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RadioLondra

I cicli della Juventus secondo Franco Causio: 1972

Post in rilievo

Cross di Causio e testa di Bettega, son cresciuto così. 

Persone di spessore, giocatori dediti al lavoro, gente di carattere (a volte anche brutto) con carisma e dedizione. 

Adesso è difficile trovarne, tra una marea di ragazzetti perlopiù stranieri già pieni di soldi e selezionati principalmente in base a peso e statura. 

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15 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.... Amico mio, uum come non essere d'accordo con te ? 

Come " calciatore " è stato un GRANDE ... se giocasse ai giorni nostri, ne son convinto, sarebbe uno dei " pezzi " più pregiati in assoluto del calciomercato ..

Come " uomo " , diciamo che, per la serie " nessuno è perfetto ", aveva in dote un carattere che mal celava qualche " spigolosità " di troppo .. 

 

Tanti, ma tanti anni orsono, la Juve venne nella città in cui vivo per disputare in serata un'amichevole contro la squadra locale. 

Salvo previ accordi con la Società Bianconera, in compagnia di un paio di amici iscritti al Club della Juve che avevo fondato,

mi recai nella hall dell' albero cittadino in cui la squadra bianconera momentaneamente soggiornava : a nome dello Juventus

Club dovevo premiare FRANCESCO MORINI perchè, la maggioranza degli iscritti al Club, aveva eletto MIGLIOR GIOCATORE

JUVENTUS della Stagione precedente, proprio il grande MORGAN ( dietro di lui arrivò proprio Causio )

 

Mi complimento con Morini, gli consegno ciò che appositamente era stato realizzato a suo nome da un orefice, e nel frattempo

uno degli amici che mi accompagnava si allontanò un attimo in quanto, a poca distanza da noi, c'era proprio il " Barone " che

stava parlando con uno dei " Dirigenti - Accompagnatori " della Juventus .

 

 

In poche parole, il mio amico, in seguito, mi riferì quanto segue .. e cioè .. : il dirigente in questione, stava informando Causio che bisognava raggiungere un paese a circa 20/25 Km dalla città in cui vivo, in quanto i responsabili di quello JUVENTUS CLUB intendevano salutarlo e fargli un omaggio . Causio chiese in che cosa consistesse quel premio e l'addetto della Juventus gli rispose che si trattava di un televisore . Da ciò che mi è stato riferito, più o meno la riposta fu la seguente : " Per un televisore non mi sposto proprio " . 

 

Poi avrei un altro " episodio " da narrare , e che ho vissuto in prima persona, ma non ho voglia di mettere benzina sul fuoco,, anche perchè, tante e tali sono le intensissime Emozioni che mi ha regalato sul terreno di gioco che .. nonostante qualche sua " uscita a vuoto " nei rapporti interpersonali .. la mia stima nei suoi confronti è rimasta e per sempre rimarrà immutata !

 

Buona giornata, .salve Stefano ! 

 

P.S. - E sai cos'è che in realtà proprio non riesco a  uum   comprendere ed accettare ? CHE IN UN TOPIC COME QUESTO .. OVE .. A DISQUISIRE DI " GIUOCO DEL CALCIO " CI SIA UN GRANDISSIMO CAMPIONE COME FRANCO CAUSIO ... L' AFFLUENZA  ED IL RISCONTRO  DI COLORO CHE, IN QUELLA CHE E' LA PIU' VASTA " AGORA' A TINTE BIANCONERE  DEL WEB ", SI PROFESSANO JUVENTINI .. INCREDIBILE MA VERO .. E' PIU' O MENO PARI ALLO " 0,001 % " percento

Ciao Stefano,

sempre interessanti i tuoi aneddoti ...

 

questa volta scopriamo che il buon “Barone” aveva un po’ un carattere proprio da “nobile cafone” ...

 

non ho vissuto la Juve anni 70 ... i ricordi sono sfumatissimi ... un album delle figurine e quella sensazione di squadra amatissima (e non ancora anche “odiatissima più di ogni altra cosa” come ai tempi di oggi) ..

 

dalle narrazioni ... quella Juventus tutta italiana mi dà l’impressione di aver rappresentato l’essenza della Juventus più di ogni altra.

 

Gente “caztutissima“ e tosta con aggiunta di sprazzi di classe.
 

Mi incuriosisce l’altro aneddoto non detto... se non è proprio spiacevolissimo  lo potresti raccontare ... ormai è maturata la prescrizione ... sefz

 

Buona giornata.

.salve

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Impazzivo per il Barone, non un fuoriclasse ma un mostro di bravura ed intelligenza. Che calciatori che avevamo in Italia... se pensiamo che il suo posto in nazionale lo prese un certo Bruno Conti, si potrà capire cosa fossero le nostre scuole di calcio. Ritengo che Causio e B.Conti siano stati, in quel ruolo, i più grandi e divertenti calciatori che io abbia mai visto giocare, non solo italiani. Detto questo, quella Juve, prese forma dal grande Armando Picchi, sino ad arrivare al Trap, il tutto favorito da un Presidente  che faceva il Presidente in modo superlativo ed ex fuoriclasse assoluto da calciatore. Boniperti che disse:- Quando arrivi negli ultimi 30 metri devi concludere- Fotografa ciò che era Boniperti e non era lui l'allenatore. 

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23 ore fa, Wmichel ha scritto:

Che bello leggere ogni tanto di chi di calcio ne capisce davvero.

E guarda caso parla bene di Allegri

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Sono passati 50 anni ma lo scudetto del 72 per me è rimasto speciale anche perché, per quel che ricordo, arrivò un po' "inaspettato"; infatti si pensava che la squadra costruita da Boniperti e Italo Allodi avesse bisogno almeno di un altro anno, diciamo così, di rodaggio. Era una gran bella Juve composta, come giustamente ricorda il grande Barone Causio, di campioni ma soprattutto di uomini con la U maiuscola.

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grazie a mio padre (era milanista) e grazie a causio....sono diventato juventino! e quando giocavo..volevo sempre la 7... ! poi è arrivato Platini...e volevo la 10!

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Provincia di Lecce anche io, in quegli anni ero un bambino e si giocava per ore intere nei campetti polverosi e pietrosi da noi stessi ricavati nelle campagne.

Si poteva vedere, compagni ed avversari, con "improbabili" maglie a strisce bianconere, ma quasi tutti, me compreso, avevano il sette "artigianale" cucito dalla mamma dietro la schiena.

Grandissimo Causio.

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3 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

Causio è stato Un grande giocatore 

L’ala italiana più forte.

Concordo su alcune cose, meno su altre citate da Franco

Qualcuno sa chi lo fece fuori?

Molto spigoloso, pungente, tosto. D’altronde quella Juventus aveva giocatori che onoravano davvero questa maglia. Quando si sentivano stuzzicati, s’innervosivano rapidamente ed esplodevano, sempre a difendere i nostri colori. Ricordo un confronto in TV tra Brera(milanista) e Bettega. Un apoteosi

Brera era interista.

Era delle mie parti, San Zenone Po.

Dichiarava di tifare il Genoa ma sanguinava nerazzurro.

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1 minuto fa, ventinove ha scritto:

Brera era interista.

Era delle mie parti, San Zenone Po.

Dichiarava di tifare il Genoa ma sanguinava nerazzurro.

Diciamo, pure lui antijuventino 

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3 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

Diciamo, pure lui antijuventino 

Senz’altro… ma non lo dimostrava in maniera becera come i commentatori di oggi. Alla DS una sera, nel commentare l’ennesimo scudetto, sciorinava le doti della Società, dei Dirigenti e della squadra, riempiendola di lodi. 
Con pazienza si può trovare il commento su YouTube…

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Contrariamente a quello che ha detto Causio (comprensibile, peraltro), quella non era una squadra di amici.

La maggior parte dei giocatori si detestavano tra di loro o nella migliore delle ipotesi erano indifferenti l’uno con l’altro.

Nello spogliatoio volavano gli zoccoli.

Bettega, per esempio, più volte ha detto di non essersi praticamente mai parlato con Furino.

A riprova che i luoghi comuni (fare gruppo, fare squadra, l’amicizia ecc.) sono irreali: si può vincere anche senza essere amici

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Che grande giocatore che è stato il Barone, troppo colpevolmente sottovalutato dai più.

Dal punto di vista tecnico era ai livelli di un Baggio !!

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13 ore fa, emmepi54 ha scritto:

Impazzivo per il Barone, non un fuoriclasse ma un mostro di bravura ed intelligenza. Che calciatori che avevamo in Italia... se pensiamo che il suo posto in nazionale lo prese un certo Bruno Conti, si potrà capire cosa fossero le nostre scuole di calcio. Ritengo che Causio e B.Conti siano stati, in quel ruolo, i più grandi e divertenti calciatori che io abbia mai visto giocare, non solo italiani. Detto questo, quella Juve, prese forma dal grande Armando Picchi, sino ad arrivare al Trap, il tutto favorito da un Presidente  che faceva il Presidente in modo superlativo ed ex fuoriclasse assoluto da calciatore. Boniperti che disse:- Quando arrivi negli ultimi 30 metri devi concludere- Fotografa ciò che era Boniperti e non era lui l'allenatore. 

... senza dimenticare un certo .. CLAUDIO SALA .. che .. pur non avendo raggiunto i livelli dei due da te citati ... direi che seppe farsi assai valere 

 

... per non parlare di Gigi MERONI  ... che troppo presto venne a mancare : giocava principalmente sulla fascia dx .. era più " attaccante " rispetto

agli altri ... ma aveva in dote una tecnica sopraffina ... soprannominato il ... " Best " italiano : fu ad un passo dalla Juve ... ma la gente granata non

la prese affatto bene ... Agnelli capì che non era il momento .. anche se .. narrano le cronache .. il trasferimento dal Toro alla Juve sembrava essere

stato solo procrastinato nel tempo ...

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13 ore fa, bianconero75 ha scritto:

Ciao Stefano,

sempre interessanti i tuoi aneddoti ...

 

questa volta scopriamo che il buon “Barone” aveva un po’ un carattere proprio da “nobile cafone” ...

 

non ho vissuto la Juve anni 70 ... i ricordi sono sfumatissimi ... un album delle figurine e quella sensazione di squadra amatissima (e non ancora anche “odiatissima più di ogni altra cosa” come ai tempi di oggi) ..

 

dalle narrazioni ... quella Juventus tutta italiana mi dà l’impressione di aver rappresentato l’essenza della Juventus più di ogni altra.

 

Gente “caztutissima“ e tosta con aggiunta di sprazzi di classe.
 

Mi incuriosisce l’altro aneddoto non detto... se non è proprio spiacevolissimo  lo potresti raccontare ... ormai è maturata la prescrizione ... sefz

 

Buona giornata.

.salve

..... ed hai colto appieno l'essenza di quella grandissima ed indomita squadra ... .ehm

 

POSTER=JUVENTUS 1976-77=CM 49X33=DA RIVISTA GENTE | eBay  .. e qui manca .. File:Antonio Cabrini - Juventus FC 1979-80.jpg - Wikipedia. .. ANTONIO CABRINI

 

 

 

 

... riguardo a Causio, niente di eclatante, se non una certa innata ritrosia nei rapporti con i tifosi .. insomma ..se la tirava un po' troppo

 

Grazie per aver apprezzato, .salveStefano !

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Grazie per aver pubblicato l'intervista.

Ci sono spunti interessanti e ha offerto l'opportunità per riparlare di un nostro  grandissimo giocatore.

Io lo ricordo, per questioni anagrafiche, essenzialmente con la maglia dell'Udinese e ricordo che il mio babbo seguiva sempre con interesse il risultato e magari il servizio al novantesimo per vedere se e come aveva giocato il barone.

In questi giorni un bel programma di Buffa che ritraeva Enzo Bearzot ha ovviamemte anche parlato di Causio narrandone le gesta  in campo e fuori dal campo all'interno del gruppo della nazionale.

Un gigante.

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Il “Barone” 🥹

 

Il 7 con piedi ed intelligenza da 10.

e cazzimma da 4.

uno dei giocatori che ho amato di più in assoluto.

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L'errore che si è sempre fatto per i nostri giocatori del cuore è pensare che siano "eroi" anche fuori del campo; per esperienza personale posso dirvi che ho incontrato grandi signori ma anche tanti autentici pezzi di m***a (non parlo del Barone, mai avuto il piacere di incontrarlo); è anche da dire che nella noia dei ritiri pre-partita era estremamente facile lo scazzo nei confronti di chi andava in hotel a disturbare.

E si, purtroppo per la maggior parte dei giocatori le visite ai club e gli impegni con i tifosi erano viste come una gran rottura di palle.

 

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Aprimmo quel ciclo straordinario e lunghissimo, che sostanzialmente si concluderà solo nel 1986 (pur con ovvie scansioni interne), perché eravamo all'avanguardia quanto a modus operandi e competenza dirigenziale, puntando tutto sui giovani e su un gioco intenso e fresco.

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7 ore fa, Puntointerrogativo ha scritto:

A prescindere la nostra fede, secondo voi Causio è stato più forte di Bruno Conti?

Lo chiedo perché ricordo che era un quesito che non ha mai trovato una risposta netta all'epoca. 

Non è facile ma direi Bruno Conti, seppur di poco. Causio aveva una classe immensa ma Conti era tremendamente efficace. Una sostanziale parità con un leggera preferenza per l'ex romanista per via del Mundial 82 che vinse da assoluto protagonista insieme al blocco juventino.

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Il 1/6/2022 Alle 10:19, zebra67 ha scritto:

Prosegue l'Allegricentrisimo: tutto ruota attorno ad Allegri, i destini della Juve dipendono solo da Allegri...

Ogni ragionamento, ogni discorso, ruota attorno alla sua figura.

La campagna acquisti, che dovrebbe essere l'argomento principe a giugno, rimane sullo sfondo; meglio affidarsi alle statistiche e alle opinioni illustri per vedere se Allegri può riaprire un ciclo.

Francamente tutte queste discussioni che ruotano attorno all'allenatore, iniziano a stancare.

C'è Allegri in panchina: tifatelo se vi piace, sopportatelo se non vi piace, ma parliamo anche di chi dovrebbe evitare i gol (sostituto di Chiellini), di chi dovrebbe dare solidità e idee al centrocampo (Pogba, milinkovic Savic, altri), di chi dovrebbe accendere la luce (sostituto di Dybala) , di chi dovrebbe sbattere qualche pallone in rete quando Vlahovic riposa, e così via.

 

Caro zebra non capisco il senso di questo intervento. Allegri lo tiri fuori tu. Il topic è semplicemente una intervista a causio in cui il barone parla a tutto tondo dei suoi anni in bianconero con un accenno, peraltro super positivo all'attuale allenatore 

Nel merito dell'intervista faccio notare come causio non citi minimamente il trap con cui aveva litigato e che lo mise sul mercato nel 1981

O meglio lo chiama 'qualcuno"

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10 ore fa, Puntointerrogativo ha scritto:

A prescindere la nostra fede, secondo voi Causio è stato più forte di Bruno Conti?

Lo chiedo perché ricordo che era un quesito che non ha mai trovato una risposta netta all'epoca. 

Per me causio perché segnava di più 

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