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serafinociolino

Trent'anni senza Gaetano, da oggi l'esposizione "Gaetano Scirea" al J|Museum

Post in rilievo

Unico come stile di gioco e interpretazione del ruolo ....

Unico come stile di uomo/calciatore fuori dal campo ...

 

Uno dei simboli piu' chiari di cosa sia stato e di cosa dovrebbe sempre essere lo stile Juventus.

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Ho letto un ricordo della moglie....sembra la famiglia di uno di noi, il babbo buono e onesto che guida una Fiat 131, la mamma allegra e affettuosa che si prende cura della casa ed il bimbo che cresce felice in un ambiente sano e pulito. Troppo per bene per un mondo come quello del calcio, fatto di eccessi e maschere, lussi e stravaganze. Gaetano voleva solo giocare a pallone e tornare a casa per godersi la famiglia. Se questa donna che perde un marito a quarant'anni, decide di non rifarsi una vita, vuol dire davvero che siamo di fronte ad una persona straordinaria, che con la sua timidezza e i suoi silenzi, riesce a farsi sentire ogni giorno dalla sua famiglia e da ogni Juventino e tifoso che ama questo sport. Ciao Fuoriclasse

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Il più grande di sempre, anche oggi sarebbe stato per qualità tecnica ed intelligenza tattica uno dei più forti. Ha lasciato un ricordi indelebili nel

mondo del calcio, cosa non facile in Italia. 

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L'unica cosa che posso fare, essendo io il niente, anzi meno che niente, rispetto a Gaetano è stare in silenzio ed inchinarmi...e solo così posso esaltare la sua maestria nell'essere in primis uomo e poi calciatore.

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1 ora fa, bianconero75 ha scritto:

Unico come stile di gioco e interpretazione del ruolo ....

Unico come stile di uomo/calciatore fuori dal campo ...

 

Uno dei simboli piu' chiari di cosa sia stato e di cosa dovrebbe sempre essere lo stile Juventus.

 

1 ora fa, Shingo Tamai ha scritto:

Per me il più grande di tutti, come persona, come calciatore, come juventino, come capitano.

Onore a te, Gaetano.

 

1 ora fa, Del Sol ha scritto:

Onore al mio capitano, il vero simbolo dell'essenza di Juventus. 

 

10 ore fa, asturias7 ha scritto:

Come ha detto ieri sera Eraldo Pecci, ci sono ben pochi UOMINI come lui, non solo calciatori.

 

RIP Gaetano, esempio di vita (sopratutto).

 

13 ore fa, lorenzo7 ha scritto:

Nessuno mai come lui!

 ..... ca va sans dire che condivido appieno con tutti voi l'acclarato  " DOGMA " che certifica l' ASSOLUTO ed INDISCUTIBILE " DIRITTO " di

GAETANO SCIREA di rientrare in quella ristrettissima " cerchia " di  Calciatori e Uomini ( con la " U " maiuscola ) che hanno rappresentato,

e continuano a rappresentare la PIU' NOBILE ESPRESSIONE di JUVENTINITA' a 360° ( tra l'altro, forse in molti non lo sanno, da ragazzo,

Gaetano aveva una simpatia per l'Inter ... un po' come Maldini che, nonostante il padre fosse stato un ottimo calciatore nelle file del Milan,

in gioventù era attratto dalla Vecchia Signora ) .... però, lasciatemelo dire, io che mi porto un po' di " annetti " sulle spalle, vi posso altresì

assicurare che tra tutti i giocatori che ho visto indossare la Nostra Gloriosa Maglia, senza " allargarmi " troppo nell'elenco, ve ne sono almeno

altri 3 che hanno amato , e continuano ad amare la " JUVENTUS F.C. 1897 ", con il medesimo trasporto ... la medesima passione .... l'assoluto

rispetto che l'immenso GAETANO SCIREA, con il garbo e l'eleganza che gli erano usuali, palesò a " piene mani " da quando ci fece l' ONORE "

di entrare a far parte della " FAMIGLIA BIANCONERA " ! 

 

..... uum A chi mi sto riferendo ?  A questi ... tre .... .ehm

 

image.jpeg.12990df9c7b7dbb691489c497e534ce7.jpeg   GIAMPIERO BONIPERTI

 

 

 

Risultati immagini per IMMAGINI ROBERTO BETTEGA     ROBERTO  BETTEGA 

 

 

 

 

Risultati immagini per Immagini Giuseppe Furino       GIUSEPPE  FURINO  

 

 

 

 

....... tratto da " Storie di Calcio " del GENNAIO 1981  .....  .ehm

 

 

 

 

GAETANO SCIREA – 

scirea-intervista-1981-er-wp

 

Antidivo per vocazione e per temperamento. gentleman del calcio per indole, sembra timido e introverso in realtà ama la discrezione e le buone maniere in un ambiente dove, spesso, ha più successo chi gioca meglio con le parole che con i piedi.

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Trent'anni senza Gaetano

 
Il 3 settembre 1989 un incidente automobilistico ci strappava Gaetano Scirea, campione indimenticabile sul campo ed esempio fuori. Dopo trent'anni la sua eredità sportiva ed umana è ancora vivida.
scirea06.jpg

«È morto Gaetano Scirea, in un incidente stradale avvenuto in Polonia, dove si era recato per seguire la squadra che sarà la prossima avversaria della sua Juventus nella coppa». È la tarda serata di domenica 3 settembre 1989, l’Italia sportiva e non solo apprende la tragica notizia dalla Domenica Sportiva. È Sandro Ciotti a interrompere il programma e ad annunciare la scomparsa del campione. L’Italia però in quel momento, prima ancora del fuoriclasse, piange l’uomo. Gaetano aveva solo 36 anni e lasciava la moglie Mariella e il figlio Riccardo.

Sono passati trent’anni esatti, ma l’eredità che Scirea ha lasciato è ancora intatta. Sul campo, dove ha vinto tutto: un Mondiale, sette scudetti, tutte le coppe organizzate dalla UEFA, un’Intercontinentale, due coppe Italia. Ma forse soprattutto fuori del campo.

Una fotografia del giocatore e dell’uomo la regala Dino Zoff, probabilmente il campione bianconero che ha maggiori punti di contatto con Gaetano e non solo perché erano amici intimi: «Ricordo la notte dopo la vittoria del Mondiale, assaporammo la gioia insieme, scambiando pochissime parole. La nostra stanza era soprannominata “la Svizzera”, perché era un’oasi di serenità».

Mai un eccesso, mai un comportamento fuori dalle righe, come ricordava il suo Presidente di sempre, Giampiero Boniperti: «Non ha mai pronunciato una parola contro un compagno. Scirea era il mio fuoriclasse in tutto».

Per ricordare a chi c’era, ma anche per raccontare alle nuove generazioni chi fosse Gaetano Scirea e perché a trent’anni di distanza la sua figura sia ancora tanto vivida, lo Juventus Museum gli dedica una mostra temporanea.

L'esposizione "Gaetano Scirea", all'interno del museo bianconero, verrà inaugurata proprio oggi, e sarà visitabile dal pubblico a partire da domani.

 

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/trent-anni-senza-gaetano.php

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15 ore fa, rensenbrink63 ha scritto:

Anche se non lo hai mai visto giocare lo hai descritto in modo impeccabile. Mai una espulsione, una parola fuori luogo, un accenno di ira, sempre corretto con gli avversari. Buffa ha fatto due puntate su Scirea in "storie di calcio" da brividi. Ricordo che dopo la vittoria dei mondiali del 1982, gli azzurri Gentile, Cabrini, Tardelli, Rossi non accettarono l'offerta di rinnovo del contratto che gli propose Boniperti. Lui no, aveva accettato senza fiatare, sempre grato e riconoscimento per la maglia che indossava.  Aveva una straordinaria capacità di lettura delle direttive di attacco e si posizionava sempre nel posto giusto. Inoltre aveva una capacità di inserirsi e finalizzare l'azione in modo unico. Un derby, all'epoca il Toro era una squadra fortissima che spesso e volentieri ci batteva nei derby, perdevamo 2 a 0 dopo venti minuti. Segnò prima Tardelli e poi lui Gaetano, segno il 2 a 2 ed il 3 a 2. Renato Zaccarelli, perno di centrocampo di quel Toro confidò a Buffa, nel programma che ho prima indicato, che lui aveva segnato un goal nel derby ma Gaetano Scirea era riuscito a farne 2 e non era invidioso perchè Scirea, ammetteva, era il migliore di tutti, di tutti.  Boniperti raccontava, dopo la sua prematura scomparsa, che a proporglielo fu nel 1974 il presidente Bortolotti senior che gli disse "Giampiero ti do questo ragazzo che come calciatore, si vedrà ma come uomo non ha eguali". Ed il fratello di Scirea raccontava che il giorno del primo raduno con la Juve erano arrivati prestissimo, con una Fiat 128 e lui, Gaetano non voleva scendere dalla macchina. Era emozionato e come paralizzato dalla paura. Diceva al fratello "ci pensi, vado a fare il ritiro con la Juve". Fu il fratello a doverlo quasi spingere a forza da quella macchina. Questo era Gaetano Scirea (e si potrebbe continuare per ore).

...... post che assai ho apprezzato sia per il " contenuto " ... che per ... " l'esposizione " : Complimenti ! 

 

....... se mi è concesso, desidererei altresì segnalare un, di certo " involontario ", refuso

i giocatori che entrarono in " rotta di collisione " con Giampiero Boniperti per il " rinnovo del contratto " dopo i Mondiali del 1982, 

furono 3 .... GENTILE .... TARDELLI  ... ROSSI  ( che, tra l'altro, ebbe una esternazione che, definire " infelicissima ", è un vero e proprio

eufemismo ... che, più o meno, " suonava " così ..... .ehm" DEVO DARE DA MANGIARE A MIO FIGLIO "   .doh ) - tant'è che BONIPERTI li 

spedì in tribuna ( Coppa Italia - avversario il Catania ) !  CABRINI nulla ebbe a che fare con quella vicenda ! 

 

Buona giornata !  

 

.salve Stefano 

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1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 

 

 

 ..... ca va sans dire che condivido appieno con tutti voi l'acclarato  " DOGMA " che certifica l' ASSOLUTO ed INDISCUTIBILE " DIRITTO " di

GAETANO SCIREA di rientrare in quella ristrettissima " cerchia " di  Calciatori e Uomini ( con la " U " maiuscola ) che hanno rappresentato,

e continuano a rappresentare la PIU' NOBILE ESPRESSIONE di JUVENTINITA' a 360° ( tra l'altro, forse in molti non lo sanno, da ragazzo,

Gaetano aveva una simpatia per l'Inter ... un po' come Maldini che, nonostante il padre fosse stato un ottimo calciatore nelle file del Milan,

in gioventù era attratto dalla Vecchia Signora ) .... però, lasciatemelo dire, io che mi porto un po' di " annetti " sulle spalle, vi posso altresì

assicurare che tra tutti i giocatori che ho visto indossare la Nostra Gloriosa Maglia, senza " allargarmi " troppo nell'elenco, ve ne sono almeno

altri 3 che hanno amato , e continuano ad amare la " JUVENTUS F.C. 1897 ", con il medesimo trasporto ... la medesima passione .... l'assoluto

rispetto che l'immenso GAETANO SCIREA, con il garbo e l'eleganza che gli erano usuali, palesò a " piene mani " da quando ci fece l' ONORE "

di entrare a far parte della " FAMIGLIA BIANCONERA " ! 

 

..... uum A chi mi sto riferendo ?  A questi ... tre .... .ehm

 

image.jpeg.12990df9c7b7dbb691489c497e534ce7.jpeg   GIAMPIERO BONIPERTI

 

 

 

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....... tratto da " Storie di Calcio " del GENNAIO 1981  .....  .ehm

 

 

 

 

GAETANO SCIREA – 

scirea-intervista-1981-er-wp

 

Antidivo per vocazione e per temperamento. gentleman del calcio per indole, sembra timido e introverso in realtà ama la discrezione e le buone maniere in un ambiente dove, spesso, ha più successo chi gioca meglio con le parole che con i piedi.

Carissimo, i tuoi post danno come sempre eccezionale lustro al forum, per questo ti dico grazie. Spero che i più giovani sappiano apprezzare queste autentiche perle.

 

Detto questo, la gioia e la forza che mi da vedere e leggere di Gaetano va a scontrarsi con la tristezza e delusione che mi suscita nel vedere il calcio attuale e pensare che uomini come lui non ne vedo più, dentro e fuori dal campo.

 

Un caro saluto.

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11 minuti fa, Shingo Tamai ha scritto:

Carissimo, i tuoi post danno come sempre eccezionale lustro al forum, per questo ti dico grazie. Spero che i più giovani sappiano apprezzare queste autentiche perle.

 

Detto questo, la gioia e la forza che mi da vedere e leggere di Gaetano va a scontrarsi con la tristezza e delusione che mi suscita nel vedere il calcio attuale e pensare che uomini come lui non ne vedo più, dentro e fuori dal campo.

 

Un caro saluto.

Caro Amico, sei veramente troppo munifico e gentile nei miei confronti, ma ciò non toglie che non debba esimermi dal Ringraziarti

per la preziosa e pregiata Stima che mi dimostri e di cui mi onoro ! 

 

Ca va sans dire ... che la ... Stima è contraccambiata senza indugio alcuno ! 

 

Riguardo a ciò che del tuo graditissimo post ho evidenziato in " grassetto ", con me " sfondi una .. anzi .. un portone aperto " ..... :tsa:

 

Condivido in tutto e per tutto la tua " amara riflessione " ... e come più e più volte ho qui ribadito, se non fosse perchè della JUVENTUS

non posso fare a meno, così come non posso fare a meno dell'ossigeno per vivere, da tempo .. molto tempo ormai .. avrei abbandonato

il contemporaneo " EMISFERO CALCIO " , in cui sempre più stento a riconoscermi e ritrovarmi ! 

 

Son cresciuto nutrendomi di  ... passioni ... profumi .... SEMPLICI e GENUINI ... di cui da troppo tempo si sono smarrite le tracce,

e con esse anche le genuine emozioni che solo gli " INTERPRETI " di una volta ( Uomini .. ancor prima che ... Calciatori ) sapevano trasmetterti ! 

 

Ricambio il cordiale e gradito saluto !   .salveStefano

 

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Quanto mi manca, quanto manca al calcio italiano. 

Calciatore unico, maestro di un ruolo meraviglioso che ora non c'è più. 

Sempre nei nostri ❤❤ Gaetano, sempre!

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2 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

...... post che assai ho apprezzato sia per il " contenuto " ... che per ... " l'esposizione " : Complimenti ! 

 

....... se mi è concesso, desidererei altresì segnalare un, di certo " involontario ", refuso

i giocatori che entrarono in " rotta di collisione " con Giampiero Boniperti per il " rinnovo del contratto " dopo i Mondiali del 1982, 

furono 3 .... GENTILE .... TARDELLI  ... ROSSI  ( che, tra l'altro, ebbe una esternazione che, definire " infelicissima ", è un vero e proprio

eufemismo ... che, più o meno, " suonava " così ..... .ehm" DEVO DARE DA MANGIARE A MIO FIGLIO "   .doh ) - tant'è che BONIPERTI li 

spedì in tribuna ( Coppa Italia - avversario il Catania ) !  CABRINI nulla ebbe a che fare con quella vicenda ! 

 

Buona giornata !  

 

.salve Stefano 

Sinceramente ricordavo che gli unici furono Zoff e Scirea. Ma non dubito che sia così. La cosa che non ho detto è che, di solito, si tende a mitizzare chi non c'è più prematuramente. Ma di Scirea si dicevano le stesse cose anche quando era in vita. L'aneddoto raccontato da Boniperti col Pres.te Atalanta di allora, docet.

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4 ore fa, Sugar75 ha scritto:

Ho letto un ricordo della moglie....sembra la famiglia di uno di noi, il babbo buono e onesto che guida una Fiat 131, la mamma allegra e affettuosa che si prende cura della casa ed il bimbo che cresce felice in un ambiente sano e pulito. Troppo per bene per un mondo come quello del calcio, fatto di eccessi e maschere, lussi e stravaganze. Gaetano voleva solo giocare a pallone e tornare a casa per godersi la famiglia. Se questa donna che perde un marito a quarant'anni, decide di non rifarsi una vita, vuol dire davvero che siamo di fronte ad una persona straordinaria, che con la sua timidezza e i suoi silenzi, riesce a farsi sentire ogni giorno dalla sua famiglia e da ogni Juventino e tifoso che ama questo sport. Ciao Fuoriclasse

Bellissimo il Tuo ricordo. Grazie.

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4 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 

 

 

 ..... ca va sans dire che condivido appieno con tutti voi l'acclarato  " DOGMA " che certifica l' ASSOLUTO ed INDISCUTIBILE " DIRITTO " di

GAETANO SCIREA di rientrare in quella ristrettissima " cerchia " di  Calciatori e Uomini ( con la " U " maiuscola ) che hanno rappresentato,

e continuano a rappresentare la PIU' NOBILE ESPRESSIONE di JUVENTINITA' a 360° ( tra l'altro, forse in molti non lo sanno, da ragazzo,

Gaetano aveva una simpatia per l'Inter ... un po' come Maldini che, nonostante il padre fosse stato un ottimo calciatore nelle file del Milan,

in gioventù era attratto dalla Vecchia Signora ) .... però, lasciatemelo dire, io che mi porto un po' di " annetti " sulle spalle, vi posso altresì

assicurare che tra tutti i giocatori che ho visto indossare la Nostra Gloriosa Maglia, senza " allargarmi " troppo nell'elenco, ve ne sono almeno

altri 3 che hanno amato , e continuano ad amare la " JUVENTUS F.C. 1897 ", con il medesimo trasporto ... la medesima passione .... l'assoluto

rispetto che l'immenso GAETANO SCIREA, con il garbo e l'eleganza che gli erano usuali, palesò a " piene mani " da quando ci fece l' ONORE "

di entrare a far parte della " FAMIGLIA BIANCONERA " ! 

 

..... uum A chi mi sto riferendo ?  A questi ... tre .... .ehm

 

image.jpeg.12990df9c7b7dbb691489c497e534ce7.jpeg   GIAMPIERO BONIPERTI

 

 

 

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....... tratto da " Storie di Calcio " del GENNAIO 1981  .....  .ehm

 

 

 

 

GAETANO SCIREA – 

scirea-intervista-1981-er-wp

 

Antidivo per vocazione e per temperamento. gentleman del calcio per indole, sembra timido e introverso in realtà ama la discrezione e le buone maniere in un ambiente dove, spesso, ha più successo chi gioca meglio con le parole che con i piedi.

Tutto pienamente condivisibile caro Stefano ma mi permetto di aggiungere a quei 3 mostri sacri bianconeri da te citati, oltre l'indimenticabile Gaetano, anche Alessandro DelPiero, Gigi Buffon e Giorgio Chiellini dato che ho potuto ammirarli dal vivo rispetto agli altri .ok

 

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Quoto

“Gaetano Scirea”, inaugurata l’esposizione allo Juventus Museum

Se si nomina Gaetano Scirea, chi ha avuto la fortuna di averlo visto giocare dal vivo, ma anche chi ha potuto solo apprezzarne le gesta dai filmati di repertorio pensa immediatamente alla sua eleganza, a una classe innata, ai trionfi che ha ottenuto nella sua carriera, in maglia bianconera e azzurra. Gli appassionati di statistiche sanno che il 15 maggio 1988 Gaetano salutò il suo pubblico dopo essere sceso in campo contro la Fiorentina per l'ultima delle 552 gare disputate con la Juventus. Prima di Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon, nessuno aveva mai collezionato così tante presenze in maglia bianconera.

Un giocatore completo, unico. Indimenticato e indimenticabile.

A trent’anni esatti dalla sua scomparsa, quel 3 settembre 1989 in Polonia, lo Juventus Museum ha inaugurato, proprio oggi, l’esposizione temporanea che, semplicemente, porta il suo nome: Gaetano Scirea.

Attraverso filmati unici, materiali inediti e cimeli inestimabili (su tutti, la Coppa del Mondo alzata in Spagna nel 1982), la mostra, collocata nella sala principale del Museo bianconero, celebra la storia di “Gai” con la Juventus, i gol, le tante vittorie, e poi il percorso in Nazionale. Le sue interviste e le testimonianze di chi lo ha conosciuto come compagno e avversario contribuiscono a comporre il ritratto di un campione che non ha paragoni per stile, educazione e sensibilità.

 

LA MOSTRA

L'esposizione temporanea si articola su 5 sezioni:

1) Il libero. Scirea è stato il libero per definizione. Un ruolo che oggi non c'è più e che nella sua epoca era generalmente indicato con il numero 6. Gaetano ha portato avanti la concezione del suo ruolo: non più soltanto l'ultimo baluardo, il difensore che accorre in aiuto ai compagni, ma l'uomo che partecipa alla costruzione della manovra, che si inserisce davanti e va a finalizzare.

2) I primi passi (1953-74). “Non bisogna paragonarlo a nessuno: Scirea è Scirea”: Heriberto Herrera, allenatore della Juventus scudettata del 1967, ebbe modo di conoscere e apprezzare Gaetano nei suoi primi anni all'Atalanta. Un campione annunciato, quindi, che in nerazzurro esordì in Serie A e si segnalò come un giovane dal grande futuro.

3) L’arrivo in bianconero” (1974-1981). Gaetano vinse tanto nella prima parte della sua esperienza in bianconero. A partire dalla Coppa Uefa del 1977, iniziarono anche i successi internazionali che avrebbero portato Scirea a essere il primo giocatore della Juventus a vincere letteralmente tutto, insieme ad Antonio Cabrini. Di quell'annata memorabile si espone la maglia firmata da tutti i compagni e il biglietto di Juve-Manchester United, partita in cui il numero 6 bianconero segnò un gol importante per la qualificazione.

4) La consacrazione nella Juventus (1981-88). Scirea fu non solo un giocatore insostituibile della Juventus di Trapattoni che vinse tutto in Italia, in Europa e nel mondo. Ne diventò anche il capitano. Fu lui, con la maglia gialla visibile nell'esposizione, ad alzare la Coppa delle Coppe nel 1984. Ma a dire molto di lui c'è anche una lettera alla famiglia, un documento prezioso per capire chi fosse davvero l’uomo Gaetano.

5) Campioni del mondo. “Gai” fu uno degli eroi di Spagna 1982, l'impresa epica che portò l'Italia a vincere un Mondiale che unì come non mai il Paese. La Coppa del Mondo, in tutto il suo splendore, è visibile allo Juventus Museum. E certamente colpirà i visitatori vedere una delle scarpe di Gaetano, che presenta un’evidente apertura sulla punta. Scirea preferì giocare infatti con quelle utilizzate in campionato, per lui più comode. Ed è così che fece il suo famoso colpo di tacco in finale, nell'azione del 2-0 di Tardelli, un gesto tecnico indicativo della sua grandezza.

Un’esposizione da non perdere, dunque, che sarà a disposizione dei visitatori, durante il loro percorso allo Juventus Museum, a partire da domani e fino al 7 ottobre. Per info e orari di apertura del Museo, cliccate qui

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