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Tornado blackwhite

Allegri a GQ: "Fra 5 o 6 anni smetto ma se chiama la nazionale... Vincere la Champions oggi non è facile come 30 anni fa"

Post in rilievo

Il numero 5 è abbastanza grave. I dati andrebbero sfruttati, restare chiusi nella propria ignoranza non è un qualcosa di cui vantarsi.

 

 

 

I dati andrebbero sfruttati e ha detto che sfrutta quelli più importanti per quel che lo riguarda.

 

 

Ha pure fatto il parallelo tra primo e secondo tempo di Cardiff e sulla partita col Genoa.

 

Quello che dice ha senso.

 

Se non hai aggressività perdi.

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Eh beh, Lippi è un mostro sacro. Se solo ci avesse portato qualche CL in più, in quegli anni in cui avremmo avuto la possibilità di rimpinguare il bottino...

 

"Appianano tutto"...no, più che altro sono tutto .ghgh

 

Dai ad Allegri una squadra che costava piu o meno quanto quelle delle piu forti e ricche rivali europee come ce l'avevano Lippi (e Capello) e magari qualche champions in piu a quest'ora ce l'avevamo.

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Allenatore adattissimo a una nazionale, molto più di Ventura e di Conte. Sarebbe un ottimo selezionatore.

 

Inviato dal mio BV6000 utilizzando Tapatalk

 

 

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io lo odio ogni anno da agosto a dicembre...poi torna a convincermi.

ha dei tempi un po' lunghi perché credo che il suo metodo sia un po' questo: mettere dentro gli ingredienti ed aiutarli a trovare un' amalgama, un equilibrio da soli, senza imporre schemi preconfezionati.

e quindi la prima parte di stagione se ne va così.

gli imputo però un po' poco coraggio, o incoscienza, come la chiama lui quando la predica ai suoi calciatori.

anche ieri sera mette dentro il terzo centrale sul due a zero contro una squadra spuntata.

bernardeschi dentro all'83 cambio tardivo ed inutile.

 

 

Inviato dal mio

 

 

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Ma che cosa state blaterando io non ho mai espresso giudizi su Allegri all'inizio! Ero solo avvelenato con la società perché Conte se ne era andato! Li esprimo adesso che ho visto! E ciò che ho visto mi piace poco! Allegri è un Trapattoni,se lo ricordate,a me piace Lippi uno che ha vinto e dato spettacolo
se non ti piace Trapattoni come allenatore hai dei seri problemi. E comunque se conte scappa come un fuggitivo che colpa ha la società?? dovresti avercela con conte che ha lasciato la squadra nella * subito dopo l'inizio del ritiro.

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Parole molto interessanti, anche decise su certi aspetti del gioco del calcio.

Devo dire d'essere molto d'accordo sulle sue idee.

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Per ora i numeri dicono 123 vittorie in 175 partite. Non c'è altro da aggiungere.

 

E tre scudetti di fila, e tre Coppe Italia di fila, una Supercoppa italiana, due finali di Champions...

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«Io sono quasi alla fine, tra cinque o sei smetto», annuncia l’allenatore della Juventus allo scrittore Sandro Veronesi in un’intervista sul numero di ottobre

 

1. «Tra cinque o sei anni smetto. Perché finché mi diverto ad andare in campo e insegnare io continuo, ma nel momento in cui non mi divertirò più smetterò, e avrò risolto il problema. A me piace vedere i giocatori crescere, mi piace far debuttare i ragazzini e vederli diventare grandi. A me piace insegnare. Alla fine dell’anno mi piace vedere dei giocatori che sono migliorati, per me è una soddisfazione enorme. Nel momento in cui smetto di sentire questa magia, non ha più senso che alleni».

 

 

2. E allenare la Nazionale? «La Nazionale sì. La Nazionale è un’altra cosa. È un motivo d’orgoglio. E ti dico anche che la Nazionale italiana dei nati tra il 1992 e il 2000 ha due generazioni di giocatori molto bravi. Son forti. Sarà una Nazionale forte, nei prossimi anni».

 

3. «Di fenomeni nel mondo continuano a essercene solo uno, o due, com’era prima, per ogni generazione… La differenza è che ora ci sono tanti più soldi e tante più squadre con diversi giocatori forti. Vincere la Champions ora non è come vincerla trent’anni fa».

 

4. «Io non sono uno che sta ventisei ore a pensare a una partita. Io dico sempre che ci sono gli allenatori costruiti e gli allenatori naturali. Io sono di quelli naturali. Non devo star lì a vedere video per ore e ore. Guardo quello che devo guardare e in un quarto d’ora capisco quello che posso capire. Se sto tutto il giorno a vedere video alla fine non capisco nulla».

 

5. «Il lunedì mattina mi arrivano dei pacchi di roba così, tutti i numeri possibili e immaginabili estratti dalla partita della domenica. Io non li leggo nemmeno, guardo soltanto il numero dei falli fatti e subiti e i duelli aerei vinti e persi. Fine. Non guardo altro. Perché se fai fallo, vuol dire che sei vicino alla palla, e dov’è che si difende, nel calcio? Vicino alla palla. Se metti undici giocatori attaccati l’uno all’altro sulla linea di porta, non la coprono tutta. Se fai fallo, vuol dire che sei vicino alla palla, e se sei vicino alla palla vuol dire che stai difendendo. A Genova ci hanno gonfiato come zampogne, così come a Cardiff – nel secondo tempo, perché nel primo eravamo molto più aggressivi. Appena è finita l’aggressività, è finita la partita».

 

 

6. «Io son contro tutte queste letture teoriche, i Deep Data, ci divento matto: perché la partita inizia alle tre e finisce a un quarto alle cinque, ma dalle tre a un quarto alle cinque ci sono tante partite dentro una partita. Vogliono far diventare il calcio una scienza esatta, ma il calcio non sarà mai una scienza esatta, ci sono troppe variabili. Come possono pensare che in una metà campo dove sei in ventidue, dove ci sono contrasti, con la palla che rimbalza di qua e di là, tu vinci perché applichi gli schemi? Io vado spesso a vedere i settori giovanili e sempre più spesso vedo che ai bambini insegnano un calcio fatto di numeri, di schemi forzati: “Tu la passi al 3, il 3 la passa al 6, il 6 la passa al 4”. Oppure, “lo schema è che si deve dare la palla alla punta e la punta la deve scaricare indietro al centrocampista”: ho capito, ma se la punta è in buona posizione forse è meglio che si giri e tiri in porta e faccia gol, no? Il gol è valido lo stesso, anche se non hai eseguito lo schema».

 

7. «Una gran parte degli allenatori di oggi è insicura. Preparano la partita, dicono “domenica si va in campo così e cosà”, poi arriva il sabato mattina, viene giù un temporale, tuoni e fulmini, le condizioni sono cambiate completamente e non possono più mettere le cose come volevano, ma loro lo fanno lo stesso sennò vanno in confusione. Io dico: se il sabato mattina piove a dirotto e non puoi più preparare la gara come volevi, vai in palestra e fai una partita di pallacanestro, che tanto la domenica giochi lo stesso».

 

8. Il calcio è semplice, ragazzi. È inutile complicarlo, è semplice: in campo tu devi fare l’opposto di quello che fa l’avversario. Se l’avversario ti viene incontro, ti allontani. Se si allontana, gli vai incontro. Fine. Vogliono renderlo più difficile di quello che è. E a me queste cose mi mandano nei pazzi».

 

9. «L’aspetto psicologico è l’ottanta per cento della prestazione dei giocatori. Io ora delego molto allo staff, per la preparazione atletica, la tecnica eccetera. Io entro nell’esercitazione principale, lavorando su ogni singolo giocatore, per capire quando gli va dato qualcosa, quando gli va tolto, cosa gli va chiesto, a ognuno, perché alla fine sono dei ragazzi e ognuno di loro ha bisogno di coccole e di severità, ma in momenti diversi e in situazioni diverse l’uno dall’altro. C’è il momento in cui uno dev’essere ripreso da solo e quello in cui dev’essere ripreso davanti ai compagni. E c’è il momento in cui devi tirarti indietro te, in cui devi mollare».

 

10. «Io sono contentissimo della rosa che abbiamo. È migliorata, e non era facile. Siamo fortissimi. Ai tifosi dico di liberarsi della negatività, di non arrovellarsi sulle sconfitte passate. Le finali si perdono e si vincono, è sempre stato così, e così sarà anche per la Juventus. Lo dico anche ai giocatori, perché per fare grandi cose, col talento che hanno, gli ci vuole solo l’incoscienza. Un po’ di sana follia, mettere da parte i ragionamenti e pensarsi invincibili».

 

fonte: GQ

piu' questo parla piu' si capiscono tante cose....7 milioni gli danno, a un praticone.Contenti loro...

 

Io sono per i perfezionisti quest uomo mi da l'impressione di un approssimativo.Il calcio e' semplice un *.

 

"Se l’avversario ti viene incontro, ti allontani. Se si allontana, gli vai incontro" roba di 50 anni fa.

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Dai ad Allegri una squadra che costava piu o meno quanto quelle delle piu forti e ricche rivali europee come ce l'avevano Lippi (e Capello) e magari qualche champions in piu a quest'ora ce l'avevamo.

 

Ma senz'altro. A Cardiff e a Berlino abbiamo avuto l'unica colpa di non riuscire a realizzare un miracolo.

 

Tutte le altre finali sono quelle su cui si può e si deve recriminare. Visto che per molta gente la CL è l'unica cosa che conta, mi domando perché adorino smodatamente Lippi (ripeto, un mostro sacro, prima che qualcuno mi accusi di essere contro Lippi, ovvero l'equivalente di una bestemmia calcistica :o) e detestino visceralmente Allegri.

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Ma senz'altro. A Cardiff e a Berlino abbiamo avuto l'unica colpa di non riuscire a realizzare un miracolo.

 

Tutte le altre finali sono quelle su cui si può e si deve recriminare. Visto che per molta gente la CL è l'unica cosa che conta, mi domando perché adorino smodatamente Lippi (ripeto, un mostro sacro, prima che qualcuno mi accusi di essere contro Lippi, ovvero l'equivalente di una bestemmia calcistica :o) e detestino visceralmente Allegri.

 

ho finito i .mipiace

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Il punto è che la perfezione starebbe nel mezzo.

Non mi interessano gli scienziatoni come il benzinaio di Napoli, ma gradirei un po' più di attenzione a certi dettagli tattici.

E' chiaro che da un bancario come Sarri ti aspetti un determinato approccio, mentre da un dandy come Allegri te ne aspetti un altro.

 

Ci sono dettagli organizzativi, però, che in certi frangenti possono risultare utili come avere un grande giocatore in campo.

Perché laddove sei in difetto tecnicamente, devi avere qualche altra arma per contrastare.

Altrimenti, come già detto da qualcun altro, vinci (quasi) sempre quando hai gli uomini migliori ma perdi (quasi) sempre quando trovi il Real o il Barcellona di turno o quando i tuoi migliori steccano la partita.

 

Ci DEVE essere la possibilità che anche un giocatore non all'altezza dei titolari, inserito in un contesto, riesca ad avvicinare le prestazioni del campione indisponibile.

 

Adoro umanamente questo soggettone, ma credo anche che la sua visione fatalista e permeata di un certo laissez faire liberalistico, abbia anch'essa dei limiti ben evidenti.

Si vince e si perde in 11. Puoi benissimo vincere anche con delle riserve in campo, SE la squadra gioca come sa e puoi benissimo perdere con tutti i titolari in campo, SE la squadra gioca male.

 

Ma fatti salvi casi particolari tipo papera del portiere o rigore sbagliato, non perdi le partite perchè 1/11esimo sta giocando male. Quando perdi in un certo modo (Cardiff) è perchè la squadra in toto non ha girato come doveva.

 

Allegri non è perfetto, tutt'altro, ma preferisco la sua visione del gioco calcio a quella di tanti, troppi ragionieri che ci sono in giro.

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io lo odio ogni anno da agosto a dicembre...poi torna a convincermi.

ha dei tempi un po' lunghi perché credo che il suo metodo sia un po' questo: mettere dentro gli ingredienti ed aiutarli a trovare un' amalgama, un equilibrio da soli, senza imporre schemi preconfezionati.

e quindi la prima parte di stagione se ne va così.

gli imputo però un po' poco coraggio, o incoscienza, come la chiama lui quando la predica ai suoi calciatori.

anche ieri sera mette dentro il terzo centrale sul due a zero contro una squadra spuntata.

bernardeschi dentro all'83 cambio tardivo ed inutile.

 

 

Inviato dal mio

 

Bravo. Ottime osservazioni.

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ma non diciamo sciocchezze, 30 anni fa per vincere la coppa dovevi vincere prima il campionato

Sì ma poi incontravi lo Steaua Bucarest o il Benfica in finale. Oggi non le trovi più neanche nei gironi queste squadre. Oggi dai quarti in su incontri solo corazzate. Prima potevi vincere la Champions senza incontrarne neanche una

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Ha detto cose giuste....il calcio è una cosa, la matematica, le statistiche e i numeri sono un'altra cosa....

La matematica le statistiche e i numeri vengono presi sul campo e sono la misurazione dei parametri delle partite reali...quei numeri rappresentano esattamente la realta' del campo.

Alla "gente" piace Allegri gli fa pensare che tutti potremmo essere allenatori...perche'dice che il calcio e' semplice e non c'e niente da sapere...quindi si puo' venire qui a scrivere la qualsiasi su queste basi senza saperne un caspio sentendosi dei grandi intenditori.

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Uno di quei allenatori che rimpiangeremo x anni qnd nn ci sarà più...come intelligenza é al pari del trap e di lippi..che fortuna ad avercelo...vai max che la cl prima o poi l'alziamo noi

sono d'accordissimo con te!!!

lo scrivevo prima in un altro topi.

un uomo troppo intelligente messo nel mondo del calcio!!!

molti allenatori pensano di poter schierare in ogni squadra lo stesso modulo tattico. non riuscendoci quasi mai!!!

altri fanno le checche isteriche

altri sono sopravvalutati e/o hanno un cu.lo che neanche l'avessero baciati tutti i santi! (mou)

 

io adoro max per la sua semplicità e allo stesso tempo la sua intelligenza. come lippi come anchelotti come tutti gli uomini anche lui sbaglia.. ma è sempre li pronto a rifarsi e a stupire tutti!

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Noi la rosa l'abbiamo!

Punto!

E anche quando non l'avevamo un organizzazione ferrea portava risultati!

Non si tratta di non vincere,si tratta di vincere in maniera più piacevole!

Spettacolo-sconfitta è un assioma senza alcuna logica

 

 

Applausi assolutamente scroscianti

Quest'anno l'abbiamo già più dell'anno scorso. Infatti, fatta salva la scoppola di Barcellona, stiamo segnando MOLTO di più in proporzione agli ultimi anni. Anche a me piacerebbe vedere 40 partite come Juve-Toro dello scorso weekend, ma in campo ci sono anche gli avversari, pure le corazzate europee pareggiano delle partite o le vincono con uno scarto minimo, pure contro avversari sulla carta inferiori. Il calcio non è una scienza esatta.

 

L'organizzazione ferrea "Conte style" ti può portare a vincere un campionato di 38 partite, in Champions non è così efficace e i risultati si sono visti.

 

Si può e si deve giocare più spesso come in Juve-Toro, ma ogni partita è diversa.

 

Non dico e non penso che spettacolo=sconfitta, ma ogni tanto per vincere bisogna lasciare lo spettacolo in soffitta.

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uno dei discorsi più sconclusionati di sempre. Un allenatore simpleton adatto al popolo simpleton della juve

 

Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

 

 

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7. «Una gran parte degli allenatori di oggi è insicura. Preparano la partita, dicono “domenica si va in campo così e cosà”

 

Quando si parla di improvvisazione,quando si dice che alla Juve c'è poco di preparato e tanto di improvvisato dai giocatori sul momento.

 

Anche il punto 6 è sintomatico di come lui veda il calcio, e personalmente non mi piace per nnt

 

Anche questa cosa di non leggere numeri e statistiche della partita....boh,a me sa tanto di allenatore quasi superficiale

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