vinto tanto, tutto ma Ancelotti, gullit, rejkard, van basten, baresi, donadoni, maldini mica erano dei carneadi... anzi)

 

Poi noi, giustamente, che seguiamo principalmente la prima squadra ci interroghiamo anche sulle scelte tattiche dell'allenatore ed è giusto che a quel livello anche la tattica, anche estrema, abbia la sua parte ma non è e non deve essere la stessa cosa a tutti i livelli, "vincere non è importante è l'unica cosa che conta" vale solo all'apice o immediatamente prima ma sotto no, sotto ci deve essere il divertimento e la conoscenza dello sport che si vuol far praticare ai piccoli.

 

Ultima considerazione, strettamente personale:

Cari padri che seguite i vostri figli giocare a calcio due cose:

1) anche se vostro figlio non sarà mai messi non siate ossessivi

2) quando state appesi alle retine per delle partite di under 14 a urlare come scimmie in calore contro arbitri e avversari vi prenderei a bastonate nei reni, siete la cosa parte peggiore del calcio.

Ma scusa imparare la tecnica ma anche le diagonali (tattica) fa schifo?

Il vero problema é che i ragazzi fuori dalle canoniche 4 ore di allenamento giocano troppo poco a calcio.

Per varie ragioni.....ma questa é la realtà.

Non mi piace dire ...ai miei tempi.. ma é la verità , una volta si facevano giornate intere ai campetti, agli oratori, nei giardinetti, nelle piazze dei oaesi....nei campi in periferia.....oggi non si vede più niente....almeno qui al nord.

Poi ben vengano le discussioni sugli allenamenti ecc ecc ma non bastano certo le ore di lavoro (poche) con la squadra per lavorare su tecnica.

 

Inviato dal mio M2 utilizzando Tapatalk

 

 

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Oltre alla tecnica, una cosa che il mio mister ci insegnava spesso era guadarci intorno prima di ricevere il pallone, allenare la visione del gioco e insegnare a non giocare con lo sguardo fisso sul terreno e sul pallone ma, alzare la testa e osservare compagni e avversari.

 

Aggiungo prima bisogna essere in grado di leggere i vari momenti del gioco, osservando, poi viene la tattica secondo me .ok

Per me quello che dici tu ed il tuo mister é già tattica.....i rudimenti alla base della tattica..ma tattica

 

Inviato dal mio M2 utilizzando Tapatalk

 

 

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sbagli, la marcatura a uomo con controllo frontale visivo attivo va insegnata, praticata e assimilata a partire dai pulcini .sisi

beh, non so se la tua intenzione era di fare una battuta sulle tesi (di per se giuste) del buon giorgiop pero' hai detto

una cosa giusta

se aspetti troppo, quando i bambini prendono coscienza dei propri gioielli di famiglia cominceranno a girarsi per

proteggerli e non potrai piu correggerli :)

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la diagonale difensiva è una delle prime cose da imparare se si vuole imparare a giocare a calcio....

Le prime cose da imparare sono saper stoppare un pallone,saper giocare con 2 piedi e fare cross decenti,in poche parole l'Abc del calcio.Per le diagonali c'è tempo

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Io da bambino avevo fatto un po' di anni di scuola calcio, pulcini ed esordienti, non so se si chiamano ancora così. Potevo avere 9 o 10 o 11 anni sinceramente non ricordo, ci fu il passaggio da una categoria all'altra. Mi ricordo andai tranquillo a settembre e boom, partì la preparazione atletica. Senza palla. Ripetute, scatti, corsa su lunga distanza. Sembrava il militare. L'ultimo quarto d'ora partitella, per chi era ancora vivo. Sono durato qualche mese e poi dopo la pausa natalizia non sono tornato più.

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Chi ha guardato la parità ieri sera avrà capito la differenza tra l'insegnante i fondamentali del calcio e applicare invece i moduli e il tatticismo esasperato. Da una parte c'erano giocatori in grado di scambiarsi la palla senza problemi in ogni parte del campo, dall'altra non vedevi fare un passaggio giusto neanche a piangere. Se non torneremo a insegnare la tecnica bei nostri vivai continueremo ad allevare generazioni di scarponi come quella che stiamo vedendo oggi

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Certo che riflettendoci un po', dopo la generazione dei Chiellini e dei De Rossi (1983 e 1984), forse solo Marchisio e Bonucci sono stati di un livello decente. Gli altri, fino ad arrivare ai 1992/1993 (penso a Verratti), di un livello indecente.

 

Che è successo dunque in quel decennio?

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Mamma mia ragazzi, guardate che anche oggi si esce a giocare a calcio eh!!! .ghgh

Siete un po' troppo presi da luoghi comuni mi sa

Pure dove abito io, un paesello, ragazzi e ragazzini continuano ad andare a giocare con un pallore fra i piedi tutto il giorno.

E lo fanno pure se hanno un samsung s7 in tasca o uno tablet a casa .ghgh

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anche le diagonali sono importanti, ma non bisogna esagerare con la tattica, anche la tecnica deve essere importante, altrimenti facciamo crescere calciatori diligenti tatticamente ma non in grado di incidere con giocate di qualità.

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condivido tutto, capisco lo sfogo soprattutto dopo aver visto la nostra nazionale ieri...

 

Essere presi a pallate per 70 minuti buoni non per grandi meriti della spagna ma per la nostra carenza tecnica, gente incapace di portare palla in avanti palla al piede, stop approssimativi, palle alzate a campanile, lotta greco romana e soprattutto incapacità di leggere l'azione che sia un semplice uno-due, un movimento in profondità, un taglio per portare via l'uomo e creare spazio...

 

Alcune di queste cose le guardiamo anche nella nostra Juventus, per fortuna in minor misura, ma poi ci stropicciamo gli occhi se Pjanic fa un lancio filtrante manco avesse smarcato mezza squadra avversaria e fosse andato in rete alla Maradona contro l'Inghilterra...

 

Oggi qualsiasi giocata non dico semplice, ma per lo meno "fattibile", diventa una prodezza proprio per via di questa carenza tecnica. Gridiamo al fenomeno appena un nostro giocatore accenni un doppio passo mal riuscito o azzecchi un cross che subito diventa "subito terzino titolare addetto ai cross"...

 

Le Nazionali degli anni '90 erano abbondanti di talenti, in tutti i ruoli, forse meno a centrocampo, ma difese e attacchi con gente di elevatissimo livello...si rimproverava a quelle nazionali la poca disciplina e il poco spirito di squadra ma durante i tornei estivi sapevi che avevamo quel potenziale per vincere e le partite le guardavi con altri occhi... Ieri speravo solo di non vedere la Nazionale prendere un imbarcata a casa.

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Non sono del tutto d'accordo.

I problemi per me sono altri: la mancanza di investimenti adeguati, la scarsa preparazione del personale, l'incapacità della classe dirigente di aggiornarsi e riammodernare. Non da ultimo il pressoché nullo sostegno da parte delle federazioni sportive di tutelare le famiglie, anche dal punto di vista economico.

Sono problemi dell'intero sistema sportivo italiano, che si ripercuotono sui risultati mediamente mediocri in ambito internazionale, sopratutto rispetto a paesi come Spagna, Francia, che invece vanno a mille.

Non è tutta colpa del tatticismo ragazzi, anzi è solo la punta dell'iceberg. Non nascondiamoci dietro a un dito per non vedere l'elefante.

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